“30 Anni del Campionato più bello del mondo” in Dvd by Germano Bovolenta/ JUVE 1980-81 Campione d’Italia


13/11/2013

Terza tappa del nostro viaggio nel “Campionato più bello del mondo” . Quello italiano che La Gazzetta dello Sport ha ‘messo in mostra’ nei 30 speciali Dvd che hanno avuto la speciale supervisione di Germano Bovolenta, e che ho personalmente visto e rivisto.
Così eccovi puntualmente come ogni settimana, e in sequenza cronologica, questo significativo ‘racconto ’ tratto dall’Almanacco, che strutturato anno per anno  snocciola stavolta in cover e nel “SE LA GIOCANO” i nomi di Nove-Giocatori-Nove e di tre squadre, protagoniste.
Fermo restando che il “Signore della Rosa” Germano Bovolenta, all’interno dell’ALMANACCO, caratterizza ‘a modo suo’ ogni stagione tra titolo e focus.
E dove troviamo sinteticamente “I COLPI DI MERCATO: I MAGNIFICI CINQUE”, e “TUTTE LE FORMAZIONI- ROSE E PRESENZE”, quindi i “CANNONIERI” , la CLASSIFICA DELLA SERIE A e LA CLASSIFICA DELLA SERIE B , poi LA CURIOSITA’ e  L’UOMO DELL’ANNO ed infine il “DIETRO LA LAVAGNA”.

Perciò , rimandandovi all’Extratime per qualche dato di riferimento by Almanacco 1980/81, eccovi la terza delle 30 tappe del nostro viaggio, nella sua interpretazione più autentica by Germano Bovolenta e nei suoi Protagonisti come da trittico news panoramico e analitico al tempo stesso.

Fermo restando che di questo campionato vi proponiamo anche il VALZER DELLE PANCHINE by libretto Gazzetta dello Sport , ma soprattutto by frame-wikipedia sia la relativa Classifica Generale che tutti i RISULTATI di ogni partita come da specifici DATI STATISTICI, oltre alla Formazione base della squadra vincente, con tutti i Giocatori e relative Presenze.
03_VALZER DELLE PANCHINE 1980/81… ( by wikipedia) CAMPIONATO ancora a 16 squadre)

Stavolta sono ben 6 le squadre che hanno cambiato allenatore e sono: l’Ascoli passato da  Giovan Battista Fabbri a Carlo Mazzone; quindi la Fiorentina passata da Paolo Carosi a   Giancarlo De Sisti; il Perugia passato da Renzo Ulivieri a Giampiero Molinari ; la Pistoiese passata da Lido Vieri da solo a sempre Lido Vieri ma in tandem con DT Edmondo Fabbri ; il Torino passato da  Ercole Rabitti a Romano Cazzaniga; infine la Udinese del valzer della panchina partita con Marino Perani, passata a Enzo Ferrari, quindi a Gustavo Giagnoni e infine ritornata a Enzo Ferrari.
Invece sono 10 le squadre che non hanno mai cambiato allenatore e sono: Avelino rimasto sempre con Luis Vinicio; il Bologna rimasto con Luigi Radice; Brescia con Alfredo Magni; il Cagliari con Mario Tiddia; il Catanzaro con Tarcisio Burgnich; il Como con Giuseppe Marchioro; l’Inter con Giuseppe Bersellini, la Juventus sempre con Giovanni Trapattoni; il Napoli con Rino Marchesi, infine la Roma rimasta sempre con mr Nils Liedholm in panchina.

 

03_CAMPIONATO 1980/81 _VINCE JUVE su Roma e Napoli ( Allenatore Giovanni Trapattoni)
FORMAZIONE BASE – TOP 11/ Zoff, Scirea, Cuccureddu, Cabrini, Gentile, Furino, Tardelli, Brady, Causio, Bettega, Fanna
GIOCATORI / PRESENZE / Dino Zoff (30); Antonello Cuccureddu (29); Antonio Cabrini (28); Giuseppe Furino (24); Claudio Gentile (27); Gaetano Scirea (29); Franco Causio (25); Marco Tardelli (28); Roberto Bettega (25); Liam Brady (28);   Pietro Fanna (29): ALTRI GIOCATORI: Domenico Marocchino (24), Cesare Prandelli (20), Vinicio Verza (14), Carlo Osti (6), Sergio Brio (4), Giuseppe Galderisi (1), Massimo Storgato (3).

