“30 Anni del Campionato più bello del mondo” in Dvd by Germano Bovolenta/ INTER 1979-80 Campione d’Italia


08/11/2013

E’ questa la seconda tappa del nostro viaggio all’interno del “Campionato più bello del mondo” . Cioè ‘dentro’ il secondo dei 30 speciali Dvd dei quali è stato supervisor quel “Signore” de La Gazzetta dello Sport che corrisponde al nome di Germano Bovolenta.
ha pubblicato  che ho visto e rivisto.
Perciò eccovi in questa pubblicazione step by step, il significativo ‘breve racconto ’ tratto dall’Almanacco, che strutturato anno per anno  snocciola stavolta in cover e nel “SE LA GIOCANO” i nomi di Nove-Giocatori-Nove e di tre squadre.
E poi , all’interno dell’ALMANACCO che il Signor Germano Bovolenta caratterizza ogni stagione tra titolo e focus ‘a modo suo’, troviamo sinteticamente “I COLPI DI MERCATO: I MAGNIFICI CINQUE”, e “TUTTE LE FORMAZIONI- ROSE E PRESENZE”, quindi i “CANNONIERI” , la CLASSIFICA DELLA SERIE A e LA CLASSIFICA DELLA SERIE B , poi LA CURIOSITA’ e  L’UOMO DELL’ANNO ed infine il “DIETRO LA LAVAGNA”.

Perciò , rimandandovi all’Extratime per qualche dato di riferimento by Almanacco 1980/81, eccovi la seconda delle 30 tappe del nostro viaggio, sempre uguale di anno in anno ma sempre così diverso nei Protagonisti e nel sintetico racconto.

Fermo restando che di questo campionato vi proponiamo anche il VALZER DELLE PANCHINE by libretto Gazzetta dello Sport , ma soprattutto by frame-wikipedia sia la relativa Classifica Generale che tutti i RISULTATI di ogni partita come da specifici DATI STATISTICI, oltre alla Formazione base della squadra vincente, con tutti i Giocatori e relative Presenze.

 

02_VALZER DELLE PANCHINE 1979/80 ( by wikipedia) …( Campionato a 16 squadre)

Hanno cambiati allenatore le seguenti 5 squadre: il Catanzaro passando da mr Carlo Mazzone a Saverio Leotta ; il Napoli passando da Luís Vinício ad Angelo Benedicto Sormani; il Pescara passando da Antonio Angelillo  a Gustavo Giagnoni ; il Torino passando da Luigi Radice a Ercole Rabitti; infine la Udinese che è passata da Corrado Orrico a Dino D'Alessi.
Invece sono sempre rimaste con lo stesso allenatore le seguenti 11 squadre: Ascoli rimasto sempre con Giovan Battista Fabbri; l’Avellino     con Rino Marchesi; il Bologna con Marino Perani; il Cagliari con Mario Tiddia; la Fiorentina con Paolo Carosi, l’Inter con Eugenio Bersellini; la Juventus con Giovanni Trapattoni, la Lazio con Roberto Lovati; il Milan con Massimo Giacomini, il Perugia con Ilario Castagner; infine la Roma sempre rimasta con Nils Liedholm.

 

02_CAMPIONATO 1979/80 _VINCE INTER su Juve e Torino ( Allenatore Eugenio Bersellini)
FORMAZIONE BASE – TOP 11/ Bordon, Bini, Baresi, Canuti, Oriali, Pasinato, Marini, Beccalossi, Caso, Altobelli, Muraro
GIOCATORI / PRESENZE / Ivano Bordon (30); Giuseppe Baresi (30); Gabriele Oriali (25);   Giancarlo Pasinato (27); Nazzareno Canuti (26); Graziano Bini (28); Domenico Caso (29);   Gianpiero Marini (29); Alessandro Altobelli (29); Evaristo Beccalossi (27); Carlo Muraro (24). ALTRI GIOCATORI: Roberto Mozzini (22), Franco Pancheri (17), Claudio Ambu (13), Renato Cipollini (1), Leonardo Occhipinti (1).

