Vigor Bovolenta Story/ “Bovo forever” by Taglio di Po. Con l'Italia di Velasco & Anastasi, MondoVolley Atlanta/Pechino


15/04/2012

Questa è la più lunga “Personaggio Story” che io abbia mai scritto. Una storia “vissuta dal di dentro” e che non pensavo di scrivere così presto.

VIGOR BOVOLENTA è salito in cielo sabato 24 marzo 2012. Purtroppo Vigor, il marito di Federica Lisi, il papà di Alessandro, Arianna e delle gemelline Aurora e Angelica è ‘crollato’ sul campo di Macerata mentre era in battuta per la sua Solfer Forlì.
Incredibile la sua morte per arresto cardiaco.
L’ho saputo quasi subito, la notizia è corsa sul web mentre avevo appena ‘sistemata’ sul deskop del computer la sua Story per pubblicarla qualche giorno dopo su questo sito, nella rubrica Polesani nel Mondo, perché era giusto che ‘tutti lo conoscessero’ e non soltanto quelli che avevano avuto la fortuna di avere il mio libro sugli “Olimpionici & Gentlemen” , tra cui appunto Vigor Bovolenta nella TOP TEN “Made in Polesine”.
Invece Vigor era morto a neppure 38 anni e… mi sono fermato a pensare alla sua Famiglia, a suo papà Gino, a sua mamma Luciana, a sua sorella Ambra, a suo fratello Antonio prematuramente scomparso.

 

 

Poi la domenica mattina ho visto la locandina de Il Resto del Carlino e ho letto la cronaca da Macerata che recitava:<< IL CAMPIONE di pallavolo Vigor Bovolenta è morto per arresto cardiaco ieri sera in campo, mentre stava giocando a Macerata, dove è stato colpito da un malore improvviso in campo, durante la partita Lube Macerata – Softer Forlì di serie B2. Inutili sono stati i tentativi di rianimarlo per oltre due ore, praticati dai sanitari del 118 di Macerata prima in campo con l’aiuto di un defibrillatore, poi all’ospedale di Macerata nel reparto di rianimazione, dove i dottori si sono arresi solo a mezzanotte.>>.

Sono rientrato in casa, ho acceso il cellulare e ho visto diverse chiamate per così dire giornalistiche ‘riconducibili’ alla notizia della morte d Vigor Bovolenta.
Non ho chiamato nessuno, ma  fatto due messaggi, per informare Simona Gioli e Marta Menegatti.
Poi ho ‘rispento’ tutto e mi sono ritrovato a leggere tutto ciò che gli ALTRI dicevano di Vigor Bovolenta, del suo mondo volley,  della sua famiglia di Taglio di Po e di Ravenna , della sua scomparsa, dei suoi amici d’infanzia, dei tanti che gli hanno voluto bene perché Vigor si faceva voler bene da tutti.
Per parte mia avevo deciso di non fare nessun commento giornalistico. Poi però mi sono arrivate delle telefonate ‘ a casa’ e delle testimonianze by mail anche a seguito di ciò che avevo scritto su questo sito www.polesinesport.it.

 

 

E allora ho pensato che fosse giusto memorizzare e pubblicare, relativamente alla sua scomparsa, tutte le testimonianze ufficiali e giornalistiche per onorare Vigor nella maniera più completa.
Con una Vigor Bovolenta Story, dedicata sia il “Campione” che al “Signore” , perché Vigor nella sua vita è stato sia l’uno che l’altro, oltre che “Olimpionico & Gentleman”.
Una decisione maturata “pensando a Vigor e alla sua Famiglia” cui ho dedicato subito un ‘pensiero’ su questo sito. Una decisione maturata ancor più dopo aver partecipato ai funerali di Vigor , aver ascoltato ‘in chiesa’ le parole di sua moglie Federica a tutta la Gente di Taglio di Po e del Mondo, e aver salutato ‘in cimitero’ mamma Luciana , papà Gino, sorella Ambra, pensando anche a suo fratello Antonio.

Purtroppo Vigor non c’era più. Per questo ho visto piangere tantissima gente, anche abbracciata al ricordo di Vigor , suoi amici coi quali il sottoscritto è stato assieme e a fianco, davanti alla chiesa di Taglio di Po e fino all’ultimo saluto a Vigor nel cimitero del suo paese. Camminando fianco a fianco con Giannino Bernardinello che conosceva Vigor e conosceva tutti i Campioni della Grande Pallavolo presenti a Taglio di Po, arrivati da lontano per l’estremo saluto a Vigor, un Campione e un Amico per tutti.

 

 

PRIMA NEWS SULLA “SCOMPARSA” DI VIGOR BOVOLENTA/ ( by www.federvolley-it, datata 25-03-2012 ) / ADDIO GRANDE BOVO
<<La pallavolo italiana è stata colpita da una grande lutto. A soli 38 anni ieri ci ha lasciato Vigor Bovolenta, uno dei grandi campioni che hanno scritto la storia della nostra disciplina. Ieri sera, mentre era in campo a Macerata, per giocare l’incontro di serie B2 con la maglia di Forlì, ha accusato un malore. Nonostante i tanti tentativi di rianimarlo e la successiva corsa in ospedale, poco dopo la mezzanotte è arrivata la triste notizia della sua morte. “Bovo” lascia la moglie Federica e i suoi quattro bambini a cui vanno le condoglianze di tutto il grande mondo della pallavolo italiana. Che nelle ultime ore è stata profondamente colpita anche dalla scomparsa dell’ex arbitro Carlo Facchettin e da quella del dirigente di Latina Roberto Rondoni. Oggi su tutti i campi italiani verrà osservato un minuto di raccoglimento in onore di Vigor Bovolenta.

CARLO MAGRI: “Sono sconvolto e senza parole. Ci ha lasciato un grande campione”
 Il presidente federale Carlo Magri è rimasto profondamente colpito dalla notizia della scomparsa di Vigor Bovolenta ed ha rilasciato una breve dichiarazione: “Sono sconvolto e senza parole. Vigor Bovolenta oltre ad essere stato un grande campione, era un ragazzo eccezionale, uno di quelli da prendere da esempio per rappresentare la nostra gioventù. Me lo ricordo giovanissimo in campo, generoso e combattivo. Tante immagini belle che si rincorrono. La sua scomparsa è una perdita grandissima. Sono vicino alla moglie Federica ed ai suoi quattro bambini.” >>



SECONDA NEWS SULLA “SCOMPARSA” DI VIGOR BOVOLENTA/ ( by www.ilrestodelcarlino.it) / L’ULTIMO SALUTO A BOVOLENTA. LA MOGLIE:” VOLEVANO UNA SQUADRA IN CIELO E MANCAVA IL CAMPIONE…” . TAGLIO DI PO DICE ADDIO AL SUO CAMPIONE
<< Tanti i personaggi del volley. In chiesa 400 persone, fuori qualche migliaio. La bara è stata portata dai suoi ex compagni. Padre Baschini: "La famiglia è stata la sua vittoria più grande"
Ecco la diretta:

 

Ore 16.45: molto toccante l'intervento della moglie di Vigor, Federica Lisi: "Dicono che la perfezione non esista. Ma io e lui eravamo perfetti, come perfetti sono Alessandro, Arianna, Angelica e Aurora. Lui era simpatico, buono, bravo. Scusate la parola se sono in chiesa, ma lui era un cazzone". Poi Federica si dà questa spiegazione a quanto successo: "Hanno deciso di fare una squadra in cielo, mancava il campione e hanno chiamato lui proprio mentre giocava". E ha concluso: "Grazie a tutti di essere qui, farò crescere i nostri figli come noi volevamo".
Ore 16.35: "Cerchiamo noi ora di alzare il muro, come faceva Vigor, contro l’egoismo e le paure, e voliamo in alto per ‘schiacciare’ punti di altruismo e di bonta’". E’ un altro passaggio dell’omelia, giocata sulla metafora pallavolistica, pronunciata da don Damiano Baschini che di Bovolenta aveva celebrato il matrimonio. E lo ricorda così: "Era un campione nella vita e della vita. Alto com’era - ha aggiunto - dovevi alzare la testa per guardarlo bene negli occhi, e quel suo sguardo trasmetteva distensione e gioia".

Ore 16.30: padre Damiano Baschini: "Vigor ha vinto tutto, ma il suo titolo più grande è stata la famiglia. Oggi la nostra comunità riconsegna al Signore il suo campione".
Ore 16.15: ad attendere il feretro c’erano la moglie, Federica Lisi, ex pallavolista, con i figli ed i genitori di Vigor, papa’ Gino e mamma Luciana, e la sorella Ambra. Dentro la piccola chiesa sono riuscite a trovar posto posto circa 400 persone; qualche migliaio sono invece all’esterno, in Piazza Venezia, dove gli altoparlanti diffondono le fasi del rito funebre.
Ore 16.10: il feretro di Vigor Bovolenta e’ arrivato alla chiesa di San Francesco, a Taglio di Po (Rovigo), dove si svolgono i funerali. Avvolta nella bandiera tricolore, la bara era portata spalla dagli ex compagni di squadra Giombini, Papi, Savani, Rosalba, Zlatanov.

 



Ore 16.05: al funerale di Bovolenta c'è anche Mauro Berruto, ct della Nazionale italiana di volley. Presenti anche Fei, Meoni, Pasinato, Sartoretti, Causevic, Birarelli, Della Lunga, Cavallini, Margutti e Tovo.
Ore 16: a Taglio di Po sono arrivati anche Carlo Magri, presidente della Fipav, il giocatore della Lube Dragan Travica con il padre Ljubomir, allenatore di volley. E ancora Gardini, Bernardi, Zlatanov, Paparoni, Cisolla e Corsano.

 

Ore 15.55: Savani, Sartoretti, l'ex ct della Nazionale Anastasi, Mastrangelo, Grbic, Buti, Patriarca. E' infinita la lista degli sportivi presenti per l'ultimo saluto a Vigor.
Ore 15.40: cominciano ad arrivare tanti campioni e personaggi del mondo del volley. L'ex ct della Nazionale Velasco e i giocatori Pai, Cantagalli, Recine, Giombini e Giani.
Ore 15.25: il piazzale della chiesa è già affollato. Ci sono tutti i bambini delle giovanili delle prime squadre di Porto Viro in cui aveva giocato Bovolenta. Stanno arrivando anche ex compagni, allenatori e personaggi del mondo dello sport.
Ore 15.20: a Taglio di Po c'è il sole e fuori dalle case pullulano foto e striscioni in ricordo di Vigor>>.

