Pavanello Antonio dal Benetton all’Italia del Ct Brunel e capitan Parisse/ Da titolare vs mitici All Blacks (NZ) sfidando i Wallabies/Australia
Dalla storia griffata Benetton alla storia in escalation fino alla maglia azzurra, da titolare con l’Italia addirittura nel ‘magic event’ contro i mitici All Bracks. Già, Antonio Pavanello in azzurro contro i ‘tutti neri’, una specie di Cassius Clay, il pugile ballerino, la farfalla del ring. Già Antonio Pavanello, seconda linea nel rugby, 113 chili spalmati su 195 cm di altezza. In campo da subito,a sfidare la Haka e gli All Blacks, perché …sono un tutt’uno oltre che tutti neri i neozelandesi.
Se l’aspettavo Antonio? Se l’aspettava il sottoscritto? Diciamo che …stavo attento alle convocazioni ufficiali. Sicché quando il sito delle Federugby ha snocciolato tutti i nomi della formazione dell’Italia con Antonio Pavanello ‘subito in campo’ tra i titolari, beh …è partito automaticamente il mio Sms a chi sapevo si sarebbe sentito orgoglioso.
Erano le 14,57 del 15.11.2012 e la risposta … si può dire sia stata la ‘molla’ per rendere onore ad Antonio Pavanello qui su www.polesinesport.it con due certificazioni storiche.
La prima dedicata al Pavanello griffato Benetton european player, la seconda targata Italrugby vs New Zealand & Australia, ben sapendo che mi avrei affidato a ‘certificazioni ufficiali’ per non mancare di rispetto alla autorevolezza di capitan Pavanello con una firma di basso profilo.
Insomma, pochissimo spazio ad approfondimenti personali, e …tanta ricerca e macchina digitale davanti alla Tv per certificare da ‘spettatore interessato’ ciò che hanno fatto insieme Antonio Pavanello & l’Italia di Brunel, prima a Roma vs All Blacks e poi Firenze vs Australia ( che personalmente seguo sempre con affetto da …emigrante).
Insomma, precisato doverosamente quanto sopra e prima di proporvi in ampio reportage
la seguente Pavanello Story griffata Italia, eccovi la risposta al mio Sms by M.Z. che mi ha fatto diventare voyager & reporter tra rugby e tv:<< Ciao Sergio. Sì finalmente la conferma è ufficiale, noi lo sapevamo in via non ufficiale dall'una di oggi ed è una bellissima notizia.
Ti posso assicurare che dopo tante prove ed anche diverse umiliazioni finalmente Antonio è stato premiato per quello che è e per quello che vale, e noi ne siamo pienamente orgogliosi. Ma questo Tu lo sai già. Speriamo che tutto vada bene perché una partita cosi, a ROMA non so quando capiterà ancora. Grazie comunque del messaggio. Ciao Mauro>>.
Detto che basta chiedere ad internet per saperne di più sull’eclettico Antonio Pavanello rugbista ( sul sito della Benetton si sottolinea che ‘può giocare indifferentemente seconda o terza linea) mi piace proporvi in Anteprima rispetto alle Main News Italia/All Blacks e Italia/Australia, la biografia di Antonio Pavanello by wikipedia, completando il nostro piccolo grande viaggio con il Commento del Ct Brunel & capitan Parisse post match vs Australia/Wallabies.
Questo anche perché serve a ‘mappare’ l’habitat dentro il quale sta cominciando a realizzare i suoi sogni il team azzurro nel quale Antonio Pavanello, capitano della Benetton, sta recitando un ruolo da protagonista, con quella partecipazione affettiva che, anche al reportage fotografico, non avrebbe bisogno di commenti o didascalie.
PAVANELLO ANTONIO - BIOGRAFIA (by www.wikipedia.it ) /
<<Antonio Pavanello (Agordo, 13 ottobre 1982) è un rugbista a 15 italiano, flanker - terza centro del Benetton Treviso, di cui è capitano dalla stagione 2009-10.
CENNI BIOGRAFICI
Originario del Bellunese, Pavanello si formò rugbisticamente nel Rovigo, club con il quale esordì in massima serie a 19 anni il 20 gennaio 2002 (vittoria 18-17 sul Parma); dopo cinque campionati con la squadra rossoblu passò al Benetton Treviso, con cui a tutt'oggi ha vinto tre titoli di campione d'Italia.
