Raffaele Trentini dal Verona alla disfida di Barletta e portiere dei record al Sud/ Kamikaze col Frosinone (3 anni) e col Foggia ( 4 in B e 2 in A con mr Maestrelli e Toneatto), poi Brindisi e Taranto; quindi Legnago, Abano e ‘casa’ Soave


Quand’era campioncino emergente anche per effetto del record di imbattibilità con la maglia del Frosinone con ben 1204 minuti da portiere senza subire reti, i giornali lo chiamavano il “Cudicini ciociaro’. Quando al termine della stagione 1972-73 anche a Foggia ha confezionando da kamikaze anche il record d’imbattibilità della storia del Foggia con 1001 minuti , ritrovando per la seconda volta la sua Serie A con i pugliesi, allora la sua figurina Panini, con quei capelli lunghi e quei baffi , è diventata emblematica, davvero una figurina…senza tempo.
Parliamo di Raffaele Trentini, nato il 26 agosto 1945 a Soave, descritto così nel suo incipit biografico su wikipedia :” Alto 1, 80 per 72 kg ha debuttato in A il 27 settembre 1970 in Torino Foggia 1-1…”. Un personaggio partito dal Verona per la sua …disfida di Barletta, proseguita a Frosinone prima di essere portierone protagonista e vincente in Puglia, tra Serie B e Serie a, soprattutto col Foggia, ma anche kamikaze ( e pure pararigori) tra Brindisi e Taranto, prima di fare ritorno nel suo habitat Veneto per scelta di cuore ed esigenze familiari
Una storia fatta di record anche se Raffaele Trentini è passato alla storia per un gol subito col Foggia in Serie A quando Boninsegna,  allora centravanti dell’Inter, lo beffò in rovesciata.  ,
Ma se pensiamo a Patty Pravo e alla ‘sua’ Bambola, il portierone coi baffi Raffaele Trentini di ‘bambole’ ne ha prese poche tra i pali, anzi può ben dire – come cantava la canzone della Ragazza del Piper, di aver fatto l’amore con Lei, se ci riferiamo alla sua amata squadra del Foggia.
Sì, perché Raffaele portiere kamikaze, il suo Foggia l’ha difeso a spada tratta volando tra i pali, ma l’ha fatta girare su e giù come fosse una Bambola, tra Serie A e Serie B, dedicandole peraltro i migliori anni della sua vita sportiva da portiere coi baffi.

 

 

 

