A Castelmassa il sindaco Luigi Petrella, con assessora Carta, ha reso omaggio ai 100 anni di Enos Prini e alla sua storia in Guerra e da autista-taxista pro Comunità/ E da oggi al ‘Mercato’ iniziata pro Altopolesine la campagna vaccinale anti Covid


01/03/2021

Parlarvi di una vita lunga 100 anni, come quella di Enos Prini, personaggio che ha vissuto davvero ...on the road in Altopolesine, non basterebbe di certo un reportage celebrativo. E allora ,visto che parliamo di anziani in questo giorno in cui a Castelmassa sono partite le vaccinazioni come da 'campagna vaccinale' promossa al Mercato Coperto con tutti i crismi  e protocolli sanitari anti Covis, vi propongo in sequenza le Due 'Brevi News' giusto per darvi conto dei due fatti segnalatici dall'amico Franco Rizzi , cantastorie dell'enclave altopolesano.

Fermo restando che qualcosa di più per quanto riguarda la storia di Enos Prini, vi rimandiamo in calce all'Extratime, giusto per dire...cose note a tutti e onorare sia la sensibilità istituzionale del sindaco Petrella e  dell'assessora Carta, che ...la storia di Enos autista ..anche durante la Seconda Guerra Mondiale  e poi taxista fino alla meritata pensione.

PRIMA MAIN NEWS ( di Franco Rizzi, mail 06.02.2020) / IL SINDACO LUIGI PETRELLA PREMIA UN CENTENARIO: ENOS PRINI HA COMPIUTO FELICEMENTE 100 ANNI
Enos Prini venerdì febbraio scorso ha compiuto felicemente 100 anni. Lo hanno premiato in municipio con una targa, tutti rispettosi delle vigenti norme pandemiche, il sindaco Luigi Petrella e l'assessora ai servizi sociali Alessandra Carta.
Enos Prini, originario di Castelnovo Bariano, vive da sempre a Castelmassa ed ecco alcune brevi note biografiche. Appena 18enne perde il padre e diventa così improvvisamente capofamiglia. Durante l'ultimo conflitto mondiale presta servizio a Belluno presso la brigata Cadore. A seguito dell'8 settembre 1943, dopo aver rinnegato l'adesione alla repubblica di Salò, ritorna avventurosamente a casa, evitando qualsiasi coinvolgimento sino al 25 aprile 1945. Dopo quella fatidica data diventa dettagliante ma gli piacciono i motori tanto da diventare autotrasportatore indipendente. Nel 1962 il salto di qualità, quando consegue l'abilitazione da taxista e nel tempo si afferma localmente. Da pensionato ha condotto sempre vita regolata in paese tra le faccende domestiche e la frequenza quotidiana al bar. Nel 2011 è rimasto vedovo.

 


APPENDICE FLASH / PRINI ENOS STORY ( 'raccontata' e consegnatagli istituzionalmente by Alessandra Carta - assessora Comune Castelmassa)/