Già rappresentante l'Italia a livello Under-18 e Nazionale A, disputò il suo primo test match a Salta, in Argentina, nel giugno 2005, in occasione di un incontro dell'Italia con i Pumas; a tutto il 2009 sono 5 le presenze in azzurro (la più recente nel novembre di tale anno contro Samoa).
Nel gennaio 2010 il C.T. Nick Mallett ha inserito Pavanello nella rosa dei giocatori da utilizzare per il Sei Nazioni.
Dall'ottobre 2008 Antonio Pavanello è dottore in architettura, essendosi laureato a Venezia con una tesi sul recupero edilizio.
Inoltre, dalla stagione 2009-10 Pavanello è stato nominato capitano del Benetton Treviso, avvicendandosi a Benjamin de Jager>>,
ANTEPRIMA NEWS ITALIA vs ALL BLACKS NEW ZEALAND ( LE FORMAZIONI)
ITALIA TEAM
15 Andrea MASI (London Wasps, 70 caps); 14 Giovambattista VENDITTI (Zebre Rugby, 7 caps)*; 13 Tommaso BENVENUTI (Benetton Treviso, 21 caps); 12 Alberto SGARBI (Benetton Treviso, 21 caps); 11 Mirco BERGAMASCO (Racing-Metro Paris, 87 caps);
10 Luciano ORQUERA (Zebre Rugby, 27 caps); 9 Edoardo GORI (Benetton Treviso, 14 caps)*; 8 Sergio PARISSE (Stade Francais, 89 caps) – capitano; 7 Simone FAVARO (Benetton Treviso, 14 caps)*; 6 Alessandro ZANNI (Benetton Treviso, 67 caps);
5 Francesco MINTO (Benetton Treviso, esordiente); 4 Antonio PAVANELLO (Benetton Treviso, 11 caps); 3 Martin CASTROGIOVANNI (Leicester Tigers, 89 caps);
2 Leonardo GHIRALDINI (Benetton Treviso, 46 caps); 1 Andrea LO CICERO (Racing-Metro Paris, 96 caps);
A DISPOSIZIONE: 16 Davide GIAZZON (Zebre Rugby, 3 caps); 17 Alberto DE MARCHI (Benetton Treviso, 3 caps); 18 Lorenzo CITTADINI (Benetton Treviso, 14 caps);
19 Quintin GELDENHUYS (Zebre Rugby, 31 caps); 20 Mauro BERGAMASCO (Zebre Rugby, 92 caps); 21 Robert BARBIERI (Benetton Treviso, 25 caps); 22 Tobias BOTES (Benetton Treviso, 6 caps); 23 Luke MCLEAN (Benetton Treviso, 39 caps);
ALL: Jacques BRUNEL
*è/è stato membro dell’Accademia FIR “Ivan Francescato” di Tirrenia
ALL BLACKS TEAM
15 Beauden BARRETT; 14 Hosea GEAR ; 13 Conrad SMITH ; 12 Ma’a NONU ;
11 Julian SAVEA ; 10 Aaron CRUDEN; 9 Aaron SMITH; 8 Kieran READ (cap);
7 Sam CANE; 6 Liam MESSAM ; 5 Brodie RETALLICK ; 4 Ali WILLIAMS;
3 Charlie FAUMUINA; 2 Keven MEALAMU; 1 Tony WOODCOCK
A DISPOSIZIONE: 16 Dane COLES; 17 Wyatt CROCKETT; 18 Ben FRANKS;
19 Sam WHITELOCK; 20 Victor VITO; 21 Tawera KERR-BARLOW; 22 Daniel CARTER;
23 Cory JANE
MAIN NEWS ITALIA VS ALL BLACKS ( by www.federugby.it, sabato 17 novembre 2012)
CARIPARMA TEST MATCH, CONTRO GLI ALL BLACKS SESSANTA MINUTI DI GRANDE ITALIA
<<L’Italia lotta senza risparmiarsi contro la Marea Nera venuta dal Pacifico: gli Azzurri di fronte agli All Blacks, la squadra più forte del mondo, giocano senza nessun timore reverenziale e riescono a mettere a segno anche una meta fortemente voluta e meritata. I 73.000 spettatori che hanno riempito l’Olimpico per tifare per la Nazionale non hanno fatto mancare neanche per un attimo calore e supporto, sospingendo gli Azzurri in attacco e sostenendoli nella lotta in difesa.