Oltretutto facendo innamorare Foggia e la sua tifoseria per ben 6 stagioni a cavallo degli anni ’70, di cui 4 da portiere saracinesca in Serie B ( suo il record di imbattibilità con 1001 minuti nell’anno della seconda promozione nella massima serie) e 2 in Serie A con mr Maestrelli e mr Toneatto.
Un’abitudine peraltro il record di imbattibilità se pensiamo che il ‘portiere coi baffi’ Raffaele Trentini analogo record l’aveva già conquistato col Frosinone 1967/68 , con ben 1204 minuti senza subire reti.
Una storia nella storia quindi, quella tra Raffaele al Sud e in particolare nel Foggia, tanto più che per il veronese Trentini il suo incipit calcistico è stato… Soave, inteso come nome della sua prima squadra a due passi da Verona e che l’ha lanciato verso il grande palcoscenico dei Grande Calcio.
Un personaggio davvero coi baffi, Raffaele Trentini, e non soltanto come figurina ‘Panini’ e ‘icona’ del Foggia; ma anche dal punto di vista della simpatia e della versatilità, tanto più che fin dal primo minuto che ci siamo visti è andato a ‘ruota libera’ tra confidenze e aneddoti, dando quel ‘senso della vita’ ai suoi amarcord che ha reso ancor più speciale la nostra prima conviviale.
Lì sul Delta del Po con vista sul Mare Adriatico, a tavola per una Top Five calcistica di stampo giornalistico visto tutto e nato grazie alla familiarità del sottoscritto col veronese Giorgio Verzini, a quella più recente con l’altro veronese Cristian Canazza a quella polesana con Emiliano Milani, cronista storico de IL Gazzettino e di casa su questo sito.
Personaggi ben noti sia sui media veronesi che a livelloi editoriale, visto le cronache sportive raccontate da Giorgio Verzini sui vari quotidiani e visto i reportage di Cristian Canazza sia come cronista radiofonico che come scrittore di Libri per celebrare la Storia di tante società veronesi , con certosina attenzione  agli speciali dati statistici frutto di passione coltivata fin da giovane.
Un miscellanea di storie incrociate e ricordate tra sorrisi e  sfottò, quelle emerse dalle …acque del Canarin , pardon dal ‘fosforo’ del pranzo a base di pesce by ristorante Canarin, tra mare e cielo a Porto Tolle, sul Delta del Po a Boccasette.
Con Raffaele Trentini primattore e catalizzatore, sollecitato soprattutto dai suoi amici veronesi a ricordare i bei tempi della sua meglio gioventù, mentre per quanto riguarda il suo periodo aureo nel Grande Calcio il nostro ‘campione coi baffi’ lo ha raccontato a ..dimensione uomo.
Come quando, pur orgoglioso dei suoi meriti, ha spiegato le combinazioni della vita nella sua escalation , perché da terzo portiere è diventato titolare inamovibile, nel Foggia partendo da esordiente protagonista in Coppa Italia.
Da tutto questo è nata l’idea di questa Raffaele Trentini Story , che è partita grazie a ‘gancio’ Giorgio Verzini di cui peraltro proponiamo subito come Anteprima Flash Story un suo reportage stesso pubblicato sul “San Bonifacio Week” e dal titolo “ Dal Soave al gol di Boninsegna , l’incredibile carriera di trentini, l’unico vero “Cudicini ciociaro”.
Un personaggio dai tanti record, portierone Trentini in quanto ad imbattibilità, comunque orgoglio veronese anche se in prima squadra non ha mai giocato nel Verona Hellas , da dove però è partito con ‘base di lancio’ la ‘De Martino’ in cui ha giocato assieme al polesano Italo Bonatti da Castelmassa.
Un Personaggio che per parte nostra , post Trentini flash story’ by Verzini, andiamo  a raccontare anno per anno, step by step, praticamente seduti a fianco del sidecar guidato dallo stesso nostro Personaggio Story , giusto per mandare a futura memoria e onorare le sue performance e i suoi compagni di squadra, non a caso protagonisti oltre che nelle figurine Panini soprattutto nei prestigiosi stadi e contro le squadre più blasonate del Grande Calcio italiano.
Perciò a seguire vi snoccioleremo nomi e cognomi dei dirigenti, tecnici e compagni che insieme al nostro Personaggio Story hanno fatto grande prima il Frosinone, poi il Foggia tra serie A e B per quasi un decennio , infine Brindisi e Taranto in serie B.
Con Raffaele pronto a caratterizzare ‘a modo suo’ Fatti e Personaggi che hanno segnato la storia del Grande Calcio anche a livello internazionale.
Tutto questo prima del ritorno di Raffaele Trentini in casa Veneto tra Legnago e Abano , e casa-squadre veronesi dove ha completato anche da allenatore la sua ottima carriere prima da Campione e poi da Signore coi baffi.

ANTEPRIMA FLASH STORY ( di Giorgio Verzini, by San Bonifacio Week, 14.10.2017 ) / DAL SOAVE AL GOL DI BONINSEGNA. L’INCREDIBILE CARRIERA DI TRENTINI, L’UNICO VERO “CUDICINI CIOCIARO”.

