Petrarca batte 28-10 Viadana ed è Campione d’Italia 2024/ In URC la Benetton batte 31-6 Edimburgo e vola ai Play off, benino le Zebre
Si chiude la stagione della pallovale nel massimo campionato italiano e suol campo di Parma è stato incoronato il Petrarca Campione d’Italia , dominatore 28-10 sul Viadana, mentre allo stadio Monigo di Treviso nel Campionato URC il sempre più internazionale Benetton ha battuto seccamente 31- 6 l’Edimburgo volando così nei Play Off.
Traguardo che conferma il Benetton come regina del Rugby italiano nel mondo, mentre le Zebre, franchigia della Federazione, sta facendo ancora...apprendistato.
Tutto questo vi raccontiamo come sempre certificato dal racconto ufficiale della Federugby, rimandandovi in calce al nostro tradizionale Extratime per ulteriori nostri commenti agganciati anche alla Fotogallery e relative immagini sui protagonisti di questo week end.
PRIMA MAIN NEWS ( by www.federugby.it, 02.06.2024)/ Il Petrarca Padova è Campione d’Italia, Scudetto n.15 dopo il 28 a 10 nella Finale di Parma contro un combattivo Viadana
CAMPIONATI NEWS SERIE A ELITE | 2 Giugno 2024
Parma – Al termine di una Finale equilibratissima tra due squadre disposte ad affrontarsi a viso aperto di fronte ad uno Stadio Lanfranchi esaurito da giorni in ogni ordine di posto, il Petrarca Rugby detta la legge del più forte con un ultimo quarto di gara di alto livello difensivo, sfruttando una condizione fisica emersa nei momenti-chiave di un match ruvido davanti e divertente dietro. Onore ad un Viadana arrivato all’atto finale con pieno merito, imponendosi nella stagione regolare per poi superare i playoff con il doppio successo contro Colorno e Valorugby. Di fronte, però, il Petrarca migliore di un anno a fasi alterne, capace di emergere nel passaggio fondamentale del derby di semifinale contro il Rovigo e poi di giocarsi gli ultimi 80 minuti con una lucidità a tratti cinica, sorretto da un impianto di gioco solido e ben preparato dallo staff tecnico diretto da Andrea Marcato.
Primo Tempo. Al minuto 2 la prima chance per andare a punti e del Viadana: fallo a terra Petrarca sui 40 metri, Farias non sbaglia da posizione centrale, 3-0. Padova reagisce e si porta dentro i 22 in attacco, forzando il fallo sul breakdown che Lyle trasforma nel penalty del pareggio, 3-3.
Il match è subito godibilissimo, con le squadre che prendono le misure reciproche senza però rinunciare al gioco aperto, con l’intermezzo di un paio di scambi dialettici non propriamente amichevoli tra i due pacchetti.
Al 15’ una touche sbagliata dai veneti sui 22 viadanesi innesca un avanzamento importante dei gialloneri, che sfidano la difesa mangiando una cinquantina di metri prima della liberazione di Lyle. Padova è in difficoltà in rimessa laterale, Viadana per contro appare più sul pezzo, sia difensivamente che palla in mano, mentre da entrambe le parti si alza il livello degli impatti fisici soprattutto nel breakdown.
Al 22’ lampo Petrarca: piattaforma stabile del pack bianconero dentro i 22, palla mossa sull’asse 10-15 e poi scarico morbido per Esposito che si inserisce in piena velocità andando a planare sicuro in meta. Lyle converte, 3-10.
Non passano due minuti che i patavini concedono il bis, questa volta muovendo al largo dopo aver schiacciato i mantovani nei propri 22 con un intelligente calcettino di Fernandez: palla che esce dal raggruppamento passando per quattro mani, poi lo spunto verticale di Capitan Trotta che punta le gambe e accelera andando a schiacciare per il 3 a 17 dopo la conversione di Lyle.
Allo scavalco della mezz’ora brusco cambiamento di copione: Viadana forza l’uno-contro-uno e trova soddisfazione in avanzamento, andando a giocare un drive inarrestabile che Padova prova a contrastare fallosamente, per la meta di punizione che riporta dentro il break i mantovani. 10-17.
Viadana vola sull’entusiasmo e con il drive continua a mettere in grande difficoltà gli avversari, che al 39’ sembrano capitolare sulla meta segnata da Wagenpfeil, imbeccato su un cross kick millimetrico di Farias: nella dinamica del controllo il flanker giallonero tocca però la linea laterale, con Vedovelli richiamato dal TMO per una verifica che sentenzia il no-try mandando le squadre al riposo sul 10 a 17.
