Porto Viro, intitolato lo stadio a “Tonino” Scabin by sindaca Veronese, su proposta di Filippo Carlin pres Panathlon Adria Delta Po in sinergia col Porto Viro Calcio/ Presente Figc e players in campo i suoi “Ragazzi” e “Amici”


Quanta emozione la cerimonia di intitolazione della stadio di Porto Viro all’amico Antonio Scabin, perché davvero LUI è stato un Personaggio a tutto tondo , dagli anni Sessanta e fino agli inizi del Terzo Millennio. Basta leggere la sua Story raccontata sia nella mia trilogia libraria Polesine Gol – Campioni & signori, che qui su questo sito www.polesinesport.it . D’altra parte come giocatore è stato protagonista nel Grande Contarina del presidente Gaetano Siviero vincente con mr Romolo Camuffo e poi da mister nel Grande Donada del presidente Paganin, giusto per far capire quanto la Città di Porto Viro, nata nel 1996 proprio dalla fusione dei due Comuni Contarina e Donada, abbia unanimemente condiviso la proposta di intitolazione nata subito dopo la recente morte di Toni Scabin da una idea di Germano Bovolenta e subito condivisa e rilanciata in primis da Filippo Carlin presidente del Panathlon Adria Delta Po e da tutto i il Consiglio Comunale, a suggellare un ‘sentimento’ condiviso da tutta la Comunità di Porto Viro.
Fatta questa minima premessa, e rimandandovi in calce al nostro tradizionale Extratime anche per ulteriori commenti agganciati alla fotogallery, vi propongo tout court il reportage a firma di Emiliano Milani – ormai storico corrispondente de Il Gazzettino – anche perché abbiamo partecipato ‘fianco a fianco’ proprio alla cerimonia di “intitolazione” fermo restando che tante persone erano presenti alla cerimonia in rappresentanza delle tante società che hanno avuto la fortuna di avere , come giocatore o come allenatore, proprio Tonino Scabin, col quale ...era un piacere parlare di calcio & valori all’infinito.

 

 

 

MAIN NEWS ( di Emiliano Milani, 30.04.2022)/ PORTO VIRO HA INTITOLATO LO STADIO COMUNALE AL MITICO ANTONIO "TONINO" SCABIN/

LA CERIMONIA CONDOTTA DA FILIPPO CARLIN PRESIDENTE PANATHLON ADRIA DELTA PO CON "INTERVENTI" DELLA SINDACA MAURA VERONESE , DELLA FIGC E... DEI "RAGAZZI" E "AMICI" DI SCABIN IN CAMPO NELLA AMICHEVOLE , PRESENTI ANCHE RAPPRESENTANTI DELLE SOCIETA' CHE HANNO AVUTO "TONINO" COME PROTAGONISTA DA GIOCATOE O DA ALLENATORE

<< Antonio “Tonino” Scabin è il nuovo nome dello stadio comunale di Porto Viro. Si è tenuta ieri, infatti, la cerimonia di intitolazione dell’impianto sportivo di via Piave al campione del calcio portovirese, capitano e bandiera del Contarina ed allenatore del Donada degli anni d’oro, scomparso lo scorso 1 marzo all’età di 84 anni.

 

 

 

A richiederlo al Comune il 10 marzo scorso, era stato il Panathlon Adria Delta del Po, nella figura del suo presidente Filippo Carlin, che aveva voluto fare da collettore tra una idea del polesano Germano Bovolenta, ex firma prestigiosa della Gazzetta dello Sport e il sentimento comune di una intera comunità. Ebbene ieri, dopo appena quaranta giorni, quell’idea e quell’affetto che il Polesine ha sempre riservato nei confronti di Scabin, ha trovato la sua realizzazione.

 

 

 

Con un appuntamento organizzato dal Panathlon, associazione della quale Scabin faceva parte, il Comune di Porto Viro e il Porto Viro calcio. E sono stati veramente in molti, con la loro presenza, a confermare un ulteriore attestato di stima a “Tonino”. Dai “ragazzi” che ha allenato ai suoi compagni di squadra, dai dirigenti con i quali ha collaborato ai tifosi delle squadre che ha rappresentato, dai tanti amici ai diversi rappresentanti delle istituzioni polesane che non sono voluti mancare.