<< Sono diventato famoso per una rete che ho subito, anziché per i due record che ho stabilito>>, questo il ritornello che molto spesso nel corso degli anni Raffaele Trentini ha ripetuto a chi gli chiedeva della sua carriera calcistica. La rete subita è quella messa a segno da Roberto Boninsegna nella stagione 1970-71, in quell’Inter – Foggia 5 a 0, con l’attaccante mantovano che in acrobazia mette la palla all’incrocio dei pali, dove Trentini non può arrivare. Una splendida rovesciata su perfetto cross dalla sinistra di Giacinto Facchetti che è rimasta nella storia del calcio italiano e che nel corso degli anni è stata riproposta molte volte sul piccolo schermo. Da quel giorno Bonimba e e <<Mafa>> sono pure diventati grandi amici vista la distanza abbastanza esigua che separa Mantova da San Bonifacio ed è lo stesso indimenticabile attaccante che ricorda una memorabile frase del portiere:<< Sai Bobo, l’hanno trasmessa così tante volte quella rovesciata che sono diventato famoso anch’io>>.
Ma facciamo un passo indietro e torniamo alle origini. Raffaele nasce a Costeggiola, frazione di Soave ; naturalmente la sua prima maglia è quella delle <<frecce rosse>> del Soave dove a soli 17 anni debutta in prima squadra che gioca i Prima categoria, Di quel coraggioso ragazzo di un 1,81 di altezza si accorge subito il Verona Hellas che lo prende già nell’estate del 1963, per farlo giocare nella<<De Martino>> scaligera guidata dalla coppia Guido Tavellin e Giacomino Bruno Conti. E quella è un’annata che lo scrivente ricorda molto bene , in quanto sistematicamente ogni sabato mattina fuori dall’edicola al <<Maglio>> di Porta Vescovo, Raffaele mi <<rubava>> per qualche minuto il quotidiano L’Arena, per vedere a che ora e dove era stato convocato  per la partita. La stagione successiva , 1964-65 , la dirigenza scaligera lo presta alla squadra del Barletta in Serie D dove disputa ben 26 gare da titolare,contribuendo in maniera determinante al lusinghiero 5° posto in classifica. Altro trasferimento al termine della stagione, direzione Frosinone e con i gialloblù centra subito la promozione in Serie C. Nell’ultima delle tre stagioni disputate con la maglia del Frosinone , 1967/68 , il <<Cudicini ciociaro>> si mette particolarmente in luce stabilendo il record di imbattibilità con ben 1204 minuti senza subire reti. A fine stagione il Frosinone lo riscatta definitivamente dal Verona, ma qualche giorno più tardi cede all’insistenza del Foggia che vuole affiancare a Moschioni e Pinotti un terzo portiere e lo ottiene ma soltanto con la formula del prestito.
Dopo il debutto in serie B già in quella sua stagione  e 38 presenze nella seconda, Raffaele debutta in Serie A alla prima giornata nella gara Torino –Foggia conclusasi sul 1 a 1 e Trentini è protagonista neutralizzando un calcio di rigore allo specialista granata Sergio Maddè, diventando uno dei beniamini dei tifosi del <<Pino Zaccheria>> di Foggia. Nelle sette stagioni giocate a guardia della porta del Foggia , Trentini ha collezionato ben 193 presenze, stabilendo nella stagione 1972-73 anche il record d’imbattibilità di tutti i portieri della storia del Foggia con 1001 minuti , stagione coronata da una sua seconda promozione in Serie A. Dopo Foggia rimane al Sud altre due stagioni giocate in Serie B a Brindisi e Taranto, ma poi rifiuta il trasferimento a Matera e pertanto preferisce ritornare in patria in Serie D prima al Legnago e poi all’Abano Terme. La sua carriera calcistica si conclude al Valtramigna Cazzano, disputando 19 partite come attaccante con i biancorossi della vallata, da lui stesso allenati nel biennio 1980-82 e chiude definitivamente con il calcio nel 1985-86 , guidando per un breve periodo in Promozione il Soave, la squadra del suo paese natio e chiudendo un ciclo affascinante per uno dei giocatori più straordinari che il territorio dell’est veronese abbia saputo partorire in quegli anni. >>

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RAFFAELE TRENTINI STORY ( by Sergio Sottovia) / A questo punto dopo avervi proposto come prologo Raffaele Trentini visto by Verzini, ripartiamo in ‘presa diretta’ con la simpatia effervescente del nostro portierone, rimandandovi in calce all’Extratime per ulteriori commenti e integrazioni personali.
Ricordando innanzitutto che il Raffaele che veniva considerato il ‘terzo portiere a Foggia’ , poi come palmares speciale può vantare due stagioni in Serie A , con ben 52 presenze da titolare e 63 reti subite , godendo sempre della piena fiducia da parte dei suoi allenatori Maistrelli e Toneatto, ma anche Puricelli e Seghedoni negli altri campionati in Serie B.

Per una Storia-diamante con tante sfaccettature e che raccontiamo riportando valutazioni ed emozioni che lo stesso Raffaele ci ha snocciolato partendo dal promo incontro al Canarin e sottolineate nelle due successive lunghe telefonate di fine luglio.

E così’ , dopo la sua prima stagione in casa Soave , col presidente X e con mister Y, ecco che per quanto riguarda l’esperienza di Trentini  nella ‘primavera’ del Verona Hellas 1963/64 , il nostro Raffaele ha ricordi importanti. << ….Il portiere titolare era un certo Ciceri, non so se mi spiego… Mi avevano preso all’età della Primavera, 17-18 anni . Gli allenatori erano Tavellin e Conti, ricordo. In prima squadra allenava Facchini. Con me c’erano Golin, Tomiet, Bonatti…>>

Era l’epoca in cui le squadre del Nord Italia mandavano in ‘prestito’ nelle squadre del Sud Italia le giovani promesse emergenti della loro De Martino.
Valeva per la Spal  e valeva anche per il Verona, che infatti ha mandato il giovane Raffaele in prestito in IV^ serie a Barletta‘
Come ben ricorda Raffaele.<<  E’ stata un’esperienza particolare, da giovane… da solo al Sud … , titolare nel Barletta 1964/65 allenato da… il presidente era… tra i miei compagni c’erano… giocai 26 partite da titolare >>
E per quel Barletta fu ottimo 5° posto, una parentesi comunque veloce e di un solo anno, perché poi il Verona ‘gira ‘ il portierone Raffaele ancora in prestito , stavolta al Frosinone 1965/66, alla corte del presidente Benito Stirpe, fautore della prima escalation e papà dell’attuale presidente Maurizio che ha centrato due stagioni fa il miracolo promozione in Serie A e che in questa stagione 2020/21 ci sta riprovando attraverso i Play off.
Svela Trentini:<< Quando alcuni anni fa il Frosinone venne a giocare a Vicenza, è stato bello essere invitato a pranzo dal presidente Stirpe e sapere che all’entrata del nuovo stadio , un vero gioiellino, c’è una mia gigantografia a fianco di alcuni altri personaggi che hanno fatto la Grande Storia del Frosinone>>.

