Progetto “Sicuramente in bici” by Bosaro Emic/ Nella tappa "Scuola di Guarda Veneta" in cattedra la “Educazione stradale” by Baracco


09/02/2012

Altra tappa ‘scolastica’ del tour promosso dalla FCI in sinergia col Ministero della Pubblica Istruzione. Cosa riguarda lo sapete già perché ve ne abbiamo già dato conto tappa per tappa. Come sapete della consueta ‘presenza’ di Sandro Baracco e Arturo Faedo, Vittorino Gasparetto e Massimo Ghirotto, ognuno elemento essenziale del mosaico che caratterizza il progetto.
Perciò stavolta, a livello generale, ci basta ricordarlo attraverso la “news” pubblicata sul sito www.coniveneto.it  che ribadisce testualmente :<< Continua spedito il progetto Scuola della Bosaro Emic che ha attivato con diversi plessi, momenti rivolti all'educazione stradale ed alla sicurezza, nelle Scuole Primarie. Testimonial dei primi appuntamenti Massimo Ghirotto, ex ciclista professionista padovano, che ha trasmesso ai piccoli ciclisti le proprie esperienze e conoscenze, attirando l'attenzione degli alunni. Alunni, che hanno potuto assistere anche alle lezioni molto interessanti tenute dagli agenti della Polizia Stradale, che hanno iniziato un percorso formativo che ha l'obiettivo di illustrare i principali segnali stradali, nonchè i comportamenti da tenere su strada connessi alla sicurezza. /Nella sezione GALLERY, diverse fotografie degli interventi effettuati nelle scuole.>>.

Invece  a livello particolare di Guarda Veneta eseguiamo le indicazioni by Vittorino Gasparetto , presidente del GC Bosaro EMIC, che con riferimento “alla lezione in classe sull'Educazione Stradale tenuta dal Sovrintendente di Polizia Stradale Sandro Baracco, organizzata dalla società sportiva "ASD - Gruppo Ciclisti Bosaro EMIC" .
E che ci ha trasmesso il seguente ‘comunicato stampa‘ redatto dalla scuola primaria di Guarda Veneta , mentre per parte nostra aggiungiamo, in Appendice, una Flash Story del Comune di Guarda Veneta, così come è stata pubblicata sul sito del citato comune.

PRIMA NEWS (8 febbraio 2012)/ COMUNICATO STAMPA “SCUOLA PRIMARIA DI GUARDA VENETA” (by Prof. Francesco Verza)
<< Anche per l’anno scolastico 2011-2012, puntualmente, il Progetto “Pinocchio in bicicletta” fa tappa nel plesso della scuola primaria statale di Guarda Veneta.
Le attività del progetto, aperte a tutti i settantadue  alunni del plesso, si sono svolgeranno nella moderna e accogliente sala polifunzionale messa a disposizione dall’Amministrazione comunale di Guarda Veneta.
L’appuntamento si ripete ormai da diversi anni grazie alla proficua collaborazione instaurata tra gli insegnanti e gli infaticabili e generosi promotori del progetto, in primis Arturo Faedo, Responsabile Regionale del Settore Giovanile Promozione Scuola della Federazione Ciclistica Italiana  e il presidente del Gruppo ciclistico Emic di Bosaro Vittorino Gasparetto.

I due evergreen del ciclismo polesano hanno fatto della promozione sportiva una vera e propria missione e la longevità e la vitalità di questo progetto è la dimostrazione di quanto esso sia valido nelle proposte e nei contenuti.  In sede operativa, Faedo e Gasparetto, vengono supportati  dalla presenza del Sovrintendente della Polizia di Stato Sandro Baracco, rigorosamente in divisa, che mette a disposizione dei piccoli alunni - ciclisti tutta la propria passione per la bicicletta e la profonda competenza professionale maturata in molti anni di servizio nella Polizia Stradale. A dare ulteriore lustro al Progetto ecco la presenza dell’indimenticato campione di ciclismo Massimo Ghirotto che, dopo i palcoscenici mondiali e i fasti delle numerose vittorie ottenute nella sua brillante carriera da professionista, entra nelle scuole come importante esempio sportivo per gli alunni.