 

 

 

Come Luca Pastorello, delegato provinciale Figc che ha spiegato come questo sia il «giusto riconoscimento per una persona che ha dato tanto all'intera provincia». «Tonino l’ho conosciuto a Scardovari – ha raccontato Argentino Pavanati, consigliere regionale Figc – ed è statoun esempio per i giovani». E non è voluto mancare nemmeno Don Michele Canella parroco di Scalon che con la sua benedizione ha ricordato come queste occasioni mostrino quello che di più bello c’è nel cuore.

 

 

 

Chi Scabin ha avuto modo di conoscerlo è stato sicuramente Filippo Carlin, presidente Panathlon, promotore della manifestazione, nell’occasione presentatore ed arbitro (insieme agli assistenti Mattia Schincariol e Giancluca Marcati) della successiva partita che si è tenuta tra i “ragazzi di Tonino”, suoi ex giocatori ed una rappresentativa di vecchie glorie del calcio polesano. «Ho avuto modo di incrociarlo in diversi momenti della mia vita ed ho imparato ad apprezzarlo perchè dava importanza alle persone. Al Panathlon era sempre presente. Schivo ma arguto gli piaceva approfondire le questioni anche non di sport».

 

 

 

«Antonio Scabin – ha raccontato, invece, nel suo intervento la sindaca di Porto Viro Maura Veronese – ha vissuto di una passione, il calcio, che ha caratterizzato la sua vita. Quando mi è stato proposto non ho avuto nemmeno un dubbio sulla intitolazione. Aveva una eleganza naturale ed una grande onestà intellettuale. Il suo nome è sicuramente all'altezza». Di queste parole non può che essere orgoglioso il figlio Andrea Scabin che insieme alla sorella Laura e a mamma Franca hanno voluto ringraziare di cuore tutti per quanto fatto in ricordo del padre.>>

 

 

 

 

APPENDICE FLASH STORY ( da Il Resto del Carlino, lunedì 30 aprile 1962)/ ENTUSIASMA LA CAPOLISTA – CONTARINA – COLOGNA VENETA 4 – 0 / IL CONTARINA ALLUNGA
CONTARINA: Schenato, Bellan, Mancin, Bortoletto, Zamperlini, Borile, Bovolenta, Giacomelli, Rampazzo, Scabin, Penzo.
COLOGNA VENETA: Goldin, Gudarzo, Verona, Muraro, Poletto, Ravazzolo, Ticinelli, Verzin, Carretta, Rizzi, De Battisti.
ARBITRO: Casarin di Mestre
CONTARINA, 29 aprile/ Con una entusiasmante condotta di gara, il Contarina ha letteralmente travolto il Cologna togliendogli ogni residua speranza di evitare la retrocessione. I rossoneri di camuffo hanno disposto a piacimento degli avversari per tutto l’arco dei novanta minuti, più numerose avrebbero potuto essere le segnature se avessero dimostrato una maggiore decisioni nelle azioni da rete.

 

 

 

Ben saldo in difesa, dove il brillante Zamberlin, nell’insolito ruolo di centromediano, si è dimostrato assolutamente padrone della propria zona, il Contarina ha vinto principalmente a centro campo, surclassando nettamente la compagine ospite nel ritmo e sul piano strettamente tecnico. Borile e Bortoletto sono stati instancabili propulsori dai quali sono partiti i suggerimenti offensivi pe ril quintetto attaccante. In questo sempre si sono particolarmente distinti Scabin, Rampazzo e il redivivo Giacomelli, che a qualche pausa  ha alternato sprazzi di bel gioco.

 

 

 

IL Cologna , dal canto suo se pur non cancellato del tutto, ha dimostrato chiaramente le proprie deficienze tecniche, accusando sbandamenti vistosi nella linea mediana e un notevole timore nel reparto offensivo, dove solo Rizzi e, a tratti, il centravanti Carretta hanno mostrato qualcosa di buono.
Al 26’ , Rampazzo dalla sinistra stringe verso il centro e da una ventina di metri tira deciso a rete; la palla colpisce in pieno il montante sinistro carambolando sui piedi di Scabin, a qualche metro di distanza: tiro e goal imparabile.  