CASTELMASSA – Il 5 febbraio 2021 non è un giorno come gli altri per il signor Enos Prini di Castelmassa: ha infatti spento le sue prime 100 candeline.
“Un traguardo che - sottolinea il sindaco Petrella - abbiamo voluto festeggiare personalmente con lui, anche se l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo ci ha consentito di invitare solamente pochi intimi”. “Abbiamo pensato – continua l’assessore alle Politiche Sociali Alessandra Carta – di rendergli omaggio raccontando la sua vita, una testimonianza che deve essere d’insegnamento alle nuove generazioni”.
Enos nasce a Castelnovo nel lontano 5 febbraio 1921, terzogenito di cinque figli: due femmine e due maschi. A diciotto anni è colpito da un grave lutto, scompare infatti prematuramente il padre. Questa triste perdita lo rende, di fatto, il “capofamiglia ”. Durante il secondo conflitto mondiale fece parte della Brigata Cadore di Belluno, dove svolgeva mansioni logistiche, essendo autista di camion.
Questo suo compito l’ha fortunatamente tenuto spesso lontano dalla prima linea e dai campi di battaglia.
“Non fu però sempre così, infatti –ci racconta il signor Prini – qualche giorno prima di una licenza pasquale, si trovava dal barbiere della caserma, quando entrò il comandante dicendo che le licenze erano revocate, poiché ci si apprestava a partire per la Jugoslavia.
Partirono di notte, per evitare attacchi al convoglio.
Durante il pericoloso viaggio, pensavo malinconicamente: ‘Guarda dove sono venuto a morire...’”.
In queste terre balcaniche il signor Enos ebbe modo di assistere alla triste fine di un suo compagno, che morì calpestando una mina antiuomo. Nel settembre del 1943, nel giorno dell’armistizio dell’Italia alle forze alleate, Enos si trovava a Roma e decise di tornare a casa in abiti civili, essendo contrario ai principi che animavano la neonata Repubblica di Salò. Iniziò così un periodo di fuga: durante il viaggio di ritorno in treno, infatti, poco prima di Ferrara, un’ostetrica originaria di Calto lo riconobbe e lo invitò a non scendere dal treno, poiché alla stazione era in corso un rastrellamento. Riuscì a scendere nelle campagne, raggiungendo poi la corriera diretta a Castelmassa. Nel suo paese natìo ebbe contatti con un gruppo clandestino partigiano ma, rimasto impressionato dagli schizzi di sangue sulle pareti della sede dove si riunivano i partigiani, preferì nascondersi in casa, dove lo aspettavano la moglie Flora e il figlio Giuseppe, riuscendo fortunatamente ad evitare diversi rastrellamenti.
Terminata la guerra il signor Prini si dedicò prima al commercio di frutta e verdura e, successivamente, al trasporto per conto di terzi. Riuscì infatti a comprare un autocarro Austin, con il quale si dedicò soprattutto al trasporto di bestiame per i mercati della zona. Oltre a questo, Enos operò anche al trasporto di barbabietole da zucchero allo zuccherificio di Sermide e Ficarolo. Nel 1962 decise di acquisire la licenza ed esercitare l’attività di noleggio di rimessa con la sua Fiat 1800. Tra il ’62 e il ’90 riuscì ad acquistare anche due Mercedes, con le quali coprì all’incirca un milione e mezzo di chilometri senza incidenti. “Tutti noi lo ricordiamo al volante del suo taxi bianco – continua il sindaco – sempre lucido e splendente”. Da quando è in pensione Enos trascorre le giornate al bar con gli amici, oppure si dedica alla cura dell’orto e alla pulizia del cortile di casa. La sua passione per l’ordine è nota e questa lo portava a lavare l’automobile ogni giorno.
Nel 2011 la moglie Flora, compagna di vita, viene a mancare a causa del virus “West Nile”. Da allora Enos si reca in cimitero almeno due volte a settimana, supportato nello spirito dalla fede, infatti non manca mai alla messa della domenica dove siede da sempre allo stesso posto. Purtroppo, a causa del Coronavirus, Enos ha dovuto modificare le sue abitudini. Con fatica il figlio Giuseppe e la nuora Vittorina sono riusciti a farlo desistere dal recarsi in chiesa o al bar per il caffè quotidiano. Questi momenti di socializzazione gli mancano molto, ma Enos ha scoperto le videochiamate che gli permettono di stare in contatto con le nipoti e i sei pronipoti che lo riempiono di affetto e tenerezza. Nel giorno del suo compleanno, scade anche la patente di guida che gli ha permesso di lavorare e vivere dignitosamente, perciò Enos ha deciso di regalare la macchina a una sua pronipote. Nel pomeriggio il sindaco Petrella e l’assessore Carta hanno incontrato Enos, donandogli una targa a ricordo di questo giorno speciale e portandogli gli auguri di tutta la comunità, in attesa di poter ritornare a festeggiare adeguatamente ricorrenze importanti come questa. “Mi preme sottolineare l’importanza di testimonianze come quella del signor Enos Prini – ha ribadito l’assessore Carta – che, in un momento di crisi profonda come quella che stiamo attraversando, deve essere d’esempio e spronare i giovani a non abbattersi e a non lasciarsi andare allo sconforto dei tristi giorni che tutti noi stiamo vivendo”.

SECONDA MAIN NEWS ( di Franco Rizzi, mail 01.03.2021) / CASTELMASSA: PARTITA AL MERCATO COPERTO LA VACCINAZIONE ANTICOVID
E' iniziata lunedì mattina 1° marzo presso il mercato coperto la campagna vaccinale anticovid per i Comuni altopolesani di Melara, Bergantino, Castelnovo Bariano, Castelmassa, Ceneselli, Calto, Ficarolo, Gaiba e Stienta. ciò a cura dell'Usl 5.
I primi, su invito postale dell'autorità sanitaria, sono stati i nati nel 1941, poi a scalare il 1940, il 1939e così via...

 

 

 

Il mercato coperto aveva già ospitato la campagna antinfluenzale lo scorso autunno per 500 persone castelnovesi e massesi, curata dalla medicina di gruppo. Inoltre qui sono già stati effettuati tamponi rapidi ad alcune classi del locale istituto comprensivo.
Il servizio d'ordine è garantito dalla protezione civile, mentre l'Avp trasporta gratuitamente gli anziani impossibilitati a muoversi. Con apposita delibera l'amministrazione comunale ha concesso in comodato d'uso gratuito all'Usl 5 per sei mesi il mercato coperto, rinnovabile ulteriormente per altri sei.
La logistica: un centro vaccinale dotato di reception; sala d'attesa; tre box per le iniezioni, uno per la diluizione e la preparazione del vaccino; un pronto soccorso (FOTO ALLEGATA). A quanto risulta la prima giornata è stata un successo, buon afflusso ed efficienza garantita.

EXTRATIME by SS/ In cover la 'visita speciale ed istituzionale del sindaco Luigi Petrella e della assessora Alessandra Carta ( prima a sx) al 'centenario'  Enos Prini festeggiato in famiglia.

Quindi nella fotogallery la postazione sanitaria della ULSS 5 Polesana al Mercato Coperto di Castelmassa, pronta per la campagna di vaccinazione anti Covid,  al servizio dei Comuni e della Gente dell'Altopolesine.

 

Franco Rizzi & Sergio Sottovia
www.polesinesport.it