Premiati by CCIAA Rovigo. Da Barbara Pàstina/Finlandia a Ugo Bellini/Canada, Luigi Rossi/Germany,Thiago Motta


10/10/2011

Più Dal Passo, Colla, Bellini G., Pavan, Mori, Pavanello in Italia. Li chiamerei “Magnifici Polesani” , per aver onorato la Provincia di Rovigo in Italia e nel Mondo. “Magnifici” come gli altri 15 Polesani premiati ieri sabato ottobre dalla CCIAA del presidente Lorenzo Belloni per la loro “Fedeltà al lavoro ed incoraggiamento al progresso economico”.
E li cito subito perché siano altrettanto memorizzati in scaletta cronologica come sono stati premiati nel salone della Camera di CCIAA alla presenza di tutti i componenti della Giunta Camerale e dai maggiori rappresentanti istituzionali del Polesine, a partire da Bruno Piva Sindaco di Rovigo e da Tiziana Michela Virgili presidente della Provincia, da don Valentino Tonin presidente della associazione “Polesani nel Mondo’ ad Alessandro Riello che sono tutti intervenuti portando il loro saluto.
Onore quindi a Emanuela Bellinello, Mario Benfenati, Doriano Bertaggia, Renzo Bondesan, Riccardo Bononi, Giovanni D’’Andrea, Pietro Davì, Antonio Fantoni, Antonio Lionello, Fabrizio Mantovani, Beniamino Mazzali, Tullio Nezzo, Laura Pasquini, Enrico Perin, Marisa Tosini.
Dopo la presentazione da parte del segretario della Camera di Commercio, al tavolo dei relatori al fianco di Loredano Zampini e gli altri componenti della Giunta, è stato particolarmente interessante il ‘focus’ fatto da Lorenzo Belloni sulla ‘stato’ dell’economia polesana, perché ha supportate le valutazioni camerali comparando i dati più significativi del 2011 con quelli dell’esercizio precedente.

Dati peraltro rassegnati alla stampa e che li hanno riportati nella loro essenzialità.
Così dalla relazione di Belloni è emerso che “ l’economia polesana nel primo semestre 2011 ha fatto registrare progressi positivi. Nel secondo trimestre 2011 la produzione delle imprese manifatturiere è aumentato del 2,1%”.
Ha segnalato poi il presidente della CCIAA polesana:” In Provincia di Rovigo registriamo una buon adinamica delle esportazioni, il cui valore, nei primi sei mesi del 2011, è aumentato del 28%. A registrare le migliori performance sono stati: i macchinari e gli apparecchi con un +65,5%, i prodotti in metallo con un + 50, 3%, la chimica con un +33,1%, la plastica con un + 28,2% e gli alimentari con un + 12,3%. IL sistema delle imprese nonostante tutto sembra tenere, al 30 giugno scorso le imprese attive in Provincia sono 26.354, un dato sostanzialmente eguale a quello registrato alla stessa data del 2010”.
Peraltro , dopo aver sottolineato che il numero dei fallimenti a questo periodo del 2011 ha purtroppo già raggiunto gli stessi ‘numeri’ dell’esercizio precedente, Lorenzo Belloni ha sviluppato questa considerazione:”  Peraltro le situazioni critiche, come quella che sta attraversando l’edilizia, ci dicono che l’economia della nostra provincia ha molte potenzialità, che se ben valorizzate potranno consentire al Polesine, anche in fase di grande incertezza come l’attuale, di poter riprendere il sentiero ella crescita”.
Poi il presidente Belloni ha sottolineato che << Dal 1973 la Camera di Commercio di Rovigo attraverso il premio “Fedeltà al lavoro ed incoraggiamento al progresso economico” riconosce e premia lavoratori, pensionati, artigiani, coltivatori diretti, commercianti ed imprenditori che nel corso della loro lunga attività hanno contribuito significativamente allo sviluppo economico e alla crescita civile e sociale della comunità provinciale>>.

