“30 Anni del Campionato più bello del mondo” in Dvd by Germano Bovolenta/ ROMA 1982-83 Campione d’Italia


29/11/2013

Continuando il nostro viaggio , eccoci alla “Quinta tappa” del “Campionato più bello del mondo”. Vale a dire quello italiano che La Gazzetta dello Sport ha ‘messo in mostra’ nei 30 speciali Dvd che hanno avuto la speciale supervisione di Germano Bovolenta, e che ho personalmente visto e rivisto.
Stavolta è l’anno ella ROMA che conquista lo scudetto riportandolo dopo 41 anni nella capitale.
Perciò eccovi puntualmente come ogni settimana, e in sequenza cronologica,
questo significativo ‘racconto ’ tratto dall’Almanacco, che strutturato anno per anno  snocciola stavolta in cover e nel “SE LA GIOCANO” i nomi di Dodici -Giocatori- Dodici, più Romeo Anconetani presidente del Pisa e poi le due squadre protagoniste dello sprint finale ( Roma e Juventus).

Fermo restando che Germano Bovolenta, “Signore della Rosa”, all’interno dell’ALMANACCO caratterizza ‘a modo suo’ ogni stagione tra titolo e focus.

Dove peraltro troviamo sinteticamente “I COLPI DI MERCATO: I MAGNIFICI CINQUE”, e “TUTTE LE FORMAZIONI- ROSE E PRESENZE”, quindi i “CANNONIERI” , la CLASSIFICA DELLA SERIE A e LA CLASSIFICA DELLA SERIE B , poi LA CURIOSITA’ e  L’UOMO DELL’ANNO ed infine il “DIETRO LA LAVAGNA”.

Rimandandovi perciò all’Extratime per qualche dato di riferimento by Almanacco 1982/83, eccovi la quinta delle 30 tappe/years del nostro viaggio, nella sua interpretazione più autentica by Germano Bovolenta e nei suoi Protagonisti come da solito trittico news panoramico e analitico al tempo stesso.

Fermo restando che di questo campionato vi proponiamo anche il VALZER DELLE PANCHINE by libretto Gazzetta dello Sport , ma soprattutto by frame-wikipedia sia la relativa Classifica Generale che tutti i RISULTATI di ogni partita come da specifici DATI STATISTICI, oltre alla Formazione base della squadra vincente, con tutti i Giocatori e relative Presenze.

 

05_VALZER DELLE PANCHINE 1982/83…
Partiamo con Avellino partito con Giuseppe Marchiori e passato a Fernando Veneranda; quindi il Catanzaro partito con Bruno Pace e passato a Saverio Leotta;  quindi il Napoli partito con Massimo Giacomini e passato a Bruno Pesaola.
Come si vede sono tante le società che hanno mantenuto in panchina lo stesso allenatore: cioè Ascoli con Carlo Mazzone,  il Cagliari con Gustavo Giagnoni; il Cesena con Bruno Bolchi; la Fiorentina con Giancarlo De Sisti; il Genoa con Luigi Simoni; l’Inter con Rino Marchesi; la Juventus con Giovanni Trapattoni; il Pisa con Luis Vinicio; la Sampdoria con Renzo Ulivieri; il Torino con Eugenio Bersellini, la Udinese con Enzo Ferrari, infine il Verona che ha sempre tenuto in panchina mister Osvaldo Bagnoli.

05_CAMPIONATO 1982/83 _VINCE ROMA su Juve, Inter ( Allenatore Nils Liedholm)
FORMAZIONE BASE – TOP 11/ Tancredi, Di Bartolomei, Nela, Vierchowod, Maldera, Falcão, Prohaska, Ancelotti, Iorio, Conti, Pruzzo
GIOCATORI / PRESENZE / Franco Tancredi (30); Agostino Di Bartolomei (28); Sebastiano Nela (28); Pietro Vierchowod (30); Aldo Maldera (26);   Paulo Roberto Falcão (27); Herbert Prohaska (26); Carlo Ancelotti (23); Maurizio Iorio (25); Bruno Conti (26);   Roberto Pruzzo (27). ALTRI GIOCATORI : Michele Nappi (16), Odoacre Chierico (16), Claudio Valigi (13), Ubaldo Righetti (12), Paolo Alberto Faccini (3), Franco Superchi (1), Paolo Giovannelli (1).