 

 

TERZA NEWS SULLA “SCOMPARSA” DI VIGOR BOVOLENTA (mail by Alberto Malengo) / LA TESTIMONIANZA DI UN “PAPA’/ALLENATORE” DEL GIOVANE VIGOR BOVOLENTA “PALLAVOLISTA A POLESELLA”
(ndr: Una mail di speciale sensibilità, anche perché non sollecitata)

<< Ciao Sergio. Sono Alberto Malengo e sono qui a scriverti anch’io di Vigor. L’ho conosciuto quando a 15/16 anni è venuto a giocare a pallavolo a Polesella.
Per un anno intero l’ho allenato, gli ho fatto da papà/allenatore, perché Sparello, allenatore della squadra, me l’aveva affidato durante gli allenamenti.
Non è mai mancato, la società lo andava a prendere e lo riportava a casa ogni allenamento, per un anno intero.
E per un anno intero l’ho visto crescere come atleta ma anche come ragazzo.
Poi è andato a giocare nei professionisti perché era giusto cosi, se lo meritava ed ha avuto ragione.

Andavamo a vederlo a Ravenna e lui puntualmente mi procurava i biglietti per la partita. . . .
un giorno mi chiama e mi dice Alberto devo fare gli esami di maturità , mi aiuti? Subito e lui per riconoscenza è venuto a far presenza presso la società del Commenda, in parrocchia ed è rimasto a cena con 200 persone che se lo mangiavano con gli occhi, lui il gigante buono di Taglio di Po che giocava in serie A è venuto in commenda . . . .. 

l’ho sempre seguito durante le sue partite, ci messaggiavamo gli auguri di natale, ci mettavamo d’accordo per seguirlo quando giocava a Padova, a Ferrara, a Treviso, a Verona.
Mi ha informato ogni volta che gli è nato un figlio; gli ho fatto conoscere mio figlio Daniele e sempre , sempre è stato gentile, buono . . . ci abbracciavamo e ci salutavamo con molto affetto, ma lui è cosi e scrivo “E’” perché dentro di me sarà sempre così.
Lui, Vigor, Bovo è buono , è una persona buona e sarà sempre cosi, sarà sempre positivo. Leggendo i commenti, di lui si dice, tutti dicono , è sempre stato positivo: è vero. Tutti lo dicono per questo dobbiamo dire : “VIGOR E’ POSITIVO”.
Anch’io come te ho delle maglie di Vigor e non perderò occasione di indossarle. Grazie dell’attenzione. Ciao Sergio.
P.S. Se mi saluti il papà e la mamma di Vigor, grazie.(ndr, cosa che ho fatto 'sentitamente')>>

 



QUARTA NEWS SULLA “SCOMPARSA” DI VIGOR BOVOLENTA ( by Sergio Sottovia) /
IL PIANTO DELLA GENTE A TAGLIO DI PO E LA CRONACA DEI “GIORNI DELL’ADDIO” IN ATTESA DELL’ULTIMO VIAGGIO “VISTO & VISSUTO” DAI GIORNALISTI & MASS MEDIA
La domenica ho ascoltato e visto tanti telegiornali, e tante trasmissioni sportive che hanno onorato il ‘Campione’ Vigor Bovolenta; una tragedia per l’Italia ma sopra tutto per la Famiglia di Vigor.
Poi sui giornali del lunedì la notizia della morte di Vigor è diventata la ‘notizia del giorno’ , sia a livello nazionale che locale. Da La Gazzetta dello Sport al trio locale/nazionale Il Gazzettino, Il Resto del Carlino, La Voce di Rovigo, dai quali prendo spunto per una ‘panoramica’ che, al di là delle autorevoli certificazioni giornalistiche da parte di ‘firme’ prestigiose peraltro presenti anche ai funerali, voglio passare in rassegna stampa. per sottolineare soprattutto quanto raccontato dai cronisti polesani.

 

In particolare quelli che ancor meglio del sottoscritto l’hanno conosciuto bene, perché da Taglio di Po, come Giannino Dian e come Anna Volpe ‘cronisti tajanti’ che di Vigor hanno conosciuto la vita, i miracoli e, purtroppo’ la morte in tutta la sua ‘tragedia familiare’.
Così su Il GAZZETTINO il “Primo Piano” da Rovigo è stato scritto da Elena La Terza. Emblematici i sopratitoli: La tragedia/Addio al campione, L’Autopsia/La causa del decesso, Il Malore/La richiesta di aiuto. E sotto il titolo “L’ultima battuta poi crolla e muore”, c’era il sottotitolo “Tragedia a Macerata: Vigor Bovolenta, 37 anni di Taglio di Po stroncato da infarto durante la partita. Lascia 4 bimbi piccoli”.

 

 

Così sul Il Gazzettino il “Primo Piano” da Forlì è stato scritto da Vanni Zagnoli. Altrettanto emblematici i sopratitoli: Il Dramma del Volley; Addio “Bovo”/ Nato in Polesine, una vita sui campi di tutta Italia con tantissimi successi; La possibile causa/ Forse l’infarto ha stroncato l’atleta che nel ’97-’98 fu fermato da un’aritmia.
E sotto il titolo “Bovolenta, morte sotto rete, Il campione tradito dal cuore” c’era il sottotitolo “A Macerata stava giocando in serie B2 con il Forlì quando ha chiesto il cambio ed è stramazzato a terra.”.
A completamento il giornalista Massimo Zilio, raccontava la STORIA di Vigor in un articolo  titolato “ Il centrale-cavaliere dell’argento di Atlanta ha indossato per 206 volte la maglia azzurra”.

Tornando al Gazzettino di Rovigo, segnalo che c’era anche un ‘trafiletto’ che titolava “Il fratello deceduto di leucemia nel 1990”.
Ma sopra tutto c’erano tre articoli ‘familiari’ di Giannino Dian. Uno dedicato al RITRATTO di Vigor, dall’infanzia in famiglia fino al Campione Vigor, dai Giochi della Gioventù a Nazionale e Olimpiadi. La storia di Vigor Bovolenta che “Alto 2,02 metri ha giocato in azzurro d Cuba nel ’95 fino a Pechino 2008. Aveva deciso di ripartire dalla B2”.
Tra l’altro Giannino Dian parla della nascita di Vigor alla Casa di Cura “Madonna della salute”, a Contarina il 30 maggio 1974, e della sua infanzia nella casa di Via Rossini, dove vivono tuttora suo papà Gino e mamma Luciana.
Una casa che peraltro il sottoscritto ben conosce perché è lì che , grazie al Campione & alla sua Famiglia,  ho perfezionato ‘a più mani e tanti cuori’ la storia di Vigor Bovolenta per il mio libro “Olimpionici & Genlemen”.
Poi c’era un altro articolo nel quale Giannino Dian raccontava le sensazioni di “Luciano Zanella il suo primo allenatore a Taglio di Po” col sottotitolo <<Giocava a pallone nella Virtus, gli feci provare il volley>>. Un personaggio , il professor Zanella che peraltro il sottoscritto ha omaggiato anche su questo sito www.polesinesport.it con una rubrica specifica dedicata alla sua storia (comprese diverse foto con Vigor e la sua amata Virtus).

 

 

IL terzo articolo by Giannino Dian su il Gazzettino del lunedì era tutto riferito alla tragedia. Dal titolo che recitava:<< TAGLIO DI PO Una telefonata ha avvertito i genitori: partiti alle 3 per le Marche>> E sottotitolo “ la corsa della famiglia nella notte”.
A corredo di tutto anche alcune foto di Vigor in versione ‘familiare e tajante’.
Ma anche alcuni altri pensieri e sensazioni da parte di ALTRI personaggi del Volley Polesano. Così in ‘carrellata’ Elena La Terza ha parlato del “Lutto sui campi, cordoglio sportivo”, mentre Marco Scarazzati ha raccontato il pensiero della “Beng, Fruvit e Occhiobello” , quindi Luca Crepaldi quello della “Ellepi promosso in serie C” (gli dedichiamo la vittoria), infine sempre Giannino Dian in chiave tajante raccontava il pensiero delle “Sue insegnanti” ( A scuola era solare).

Come seconda panoramica metto quella de LA VOCE di ROVIGO, premettendo che tutti e tre i quotidiani da noi citati hanno messo la foto di Vigor Bovolenta/pallavolista in prima pagina. La panoramica esprimeva messaggi di condoglianze e ricordi di taglio nazionale/internazionale. Così erano quelli di Lorenzo “Lollo” Bernardi suo compagno alle Olimpiadi di Atlanta ’96 e quello di Mario Rengruber a suo tempo allenatore del Charro Padova  che voleva Vigor prima che Schiesaro presidente del Polesella lo cedesse al Messaggero Ravenna. Ma anche quello di Davide Toso nativo di Adria e compagno di Vigor in nazionale. Certificazioni di taglio nazionale sotto il titolo “Il grande BOVO ci ha lasciato” . Accompagnate dalle condoglianze delle ISTITUZIONI, da Rino Bedendo delegato FIPAV provinciale a Leonardo Raito assessore allo sport della Provincia di Rovigo, e poi Bruno Piva presidente del Coni e sindaco di Rovigo, che tra l’altro era presidente del Panathlon Club Rovigo per il quale il sottoscritto, in occasione dei 50 anni di Fondazione del Club, ha scritto proprio la VIGOR BOVOLENTA STORY tra gli “Olimpionici & Gentlemen”, cioè la TOP TEN Made in Polesine.

 

 

Per un libro che il Panathlon di Rovigo ha deciso di mettere in circolazione soltanto come omaggio da parte del Club e per il quale il sottoscritto ha perciò deciso, per doverosa informazione ed onore alla TOP TEN degli “Olimpionici & Gentlemen” di pubblicarne tutte le relative PERSONAGGIO STORY su questo sito, perché di interesse nazionale/internazionale.
Come meritava appunto la VIGOR BOVOLENTA STORY che avevo già preparata ma che VIGOR potrà vedere soltanto da lassù, perché esce dopo la sua tragica scomparsa.
Poi La Voce di Rovigo, ha dedicato due intere pagine alla storia umana e sportiva di Vigor Bovolenta, grazie alle firme dei due cronisti tajanti Anna Volpe e Dario Altieri.