E che altresì premia << I Cittadini Polesani che in Italia e all’estero hanno onorato la provincia di Rovigo con la propria attività svolta in campo professionale, economico, artigianale, culturale e sociale>>.
A questo punto Elena Cognito, la conduttrice televisiva veneta che si è detta orgogliosa di essere al suo 6° anno d presentazione,  ha dato inizio alla passerella dei premiati chiamando “Quelli della Fedeltà al lavoro” partendo da Emanuela Bellinello, l rodigina che si è meritato il premio per la sua professionalità e capacità di relazionarsi a favore dei polesani come dipendente della Cassa Risparmio del Veneto.
Come secondo è stato chiamato Mario Benefatti da Gaiba imprenditore nella cantieristica, con una azienda che occupa 17 dipendenti + 1 collaboratore a progetto.
Terzo chiamato è stato Doriano Bertaggia da Porto Tolle per la sua attività di imprenditore agricolo.

Quarto chiamato Renzo Bondesan titolare della Nuova Tipografia di Corbola che dà lavoro a 9 dipendenti + 3 lavoratori autonomi.
Quinto premiato è stato Riccardo Bononi rodigino che opera nel ramo ‘commercio’.
Ad aprire il cerimoniale del secondo gruppo dei 5 premiati è stato Giovanni D’Andrea da Badia, onorato per la sua importante azienda che – ha sottolineato lui stesso - opera nel settore elettromeccanico e fa parte del ‘gruppo’ di Alessandro Riello ( poi signorilmente intervenuto su sollecito del presidente Belloni).
E’ stata poi la volta di Pietro Davì di Lusia premiato per la sua attività di imprenditore agricolo. Da Lusia pure Antonio Fantoni , titolare di impresa di impianti elettrici che occupa 16 dipendenti e che - parole dello stesso Fantoni – fa del ‘servizio alla clientela polesana’ il suo punto di forza.
Premiato poi Antonio Lionello da Villadose per la sua attività di imprenditore agricola, oltre che per il suo impegno nell’associazionismo tra gli agricoltori. E che, pur essendo ‘nato in 10 fratelli e rimasto senza padre’ ha detto “sfaccio l’agricoltore non per guadagnare ma perché mi piace”.
A chiusura del secondo ciclo dei premiati è stato chiamato Fabrizio Mantovani da Lusia, in qualità di dipendente della Banca di Lusia di cui appunto è stato dirigente al servizio del territorio.

Bisogna anche dire che a più di qualcuno la conduttrice Elena Cognito ha chiesto qualche  flash agganciato a quanto esposto nel rispettivo curriculum vitae.
E che le emozioni sono maturate ‘attorno’ alle difficoltà iniziali, alla voglia di crescere, alla soddisfazione per i successi ottenuti, ma anche attorno ai riconoscimenti riversati ai dipendenti e ai familiari, perché ‘hanno supportato e sopportato’ il loro spirito imprenditoriale a volte ‘troppo assorbito in azienda”.

A completare il quadro dei Campioni della “Fedeltà al lavoro” ecco l’ultimo ‘gruppo dei cinque’ premiati partendo da Beniamino Mazzali da Castelmassa, ceh da 40 anni gestisce un negozio alimentari da ‘marchio Conad’ basato – ha sottolineato ‘non solo sul guadagno, ma sopra tutto sul rapporto umano e sull’etica’.
Poi è stata la volta di Tullio Nezzo da Rovigo, che gestisce un’impresa artigiana di ‘strumenti di precisione e metrici’ , la stessa attività della sua famiglia da 5 generazioni.
Quindi Elena Cognito ha chiamato Laura Pasquini da Occhiobello premiata per la sua capacità pluriennale nella ‘gestione delle risorse umane’, mentre Enrico Perin da Rovigo è stato poi premiato per la lunga sua attività ‘dentro’ l’Associazione dei Coltivatori Diretti.
A chiusura dei 15 premiati per la ‘Fedeltà al lavoro’ sono stati riconosciuti i meriti speciali a Marisa Tosini da Frassinelle per la sua oculata conduzione del laboratorio di confezioni.