 

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MAIN NEWS/ ( di Germano Bovolenta) / LA ROMA E’ MAGICA, LA JUVE SI ARRENDE
<< Siamo campioni del mondo e la serie A italiana è al centro di tutti gli interessi. Aumentano gli stranieri, adesso se ne possono utilizzare due per squadra. La Juve è la solita favorita
E presenta un campione assoluto: Michel Platini.
Il francese, affiancato dal polacco Zibi Boniek, fatica ad inserirsi ma poi prende in mano la squadra, si diverte, segna e vince la classifica dei marcatori.
Non c’è il Milan, in serie B per la seconda volta. Delue il Napoli, partito con forti ambizioni. Il ct dell’Italia, Enzo Bearzot, inserisce la squadra di Ferlaino nel blocco delle favorite per i titolo. Si piazza invece al decimo posto e si salva per soli due punti.
La sorpresa all’inizio è la Sampdoria, ma ancora una volta il campionato si esalta con il duello Juve – Roma.
Lo scudetto è vinto dalla Roma, ricostruita dal presidente Dino Viola e guidata da Nils Liedholm.
Terza l’Inter e, subito dopo, il sorprendente Verona di Osvaldo Bagnoli: l’attaccante Penzo segna 15 gol, come Altobelli dell’Inter.
Il titolo torna nella capitale dopo quarantuno anni.
Gradi protagonisti il brasiliano Falçao, detto il <<Divino>> .
Bruno Conti stella mondiale e il cannoniere Pruzzo.
E Carletto Ancelotti, nuova splendida realtà.
La stagione è bella ma con sospetti( si parla ancora di Totonero) e polemiche.
Clamoroso lo sfogo dell’arbitro Paolo Casarin che attacca nuovamente il sistema del mondo arbitrale. I vertici lo processano e squalificano per nove mesi.
Finale di stagione con un po’ di malinconia: lascia uno dei più grandi giocatori italiani di tutti i tempi, il portiere Dino Zoff.
Aveva cominciato nella stagione 1961-62, a Udine.
Smette a 41 anni con la Juventus.
Retrocedono in serie B Cagliari, Cesena e Catanzaro.>>


SECONDA NEWS ( di Germano Bovolenta) / LA CURIOSITA? / SIAMO VINCOLI O SPARPAGLIATI?
(Sergio Campana fondatore e presidente dell’Associazione Italiana Calciatori)

<< Sergio Campana, “il Luciano Lama delle pedate”, ha combattuto nel sindacato calciatori una lunghissima battaglia.
Il “nemico”?
Il “vincolo”, il legame indissolubile tra giocatore e club che limitava di fatto la libertà dell’atleta, costretto a essere comprato e venduto senza una effettiva possibilità di scelta.
Col tempo era stato introdotto il diritto di rifiutare il trasferimento non gradito ma l’obiettivo restava quello dell’equiparazione  del calciatore ad un prestatore d’opera come tutti gli altri ( o quasi, vista l’entità egli ingaggi).
Il 27 marzo 1981 ha festeggiato la vittoria: quel giorno è uscita sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana la legge 23 marzo 1981 n. 91 recente “Norme in materia di rapporti tra società e sportivi professionisti”, che all’articolo 16 contiene una vera e propria “bomba” per il calcio italiano:”Abolizione del vincolo sportivo. Le limitazioni alla libertà contrattuale dell’atleta professionista, individuata come “vincolo sportivo” nel vigente ordinamento sportivo, saranno gradualmente eliminate entro cinque anni dalla data di entrata in vigore della presente legge”.
Il 1° luglio 1982 è il giorno fatidico in cui la rivoluzione prende il via, “liberando” i circa 140 giocatori di Serie A, B e C nati fino al 1949. Seguiranno nel 1983 i nati nel 1950 e così via, fino alla totale eliminazione nel 1986.
Ora i calciatori restano legati al proprio club, ma solo per la durata del contratto.>>

 

 

 

TERZA & LAST NEWS ( di Germano Bovolenta) / DIETRO LA LAVAGNA /  PAOLO IL CALDO
( Paolo Casarin, tra i migliori arbitri di sempre del Campionato, fu al centro di roventi polemiche per una clamorosa intervista)

