“30 Anni del Campionato più bello del mondo” in Dvd by Germano Bovolenta/ LAZIO 1999-2000 Campione d’Italia


04/03/2014

Stagione al fotofinish, quella datata 1999/2000 e che noi raccontiamo come 22esima tappa di questo nostro piacevolissimo viaggio lungo trent’anni.
E vi parleremo di una annata sorprendentemente ‘rossonera’, parlando del “Campionato più bello del mondo” vinto dalla LAZIO di “Svengo” Eriksson e raccontato by Germano Bovolenta ‘Signore della Rosa’, alias La Gazzetta dello Sport.

Estrapolando il tutto by “Almanacco” a compendio dei “30 Speciali Dvd” che ho visto e rivisto e ancor più visto e piaciuto tappa per tappa, non speedy ma slowly per memorizzare meglio i suoi “Trent’anni” targati “Io ti Amo”.

Per un campionato ancora una volta straordinario, partendo dal trio novità sul podio ( ORO by LAZIO, quindi ARGENTO Juventus, BRONZO Milan) , con l’Almanacco che propone in scia e a completamento della TOP TEN, queste squadre in sequenza: Internazionale, Parma, Roma, Fiorentina, Udinese, Verona e Perugia

Vale a dire le principali protagoniste di una stagione che ha regalato alla Storia del Calcio la sorprendente vittoria della LAZIO e la nascita di Personaggi nuovi come Shevchenko/Milan e Simeone/Udinese che resteranno nella Storia del calcio italiano.

Pertanto eccovi quindi questa “Ventiduesima” puntata del “Campionato più bello del mondo” , cioè quello italiano che La Gazzetta dello Sport ha ‘messo in mostra’ nei suoi 30 speciali Dvd che hanno avuto la speciale supervisione di Germano Bovolenta.

Per un campionato proposto in maniera tecnologica ed estremamente professionale, che peraltro ho personalmente visto e rivisto, con tanto di fermo immagine su alcuni nostri Personaggi Story che su questo sito www.polesinesport.it si sono meritati specifici approfondimenti, nonché particolari link by wikipedia.

Eccovi quindi, come tutte le settimane e in sequenza cronologica, questo significativo ‘racconto ’ tratto dall’Almanacco, strutturato anno per anno,  che stavolta in cover e nel “SE LA GIOCANO” snocciola i nomi dei “Undici -Giocatori- Undici ” più LA JUVENTUS, L’INTER E IL PARMA.

Peraltro evidenziando che Germano Bovolenta, “Signore della Rosa”, all’interno dell’ALMANACCO ha caratterizzato ‘a modo suo’ ogni stagione tra titolo e focus.

Un Almanacco dove altresì segnaliamo puntualizzate così in sequenza le rubriche “I COLPI DI MERCATO: I MAGNIFICI CINQUE”, e “TUTTE LE FORMAZIONI- ROSE E PRESENZE”, quindi i “CANNONIERI” , la CLASSIFICA DELLA SERIE A e LA CLASSIFICA DELLA SERIE B , poi LA CURIOSITA’ e  L’UOMO DELL’ANNO ed infine il “DIETRO LA LAVAGNA”.

Fermo restando che vi rimandiamo all’Extratime per qualche altro dato di riferimento by Almanacco 1999/2000, vi proponiamo tout court questa “Ventiduesima” delle 30 tappe/years del nostro viaggio, mettendo su podio Germano Bovolenta e i ‘suoi’ Protagonisti.
Praticamente quelli che hanno caratterizzato una stagione targata LAZIO, nell’anno della ‘sconfitta bagnata’ della Juventus e della retrocessione di Torino, Venezia, Cagliari e Piacenza.

Fermo restando che di questo campionato vi proponiamo anche il VALZER DELLE PANCHINE by libretto Gazzetta dello Sport , ma soprattutto by frame-wikipedia sia la relativa Classifica Generale che tutti i RISULTATI di ogni partita come da specifici DATI STATISTICI, oltre alla Formazione base della squadra vincente, con tutti i Giocatori e relative Presenze.