I primi minuti sono una fase di studio tra le due squadre, interrotta da un’azione di attacco insistita della Nuova Zelanda e fermata dall’Italia con un fallo che costa un calcio di punizione, trasformato dal mediano di apertura Cruden che, al 13’, marca lo 0-3. Gli Azzurri partono all’attacco ma la palla passa ai “Tuttineri” che trovano un varco nella difesa azzurra: al 17’ il capitano Kieran Read schiaccia oltre la linea e Cruden trasforma per il temporaneo 0-10. Solo tre minuti dopo, al 20’, ancora Cruden dalla piazzola fa 0-13.
L’Italia però non abbassa la testa, attacca, sfrutta la supremazia in mischia chiusa, porta un attacco insistito ed efficace e al 26’ Sgarbi, nel tripudio del pubblico, segna la meta che Orquera trasforma per il 7-13. L’ultimo quarto d’ora del primo tempo è combattuto e ricco di capovolgimenti di fronte: le squadre a turno attaccano e difendono con foga, ma il risultato rimane invariato.
Il secondo tempo inizia con la Nuova Zelanda intenzionata a mettere al sicuro un risultato rimasto troppo in bilico, grazie alla grande prova offerta dagli Azzurri nella prima metà della partita. Al 4’ All Blacks in pressante attacco, difesa fallosa dell’Italia e Cruden dalla piazzola marca il 7-16. I campioni del mondo continuano a spingere e al 9’ Ma’a Nonu va in meta di potenza, Cruden trasforma e fa 7-23. Girandola di cambi e forze fresche per entrambe le squadre in questa ripresa dal ritmo un po’ più blando rispetto al primo tempo, ma sempre di ottimo spessore agonistico.
Al 13’ Orquera muove il punteggio dell’Italia mettendo a segno un bel drop per il 10-23. La Nuova Zelanda attacca, gli Azzurri soffrono, il pubblico dell’Olimpico lo capisce ed inizia a cantare a squarciagola l’Inno di Mameli per farsi sentire dai suoi beniamini. La stessa cosa avverrà anche qualche minuto dopo, con l’Italia in attacco, per sospingere gli Azzurri in avanti contro il muro difensivo degli All Blacks.
Il ritmo dell’incontro cala inevitabilmente ma, dopo diverse fasi di stallo, la Nuova Zelanda perfora di nuovo la difesa azzurra: Cory Jane al 30’ segna in velocità e Cruden trasforma per il 10-30. Passano solo pochi minuti e la Marea Nera è implacabile, nonostante l’Italia in difesa non si risparmi: dopo diversi cambi di fronte ed attaccando con grande potenza è Savea al 33’ a segnare in velocità vicino alla linea di bordo campo, Cruden da posizione molto angolata compie il suo unico errore odierno dalla piazzola e il punteggio è 10-35.
Altri tre minuti di gioco e la coraggiosa ma stremata Italia commette un errore in difesa: la Nuova Zelanda approfitta subito del varco ed è ancora Savea a schiacciare in meta, stavolta in mezzo ai pali e la trasformazione di Cruden per il 10-42 non è difficile. Negli ultimi minuti il gioco rallenta da entrambe le parti e il fischio finale di Rolland sancisce il risultato finale di 42-10 a favore della Nuova Zelanda.
Persa la partita, agli Azzurri rimane indubbiamente la soddisfazione di aver lottato a viso aperto contro la squadra più forte del mondo e di averla saputa impegnare in diversi frangenti, sia in attacco che in difesa.
Sabato prossimo l’Italia disputerà il terzo ed ultimo Cariparma Test Match 2012: allo stadio Artemio Franchi di Firenze contro l’Australia.
ROMA, Stadio Olimpico, sabato17 novembre 2012 CARIPARMA TEST MATCH
Italia v Nuova Zelanda 10-42 (primo tempo 7-13)
Marcatori: p.t 13’ cp Cruden (0-3), 17’ meta Read tr Cruden (0-10), 20’ cp Cruden (0-13), 26’ meta Sgarbi tr Orquera (7-13).
s.t. 4’ cp Cruden (7-16), 9’ meta Nonu tr Cruden (7-23), 13’ drop Orquera (10-23), 28’ meta Jane, tr Cruden (10-30), 33’ meta Savea (10-35), 36’ meta Savea tr Cruden (10-42).