Sono gli stessi insegnanti a sottolineare la valenza educativa del progetto che passa dalla conoscenza e dal rispetto delle norme stradali e di comportamento fino ai valori trasmessi dallo sport in genere e dal ciclismo in particolare. Un mix pedagogico quindi che non è circoscritto alla sola educazione stradale ma che coinvolge molteplici aspetti formativi. 
Grazie al lavoro certosino di queste persone, gli alunni sperimentano un approccio entusiasmante alle due ruote con un’esperienza che non si limita alle lezioni teoriche in aula ma che ha come naturale conclusione una gimkana organizzata nel momento finale del progetto nel cortile della scuola.
Fermi restando i principali obiettivi educativi del Progetto “Pinocchio in bicicletta”, l’auspicio è che i bambini di Guarda possano apprezzare, e quindi utilizzare nella quotidianità, ancor di più la loro bicicletta e chissà che tra di loro non fiorisca domani, proprio sulle orme di Massimo Ghirotto, un futuro campione polesano di questo meraviglioso sport. / L’Insegnante Dr. Francesco Verza>>.

APPENDICE ( www.comuneguardaveneta.ro.it) UN PO’ DI STORIA DEL COMUNE DI GUARDA VENETA
<<Il nome Guarda deriva da "Guardia", con esso si allude spesso all'esistenza di un posto di guardia, ma più semplicemente, nel caso di Guarda Veneta, indica una località che si trova in un sito sopraelevato rispetto al territorio circostante.
La parola deriva dalla voce germanica "Warda", di analogo significato, attribuibile forse ai Longobardi, per quanto qualche studioso la definisca una formazione gotica. Guarda, dunque, "luogo elevato".
Per quanto concerne la specificazione "Veneta" occorre rifarsi alla storia del centro. Le prime notizie di Guarda risalgono al 938: "Gardilliana" viene citata nel testamento del marchese Almerico. Ma l'origine della comunità di Guarda, come quella della dirimpettaia Guarda Ferrarese, risale al periodo successivo la Rotta del Po di Ficarolo (1150), quando i necessari e urgenti lavori di arginatura attirarono qui molte famiglie di lavoratori.

Addirittura, sembra che il nuovo corso del Po avesse diviso l'abitato preesistente, formando due nuove comunità: Guarda, poi Ferrarese alla sua destra, e "Guardazzola" o "Guarda Minore", poi Guarda Veneta alla sua sinistra.
Incorporata nella Contea di Rovigo, passò agli Estensi nel 1221 e vi rimase soggetta pressoché ininterrottamente fino alla pace di Bagnolo (Brescia), che chiuse la "guerra del sale" (1482-1484), tra Ferrara e la Repubblica di San Marco e che vide il Polesine di Rovigo passare sotto il dominio della Serenissima.
Fu al centro di uno scontro navale memorabile passato alla storia come la battaglia della Polesella (1509), in verità i ferraresi, attraverso fori praticati negli argini, inflissero una dura sconfitta alle galere veneziane sul Giaròn, un isolotto sul Po che appartiene al comune di Guarda Veneta, poco oltre la località Quarti, così chiamata dai veneziani perché le guardie si alternavano ogni quarto di giornata.
Nonostante la sconfitta patita, Guarda restò alla Serenissima fino al 1797 (trattato di Campoformio). Intorno al 500 la Veneta Repubblica, dominatrice dei mari che mal soffriva il piccolo ed in parte inospitale territorio, insufficiente all'espansione del suo popolo, intraprese quelle colossali opere di bonifica che cambiarono le melmose nostre palaghe in ubertose terre.