Per la cronaca e per la Storia vi proponiamo in sequenza l’andamento in campionato del Frosinone sempre gestione presidente Stirpe, nel triennio di Trentini portiere saracinesca, a due  passi da Roma e anche dal Piper dove era bello per il ‘giovane portiere coi baffi’ ascoltare musica e parole di Nicoletta Strambelli in arte Patty Pravo, anche perché veneta come Raffaele.
E così nel FROSINONE 1965/66 allenato da De Angelis  in Serie D, per  saracinesca-kamikaze Trentini ci furono 31 presenza da titolare , con sole 22 reti subite e la promozione in Serie C, con 49 punti e uno in più del Latina in slalom parallelo.
Nella successiva stagione il FROSINONE 1966/67 di De Angelis in Serie C purtroppo per il nostro Raffaele c’è un infortunio e conseguentemente solo 18 presenze ( con 19 reti subite) : Una stagione amara, anche perché in quel campionato vinto dal Bari, su Avellino e Taranto, per il Frosinone ci fu ultimo posto e retrocessione, come il Crotone ( poi dalla Lega. ripescato in C e… in questo 2019/21 straordinariamente risalito in Serie A).

Ma era una squadra forte, pronta a risalire dalla Serie D alla Serie C , il nuovo FROSINONE 1967/68 anche perché ‘kamikaze’ Trentini ritorna portiere saracinesca, forte di 33 presenze e sole 16 reti subite. Per un Frosinone secondo in classifica nel Girone F , alle spalle dell’Olbia , nella stagione in cui però il Latina fu penalizzato di 13 punti per illecito ( Decisione Commissione Disciplinare, avallata dalla CAF…. altrimenti avrebbe raggiunto 50 punti , cioè +3 dell’Olbia).

Per la cronaca e per la storia con un Trentini ritornato kamikaze e anche pararigori, col Frosinone di De Angelis contento di aver centrato la promozione in Serie C nella stagione 1967/68 capitalizzano il record di Raffaele imbattuto per ben 1204 minuti consecutivi.

Ricordi bellissimi che lo stesso Raffaele sottolinea tutt’oggi con orgoglio: << Ero ormai più di una promessa, e al di là di alcuni provini con squadre blasonate, ricordo con piacere la vittoria dell’importante Torneo di Teramo quando a luglio 1968 giocai con la squadra del Bologna ( tra gli altri c’erano Pace, Pecci e altri giovani emergenti poi in Serie A) ,superando anche Napoli e Foggia>>.
Continua Raffaele: << Mi volevano diverse squadre, ma ormai pensavo di andare al Bologna , invece quando tornai a Frosinone, mi dissero che mi avevano riscattato definitivamente dal Verona, ma mi avevano ceduto in prestito al Foggia , dove avrei fatto il  terzo portiere… >>.

Già, sorride ancora oggi Raffaele ricordando che poi con quei 31/milioni guadagnati dal presidente Stirpe per la sua cessione definitiva al Foggia non solo aveva risolto tutti i problemi di budget, ma aveva rinforzato anche la squadra.

Sta di fatto che per Trentini ci fu il ritiro col Foggia 1968/69 del presidente Pesce e di Maistrelli e tanta voglia di mettersi in mostra sempre nella De Martino, visto che in quel campionato di Serie B il nostro Raffaele in prima squadra giocò soltanto una partita nel finale di stagione.

Ma di tutto il ‘lungo viaggio’ di Trentini nel Foggia ( ben 6 stagioni) vogliamo darvene conto mandando a futura memoria e in sequenza tutte le ‘rose giocatori  pubblicate by Album Panini, con relativo staff tecnico –dirigenziale; corredando le varie stagioni con alcune speciali considerazioni raccontate dallo stesso Raffaele, anche per come si è guadagnato il posto da titolare grazie alle sue performance in Coppa Italia.