Una carrellata sportiva e umana documentata dai seguenti CINQUE TITOLI.
a)I RICORDI (by Dario Altieri) / Una carriera iniziata da stopper di calcio e finita ai livelli più alti del volley mondiale. / Col sottotitolo-pensiero / “ L’ex allenatore Bernardinello:”Era umile, costante, volitivo”.
Tra i personaggi dei “Ricordi” sono stati citati Claudio Ottoboni ( allenatore di Vigor stopper/calcio), Gianni Bernardinello e Luciano Zanella allenatori della pallavolo nella Virtus Taglio di Po.
b)UNA CITTA’ IN LUTTO (by Anna volpe)/ Sgomento e commozione/ Taglio di Po piange il suo campione/
Tra i personaggi citati/contattati da Anna Volpe ci sono i suoi zii Ione e Vittorio , ma anche Doriano Rosestolato (Vecchie Glorie Tagliolesi) e Luciano Zanella ( il prof allenatore della Virtsu Taglio di Po), oltre a Katia Schiavon (figlia del compianto Danilo Schiavon dirigente della storica Virtus) e a Renato Pregnolato già ‘assessore allo sport del Comune di Taglio di Po’.
c) LA TESTIMONIANZA ( by Dario Altieri) / Michele Franzoso della Nuova Virtus, giocava con lui in Seconda divisione.  “Ho sempre nella mente un simpatico aneddoto tra mia figlia Vittoria e Vigor”/ “ Era buono, un esempio da seguire”.
Aggiungo soltanto che conosco personalmente sia Dario Altieri (da quando tre anni f ha cominciato a fare il ‘cronista’ per il calcio , commentando su La Voce le partite della Tagliolese) e sia Michele Franzoso ritornato a giocare da pallavolista amatoriale, appunto nella Nuova Virtus.
Cosa dire? Con entrambi, ci siamo salutati a Taglio di Po nel giorno dei funerali di Vigor; con Dario davanti alla Chiesa, con Michele al Cimitero, assieme a Gianni Bernardinello.
d) L’EPISODIO ( by Gilberto Greguoldo) / IL DIRIGENTE DELLA ELLEPI RACCONTA IL SUO RAPPORTO SPECIALE CON VIGOR/
Un ricordo sportivo ma anche familiare, perché in estate Vigor passava a trovarlo per andare in spiaggia a Boccasette, insieme alle famiglie.
Aggiungo soltanto che la Ellepi winner e promossa in serie C era allenata quest’anno da Giorgio Zamara, che ho salutato assieme a Cinzia Avanzi ( mamma di Marta Menegatti)  ‘nel giorno del pianto per Vigor’  Taglio di Po
e) LA DEDICA ( il saluto della Beng al “BOVO” / Cioè lo striscione “CIAO VIGOR” esposto dalla Beng al Palasport di Rovigo, ma anche il ricordo di Fabio Volpe che fu presidente regionale del Volley negli anni ’80 e vicepresidente nazionale dal 1988 ( vedere sua Fabio Volpe Story su questo sito www.polesinesport.it).
PS: La Voce ha riproposto anche “L’intervista integrale al centrale azzurro prima dell’avventura di Beijing 2008” a firma di Simone Bonafin e titolata <<Pechino, l’Olimpiade insperata>>.

 

 

Per la cronaca una Olimpiade insperata come la convocazione da parte del coach Andrea Anastasi.
Un’intervista che era stata richiesta anche al sottoscritto da parte della Redazione de Il Resto del Carlino (by Cavriani) ma che per  fortuna l’hanno passata ad un altro e io ho mandato ‘su’ solo una scheda.
Fermo restando che sapevo che Vigor l’avrei incontrato il giorno dopo a Taglio di Po in occasione di quel nostro primo incontro sul campo di calcio, dove lui ha giocato uno ‘spezzone di partita’ ( giusto perché era per beneficenza/ Pasetto e perché non voleva mettere a rischio … Pechino).
Come terza panoramica del lunedì metto IL RESTO DEL CARLINO, il quotidiano che sportivamente conosce benissimo Vigor Bovolenta visto che le sue Redazioni sono state territorialmente competenti per raccontare i campionati elle squadre nelle quali Vigor Bovolenta ha giocato, tra Emilia Romagna e Umbria.
Così la testata nazionale gli ha dedicato il PRIMO PIANO con la firma di Giuseppe Catapano col suo articolo da Forlì titolato “ Si è appoggiato a me, poi è crollato”/ Forlì, lo choc dei compagni di squadra. Marrazzo, il primo a soccorrere Bovolenta:<<Non lo dimenticheremo>>.

 

 

E da Ravenna il Resto del Carlino ha titolato :” Disperata corsa di Federica Lisi al capezzale del marito. La chiamata alla moglie:<<Vigor sta male>>
Tra i personaggi citati nell’HANNO DETTO  sono stati citati così Julio Velasco (ex ct, oggi all’Iran); Gin Paolo Montali ( Ex Ct della nazionale), Andrea Giani (Ex capitano azzurro), Marco Bonitta (ex allenatore Ravenna Volley), Roberto Balzani (sindaco di Forlì).
Di particolarissimo profilo professionale/umano l’articolo di Doriano Rabotti, nel primo piano da Macerata che titol <<Mi gira la testa, voglio il cambio>> Gli ultimi istanti di Bovolenta/ Volley, domani l’autopsia del campione morto in campo a 37 anni/
Detto che , da Ravenna, veniva proposta la ‘scheda’ LA CARRIERA, col titolo “Dai successi azzurri agli scudetti con Ravenna e Modena “A 21 anni era già nella Nazionale dei fenomeni” segnaliamo che ‘di spalla’ venivano segnalati “GLI ALTRI CASI” riferiti ad alcuni drammi dello sport sul campo ( Renato Curi, Mar Foè, Antonio Puerta, Fabrice Muamba).
Per quanto riguarda l’inserto “Redazione di Rovigo” segnalo la foto di Vigor Bovolenta con la didascalia “Ciao Campione”, quindi il titolo “Bovolenta muore in campo, la sua Taglio di Po in lutto” e col COMMENTO di Valentina Beltrame ( giornalista originaria di Taglio di PO, ora in tour) titolato “IL NOSTRO IDOLO”.

 

 

All’interno un ampio resoconto redazionale di Tiziana Piscopello frutto anche di alcuni ‘passaggi’ tra la Gente di Taglio di Po, più un secondo approfondimento dl titolo “La Storia e le Voci” e sottotitolo “Un esordio a Polesella, poi la carriera che lo ha portato a vincere una Coppa del Mondo” written by Mario Tosatti. Quindi “Il Cordoglio del Mondo dello Sport” raccontato da Osvaldo Prestia con le dichiarazioni di Marta Menegatti (in foto) e Bruno Piva.
A completamento un articolo di spalla , titolato IL PRECEDENTE, dedicato a “Cerrato stroncato da un aneurisma. Aveva 26 anni, era cresciuto a Loreo. Nel 2005 giocava in B1 nel Sant’Antioco/.
Una storia che il sottoscritto ha nel cassetto, fin da quando avvenne la disgrazia.
Una storia che l Loreo Sportiva non ha mai dimenticato, tanto che in sinergia con alcune Assoiazione Benemerite ( vdi Panathlon Club Adria) sono state organizzate in Polesine manifestazioni di livello internazionale grazie al supporto della Federazione di Pallacanestro, appunto dedicate a Michele Cerrato.

Ad integrazione del nostro viaggio tra i Mass Media, segnaliamo che al MARTEDI’ su la Gazzetta dello Sport fa FIPAV ha dedicato a Vigor Bovolenta una intera foto-pagina.
E che sempre al martedì, su LA VOCE DI ROVIGO hanno dedicato a Vigor Bovolenta una intera pagina. Proponendo IL RICORDO a firma di Luca Crepaldi e raccontato da “Emanuela Spadon, cugina di Vigor Bovolenta” dal titolo <<Un gigante “con gli occhi da cerbiatto” e sottotitolo “Quando lo trovavo a casa di mia madre, sua nonna, lei diceva: ‘Questo cresce sempre’.
In un articolo ‘di spalla’ un’altra notizia di ‘amaro servizio’. Cioè “Oggi a Macerata l’autopsia. La Lega:”Proporremo ai club un fondo di solidarietà”
In taglio basso ancora Anna Volpe raccontava “TAGLIO DI PO/ La città si prepara ad abbracciare il suo campione per l’ultimo saluto. Incerta la data dei funerali/
Aggiungo soltanto che poi Anna Volpe mi ha telefonato segnalandomi data e orario dei funerali, così come peraltro mi era stato appena segnalato da un sms ‘familiare’.

 

 

Passando al MERCOLEDI’ , sempre con riferimento al nostro tour tra i Mass Media, segnaliamo che su Il Resto del Carlino, Redazione di Rovigo, nelle due pagine intere del Primo Piano l prima (senza firme) era articolata in tre approfondimenti titolati come segue:
a)    In quattromila per l’addio a Bovolenta. Taglio di Po abbraccia il suo campione. Amici, parenti, autorità, tanti i presenti previsti per oggi ( ore 16).
b)    L’INCHIESTA/ Nessuna risposta dall’autopsia.
c)    LA PROPOSTA/ Del presidente della Federazione Nazionale Volley Diego Mosna. Un fondo di solidarietà per Federica e i quattro bambini.

Nella pagina a fianco un articolo a firma di Mario Tosatti dal titolo “Anche i colori rossoblu dell’esordio nella chiesa che sarà gremita di atleti”/ da Polesella alle Olimpiadi, una carriera che è un esempio.
Tra l’altro nell’articolo veniva proposta sia la Testimonianza di Enzo Chiarello che la Testimonianza di Carlo Benini , storico dirigente rossoblù che all’epoca andava  a prendere col pulmino proprio Vigor a Taglio di Po per portarlo agli allenamenti a Polesella.
Di ‘spalla’ venivano proposte alcune foto relative a “I FATTI” e cioè Il Malore, I Soccorsi, Il Decesso, con relative brevi didascalie.

