SEZIONE AIA DI ROVIGO/ GLI ASPETTI COMPORTAMENTALI DELLA PRESTAZIONE ARBITRALE/ La Relazione di Carlo Angelelli (Responsabile Osservatori by Comitato Regionale Veneto) agli ‘arbitri del presidente rodigino’ Sergio Sica


L' ultima riunione della Sezione A.I.A. di Rovigo ha visto come relatore Carlo Angelelli di Mestre, attuale componente del Comitato Regionale Veneto e responsabile degli osservatori in forza al Comitato stesso.
Notevole il suo curriculum arbitrale: da arbitro calcò i campi della Serie D, prima di intraprendere il ruolo di osservatore arbitrale, che lo portò a giudicare le prestazioni degli arbitri della Serie A negli anni Novanta; "arbitro benemerito" già dal 1993, è quindi entrato a far parte del Comitato presieduto dal padovano Roberto Bettin, a partire dalla stagione 2009/10.
A Rovigo, di fronte a quasi un centinaio di giacchette nere, Angelelli ha discusso della prestazione arbitrale, che comincia prima di tutto dall' aspetto comportamentale al di fuori dei novanta minuti, "se vogliamo mantenere lo stile di vita e di educazione che contraddistingue la nostra Associazione, non possiamo rovinare tutto prestando il fianco a strumentalizzazioni riguardo al nostro modo di essere e di operare".
Inevitabile il riferimento a tutte gli elementi di stile e signorilità che devono sempre contraddistinguere i direttori di gara come garanti "super partes" del rispetto delle regole, da quelli più tradizionali a quelli più recenti che tengono conto dell' evoluzione della tecnologia, come per esempio l' obbligo di tenere spento il telefono cellulare dal momento in cui si arriva al campo di gioco e fino a quando si lascia lo stadio a gara finita, così come il divieto di rilasciare a mezzo internet commenti lesivi dell' immagine o della reputazione di qualunque tesserato della F.I.G.C.: "un arbitro che, prima ancora di scendere sul terreno di gioco, dimostra carenze sotto l' aspetto comportamentale vedrà già in partenza minate le proprie possibilità di fare carriera, anche se fosse il miglior arbitro del mondo".

A tal proposito il Presidente della Sezione rodigina Sergio Sica interveniva per ricordare le sanzioni cui i direttori di gara possono incorrere commentando i fatti del weekend calcistico mediante l' uso dei cosiddetti social networks: "da parte nostra - ha concluso - non tollereremo che un nostro associato vada sulle piazze virtuali di internet a criticare dei colleghi, ma anche dirigenti e calciatori appartenenti a qualsiasi categoria, dalla Serie A al Settore Giovanile".
La selezione dei migliori talenti dell' arbitraggio avviene però principalmente sul campo, grazie soprattutto ai giudizi espressi dagli osservatori arbitrali.
In relazione al ruolo dell' osservatore nella crescita dell' arbitro, Angelelli ha commentato quindi una serie di dati e statistiche da lui stesso raccolti e formulate, al fine di sviscerare le carenze più frequentemente riscontrabili nelle giacchette nere in forza all' organo tecnico regionale. Attraverso un processo di miglioramento che non termina mai, nemmeno quando si giunge alle massime categorie calcistiche "occorre sempre perfezionarsi rimettendosi in discussione - ha concluso - e chi non lo fa, di fatto, pone fine alla proprio processo di crescita arbitrale".

PS: nella foto (da sinistra): il Presidente della Sezione di Rovigo Sergio Sica ed il Componente del Comitato Regionale Veneto Carlo Angelelli>>


Samuel Vegro by Aia Rovigo
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