Pinocchio in bicicletta by Emic & Progetto Icaro by Polizia di Stato/ Ad Arquà Polesine on the road ‘in sicurezza’ con la Scuola primaria


21/04/2015

Cambiano i suonatori ma la musica è sempre quella. Parole e musica del Progetto Pinocchio in bicicletta promosso dalla Bosaro Emic del ‘past president’ Vittorino Gasparetto & Progetto Icaro by Polizia di Stato con la presenza significativa di Alberto Toffanin ‘in divisa’.
Un progetto particolarmente importante proprio perché …cambiano i suonatori e le modalità della musica, dapprima in Classe per la parte teorica ed ora on the road per la parte pratica ( in data 16.4.2015). Giustappunto per viaggiare secondo le norme della strade e in sicurezza.
E noi come sempre , oltre a proporvi il reportage completo written by Franco Pittalis con la fotogallery by Commendator Gasparetto, abbiniamo informazione e formazione proponendovi in Appendice News un significativo flash Story dedicato ad Arqua’ Polesine sia come location che habitat.

MAIN NEWS ( di Franco Pittalis , mail 19.04.2015) / PINOCCHIO IN BICICLETTA & PROGETTO ICARO IN TOUR ASSIEME PER PROMUOVERE LA “SICUREZZA” /
( Alla Scuola primaria di Arquà Polesine , con i ragazzi della 5^ classe, per “ Conoscere la Strada dal vivo”
<< La seconda fase del progetto Pinocchio in bicicletta, unitamente al Progetto Icaro della Polizia di Stato, sbarca anche nel comune di Arquà Polesine, ed è stata un’enorme festa per tutti i bambini intervenuti, che hanno potuto, finalmente, dare seguito a quanto imparato sui banchi di scuola.

 

 

Difatti il programma posto in essere dal Commendator Vittorino Gasparetto anche nella scuola di Arquà Polesine ha visto, dopo le lezioni tenute da Sandro Baracco e dall’Assistente Capo Alberto Toffanin della Polizia di Stato, la sua normale evoluzione in una giornata di svago.
Perciò, scortati dall’autovettura della Polizia Stradale di Rovigo, i provetti ciclisti hanno potuto, constatare dal vivo e provare un tratto di strada comunale dove poter mettere in pratica le regole, le disposizioni e tutte le normative che regolano la circolazione stradale in sicurezza.

 

 

Giornata altresì didattica e importante anche per il fatto di avere al proprio fianco oltre al Commendator Gasparetto ed al Vice presidente della Bosaro Emic Mirvano Mazzetto, anche altro personale specializzato nell’uso e nella regolamentazione della bicicletta, oltre alla rassicurante presenza dell’Uomo in divisa. 
E’ sicuramente stata garanzia di successo, visto il sorriso e la gioia che ogni bambino dimostrava per una passeggiata allegra e spensierata nel pieno rispetto della sicurezza di tutti.>>

 

 

APPENDICE FLASH STORY ( by www.comune.arqua.ro.it )/ CENNI STORICI SU ARQUA’ POLESINE
<< Arquà Polesine è un centro di origine romana ricco di storia. Una curva, "arcuata", dà il nome ad Arquà. Anticamente, infatti, Arquà era costruita sulla curva di una strada romana che attraversava il Polesine e che corrispondeva all'argine della Pestrina, un antico ramo del Po. In queste zone le strade venivano nella maggior parte dei casi costruite sugli argini per ragioni di sicurezza rispetto alle campagne spesso allagate. La località compare una prima volta in documenti relativi alla donazione di questo ed altri territori alla Chiesa di Adria, da parte del feudatario Marchese Almerico in data 938. Già allora il centro era importante per la sua posizione di controllo sulla Pestrina.

 

 

 Nel 1146 Guglielmo III dei Marchesella, signore di Ferrara, vi fece costruire un castello per difendersi dagli Estensi, che già avevano mire sul Ferrarese e sul Polesine.
Arquà passò poi sotto il dominio degli Estensi che si contesero con i Veneziani per diversi secoli il controllo di questo importante centro militare situato in una posizione di transito tra Ferrara e Venezia.

 

 

 Nel 1482 i veneziani acquisirono definitivamente il castello ed il territorio di Arquà. Il periodo di dominazione veneziana fu pacifico e lavori di bonifica resero il territorio più fertile ed agevole. Il castello venne comperato dalla nobile famiglia veneta Diedo che lo restaurò ed abbellì con affreschi. Caduta Venezia nel 1797 in seguito all'invasione napoleonica, Arquà venne spogliata dei beni dei conventi e delle congregazioni religiose.

 

 

Anche l'ospedale annesso all'Oratorio di Sant'Antonio, che ospitava pellegrini, poveri e malati, passò nelle mani dei francesi. Nel 1801 il territorio fu per lungo tempo allagato a seguito delle rotte dell'Adige e del Po.

Anche il dominio austriaco, iniziato dal 1815, fu duro per gli arquatesi: per cinquant'anni il Governo soffocò ogni aspirazione di libertà. Gli anni 1815, 1816 e 1817 furono tremendi anche per i disastri naturali: carestia, freddo e siccità resero ancor più misere le condizioni della popolazione.

 

 

Un'altra alluvione colpì il paese nel 1823. Con il passaggio al governo italiano nel 1866 Arquà divenne Comune e i registri, prima parrocchiali, passarono al Municipio.
 La rinascita del paese, all'insegna della nuova indipendenza, risultò lunga e difficile: calamità naturali, analfabetismo, latifondo, uniti ai lunghi anni delle guerre mondiali costrinsero la popolazione ad un livello di vita penoso. Soltanto con la pace che seguì l'ultimo conflitto, il paese comincio, a poco a poco, a crescere. 

 

 

EXTRATIME/ La cover è per il poliziotto Alberto Toffanin ‘insegnante’ on the road con gli scolari della classe v^ .
Poi per quanto riguarda la fotogallery , sempre sulle strade di Arquà Polesine, vi proponiamo in mix i ragazzi della Scuola Primaria in viaggio e in sicurezza assieme ai rappresentanti della Polizia di Stato e della Bosaro Emic ( i soliti noti Sandro Baracco e Mirvano Mazzetto) assistiti dai loro insegnanti.
Tutto tra strade e piazze e sotto lo sguardo del ‘Castello ( citazione by wikipedia) e dulcis in fundo in flash poster davanti alla loro scuola.

Franco Pittalis & Sergio Sottovia
www.polesinesport.it