 

 

QUINTA NEWS SULLA “SCOMPARSA” DI VIGOR BOVOLENTA ( by Sergio Sottovia) /
LA GIORNATA DEL PIANTO A TAGLIO DI PO NEL NOME DI “BOVO” / TUTTO IL MONDO VOLLEY SI E’ STRETTO ATTORNO ALLA SUA “GRANDE FAMIGLIA”.

Incontro la Gente a Taglio di Po, ci si saluta in silenzio, anche se affiorano i ricordi legati a Vigor. Sono in tanti ad essere arrivati in anticipo, per aspettare l’arrivo di Vigor davanti alla chiesa. Non si fanno domande. Tutti sono lì per Vigor, per testimoniare l’affetto al campione, all’Uomo, alla sua Grande Famiglia.
Ho la sensazione che se anche non ci fosse stato ‘tutto organizzato’, tra Polizia Municipale e Protezione Civile, comunque ognuno sarebbe stato ‘al suo posto’.
Praticamente ‘due file naturali’, la Gente tra il sagrato della chiesa e la grande piazza.
Ovviamente tanti fotografi ‘professionali’ che però si muovono ‘in punta di piedi’; per rispettare Vigor. Arrivano i suoi Amici Campioni come fossero soltanto …gli Amici di Vigor.

Il “Grande Ragazzo di Taglio di Po” che tante volte Giannino Dian, corrispondente da Taglio di Po per il Gazzettino, ha raccontato “da cronista storico’ della vita sportiva e familiare di Vigor Bovolenta, ‘raccontandolo confidenzialmente con puntualità e correttezza in ogni momento ‘principale’ di Vigor Bovolenta ‘cuore tajante’.
Adesso, lì davanti alla Chiesa di Taglio di Po, c’è la sensazione che “tutti” conoscano “tutto” di Vigor.
L’ha detto bene sua moglie Federica Lisi ,nel suo discorso in chiesa.
Per certi versi non le piaceva ‘tutta quella gente’ venuta a salutare il suo Vigor, per certi versi poteva sembrare ‘invadente’, per certi versi Lei Federica pensava che…
“Invece adesso - l’ha sottolineato Federica nel suo ‘parlato’ in chiesa – adesso LEI era contenta di vedere tutta quella Gente, tutto quell’affetto per Vigor, perché aveva capito che erano stati in tanti a venire anche da lontano pur di salutare il suo Vigor”.

 

 

Perciò anch’io in quel momento mio sono sentito libero e per certi versi autorizzato nel raccontarvi e documentare tutto ciò che il ‘Cuore della Gente” ha ‘vissuto e pensato’ direttamente mercoledì 28 marzo 2012, quando Taglio di Po & il Mondo Volley hanno accompagnato Vigor prima in chiesa , poi in cimitero e poi … in Cielo, dove è stato chiamato dal ‘più grande allenatore di tutti’ per essere - come ha detto sua moglie Federica Lisi – ‘Capitano della Nazionale del Mondo.

Tutto questo anche se so che non sarà possibile, perché Vigor era amato da TUTTI, e noi abbiamo visto solo una ‘parte’ di tutto il bene che si è meritato Vigor.
Perciò mi farò ‘aiutate’ dalle cronache giornalistiche anche per citare personaggi e sensazioni/commozioni che di strada ne hanno fatto tanta con e al fianco di Vigor Bovolenta, ‘camminando e cantando la stessa canzone’ del Mondo Volley e dintorni.

Quando è arrivato Vigor , sua moglie Federica e suo figlio Alessandro con indosso la mitica maglia numero 16, lo hanno ‘accompagnato’ ‘vestito col tricolore’ della bandiera italiana. E in tanti non hanno trattenuto le lacrime, lì sul sagrato della Chiesa di Taglio di Po, mentre “ I suoi vecchi compagni hanno portato la bara a spalle” .
<<Le senti quelle mani, Vigor? Le mani di Ros, di Smu, di Giombo, di Zlati, di Cris? Le stesse che ti lanciavano in aria dopo una vittoria, quelle dei tuoi compagni di tanti successi in maglia azzurra. Ci sono anche oggi, le mani di Rosalba, i papi, di Giombini, di Zlatnov, di Savani. A reggerti ed accompagnati nel viaggio verso il cielo”.
Sono le parole dell’incipit scritto da Doriano Rabotti, il giornalista de Il Resto del Carlino che ha conosciuto bene Vigor e il suo Mondo Volley.
Ecco “Quelle mani” erano le mani di tanti suoi Amici Campioni che ho visto ‘arrivati’ lì a Taglio di Po per l’ultimo saluto a Vigor, o a “Bovo”, cioè il nomignolo col quale Vigor veniva chiamato dai suoi tanti amici.

 

 

Erano ‘perfetti insieme’ Federica & Vigor, l’ha detto LEI stessa ‘salutando Vigor’ in chiesa.
“Perfetti per sempre” , Federica e Vigor, insieme ai loro quattro figli.
Per questo erano lì in tanti. E “Quelle Mani” erano le mani di tutti. Erano le mani di Andrea ‘Nano’ Anastasi che ha stimato tantissimo Vigor fino a chiamarlo alle Olimpiadi di Pechino 2008. Una convocazione insperata ma che ha visto Vigor giocare ‘più di quanto si pensasse’ e che il sottoscritto ha ‘registrato in cassetta’ nella sua ultima partecipazione per la finalina persa per il terzo posto.
Erano le mani del CT Julio Velasco e dei suoi Campioni Mondiali, quelli della Generazione di Fenomeni, quali sono stati Giani, Cantagalli, Gardini, Bracci, Fei, Pippi, Mastrangelo, Meoni, Pasinato, Sartoretti, Martinelli.
Erano le mani dei “Ragazzi di oggi”, quelle di Travica, Buti, Birarelli ‘presenti a Taglio di Po’, come i suoi ‘compagni del Ravenna di Vigor’ da Masciarelli a Marguti, Recine, Ricci e Giuseppe Brusi. Ma anche le mani di tutto il team del Ravenna in A1 di oggi.
Ma anche le mani compagni e avversari, tra cui Jack Sintini, e Nurko Causevic.
E il presidente del Modena dello scudetto di Vigor, cioè Giovanni Vandelli che peraltro ‘all’arrivo i Vigor’ ha avuto un malore ed è stato soccorso dai sanitari del 118 e trasportato a Porto Viro nella vicina  Casa di Cura Madonna della Salute

 

 

Ma erano anche le mani dei suoi tanti ‘amici pallavolisti’ di Taglio di Po, a partire da quelle di Michele Franzoso, quelle dei tajanti delle Vecchie Glorie Tagliolesi per i quali Vigor non si è mai ‘risparmiati’ per esserci nelle varie sfide ‘finalizzate’ alla solidarietà.
Erano le mani di Doriano, di Marcellino, di Giovanni e tanti suoi amici ‘tajanti’ che Vigor ben conosce e per i quali LUI non ha bisogno che gli ricordi i cognomi.
Se entrassi in cronaca dovrei ricordare che la Protezione Civile a carattere intercomunale era ‘coordinata’ da Ivano Domenicali, che Maurizio Finessi era il comandante della polizia municipale che ha organizzato la logistica per ospitare la ‘tanta gente accorsa’, che erano presenti le autorità, da Maria Claudia Ricciardi commissario straordinario prefettizio di Taglio di Po al prefetto Romilda Tafuri, dall’ex sindaco Marco Ferro a Layla Marangoni,
dal questore Eugenio Russo a Tiziana Virgili presidente della Provincia di Rovigo, dall’assessore regionale Isi Coppola a Bruno Piva delegato Coni Provinciale oltre che sindaco di Rovigo. E c’era Giovanni Chillemi sindaco di Ariano , Bobo Barbujani sindaco di Adria , Marina Bovolenta sindaco di Corbola, Vilfrido Siviero per il sindaco di Porto Tolle, e Guido Guerrieri da Ravenna e Paolo ragazzini da Forlì.

Ma potrei andare avanti con tanti cognomi del mondo sportivo (da Giorgio Zamara a Cinzia Avanzi Menegatti, da Flavio Zampieri neo governatore Panathlon Area Triveneto) fino a quelli dei sindaci e dei rappresentanti istituzionali dei Comuni limitrofi a quelli del Mondo Volley tutti venuti a Taglio di Po per salutare “Bovo”.
Nomi e persone ‘noti e meno noti’ che ho visto piangere come ragazzini, da Carlo Magri presidente della Federvolley a capitan Bernardi e Zorzi, da Tovo  a Cavallini, Della Lunga e Pasinato, fino alla piccola Valle ‘grande coach della pallavolo’. E poi tutti i suoi ‘compagni’ del Volley Forlì coi quali Vigor ha giocato la sua ultima partita sul campo di Macerata.
Tra l’altro li ho incrociati e salutati al momento della loro partenza , sui due pullman che li avevano accompagnati a Taglio di Po.

Ma sopra tutto mi piace sottolineare la affettuosa presenza ‘ordinata e sportiva’ delle locali squadre giovanili della pallavolo e del calcio, accompagnate dai rispettivi dirigenti.

 

 

Certo, era una folla oceanica e tanti erano i mass media presenti, compreso le televisioni che hanno intervistato i tanti Campioni presenti, chiedendo loro un pensiero e un ricordo di Vigor.
D’altra parte Vigor era un “Campione del Volley” che ha portato alto il nome dell’Italia a livello Mondiale, e sopra tutto era scomparso prematuramente a soli 37 anni , lasciando nel pianto sua moglie Federica e i suoi figli Alessandro, Arianna, Angelica, Aurora, tutti nomi che iniziano con la A, come peraltro Antonio il fratello di Vigor…
Come Angelo Lazzarin che ha officiato la messa, anzi il suo amico Don Angelo che era  già più di una promessa nell’Empoli quando decise di accettare la ‘convocazione ecclesiastica’ da parte di Dio.
Quel Dio che, l’abbiamo detto’  ha ‘convocato in cielo’ il Campione Vigor Bovolenta, perché – l’ha sottolineato suo moglie Federica “ Hanno deciso di fare una squadra in Cielo, mancava il campione,  il numero uno. E hanno deciso di prenderselo proprio quando giocava”.
Ha detto il parroco padre Adriano Contran:<< Abbiamo tanti perché da chiedere al Signore… a Lui dobbiamo anche chiedere di essere sorretti dalla fede e confortati alla speranza di continuate il nostro cammino terreno verso la vita eterna … Fa che Vigor, assieme al fratello Antonio, continui da lassù a guardare e sostenere al sua famiglia”.
Ho cercato la voce di don Angelo ( ora sacerdote della Parrocchia Navicella di Chioggia) e suo fratello Matteo ‘il dottore-calciatore’ mi ha detto che ‘era quello ch leggeva il vangelo’….