Italia: Masi (21’ st McLean), Venditti, Benvenuti, Sgarbi, Bergamasco Mi., Orquera, Gori (16’ st Botes), Parisse (cap), Favaro (6’ st Barbieri), Zanni (24’ st Bergamasco Ma.), Minto, Pavanello (19’ st Geldenhuys), Castrogiovanni (16’ st Cittadini), Ghiraldini (10’ st De Marchi), Lo Cicero (10’ st Giazzon).
all. Brunel
Nuova Zelanda: Barrett (13’ st Jane), Gear, Smith C., Nonu, Savea, Cruden, Smith A. (21’ st Kerr-Barlow), Read (cap), Cane, Messam, Retallick, Williams (13’ st Whitelock), Faumuina (6’ st Franks), Mealamu (2’ st Coles), Woodcock (24’ st Crockett).
all. Hansen
arb. Rolland (Irlanda)
g.d.l. Joubert (Sudafrica), Allan (Scozia)
TMO: Whitehouse (Galles)
Note:
Man of the Match: Conrad Smith (NZL)
Spettatori: 73.000
MAIN NEWS ITALIA VS AUSTRALIA (by www.federugby.it, Sabato 24 Novembre 2012 17:44 ) CARIPARMA TEST MATCH / IL FRANCHI SOGNA MA L’AUSTRALIA PASSA 22-19
<< L’ultimo dei Cariparma Test Match 2012, giocato in un Artemio Franchi di Firenze gremito e appassionato, ha visto l’Italia giocare con determinazione e sfiorare il pareggio contro l’Australia, terza nel ranking mondiale.
Sono Azzurri i primi punti dell’incontro: l’Australia ferma in modo falloso l’attacco dell’Italia e al 4’ Orquera marca il 3-0. Il vantaggio però dura poco: al 6’ Barnes risponde dalla piazzola per il 3-3. L’Italia è imprecisa e al 15’ è sempre Barnes a punirla con il 3-6. Gli Azzurri soffrono sotto il pressing australiano e al 19’ l’ala Cummins in velocità schiaccia in meta la palla che l’infallibile Barnes trasforma per il 3-13. Ancora problemi di disciplina per gli uomini di Brunel e al 24’ Barnes non sbaglia neanche da centrocampo e fa 3-16. L’Italia lotta ma fatica e commette altri falli che, nel giro di due minuti, costano sei punti ed un cartellino giallo: al 27’ Beale dalla piazzola segna il 3-19, un minuto dopo un’irregolarità di Barbieri viene punita dal direttore di gara con dieci minuti di riposo forzato e, sul conseguente calcio di punizione, al 30’ Beale fa 3-22. L’Italia rialza la testa, attacca, l’Australia la ferma in modo falloso e al 33’ Orquera dalla piazzola mette il 6-22.
Nel secondo tempo la musica in campo cambia e lo si capisce subito: al 1’ Azzurri già in meta con Barbieri, qualche attimo di attesa per il TMO, ma poi è un vero boato al Franchi e Orquera trasforma per il 13-22. Italia sempre avanti, gioco al largo, pick-and-go, Aussie in affanno in difesa e al 9’ Orquera può andare ancora in piazzola e marcare il 16-22. Identico copione pochi minuti dopo: su una touche all’altezza dei 5 metri gli ospiti non riescono a fermare gli Azzurri in avanzamento se non in modo irregolare e al 14’ Orquera può segnare il 19-22. Al 13’, durante la medesima azione, in uno scontro di gioco Mirco Bergamasco rimane a terra ed è portato fuori dal campo in barella circondato dagli applausi e dal sostegno del pubblico. Girandola di cambi ma il copione della ripresa non cambia: Italia sempre in attacco e Australia in difesa.