 

22_VALZER DELLE PANCHINE 1999/2000…
E’ questa una stagione con solo 4 squadre che cambiano allenatore durante l’anno e sono: il Bologna che passa da mr Sergio Buso a Francesco Guidolin; il Cagliari che passa da Oscar Washington Tabarez a Renzo Ulivieri; il Piacenza che parte con Luigi Simoni e passa a Daniele Bernazzani e poi Maurizio Braghin; infine gran turno over nel Venezia che parte con Luciano Spalletti e passa a Giuseppe Materazzi, poi torna Luciano Spalletti ma passa in sequenza a Carmone Picone e infine Francesco Oddo.
Conseguentemente queste sono le altre 14 squadre che invece non cambiano allenatore: il Bari che resta sempre con Eugenio Fascetti; la Fiorentina con mr Giovanni Trapattoni; l’Inter sempre con Marcello Lippi; la Juventus sempre con Carlo Ancelotti; il Lecce con Alberto Cavasin; il Milan con Alberto Zaccheroni; il Parma sempre con Alberto Malesani; il Perugia  sempre con Carlo Mazzone; la Reggina sempre con Franco Colomba; la Roma con Fabio Capello; il Torino sempre con Emiliano Mondonico; l’Udinese rimasta sempre con Luigi De Canio; infine il Verona è rimasto sempre con Claudio Cesare Prandelli.

22_CAMPIONATO 1999/2000 _VINCE LAZIO su Juve e Milan ( Allenatore Sven-Goran Eriksson)
FORMAZIONE BASE – TOP 11/ Marchegiani, Negro, Nesta, Mihajlović, Pancaro, S. Conceição, Simeone, Almeyda, Verón, Nedvěd, Salas     
GIOCATORI / PRESENZE / Luca Marchegiani (28); Paolo Negro (26);  Alessandro Nesta (28);  Siniša Mihajlović (26); Giuseppe Pancaro (28) ;  Sérgio Conceição (30) ; Diego Simeone (28); Matías Almeyda (19) ; Juan Sebastián Verón (31) ; Pavel Nedvěd (28);   Marcelo Salas (28). ALTRI GIOCATORI : Néstor Sensini (23), Simone Inzaghi (22), Roberto Mancini (20), Alen Bokšić (19), Giuseppe Favalli (18), Fabrizio Ravanelli (16), Dejan Stanković (16), Fernando Couto (14), Attilio Lombardo (10), Marco Ballotta (9), Guerino Gottardi (5), Kennet Andersson (2).

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MAIN NEWS/ ( di Germano Bovolenta) / JUVE NEL DILUVIO LAZIO CAMPIONE

<< Il Milan campione presenta l’ucraino Shevchenko. L’Inter ( allenatore Lippi) affianca Bobo Vieri al fenomeno Ronaldo.
La Juve inserisce fra i pali l’olandese Van der Sar e si affida al trio Del Piero-Zidane-Inzaghi.
La super favorita? L’Inter, per tutti. O quasi. L’Inter parte alla grande ma perde presto Ronaldo e rallenta. Prima si batte con la Lazio, poi cresce la Juve e il duello si sposta sull’asse Roma-Torino.
La Juventus di Carlo Ancelotti taglia il traguardo d’inverno, aumento il distacco e, a otto giornate dalla fine, ha nove punti di vantaggio sulla Lazio. Sembra fatta, ma dopo tre sconfitte ( Milan, Lazio, e Verona) perde terreno, vacilla e crolla. Vince la Lazio di Eriksson e Mancini (uno in panchina, l’altro in campo). Grandi protagonisti il cileno Salas e il croato Boksic, il ceco Nevdev e Alessandro Nesta che rappresenta la continuità della scuola italiana di grandi difensori) 
La squadra juventina è costretta a rinunciare allo scudetto all’ultimo turno sul campo di Perugia nel giorno del nubifragio e delle polemiche. L’arbitro Collina sospende la partita e poi la fa riprendere 70 minuti dopo.
Bufere arbitrali. Juve coinvolta anche alla 23^ giornata: penultimo minuto al Delle Alpi contro il Parma, l’arbitro De Santis annulla fra le proteste un gol ( quello del pari) del parmigiano Cannavaro. De Santis a fine gara precisa: ho fischiato prima del gol. Le tv lo smentiscono.
Il Milan arriva terzo e si consola con le prodezze e di gol di Sheva. Il nuovo centravanti ne segna 23 e vince in coppia con Batistuta, la classifica dei cannonieri. Al secondo posto , con 21 reti, Hernan Crespo argentino del Parma.
L’Inter arriva quarto con il Parma. Poi lo batte ( 3-1) a Verona nello spareggio per la qualificazione in Champions. Roberto Baggio segna due gol e si trasferisce a Brescia.>>  