 

 

Ho ascoltato la voce di padre Damiano Baschirotto ( appositamente venuto da Vicenza) e ho ascoltato la sua testimonianza relativa al suo incontro con Vigor “ quando era venuto per chiedermi la celebrazione del matrimonio con la sua Federica. Nel suo nome c’era la forza, il vigore per essere un campione. E lo era, nella vita e nello sport. Aveva raggiunto grandi traguardi e costruito una splendida famiglia. Oggi la comunità riconsegna al Signore il suo campione, nella convinzione che lassù, assieme al fratello Antonio, possa continuare la sua carriera”.
E poi “ Quando si è accasciato sabato sul campo ha abbandonato la palla; raccogliamola noi quella palla, per vincere la partita della vita, e viviamo l’uno per l’altro”
Grande Vigor, grande Federica. Ai piedi della bara un pallone da pallavolo  e pochi fiori perché la ‘sua famiglia’ ha chiesto di devolvere eventuali donazioni all’Ail e all’Admo, di cui Vigor era testimonial.
Quando parlava Federica h commosso il ‘Mondo’ ben oltre quel mondo –presente che la ascoltava anche dagli altoparlanti tra Piazza Venezia e piazza IV Novembre a Taglio di Po.
Federica aveva la voce dell’amore gioioso per il suo Vigor, perché questo avrebbe voluto il suo Vigor.
Tant’è che Federica ha detto:<< Vedo tanto dolore e lacrime, Bovo non avrebbe voluto così. Lo conoscevo bene… Era simpatico, buono, bravo. Non dovrei dire questa parola, ma lo dico anche se sono in chiesa … era un ‘cazzone’ ma noi eravamo perfetti, come lo sono Alessandra, Arianna, Angelica e Aurora. Saremo ancora perfetti insieme…>>
Quasi una “benedizione a tutti”, quello di Federica con la mano, dopo la sua ultima camminata al fianco del suo Vigor.
Ho detto tutto? L’ho fatto per Vigor, per Federica e la sua famiglia, per papà Gino e mamma Luciana che poi ho salutato là nel cimitero davanti e dentro la tomba di famiglia. Che forza la ‘serenità d’animo’ di papà Gino, mamma Luciana, sorella Ambra.
E ho salutato Vigor e suo fratello Antonio. E ho salutato “quello spilungone” di suo nipote Alberto, il 16 ragazzino che avevo visto a Taglio di Po ‘mettere dentro canestri’ davanti a casa Bovolenta e che dopo Virtus Bologna adesso a 16 gioca a basket nella Reyer Venezia.
Praticamente Vigor Bovolenta era lì, nella sala d’attesa del Paradiso, mentre in tanti siamo rimasti ancora lì al suo fianco. Assieme ai tanti campioni di quella “Generazione di Fenomeni” che pareva non volersi staccare dal suo “Bovo”.

 

 

BOVOLENTA VIGOR STORY (by Sergio Sottovia, dal libro “Olimpionici & Gentlemen”, la Top Ten Made in Polesine)

BOVOLENTA VIGOR  ( Olimpiadi ATLANTA 96 e PECHINO 2008)…(by Sergio Sottovia)
Vigor, un nome un programma. E tante coincidenze per questa 'sua' storia da 'signore' delle Olimpiadi di Atlanta 1996 e di Pechino 2008.
Quest'anno Vigor Bovolenta, tajante puro sangue, il suo 35esimo compleanno l'ha festeggiato in casa sua, cioè sabato 30 maggio a Taglio di Po, in una cornice speciale come il Galà dello Sport. Lui Vigor 'stella tra le stelle' , perché il Comune di Taglio di Po in sinergia con le Vecchie Glorie Tagliolesi ha voluto rendere omaggio ad atleti e dirigenti del calcio del Delta. “Una festa – ha detto l'assessore allo sport Renato Pregnolato – che l'Amministrazione comunale ha voluto , per premiare tutti quei 'Campioni & Signori' che Sergio Sottovia ha raccontato nei suoi tre volumi 'Polesine Gol'. Uno straordinario evento dedicato al calcio e a tanti protagonisti che hanno fatto la storia della Tagliolese negli ultimi 50 anni. Una manifestazione, questo Galà dello Sport, per restare nel cuore e nella mente di chi vi parteciperà”.
E Vigor Bovolenta è stato festeggiato a Taglio di Po come 'SIGNORE DELLA PALLAVOLO' , il Campionissimo tra le 'signore della pallavolo', cioè  quelle  'ragazzine' della US Virtus che in quel fatidico 29 giugno 1980 conquistarono addirittura il titolo italiano Under 15. Quasi a ribadire che la pallavolo a Taglio di Po è una 'produzione di origine controllata’, visto che proprio quest'anno la tajante Elena Gabrieli aveva appena partecipato , ad aprile, agli Europei di Rotterdam con la Nazionale Italiana.

 

 

Un 'ragazzo d'oro' in tutti i sensi, Vigor Bovolenta, sempre disponibile nei confronti dei suoi amici di Taglio di Po, come lo era stato anche l'anno scorso a Pasquetta , quando l'ho incontrato per la prima volta, sempre 'gancio ' il calcio e le Vecchie Glorie Tagliolesi, a margine di una partita di beneficenza alla quale Vigor ha 'voluto' partecipare e giocare in favore dello sfortunato Paolo Pasetto, al quale ha donato la sua 'maglia azzurra'.
Una partecipazione che peraltro per Vigor era anche un revival.
Ha ricordato infatti Vigor:” E’ stato un piacere ritrovare alcuni amici come Cristian Boscolo detto Pelè che ha fatto strada tra i professionisti, ma coi quali ho giocato assieme nella Virtus dagli 8 ai 13 anni, quando da terzino sinistro sfruttavo la mia statura per segnare gol di testa”.
Ma casa Virtus era una Polisportiva e se Vigor nel calcio segnava almeno 5 gol a stagione, beh per uno come Bovolenta che a 14 anni era già alto 1.84, la pallavolo diventò presto il suo …sbocco naturale.

Già, ma quanta strada ha dovuto fare questo 'ragazzino spilungone' partito dalle giovanili della Virtus per arrivare a bissare Atlanta 96 con Pechino 2008 ?
Coincidenza volle che quest'anno il sottoscritto abbia raccontato la storia 'tajante' di Vigor su un sito internet. Una storia frutto di tante confidenze fattemi da chi  l'ha visto crescere, il piccolo grande Vigor Bovolenta della Virtus.
Era un'anteprima di un Personaggio – Story che avrei fatto tra ...due anni.
Invece eccomi qua in anticipo, col Vigor Bovolenta 'olimpionico' , tranquillizzato anche dal suo sms (era fine luglio, appena prima dell'Olimpiade di Pechino) che solo un GRAN SIGNORE poteva regalarmi con tanta semplicità straordinaria.

 

 

La stessa con la quale Vigor riconosce i meriti a quanti , a Taglio di Po e dintorni, lo hanno aiutato a muovere i suoi primi passi nel mondo della pallavolo.
Era la Virtus del presidente Giuliano Zampieri e degli allenatori Luciano Zanella, Pierugo Duò e Giannino Bernardinello. Una triade 'pigmalione' e imprescindibile per l'olimpionico di Atlanta – Pechino. Imprescindibile come classico punto di partenza.
Appunto quello di Vigor Bovolenta nato a Taglio di Po il 30 maggio 1974.
Uno spilungone che a Taglio di Po, da giovanissimo nell'Under 15, era già alto 1,90.
Ne sa qualcosa Giannino Bernardinello che di quella Virtus 88/89 del presidente Cesare Girotti ne era allenatore, quando in Seconda Divisione gli avversari erano Occhiobello, Libertas San Pio X, Tor Castelmassa. Tant'é che era questa la nota testuale del coach su Vigor:” Cambiare pantaloncini, perché necessità 56/58”.
Era appena rinato il settore maschile a Taglio di Po e Bernardinello ne era tra i promotori, con la sua passione quasi religiosa e ‘documentata’. Sia nell’insegnamento sul campo che per la storia …futura. Così risulta che Vigor Bovolenta in 2D aveva il tesserino n.1091342 e che nell’ultimo match stagionale a Stienta  (contro la Cles, il 13.5.89) come da referto Fipav , per la Virtus giocarono Diego Fabbri, Daniele Tecchiati, Pierugo Duò, Federico Bernardinello, Enrico Rosestolato, Roberto Bissacco e Vigor Bovolenta.