Così partiamo dal Foggia 1968/69 allenato da Maistrelli che ai nastri di partenza della Serie B viene certificato come segue nello storico Album Panini:

Col FOGGIA 1968/69 in SERIE B , con lo storico presidente Antonio Fesce , allenatore Tommaso Maestrelli , capitano Ambrogio Valadè. Per il giovane TRENTINI ci sarà solo la partita di fine campionato , cioè 1-1 vs Taranto. Per quel Foggia ricordiamo primo portiere Pinotti, secondo Moschioni, e , come da Album Panini, questi ALTRI giocatori della rosa:: Fumagalli, Valadè, Pirazzini, Teneggi, Camozzi, Garzelli, Saltutti, Rolla, Nuti, Maioli.
Per una classifica tranquilla, col Foggia al 9° posto , mentre le tre promosse furono  Lazio, Brescia, Bari, mentre le tre retrocesse furono Spal, Lecco, Padova.

Ma Trentini si era già meritato la stima di mr Maestrelli, come ben spiega lo stesso Raffaele: << Però al svolta decisiva per la mia carriera è arrivata dalla Coppa Italia. Ormai il Foggia non aveva più chance nel nostro girone e così contro il Napoli mr Maestreli decise di lanciarmi titolare; vincemmo 2-1 grazie ad una doppietti di Nuti e fu la mia fortuna perché mi confermò per el restanti partite dove …confermai le mie qualità>>.
Così Raffaele si guadagna il posto da titolare con buone prestazioni contro il Cagliari, il Torino, la Roma di cui ci snocciola risultati e protagonisti :<< Ma era troppo forte la Roma che col doppio 3-0 all’andata e al ritorno , poi viaggiò col vento in poppa fino alla vittoria della stessa Coppa Italia>>.

Racconta ancora Raffaele: << Va detto che a fine stagione, quando il Foggia lasciò partire Pinotti al Torino e Moscioni al Monza, i giornali scrivevano che …il Foggia era senza portiere. Però l’allenatore Maestrelli mi considerava tantissimo e così…divenni portiere titolare nel Foggia 1969/70 , sempre stimato da Maestrelli che mi diceva sempre di stare tranquillo anche quando qualcuno mi contestava per qualche errore.>>.

La conferma ufficiale di tutta questa escalation pro Trentini titolare?
La snocciola così, coi seguenti dati, l’Album Panini, dedicato al FOGGIA1969/70: presidente Antonio Fesce, allenatore Tommaso Maestrelli, capitano Giorgio Maioli.
Per un secondo posto alle spalle del Varese e davanti al Catania, ma tutte e tre PROMOSSE in Serie A. Col Foggia miglior attacco grazie alle 42 reti segnate ( di cui Bigon 11 reti, Mola 8, Saltutti 7 ) e solo 25 gol subiti. Ma soprattutto per quanto riguarda la nostra Trentini- Story, col kamikaze Raffaele sempre titolare in campo ( l’ unico del Foggia).
Per una promozione in SERIE A merito di questa rosa giocatori: Trentini, Fumagalli, Colla, Pirazzini, Teneggi, Villa, Maioli, Garzelli, Varzini, Mola, Bigon.

E fu così che il matrimonio tra Foggia & Trentini si celebra anche nei più grandi palcoscenici , col FOGGIA 1970/71, esordiente vs Torino in Serie A nell’anno dello scudetto del CAGLIARI di Riva & Mancin polesano, ma con l’amara retrocessione per la squadra pugliese.
Infatti fu terzultimo posto alla  pari con la Fiorentina e Sampdoria ( retrocessione per classifica avulsa), mentre portierone Trentini ( non riesce a salvare il Foggia anche se parerà alcuni rigori ( vs Varese e vs Lazio di Maistrelli) perché coi 43 gol subiti sarà comunque la peggior difesa come Lazio.
Per la cronaca e per la storia , l’Album Panini certifica così l’organigramma del FOGGIA 1970/71: Presidente Antonio Fesce, segretario : dott Mario Bellotti; allenatore Tommaso Maestrelli ( poi andrà alla Lazio) ; massaggiatore Giuseppe Lagonigro; capitano Giorgio Maioli ) / ROSA GIOCATORI: Trentini  ( Presenze 28) / Fumagalli, Colla, Pirazzini, Lenzi, Mntefusco, Garzelli, Bigon, Mola, Maioli, Saltutti / 12° Crespan; ALTRI TITOLARI: Montepagani, Fagan, Villa, re Cecconi , Ferrario, Franco Pezzato padovano ( ex Spal poi Adriese) .

