Salvatore Binatti & 8^ tappa “Calcio Tour 2014”/ Alla G.I.Polesella del presidente Tomaini ”il ritorno” chez mr Miotti, Raito doc & Libanore fac-totum


07/12/2013

Per questa ottava tappa a Polesella , proprio perché titolata “Il ritorno” by Salvatore Binatti, onoriamo il progetto “Calcio Tour 2014” in modo speciale. Vale a dire con una Appendice Flash Story di un “Grande Cronista” del Polesine: friend Wadis Ferracin, uno di quelli che “ha tanto dato e poco avuto” e che già a inizio Terzo Millennio ho voluto onorare con una visita personalissima e familiare a Fiesso Umbertiano.
Così onoriamo in modo speciale al Giovane Italia Polesella nel suo “Cinquantenario” griffato Wadis Ferracin e targato Il Gazzettino 1965, perché in poche righe ha “dato la parola” ai principali protagonisti della Polesella Story, primi tra tutti Giulio Orlandi ( poi gran presidente degli Arbitri Sezione di Rovigo) e l’indimenticabile Settimo Mazzetti che è praticamente ‘nato’ con la Giovane Italia. Personaggi dei quali troverete la Personaggio Story qui su questo sito www.polesinesport.it , ma che ovviamente sono stati ‘descritti a dovere’ nel Libro by ‘doctor & goal keeper” Leonardo Raito peraltro da noi già onorato su questo sito al momento della pubblicazione.
Perciò , ecco a Voi in sequenza kit la Tappa – Diario by Salvatore Binatti con relativa Appendice Flash Story appena citata.

 

 

BINATTI CALCIO TOUR 2014 ( di Salvatore Binatti, mercoledì 13 Novembre 2013)/  A.C.D. GIOVANE ITALIA POLESELLA “IL RITORNO”.
<< Ci eravamo lasciate nei corridoi del Pronto Soccorso dell’ospedale di Rovigo, dove dopo qualche minuto di campo a Polesella, mi sono dovuto recare per aggiustare il dito mignolo lussato in un’incontro ravvicinato con il pallone di cuoio.
Quasi 2 mesi dopo, ma d'altronde lo avevo promesso ritorno a Polesella per allenarmi con i ragazzi e completare la tappa mai andata in scena.
Non è della serata Omar Gregnanin, Leonardo partecipa a tutta la seduta di allenamento e poi per impegni la mattina seguente non è dei nostri in pizzeria, invece questa volta c’è il Mister Giancarlo Miotti, assente la prima volta per lavoro, è con Lui che concordo la data.
E’ una serata umida con qualche goccia di pioggia, ci scaldiamo per bene nel campo di allenamento, con diversi giochi e corse varie, lasciando da parte la pallamano fatale la volta scorsa, durante gli esercizi, i ragazzi vanno al doppio rispetto al sottoscritto, ma d’altra parte per me l’importante è scaldarmi e tenere quel pò che posso dare per non sfigurare in partitella.
Per l’occasione Mister Miotti fa accendere le luci del campo centrale per farci fare la partita nel campo ufficiale.
Nella partita il divertimento non manca, con qualche sprazzo di bel gioco, tra le varie cose riesco ad andare in goal su una palla vacante in area, dopo una respinta del portiere, la palla arriva dalle mie parti, e di contro balzo lo fulmino di destro.
Nonostante sia un mercoledì dopo la doccia con un piccolo gruppo di ragazzi tra cui il promotore Giancarlo Miotti, Marco Gavagna, Matthew Silvestri (Silver), il portierone Mirco Sgardiolo, Michele Ursu, il sottoscritto, ci siamo seduti davanti ad una buona pizza ed una birra per una chiacchierata.>>

 

 

APPENDICE FLASH STORY ( di Wadis Ferracini, by Il Gazzettino 11.6.1975) / POLESELLA : TRA LE PIU’ VECCHIE DEL POLESINE/ COMPIE 50 ANNI LA SOCIETA’ CALCISTICA “GIOVANE ITALIA”/
( Ricordi e impressioni di dirigenti vecchi e nuovi del glorioso sodalizio del Polesella )

<< La società calcistica «Giovane Italia » di Polesella, costituita nel 1925, compirà in agosto 50 anni di vita, e di ininterrotta attività. E' tra le società sportive polesane, con l'Adriese, fondata nel 1906, la più anziana.
Su questo vecchio sodalizio calcistico di Polesella, ecco alcune interviste aneddotiche e altrettante impressioni attuali.