Il pubblico ancora una volta sospinge i suoi beniamini cantando a squarciagola l’inno di Mameli. Al 33’ Ioane rimedia un cartellino giallo per entrata pericolosa su Favaro. Solo al 35’ i gialloverdi si affacciano per la prima volta nella metà campo italiana, ma la difesa azzurra li neutralizza. L’Italia torna in attacco, preme, costruisce, avanza e si guadagna un altro calcio di punizione da posizione centrale, poco oltre il centrocampo, ma i 33.000 del Franchi sono raggelati quando i due giudici di linea non alzano le bandierine sulla palla che Orquera sbaglia e che avrebbe regalato uno storico e meritato pareggio.
L’Australia riparte, si porta in attacco e, allo scoccare dell’80’ minuto, calcia la palla fuori e chiude le ostilità. Dopo un attimo di scoramento per il pari sfuggito di un soffio, da parte del pubblico tanti applausi, incitamenti ed il grido “Italia Italia” per gli Azzurri, autori di una partita di grande sostanza e, soprattutto, di un secondo tempo di altissimo livello.
Concluso il trittico dei Cariparma Test Match 2012, la Nazionale Italiana dà ora appuntamento a tutti i suoi tifosi a febbraio e marzo per l’RBS 6 Nazioni 2013, che li vedrà scendere in campo all’Olimpico di Roma per tre partite, contro Francia, Galles e Irlanda.
FIRENZE , Stadio “Artemio Franchi”, sabato 24 novembre 201
Italia v Australia 19-22 (primo tempo 6-22)
Marcatori: p.t 4’ cp Orquera (3-0), 6’ cp Barnes (3-3), cp Barnes (3-6), 19’ meta Cummins tr Barnes (3-13), 24’ cp Barnes (3-16), 27’ cp Beale (3-19), 29’ cp Beale (3-22), 33’ cp Orquera (6-22);
s.t. 1’ meta Barbieri tr Orquera (13-22), 9’ cp Orquera (16-22), 14’ cp Orquera (19-22).
Italia: Masi, Venditti, Benvenuti, Sgarbi, Bergamasco Mi. (13’ st McLean), Orquera, Gori (34’ st Botes), Parisse (cap), Barbieri (19’ st Favaro), Zanni (28’ st Vosawai), Minto, Geldenhuys (19’ st Pavanello), Castrogiovanni (22’ st Cittadini), Ghiraldini (19’ st Giazzon), Lo Cicero (33’ pt Rizzo, definitiva 1’ st).
all. Brunel
Australia: Barnes, Cummins (28’ st Ioane), Ashley-Cooper, Tapuai, Mitchell, Beale, Sheenan (31’ pt Phipps), Palu, Hooper, Higginbotham (26’ st Dennis), Sharpe (cap), Timani, Alexander (31’ st Kefu), Moore, Robinson (37’ pt Slipper).
all. Deans
arb. Van Der Merwe (Sudafrica)
g.d.l. Barnes (Inghilterra), Paterson (Scozia)
TMO: Kilgore (Irlanda)
Note:
Cartellini: 29’ pt cartellino giallo Barbieri (ITA), 33’ st giallo Ioane (AUS)
Man of the Match: Francesco Minto (ITA)
Spettatori: 34.850. >>
APPENDICE NEWS /COMMENTO POST PARTITA / ITALIA – AUSTRALIA
BRUNEL: “CONTINUIAMO A CRESCERE, POTEVAMO FARE RISULTATO”/
PARISSE: “CONQUISTATO IL RISPETTO DI ALL BLACKS E WALLABIES”
<< Firenze – Amarezza mista ad orgoglio per il CT Jacques Brunel e capitan Sergio Parisse nella conferenza stampa successiva al Cariparma Test Match perso 19-22 oggi al “Franchi” di Firenze contro l’Australia: “Era importante per noi, dopo la partita con la Nuova Zelanda, di essere in grado di confermarci a questo livello: manca ancora qualcosa ma ci siamo riuscit” ha detto il CT azzurro, oggi alla sua undicesima partita sulla panchina dell’Italia.
“Siamo sulla strada giusta, con gli All Blacks siamo venuti meno nella ripresa ed oggi abbiamo avuto difficoltà nel primo tempo: dobbiamo riuscire ad esprimerci allo stesso livello per tutti gli ottanta minuti, è quello che fa la differenza a questo livello dove ogni errore si paga a caro prezzo” ha aggiunto Brunel.
“Avremmo potuto pareggiare o vincere e non avremmo rubato nulla, ma Orquera ha giocato una eccellente partita all’apertura” ha detto il CT.