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MAIN NEWS / CAMPIONATO IO TI AMO 1979-1980 ( di Germano Bovolenta, edito by La Gazzetta dello Sport) / L’INTER DI SPILLO NELL’ANNO PIU’ NERO

 

 

“Inter fatta”. Titolone sulla prima pagina della Gazzetta.
Poi una grande foto: Eugenio Bersellini sommerso dall’abbraccio dei giovani giocatori nerazzurri. E’ il 27 aprile 1980. L’Inter è campione d’Italia per la dodicesima volta. Una vera impresa, è il trionfo anche del vivaio. Il “sergente di ferro” Bersellini schiera in tutto 16 giocatori, 9 sono cresciuti ad Appiano Gentile. Sarà spesso sottolineato: questo è un fenomeno di costume nell’anno ( dopo 15 di blocco) dell’apertura agli stranieri.
L’Inter del fantasista Beccalossi e dello spietato cannoniere Altobelli parte in testa e in testa arriva. Non è molto tecnica, però è solida e compatta e vince con pieno merito.
Stacca di tre punti la Juve che proprio a San Siro è clamorosamente travolta quattro a zero: Spillo Altobelli segna tre gol al grande Dino Zoff e si piazza al secondo posto, dietro Bettega, nella classifica dei cannonieri.
Come il centrocampo dell’Udinese Gigi del Neri che diventerà allenatore del fenomeno Chievo.
Il Milan ( primo campionato senza Rivera) con la stella sul petto non brilla.
Anzi, il suo anno, negativo sui campi, diventa terribile fuori.
Come quello della Lazio: le due squadre, coinvolte nello scandalo delle scommesse (Totonero), sono declassate all’ultimo posto e retrocesse in serie B.
E’ la stagione più nera e amara del nostro calcio, giocatori famosi conoscono il disonore del carcere e sono pesantemente squalificati dalla giustizia sportiva.
E’ la stagione della tragedia, un tifoso laziale, Vincenzo Paparelli, muore colpito da razzo lanciato dalla curva opposta dello stadio.
Da questa vicenda tutto il movimento calcistico ne esce sconvolto.



SECONDA NEWS/ LA CURIOSITA’? ( di Germano Bovolenta)  / LA BASE DEL SUCCESSO
( Bruno Conti, tornante della Roma e della Nazionale con cui diventerà Campione del Mondo 1982)

Da bambino spopolava come lanciatore d baseball nella squadretta della parrocchia. Poco di strano per uno nato a Nettuno, cittadina in provincia di Roma che profuma di baseball.
Poi un giorno gli americani propongono a suo padre, muratore, di portare Brunetto a Santa Monica, in California, a studiare e fare fortuna col baseball.
Papà ha pochi soldi e tanto orgoglio:<<Finché posso me lo tengo”.
E siccome Brunetto, nato il 13 marzo 1955, ci sa fare anche con una sfera più grande, quella da manovrare coi piedi, non è un gran male.
I ragazzini del Nettuno, poi l’Anzio, infine il provino alla Roma con il “no” di Helenio Herrera (“Troppo gracile”) e il sì di chi vede più lontano.
Brunetto esordisce in A, poi viene andato al Genoa, in B.
E qui scoprono un campioncino, uno che quando va in dribbling non lo ferma nessuno, con quel sinistro che incanterebbe i serpenti. La Roma lo riporta a casa, ma Brunetto non trova continuità : sembra il solito fantasista anarchico. Quando Anzalone si svena per avere Pruzzo, nella contropartita mette anche Conti, ceduto definitivamente.
Ma quelli nati nel baseball hanno la testa dura, così Brunetto giochicchia a Genova, soffre di nostalgia, non ripete i fasti passati.
A fine stagione, nel’estate 1979, capita l’antifona, il Genoa lo rimanda indietro.
Alla Roma c’è Liedholm che trasforma il genietto in un tornante puro e ne ricava un campione: il miglior nuovo talento del campionato.


