Pronto chi parla? Concordiabase! Antartide! Incredibile ‘Padovan Story’ tra Monte Berico e Antartide


27/01/2010  

Quest’anno la Befana mi ha portato …l’Antartide, anzi all’Antartide! Era orgoglioso papà Giancarlo, e mi ha parlato di suo figlio Boris e della sua nuova ‘avventura-lavoro’: l’Antartide, dove c’era andato giusto a metà dicembre. E mi ha parlato anche del Boris – maratoneta. Quanto basta per ‘provare’ un contatto, in quanto Boris era figlio di un polesano. E parlargli partendo da un amarcord col suo papà: il viaggio a Monte Berico per festeggiare il fresco  diploma di ‘ragioniere’. Un viaggio a piedi che avremmo fatto appena diplomati , io e Giancarlo, come avevamo fatto la gita in treno a Venezia ( vedi la classica foto coi piccioni in Piazza San Marco).  Invece quella sera d’estate 1964, quand’ero già in pantaloncini corti e la cena era già in tavola, un infarto maligno ha fatto accasciare e morire mio padre davanti ai miei occhi e… il viaggio a Monte Berico l’abbiamo fatto l’anno dopo assieme a Vanni Secondi ‘aggregatosi da Rovigo ma che a pochi chilometri da Vicenza si è arreso’. Ecco, questo flash ho raccontato a Boris, oltre al Padova di paron Rocco.
E l’Antartide è diventato presto a …portata di mouse, perché Boris ha risposto quanto segue…
Caro Sergio,
comincio subito col darti del tu e chiederti di fare altrettanto. Grazie infinite per avermi contattato, scrivimi pure quando vuoi a questo indirizzo, mi ha fatto molto piacere quando papa' me l'ha detto.
Lascia che ti dica che non hai bisogno di presentazioni, e' da una vita che sento parlare di Sergio e Ciano, e della vostra impresa di quei 90 km fino a Monte Berico. Proprio su imitazione di quell'impresa io con un mio amico decisi di fare una camminata da Padova a Crespino che ci impegno' per 12 ore. Erano "solo" 60 km, ben più corta della vostra. E da li' l'idea di correre prima o poi una maratona. Quando vivevo in Texas per il dottorato in scienze e tecnologie spaziali cominciai a correre seriamente fino a correre li' la mia prima maratona in 3:28. Tornato in Italia corsi altre 5 maratone senza rilevanti miglioramenti (3:24) finché' cominciai a farmi allenare da Sommaggio, gia' campione italiano dei 3000 siepi nel '61 e da sua figlia Silvia, atleta olimpica sia ad Atlanta che a Sidney nei 5 e 10 mila. E così' il salto di qualità, con la seguente progressione: 2:55, 2:47, 2:42, 2:35 fatto a Padova nel 2009. E infine eccomi qua, nel mezzo dell'Antartide, a 3200m di quota che come pressione e ossigenazione qui corrispondono a 3900m. Ho già fatto delle camminate da 15 km a 35 sotto zero. Qui cerco di allenarmi pian piano sulla cyclette o sul tapis roulant, tanto qui non si possono fare grandi sforzi, basta poco e l'ematocrito schizza in pochi mesi a quasi 65. Essere qui e' come essere sulla Luna, o su un altro pianeta ghiacciato. Sotto di noi ci sono 3 km di ghiaccio. Ora e' sempre giorno, ma fra un mese il sole comincerà' a tramontare e pian piano diventerà' sempre più' buio fino ad avere buio per totale per almeno 3 mesi e le temperature scenderanno fino a meno 80.
Rimarremo in 14 qui a Concordia, per ben 9 mesi in cui la base sarà irraggiungibile da qualsiasi mezzo terrestre o aereo. Ricevere mail dalle persone di casa, e da gente legata allo sport e in particolar modo alla corsa mi fa molto piacere, soprattutto pensando
ai duri mesi di isolamento. Può' capitare che anche il satellite ci tagli fuori dal mondo, ma in generale la mail almeno una volta al giorno riusciamo a scaricarla. Ora sono le 22:51 e vado a preparami per andare a letto. Ti ringrazio ancora per avermi scritto, raccontami un po' di che cosa fate voi del ‘polesinesport’, purtroppo non abbiamo accesso a internet
e non posso andare a visitare il vostro sito.
