Zambelli Francesco by Calcio e by Rugby. Vale a dire da Fetonte a Tito Lupini & Naas Botha e… risposta Femi – Cz
Tutto datato 13.03.2006 e tutto in sequenza by Giotto Verossia ‘anagramma personalissimo’. It was tomorrow e… domani é Rugby Rovigo Delta. Un altro giorno. Quello ‘new deal’ progettato e ‘bilanciato’ con la Rugby Rovigo Delta assieme al professor Luigi Costato e al presidente Renzo Bullo.
Per una storia Made in Ro fatta di personaggi da podio sportivo/culturale/istituzionale, che meritano ‘microfoni’ migliori del sottoscritto. Comunque noi…
FACCIAMO REWIND ED ECCOVI TUTTA LA “FRANCESCO ZAMBELLI STORY 2006”.
<< Non ha mai giocato a calcio, ma come dirigente, è stato presidente con obiettivi di
prim'ordine, prima di essere tuttora sponsor.
A Crespino (dove è nato nel 1945, viveva e dirigeva la "sua" CZ Cagnoni, azienda produttrice di sistemi portatavi), Francesco Zambelli è stato presidente della Fulgor a partire dalla stagione 83/84 fino al 1990.
Campionati di Terza categoria, con la Fulgor che si affidava ad allenatori locali. Erano i tempi dei dirigenti Andreolli, Malaspina, Doretti e degli allenatori Roncagallo, Dentello, Romanin, Biasiolo Daniele.
Solo nell'85/86 è arrivato l'allenatore esterno, Giancarlo Giolo da Guarda, primo segnale della voglia di fare il salto in Seconda.
Iniziò presto la stagione dei fatti concreti. La Fulgor, con l'Amministrazione Comunale, prima ha superato con successo le difficoltà per ottenere i nuovi spogliatoi e poi si è contornata di dirigenti giovani, con Paolo Guidorzi vicepresidente.
Ho visto dal di dentro la progettualità di Zambelli e il suo nuovo corso sportivo, compreso le Feste dello Sport.
Nel contempo alla Fulgor sono arrivati rinforzi e l'allenatore Vittorio Dall'Occo da Papozze.
Ma significativo è stata nell' 86/87 l'arrivo di Massimo Andreotti, ex Papozze ed ex Adriese.
Poi dall' 87/88 la Fulgor con Zambelli presidente (in foto, primo a dx) e per tre stagioni ha viaggiato in tandem con Fabrizio Biasiolo in panchina.
Stagioni di grandi obiettivi. Innanzitutto il rientro a casa Fulgor dei "fratelli Crepaldi", Nicola e Luca, per una cavalcata trionfale che ha visto i giallorossi approdare alla Seconda categoria. Storica l'euforia finale con le majorettes e la banda in processione giallorossa per le vie di Crespino, maxischermo e spaghetti e tanta gente in Piazza Fetonte.
E poi l'idea del Torneo Notturno, il Fetonte d'Oro, che per alcune stagioni ha calamitato a Crespino la presenza di campioni polesani e ferraresi, a sfidarsi con le maglie del Canaro, Guarda Veneta, Rovigo, Polesella, Papozze, zona Adria, zona Ariano & Delta del Po, Lendinara & Villanova del Ghebbo, persino del Cologna Ferrarese.
Intanto Zambelli 'ci metteva del suo' per migliorare l'immagine di una Fulgor, che adeguava l'impiantistica (illuminazione, recinzione, tribuna) in sinergia col Comune. Perché gli piaceva che la Fulgor diventasse più grande e perché le sue vedute sportive erano ambiziose.
Per questo Giancarlo Checchinato, una bandiera del rugby storico polesano, fa da 'gancio' proponendogli la prestigiosa sponsorizzazione di uno sport che dai tempi di Maci Battaglini e da sempre identifica la città di Rovigo a livello nazionale e internazionale. Le cronache parlano di un'operazione che costa allo sponsor CZ CAGNONI attorno al mezzo miliardo a stagione. E della conquista al primo colpo, per la CZ Cagnoni Rugby Rovigo di Naas Botha (in foto col suo golden foot), del titolo nazionale.
E per Rovigo, il Rugby dei Bersaglieri e per Zambelli furono feste, folklore e notorietà.
Tutto roseo allora anche per la Fulgor?. Nient'affatto, perché la matricola in Seconda si limitò a far tornare a casa bomber Miari e pagò subito lo scotto delle debolezze difensive.
E fu retrocessione, però prontamente cancellata nell' 89/90 dal tempestivo ritorno in Seconda, sempre con Zambelli presidente e Biasiolo allenatore.
Intanto gli impegni professionali di Francesco Zambelli diventavano più pressanti, così alla presidenza della Fulgor nella stagione 90/91 c'è Giorgio Carletti che con Pavani, Pasquin, Cestari ed altri gestisce ancora il Fetonte d'Oro e trova con Biasiolo subentrato a Santato la permanenza in Seconda.
Per Francesco Zambelli però le vicissitudini aziendali lo distolgono dagli impegni sportivi. La Cagnoni sas, di cui Francesco era socio accomandatario, per effetto di trasformazione diventa la Cagnoni & Zambelli SpA, ma Francesco si ritrova ininfluente nella stanza dei bottoni.