TERZA & LAST NEWS/ DIETRO LA LAVAGNA ( di Germano Bovolenta)  / TRUFFA E VERDURA ( Massimo Cruciani e Alvaro Trinca, personaggi chiave dello scandalo calcio-scommesse)

E’ uno scandalo epocale, quello che emerge tra soffiate e sussurri nei primi mesi del 1980, fino al 23 marzo quando il calcio viene “arrestato” in diretta.
E’ domenica, al termine della partita la forza pubblica esegue, direttamente negli stadi, gli ordini di cattura nei confronti di alcuni dei più noti protagonisti della Serie A, tra cui i laziali Giordano, Wilson e Manfredonia, i milanisti Giorgio Morini e Albertosi, i perugini Della Martira, Zecchini e Casarza.
Lo scalpore è enorme, tanto più che vi si aggiungono ordini di comparizione per altri big come Paolo Rossi, Savoldi, Dossena, Damiani. 
Ma cosa è successo? Semplice: il campionato era stato trasformato in una “torta” gigantesca basata sulle scommesse clandestine e su un meccanismo diabolico: coinvolgere i calciatori, che addomesticando le partite potevano partecipare ai lauti guadagni.
Il guaio è che non tutti i risultati promessi si sono verificati e i due uomini chiave della storia, ormai rovinati, vengono allo scoperto denunciando non già le scommesse, ma la truffa subita ad opera di chi garantiva i risultati e ha invece rifilato bidoni.
Sono Alvaro Trinca, proprietario di un ristorante romano frequentato da giocatori della Lazio, e il suo fornitore di frutta all’ingrosso, Massimo Cruciani.
La giustizia ordinaria chiuderà con un’assoluzione generale. Quella sportiva colpisce senza pietà, tra l’altro privando della Nazionale per gli imminenti Europei degli attaccanti titolari, Rossi e Giordano.

 

 


EXTRATIME by Sergio Sottovia/  La cover è tout court per “Almanacco 1979/1980, ricordando che già l'intestazione originale di questa rubrica è stata ...dedicata a Germano Bovolenta.

Poi nella fotogallery,  oltre alle Tre Cover della stagione, proponiamo anche “cover e contro cover” del ‘raccoglitore generale’ Almanacco 1978-2008 ).
Questo perché non vogliamo proporvi immagini né di Luigi Agnolin né di Massimo Albiero e né di altri Personaggi Story che abbiamo già personalmente incontrato/raccontato in altre rubriche e perché comunque …google o wikipedia by link specifico vi rimandano direttamente qui su www.polesinesport.it nella relativa rubrica e alle pagine interessate.
Stesso discorso per Germano Bovolenta “Signore” de La Gazzetta dello Sport che peraltro ha fatto anche la sua specialissima ‘presentazione’ al mio libro Story “Polesine Gol2”.
Perciò, con riferimento alla 'scaletta' dell'originale "Campionato io ti Amo", Almanacco 1980/81, beh ecco , tra partenza e arrivo, gli essenziali …traguardi volanti.
Partendo dal “SE LA GIOCANO” che in cover snocciola i seguenti protagonisti: Beccalossi, Altobelli, L’INTER, Savoldi, Graziani, Scirea, Anastasi, Bettega, Novellino, LA JUVENTUS, Albertosi, Muraro, Pruzzo.



Quindi, passando alla rubrica “I COLPI DI MERCATO”, questi sono le figurine Panini dei “Magnifici Cinque”: Bruno Conti, Domenico Caso, Carlo Ancelotti, Giuseppe Dossena, Paolo Rossi.

A seguire la TOP 11 dell’INTER “Campione d’Italia 1979/80”  e le successive altre FORMAZIONI.
Quindi sul podio dei Capocannonieri il winner Roberto Bettega, tra Alessandro Altobelli/secondo e Paolo Rossi/terzo; in sequenza “Le altre principali posizioni della Classifica Marcatori”.
Dopo le Classifiche della Serie A e Serie B estremamente analitiche, ecco che Germano Bovolenta ci svela “La Curiosità” ( La Base del successo) , quindi “L’Uomo dell’Anno (Evaristo Beccalossi). 
Fermo restando le Tre Speciali Rubriche by Germano Bovolenta che vi abbiamo sopra proposto direttamente come nostra ‘prima stagione’ by suo personalissimo Almanacco”.
E che tra i titoli de La Gazzetta dello Sport ( in seconda pagina dell’Almanacco) troviamo “Che Tristezza: manette negli stadi! – 12 Arresti” e poi “ Bettega re del gol”.

 


Germano Bovolenta  ( giornalista de “La Gazzetta dello Sport” )
www.polesinesport.it