GIULIO LOMBARDI :«Io fui il primo presidente della « Giovane Italia » che formammo selezionando i migliori elementi di alcune squadrette del luogo. In quei tempi, con l'Adriese, esprimevamo il meglio del calcio polesano. Abbiamo fatto campionati con Galzignano, Verona, San Michele Extra, e altre note società compreso il Clodia. Ricordi? Tanti ! In particolare uno, su un illecito sportivo (ma lo devo proprio raccontare;) in occasione di una gara tra noi, (non sapevamo come quadrare il bilancio) e il San Bonifacio (che, vincendo, sarebbe stato promosso). Poiché ai giocatori non potevamo dire di perdere, abbiamo sostituito cinque titolari con dei rincalzi, i quali vogliosi di giocare com'erano, in campo fecero faville, tanto che fino a metà ripresa vincevamo per 1-0. Immaginare il nostro disagio di fronte alle proteste di chi ci aveva pagato! Fortunatamente ci venne in aiuto un forte acquazzone, per cui gli avversari per interesse, e noi per « sportività », riuscimmo ad indurre l'arbitro a sospendere l'incontro. Inutile dire che per evitare il peggio non ci presentammo per Il recupero, sicchè la vittoria venne assegnata al San Bonifacio ».

FLAVIO QUARANTA :” II primo campo sportivo era in prossimità dell'attuale Casa di riposo, su un fondo dei signori  Franceschetti che ci diedero lo sfratto nel 1928, e, il secondo, dove c'è adesso la scuola elementare. La prima società locale, creata nel 1918, si chiamava Unione Polesellana. Fallì nel 1925 ed io ne fui il curatore. In quell'anno sorse quindi la «Giovane Italia». Il primo campionato lo sostenemmo nel 1923. Ricordo particolarmente una « Coppa Finzi », tra noi, Badia, Lendinara e Adriese, vinta da quest'ultima. Per tenere in piedi la società facevamo sudori, anche perché partecipavamo a campionati non adeguati alle nostre possibilità finanziarie. Desidero ricordare che sia l'Unione Polesellana che la Giovane Italia diedero vari giocatori alla Serie  A, come i fratelli Bedendo nel 1925, Visentin, Corvati, Corelli e Pomaro ».

 

 

SETTIMO MAZZETTI , attuale  presidente:” La Giovane Italia venne costituita da quell’animatore che è stato Flavio Quaranta, assecondato da Otello Crepaldi, Dedio Zamboni, attuale sindaco di Polesella, Giulio Lombardi, Guido Guarnieri, e altri. Suoi presidenti sono stati il Lombardi, Crepaldi, il dottor Baruffaldi, il geometra Parmiani, il geom Secondo Vigilanti, il geometra Secondo Vigilanti e Angelo Noventa, tutti pscomparsi eccetto il primo. L'Amministrazione comunale, con la quale siamo in buoni rapporti, ci dà un contributo annuo di 150 mila lire, come 14 anni fa, pure se il valore della nostra moneta è notevolmente diminuito da allora. In linea dì massima, direi che parteciperemo al prossimo campionato di seconda. categarta,4 Per le celebrazioni del cinquantenario, per le quali abbiamo chiesto la partecipazione del Comitato provinciale della Figc, siamo in fase di programmazione».

ARTURO FERRARESE: « Siamo stati per qualche anno senza campo, per cui andavamo, in bicicletta, a giocare su quello di Arquà. La nostra era un po' la squadra delle sagre, in quanto veniva invitata in varie località in occasione delle tradizionali manifestazioni. Pur di giocare mettevamo fuori i soldi per pagare l'arbitro e la squadra ospite. Quando andava bene ci dissetavamo col seltz. Un episodio curioso successe nel 1927, allorché, in 11 su una vecchia
«Torpedo», andammo a Fratta dove perdemmo per 2 1, anche per colpa dell'ambiente decisamente ostile, in quanto ci avevano fatti andare in paese in camicia nera, dove il dolore e
 l ' indignazione per l'assassinio di Matteotti erano ancora vivissimi ».

RAUL POLETTI: « Tra i presidenti c'è stato anche il dott. Lauro Sarti. Il giocatore più serio e costante del Polesella è stato senz'altro « Bigiola », ossia Arturo Ferrarese, il quale, in possesso di eccellenti doti, avrebbe potuto fare carriera se avesse avuto un minimo di ambizione e se non fosse stato tanto attaccato ai colori locali. Il giocatore più estroso è stato invece « Mingon », al secolo Domenico Gamberini, chiamato anche il «Lorenzi polesano», fortissimo centravanti. Ricordo che ad Este vincemmo per 6 5 una gara che nel primo tempo perdevamo per 5-l. Le reti furono tutte di Gamberini».

