A Castelnovo Bariano ‘convegno’ per i 40 anni del Museo Civico Archeologico di San Pietro Polesine/ Col direttore Beppe Zenesini e gli oratori ufficiali Tiné, Bonomi, De Zuccato, Salzani, Erricani, De Guio, Ballista e Peretto
05/10/2022
Un evento con qualificati ‘oratori ufficiali’ è andato in scena a Castelnovo Bariano, organizzato dal sindaco Massimo Biancardi & Istituzioni varie , di cui ci racconta tutto il reportage trasmessoci da Franco Rizzi, cantastorie dell’enclave altopolesano.
Per la verità un “Convegno speciale perché in occasione dei 40 anni’ del noto Museo di San Pietro Polesine che ho visitato assiema sia a Franco Rizzi che al sindaco Bianciardi e al direttore storico Beppe Zenesini.
Per cui, non potendo proporvi gli ‘atti del convegno’ perché …non esistono, mi piace a questo punto, oltre a citare nel titolo i cognomi degli autorevoli ‘oratori ufficiali’, aggiungere in calce al sintetico reportage una specifica Appendice Flash Story sullo stesso Museo Civico peraltro estrapolato by www.museocastelnovobariano.it , per esigenze di originalità e autorevolezza sua storica.
MAIN NEWS ( di Franco Rizzi, mail 01.10.2022)/ SAN PIETRO POLESINE. GRANDE SUCCESSO DEL CONVEGNO DI STUDI SUL 40° DEL MUSEO.
Sabato scorso 1° ottobre per tutta la giornata sotto la tensostruttura della Tana dei birichin (che hanno preparato il pranzo offerto dall'amministrazione comunale) ha avuto grande successo il convegno di studi per IL 40° del museo civico archeologico sito al piano terra delle ex elementari.
Fondato nel 1982 ed ospitato temporaneamente in municipio (adesso c'è la biblioteca), nel 1999 fu spostato nella sede naturale sampietrese, questa adeguatamente restaurata.
Fra le centinaia di reperti conservati, spiccano quelli preistorici, romani, medievali, rinascimentali, un polo culturale fra i più importanti in Polesine.
Si è iniziato alle 9.30 con l'intervento delle autorità. Fra gli altri il prefetto Carmelo di Nuzzo, la consigliera regionale Laura Cestari, il presidente della Provincia Enrico Ferrarese accompagnato dall'assessora alla cultura Lucia Ghiotti, il sindaco di Castelnovo Bariano Massimo Biancardi; fra gli ospiti il comandante della compagnia carabinieri di Castelmassa Paolo li Vecchi. A tutti il primo cittadino castelnovese (che ha fatto gli onori di casa) ha consegnato una targa in ceramica effigiante il logo comunale.
I rappresentanti istituzionali hanno sottolineato tutti l'importanza del museo civico, che andrà meglio valorizzato sinergicamente onde farlo conoscere dappertutto ai vari livelli. Sinora il curatore museale è stato Beppe Zenezini, dal prossimo 1° gennaio ci sarà una direttrice, la dottoressa Luna Carassini, dipendente comunale.
Il programma si è svolto secondo la seguente tempistica.
10.30: pausa caffé.
Oratori ufficiali.
11: dott. Vincenzo Tiné (Sovrintendenza di Vr-Ro-Vi).
11.20 dott.essa Simonetta Bonomi (Sovrintendenza Friuli Venezia Giulia).
11.40: dott. Gianni De Zuccato(Sovrintendenza Vr-Vi-Ro).
12: dott. Luciano Salzani (Idem).
12.20: dott.essa Giuliana Erricani (storica dell'arte).
13: pausa pranzo a cura dell'associazione Tana dei birichin.
14.20: prof. Armando De Guio (università di Padova).
14.40: prof. Claudio Ballista (università di Ferrara).
15: Raffaele Peretto (geologo).
15.20: visita al museo e benedizione, a cura di don Graziano Giuriati.
APPENDICE MUSEO FLASH STORY (www.museocastelnovobariano.it ) STORIE DEL MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO DI CASTELNOVO BARIANO
Il Museo Civico Archeologico di Castelnovo Bariano, che consta di tre sale espositive, raccoglie ed espone soprattutto reperti archeologici dell’età del Bronzo provenienti dalla zona fluviale del Tartaro, in particolare da Canàr (Bronzo Antico), da Canova (Bronzo Medio) e da Marola (Bronzo Finale). Affiancano questa consistente collezione preistorica anche alcuni reperti romani, rinvenuti a Mondonuovo e a Stanghelle. L’ultima sezione del Museo è dedicata alla ceramica rinascimentale ritrovata in località Torretta.
PERIODO BRONZO ANTICO ( CANAR)
L'insediamento di Canàr, un sito palafitticolo di "Torbiera Bassa" la cui escursione cronologica risulta compresa fra l'avanzata età del Bronzo Antico e la prima età del Bronzo Medio, è ubicato all'estremo settore occidentale della bassa pianura veneta, compreso tra i fiumi Adige a nord e Po a sud. Storicamente l'area del sito partecipava a quella serie di bacini alluvionali saltuariamente inondati dalle tracimazioni del fiume Tartaro, un fiume di risorgiva che raccoglie le acque del settore meridionale delle Valli Grandi Veronesi riversandole direttamente al mare. L'impianto originario del sito appare collocarsi nel momento in cui gli accrescimenti della locale torbiera bassa iniziano a lambire da sud i margini della piattaforma citata, quindi al seguito di un evidente fase di abbassamento dei precedenti livelli idrici del bacino e dopo una prima fase di invegetamento a bosco.