Secondo Tempo. Subito ruvido il rientro in campo delle squadre, con la panchina viadanese a mettere mano ai primi cambi davanti, mentre Hughes rientra riequilibrando i numeri in prima linea. Gara che si mantiene prevalentemente sulla fascia centrale nei primi 10’, poi Viadana muove le gambe di Sauze e crea problemi puntando a giocare lontano dal punto d’incontro lavorando sui corridoi laterali in esplorazione su entrambi i fronti, con Padova però sempre molto reattiva in difesa.
Alla fine del terzo quarto si muove di nuovo lo score: fallo a terra Viadana su insistita azione petrarchina, Lyle non perdona anche da posizione defilata sulla destra e riporta i suoi a distanza di sicurezza, parziale che va sul 10 a 20.
I due staff muovono le formazioni con innesti ripetuti dalle panchine, ma la gara rimane in uno stato di assoluto equilibrio, con le difese a salire in cattedra.
A 10’ dalla fine palla recuperata a terra dai bianconeri, Farias allarga e sulla cerniera Broggin-De Masi trova metri per l’inserimento stretto del neo-entrato Scagnolari, che in mezzo a due difensori sfiora il numero della serata fallendo un difficile off-load.
Insiste Padova, che sembra avere più cavalli tra gli avanti, mentre di fronte Viadana è bravissima a “sporcare” tutti i punti d’incontro rimanendo aggrappata al match.
Al 73’ mischia ordinata dentro i 22 viadanesi, l’introduzione petrarchina è vincente e costringe al fallo un Viadana che registra un calo fisico: Lyle è preciso da pozione comoda, 10-23 e seria ipoteca sul risultato finale.
Ultimi minuti: Viadana ci prova ma è morso dalla fretta di andare a punti, perdendo lucidità nel possesso. Col cronometro scivolato negli ultimi secondi il colpo mortale: Padova recupera palla e passa la metà campo, Fernandez ha l’idea giusta e con un grabber dietro la linea in opposizione scivola via ai difensori per riprendere l’ovale volando in meta sotto la torcida patavina, decretando vittoria e titolo numero 15 che saluta la stagione 2023-2024 di Serie A Elite in uno stadio sommerso da emozioni forti e contrapposte.
IL TABELLINO DEL MATCH:
Parma, Stadio Lanfranchi – domenica 2 giugno 2024, k.o. ore 17.30
FINALE SERIE A ÉLITE MASCHILE
Rugby Viadana 1970 v Petrarca Rugby 10-28 (p.t. 10-17)
Marcatori: PT 2’ c.p. Farias (3-0); 6’ c.p. Lyle (3-3); 22’ m. Esposito, t. Lyle (3-10); 24’ m. Trotta, t. Lyle (3-17); 33’ m. di punizione Viadana (10-17); ST 59’ cp Lyle (10-20); 73’ c.p. Lyle (10-23); 80’ m. Fernandez, n.t. (10-28)
Rugby Viadana 1970: Sauze; Bronzini (27’ st Madero – 32’ st Gregorio HIA), Morosini (24’ Ciardullo), Jannelli (C), Ciofani; Farias, Baronio; Ruiz, Wagenpfeil, (12’ st Boschetti), Locatelli; Lavorenti (17’ st Catalano), Schinchirimini; Mignucci (1’ st Oubina), Luccardi (39’ Denti), Mistretta (1’ st Fiorentini)
A disposizione: Fiorentini, Denti, Oubina, Boschetti, Catalano, Gregorio, Madero, Ciardullo
Head Coach: Gilberto Pavan
Petrarca Rugby: Lyle (39’ st Citton); Fou (26’ st Scagnolari), De Masi, Broggin, Esposito; Fernandez, Tebaldi; Trotta (C), Nostran (15’ st Vunisa), Casolari (9’ st Romanini); Ghigo (23’ st Michieletto), Galetto; Hughes (39’ st Bizzotto), Cugini (9’ st Montilla), Borean (14’ st Brugnara)
A disposizione: Brugnara, Montilla T., Bizzotto, Michieletto, Vunisa, Citton, Scagnolari, Romanini
Head Coach: Andrea Marcato
Arbitro: Federico Vedovelli; Assistenti: Riccardo Angelucci e Manuel Bottino; Quarto Uomo: Simone Boaretto; TMO: Stefano Roscini
Cartellini: 34’ giallo a Hughes (PET);
Calciatori: Farias (VIA) 1/1; Lyle (PET) 4/4; Esposito 0/1
Player of the Match: Gonzalo Hughes (Petrarca Padova)
Note: PT 10-17. Giornata piovosa, terreno di gioco in ottime condizioni, Stadio Lanfranchi sold-out. Petrarca Rugby Campione d’Italia per la quindicesima volta, ultimo match in carriera per l’ex Azzurro Angelo Esposito.
