Un caso da “Porta a Porta”. A Baricetta troppo bassi i i pali: non si gioca il match vs Città di Castello. Partita persa a tavolino. Questa la verità by Manfron & Ferrari sul loro "CALCIO GIUSTO"


Noti i fatti. La decisione è stata presa. Giustamente il Giudice Sportivo della Figc a ‘termini di regolamento’ ha dato partita persa al Baricetta. Colpa di quelle porte ‘irregolari’ controllate dall’arbitro su richiesta della squadra avversaria, cioè il Città di Castello, prima del match.
Tutto giusto. Che poi il sottoscritto sia già successo tante volte, quanto è successo al sottoscritto, di “togliere qualche centimetro di terra, lungo la linea di porta per poter giocare regolarmente la partita, questo fa ‘solo’ parte della casistica. La stessa che mi ha raccontato il ds Massimo Bovolenta ‘once upon a time’ portiere del Loreo  in un match vs Piovese. D’altra parte era stato facile per l’alto portiere ospite misurare l’altezza regolamentare della porta e lamentarsene per ottenere la sistemazione. Tutto ai miei atti, con nomi e cognomi.

Tutto giusto a termini di regolamento la decisione delle Figc ‘competente per territorio’, compresa la multa a carico della società.
Tanto che non ho neppure la necessità di segnalare ‘articolo e motivazione’ della decisione.
Questa è la verità by Regolamento Figc. Ma qui siamo sulla rubrica “l Verità di Tommy” e allora lascio la parola al Baricetta, meglio al suo dirigente Mauro Manfron come da mail trasmessami (la prima) subito dopo che l’arbitro ha sospeso la partita e poi ( la seconda) prima della decisione Figc peraltro slittata di una settimana visto la certificazione del ‘referto non pervenuto’ la settimana prima.
Per parte mia saluto con un abbraccio gli Amici di Baricetta e pubblico senza commento ( ed in sequenza news) le due mail  le due mail. Tanto vedrete che non succederà più a Baricetta, dove non si aspetterà più la decisione dell’arbitro e della squadra avversaria, ma si procederà comunque e subito ‘motu proprio’ al …livellamento del campo previa asportazione di ‘terreno quanto basta e in maniera il più uniforme possibile’.
Una cosa posso dire all’amico Manfron. Cari Amici & Signori di Baricetta, continuate la Vostra Mission ( vedi foto che metto a corredo) e non aspettatevi niente da nessuno: vedrete che non avrete più amarezze. Perché ciò che conta non è ‘vincere sul campo e nei dintorni’, ma essere SIGNORI DI FAIR PLAY come educatori di Sport & Vita.
Tanto sappiamo tutti che ‘possiamo fare anche mille piaceri agli altri’, ma quando saremo noi ad averne bisogno anche per una volta, beh …può succedere che chi ti sta di fronte si limiti ad applicare il ‘Regolamento’.
Perché l’Italia è sempre più la Patria del Diritto ( quella dei Delitti e delle Pene) e sempre meno Quella degli Uomini di Buona Volontà. Quella sempre più del Codice di Procedura Civile e del Codice di Procedura Penale, piuttosto che della solidarietà e della trasparenza.
Anche per questo, sarà sempre un piacere per il sottoscritto ‘passare da Casa Baricetta’ e ascoltare le opinioni di chi comunque vuole camminare sulla strada del ‘giusto’ e della ‘buona volontà’, anche se a volte involontariamente capita di scivolare sulla ‘classica buccia di banana’ e ci si sente per questo ‘puniti oltre misura’.

PRIMA NEWS MAIL (by Mauro Manfron) / POST PARTITA SOSPESA MAURO MANFRON 

PREMESSA-SALUTO/ Eilaa Sergio, oggi è stato un giorno particolare che ricorderò a lungo in
negativo, ma purtroppo succede, ci sono cose peggiori nella vita. Ti giro la
mia semplice e-mail che ho inviato per conoscenza alla delegazione di Padova, E
pensare che oggi ti volevamo invitare a fermarti un attimo prima di andare a
Loreo. Grazie per  aver nominato più volte la nostra piccola-grande  Società
nella trasmissione di Lunedi scorsa. /                                                                                                   
ECCO IL TESTO DELLA PRIMA MAIL ALLA FIGC.
<< Salve, Sono Mauro Manfron dirigente dell’A.S.D. Baricetta società che partecipa per il secondo anno  al campionato di Terza Categoria provincia di Rovigo.
In questo momento profonda amarezza ho dentro di me e solo scrivendo do modo
di sfogarla.
Oggi con inizio ore 15.30 doveva aver luogo l’incontro casalingo BARICETTA –
CITTA’ DI CASTELLO girone D,Terza Categoria di Padova,  invece per colpa delle
nostre maledette porte siamo rimasti senza calcio. Durante il riscaldamento  abbiamo notato che i nostri avversari erano più preoccupati dell’altezza delle nostre porte che di preparasi al’inizio della partita. Cosi hanno avuto la brillante idea di preparare una riserva scritta chiamare l’arbitro per verificarne l’altezza. Nulla da dire avevano ragione, le porte non erano come da regolamento 2.44 ma bensì una era 2.40 e l’altra 2.38. Poi siamo andati avanti con un tira e molla perché sembrava che il Città di Castello volesse ritirare la denuncia e poi ci hanno ripensato e nonostante la buona volontà dell’Arbitro di cui ha cercato di conciliare gli avversari ma senza riuscirci.
Cosi loro sono tornati in quel di Monselice felici e contenti per i 3 punti conquistati a tavolino e i nostri giocatori hanno fatto allenamento.
Nulla da dire, se non fosse per una parola a cui io personalmente tengo tanto
che si chiama DIGNITA’.

