Verzaro Ottorino ha giocato con Celio e Costantini. Poi 'anima' del Badia-forever
All'ingresso dello stadio, a Badia, lapidaria é la dedica:<<Il Comune di Badia Polesine alla memoria di Ottorino Verzaro uomo di sport ed esempio di dedizione civica, onesta e generosa>>.
Giusto così, perché é lì che Verzaro ( classe 1919) ha vissuto i suoi trent'anni di passione sportiva pro-Badia.
Originario da Giacciano con Baruchella, nella stagione 1936-37 al Littorio (si chiamava così allora lo stadio) Verzaro giocava in Seconda Divisione nella GSF Badiese assieme a Fasoli, Montagnana, Nallin, Baccarin, Zorzan, Daccome, i Saltarin, Rosina e Magnavacca.
Nella storia de 'Il Pallone e la memoria' scritta dal badiese Claudio Valarini trova giusto risalto il percorso sportivo di Verzaro terzino potente anche a Rovigo, ma che poi la Grande Guerra sradica da Badia con tre anni di prigionia in Jugoslavia.
Quando torna, nel 1945-46 la voglia di ripartire passa anche attraverso il calcio. E Verzaro é in prima fila con i suoi amici. Sarà il Badia del trio presidenziale, cioè i fratelli Aldo e Gino Guarise e Benvenuto Ferlin. Quello vincente in Prima Divisione col Saretto, Cicogna e Boni e, ancora Celestino Celio (poi al Padova e al Milan) e, udite udite, Maci Battaglini poi campione nel rugby. Tempi alla grande, Badia vince e va in serie C. Li ricorda bene sua figlia Mara, calcio & passione come papà:<< Ricordo le volte che Celio era a casa nostra, e le trasferte contro le squadre più prestigiose del Veneto>>. E per avversarie Legnago, Thiene, Bressanone, Bolzano, Rovereto, Trento, Merano, Villafranca, Audace SME, Cologna V.ta, S.Bonifacio, Marzotto, Schio, Arzignano, Montagnana e Malo.
Troppo bello ma oneroso, così Badia scala a giocare due anni in Prima Divisione e nel 1949-50,dopo la Promozione,si scioglie.
Spiega Mara:<< Quei giocatori andarono altrove, e papà andò a Trecenta e a S.Apollinare (ndr, con Nini Costantini). Però quando a Badia il sindaco lavorò per ricostruire la squadra, lui divenne fac totum costruendo 'il campo' e una squadra di tutti badiesi>>. E quel 1953-54 il Badia con Verzaro allenatore -giocatore salì dalla Prima Divisione alla Promozione. Era il Badia del 'ragno nero' Bacchiega e di 'ciccia'Saretto goleador, con più di 1000 spettatori nel match decisivo col Calto. Di papà, la Mara ne segnala il taglio umano e sportivo:<< Era tifoso del Grande Torino, ma lo chiamavano Toro perché era un Gigante Buono con tutti. L'allenamento era al giovedì, ma nella sua macelleria si parlava sempre di calcio. Non alzava mai la voce, ma pretendeva correttezza. Poi fu solo allenatore (in foto a dx), spesso fuori panchina ma verso l'attacco>>.
Fu un momento magico, per la città, per il presidente Vertuan e il Toro in Promozione.
Fino a quando nel 1959-60, ridimensionato, gioca in Seconda lanciando Magnan, sotto la presidenza Cicogna, e col nostro Toro sempre in panchina con Giancarlo Checchinato allenatore ufficiale.
Ci fu poi un'altra ripartenza, col presidente Rizzi e Verzaro allenatore della Terza categoria 1962-63 fino al vincere nel 1966-67.
Ma per lui, il Toro che aveva voluto 'carta bianca', la festa appena cominciata é già finita...Spiega sua figlia Mara:<<Aveva sentito dei battiti al cuore...>>. Purtroppo per tutti, quel 13.8.1967 il cuore di 'Toro' Verzaro cessò di battere.
Il Badia del tandem Rizzi-Checchinato cavalcò verso le categorie superiori, poi c'é stato il Badia dell'altalena, giù e su fino ad essere nel 2003-04 in Promozione col presidente Bendin.
Ma é sempre rimasto il Badia di Ottorino Verzaro... Ci sono stati i 13 Tornei notturni dedicati a lui, ma c'é stata e c'é tuttora la passione dei Verzaro verso il Calcio Badia. A partire da sua figlia, punto di riferimento e mamma per le squadre giovanili. Ma l'orgoglio della Mara brilla quando parla di suo figlio Andrea:<< Allena i Pulcini da quattro anni, ma é tutto un Verzaro...>>. D'altra parte lei gli ha trasmesso tutti i cromosomi di papà Ottorino!
21.03.2005
Sergio Sottovia