E per la Fulgor in Seconda senza Zambelli è l'inizio di una nuova fase dirigenziale con Paolo Guidorzi presidente. Di fatto però il periodo segna la fine del vero feeling Zambelli-Crespino/ Fulgor.
Ma l'imprenditorialità di Zambelli, pur in situazione professionale momentaneamente difficile, trovò subito affidabilità e sostegno in altri Soci, tanto da rilevare la Femi Rovigo SpA, operante nello stesso settore.
E così come il mondo dell'economia ritrova l'imprenditore, il mondo del calcio ritrova lo sponsor, perché la Femi Rovigo è sulle maglie dell'Adriese 96/97 di Graziano Simoni., in CND, con un budget di spesa molto minore di quello nel rugby, ma indicativo di quanto Zambelli creda nel veicolo ‘sponsorizzazione’ come consolidamento dell'immagine aziendale.
Lo dimostra il fatto che, quando la sua imprenditorialità ha trovato ulteriori risorse per rilevare la CZ, lo spirito sportivo di Francesco Zambelli è riemerso riproponendosi, con il nuovo marchio FEMI-CZ, sponsor sia della Rugby Rovigo del presidente Viscardini, che sulle maglie della Fulgor del neo presidente Rossi e del ds Napoli. Per una stagione da protagonisti, col mister Fiorenzato, e centrare lo storico salto in Prima. Da allora la FEMI-CZ è ancora lo sponsor di una Fulgor che, dopo essere scesa in Seconda è ritornata dov'é tuttora: in Prima categoria.
Nient'affatto da protagonista era invece la FEMI-CZ Rugby Rovigo che nel frattempo col neo presidente Bego e il ds Checchinato non ha neppure centrato l'obiettivo poule scudetto. Motivazioni 'aziendalmente' sufficienti per Zambelli, Bullo, Costato, Trombin &C. per ridimensionare la propria partecipazione e, perché no, aspettare tempi migliori.
Calcio & Rugby, due sponsorizzazioni diverse per Francesco Zambelli, in linea con i diversi livelli economici e di immagine che le due discipline rappresentano nel Polesine, in Italia, nel Mondo.
A Crespino la sponsorizzazione nasce dalle proprie radici e può prescindere dai risultati, a Rovigo no, perché riflette sul prestigio aziendale nazionale e oltre.
Per questo, recentissimamente, Francesco Zambelli, riferendosi al rugby, ha parlato di progetti condivisi e condivisibili, di struttura societaria e di sponsor partners, e di obiettivi adatti a far risalire il Rugby Rovigo. Se poi il Fattore P (le Persone fisiche e giuridiche di Rovigo e dintorni), dallo sportivo del volontariato a quello istituzionale di prestigio, sollecitasse la Femi-Cz ad andare oltre la sponsorizzazione…
Beh, chi lo conosce da vicino pronostica che, dopo la …quaresima, Francesco Zambelli sarà impegnato nel Rugby Rovigo ai massimi livelli dirigenziali.>>
EXTRATIME by SS/ La cover è per Francesco Zambelli sponsor Femi –Cz col professor Luigi Costato, in tribuna allo Stadio Battaglini di Rovigo. Quindi la fotogallery ripropone l’originale Made in Ro datato 2006 e dedicato a Francesco Zambelli. E poi accompagna Zambelli nel suo viaggio ‘it was tomorrow’ proponendolo da presidente by Calcio in ‘casa’. Fulgor Crespino (primo a sx in piedi) e in versione notturna mentre premia Mauro Girotti superbomber del Torneo Fetonte. E proponendolo in sequenza yesterday by rugby eccolo assieme a Tito Lupini, l’altra faccia della medaglia d’oro ‘Scudetto & Sudafrica’ targata CZ Cagnoni che rappresentiamo sul campo col mitico ‘calcio’ di Naas Botha per il quale centrare i pali/acca era quasi una formalità. Proponendolo a seguire in chiave istituzionale (saltando le premiazioni ’Vincenzo Carravieri’ e ‘San Francesco’ d'Assisi) la fotogallery lo mostra patron del Premio Fetonte (da sx, Ziviani sindaco di Crespino, Zambelli, Antonio Finotti ‘premiato’ presidente Fondazione Cr Veneto, Checchinato patron della Romanina Country).
E infine nel today’s by rugby eccolo in ‘paso double’. Da prima in versione casalinga allo stadio Maci Battaglini di Rovigo tra Isi Coppola e Raffaello Salvan mentre ‘around’ ci sono suo figlio Antonio, il presidente Bullo, le ‘Vecchie Glorie’ Milto Baratella e Vittorio Cogo, nonché Badocchi, Carlo Checchinato e il Ct Mallett & so on. E a chiudere con la versione internazionali, fotografato by SS allo stadio inglese “Madejski” prima del match tra London Irish vs Rugby Rovigo Femi-Cz. In versione ‘say cheese’ con da sx, la presidente dei ‘bersaglieri’ Susanna Vecchi, Antonio e Francesco Zambelli quindi lady Alessia, e il dottor Badocchi. Tutto questo per la cronaca e per la storia.
13.03.2006
Sergio Sottovia
www.polesinesport.it