Particolarmente significativa e coinvolgente è stata poi la premiazione dei 10 “Polesani che hanno onorato la Provincia di Rovigo in Italia e nel Mondo”, anche perché tutti sono stati segnalati come emigrati che sono diventati ‘grandi e illustri’ sia in Italia che all’Estero.
E’ quello che è successo a Giorgio Bellini da Arquà Polesine, emigrato a Trana (TO) nel 1963 e che nelle ‘note by CCIAAA’ è citato come ‘Attivo imprenditore ed instancabile cittadino attivo a livello associativo culturale e politico’. Lui che  a Torino è stato anche dipendente della Juventus arrivando ad essere A.D della Bosco Italia Spa in tempi più recenti. Lui che è partito ‘dal basso’ ha stigmatizzato certi giovani che già al primo approccio di lavoro dicono subito ‘quanto mi dà, perché hanno da pagare le rate della macchina e le rate dei telefonini…”.
Esperienze fatte di sacrifici, come quelle di Giorgio Bellini da Taglio di Po ma emigrato in Canada e sul cui curriculum viene evidenziato “ Emigrato in Canada nel 1957, imbarcandosi da Trieste il 27 maggio. All’epoca il Governo canadese richiedeva mano d’opera italiana da inserire in un progetto statale per la costruzione di nuove ferrovie. E’ rimasto dipendente dello Stato Canadese fino alla pensione”. Adesso vive a Vancouver , la stessa città dove – gliel’ho ricordato – adesso vive anche il giovane Carlo Menon ingegnere rodigino insegnante alla Fraser University.
Poi è stata premiata Maria Colla nata a Velletri da padre polesano ( Alberino Colla da taglio di Po nato 19.06.1915) e ora residente a Nichelino (TO). Da segnalare che è emigrata in Piemonte nel 1958 lavorando da operai alla Tecnolast e poi alla Sipem prima di ‘praticare una generosa collaborazione per più di 35 anni con l’Associazione Polesani nel Mondo – Fameja di Nichelino’.

Una associazione nella quale è noto l’impegno del presidente Zangherati da Canaro  col quale sono stato più volte in contatto perché mi ha richiesto step by step tutta la trilogia dei miei libri Polesine Gol.
Una zona, il Piemonte, dove è approdato anche il successivo premiato, cioè Galliano Dal Passo nato a Pontecchio ed emigrato ad Alpignano (TO) e citato sinteticamente nel curriculum  come “ Emigrato in Piemonte nel 1969, dalla fonderia alla propria attività di traslochi fino ad una media impresa di trasporti; infaticabile lavoratore ed imprenditore, attento alla famiglia e ai bisogni della comunità’ .
Ma potrei estrapolare tante cose dalle note sulla mia agenda. Della sua azienda ,dei suoi camion, delle sue giornate lavorative fatte di 25 ore al giorno ( ma ora ne fa ‘solo’ 15) , dei suoi ringraziamenti alla madre, alla moglie, alla zia, Del suo lungo discorso fatto ‘tutto in dialetto’ , del suo impegno da presidente dell’Associazione Polesani nel Mondo di Alpignano, della mostra degli ‘attrezzi’ della civiltà polesana al Castello del Valentino. Tutto partendo da una famiglia di disperati , ricordandosi bene di quando papà tornava dal ferrarese dove chiedeva la carità. <<Perciò bisognerebbe avere sempre tanto rispetto per quello che ‘arriva’ – ha sottolineato Galliano - . E poi noi giovani da quella miseria volevamo scappare, perciò volevamo  ‘uscire di casa’ mentre adesso preferiscono stare in casa tanto papà paga il telefono, la macchina , la discoteca…>>.
Poi mi sono ricordato (e gliel’ho ricordato), di quando Giacomo Zanchetto dirigente storico del Pontecchio Calcio, aveva ricevuto tanto materiale sportivo del Torino ( dismesso per cambio sponsor ma praticamente nuovo) proprio grazie a ‘gancio’ Dal Passo che , da autotrasportatore qual’era, era stato chiamato dalla società granata per liberare tanto magazzino ormai inservibile.

Storie polesane/piemontesi come quella del quinto premiato, Giampietro Milan da Grignano ma residente a Vimodrone (TO) per un percorso lavorativo che l’ha visto approdare a Milano, alla radio Tv Magneti Marelli poi Italia Spa, prima di trasferirsi nel 1967 in Piemonte, ‘scalando la montagna’ da tecnico aeronautico fino a diventare Responsabile tecnico dell’aeroporto di Torino Caselle.
Ebbene quando Elena Cognito gli ho poso la canonica domanda su “quanto sai cambiata la vita passando dal Polesine ad una Grande Città” , allora GP Milan ha ricordato “le alzatacce all’alba il tram agganciato in corsa e all’esterno per arrivare in tempo, la tristezza del rientro alla sera, e le lettere che si scrivevano ai genitori”.
E poi  - rivolto ai giovani di adesso – lui Milan ha ricordato che a volte ‘farsi la pelle’ subendo la dura realtà della vita, come quella delle Grandi Metropoli,  servirebbe per maturare più in fretta”.
Messaggi frutto di tanti sacrifici e tanta voglia di emergere.
Come quella della sesta premiata, Tiziana Mori , nata a Staranzano (GO) il comune dove si trasferì il nonno Augusto Mori (nato a Bagnolo di Po il 17.10. 1896) . Dopo aver lavorato alla Benetton di Ponzano Veneto, ha cominciato ad innamorarsi dei vini fino a diventare Responsabile delle relazioni esterne per il “Gruppo Italiano Vini” riuscendo a coniugare il lavoro per grandi imprese e il proprio impegno per la Associazione Donne del Vino ( circa 800 tra sommelier e produttrici).
Ma Tiziana, che adesso risiede a Vicenza, ha detto che questo non le pesa, anzi si confidata così:<< Quando rientri dagli uffici la sera, …che bello vedere i vigneti, le foglie, i colori della terra, per me è un privilegio vedere i prodotti della natura>>.

