A Castelmassa by assessora Carta e Associazioni ben 400 partecipanti alla “5^ Camminata in rosa” pro A.N.D.O.S. / Con 'interventi' di Lalla Monesi e dottori Zaghini (focus scienze motorie) e Gallerani (focus su tumori al seno)


15/10/2023

Il recente inserimento dello Sport nel testo della Costituzione Italiana , non è una anticipazione sui tempi di realizzazione, ma la realtà del Pianeta Sportivo si era già meritato sul campo il ‘ruolo’ di promoter Sport & Salute con particolare impatto anche ai valori sociali e della solidarietà.

Da questo punto di vista la “Camminata in rosa” organizzata a Castelmassa by assessorato alle politiche sociali di Alessandra Carta insieme alle varie Associazioni locali, rappresenta un valore consolidato anche dal punto di vista del Fair Play visto che anche in questa sua ‘5^ Edizione, è stato devoluto una ‘bella somma’ come contributo alla Associazione A.N-D.O.S. che peraltro aveva promosso anche alcuni incontri ‘medici’ importanti.

Come ben spiega il seguente reportage written by Franco Rizzi, cantastorie dell’enclave Altopolesine, mentre per parte nostra onoriamo in Appendice Flash la stessa Onlus A.N.D.O:S. segnalandone la relativa Storia e Mission a livello nazionale, dall’origine ai giorni nostri.

 

MAIN NEWS ( di Franco Rizzi, mail 10.10.2023)/ CASTELMASSA. 400 PARTECIPANTI ALLA CAMMINATA IN ROSA: E ALLA FINE DEVOLUTA IN BENEFICENZA UNA “BELLA SOMMA” ALLA ANDOS ONLUS

Domenica mattina 8 ottobre scorso s’è svolta con un meteo favorevole la 5a edizione della Camminata in rosa, ciò nell’ambito dell’Ottobre in rosa per la prevenzione del tumore al seno: 400 i partecipanti tutti vestiti in rosa a camminare per Castelmassa e dintorni. Il tutto a cura dell’assessorato alle politiche sociali guidato da Alessandra Carta in collaborazione con Volontariato Vincenziano, Avp, Protezione Civile, Sport Bike, Coop Reno e Salute in Movimento. 

Folto il gruppo dei consiglieri comunali: Alice Trombella, Michela Provasi, Maria Elena Vitiello, Federico Ragazzi e Iscrizioni sotto la loggia del teatro Cotogni e ai partecipanti è stata offerta la rosa della prevenzione la speciale spilla a simbolo della specifica prevenzione. 

Prima di partire il medico in pensione Antonio Gallerani ha parlato del tumore al seno in senso medico, mentre lo specialista Federico Zaghini, laureato in scienze motorie s’è espresso a livello sportivo: fondamentali il corretto stile di vita e l’esercizio fisico. Interessante l’intervento di Lalla Monesi responsabile Andos.

Due i percorsi proposti: il breve cittadino di 3,5 km, più impegnativo il periferico di 6,5. Utile il sosta fitness e il rinfresco finale, quando è stata raccolta una bella somma a favore dell’Associazione Nazionale Donne Operate al Seno.

 

APPENDICE FLASH -  ANDOS  STORY  ( by www.andosonlusnazionale.it ) / CHI SIAMO – LA NOSTRA STORIA

A.N.D.O.S. onlus nasce, come Centro Riabilitazione Mastectomizzate, nel 1976 da un’intuizione della Signora Luisa Nemez suffragata dal Prof. Piero Pietri , per offrire alle donne operate al seno un’assistenza specifica più ampia e più attenta per aiutarle a superare i molti traumi legati a questa patologia.