UMBERTO MANIEZZI, già giocatore e allenatore della Fiessese: «II Polesella, di questi tempi, è una società minore come tante altre, con gli stessi problemi economici, prova ne sia che qualche anno fa dovette rinunciare al campionato di competenza.
In passato però, pochi sodalizi potevano competere con essa, sia sotto l'aspetto organizzativo che tecnico, tanto che, incontrandola, non si poteva, noi che appartenevamo a società sorte molti anni dopo, non accusare un certo timore reverenziale. Il fatto poi che in 50 anni non abbia mai interrotto L'attività, può essere spiegato solo dall'esistenza, in quel paese, di tradizioni calcistiche di tutto rispetto ».

 

 

MARIO CONTRATTI, allenatore: « Ringrazio i dirigenti, i miei più vicini collaboratori, i tifosi che ci hanno sempre seguito e in particolare i giocatori, sia per la serietà dimostrata nel partecipare agli allenamenti, sia, per l'impegno profuso in ogni gara, specie nelle finali che hanno riconfermato la validità della nostra compagine. Per la squadra che parteciperà al campionato di «Seconda», si dovrà provvedere, attingendo anche dal nostro vivaio, a sostituire alcuni elementi ».

SECONDO ROMAGNOLI: «In linea di massima sono soddisfatto del «Polesella», anche perché vedo ragazzi provenienti dal settore «juniores», come Rosatti, Zamara e Bergamaschi che vanno meravigliosamente bene. Secondo me, che già come allenatore della squadra ho avuto la soddisfazione di vincere i campionati 1970 71 e 1971 72  nonchè il campionato « juniores » 1972 73, la rappresentativa per la Seconda categoria abbisogna di un centrocampista al posto di Rosatti che andrà militare, di due punte, e di un difensore ».

LUCIANO MILANI, segretario: « La media degli ultimi incassi è stata sulle 100 mila
lire per partita, tanto più che abbiamo finito con un attivo di 350 mila lire. Il risultato agonistico è stato eccellente, ma anche ottimo il comportamento agli effetti disciplinari, nella cui classifica siamo arrivati terzi per colpa di un«rapportaccio>» causato da un tifoso di una squadra ospite, altrimenti ci saremmo piazzati al primo posto. Buono però anche il livello generale
degli arbitri di quest’anno.
I nostri quadri tecnici sono formati da giocatori, locali, eccetto i due Guerrini e Gennari, che sono ferraresi, mentre l'allenatore Contratti è di Rovigo ».

ROBERTO CULATTI:” In fatto di cameratismo non potrebbe esserci tra  noi, maggiore armonia. Anche come disciplina, alla quale teniamo molto, l’esperienza insegna che sia i giocatori che i tifosi, finiscono sempre per emulare, buono o cattivo, l’esempio dei dirigenti.”
EGIDIO BREDA: “ Per il cinquantenario ritengo scontata una fattiva partecipazione, sia da parte dello staff  federale rodigino, sia della Amministrazione comunale.”

RENZO GALETTI:” La squadra di quest’anno, forse individualmente inferiore ad altre, ha espresso, in fatto di carattere e di amalgama, un gioco redditizio.”>>

 

 

EXTRATIME by SS/ La cover è per la Giovane Italia Polesella perché simpaticamente descritta così by S.B.:<< Foto di gruppo scattata per prendere le misure, presa quasi per scherzo, con Tabacchin in posizione genio della lampada>>.

Poi per quanto riguarda la fotogallery  partiamo dal flash story che mostra Leonardo Raito in kit sia come Assessore provinciale dello Sport ( mentre premia i ragazzini della Giovane Italia Polesella in casa Ras Commenda del presidente Antonio Cittante) e sia come scrittore del Libro Story sulla sua amata Giovane Italia Polesella.

Tornando alla serata del Binatti Calcio Tour ecco in sequenza le immagini by Polesella, da quella con “Salvatore leggermente affaticato con il portiere Mirko Sgardiolo” al flash “ufficiale di gruppo” G.I. Polesella col Binatti Calcio Tour 2013/14.

Quindi come last photo il ricordo Calcio Tour che Binatti ha descritto così:<< Davanti agli spogliatoi prima della doccia, la foto con il Presidente Tomaini, il Mister Giancarlo Miotti, il portiere Mirko Sgardiolo, il centrocampista Tabacchin e il fac-totum Orazio Libanore>>

 


Salvatore Binatti & Sergio Sottovia
www.polesinesport.it