PERIODO BRONZO MEDIO ( FINALE)
Seguendo l'itinerario interno al museo troviamo poi altri Siti esposti che riguardano la ricerca di superficie effettuata sul territorio. Per il periodo Bronzo ma circa trecento anni dopo Canàr cioè nel Bronzo Medio con il sito di Marola dove si possono notare le forme di ceramica che si vanno sempre più raffinando e si possono inoltre notare la lavorazione del corno e del metallo si può notare anche il periodo Bronzo Finale con il sito di Canova. Il materiale recuperato dalla ricerca di superficie ci porta alla visione delle forme delle anse come decoro dei manufatti ai materiali metallici come asce di bronzo, lame di coltelli, scalpelli e ami da pesca e altri rinvenimenti.
PERIODO ROMANO
Fra i reperti rinvenuti è possibile visionarne alcuni del perido preRomano come mestoli tipo bucchero, ciotole, coppe o coperchi e un piatto usato come mortaio dove, sul fondo sono inseriti piccoli frammenti di pietruzze che servivano allo sminuzzamento di semi. Altri reperti presenti riguardano il periodo Romano con pesi da telaio, tessere di mosaico, mattoncini, lacrimatoi, lampade e teste di spilloni. Nell'esposizione è presente una bellissima rassegna di monete, sempre del periodo Romano, frutto di ricerche in superficie sul territorio ove naturalmente erano presenti insediamenti del periodo.
PERIODO RINASCIMENTALE
In località Torretta (VR), durante lavori di sbancamento per la sistemazione dell'argine del Canal Bianco, effettuati dal nucleo operativo del Magistrato alle acque di Verona sulle sponde del fiume Tartaro, veniva alla luce parte del basamento marmoreo di una torre medioevale. I resti costituiscono, infatti, anche in base ai particolari della tecnica costruttiva evidenziati nel corso dei successivi saggi di accertamento, un esempio, per il momento inedito in zona, di quel tipo di strutture di appostamento erette in Alto Polesine, in gran parte presso le sponde di corsi d'acqua, a difesa dei confini di stato di età medioevale e rinascimentale. Inoltre la posizione della torre, in corrispondenza di un vecchio alveo seminterrato del fiume Tartaro, risulta significativa ai fini di una ricostruzione dei vecchi tracciati fluviali locali e delle connessioni in quell'epoca tra gli alvei del Tartaro e del Canal Bianco. I lavori di scavo portarono alla messa in luce completa del basamento della torre; furono, inoltre, eseguite stratigrafie campione effettuate ai piedi della struttura, che hanno portato alla luce un riempimento in scarico di manufatti ceramici, metallici, di vetro, lignei e resti di fauna. I dati stratigrafici e la tipologia ceramica, hanno permesso di ricostruire alcuni momenti precisi della vita della torre, la cui durata sembra coprire un arco cronologico che dal 1300 giunge agli inizi del 1600.
I materiali fittili provenienti da questo recupero ci offrono un ampia documentazione della produzione ceramica della Val Padana cha va dal '400 alla metà del '500. Anche se l'indagine archeologica è stata solo parziale, le ceramiche recuperate sono numericamente e artisticamente talmente valide da allargare la conoscenza del graffito emiliano e veneto, aprendo anche una breve pagina sulle vicende storiche e commerciali di quest'angolo del Polesine.
EXTRATIME by SS/ iIn cover Beppe Zenesini ( con in mano una delle sue ‘ceramiche storiche’ già raccontate qui su www.polesinesport.it) perché ‘Direttore’ da lungo tempo del Museo di San Pietro Polesine e che dal primo dell’anno prossimo passerà le consegna alla nuova sopracitata Direttrice.
Quindi in apertura di fotogallery proponiamo in tandem kit gli istituzionali Enrico Ferrarese ( presidente Provincia Rovigo ) e Massimo Biancardi ( sindaco del Comune di Castelnovo Bariano).
A seguire don Graziano Giuriati, il sacerdote che ha ‘benedetto’ il convegno e il Museo per i suoi 40 anni di vita; poi una veduta dl pubblico presente all’evento, con in prima fila Paolo li Vecchi comandante della compagnia carabinieri di Castelmassa in kit con Beppe Zenesini al lavoro col ‘protettore’ per mostrare a tutti la storia del Museo.
Mentre nel flash finale proponiamo gli istituzionali al tavolo del convegno ( da sx il prefetto Carmelo Di Nuzzo, la consigliera regionale Laura Cestari, il presidente della Provincia polesana Enrico Ferrarese) con incorporato il tandem storico dei maestri Renzo Gregori & William Moretti già onorati specificatamente su questo sito.
Franco Rizzi & Sergio Sottovia