 

 

 

Al 32’, raddoppia Bovolenta con una mezza rovesciata, dopo aver raccolto un perfetto traversone di Rampazzo.
Al 1° minuto della ripresa Scabin porta a tre , le reti dei locali , concludendo abilmente un’azione di Giacomelli. Infine al 34’ la quarta rete dei locali: Bovolenta dalla destra traversa al centro , dove è bene appostato Rampazzo: finta del centravanti , tocco all’indietro all’accorrente Giacomelli e palla in rete.

 

 

 

Generoso ma vano il tentativo finale degli ospiti di segnare almeno il punto della bandiera , che per la volontà dimostrata avrebbero potuto anche meritare.
Attento e preciso l’operato del signor Casarin di Mestre che è stato facilitato nel suo compito dalla condotta cavalleresca delle due compagini.>>

 

 

 

SECONDA APPENDICE FLASH STORY ( di Francesco Ferro, da Il Gazzettino domenica 25 marzo 1990)/ IL DONADA PROMOSSO CON LODE
Vent’anni di calcio no sempre facili, trovano quest’anno la loro consacrazione proiettando i Donada nella Promozione. 25 agosto 1969: una data storica perché presso l’immancabile bar sport del paese nasce l’Ac Donada. Due anni di Terza categoria ; poi il ripescaggio per meriti sportivi in Seconda categoria , con il salto sfiorato subito al primo tentativo ad un punto dalla Portotollese per poi centrare il traguardo l’anno seguente lasciando il Bottrighe a sette lunghezze.

 

 

 

Quindi una serie ininterrotta in Prima categoria che farà dire a qualche tecnico “Il Donada è per la Prima categoria quello che la Juve è per la Serie A”.
Un giudizio lusinghiero, accolto con orgoglio dai tifosi ma che alla fine stava stretto alle ambizioni di dirigenti e tifosi.
Ci sono voluti due presidenti, tutti e due ex giocatori granata per portare il Donada a sognare e realizzare il traguardo odierno. Aveva tentato per primo Eugenio Franco il quale ha fallito l’obiettivo nel ‘78/79 che a quota 41 punti si è visto sorpassato dalla sola Arianese; ci è riuscito Giacometti con una impresa eccezionale che supera ogni aggettivo. Come ogni impresa che si rispetti è doveroso riandare al passato per portare alla luce del sole le basi sulle quali poggia l’edificio odierno.

 

 

 

 Ecco che dal lato tecnico il Donada ha potuto usufruire di scuole di prima importanza. Dopo il primo allenatore che è stato Antonio Tumiatti , la galleria dei personaggi si arricchisce con Eugenio Vendemmiati, Giampaolo Penzo, Poalo Padoan, Domenico Cecconello, Guglielmo ‘Nini’ Costantini, Sergio Mulonia, Paolo Penzo, Antonio Borille, Franco Bortoletto, Costante Mantoan, Antonio Scabin, Sergio Binatti, Giorgio Bozzato, Mario Manfrini, Lauro Pomaro.
Non è solo un caso se gli artefici della promozione sono per il lato tecnico Antonio Scabin e per il lato dirigenziale Silvano Giacometti.

 

 

 

I due personaggi infatti hanno alle spalle il primo cinque stagioni a cominciare dall’80-81 fino all’82-83 interrotta alla 10 giornata per poi essere ripresa alla 10 della stagione 88-89; il secondo è alla sesta stagione avendo preso le redini della massima responsabilità nel 1984 . Questo è il Donada che in media ha portato sulla scena del calcio una ventina di giocatori a torneo e che per singolare coincidenza ha giocato con soli 18 atleti, sia l’anno in cui è arrivato secondo nel ‘78/79  come quest’anno che ha centrato l’obiettivo.

