“Roberto Cappello Story” a Badia tra Ju Jitsu & Arti Marziali by Rovigatti, Duo & Fighting System promotion


07/01/2016

Questa è una storia nata per caso in Via Gluck ( alias www.polesinesport.it) ma che come tante altre Story hanno una loro originalità rock style. Tanto più se la “Roberto Cappello Story” ce la racconta Francesco Tardivello da Badia, che …ho visto in foto “Da ragazzino cantante rock per divertimento e Da adulto pluripadre”.
Mettiamoci anche che il ‘cantastorie’ Francesco ha un background fatto di Storie Sportive & Costume già raccontate fin dall’inizio di questo Terzo Millennio ( tant’è che è pubblicista dal 2006) , così se lo ritroveremo ‘freedom’ ancora su questo sito sarà …uno Sport & Life  promoter in più.
Come d’altro canto ha fatto anche in occasione della mostra sulle figurine a cura di Gianni Bellini che si è tenuta lo scorso ottobre all'Abbazia della Vangadizza di Badia. Dove Tardivello era uno degli organizzatori insieme al Bellini stesso, all'Assessore Bertolaso e a Paolo Aguzzoni …col quale ho parlato di Francesco  anche ieri a Calvisano a margine del big match di Rugby tra i Campioni d’Italia e i Bersaglieri by Rovigo Delta ( vedi Rubrica Rugby) .
Insomma Storie che si incrociano con Storie che ritornano, visto che lo stesso ‘pubblicista’ Tardivello è stato collaboratore con il Corriere di Rovigo e con La Piazza.
Ovviamente qui su www.polesinesport.it fatto di Friends & Condomini, lui potrà entrare ed uscire quando vuole, senza ritmi alti visto che per essere Rock basta esserlo by Heart & Mind.
Per parte nostra che non viviamo di ‘Copia/Incolla’ ma di Main News con firma d’Autore, fermo restando l’Extratime con eventuale integrazione giusto per passare dalla News Made in Polesine a Story prototipo in the world, vi proponiamo tout court la Roberto Cappello Story written by Francesco Tardivello.
Anche perché è già Storytelling prototipo di Sport & Life per conto suo, fermo restando che invitiamo i nostri lettori a visitare a  anche il sito della palestra jujitsubadiapol.it perché …ne vale la pena.

MAIN NEWS ( di Francesco Tardivello, 06.01.2016) / ROBERTO CAPPELLO PRECURSORE A BADIA POLESINE TRA JU JITSU E ARTI MARZIALI, DUO SYSTEM & FIGHTING SYSTEM E…TANTE PALESTRE COLLEGATE