Quando il premio “Polesani nel Mondo” assegnato a Thiago Motta, perché nato in Brasile a San Paolo ma italiano per essere nipote di Fortunato Fogagnolo e Norma Rossi originari di Polesella, a ritirare il premio è stato Don Valentino Tonin. Questo perché Thiago era impegnato con Nazionale di Prandelli;  perciò Don Valentino ha detto che lo porterà direttamente lui a Milano assieme a Lorenzo ( ndr, Belloni) , un giovedì ‘giorno di riposo per l’Inter’.
Per parte nostra non aggiungo altro su Motta ma vi rimando alle rubriche che gli abbiamo dedicato, specie a quella relativa alla visita che ho fatto a Thiago alla Pinetina di Appiano Gentile, assieme ad Andrea e Diletta Rosestolato oltre ad Alberto Mattioli presidente dei Polesani di Milano.
D’altra parte sono gli stessi che hanno pensato al Premio per Thiago Motta, per il quale peraltro ho trasmesso la relativa biografia/curriculum alla nostra Associazione Polesana con sede a Rovigo.



Nell’occasione però Don Valentino ha voluto ricordare alcuni dati e alcuni concetti. Dal “Patto col Brasile” sottoscritto da Frattini per il Governo Italiano, ai 27.000 di imprese dei Polesani nel Mondo e ai 70/milioni di Oriundi.
<< Ecco, al contrario dei tempi passati  quando i nostri emigranti andavano all’estero per cercarsi lavoro, – ha sottolineato Don Valentino – in questo periodo di crisi come questa per l’Italia, davvero i nostri emigrati sono una risorsa per le nostre esportazioni , il nostro lavoro, i nostri prodotti. Per questo con l’amico Luigi Rossi abbiamo chiesto alla Gelmini che questo ‘valore emigrati’ venga tenuto in adeguata considerazione, perché i nostri emigrati possono essere ‘utili’ per l’Italia>>.

A seguire, come ottavo premiato, è stata la volta di Sonia Pavanello, nata a Bollate (MI)  e residente a Senago, ma figlia di Romano Pavanello nato a Papozze nel 1948 ed emigrato nel 1956 proprio a Senago. Nel curriculum della Pavanello viene segnalato che “ passa dal lavoro dipendente di promotrice finanziaria a quello autonomo con la scuola di formazione professionale per barman. Una passione combinata con successo con gli impegni familiari e di volontariato, Sonia è infatti membro del Comitato Cittadini per i Diritti Umani contro gli abusi. << Diciamo che non è stato calcolato nulla – ha detto Sonia- ma bisogna attaccarsi a tutto , con serietà, preparazione e rispetto per la gente. Ma al di là del lavoro è stato fondamentale considerare la famiglia ‘sacra a prescindere’, perciò già fin dalla scuola di formazione faccio di tutto per far sentire gli allievi come in una ‘famiglia allargata’.
Come nono premiato è stato Roberto Panin nato ad Adria ma residente ad Alpignano (TO). Recita la sintetica sua motivazione:” Emigrato in Piemonte nel 953 . Lavoratore attento alla professione e a i suoi viluppi, ha saputo cogliere le opportunità di crescita professionale con impegno e decisione. Tra i soci fondatori della Fameja Polesana Alpignanese in cui presta la propria opera per intrattenimenti musicali.