Che il problema non sia stato Trentini lo dimostra il fatto che la ripartenza del Foggia dalla Serie B punta ancora sul ‘portierone-kamikaze’ anche nella stagione 1971/72 quando il presidente Pesce  si affida a mr Puricelli per un agrodolce 9° posto , che vogliamo ancora una volta certificarvi by Album Panini come da seguenti dati significativi di fine stagione:
Col FOGGIA 1971/72 del presidente Antonio Fesce in Serie B, con allenatore Ettore Puricelli e capitano Paolo Garzelli. Appunto per un 9° posto nel campionato vinto dalla Ternana, promosso in trio con Lazio e Palermo, mentre in serie C retrocessero in trio Livorno, Sorrento, Modena.
Tra i pali sempre il nostro Trentini titolare con 31 presenze e con Crespan suo vice, mentre la ROSA GIOCATORI era completata da Pirazzini, Lenzi, Cimenti, Colla, Re Cecconi, Garzelli, Saltutti, Pavone, Mola, Rognoni; ALTRI GIOCATORI: Marella, Fagan, , Vannini, Bosdaves.


Però è stato un anno propedeutico, se consideriamo che farà da prologo al ‘perfezionamento’ della squadra che consente l’ottimo ritorno nella massima serie.
Capitalizzando le capacità di Trentini da guinness dei primati , visto che proprio nella stagione 1972-73 stabilirà anche il record d’imbattibilità ‘all time’ nella della storia dei portieri del Foggia con 1001 minuti
Tutto certificato by Album Panini, relativo al FOGGIA 1972/73 del pres Antonio Fesce , in Serie B allenatore da Lauro Toneatto, con medico sociale Mario Bellotti, massaggiatore Michele Rabbaglietti, capitano Giovanni Pirazzini.
Per una CLASSIFICA che registra il Foggia al terzo posto e PROMOSSO in Serie A come Genoa e Cesena, mentre retrocessero Mantova, Monza, Lecco.
E questa ROSA GIOCATORI: Trentini (36 presenze, con vice Giacinti) , Cimenti, Colla, Pirazzini, Bruschini, Trinchero, Villa, Braglia, Pavone, Rognoni, Garzelli, Valente, Valenrte, Del Neri, Morrone, Zanolla.

Come si vede, cambiano gli allenatori , nella storia del Foggia, ma il ‘portiere coi baffi’ è sempre lui, Raffaele Trentini , idolo di una tifoseria che sa esaltare la propria squadra , ma che a volte ha visto il Foggia decidere di scendere dal treno a San Severo, piuttosto che essere ‘bersaglio degli sfottò’ ( eufemismo) della propria tifoseria.

Tempi comunque difficili , in cui il presidente Fesce cerca soluzioni con nuovi innesti, lanciando ‘campioncini’ che poi saranno protagonisti nelle squadra più blasonate del calcio italiano, ma a volte anche affidandosi a ‘vecchi volpi’ del grande calcio purtroppo sul viale del tramonto.

Come si evince dai tabellini che vi abbiamo proposto finora e che trovano conferma anche nella seguente certificazione by Album Panini, relativo al FOGGIA 1973/74 in SERIE A, col presidente Antonio Fesce conferma l’allenatore Lauro Toneatto.
Per un Foggia che purtroppo è solo terzultimo , anche perché penalizzato di 6 punti per Delibera della CAF. Una stagione problematica per il Calcio italiano , visto che il Verona quart’ultimo è stato declassato all’ultimo posto, mentre si è salvata la Sampdoria penultima ch invece ha scontato 3 punti di penalizzazione.
Tutto questo determina che il trio delle RETROCESSE in B è composto dal Verona, Foggia, Genoa.

Ma era un Foggia di qualità, come lo stesso Trentini, e che aveva fatto i suoi punti salvezza, come spiega lo stesso Raffaele : << Si, di qualità , con un retrocessione difficile da digerire per la tifoseria foggiana. Siamo scesi in B nello stesso anno del Verona retrocesso per la nota telefonata di Garonzi a Clerici, così il Foggia praticamente per un orologio consegnato all’arbitro come regalo>>.



Per un Foggia 1973/74 che in Serie A è stato certificato con questa ROSA GIOCATORI : Trentini ( ancora lui titolare con 24 partite, mentre vice Giacinti ha giocato 6 partite); Valente, Colla, Cimenti, Pirazzini, Bruschini, Liguori, Del Neri,  Salvori; Villa S., Rognoni, Villa L. Pavone; ALTRI GIOCATORI Scorsa, Fabbian, Nedalini, Lino Golin ( anche lui nato a Soave e già sopracitato con Trentini nella De Martino del Verona).
Per una stagione che comunque ha visto ancora Raffaele protagonista tra i pali e anche pararigori. Come quello parato contro la Lazio del suo ‘maestro Maestrelli ( peraltro vincente 1-0 ), forte con Chinaglia in attacco e con Peruzzi tra i pali. 