Signore mio come si fa in TERZA CATEGORIA girare per i campi con il metro in
cerca di portare a casa la vittoria in questa maniera. L’Arbitro stesso, persona squisita ha detto che è la prima volta che gli succede in dodici anni di carriera.
Un loro dirigente  diceva che una volta glielo hanno fatto a loro per cui adesso si devono vendicare. Perfetto non fa una piega, questo in fin dei conti è lo specchio della vita.

Per carità, colpa nostra che non abbiamo vigilato sulle porte o che non
conoscevamo il regolamento delle altezze. Il fatto che avevamo l’omologazione
del campo pensavamo di essere in regola e quindi questo ci servirà da lezione.

MA QUELLO CHE PERSONALMENTE NON COMPRENDO E’ PARTIRE DA MONSELICE, STARE VIA UN POMERIGGIO E TORNARE A CASA SENZA GIOCARE PERCHE’ LE PORTE SONO 5 CENTIMETRI PIU’ BASSE COSI LA  PARTITA VIENE VINTA SENZA ESSERE GIOCATA.
Di cosa posso esultare!!!. Comunque come ormai purtroppo, sento dire sempre più spesso
“questo è il calcio” per cui anche se a testa bassa accettiamo. Chi sbaglia
paga e noi abbiamo sbagliato, ma questo calcio non mi appartiene./ Manfron Mauro -
Baricetta>>

SECONDA NEWS MAIL ( by Mauro Manfron)/ DOPO CHE A META’ SETTIMANA SUL COMUNICATO FIGC RISULTA “NON PERVENUTO” IL REFERTO ARBITRALE

PREMESSA – SALUTO / Eilaa, anche se con un giorno di ritardo dal previsto ecco il testo che questa mattina ho inviato a Padova. Abbiamo riflettuto tutti assieme e queste sono le
cose come sono realmente andate.

ECCO IL TESTO DELLA SECONDA MAIL (by PRESIDENTE MAURO FERRARI SEMPRE ALLA FIGC)

<< Spettabile Delegazione di Padova, buongiorno, sono Mauro Ferrari Presidente
dell’A.S.D. Baricetta, con riferimento alla partita di terza Categoria Baricetta-Città del Castello. Ieri sera eravamo in attesa di conoscere il nostro destino e il fatto che non sia arrivato il referto mi ha dato la possibilità di riflettere a mente fredda.
Ormai è chiaro che le uniche motivazioni che hanno portato la squadra di Monselice a
non giocare è la sicurezza della vittoria a tavolino per l’altezza non regolare delle porte. Premesso che a norma di regolamento nulla da dire sul fatto che non si poteva iniziare la partita con questa altezza.
Con la presente, ci sentiamo però in dovere di fare alcune considerazioni:
È normale secondo Voi che i nostri avversari dopo aver presentato riserva scritta e verificato con l’arbitro, siano rimasti per quasi un’ora dentro e fuori gli spogliatoi per decidere se giocare oppure no, ritirare o non far considerare valida la loro riserva scritta, restare a mediare con l’arbitro senza essere chiari nelle loro intenzioni?
La conseguenza è stata che improvvisamente ci siamo trovati davanti all’impossibilità di
sistemare il danno? Dovevamo forse lasciarli con i loro dubbi, con i loro discorsi e decidere quindi noi di giocare solo dopo aver regolato l’altezza?
Su tutto questo Vi possiamo garantire che l’arbitro è un buon testimone e probabilmente lo avrà scritto anche nel referto.
La chicca più grande è stata quando i loro dirigenti hanno chiesto dopo 40 minuti di trattativa che la partita venisse disputata, ricevendo i nostri elogi sinceri. Il direttore di gara giustamente ha chiesto loro di controfirmare la riserva scritta e di conseguenza dovevano accettare le condizioni delle porte. A questo punto  sorge un dubbio, volevano
dunque giocare ed inoltrare poi il ricorso a seconda di come era il risultato finale della partita visto che il Città del Castello negli spogliatoi ha portato con sé il rifiuto dell’accordo convenzionale richiesto dall’arbitro?
La parola che racchiude il nostro pensiero sulla vicenda è “ridicolo” perché se la Città del Castello era veramente convinta e sicura di voler scendere in campo, potevamo
mettere mano alle nostre porte, visto che siamo campagnoli e gli attrezzi da lavoro non ci mancano. 
Mi dispiacerebbe che tutto questo tira e molla avesse fatto parte di una loro strategia per non darci la possibilità di fare i lavori, infatti, a forza di discutere senza poter far nulla, siamo arrivati a fare l’appello solo alle 16.30. A testimonianza della nostra buona fede, durante l’appello il nostro allenatore informava l’arbitro della nostra volontà di arrivare alla misura regolamentare mediante asportazione parziale del terreno sottostante la traversa, dando naturalmente la forma regolamentare.
Alla nostra richiesta l’arbitro non acconsentiva lasciandoci il dubbio che asportare del terreno non fosse regolamentare o fossero scaduti i termini per poter eventualmente effettuare i lavori.
Con queste considerazioni non vogliamo sottrarci al giudizio sportivo, ma solamente informarvi dei fatti accaduti.
Nell’attesa porgiamo cordiali saluti./ Ferrari Mauro - Presidente A.S.D. BARICETTA>>

EXTRATIMME by SS/ Visto che su questa rubrica non c’è la cover –civetta’ ecco che il trittico-foto rappresenta la cover unica. Quella che vede Mauro Manfron in coppia con l’amico mister Silvano Tumiatti e poi anche con mister Carmine Parlato tra i tanti ragazzini del Baricetta Campus di questa estate.


Sergio Sottovia
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