Ultimo dei premiati tra i Polesani nel Mondo, è stato Luigi Rossi, il professore che abbiamo più volte onorato su questo sito www.polesinesport.it ( vedi tra l’altro proprio su questa rubrica e tra gli articoli precedente la sua STORY) . L’ho riconosciuto e salutato prima e dopo le premiazioni, anche perché mi aveva anche telefonato dalla Germania dopo che ilo l’avevo contattato by mail. Perciò dico solo che è nato a Grignano(RO) e che è emigrato da giovane, ha sposato una tedesca ed è ‘professore’ a Bochoum.
Mi limito a citare la sintesi by CCIAA della sua scheda dove è scritto:<< Emigrato in Germania nel 1978. Insegnante di italiano ed arte presso la Gesamtschule F. Steinhoff di Hagen. Ricercatore storico sulla presenza italiana nell’area di lingua e cultura tedesca e nel mondo (nutrita bibliografia) >>.

Chiamato in causa per un suo pensiero il professor Rossi ( è lui quello citato da Don Valentino on riferimento alla Gelmini) ha spiegato perché ha lasciato l’Italia dove non trovava lavoro ed è partito per la Germania dove il lavoro c’era ‘anche per chi non aveva le tre lauree’. Anche per questo ha citato Steve Jobs e , parafrasando il suo invito ad essere folli,  ha chiosato dicendo “giovani partite”, pregnante di valore profetico e anche metaforico.
Un invito che a suo tempo ha preso sul serio anche Barbara Pàstina , alla quale la CCIAA di Rovigo ha assegnato il PREMIO SPECIALE . Giovane ricercatrice , Barbara Pàstina è nata a Rovigo 3.12.1969 e attualmente lavora in Finlandia dopo essere stata diversi in Francia e poi negli Stati Uniti dove si è sposata ( è madre di due bambini).
Sul video plexiglas il proiettore sintetizzava così la scheda di Barbara:<< Analista della sicurezza a lungo termine del deposito geologico per lo smaltimento del combustibile nucleare.>>.
Dico solo che Barbara si è raccontata a tutti come fosse d Bonolis nella famosa trasmissione , spiegando la sua vita attraverso una serie di immagini e fotografie, si sé stessa, del suo mondo, dei suoi amici polesani , francesi, statunitensi, finlandesi.
Dico solo che ho preso nota di tanti suoi ‘passaggi’ , compreso quel viaggio da Arlinghton (Texas) ad Arlingthon (VA) . Era il famoso giorno 11 settembre 2001, il famigerato giorno dell’attentato alle Torri Gemelle . Quel giorno l’America si fermò… , come si fermò l’aereo di Barbarà.
“Pensate, da Arlingthon ad Arlinghton, 2300 km in 36h”.
Anch’io mi fermo qui. Per conoscere Barbara basta cliccare sui vari Linkedin professionali, per parte mia ho ‘preso nota’ del suo ‘essere’ Polesana ne Mondo, tante note su 16 quasi stenografate su 16 pagine. Giusto per non perdere e emozioni del suo raccontare.
Quello che voglio raccontarvi prossimamente, ma in una rubrica specifica a parte.
Come ho fato peraltro più volte con Boris Padovan , un Polesano Winter Over 2010 in Antartide, dopo essere stato ad Austin nel Texas ed ora in Australia, il mondo della ricerca è sempre più metafisico, anche se giorni fa mi ha confermato che la sua ‘casa’ sarà sempre quella dei nonni in Polesine e quella dei genitori a Padova.

EXTRATIME by SS/La cover è per Barbara Pastina premiata 'Diploma con Medaglia d'Oro'  by Lorenzo Belloni.
Quindi apriamo la fotogallery coi ‘titolati della cattedra’ griffata CCIAA e cioè, da dx, il segretario e poi Pizzo, Bosco, Belloni, Bressanin, Campion, Zampini.
Quindi a seguire tutta la fotogallery dei nostri Polesani nel Mondo (peraltro noti), tra cui le foto dell'intervento di Alessandro Riello e di Barbara Pastina col sindaco Bruno Piva e quella di Luigi Rossi che ho salutato nel back stage, nonchè il Diploma per Thiago Motta (ma questo è un discorso a parte).
In chiusura la foto poster con Barbara Pastina tra Don Tonin e Belloni tutti i Polesani nel Mondo, diciamo quasi completa considerando la …mancanza del grandangolo tra le mani del sottoscritto.

 



Sergio Sottovia
www.polesinesport.it