Un caro saluto e a presto,
Boris
OVVIAMENTE A BORIS HO MANDATO ‘QUALCOSA’ DI SUO INTERESSE FAMILIARE E SPORTIVO, COMPRESO QUANTO AVEVO SCRITTO SU TULLIO BISCUOLA IL MARATONETA NEL LIBRO SUGLI OLIMPIONICI E RELATIVA ‘TOP TEN POLESANA’ E COMPRESO IL TESTO CHE SU QUESTO SITO AVEVO PUBBLICATO SU “UMBERTO MADDALENA E LA TENDA ROSSA DI NOBILE AL POLO NORD”  E L’HO INVITATO A SCRIVERE UN DIARIO-LIBRO!
Giusto per questione di ‘scienza e di antipodi’ , e Boris dalla sua ‘concordiabase’ (vedi foto) ha risposto così …
Caro Sergio, grazie per tutte queste interessantissime letture che mi hai mandato,  grazie mille per le foto, davvero ho apprezzato tantissimo tutto quanto. Le foto tue e di papà' , la storia di Maddalena, come sono interessato all'era dei pionieri dell'aria, agli idrovolanti degli anni Venti, 
alle missioni esplorative in giro per il mondo e in particolare nelle terre di confine come i poli e l'immenso continente eurasiatico!! Il libro lo sto scrivendo, e te ne manderò' di volta in volta i  capitoli mano a mano che li scriverò'. E' già' il secondo, il primo parlava del mio anno in Texas e dei viaggi che ho fatto alle foci del Mississippi e nel selvaggio West. Per le foto presto te ne invierò', devo ancora ordinarle. Purtroppo  questo primo mese è frenetico e io non ho proprio tempo per far nulla. Da febbraio le cose dovrebbero cambiare e dovrei avere più' tempo per me e i miei interessi. Speriamo bene. Ora ti saluto, aspetto tue notizie. Ah per favore, ricorda che non  posso ricevere più' di un mega alla volta. Tu me ne hai mandati 0,8,  per cui son riuscito a ricevere la tua e-mail, ma così' rischiamo di intasare la mia casella. Dalle prossime mail, se hai così' tanto materiale dividilo per favore e mandamelo in 2-3 giorni. Grazie mille.
POI BORIS HA CONCLUSO COSI’ LA SUA MAIL…
“Comincio a raccontarti della mia prima maratona, corsa mi pare il 13 febbraio 2004 ad Austin, Texas, allora esordii con un 3:28, preparata completamente da solo. Per me quella maratona ebbe un grandissimo valore, forse quasi quanto il 2:35 di Padova 2009. Ti riporto qui l'e-mail che mandai ai cari ed agli amici, nonché' il  10° capitolo del mio libro sulla vita in America.
Buona lettura anche a te e a presto.
Boris
PS hai sentito papà'? E' stato proprio contento di ricevere posta da te!!
Tutto questo anche perché al “Maratoneta Boris” , giusto per onorarlo, avevo segnalato che col suo tempo , a Parigi 1924 avrebbe vinto l’oro, e che invece a Sydney il vincitore Gezahgne Abera (Etiopia) ha vinto in 2h 10’11’’, mentre la Silvia Sommaggio ha corso i 10.000 metri in 33:24.13 , contro 32:59.40 di Atlanta 96  e nei 5000 i 15:33.63.
PS by Sergio Sottovia/  Per ora e perché siamo in questa rubrica specifica,facciamo STOP ALLE MAIL con Boris (però vedi sua foto-maratoneta su www.podistitagliolesi.it) , ma Vi racconteremo la sua ‘ANTARTIDE LIFE” in altra rubrica di questo sito, però visto che parafrasando Endrigo ‘il mondo non è più grande di questa città’ , allora Vi propongo la successiva mail trasmessami da Giancarlo, il ‘Padovan Made in Crespino e papà di Boris nonché di Micol” , a dimostrazione che la lontananza non è soltanto questione di chilometri, e comunque ci si può rincontrare quanto meno te l’aspetti!