 

 

 

Oggi è di scena al comunale per la prima partita che idealmente avvolge la giornata con lo “scudetto” dei campioni il Monselice.
All’andata fu uno 0-0 che non scandalizzò in quanto il Donada dovette giocare in formazione rimaneggiata  e che sarà poi l’ultimo pareggio fino allo 0-0 con il quale i granata si assicurarono la certezza della promozione ad Este con ben cinque turni di anticipo.
Il Monselice staziona adesso nelle alte sfere anche se non può più sperare di agganciare la seconda in classifica. Non per questo assisterà passivamente alla passerella trionfale con la quale i granata.

 

 

 

TERZA APPENDICE FLASH STORY ( di Francesco Ferro, da Il Gazzettino , Domenica 16 maggio 1993)/ SPECIALE DONADA , FENOMENO COSTRUITO/ La serietà della società, le capacità di programmazione hanno reso possibile un’impresa eccezionale/ Giocatori motivati, di qualità e ben diretti completano il quadro promozione.
DONADA/ Il successo del Donada con la conquista del Campionato nazionale Dilettanti pone la squadra del presidente Paganin al vertice dello sport polesano ( l’eventuale recupero del Rovigo al CND no toglie valore all’affermazione). Se per qualcuno c’è spazio per l’invidia da parte di molti tifosi dei dintorni, la sensazione generale è che la maggioranza ha avuto ed ha parole di elogio per l’impresa di cui sono stati capaci i donadesi.

 

 

 

<<E’ il miracolo di una società seria, dove per seria si intende l’oculatezza nello spendere, l’intuito nello scegliere i giocatori, la rotazione degli stessi per piccoli passi senza mai smembrare l’ossatura, l’usufruire di atleti nell’hinterland e perciò capaci di poter vivere a contatto con la gente, con i tifosi. Soprattutto la voglia di giocare e di divertirsi prima ancora che voler umiliare gli avversari.>>.
Altro aspetto del miracolo granata  è la crescita di rendimento di atleti rivelatisi dotati e degni di categorie superiori. 

 

 

 

Infatti adesso si possono definire sicuramente “sprecati” per la Prima categoria i superstiti di allora: Bernardi, Nordio, Fabbri, Tiozzo, Zaia. Difatti hanno vinto il campionato. Sprecati anche per la Promozione gli stessi giocatori cui si era aggiunto Girello Simone. Difatti hanno vinto il campionato. Ancora sprecati per l’Eccellenza gli stessi con l’aggiunta di Doria, Zerbin, Astolfi, Rossi e Girotto: difatti hanno vinto anche questo campionato.
L’immaginazione dei tifosi vorrebbe immaginarli sprecati anche per il CND, tanto è l’affetto con cui circonda i suoi beniamini.
Tre “miracoli” ( tre scudetti) però sono sufficienti. >>



 

EXTRATIME by SS/ In cover la ‘scoperta’ da parte di Laura /figlia e Franca/moglie della targa che mostra al mondo la intitolazione del campo comunale di Porto Viro a d Antonio “Tonino” Scabin.
Quindi in apertura di fotogallery partiamo con Filippo Carlin , il presidente del Panathlon Adria Delta Po ( vedi labaro) che ha proposto l’intitolazione dello stadio a Tonino Scabin.
Il “Campione & Signore” che proponiamo nella foto bianconero TOP 11 del Contarina 1961 vincente a sorpresa campionato con in campo anche il giovane Eraldo Mancin ( poi winner scudetto sia con Fiorentina che col Cagliari).
Anche per questo proponiamo quel Grande Contarina “Campioni 1961-62” anche in versione panoramica, compreso staff dirigenziale , nel quale c’è anche suo fratello Imo Scabin gran segretario che ho avuto la fortuna di incontrare e raccontare anche LUI su questo sito, come BIG Eraldo Mancin e anche mister Romolo Camuffo perché …in abbinata coi mitici fratelli Aldo e Dino Ballarin.
A questo punto, dopo lo Scabin giocatore nel Grande Contarina passiamo a Scabin allenatore nel Grande Donada in escalation proponendovi a titolo esemplificativo il team Donada 1990/91 del neo DS Luciano Vianello, con da sx in piedi il portiere Trombin, Fabbri, Viviani, Nordio, Sfriso, Boscolo A., Tiozzo, Zennaro, Rossetti, De Antoni, Tarcisio Temporin massaggiatore; seduti da sx Fabio Garbin, Zaia, Girello, Bernardi, il vice allenatore Roberto Pasetto, mister Scabin, Ballarin, Visentin, Balestra, Boscolo.
Con riferimento a Toni Scabin allenatore in tour, vi rimandiamo al Personaggio raccontato già su questo sito www.polesinesport.it , mentre qui ci basta proporvi mr Scabin allenatore della blasonata Adriese 1997/98 del presidente  Graziano Simoni ( a sx) e poi della altrettanto blasonata Rovigo 1999 con Toni Scabin al centro in tuta ( il suo vice Gino Zatta è primo a sx).