La società Foggia del presidente Fesce è comunque una garanzia di continuità non solo per l’allenatore Toneatto, ma anche per il portierone Trentini, tant’è che entrambi sono confermati anche in Serie B, come dimostra sempre by Album Panini, la seguente certificazione storica.
Quella che vedrà FOGGIA 1974/75 classificarsi a centro classifica in SERIE B, ottavo nella stagione vinta dal Perugia su Como e Verona ( promosso in Serie A dopo spareggio vinto 1-0 a Terni vs Catanzaro) ; mentre retrocessero sia Alessandria ( dopo spareggio perso 2-1 a Milano vs Reggiana) che Arezzo e Parma;
Era il Foggia sempre del presidente Antonio Fesce, con segretario Osvaldo Iannantuoni , allenatore Lauro Toneatto e capitano Pirazzini. Mentre questa era la ROSA GIOCATORI: Trentini (35 presenze, vice Giacinti) , Cimenti, Colla, Pirazzini, Bruschini, Lodetti, Inselvini, Pavone, Enzo, Lorenzetti, Bresciani.

Che sia rimasto un feeling speciale, quello Trentini e il Foggia, lo dimostra anche in questo caso l’invito dello storico presidente Fesce al suo ‘portiere coi baffi’ Trentini per un pranzo speciale, nel Terzo Millennio in occasione di un match del Foggia, nella massima serie a Verona vs Chievo , di cui il ‘portiere dei record’ mi ha raccontato alcuni speciali amarcord con la storica dirigenza pugliese.

Tornando in sequenza cronologica col nostro Viaggio –Story dedicato a Raffaele Trentini, a questo punto però , pur restando in Puglia e in Serie B,  lo seguiamo mentre approda al BRINDISI 1975/76 , per una stagione amara visto il penultimo posto finale, con relativa retrocessione in Serie C , come Piacenza e Reggiana, mentre salgono in Serie A le prime tre classificate, cioè Genoa, Catanzaro e Foggia ( con Memo nuovo portiere) .
Per un BRINDISI 1975/76 che by Album Panini è stato certificato così come Staff Tecnico – Dirigenziale : presidente Fanuzzi; Segretario : Divella e Ciucci ; medico dott Giudice, allenatore Giulio Bonafin; capitano Mario Cantarelli.
E con questa ROSA GIOCATORI : Trentini (35 partite da titolare) ; Cantarelli, Cimenti, Guerrini, Torchio, Vecchié, Righi, Barlassina, Macciò, Ulivieri Nerio , Doldi, Di Salvatore;


Ma può chiudere con una ‘retrocessione’ , Raffaele Trentini , a soli 30 anni, quando per un portiere questa è l’età per mixare ancora agilità atletica  ed esperienza?.
No, certamente no, per uno come Raffaele che il giornalista Tomelleri su L’Arena di Verona ha  intervistato in un’ampia pagina storica titolando “TRENTINI, RICORDATE? / Capelli lunghi, baffi, una figurina senza tempo”.


Ecco, proprio perché …senza tempo; la nostra Trentini – story  non si ferma a Brindisi , ma pur restando in Puglia , riparte da titolare ‘alla pari’ e protagonista in Serie B col Taranto, centrando l’obiettino societario: una tranquilla salvezza.
Così certificata come sempre by Album Panini , che snocciola queste essenziali dati storici: TARANTO 1976/77 IN SERIE B: 9° posto; le tre promosse sono state LR Vicenza, Pescara, Atalanta; RETROCESSE il trio Spal, Catania , Novara.
Col seguente STAFF societario ( Stadio Salinella) : Amministratore Delegato Giovanni Fico ( praticamente presidente) ; DS Carlo Dragone; segretario Giovanni Carone, medico dr William Uzzi; allenatore Giovanni Seghedoni;
E con questa ROSA GIOCATORI : Trentini ( 20 presenze), Giovannone, Cimenti, Nardello, Spanio, Capra, Fanti, Romanzini, Jacomuzzi, Gori Graziano, Iacovone, ALTRI Degli Schiavi ( portiere (20 presenze)  , Caputi, Franco Selvaggi, Turini.

Poi a questo punto Raffaele Trentini mi racconta della sua decisione di tornare a casa per stare vicino alla sua famiglia: << Dopo i prestiti a Brindisi e a Taranto , la società del Foggia mi aveva ceduto al Matera, ma … nel Veneto c’era la mia famiglia che ormai mi reclamava. Mia moglie Giacomina lavorava in Regione a Venezia quando era in arrivo la mia prima bimba Daria (ndr, ora docente universitaria negli States) . Perciò sono andato a Roma a parlare col presidente Fesce che ha capito la mia situazione e così … ho giocato col Legnago 1977/78 del presidente Salvatore Francia e allenato da mister Menti, mentre tra i mie compagni ricordo Mario Maraschi già centravanti nella storia del calcio con LR Vicenza e Fiorentina>>.