ECCO L’ULTIMA GIANCARLO MAIL…

Caro Sergio, non avrei mai immaginato che, un giorno, per comunicare con te, mi sarei seduto davanti ad una specie di televisore comandata da una strana macchina da scrivere ed un aggeggio nella mano destra che impartisce ordini ad uno schermo obbediente.
Dovendoti dire qualcosa mi verrebbe più spontaneo prendere la macchina, venire a Crespino, suonare al campanello di casa tua e fare una chiacchierata; oppure avrei potuto fare il tuo numero di telefono che adesso conosco. Ma siccome per leggere e scrivere le email di Boris ho dovuto imparare a manovrare questi aggeggi, eccomi qua a mandarti queste poche righe.
Quando Boris è partito, il 16-12-09, mia figlia Micol mi ha preso, mi ha fatto sedere davanti al PC e mi ha somministrato le nozioni indispensabili per scrivere una lettera così che ora sono diventato un “homo tecnologicus”. Non pretendere da me altre performance come quella di inviarti eventuali foto o di stampare documenti perché allora sì che prendo la macchina e vengo a Crespino.
A proposito di foto sappi che nel mio album e, ovviamente, a tua disposizione ho:
- foto sul Gazzettino degli esami di stato dove io e te stiamo entrando al “De Amicis” per la prova di italiano.
- Foto sul Gazzettino a mezzo busto di noi due con tanto di articolo di Giorgio Rizzi quando siamo andati  a Vicenza a piedi.
- Foto che tu mi hai scattato davanti al probabile W il Re su obelisco bianco.
- Foto a colori della squadra di calcio “Borsa” allenata da Mario Doretti dove ovviamente ci siamo entrambi.
- Foto di una mia verticale (un po’ arcuata) a dorso nudo che tu mi hai fatto in campagna.
- Forse altre foto di Venezia che dovrei cercare in soffitta ma che non sono sicuro di trovare.
Per tornare a parlare della avventura di Boris ti dirò che questa ci ha travolti tutti  sia emotivamente  e sia nelle nostre abitudini quotidiane.
Dall’inizio del suo viaggio che durerà oltre tredici mesi, abbiamo incominciato ad aspettare messaggi, telefonate ed e-mail avendo praticamente un contatto ogni giorno o due.
So che da quando è arrivato alla base Concordia è stato caricato di lavoro per essere da subito operativo e responsabile delle comunicazioni con tutto il mondo via internet, telefono satellitare, e ovviamente via radio.
A proposito di radio deve tenere i contatti anche con la base americana stazionata proprio al polo sud e quella russa distante 600 Km dando coordinate e dati atmosferici a tutti gli aerei che, specie nel periodo estivo transitano per l’Antartide. Poiché questo via vai rallenterà fino a terminare nella prima settimana di febbraio, dove sarà praticamente impossibile volare da quelle parti, dobbiamo avere un po’ di pazienza per ricevere sue e-mail ed aspettare che il suo lavoro rallenti e gli conceda il tempo di rispondere a tutti con cura e dovizia di particolari.
Proprio ieri ci ha detto che, assieme ad un tecnico, hanno istallato una specie di parabola sul tetto della base per avere finalmente la possibilità di ricevere e spedire e-mail con internet in tempo reale mentre fino ad ora questo avveniva solo durante l’apertura di una o due “finestre” al giorno col satellite.
Quindi, caro Sergio, siamo appena all’inizio di un lungo viaggio che Boris ci racconterà a puntate e noi gli daremo una mano a scrivere questi appunti di viaggio facendogli domande e dandogli modo di soddisfare la nostra curiosità.
Ora ti saluto e ti chiedo gentilmente di dirmi quando scrivi qualcosa su Polesine sport che riguarda Boris perché vorrei tenerlo per ricordo.
Quando ci incontreremo a Crespino, magari su appuntamento, ti porterò anche l’articolo che un suo amico ha fatto sul Mattino di Padova in occasione della sua partenza.
Guarda, quando puoi, il sito di concordiabase.eu che è stato aggiornato con la lettera di addio di Jonathan che è quello che ha dato le consegne del suo lavoro a Boris.
Ciao, ti saluto e ci vedremo presto, anzi….quando vuoi
Giancarlo.

Sergio Sottovia
www.polesinesport.it