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MAIN NEWS/ ( di Germano Bovolenta) / JUVE E ROMA QUANTE POLEMICHE

Non ci sono Milan e Lazio, in serie B.
Avellino, Bologna e Perugia partono con 5 punti di penalizzazione.
Ci sono però i nuovi stranieri, molti diventano subito spettacolari protagonisti.
La Roma acquista il brasiliano Falcao per tre miliardi di lire. L’Inter l’austriaco Prohaska. Il Napoli l’olandese Krol, che arriva però dal Canada (Vancouver) e l’Avellino ingaggia Juary il più divertente dei brasiliani: quando segna danza attorno alla bandierina.
Nel girone di andata viaggia forte la Roma di Liedholm che si batte con l’Inter campione in carica e vince il titolo d’inverno.
Poi si scatena la Juve di Trapattoni che schiera anch’essa uno straniero, l’irlandese Liam Brady, ingaggia uno storico duello con i romanisti e infiamma il campionato per un gol di Turine ingiustamente annullato ( era dentro dieci centimetri) a Torino. I presidente della Roma, Dino Viola, protesta:<<Gli scudetti della Roma sono spesso question di centimetri…>>
Le polemiche proseguiranno per anni alimentando la rivalità fra i due club.
Stagione con polemiche a tutti i livelli. Nel derby di Torino l’arbitro Luigi Agnolin annulla un paio di gol alla Juve e ne concede uno al Toro. Il direttore di gara discute con Bettega e poi lo offende: Agnolin  sarà squalificato per 4 mesi.
La Juve conquista il 19° scudetto, la Rom è seconda. Due penalizzate ( Bologna e Avellino) recuperano e si salvano, vanno giù Perugia e Pistoiese.
Terzultimo posto: arrivano in cinque a pari punti, fra queste c’è il Como di Pietro Vierchowod.
Il giovane difensore, alla sua prima stagione in A, è la sorpresa più bella.
A metà campionato è convocato in nazionale. Retrocede il Brescia per differenza reti.

 


 

 
SECONDA NEWS ( di Germano Bovolenta) / LA CURIOSITA? / CON QUELLA FACCIA DA STRANIERO

(Lo juventino Liam Brady e l’interista Herbert Prohaska, due tra i migliori stranieri approdati nel campionato italiano alla riapertura delle frontiere)

Mai decisione fu più salutare di questa. Quando i vertici del calcio italiano, in seguito alle raccomandazioni Cee sulla libera circolazione  dei lavoratori, decisero di riaprire le frontiere , non immaginavano che il provvedimento sarebbe caduto nel pieno di una crisi profonda.
Colpito al cuore dallo scandalo delle scommesse, il calcio italiano vive una stagione di pauroso calo di spettatori negli stadi. Saranno proprio gli stranieri a rivitalizzare l’interesse e l’entusiasmo del pubblico. La decisione storica data al 7 luglio 1979, quando il Consiglio federale decide di abolire, in via di principio, il blocco delle importazioni di giocatori da federazioni estere, a partire dalla stagione 1980-81, con modalità da definirsi.
Il 20 marzo 1980 le società della Lega professionisti si impegnano a una autolimitazione a uno dei giocatori stranieri da importare.
Finalmente , il 9 maggio 1980 il Consiglio federale recepisce tale autolimitazione, ufficializzando la riapertura, limitatamente alla Serie A e a uno per squadra: le squadre retrocesse dalla A, però potranno mantenere lo straniero.
La prima “infornata” tiene fede alle attese: arrivano campioni assoluti, com el’olandese Paulo Roberto Falçao, l’austriaco Herbert Prohaska e l’irlandese Liam Brady, mancino di gran classe che con la sua asciutta regia porta la Juventus allo scudetto.