Nella variegata gamma di discipline orientali giunte in Italia nel secolo scorso a Badia ne spicca una in particolare e si tratta del Ju Jitsu noto anche come “arte della cedevolezza”. Narra la leggenda che un saggio medico giapponese si sia recato in Cina per approfondire la sua arte e qui abbia avuto  modo di imparare alcune tecniche di lotta e di rianimazione. Tornato in patria iniziò a diffondere ciò che aveva appreso ma a causa dei pochi mezzi che aveva a disposizione venne ben presto abbandonato dai suoi seguaci. Preso dallo sconforto si ritirò in un tempio per diversi mesi a meditare. Durante il suo ritiro il tempio fu colpito da una fortissima nevicata. Il peso della neve rompeva i rami dei pini e degli alberi più forti e robusti, lasciando invece intatti i rami di un piccolo e flessibile salice. Ogni volta che i rametti erano eccessivamente gravati dal peso della neve si flettevano lasciandola cadere. Colpito dalla visione il medico rimise mano alla sua arte capendo quanto la cedevolezza e la flessibilità fossero di beneficio e non da ostacolo nello scontro con avversari più forti ma meno agili. Tra leggenda e realtà il Ju Jitsu si sviluppa nel Giappone feudale e diviene, seppur con mille diverse sfaccettature, uno dei metodi di difesa dei Samurai. Gran parte della tecniche sono eseguite a mani nude o con piccole armi che se usate da mani esperte possono divenire impareggiabili strumenti di difesa. Via libera quindi ad acrobatiche proiezioni dell'avversario, a leve articolari, bloccaggi a terra e chi più ne ha più ne metta. Il Ju Jitsu è considerato a ragione la madre di molte arti marziali moderne, tra cui spicca la sua versione sportiva, presente anche a livello olimpionico, ovvero il Judo.
Tornando a Badia va detto che il Ju Jitsu vi approda con una piccola palestra nella frazione di Crocetta nel lontano 1993 ad opera di un istrionico giovane istruttore di nome Roberto Cappello. Lui e i suoi numerosi fratelli sono proprio originari di li, quindi è facile mettere insieme un bel gruppetto di giovani e ragazzini che mai avevano visto nella piccola frazione la possibilità di praticare uno sport. Va detto che negli anni Ottanta e Novanta del secolo passato erano ben poche le attività sportive che si potevano praticare nei paesi come Badia: calcio, rugby (società nata solo negli anni ottanta), karate con i fratelli Alfredo e Alessandro Pignata (grandissimi campioni), pallavolo, principalmente per le ragazze. In ogni caso tutte le attività venivano concentrate in centro presso le palestre della Scuola Media o Elementare.
Roberto Cappello dice di aver praticato un po' di arti marziali da giovanissimo con un gruppo di amici ma il vero incontro con la difesa personale avviene con il servizio militare (con tanto di partenza anticipata) nel corpo dei parà della Folgore, corpo di specialisti che di certo non vanno per il sottile. Al termine della naia Cappello incontra a Bondeno un giovane maestro; Silvano Rovigatti da tutti conosciuto come Piero, che per primo lo avvia seriamente allo studio del Ju Jitsu.
Rovigatti, per inciso, è già allievo del maestro Baraldi e successivamente avrà modo di studiare e praticare con uno dei più grandi maestri mondiali di arti marziali, il padovano Gianni Rossato.
Attualmente Silvano Rovigatti, fondatore del Centro Studi e Ricerche di Cento di Ferrara segue una costellazione di palestre satelliti di cui fa parte anche quella di Badia e ha formato alcuni tra i più preparati atleti vincitori delle varie derivazioni sportive che negli anni sono state applicate all'antica arte e che attualmente sono conosciute come Duo System (coreografie in coppia basate sulla difesa personale) e Fighting System (tecniche di combattimento sportivo) con tanto di campionati nazionali, europei e mondiali.
Agli inizi degli anni Novanta sull'onda del successo dell'esperienza badiese Roberto Cappello inaugura palestre in diverse località dell'altopolesine, tra cui Castelguglielmo, Gaiba, Ceneselli.
I dojo negli anni successivi vengono piano piano assorbiti in una più grande entità presso la palestra della Scuola Media Ghirardini a Badia, anche perché, nel frattempo, il Comune vende la piccola palestra di Crocetta attigua alla Scuola Elementare già chiusa da anni.
E allora tra mille vicissitudini Cappello prosegue la sua instancabile attività e prosegue altresì lo studio presso il CSR di Cento conquistando nel 2009 la cintura nera V DAN e nel 2013 il VI DAN con tanto di cerimonia a cura del maestro Rovigatti che nel frattempo ha raggiunto l'VIII DAN.
Sotto l'egida del CSR nel corso degli anni il Dojo di Badia ha organizzato gare di carattere interregionale con la presenza di numerosi maestri provenienti anche da Paesi esteri.
Più volte la palestra badiese ha organizzato corsi di difesa personale gratuiti, della durata di circa un mese, rivolti in principal modo al pubblico femminile e raccogliendo ampio consenso. Nel mese di dicembre dello scorso anno gli allievi del dojo sono stati ospiti anche sul palco principale del Festival dell'Oriente di Padova. 
 
Attualmente con il maestro Cappello interagisce in qualità di istruttore anche il giovane Andrea Steola di Castelguglielmo dall'alto della sua cintura nera IV DAN. Le lezioni si tengono ancora presso la palestra della Scuola Media il martedì e giovedì. Per i bambini, che possono prendervi parte dall'età di 5 o 6 anni, l'appuntamento è alle diciotto e trenta, mentre per gli adulti le lezioni iniziano alle sette e mezzo di sera.
Il sabato pomeriggio, poi, si tengono lezioni di approfondimento soprattutto dedicate al Kobudo, altra antica arte che prevede l'uso di armi rudimentali che anticamente i contadini giapponesi potevano trovare tra gli attrezzi utili al lavoro nei campi, poiché il possesso di armi vere e proprie era al tempo vietato e ad esclusiva cura della casta dei guerrieri samurai.
Vista la vitalità inesauribile del “sensei” Cappello molti saranno gli atleti che continueranno a formarsi presso il dojo badiese, come molti sono quelli che in passato si sono avvicinati all'antica arte tramite gli insegnamenti del maestro e che in seguito hanno seguito strade autonome. Va ricordato che Badia si può considerare una vera e propria culla del Ju Jitsu. In paese sono presenti, infatti, altre due avviate palestre gestite da ex allievi di Cappello, la palestra Panda Style della pluri-campionessa Jessica Mandello e il dojo di Luca Cervigni presso la palestra Gym Tonic.  

EXTRATIME by SS / La cover é per Roberto Cappello “ Maestro VI DAN” e precursore a Badia ma ‘Campione & Signore’ in the world , base di lancio il maestro Rovigatti-ferrarese.
Quindi in apertura di fotogallery ecco il tris d’assi formato da Roberto Trovò ( l’Allievo), Roberto Cappello ( il Maestro) , Leonardo Zaghi ( la Cintura Nera).

Poi per quanto riguarda tutta la fotogallery con relative didascalie… a Tomorrow…

Francesco Tardivello & Sergio Sottovia
www.polesinesport.it