 

 

 

 

A questo punto , per onorare anche le altre squadre made in Delta Po allenate da Toni Scabin ( dal Papozze al Cà Venier, dallo Scardovari alla Tagliolese…) , vi proponiamo in poster amarcord by Panathlon Adria la foto di gruppo Cà Venier story coi presidente Giliati e Franzoso, e tra gli altri i fratelli Sergio e Silvano Cester, Carnacina, Franco Monti e ‘Cagnazo’ Marchesini.
Ed eccoci così al cerimoniale della intitolazione dello stadio di Porto Viro a Toni Scabin, partendo dalla sindaca Maura Veronese con tanto di fascia tricolore a fianco dello storico presidente Alessandro Paganin.
Per la cronaca e per la storia voglio ricordare che nei libri della mia trilogia “Polesine Gol – Campioni & Signori” c’è anche il Logo del Comune di Porto Viro proprio perché l’ho chiesto allora a Maura Veronese presidente della Biblioteca Comunale, giusto perché …. il Comune frutto della fusione tra Contarina e Donada è una location sportiva importante visto che sono tanti i Campioni & Signori che ho raccontato nei miei libri e che meriterebbero ( loro non i miei libri) una serata-galà speciale di riconoscenza istituzionale, perché onorare LORO sarebbe come onorare tutta la gente di Porto Viro, di padre in figlio.
Intanto vi propongo a seguire il sestetto made in Delta Po con da sx Ivano Vianello, Luciano Vianello gran DS, Argentino Pavanati Consigliere Figc Veneto, Roberto Pizzoli sindaco di Porto Tolle e storico cronista per Delta Radio, Maura Veronese sindaca di Porto Viro che ho ‘incrociato’ anche in una speciale occasione artistica a Cà Cornera, quando due cronisti della BILD tedesca mi hanno ‘agganciato’ per intervistare Rik Battaglia, ovviamente come piace a me lontano dalla luce dei riflettori.
Una modalità che ho riscontrato anche n Federico Duò, da un anno nuovo presidente del Calcio Porto Viro con quale abbiamo parlato a margine del cerimoniale vicino a quella rete di recinzione che …lui non ha disdegnato di sistemare in estate ( eccolo in maglietta rosso). Un Presidente già tifoso e protagonista con le Brigate Rossoblu, come peraltro quel Loris Luppi che mi ha parlato dei tanti giocatori made in Porto Viro coi quali ha vinto lo storico Torneo di  Scortichino con la finale arbitrata dall’arbitro Byron Moreno ben noto all’Italia …eliminata ai Mondiali.
Ma erano tanti gli amici di Toni Scabin che hanno ascoltato il ‘discorso a braccio’ di Filippo Carlin ( rieccolo in foto con Laura e Franca Scabin omaggiate dalla sindaca Maura Veronese) a partire dai rappresentanti del Panathlon Adria  ( ho salutato tanti past president da Valmore Rossi a Sergio Cester, da Giovanni Orlandi ad Alberto Doni fino a Flavio Zampieri ( peraltro Governatore del Triveneto oltre che  un ‘grande’ anche in casa IS, come mi ha spiegato proprio Federico Duò).