<< Paolo Casarin non è uno qualunque. E’ il miglior arbitro italiano, ha arbitrato al Mondiale e vi è stato applaudito come il più affidabile.
Però ha un difetto: ogni tanto parla e lascia il segno.
Lo aveva già fatto nel 1981, enunciando i mali del mondo arbitrale, a costo di buscarsi una lunga squalifica. Ora interviene di nuovo.
Sulla “Gazzetta” del 20 gennaio appare un sua intervista nel segno ella sincerità. Verso i presidenti (“Vogliono e chiedono sempre arbitri con cui pensano di poter vincere”), i propri colleghi ( “Non metterei la mano sul fuoco per tutto gli arbitri. Qualcuno si fa comprare? Mah, uno o due forse sì”), e i calciatori ( “Vengono abituati dall’ambiente a dire il contrario della verità).
In gran parte accuse di… Pulcinella, cioè realtà note a tutto l’ambiente, ma per l’ingessato sistema del calcio italiano autentiche bombe.
Gli arbitri si sollevano; Bergamo chiede al presidente dei fischietti, Campanati, un punizione esemplare.
Sorpreso, Casarin, tenta una goffa marcia indietro che non migliora la situazione.
E la giustizia sportiva che fa? Anziché aprire una inchiesta per accertare la verità di certe affermazioni, abbatte i propri fulmini sull’autore della denuncia.
Campanati sospende Casarin e lo deferisce per aver rilasciato una intervista senza autorizzazione. In pratica per aver bestemmiato in chiesa.
La mannaia cade inesorabilmente: nove mesi di squalifica.
Il miglior arbitro italiano tornerà in campo solo a ottobre. >>

 

 

 
EXTRATIME by Sergio Sottovia/  La cover è la copertina dello “Almanacco 1982/1983 dedicata a Falçao , il regista della Roma vincente, osservato a vista dall’interista Altobelli (griffato Misura) e da Tancredi/Roma (griffato Barilla) e Penzo/Verona (griffato Canon).

Quindi per quanto riguarda la fotogallery,  proponiamo le canoniche “Tre Cover” della stagione; cioè “I Magnifici Cinque” , poi la Top 11 ‘su sfondo campo’ della squadra “Campione d’Italia” ( la Roma) , infine il podio della classifica Cannonieri. Il tutto senza didascalie perché nomi  e cognomi sono incorporati nelle stesse foto-figurine.

Ma soltanto queste, perché non vogliamo proporvi altre immagini né di Paolo Dal Fiume/Napoli né di Massimo Albiero/Avellino né di altri Personaggi Story che abbiamo già personalmente incontrato/raccontato in altre rubriche alle quali peraltro vi rimanda …google o wikipedia by link specifico direttamente qui su www.polesinesport.it nelle pagine interessate e nella specifica rubrica.

Ringraziando comunque e sempre Germano Bovolenta “Signore” de La Gazzetta dello Sport per avermi concesso la sua specialissima ‘presentazione’ al mio libro Story “Polesine Gol2”.
Perciò, con riferimento alla 'scaletta' dell'originale "Campionato io ti Amo", ecco by Almanacco 1982/83, tra partenza e arrivo, gli essenziali …passaggi più significativi.
Innanzitutto partiamo dal “SE LA GIOCANO” che in cover snocciola i seguenti protagonisti: Falçao, Romeo Anconetani, Penzo, Altobelli, Mancini Muller, Boniek, Platini, LA JUVENTUS, Tancredi, Fanna, Nela, Piras, Dirceu, LA ROMA


Quindi, passando alla rubrica “I COLPI DI MERCATO”, queste sono le figurine Panini dei “Magnifici Cinque” in senso orario: Roberto Mancini/Sampdoria, Ramon Angel Diaz/ Napoli, Michel Platini/Juventus, Daniel Alberto Passarella/Fiorentina, Fulvio Collovati/Inter.

A seguire la TOP 11 giallorossa della ROMA “Campione d’Italia 1982/83” , mentre sull’Almanacco troverete anche le ‘altre’ FORMAZIONI., sempre su ‘sfondo campo di calcio’.

Quindi vi proponiamo by podio dei Capocannonieri il winner Michel Platini, tra Alessandro Altobelli & Domenico Penzo ( secondi) e Roberto Pruzzo ( terzo).


Dopo le Classifiche della Serie A e Serie B estremamente analitiche, ecco che Germano Bovolenta ci svela “La Curiosità” ( Siamo vincoli o sparpagliati?) , quindi “L’Uomo dell’Anno ( Paulo Roberto Falçao) . 

Sostanzialmente i “Protagonisti Principali” raccontati  peraltro nelle Tre Speciali Rubriche by Germano Bovolenta e che vi abbiamo proposto in questa nostra ‘quinta tappa’ by suo personalissimo Almanacco a corredo dei famosi 30 Dvd intitolati “Campionato io ti amo”.



Germano Bovolenta ( giornalista de La Gazzetta dello Sport)

www.polesinesport.it