Problematiche Made in Altopolesine prototipo italiano? / A Castelmassa la Cargill post incontro Prefetto Rovigo non licenzia 10 dipendenti; a Calto lo scolo Vicinara diventa ‘rosso inquinato’; a Zelo causa discarica …interrogazione a Regione Veneto


19/01/2019

Ci sono tanti fatti minimalisti che a volte non diventano importante problema pubblico solo perché le varie segnalazioni , anche sui social, restano …fatti separati.
Se invece li ‘mettiamo assieme’ probabilmente ci si rende conto che il ‘problema’è …grave.
E allora citiamo che anche lungo la Transpolesana che va da Arquà a Verona ci sono ..discariche a cielo aperto, che in altre regioni esiste a macchia d’olio il problema licenziamenti, che anche dalla zona del vicentino abbiamo ricevuto segnalazioni in merito a diverse problematiche ambientali risolte direttamente dai Coltivatori Diretti o dai Responsabili della varie Bonifiche dell’Alta Pianura Padana.
Anche per questo vi proponiamo il seguente ‘trittico news’sulle Problematiche Made in Altopolesine segnalate puntualmente da Franco Rizzi , storico ‘cantastorie’ dell’enclave interregionale, come da reportage in sequenza cronologica che vi proponiamo.
In buona sostanza , le problematiche Made in Altopolesine che vi proponiamo le consideriamo ‘prototipo’ di altre problematiche italiano che meritano attenzione e soluzioni comparate e ponderate.

 

PRIMA MAIN NEWS ( Franco Rizzi, mail 16.01.2019) / CASTELMASSA : CARGILL NON LICENZIA
Cargill, circa 300 dipendenti nell'agroalimentare, un contratto chimici favorevole che arriva a 16 mensilità con vari bonus, un polo da sempre strategico nell'Alto Polesine, appartenente ad una multinazionale di grosso rilievo globale.
Dopo le festività natalizie si erano  ipotizzati alcuni licenziamenti, mentre dal 2014 ad oggi l'occupazione è calata di 60 unità. Subito i sindacati si sono mobilitati, minacciando uno sciopero e chiedendo la mediazione prefettizia.
Martedì 15 gennaio a Rovigo il prefetto Maddalena de Luca ha incontrato le rappresentanze sindacali, Confindustria e il sindaco Eugenio Boschini.
Incontro positivo.
I 10 posti a rischio all'ufficio finanziario sono stati congelati: 2 dipendenti andranno a Milano, 6 saranno ricollocati in azienda, per altri 2 la situazione verrà definita in seguito. Inoltre la multinazionale ha promesso nuovi investimenti produttivi a Castelmassa.

 

SECONDA MAIN NEWS ( di Franco Rizzi, mail 16.01.2019) / GIACCIANO CON BARUCHELLA/ ARGINE DEL CANALBIANCO IMMONDEZZAIO : INTERROGAZIONE IN REGIONE

I consiglieri regionali Patrizia Bartelle e Piero Ruzzante hanno presentato alla giunta regionale un'interrogazione a risposta immediata.
"Chiediamo di intervenire rapidamente per la rimozione della discarica a cielo aperto sull'argine destro del Canalbianco (località Zelo di Giacciano con Baruchella). La discarica è stata scoperta, documentata e segnalata un mese fa dal responsabile altopolesano Lipu Germano Sprocatti che, recatosi in loco nuovamente nei giorni scorsi, ha verificato un aggravamento della situazione.

 

Visto che finora il sindaco Natale Pigaiani non ha ancora provveduto alla bonifica del sito, chiediamo che sia la Regione ad intervenire, facendo valere la propria competenza in materia ambientale. Va sottolineato che la discarica insiste tanto in area pluviale quanto in uno spazio in cui è prevista la realizzazione di una pista ciclabile intercomunale. La sua presenza è suscettibile anche di avere ricadute sul comparto turistico oltre che, evidentemente, su quello ambientale e della sicurezza idraulica".

 

TERZA MAIN NEWS ( di Franco Rizzi , mail 17.01.2019) / CALTO : MORIA DI CARPE, INTERVENTO DEGLI ECOLOGISTI MASSESI
Verso le 17 di mercoledì 16 gennaio u.s. i carabinieri forestali hanno allertato l'Arpav per una grave forma di inquinamento da coloranti nello scolo Vicinara, dietro la zona produttiva di Calto verso Ceneselli. Il mattino dopo le verifiche di rito si è risaliti ai responsabili, un'azienda caltese colpevole dello sversamento inconsueto; detta ditta dovrà provvedere alla bonifica supportata dal consorzio di bonifica Adige Po in virtù della competenza territoriale a livello irriguo.

 

Giovedì pomeriggio 17 gennaio dopo le 14.30, su segnalazione di cittadini comuni, cacciatori e pescatori, gli ambientalisti massesi (Wwf, Lipu e Legambiente) sono intervenuti per un sopralluogo poi dovutamente documentato a livello fotografico.
Le risultanze. Un grosso tombino dalla zona produttiva scarica in Vicinara (la gente la chiama fossa di Calto). Il fossato a monte dello scarico presentava acqua pulita seppur in forma di rigagnolo, a valle liquame rossastro per circa 200 metri fino ad una grossa chiavica in direzione di Salara.

 

In questo tratto parecchie grosse carpe morte o agonizzanti a pelo d'acqua. Notati per dovere d'ufficio i carabinieri forestali, un'autobotte che per conto della ditta responsabile stava procedendo alla bonifica del tratto inquinato, bloccato dalla chiavica e dai lavori di uno scavatore consortile.

 

Gli ecologisti di Castelmassa hanno fatto una lunga verifica, interpretando i desiderata della gente che li ha interpellati, elaborando poi un report per la stampa locale. Alcuni cittadini  a piedi (sono soliti passare davanti allo scolo avvelenato) hanno osservato che non è la prima volta che hanno visto l'acqua inquinata.

 

Certo una scena desolante: pinnuti morti o moribondi dopo atroci sofferenze; acqua malata nel suo colore rossastro tipo veleno; desolazione imperante. Detta gente ha auspicato che i responsabili siano adeguatamente sanzionati.
Gli ecologisti di Castelmassa sono e saranno sempre a difesa della qualità della vita e a disposizione della gente comune, di cui godono la fiducia da sempre.

 

EXTRATIME by SS/ In cover e in aperture di fotogallery due immagini della Cargill, la nota azienda di Castelmassa, perché dopo l’incontro col Prefetto di Rovigo e i Rappresentanti dei lavoratori, ha trovato soluzioni condivise senza trasferire tout court o licenziare i 10 dipendenti ‘coinvolti’ nel problema.
A seguire , agganciata ad ognuna delle relative specifiche news, vi mostriamo la Discarica di Zelo oggetto di interpellanza in Regione Veneto, dopo che il problema ‘discarica’ era già stato sollevato dallo stesso Germano Sprocatti, il fotografo ambientalista e rappresentante Lipu altopolesano che ce la ‘rimostra’.

 

 

Infine, con riferimento ai problemi sullo Scolo Vicinara ‘colorato di rosso e inquinato ‘ a Calto, vi proponiamo una serie di immagini eloquenti di per sé stesse, senza aggiungere nessuna delle informazioni ulteriori che ho al riguardo, giusto nel rispetto dei colpevoli che lo stesso Franco Rizzi ha avuto la sensibilità di non indicare visto che trattasi di colpa e non di dolo.



Franco Rizzi & Sergio Sottovia
www.polesinesport.it