 

 

 

 

 

Ma ho salutato anche Giuliano Govoni vicepresidente Panathlon Rovigo e alcuni ‘delegati da varie società , tar cui anche il Legnago Salus con Antonio Canato che ho presentato ad Andrea Scabin perché …al Legnago del presidente ‘Francia’ Salvatore suo papà Tonino ha fatto il miracolo salvezza quando è stato chiamato in corsa, ma convinto che non ci fosse nulla da fare.
Però erano tanti gli addetti ai lavori ( anche Nasti-AIac e Fausto Gnan-giornalista Voce Rovigo)  presenti al cerimoniale di intitolazione che… vi propongo due flash ‘parte destra e parte sx, così potete notarli direttamente visto che sono tanti i volti noti tra Delta Po e dintorni , tra cui alcuni da Taglio di Po; ma anche un amico da Padova.
Ma restiamo in tema ‘intitolazione’ ( altrimenti potrei parlarvi dei nostri ultimi incontri insieme a Sergio Cester…in serate estive), perché tante cose mi hanno raccontato anche l’amico Angelo Laurenti e il giornalista Francesco Ferro che …perciò ho onorati nelle due specifiche Appendici News , come Emiliano Milani nella Main news perché attuale cronista del Il Gazzettino in foto trio col sottoscritto e Barbara Braghin, la nota Blogger  e Modella Curvy versatile Giornalista spesso in tour tra Eventi & Fatti made in Polesine.
A questo punto eccovi una serie di flash che ho scattato ‘sul campo’ dove era in programma l’amichevole tra “Ragazzi” e Amici di Tonino Scabin
Così partiamo ancora da Filippo Carlin ‘arbitro del match’ in trio con Andrea Scabin ( per dna nel nome del padre ha giocato anche in Serie D ed allena ancora in casa Bocar Juniors)  a capitan De Prosperis.
Quindi la terna arbitrale con da sx Gianluca Marcati, Filippo Carlin Mattia Schincariol con la celebrativa maglietta pro Tonino Scabin, come hanno peraltro le sue squadre che ho fotografate anche con  le specifiche maglie gialle e blu con le quali hanno disputato la partita …amarcord ma non troppo.

 

 

 

 

Sì, perché l’ho seguita da bordo campo assieme a Luca Fabbri , Paolo Cazzadore, a fianco del dirigente Bedeschi, applaudendo alcune giocate speciali , visto che per alcuni gli anni sembrano non essere passati ( vedi Bernardi super attivo) , mentre per tanti il ‘tasso tecnico’ del loro giocare era ancora alto ( tra questi Geminiano Franzoso, bomber Riccardo Frasson, il portiere Brunelli…).
Insomma è stata una bella partita , e chissà se Pino Augusti, anche lui presente al cerimoniale come tutto lo staff del Porto Viro Calcio, ha pensato di convocare qualcuno per centrare la salvezza in Promozione col suo Porto Viro attuale.
Per la cronaca e per la storia eccovi i nomi della squadra vincente 3-1 in maglia blu segnalatici così dallo stesso Filippo Carlin: in piedi da sx Moretti, Socciarelli, il nipote di Scabin, Guarnieri, Frasson, Sfriso, il portiere Brunelli, Girello; accosciati da sx Sauro Bellan, Balestra, Tiozzo, Andrea Scabin, Bernardi, Franzoso, Bovolenta.
Ma in chiusura voglio proporvi uno storico flash che ho scattato ad Adria al ‘panathleta’ Toni Scabin in una serata evento “Calciatori del Bologna” con da sx Franco Colomba, Flavio Zampieri, Eraldo Pecci, Angelo Rimbano, Silvano Cester, Toni Scabin, Sergio Cester.
Per una intitolazione del comunale ad Antonio “Tonino” Scabin che certifichiamo in flash finale con da sx Argentino Pavanati, Luca Pastorello, Filippo Carlin, sindaca Maura Veronese, don Michele Canella parroco di Scalon mentre impartisce la significativa ‘benedizione’ ( ha sottolineato il binomio etimologico bene + dire) che tutti dovremmo ricevere/ applicare sia in forma passiva ma anche attiva.

Emiliano Milani & Sergio Sottovia
www.polesinesport.it