SECONDA MAIN NEWS ( by Federugby.it, 01.06.2024)/ CAMPIONATI NEWS UNITED RUGBY CHAMPIONSHIP
La partita perfetta del Benetton, l’impresa sfiorata delle Zebre: l’analisi del 18° turno di URC
Il Benetton torna ai playoff dopo 5 anni: era accaduto nel 2019, quando i biancoverdi guadagnarono l’accesso al primo turno eliminatorio di quello che allora si chiamava Pro14, è accaduto di nuovo, per la prima volta da quando il Torneo è stato allargato a 16 squadre con la denominazione di United Rugby Championship. La qualificazione è arrivata dopo una grande vittoria in una vera e propria partita spareggio contro Edimburgo: le due squadre erano a pari punti, ma gli scozzesi sono stati spazzati via da uno strepitoso secondo tempo del Benetton, capace di vincere con uno strepitoso 31-6. Il 7° posto, inoltre, vale anche la qualificazione alla prossima Champions Cup, 5 anni dopo l’ultimo accesso, proprio nel 2019. Peccato invece per le Zebre, che giocano una grande partita a Glasgow e sfiorano l’impresa, restando attaccate al match per 40’ minuti per poi chiudere il primo tempo in vantaggio. Dopo una ripresa equilibrata sono mancati gli ultimi 10 minuti, con le Zebre che hanno sprecato l’occasione del pari – o addirittura del vantaggio – con una rimessa sbagliata in attacco e sono poi state punite da Jordan per un 38-26 troppo pesante per quello che si è visto in campo.
BENETTON: UNA PARTITA IN CONTROLLO
La squadra di Bortolami è uscita prepotentemente alla distanza, ma già nel primo tempo (seppur chiuso avanti “solo” 12-6) si era vista la netta superiorità dei biancoverdi. Edimburgo è andata a segno 2 volte con i piazzati di Healy, ma di fatto non è mai entrato nei 22 nei primi 40’ dopo la prima azione che ha portato il giallo a Izekor. Del resto, il risultato finale parla chiaro: 31-6, e soprattutto 5 mete a 0. Il secondo tempo è stato uno spettacolo, una prova di forza impressionante di una squadra difensivamente invalicabile e capace – e questo è il vero passo avanti rispetto al recente passato – di concretizzare e chiudere la partita al momento giusto. Edimburgo è sempre parso in difficoltà sia nel breakdown che nello scontro fisico puro, ha retto grazie a una buona mischia e a una touche capace di creare problemi ai lanci di Nicotera e Lucchesi, ma di fatto non è riuscita a trovare un fondamentale a cui aggrapparsi per ribaltare il match.
LE PRESTAZIONI
Nel primo tempo c’è stata l’ennesima sontuosa prova di NachoBrex, ispiratore della meta di Mendy con un grandissimo break e autore come sempre di un’importante prestazione difensiva. A proposito di difesa, ancora una volta i nomi più in vista sono sempre quelli di Michele Lamaro e Niccolò Cannone, il primo soprattutto per quantità (14 placcaggi) il secondo per qualità (100% di placcaggi riusciti). Devastanti ai lati del campo OnisiRatave e Ignacio Mendy, praticamente imprendibili e capaci di oscurare anche Duhan Van der Merwe, che non è riuscito a farsi largo tra gli anfratti della solida difesa biancoverde. Da sottolineare anche la prestazione di Alessandro Izekor: partito malissimo, con un giallo ingenuo dopo un minuto che poteva costare molto caro al Benetton, è stato bravissimo a riprendersi in corso d’opera, fino a firmare la doppietta che nel secondo tempo ha steso definitivamente Edimburgo. Una prova di grandissima maturità da parte del flanker bresciano, autore di una stagione di altissimo livello.