Non fa quindi meraviglia se i nobili Veneziani, nella solitudine campestre di questi luoghi, fra la lussureggiante flora delle rive padane, nella idilliaca bellezza agreste, ricercarono spesso riposo e tranquillità alla fortunosa e conquistatrice vita dei mari. Di qui Donà, i Morosini, i Venier, i Vendramin, i Bianchi, i Fiaschi, i Bonarelli si fabbricarono le loro ville, alcune delle quali mostrano ancora l'antica grandiosità e legarono il nome alle nostre campagne. Attraversò tutto un periodo di innovazioni fino al 1814 (ora sotto l'Austria, ora sotto Napoleone), quando fu incorporata nel Regno Lombardo-Veneto. Col 1866, Guarda Veneta ed il resto del Veneto passarono al Regno d'Italia.
Fu eretta parrocchia nel XVI secolo, la chiesa primitiva costruita circa nel 1500 e demolita attorno al 1580, fu poi subito ricostruita nello stesso luogo, ma con orientamento diverso. L'interno della Chiesa Parrocchiale, dedicata a "San Domenico di Guzman", presenta una sola navata con il soffitto impreziosito da affreschi di Giovan Battista Canal (XVIII secolo), raffiguranti nella parte centrale "Le Tre Virtù Teologali" e "Le Quattro Virtù Cardinali"; sopra la porta centrale è situato l'organo costruito da Gaetano Callido nel 1783. Annesso alla parrocchiale c'è il Battistero, di recente costruzione e particolarmente ricco di mosaici (1960), e la torre campanaria dalla pronunciata cuspide a forma piramidale.

La festa della Madonna Addolorata il Lunedì di Pasqua è molto sentita dai fedeli della comunità ed ha origini antiche. Forse risale all'epoca della consacrazione dell'altare dedicato alla Madonna. Oltre alla chiesa parrocchiale, vi è anche l'Oratorio della Madonna della Salute, sito nella piccola borgata denominata Madonnina in direzione Pontecchio Polesine. Il caratteristico oratorio a forma ottagonale nella parte alta, è stato costruito verso il 1750. All'interno della piccola chiesetta, era esposta alla venerazione dei fedeli un'antica icona con l'immagine della Madonna col bambino, di autore ignoto. Il quadro, lesionato da una scheggia di granata nel mese di Aprile 1945, è stato rubato nel Novembre del 1993 e non ancora ritrovato. Il paese, rivierasco del Po, non può non godere dei bellissimi scorci che questo grande fiume offre per gli appassionati della natura, dove possono essere praticate le più svariate attività legate al tempo libero, come le attività venatorie, la raccolta dei funghi, le passeggiate a cavallo e le gite in bicicletta, che ora è possibile fare grazie alla pista ciclabile, che collega il Po all'Adige, passando per Rovigo e Pontecchio Polesine. L'economia si basa soprattutto sull'agricoltura, dove le colture sono per la maggior parte cerealicole o si basano sull'allevamento di bovini e ovini.>>

EXTRATIME by SS/ La cover è per Sandro Baracco, in divisa da poliziotto e ‘insegnante di Educazione Stradale’. Praticamente il tema di tutta la lezione tenuta dal ‘sovrintendente’ Sandro Baracco ‘assistito’ da Arturo Faedo (vedi foto) ‘responsabile Regionale della FCI per la cultura del ciclismo nelle scuole’. Con tutti i ragazzi della Scuola Primaria di Guarda Veneta particolarmente attenti e ‘coinvolti’ nelle dimostrazioni effettuate da Sandro Baracco, tra palette e segnali da rispettare, e ovviamente bici. Tutto documentato dalle foto di mister flash Vittorno Gasparetto, presidente GC Bosaro Emic.
Tutto per procedere “Sicuramente in bici”, per una sicurezza che diventa importante per sé stessi e per gli altri che incontriamo sulle strade.

 


Vittorino Gasparetto & Sergio Sottovia
www,polesinesport.it