 


 

TERZA & LAST NEWS ( di Germano Bovolenta) / DIETRO LA LAVAGNA /  I DIECI CENTIMETRI CHE SCONVOLSERO LA STORIA/

Dieci centimetri: un’inezia? No, una distanza abissale, se, come sostengono dirigenti e tifosi della Roma, dividono la squadra giallorossa dallo scudetto finito alla juve.
Tutto accade nello scontro diretto del ritorno. Il 10 maggio 1981, terz’ultima del campionato, quando le due squadre sono divise da un solo punto a favore della Signora capolista.
Partita brutta e violenta. E’ quasi la mezz’ora della ripresa qaundo Bruno Conti lancia per Pruzzo che di testa allunga a Turone, tuffo di quest’ultimo e incornata vincente alle spalle di Zoff. I tifosi giallorossi saltano di gioia, l’arbitro Bergamo si accinge a convalidare, quando si accorge che  uno dei due guardalinee, Giuliano Sancini, ha la bandierina alzata. Il gol viene annullato per fuorigioco.
L’arbitro smorza in fretta le non eccessive proteste.
Quella sera in tivù, comincia la processione delle moviole.
C’è difficoltà a decifrare l’azione: si parte in sordina e con l’andar ei video si approderà a uno spericolato “telebeam” capace di garantire che per dieci centimetri il gol è stato regolare, anche se Sancini non è d’accordo:”Ero inlinea e ho in mente un flash nitido: Turone oltre la linea della palla”.
Quel gol avrebbe provocato il sorpasso giallorosso e per questo diventerà associato all’autore, l’emblema degli errori arbitrali subito dalla Roma, anche se poi la Juve vinse lo scudetto con due punti di vantaggio. 

 

 

EXTRATIME by Sergio Sottovia/  La cover è …la cover di “Almanacco 1980/1981 con da sx Oriali, Zoff, Bruno Conti; cioè la terza in sequenza del “Campionato io ti amo” , stessa intestazione di questa rubrica …parafrasando Germano Bovolenta.

Quindi nella fotogallery,  proponiamo le canoniche “Tre Cover” della stagione; cioè “I Magnifici Cinque” , poi la Top 11 ‘sul campo’ della squadra “Campione d’Italia”, infine il podio della classifica Cannonieri. Il tutto senza didascalie perché i comi sono incorporati nelle stesse foto-figurine.

Queste  e soltanto queste, perché non vogliamo proporvi altre immagini né di Paolo Dal Fiume né di altri Personaggi Story che abbiamo già personalmente incontrato/raccontato in altre rubriche alle quali peraltro vi rimanda …google o wikipedia by link specifico direttamente qui su www.polesinesport.it nelle pagine interessate e nella specifica rubrica.

Ringraziando comunque e sempre Germano Bovolenta “Signore” de La Gazzetta dello Sport per avermi concesso la sua specialissima ‘presentazione’ al mio libro Story “Polesine Gol2”.
Perciò, con riferimento alla 'scaletta' dell'originale "Campionato io ti Amo", ecco by Almanacco 1980/81, tra partenza e arrivo, gli essenziali …passaggi più significativi.
Partendo dal “SE LA GIOCANO” che in cover snocciola i seguenti protagonisti: Zoff, Bruno Conti, Oriali, LA ROMA, Juary, Cuccureddu, Zaccarelli, LA JUVENTUS, Krol, Fanna, IL NAPOLI, Trapattoni


Quindi, passando alla rubrica “I COLPI DI MERCATO”, questi sono le figurine Panini dei “Magnifici Cinque” in senso orario: Paulo Roberto Falcao, Herbert Prohaska, Ruud Krol, William Brady, Daniel Bettoni

A seguire la TOP 11 della JUVENTUS “Campione d’Italia 1980/81”  e le successive altre FORMAZIONI.
Quindi sul podio dei Capocannonieri il winner Roberto Pruzzo, tra Massimo Palanca/secondo e Alessandro Altobelli/ terzo; in sequenza “Le altre principali posizioni della Classifica Marcatori”.
Dopo le Classifiche della Serie A e Serie B estremamente analitiche, ecco che Germano Bovolenta ci svela “La Curiosità” ( Con quella faccia da straniero) , quindi “L’Uomo dell’Anno (Ruud Krol). 
Fermo restando le Tre Speciali Rubriche by Germano Bovolenta che vi abbiamo sopra proposto direttamente come nostra ‘prima stagione’ by suo personalissimo Almanacco”.


Germano Bovolenta ( giornalista de La Gazzetta dello Sport)

www.polesinesport.it