 

 

Poi a San Donà di Piave, dal 3 all’8 luglio, Vigor Bovolenta fu convocato dal Comitato Regionale Veneto nel raduno collegiale per i nati nel 1974.
E pensare che  a quel raduno non é stato facile mandarlo...
Ricorda infatti Giannino:” Ho dovuto insistere coi genitori di Vigor, per poterlo portare a quel raduno a San Donà. Era una vetrina troppo importante, là potevano vederlo ‘Quelli di Padova, Treviso e Ravenna’ Per questo si convinse anche sua mamma Luciana“.
Insomma il 'piccolo grande' Vigor era davvero 'portato ‘ per la pallavolo.
A questo punto il ‘dado è tratto’, perché il presidente regionale Fipav è il polesellano Bruno Schiesaro e fu così che la Virtus Taglio di Po ‘trattò ‘il passaggio di Vigor Bovolenta al Polesella 89/90, dove giocò sia nell’Under ( anche nella Rappresentativa regionale) che in prima squadra. Quanto basta perché  Bovolenta , visto in un campus estivo, approdasse al Messaggero Ravenna 90/91, a giocare nell’Under 18 allenata da Skiba, gran maestro del settore giovanile, peraltro ben visto subito Vigor anche dal coach Ricci per la prima squadra in serie A.
Che avesse carattere per fare strada , Vigor l'aveva dimostrato anche nella Virtus, quando il 'giovinotto' che giocava da banda chiese al coach di giocare 'centrale' ...come a Pechino.
Come a dire che Vigor Bovolenta, baipassando Polesella, salirà sul tetto del mondo della pallavolo.
Partendo a scalare le montagne fin dalla stagione 90/91 quando a Ravenna fece il suo esordio nella stagione in cui la squadra romagnola vinse nel 1991 sia scudetto che Coppa Italia. Un periodo lungo e felice, quello di Bovolenta a Ravenna, perché con lo stesso club vinse ben due Supercoppe Europee (nel 1992 e 1993), quindi due Coppe dei Campioni (nel 1993 e 1994), quindi nel 1997 una Coppa CEV.

 

 

Davvero un ottimo sprint, quello di Bovolenta a Ravenna, dove la pallavolo è un laboratorio nel quale il ‘mosaico’ è quasi un’arte bizantina da costruire in …Classe, ma anche nella vita.
Come racconta Vigor rivisitando quel periodo in flash back:” Sono arrivato lì che avevo solo 16 anni, e a Ravenna ho trovato la pallavolo vera, un ‘passo’ difficile nel quale l’allenatore Daniele Ricci e il dg Giuseppe Brusi mi hanno accompagnato e cresciuto come un figlio, aiutandomi a maturare in modo speciale fino all’esordio in serie A”.

Tutte stagioni da protagonista nel Ravenna, dilettandosi peraltro come dj a Radio Zero ma sopra tutto come ‘centrale’ sotto rete, tanto da meritarsi Vigor la fiducia di Velasco, il coach che oltre all'esordio in Nazionale ( il 3 maggio 1995 con l'Italia sconfitta per 3-1 dal Cuba a L'Avana) gli ha fatto fare tanta strada azzurra. Da centrale ovviamente, con tante presenze per un viaggio in maglia azzurra in cui Bovolenta ha cominciato ad impinguare un palmares di tutto rispetto. Speciale l'annata di Vigor Bovolenta nell'Italia 1995, quando vinse l'oro nella Coppa del Mondo in Giappone, l'oro agli Europei di Atene e l'oro nella World League a Rio de Janeiro.

Risultati speciali e propedeutici ad un altro risultato speciale nel 1996. Quale? L'Olimpiade di Atlanta , con l'argento conquistato in America da Vigor con la Nazionale Italiana allenata sempre da Velasco. L'argento signori, in una Olimpiade, con l'Italia battuta soltanto dall'Olanda.
Per la cronaca e per la storia quell'Italia era composta da Andrea Gardini, Marco Meoni, Pasquale Gravina, Paolo Tofoli, Samuele Papi, Andrea Sartoretti, Marco Bracci, Lorenzo Bernardi, Luca Cantagalli, Andrea Zorzi, Andrea Giani, e appunto Vigor Bovolenta.
Sempre per la cronaca e per la storia quell'Italia nel primo turno, inserita nel gruppo B, batté la Corea del Sud 3-0, la Tunisia 3-0, l'Olanda 3-0, la Russia 3-0, la Jugoslavia 3-0. Nei quarti l'Italia batté l'Argentina 3-1, in semifinale batté la Jugoslavia 3-1 ma nella finale al cardiopalma gli azzurri persero 3-2 da quell'Olanda che il team di Velasco aveva schiacciato nelle qualificazioni., 
Allora quelle emozioni Vigor Bovolenta le ha vissute ‘blowin’ the wind’ , da cavallo purosangue dentro la prateria della grande pallavolo.

 

 

Oggigiorno invece Bovolenta, pur sempre evergreen sul campo, reinterpreta il suo background con sfaccettature sia scientifiche che …filosofiche.
Sentite cosa mi ha detto Vigor alcuni giorni dopo che sul palco del Gran Galà dello Sport, aveva regalato la sua maglia azzurra della Nazionale Italiana ( il famoso numero 16) al suo primo allenatore Luciano Zanella:” L’avevo portata come omaggio al sindaco di Taglio di Po, ma poi quando ho visto che c’era in sala il professore Zanella, allora ho pensato di regalargli la mia maglia azzurra in segno di riconoscenza per tutto quello che lui aveva fatto per noi a Taglio di Po, sia nella pallavolo che a scuola. Ho pensato che la maglia azzurra fosse per il professore il massimo della riconoscenza, per la sua passione e per quel ‘sacro fuoco’ che Luciano lui ha sempre avuto per la pallavolo”.
Emozioni  a ruota libera, come quelle azzurre vissute alle Olimpiadi di Atlanta 96 e che l’attuale Vigor ripropone così:”  Abbiamo fatto grandi cose con l’Italia di Velasco, ma anche quell’Olimpiade di Atlanta l’ho vissuta con la spensieratezza della gioventù. Magari mi accorgo adesso quanto valore abbia quella medaglia d’argento alle Olimpiadi, non solo per me ma anche per l’Italia e per la storia dello sport”. 

Ma se è difficile arrivare in alto, beh lo sappiamo, ancor più difficile è restarci.
Questione di passione e di motivazioni, ma anche di qualcos'altro. Sentite il 'pensiero' di Vigor Bovolenta:” Ormai la mia avventura nella pallavolo era diventata la mia professione e stavo realizzando un sogno. Oltretutto avevo grandi motivazioni e per di più mi stavo impegnando e realizzando in una attività davvero piacevole”.

 

 

Con queste premesse Vigor ha fatto il miracolo di giocare ai massimi livelli, in Italia, in Europa e nel Mondo, per altri 12 anni, cioè fino a tutt'oggi e ...oltre.
Indossando ovviamente tante maglie diverse, perché sono state tante le società che si sono affidate a Bovolenta per centrare quegli obiettivi prestigiosi che proprio con Vigor 'centrale' potevano essere più facilmente abbordabili.
E così nel dopo Atlanta c'è stata la sua ultima stagione di Vigor nel Ravenna, un’esplosione parallela a quella dell’amico Hristo Zlatanov e ‘accelerata’ dal crack Ferruzzi che spinse Ravenna a puntare sui giovani e che culminò con quella strepitosa vittoria del 1997 a Ginevra che Vigor spiegò così:” A 22 anni vincere da capitano è stata una gioia doppia, con Ricci allenatore e Brusi da dirigente, i miei due padri”.
A Ravenna Vigor rimase otto stagioni , poi viene acquistato da quel Treviso che lo voleva quando ancora giocava nel Polesella.
Ma era destino che alla Sisley il tajante Vigor non dovesse mai giocare. Perché Vigor è uno che ama la pallavolo giocata:” Avevo davanti Gardini e Gravina, mi impuntai e chiesi di essere ceduto. Io volevo giocare , così insistetti e venni ceduto in prestito”.
E fu così che troviamo Bovolenta in casa Conad Ferrara 1997/98, in una annata, quella 1997, in cui le qualità tecniche e l'esperienza di Vigor hanno fruttato all'Italia il terzo posto agli Europei in Olanda e l'oro in World League a Mosca.

Una professionalità, quella di Vigor, che in A1 era garanzia di qualità. Perciò lo hanno voluto, in sequenza e sempre in prestito, la Piaggio Roma 1998/99 del coach Montali e la Iveco Palermo 1999/2000.
Passaggi di anno in anno, nei quali peraltro lo sportivo Vigor conquista anche la sua speciale solidità familiare:” Nel mio passaggio a Ferrara sono stato chiamato dal mio coach Ricci, invece a Roma mi sono trasferito per …amore”.
Già, perché se a portare il ‘tajante’ Vigor nel Palermo era stata una chiamata del ds Recine, invece a portare Bovolenta nella capitale era stato soprattutto il cuore…
Sorride Vigor mentre gli fanno da sottofondo le voci di Alessandro (  5 anni) e Arianna ( 1 anno) e spiega:” Dietro ogni grande uomo c’è sempre una grande donna. Mia moglie Federica, giocava anche lei a Roma, in serie A ( assieme all’amica Gioli olimpionica), poi …ha smesso a 25 anni per dedicarsi totalmente alla famiglia”.

 

 

E allora si capisce quanto quella parola ‘Ale’ tatuata sul polpaccio di papà Vigor sia davvero una dedica da libro cuore. Come peraltro il nome ‘Arianna’ tatuato sul braccio di Vigor, due nomi quelli di Ale e Arianna, che non  a caso anche sua moglie Federica si è ‘tatuata’ per sempre. Sentite la spiegazione ‘autentica’ di papà Vigor:” La famiglia per noi è un valore che …vale per sempre”. 

Una specie di sottofondo musicale anche nei passaggi di anno in anno vissuti da Vigor, come la stagione a Palermo dove la Iveco ha cercato di capitalizzare le esperienze ‘internazionali’ dell’allenatore argentino Lozano.

Stagioni nelle quali, per quanto riguarda la Nazionale Italiana vedranno Bovolenta fregiarsi della medaglia d'oro nella World League (Cile 1999, a Mar de La Plata) e agli Europei in Austria, mentre l'anno dopo per l'Italia e per Bovolenta ci sarà nel 2000 la medaglia d'oro a Rotterdam , in Olanda.
Va in flash back ancora Vigor, ‘ragionando’ sul valore ‘morale’ della maglia azzurra e dell’Italia:” Ascoltare l’inno di Mameli , magari davanti a 8000 spettatori, è sempre stato un’emozione speciale. Poi all’estero …la nazionale è sempre qualcosa di speciale.  Ricorderò sempre quella volta che avevamo appena vinta la medaglia d’oro a Mar de La Plata nel 1999,  ed eravamo all’aeroporto di Buenos Aires in attesa dell’aereo per il rientro in Italia. Che emozione quando ci venne incontro un 80enne dicendoci ‘sono un italiano emigrato in Argentina, qui mi sono sposato e ho i miei figli, ma ….grazie ragazzi per avermi portato dall’Italia il profumo della nostra terra”.