 AFFRONTIAMO TRAUMI DOLOROSI 

Questi traumi sono quelli psicologici legati alla drammatica scoperta della malattia e ai periodi angosciosi che ne seguono; sono quelli fisici che insorgono al subentrare dei trattamenti, dell’eventuale intervento chirurgico, della comparsa di sintomatologie e di postumi menomanti; sono i gravi traumi psicologici riconducibili a quelle prime laceranti impressioni che ogni donna ha di sé dopo i traumi e i guasti di un intervento: l’impressione alienante di trovarsi di fronte ad un’altra donna, vista improvvisamente così distante e diversa dalla prima, così intimamente colpita nella propria natura femminile, nel proprio desiderio di piacere, nella propria sensualità e sessualità.

Lunghi momenti di sconforto, punti interrogativi, spesso senza risposta, vissuti quasi sempre nel silenzio del proprio pudore, spesso causa sottostimata di molti scompensi nella normale vita coniugale e relazionale.

 CON LA DEDIZIONE DI SEMPRE 

A.N.D.O.S. onlus – elemento caratterizzante molto significativo – non nasce da un progetto di non-profit marketing studiato a tavolino che, identificato un determinato bisogno, attivi fasi d’autopromozione e reclutamento. Nasce in tempi in cui le emozioni quotidiane, le esperienze più dolorose – quelle stesse oggi spesso enfaticamente indotte dalla comunicazione e dai media – diventavano patrimonio spirituale di più ampie comunità di familiari, di amici e di vicini, immediata spinta a solidarietà affettuose sempre più allargate.

Nasce dalle esperienze dolorose di donne che, pur portando ancora nel corpo e nel cuore i segni delle prove subite, hanno trovato in sé non solo la forza di superare il proprio trauma ma anche l’emozione positiva e attiva di aiutare altre donne colpite dallo stesso morbo.

Volontarie di tutte le età, Volontarie di tutti i contesti sociali che hanno deciso di dedicare ad altre donne – con affettuosa, instancabile dedizione sempre più professionale – le proprie attenzioni, la propria assistenza, il proprio tempo, talvolta anche i propri risparmi.

Sì, perché l’attività dell’Associazione vive tuttora e prevalentemente dell’aiuto finanziario delle sue Associate.

 

GRATUITAMENTE E IN SILENZIO 

Come forse non tutti sanno, i servizi d’educazione e assistenza sanitaria, d’assistenza psicologica e di sostegno (estesa agli aspetti burocratico, previdenziale, assicurativo) e di nuova socializzazione vengono erogati da A.N.D.O.S. onlus in forma totalmente gratuita.

Discretamente e in silenzio: un silenzio che ricordiamo legato ai sommessi gesti di solidarietà e d’umanità di un tempo; un silenzio che nel proliferare quotidiano di tante iniziative pubblicitarie e di tanti eventi quasi urlati in tema di solidarietà, appare forse in controtendenza ma sicuramente più significativo e antico.

A.N.D.O.S. ONLUS OGGI

Alle prime Volontarie sono venute aggiungendosi altre Volontarie, talvolta addirittura figlie delle prime; alle prime Associate altre Associate: insieme assommano oggi a molte migliaia e fanno capo agli oltre 60 Comitati A.N.D.O.S. onlus - costituiti o costituendi - presenti sul territorio. 

Assistenza e dedizione personale delle Volontarie si sono via completate con aggiornamento, formazione, professionalizzazione; insieme ai medici e fisioterapisti (uomini e donne) aggregatisi come Volontari, le Volontarie A.N.D.O.S. onlus frequentano ormai da alcuni anni i corsi d’aggiornamento e di formazione promossi dall’Associazione e tenuti periodicamente da Docenti delle principali Università. 

Questa crescita in solidarietà, professionalità, consapevolezza ha consentito ad A.N.D.O.S. onlus di ampliare i propri campi d’intervento: inizialmente limitati alle sole specifiche esigenze riabilitative pre-post trattamento, si sono estesi ai vari supporti psicologici mirati al recupero, da parte delle donne colpite dal carcinoma mammario, di quella femminilità a torto ritenuta perduta per sempre e alle mai troppo divulgate e sollecitate azioni di prevenzione e di diagnosi precoce.