Continua Raffaele: < < E’ stata una scelta di vita , perciò ho poi giocato in Serie D con l’Abano 1978/79 allenato da Foscarini  e poi quando è nato Matteo il mio secondo figlio ( ndr, architetto) è diventata ancor più importante la mia famiglia, tant’è che anche mia moglie ha scelto di lavorare nel veronese, in Comune a San Bonifacio>>.

Su quel biennio in Quarta Serie comunque positivo ma non vincente, perché nessuno può vincere un campionato da solo neppure… Trentini, è simpatica la sottolineatura che l’evergreen Raffaele precisa sorridendo:<< Chissà, magari a Legnago e Abano pensavano di aver ingaggiato Albertosi o Zoff…>>

Chiude praticamente qui il lungo viaggio di Raffaele Trentini , nel Grande Calcio, visto che poi si accontenta di giocare in Pomozione nel Valtramigna Cazzano 1980/82 , per un biennio da pluriruolo, visto che ha fato sia l’allenatore che il portiere e anche oltre una decina di partite da attaccante segnando anche qualche gol.

D’altra parte lo stesso Raffaele Trentini si definiva portiere kamikaze, mentre come allenatore… ha spesso detto che ha lasciato il posto ad altri perché ne sapevano più di lui.

Un discorso che l’ha portato a chiudere il cerchio delle sua carriera calcistica, tornando al punto di partenza, giocando cioè a ‘casa’ Soave 85/86 sempre in Promozione, dove guarda caso giocava anche Malesani, poi protagonista anche in Serie A come allenatore sia al Verona che al Chievo, oltre che in altre squadre blasonate.

Poi la vita lavorativa  di Raffaele ha preso il sopravvento sulla vita sportiva, tant’è che quando ci siamo trovati in questo summertime 2020 con vista Delta del Po, il veronese Trentini era in ferie al mare. E mi ha parlato delle sue recente’ visite polesane’ a Costa, Arquà Polesine, Lusia, Ceregnano, oltre che in varie località veronesi, visto che alla Serit è tuttora responsabile del settore ecologico.

Però il suo cuore batte ancora forte per il Mondo Sport , visto che anche recentemente ha giocato ancora nella Nazionale Solidarietà assieme a Golin, Biasiolo, Busatta e altre vecchie glorie. Presentii altresì alcuni Grandi Vecchi del calcio italiano, come Saul Malatrasi e Osvaldo Bagnoli.

Questo è Raffaele Trentini, “Campione & Signore” a Frosinone e soprattutto a Foggia e in Puglia, raccontando che al Sud si è sempre trovato bene e che ha sempre ricevuto quanto contrattualizzato , al di là del fatto che tra i suoi amici/ conoscenti registriamo l’avvocato Campana e Pasqualin e quel Maioli ( suo capitano a Foggia) che hanno fatto crescere la A.I.C. ( Associazione Italiana Calciatori) fino a Tomasi e ai livelli attuarli, tra tante sempre nuove problematiche.

Un personaggio ‘naturale’ Raffaele,  un kamikaze ben lontano dai tempi dell’attuale VAR , in un’epoca in cui per non incappare nei ..rigiri ( dell’inverno) lo stesso Trentini , scaramantico per abitudine, indossava –parole sue – “solamente in caso di pioggia quei guanti di lana della naja, che…mi davano sicurezza”.
E che ancora oggi ricorda il suo allenatore Maestrelli come il suo ‘secondo padre’; un personaggio alla buona il ‘portiere coi baffi’ Trentini, tant’è che Raffaele anche se può mettere in bacheca due record straordinari e ‘imbattibili’, mi ha dato appuntamento per la fotogallery e per bere nei dintorni di Verona, insieme all’amico cantastorie Giorgio Verzini, …un goto di vin bon.  .


EXTRATIME by SS/ In cover Raffaele Trentini, portiere kamikaze e icona del Foggia anche nelle figurine Panini.

Un personaggio col quale ci siamo sentiti più volte anche ...post Canarin; ed abbiamo parlato di tutto e di più , compreso quella SLA che anche tra i calciatori ha creato danni particolari e sulla quale ha tra l'altro scritto un libro il fratello di Raffaele.

 



In fotogallery…

E dulcis in fundo il quintetto del 'Canarin' con in last foto da sx Giorgio Verzini, Emiliano Milani, Sergio Sottovia, Raffaele Trentini, Cristian Casazza, la Top Five che ha fato da cornice a quasta Storia da ...kamikaze.

 


Giorgio Verzini & Sergio Sottovia
www.polesinesport.it