Tutto questo in un  mondo della pallavolo in cui Vigor Bovolenta é certamente un professionista , ma non certo un globetrotter, non fosse altro perché ha messo su casa a Ravenna. E allora ecco che il nostro Vigor da Taglio di Po,  nel Terzo Millennio, ritrova la giusta stabilità ritornando sulla 'retta via' , cioè la via Emilia, quella che gli addetti ai lavori chiamano la 'strada della pallavolo'. Così Bovolenta farà il 'centrale ' nella Unibon di 'casa' Modena, per tre stagioni dal 2000 al 2003 ( due con l’allenatore Lorenzetti e una con Bagnoli) vincendo lo scudetto 2001/02 e impinguando il suo palmares 'azzurro' con la medaglia d'argento agli Europei disputati nella Repubblica Ceca.

 

 

A questo punto cambia il coach della Nazionale Italia e lui Vigor resta fuori dal giro della maglia azzurra. Ma non resta fuori dal giro delle grandi squadre. Così Bovolenta passa alla Copra Piacenza non certo per chiudere la carriera da 'vecchietto’. Anzi a Piacenza il nostro Bovolenta ci resterà per cinque stagioni da protagonista, guarda caso disputando tre finali scudetto e vincendo una Top Teams Cup. In un Piacenza allenato il primo anno da Velasco, il secondo dallo slavo Travica, quindi due da Dall’Olio e l’ultima, la quinta, da Lorenzetti.
Lapalissiano Vigor:” E’ ovvio che restando protagonista a certi livelli, ci si ritrova anche con gli allenatori precedenti”. 

Insomma Vigor è sempre lui, di nome e di fatto, così col ritorno di Anastasi alla guida della Nazionale Italiana c'è anche il ritorno di Vigor Bovolenta in maglia azzurra.
Se l'aspettava Vigor? Diciamo che Andrea Anastasi ha sempre creduto in lui e non ha guardato la sua ...carta d'identità, perché lui Vigor lo conosceva bene.
Come lo conoscevano bene 'quelli della Virtus di Taglio di Po' che in quei giorni preolimpici  ' Pechino 2008'  sono andati in flash back per dirmi:” Vigor aveva carattere e sapeva soffrire per la pallavolo. Perciò passavamo tante ore in palestra, dove veniva anche a fare il segnapunti. E’ stata quella la sua forza, quella che l’ha fatto diventare grande”.
A partire da quella lettera di convocazione del 30.05.1990 firmata da Flavio Zampieri per il Comitato Regionale Veneto , per il VII° Trofeo ‘O.Conti’ , Under 16 maschile a Chioggia, dove Vigor ha giocato assieme a Matteo Rossi, Simone Vulpinari, Mirko Ghedini, Nicola Negri Gianluca Bicego, Stefano Formai , Mirko Trevisani e Federico Bernardinello.
Era l’epoca in cui Bovolenta era al Polesella e Fabio Volpe era presidente Fipav Veneto.
Epoca in cui Skiba disse al sopracitato Bernardinello tajante::” Non ti preoccupare. A Ravenna faremo due cose. Lo allungheremo e lo faremo diventare come un elastico”. Detto da Skiba era significativo della potenzialità di Vigor, perché Skiba allenatore ha forgiato tanti giovani Nazionali Juniores che poi ha ‘ceduto’ nel gruppo di Velasco.  Un personaggio Velasco che ‘pretendeva tanto da tutti’ e  del quale – sottolineava Skiba – proprio Vigor era entrato nelle simpatie tecniche.

Quelle stesse 'simpatie tecniche' che Vigor Bovolenta si è meritato da Anastasi ( me l'ha detto lo stesso coach, incontrato col gotha della pallavolo italiana alla Romanina Country di Crespino) , per essere protagonista a 34 anni con l'Italia alle Olimpiadi di Pechino 2008.
L'ho seguita quell'Italia 'cinese' , una corsa azzurra frenata da tanti infortuni, ma dove ho visto 'cuor di leone' Vigor guadagnarsi il posto da titolare e la finalina per il terzo posto.
Per la cronaca e per la storia l'Italia di coach Andrea Anastasi aveva questa rosa giocatori:  Luigi Mastrangelo,  Mauro Gavotto , Valerio Vermiglio, Marco Meoni, Alessandro Paparoni, Alberto Cisolla, Matteo Martino, Hristo Zlatanov , Mirko Corsano, Alessandro Fei, Emanuele Birarelli, quindi col numero 16 il tajante Vigor Bovolenta.
Mi piace segnalare questa annotazione: se Fei, Meoni e Mastrangelo erano alla terza partecipazione olimpica, beh solo Meoni veniva da lontano tanto quanto il polesano Vigor Bovolenta, cioè da ...Atlanta 96.  

Per la cronaca e per la storia questa è la sequenza risultati dell'Italia di coach Anastasi: nelle qualificazioni Italia batte Giappone 3-1, quindi Usa – Italia 3-1 e infine Italia Venezuela 3-0, come Italia – Bulgaria 3-0, quindi Cina – Italia 2-3. Giusto per accedere ai quarti, dove l'esperienza dell'Italia fa aggio anche sugli infortuni andando a battere per 3-2 la Polonia capitalizzando sia i 20 punti di Gavotto e i 18 punti di Cisolla, ma anche i 'sostanziosi' 14 punti messi a segno proprio da Vigor Bovolenta muro centrale.
Ci ha provato l'Italia nelle semifinali a reggere il ritmo del Brasile, ma i sudamericani sull'1-1 hanno sprintato andando a vincere per 3-1. Restava comunque la speranza di andare sul podio, ma il 24 agosto 2008 l'Italia incerottata quanto Vigor Bovolenta riusciva a rendere solo difficile la vita alla Russia che , vincente 3-1, spegneva le residue speranze azzurre, poco prima che nella finalissima gli Stati Uniti conquistassero l'oro battendo per 3-1 il Brasile.   

Purtroppo non è arrivata la sospirata medaglia di bronzo. Sarebbe stato il massimo per quell'Italia e per Vigor Bovolenta.
E perché no, per Taglio di Po e per il Polesine, ma che Vigor , il centrale delle Olimpiadi di Atlanta e di Pechino, commenta cosi:” Se ad Atlanta 96 ci ero arrivato da giovane, all’Olimpiade di Pechino ci sono arrivato in piena maturità. Nella prima Olimpiade ho visto una grande organizzazione e pensavo di aver visto il massimo, invece a Pechino ho visto …qualcosa di meglio. Poi sapevo che era la mia ultima Olimpiade e l’ho affrontata con grande senso di responsabilità, preparandola nei minimi particolari”.
Spiega ancora Vigor:” A ripensarci adesso sto rivalutando anche l’argento conquistato ad Atlanta 96, anche perché è un argento che è entrato a far parte della storia dell’Italia e della pallavolo. Per quanto riguarda Pechino 2008, beh c’è il rammarico di non essere saliti sul podio, ma bisogna anche considerare che non eravamo certo tra i favoriti, per cui possiamo essere comunque contenti”.

Adesso , nel dopo Pechino, la Nazionale Italiana ha iniziato il suo nuovo corso partendo dai giovani, ma il senatore Vigor Bovolenta, l’olimpionico che vale doppio, non ha affatto staccato la spina.
Anzi ha sfornato un'altra stagione 'al bacio' perché con la nuova maglia del Perugia Rpa-LuigiBacchi.it è stato protagonista nel campionato 2008/09 (allenatore Vincenzo Di Pinto)  restando in corsa fino ai quarti di finale, eliminati peraltro da quel Piacenza che si aggiudicherà lo scudetto.

Un ‘Campione & Signore’, l'avevo definito quando l'avevo visto calciatore in 'campo per beneficenza’ a Taglio di Po, assieme ai  vari Albiero, Bonafé, Tivelli, Boscolo e gli altri calciatori storici professionisti, amici delle Vecchie Glorie Tagliolesi.
Un ‘Campione & Signore’ come quando l'ho rivisto a Taglio di Po, al Gran Galà dello Sport, l’ultimo sabato di maggio, dove tra l’altro l’ho intervistato per Telestense con Marco Mariotti.

E così il sottoscritto, come tanti ha applaudito Vigor Bovolenta nel giorno del suo compleanno, specie quando si è detto orgoglioso che ci fosse già un altro tajante a prenderne il testimone in maglia azzurra, cioè l’Elena Gabrieli presente in sala e convocata per i mondiali pre-juniores in Thailandia.
Ma la scheda tecnico –sportiva dl personaggio Vigor Bovolenta, l’abbiamo detto,  non è affatto arrivata al capolinea. Così , quando gli ho ricordato che lui da centrale della pallavolo potrebbe essere longevo quanto di solito è il portiere nel calcio, ecco che Vigor Bovolenta …guarda avanti:” Quest’anno giocherò ancora nel Perugia ( tra l’altro dell’esordiente coach Sartoretti suo ex compagno di squadra a Ravenna e in Nazionale), ma mi piacerebbe giocare ancora per tre-quattro anni, poi mi piacerebbe restare nel mondo della pallavolo”.

Insomma il Vigor 'tajante' che il 21 gennaio 2007 contro Montichiari ha ‘firmato’ i suoi 1000 muri in serie A, potrebbe impinguare quel palmares che, sintetizzando sotto la 'figurina' Bovolenta potrebbe registrare in didascalia 2 Campionati Italiani, 1 Coppa Italia, 2 Supercoppe Europee, 2 Coppa Campioni, 1 Coppa Cev , 4 World League , 1 Campionato Europeo. Olimpionico ad Atlanta 1996 ( argento ) e Pechino 2008 ( quasi bronzo).

Poi chissà ! In fin dei conti Vigor Bovolenta, ‘doppio olimpionico’ soltanto perché ha saltato Sidney per colpa della caviglia rotta, orgoglioso in modo speciale della medaglia d’oro nella World League 1995 a Rio de Janeiro, adesso gioca a casa – Perugia.