 

 

    
SECONDA NEWS ( di Germano Bovolenta) / LA CURIOSITA’? / SVENGO… DALLA GIOIA
( Alla terza stagione sulla panchina della Lazio, Sven Goran Eriksson vince il suo primo titolo italiano oltre alla Coppa Italia e alla Supercoppa Europa)

<<  L’etichetta in Italia gli era stata affibbiata da tempo: perdente di successo. In effetti Sven Goran Eriksson, detto Svengo, sin dai tempi in cui era approdato alla Roma nel 1984 come enfant prodige del dorato mondo degli allenatori internazionali, aveva messo le mani solo su trofei minori.
In Svezia aveva vinto un titolo nazionale e una Coppa Uefa, al Benfica due titoli in due anni.
Qui da noi, una misera Coppa Italia in cinque anni, tanto da doversene tornare in Portogallo.
Poi, la Sampdoria e un’altra Coppa Italia. E nell’ultima stagione un’altra beffa-scudetto sul filo di lana come già nel 1986 alla guida della Roma. In compenso, ingaggi da nababbo e gioco speso spettacolare da parte delle sue squadre.
Quest’anno il mago di Torsby finalmente si scrolla di dosso l’etichetta e maldicenze.
A 52 anni fa il pieno: scudetto, Coppa Italia e Supercoppa europea, in una stagione d’oro per la Lazio, guidata con mano sicura da un tecnico capace di darle un’impronta di gioco collettivo di eccellente qualità e di preservarne il logorio a un’intelligente turn over, programmato e poi rispettato anche quando la flessione invernale di rendimento sembrava dargli torto.
L’esaltante rimonta finale consegna agli archivi una Lazio pimpante atleticamente dall’inizio alla fine e sempre in grado di sviluppare gioco e spettacolo. Grazie al suo allenatore vincente, che può uscire dal suo proverbiale ed elegante aplomb per esultare senza freni.>>



TERZA & LAST NEWS ( di Germano Bovolenta) / DIETRO LA LAVAGNA/  L’ARBITRO NON FA IL MONACO

( Nella foto/ Collina, accompagnato da Conte ( a sinistra) e Olive, ispeziona il campo di Perugia prima di far riprendere la gara dopo oltre ’70 minuti di interruzione. La decisione del fischietto di Viareggio scatenerà polemiche e proteste da parte della Juventus)

<< L’arrivo in fotofinish risulterà talmente chiacchierato da mettere sotto accusa risulterà talmente chiacchierato da mettere sotto accusa una intera categoria – quella degli arbitri – già nell’occhio del ciclone. A dicembre c’è stato il caso dei Rolex d’oro, gli orologi preziosi regalati dalla Roma per Natale che tutti i fischietti, una volta emersa la faccenda, sono stati costretti a restituire.
Poi, alla penultima giornata, il successo di misura della Juventus sul Parma grazie anche all’annullamento senza motivi del gol di Cannavaro da calcio d’angolo ( peraltro inesistente) ; un’ora dopo la fine della partita, l’arbitro in questione, il romano De Santis, ha dettato all’Ansa un comunicato per precisare i aver fischiato prima del colpo di testa di Cannavaro, in quanto due gialloblu spingevano due bianconeri.
Peccato che poi la televisione  lo abbia impietosamente smentito ( ha fischiato dopo, non è ravvisabile nessun fallo), con seguito di feroci polemiche.
E, appunto, all’ultimo… tuffo questo ancora succede: la partita più lunga di tutti i tempi.
La inscena il miglior fischietto italiano, che attende addirittura 70 minuti prima di far partire il secondo tempo di Perugia –Juventus, per via di un nubifragio scoppiato nell’intervallo.
Alla fine si gioca, la Juve perde, la Lazio vince lo scudetto e i suoi tifosi, freschi dall’aver celebrato, prima del fischio d’inizio di Lazio – Reggina, un polemico “funerale del campionato” e della sua credibilità, si… ricredono per esplodere in una festa senza limiti.>>