“Sono orgoglioso di quanto abbiamo fatto vedere, stiamo continuando a crescere e questa partita ci ha dato più certezze che dubbi. Non succede spesso che una potenza dell’Emisfero Sud venga in Italia ed alla fine calci in touche per far finire la partita. In queste settimane, dopo una partita forse non eccellente con Tonga, abbiamo fatto vedere ottime cose con Nuova Zelanda ed Australia e ci siamo meritati il rispetto di queste due squadre” ha dichiarato capitan Parisse.>>
EXTRATIME by SS/ La cover è per Antonio Pavanello nel saluto ‘tunnel’ post match agli All Blacks.
Poi nella fotogallery partiamo proponendovi in sequenza le due formazioni Italia e Nuova Zelanda apparsi sul video/tv. Quindi la ‘grande cantante lirica’ Katia Ricciarelli mentre canta l’Inno di Mameli. Per la cronaca Katia è originaria di Corbola (RO) e c’era un certo autista/taxista Gabriele’ che con la sua Simca Simca Ariane, che pareva una ‘balena’ l’accompagnava (con un’altra ragazzina) a scuola di canto da Rovigo a Ferrara, prima di …Katia al Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia nei primi anni ’60.
Come potrei dirvi alcune confidenze su Katia ‘commessa’ alla Upim di Rovigo raccontate da quella sua compagna che poi …sarebbe diventata moglie di un allenatore del Rovigo Calcio,
Ma qui parliamo di Antonio Pavanello & Italia Rugby, perciò ecco il ‘nostro rugbista’ primo a sx nel trio che ‘canta l’inno di Mameli’ con la mano sul cuore.
Quindi, stavolta by sito federvolley ecco Pavanello in azione vs All Blacks con ancora gli azzurri ‘aggrapparti’ ai neozelandesi anche nel risultato (vedi 7-13 nel pt).
Degli All Blacks vi proponiamo anche una foto gruppo in relax e nella loro tradizionale ‘danza indigena’ Haka.
Come proponiamo alcuni flash ‘azzurri’ con Pavanello & Company fino ai saluti finali e al kit Katia Ricciarelli & Antonio Pavanello tandem polesano/emozionato durante l’Inno di Mameli.
Per al serie ‘trittico azzurro’ vi proponiamo il ‘manifesto’ by sito Federvolley che mostra Castrogiovanni ‘inserito’ nel programma che a novembre ha visto gli azzurri sfidare in sequenza Tonga (nell’occasione Pavanello era indisponibile in quanto infortunato), All Blacks, Australia.
Anche qui una curiosità: potrei farvi vedere la foto col sottoscritto ad Appiano Gentile insieme a Castrogiovanni e alla maglia della Femi Cz che poi , appena una ora dopo, ho consegnato la giocatore interista Thiago Motta.
Come ‘stacchetto’ musicale rispetto all’azzurro Italia vi mostriamo Antonio Pavanello e Marco Bortolami capitani della Benetton Treviso e delle Zebre mentre posano al Glasgow Riverside Museum con il trofeo della Rabodirect Pro 12 in vista della nuova stagione.
A questo punto vi proponiamo alcuni flash del match Italia vs Australia.
Partendo dal ‘tabellone formazione’ che non segnala Pavanello perché stavolta ‘parte dalla panchina’.
Anche per questo vi proponiamo poi l’entrata in campo di Pavanello ‘in tuta bianca’.
Quindi una foto gruppo in ‘girotondo concentrazione’ dei Wallabies/Australiani e il ‘calcio trasformazione’ da parte dello specialista Barnes ‘canguro con caschetto’ quando il risultato a Firenze era 3-11, mentre per l’Italia ecco la ‘concentrazione sul viso azzurro’ e sul 16-22 poco prima che l’Italia sigillasse il definitivo 19-22 come da certificazione finale.
Tutto questo dopo avervi mostrato altresì alcuni flash saluti/applausi by Pavanello, capitan Parisse & azzurri.
Infine come last photo dulcis in fundo proponiamo un kit da Libro Cuore Made in Polesine, dove Antonio Pavanello è ‘doppiamente happy’ nel suo habitat naturale, tra rugby & family.
Sergio Sottovia
www.polesinesport.it