Diagnosi precoce che oggi, anche alla luce dei grandi passi fatti in questi anni dalla chirurgia conservativa di cui l’Università e la Ricerca italiane sono state indiscusse antesignane, contribuisce ad innalzare a percentuali sempre più elevate gli esiti positivi di una patologia fino a pochi anni fa dall’esito dolorosamente incerto.

 

GLI OBIETTIVI D'OGGI, GLI OBIETTIVI DI DOMANI 

Accanto agli obiettivi primari di una sempre maggiore sensibilizzazione della popolazione femminile alle problematiche di prevenzione, di diagnosi precoce; accanto a quelli di una sempre maggiore presenza in ambito riabilitativo; accanto agli obiettivi mediati di formazione professionale delle Volontarie nel rispetto delle motivazioni etiche e solidaristiche originali; accanto a quelli di rinnovati modelli organizzativi vincolati ad una carta dei servizi recante programmi, codici di comportamento, livelli d’assistenza professionale e di una futura, progressiva certificazione secondo il codice SGQ ISO 9001, A.N.D.O.S. onlus vuole affrontare oggi un nuovo obiettivo di grande respiro.

Un obiettivo rivolto principalmente alla popolazione femminile dell’Italia centro-meridionale che appare tuttora la meno informata e probabilmente la meno seguita: meno colpita in termini percentuali dalla patologia tumorale rispetto a quella dell’Italia settentrionale presenta ancor oggi, purtroppo, esiti infausti in percentuali ampiamente superiori.

COMPETENZE , SINERGIE 

Se in campo riabilitativo le tecniche di linfodrenaggio note in campo medico come “metodo A.N.D.O.S.” hanno fatto storia, se la presenza attiva delle Volontarie A.N.D.O.S. onlus anche negli ospedali viene sempre più considerata come complementare ai trattamenti e agli interventi medico-chirurgici e non più marginale e meramente surrogatoria come in passato, il Direttivo dell’Associazione e il suo Comitato Tecnico Scientifico sono alla continua ricerca di metodiche mediche e di sistemi medicali atti a dare risposte sempre più convincenti nelle fasi di diagnosi e di riabilitazione e a contenere in ambiti sempre più ridotti i risvolti negativi del morbo nelle sue varie fasi.

Questa ricerca ha tuttavia, e comprensibilmente, limiti settoriali e specialistici nelle specifiche competenze e limiti spesso rigidi ed invalicabili nelle risorse a disposizione: è pertanto da una sinergica armonizzazione d’obiettivi e risorse che possono ottenersi i migliori risultati.

Coerentemente A.N.D.O.S. onlus si è fatta promotrice di un approccio più efficace ed integrato da riservare alle problematiche di diagnosi precoce, prevenzione e riabilitazione.

C'E' ANCORA MOLTO DA FARE 

A.N.D.O.S. onlus si è ripromessa di sensibilizzare il pubblico femminile sia sulle problematiche della patologia mammaria sia sull’esistenza di una valida offerta di servizi d’assistenza completamente gratuiti presso i propri Comitati anche mediante una comunicazione non strettamente legata alla cruda terminologia medica. >>.

EXTRATIME by SS/ In cover e nella fotogallery una serie di immagini relative alla “ Camminata in rosa 2023” , on the road tra Castelmassa e dintorni con tante note protagoniste e sfondo le vie principali di Castelmassa con i suoi  ‘gioielli’ a far da sfondo, come il Teatro Cotogni e la Chiesa parrocchiale peraltro già immortalata nella copertina

Del primo libro scritto da Giovanni Guareschi sulla saga “Peppone e Don Camillo”, giusto per rappresentare l’habitat interregionale padano.

 

Franco Rizzi & Sergio Sottovia

www.polesinesport.it