EXTRATIME by Sergio Sottovia/  La cover è come sempre per la copertina stagionale, leggi “Almanacco 1999/2000” , che propone schematizzate due situazioni di gioco. Nella parte alta della cover , da sx i laziali Veron e Simeone, lo juventino Cannavaro, il romanista Montella, lo juventino Zambrotta e , in rovesciata, il fiorentino Batistuta. E nella parte bassa della cover , da sx , i milanisti Shvchenko e Maldini, lo juventino Pessotto, l’interista Vieri e , in tuffo, il portiere veronese Frey.

Quindi, in partenza nella fotogallery, vi proponiamo in sequenza  le canoniche “Tre Cover” della stagione; partendo dai “I Magnifici Cinque” , poi la Top 11 ‘su sfondo campo’ della squadra “Campione d’Italia” (la LAZIO di Sven Goran Eriksson) , quindi il podio della classifica Cannonieri. Tutto come sempre senza didascalie perché nomi  e cognomi sono incorporati nelle stesse foto-figurine.

A seguire , come sempre, soltanto immagini by Almanacco, perché non vogliamo proporvi altre immagini ‘nostre’ né di Michele Paramatti/Bologna né di  altri Personaggi Story che abbiamo già personalmente incontrato/raccontato in altre rubriche alle quali peraltro vi rimanda …google o wikipedia by link specifico) direttamente qui su www.polesinesport.it nelle pagine interessate.

Fermo restando che non dimenticherò mai di ringraziare sempre e comunque Germano Bovolenta “Signore” de La Gazzetta dello Sport per avermi concesso la sua specialissima ‘presentazione’ al mio libro Story “Polesine Gol2”.

Peraltro, con riferimento alla 'scaletta' dell'originale "Campionato io ti Amo", eccovi by Almanacco 1999/2000, tra partenza e arrivo, gli essenziali …passaggi più significativi dell’intera stagione agonistica.

Partendo dal classico “SE LA GIOCANO” che in cover snocciola i seguenti protagonisti:
Simeone, Ronaldo, Frey, Shevchenko, Salas, Batistuta, Crespo, Signori, Filippo Inzaghi, Lucarelli, Muzzi, LA JUVENTUS, L’INTER e IL PARMA.

A seguire , nella rubrica “I COLPI DI MERCATO”, queste sono le figurine Panini dei
“Magnifici Cinque” in senso orario: Vincenzo Montella/Roma, Christian Vieri/Inter, Marcio Amoroso/ Parma, Juan Sebastian Veron/Lazio, Andrey Shevchenko/Milan

E per la serie “the winner is” segue la TOP 11 biancazzurra della LAZIO “Campione d’Italia 1999/2000” , mentre sull’Almanacco sono pubblicate in formato ridotto anche tutte le ‘altre’ FORMAZIONI., sempre su ‘sfondo verde campo di calcio’.

Poi vi proponiamo by podio dei Capocannonieri ‘the winners’ Gabriel Omar Batistuta/Fiorentina & Andrey Shevchenko/Milan (23 reti entrambi) , tra Hernan Jorge Crespo / Parma ( secondo con 21 reti) e il tandem dei terzi classificati Marco Ferrante /Torino & Vincenzo Montella/Roma ( entrambi con 18 reti segnate).

Fermo restando che sull’Almanacco ci sono tutte le Classifiche della Serie A e Serie B estremamente analitiche, segnaliamo che Germano Bovolenta ci sottolinea “La Curiosità” (SVENGO… DALLA GIOIA) e quindi “L’Uomo dell’Anno ( Stefano Fiore/Udinese).  

Vale a dire tutti i “Protagonisti Principali” raccontati  peraltro nelle Tre Speciali Rubriche by Germano Bovolenta e che vi abbiamo proposto in questa nostra “Ventiduesima Puntata” del suo personalissimo Almanacco a corredo dei famosi 30 Dvd intitolati “Campionato io ti amo”.

 


Germano Bovolenta ( giornalista de La Gazzetta dello Sport)

www.polesinesport.it