ZEBRE, UNA BUONA CHIUSURA
Dopo una stagione di alti e bassi, e con qualche soddisfazione in meno di quelle sperate a inizio anno, le Zebre hanno rischiato di chiudere col botto. La squadra di Roselli ha giocato una grande partita a Glasgow, contro una squadra che aveva schierato la miglior formazione possibile per fare le prove generali in vista dei quarti di finale: le Zebre però hanno rotto le uova nel paniere agli scozzesi, sono state brave a resistere alla sfuriata di Glasgow nel primo tempo subendo solo 2 mete e restando attaccate nel punteggio grazie ai calci di Montemauri e a Trulla, che ha messo dentro 3 punti dalla sua metà campo. Nel finale di primo tempo la bellissima meta sull’asse Trulla-Bruno-Montemauri ha permesso alle Zebre di passare in vantaggio, mentre nella ripresa Stavile ha risposto alla marcatura di Rowe. Gli scozzesi hanno ribaltato il punteggio con Cancelliere e Matthews, ma negli ultimi 10 minuti hanno concesso qualcosa: le Zebre, però, non sono riuscite riprendere in mano la partita, per poi cedere alla meta di Jordan nel finale. Prestazione molto incoraggiante da parte di Trulla, una delle migliori partite della sua stagione. Bene anche Montemauri e Stavile, che dopo una prima parte di stagione di adattamento si sono guadagnati sempre più minutaggio e hanno migliorato notevolmente il loro rendimento. Nonostante la sconfitta, una bella chiusura su uno dei campi più difficili del Torneo.
APPENDICE FLASH ( by www.federugby.it, 02.06.2024)/ / FIR INFORMA | : MARZIO INNOCENTI E’ COMMENDATORE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
Il Presidente della Federazione Marzio Innocenti ha ricevuto oggi a Vicenza, dalle mani del Prefetto dott. Salvatore Caccamo, l’alta Onoreficenza di Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana in occasione della Festa della Repubblica.
L’atto, firmato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, è stato consegnato nell’ambito delle solenni celebrazioni del 2 giugno nel suggestivo scenario di Campo Marzo a Vicenza, alla presenza delle più alte cariche civili e miliari.
Ad affiancare il Prefetto nell’importante occasione – motivata dal contributo apportato alla società italiana dal percorso personale, professionale e sportivo di Marzio Innocenti – anche il Sindaco di Vicenza, Giacomo Possamai, e il Professor Claudio Gronco, collega medico del Presidente riconosciuto come uno dei luminari nel campo della nefrologia a livello internazionale.
EXTRATIME by SS/In cover Andrea Marcato, perché il coach del Petrarca Padova che pur essendo arrivato terzo nella regular season ha poi battuto nella semifinale la Rugby Rovigo alla quale resta il rammarico di non aver scelto di andare in drop a pochi secondi dal termine , perché...allora sarebbero stati i Bersaglieri ad andare in finale per lo ‘scudetto’ vs Viadana a Parma.
Da dove vi proponiamo a questo punto una serie di immagini ‘croppate’ dalle riprese televisive e che rendono onore ai protagonisti della partita e del campiona, come Samuel Locatelli ‘votato’ come miglior giocatore della Serie A Elite.
Tralasciando le ulteriori didascalie , perché sono superflue in quanto indicate direttamente sulle immagini, diciamo solo che abbiamo reso onore sia al Viadana che al Petrarca e al cerimoniale delle premiazione effettuate da Marzio Vincenzi ( anche perchè fresco della nomina a Commendatore, come sopracitato nella specifica_Appendice_Flash) , presidente della FIR che sicuramente potrà fare scelte migliori di quelle per certi versi ‘autoreferenziali’ fatte in questa stagione ( le abbiamo già spiegate durante il nostro viaggio settimanale nella rubrica Rugby...) , anche perché è appena nata la LEGA , sicuramente capace di fare ‘proposte’ sentite e vissute dal di dentro.
Ma di questo ne parliamo, seguendo i FATTI e non le ...decisioni dell’ultimo minuto.
Mentre dulcis in fundo onoriamo le performance speciale in URC della Benetton Rugby della triade formata da presidente Amerino Zatta, DG Antonio Pavanello, head coach Mario Bortolami, perché hanno ...strutturato le qualità professionali degli ‘organismi ‘ societarie e tecnici,.
Palesemente di più, la Benetton Rugby , della franchigia federale delle Zebre dove adesso sono approdati come allenatori Massimo Brunello, con vice Dolcetto e assistente anche Alessandro Lodi , che ha accettato di lasciare la Rugby Rovigo , ritengo giustamente dal suo punto di vista professionale, viste le sue aspettative di carriera.
Sergio Sottovia