Dove è stato protagonista quest’anno e vuole esserlo l’anno prossimo, mentre , guardando avanti, pensa al futuro prossimo col nuovo studio di fisioterapia che ha deciso di aprire a Piacenza assieme a Marco Savino e Alessandro Russo, i due amici specialisti.
Tanto tutto è a due passi da Ravenna, dove papà Gino e mamma Luciana fanno presto ad arrivare.
Guarda caso la città in cui il tajante Bovolenta è salito sull’ottovolante della pallavolo ascoltando il consiglio di suo fratello Antonio ( purtroppo prematuramente scomparso nel 1990), lo stesso che, dopo  una serata al circo,  ha convinto mamma Luciana di chiamare Vigor il suo fratellino in arrivo, in onore di ‘quel’ trapezista russo che ‘volava’ sopra la rete.

Insomma, per chi crede nei sogni, quella di Vigor era una storia già scritta, da personaggio ‘nel blu dipinto di più’ , guarda caso con la maglia azzurra della nazionale.
Una storia che ha visto Vigor diventare grande e importante nello sport e nella vita , step by step, dalla prima macchina speciale (identica a quella di bomber Bobo Vieri, allora calciatore al Ravenna, giusto per risparmiare), fino ai trofei mondiali e alle Olimpiadi di Atlanta 96 e Pechino 2008.
Una storia che Vigor, per tanti Sandokan per altri ‘solo e sempre’ Bovo, ha vissuto spesso di corsa, prima sulle strade del Delta del Po e poi sulle grandi autostrade della pallavolo dove anche una ‘bolla d’acqua’ può sbarellare un campione …dal tunnel al guard rail.
Tutte cose che Vigor, estroverso quanto pragmatico uomo –squadra, ha metabolizzato ripartendo sempre dai ‘fondamentali’ della pallavolo e della vita, cioè da quel muro e da quelle schiacciate che assieme al suo habitat familiare nel triangolo Taglio di Po - Ravenna – Roma costituisce la sua àncora di salvezza o coperta di Linus che dir si voglia.

Ma se Ravenna, l’Emilia Romagna e l’Italia hanno dato tanto a Vigor il pallavolista, beh quantomeno bisogna riconoscere che Vigor il ‘trapezista’ centrale ha …ricambiato con gli interessi. Nel segno di una tradizione sportiva familiare iniziata da nonno Antonio, calciatore della Tagliolese, e che potrebbe continuare ad alti livelli col nipote Riccardo Trevisan ( figlio della sorella Ambra) che nel cortile di casa ‘tajante’ ho visto fare ‘canestro su canestro’ prima di partire per Bologna, dove il 12enne alto già 1,92, andrà alla Fortitudo Basket sperando di diventare famoso come lo zio Vigor.

Anche per questo, nella giornata del Gran Galà dello Sport di Taglio di Po, non  solo papà Gino e mamma Luciana e sorella Ambra erano felici di stare assieme al loro Vigor, ma tanta gente polesana si è 'gustata' la semplicità del suo campionissimo Vigor Bovolenta, vicinissimo ai suoi 'piccoli amici tajanti' anche se dall'alto dei suoi 202 centimetri di altezza.>>

EXTRATIME by SS/ La cover è per Vigor Bovolenta nel suo classico ‘batti cinque’ coi compagni’ della Generazione dei Fenomeni, prima di salire in Cielo. La foto by L.M. è stata esposta sulla facciata della Chiesa di Taglio di Po. Immensa come immenso è stato Vigor per tutti i suoi amici, Familiari e Mondo Volley.
Poi nella prima parte della fotogallery ho proposto alcune immagini della Giornata dell’Ultimo Viaggio di Vigor.
Dal suo arrivo in chiesa, mano nella mano coi suoi Compagni del Mondo Volley, alla partecipazione accorata della Gente, allo sconforto dei Grandi Campioni del Mondo Volley ( da Velasco a Magri, da Bernardi e Zorzi & Company), e soprattutto al dolore immenso della Grande Famiglia di Bovolenta, da papà Gino a mamma Luciana a sorella Ambra.
Indimenticabile Vigor Bovolenta e il suo sorriso. Anche per questo, ricordando le parole di sua moglie Federica Lisi ( Vigor era buono…) vi propongo la foto di Vigor insieme al sottoscritto, perché è da quell’incontro ‘sul campo’ di Taglio di Po che avevo pensato di scrivere la sua storia ‘a quattro mani’ per un Libro che non sapevo quando e dove sarebbe stato pubblicato.
Ebbene, “Quella Storia” anzi la VIGOR BOVOLENTA STORY sopra ‘riproposta’ ve la voglia ‘commentare’  come segue, con le stesse didascalie pubblicate sul citato libro by Panathlon Rovigo dedicato agli “Olimpionici & Gentlemen”, dei quali tra l’altro Vigor è stato l’unico a disputare due Olimpiadi (Atlanta ’96 e Pechino 2008).

01_US VIRTUS TAGLIO di PO ( camp prov “Ragazzi” 1988/89).
In piedi da sx: Fecchio Sandro, Moretto Nicola, Bovolenta Vigor (n.8), Marangon Nico, Pregnolato Giorgio, Franzoso Francesco
Accosciati: Grandi Devid, Milani Emiliano, Rosestolato Enrico, Fini Luigi, Marangoni Ivo, Milani Loris.
02_Vigor Bovolenta ( n.10) giovane promessa di un Messaggero Ravenna super premiato con 4 coppe.
03_Vigor Bovolenta brinda alla vittoria in casa Ravenna.
04_Vigor Bovolenta e i compagni del Ravenna, un team euforico e vincente.
05_ Vigor Bovolenta gran capitano del Ravenna vittorioso ( marzo 1997) in campo internazionale.
06_Vigor Bovolenta punto fermo dell’Italia di Julio Velasco.
07_Vigor Bovolenta , azzurro d’Italia, mostra il suo repertorio tecnico: la battuta.
08_Vigor Bovolenta , azzurro d’Italia, mostra il suo repertorio tecnico: il muro a due mani.
09_Vigor Bovolenta , azzurro d’Italia, mostra il suo repertorio tecnico: la gioia a mani larghe.
10_La felicità di Vigor Bovolenta, giovane new entry olimpionica, con l’Italia di Velasco, ad Atlanta 1996.
11_Vigor Bovolenta ‘stoica maschera azzurra’ nella finale Italia – Olanda, alle Olimpiadi di Atlanta 96.
12_Vigor Bovolenta mostra la sua abilità in ricezione, nel Ravenna Edilcuoghi.
13_ Vigor Bovolenta ‘centrale’ che schiaccia, il piedistallo delle vittorie per l’Edilcuoghi Ravenna.
14_ Vigor Bovolenta e il suo Ravenna winner internazionale, ospiti della Domenica Sportiva condotta da Simona Ventura.
15_Vigor Bovolenta , in schiacciata, ‘considerato’ di nuovo punto fermo del sestetto azzurro, da parte del mensile Pallavolo Supervolley ( dicembre 2007).
16_Vigor Bovolenta ‘uomo copertina’ del mensile Pallavolo Supervolley ( dicembre 2007) è l’immagine prorompente dell’Italia di Anastasi in corsa verso Pechino 2008.
17_Taglio di Po, pasquetta 2008.
L’olimpionico Vigor Bovolenta calciatore per beneficenza, assieme agli amici tajanti Doriano Rosestolato ( Vecchie Glorie Tagliolesi) e Cristian ‘Pelè’ Boscolo.
18_Vigor Bovolenta abbraccia il Ct Andrea Anastasi, due storie che si incontrano, per riportare l’Italia alle Olimpiadi di Atlanta 96.
19_ Vigor Bovolenta e la sua concentrazione in ‘battuta’ per l’Italia olimpica di Pechino 2008.
20_L’urlo - gioia di Vigor Bovolenta, dopo la conquista nelle semifinali da parte dell’Italia di Anastasi alle Olimpiadi di Pechino 2008, diventa ‘strillo’ su Il Resto del Carlino, a nome della stampa italiana.
21_Ripartendo dalla muraglia cinese formata da Meoni, Bovolenta e Zlatanov, il mensile Pallavolo Supervolley ripensa alla nuova Italia del dopo – Pechino 2008.
22_ Sulla Gazzetta dello Sport del 12 gennaio 2009 è sempre ‘esplosiva’ la gioia dell’estroverso Vigor Bovolenta, centrale evergreen del Perugia
23-Taglio di Po/ Gran Galà dello Sport 2009.
Sul palco, da sx, Vigor Bovolenta, Riccardo Travaglia, Margaret Crivellari, Renato Pregnolato, Giuliano Zampieri, Bruno Piva.
24_Taglio di Po/ Gran Galà dello Sport 2009.
Bovolenta,alla presenza del sindaco Margaret Crivellari e di Bruno Piva presidente del Coni Rovigo. omaggia il suo vecchio allenatore Luciano Zanella, con la sua ‘amata’ maglia n.16 della Nazionale Italiana.
25_Taglio di Po & Vecchie Glorie Tagliolesi: Vigor Bovolenta ‘giocatore per beneficienza” assieme a Roberto Pasetto e a Massimo Albiero (ex Spal, Avellino,Como, dieci anni in Serie A) ,
26_ Vigor Bovolenta ‘onorato’ dal sottoscritto (stavolta solo mostrata, ma di solito la indossavo, come ho fatto a Sibari e Marina di Carrara) e dai finalisti amatoriali del Torneo di Tennis (Pasqua 2012) al Ct Rovigo.
 27_ Vigor Bovolenta ‘last photo’ , by Pechino 2008, Campione & Signore forever.

Tutto questo per Vigor e per la sua Grande Famiglia, perché la “Sua Storia” il Grande Bovo l’ha scritta Lui e la scriverà ancora ‘attraverso sua moglie Federica e i LORO quattro figli'. Perché TUTTI LORO erano e saranno PERFETTI assieme per sempre.
Non è giornalistico, ma a LORO e a tutta la LORO Grande Famiglia, da Taglio di Po a Ravenna, va innanzitutto il mio grande abbraccio e un GRAZIE sincero e affettuoso.
Sperando che il Mondo Volley sia per quanto possibile al LORO fianco, come Vigor lo è stato fino all’ultimo respiro sul campo.
Per parte mia passerò a salutarli, anzi a salutare Vigor…


 
Sergio Sottovia
www.polesinesport.it