A Verona sindaco Sboarina intitola una via al Prof. Lanfranco Vecchiato (1908-1999) “fondatore” della Università/ Tra i relatori Mazzucco (pres Fondazione Cariverona e già Rettore); presenti anche ‘suoi studenti’ altopolesani


09/11/2021

Questa storia trasmessaci da Franco Rizzi, cantastorie dell’Altopolesine con escursioni naturali e universitarie nella vicina città di Verona ha uno spessore di livello internazionale proprio per l’importanza del “Professore” Lanfranco Vecchiato, al quale in questi giorni il sindaco Sboarina ha intitolato una via in Borgo Venezia, in un cerimoniale di altrettanto internazionale livello culturale.

Ma questa storia ha anche aspetti personali per lo stesso Franco Rizzi, come ha spiegato lui stesso ricordando che "Il figlio Francesco Vecchiato mi volle suo assistente a Storia moderna alla Universistà di Verona fondata dal padre...".

 

 

 

Ovviamente la presenza di Franco Rizzi ha dato un tono e una partecipazione anche by Altopolesine, da dove tanti studenti andavano a Verona nelle aule della Università fortemente voluta proprio da Lanfranco Vecchiato nel 1959 , orgoglio poi di tanti suoi studenti e che mi fa ricordare un fatto personale con aspetti oggettivi.
Lo dico subito e a conferma della evoluzione universitaria italiana: il sottoscritto si era diplomato “Ragioniere” nel 1965 e un anno dopo mi sono iscritto proprio all’Università di Verona in Economia e Commercio perché… non era ancora permesso ai “Ragionieri” di iscriversi a Giurisprudenza, all’Università di Ferrara, dove da ‘studente lavoratore’ mi sarebbe stato più facile partecipare anche senza frequentare.

 

 

 

Per fortuna appena un mese dopo, in Italia si è legiferato che le Università fossero maggiormente ‘aperte’ per l’iscrizione a tutti i Diplomati, senza alcuna preclusione’ per cui…chiesi subito l’iscrizione alla Università di Ferrara, giustificano alcuni miei precedenti impegni di lavoro effettivamente esistenti che…non mi avevano fatto ‘scegliere’ Ferrara entro i termini di iscrizione.
Ecco, detto questo , mi sono letto tutto il curriculum ‘immenso’ del Professor Lanfranco Vecchiato, peraltro ‘scritto e letto col cuore’ da suo figlio Francesco, anche lui Professore emerito, in diverse occasioni anche all’Università di Verona.
E allora, visto l’immensità del Personaggio Lanfranco Vecchiato, eccovi tout court il reportage trasmessoci dal Professor Franco Rizzi , partendo dal ‘contributi’ degli studenti altopolesani per l’origine della Università di Verona, almeno in termini numerici.

 

 

 

MAIN NEWS ( di Franco Rizzi, mail novembre 2021)/ VERONA HA INTITOILATO UNA VIA AL PROFESSOR LANFRANCO VECCHIATO “FONDATORE DELLA UNIVERSITA’ D VERONA / E AMARCORD BY RIZZI: “SCASTELMASSA: IL CONTRIBUTO DEGLI STUDENTI ALTOPOLESANI ALLE ORIGINI DELL'UNIVERSITA' DI VERONA”
L'università di Verona, pur essendo relativamente giovane, è una realtà importante nel mondo accademico e scientifico veneto e nazionale, avendo una dimensione globalizzante.
Nata nel 1959, come sede staccata di quella padovana (corsi raddoppiati e paralleli) nell'anno accademico 2020-2021 (fonte ministeriale) vantava le seguenti aree di studio: economica, formazione, giuridica, lettere-arti-comunicazione, lingue e letterature straniere, medicina e chirurgia, scienze e ingegneria, scienze motorie. Ciò per lauree triennali, magistrali, corsi di specializzazione e dottorati nella sede sull'Adige e in quelle staccate. I numeri: 4.719 matricole (donne 3.102; stranieri 275); iscritti 23.341  (15.49; 1.100); laureati 5.209 (3473; 200).

 

 

 

Ad aprile 1969, sull'onda della contestazione studentesca, derivata dal '68 francese, fu introdotto il  nuovo esame di maturità e la liberalizzazione dei corsi universitari, nacque l'università di massa con i piani di studio individuali, un boom senza l'adeguamento di risorse, logistica e nuovo modello organizzativo. L'ateneo veronese nel 69-70, sempre dipendente da Padova, vantava solo medicina e chirurgia, economia e commercio, lingue, magistero, Isef e alcuni corsi paramedici. La facoltà più gettonata fu magistero con le lauree in lettere e in pedagogia, oltre al corso in vigilanza scolastica, questo in quanto le magistrali quadriennali (con poche possibilità di insegnare alle elementari) permettevano solo questo sbocco accademico e un futuro da laureato come docente nella media dell'obbligo in particolare). Medicina e chirurgia era all'ospedale di Borgo Roma, il resto in via Campofiore vicino al cimitero monumentale e alla zona Galtarossa, gli uffici amministrativi a palazzo Giuliari che poi sarà il rettorato, conseguita l'autonomia.

 

 

 

Magistero attirò anche dall'Alto Polesine (la rivierasca da Melara a Calto, in particolare Castelmassa)  molte matricole in maggioranza maestre, così la Destra Secchia e tutto il Basso Veronese, molti i trentini (allora Trento non aveva l'ateneo tranne sociologia). La novità veronese era gettonata anche per la comodità dei trasporti, l'offerta formativa, i tipi di laurea (Padova, il gigante accademico, ne era sfornita e per questo li aveva creati a Verona per gemmazione come economia e commercio, lingue e Isef). La stazione ferroviaria di Ostiglia serviva studenti mantovani e altopolesani, che non potevano andare a Ferrara (magistero qui nacque solo nel 1970-1971), a Bologna o a Brescia.
Fra gli studenti altopolesani allora era noto allora un professore particolare, Lanfranco Vecchiato ( Pressana 1908-Verona 1999) (FOTO ALLEGATA), veronese doc, tre maturità, un paio di lauree, avendo iniziato la carriera docente come maestro elementare, per poi insegnare nei licei classici scaligeri di cui sarà pure preside); legato alla famiglia, avrà ben nove figli, un vero patriarca. Finirà la carriera come professore ordinario di storia alla facoltà di lingue e letterature straniere. Il figlio Francesco (classe 1943) ne ha coltivato la memoria, specie come fondatore dell'università di Verona attraverso libri e iniziative varie; egli è stato docente di storia prima ad Urbino, poi a Padova per finire a Verona proprio nel corso di laurea del padre Lanfranco.

 

 

 

Lunedì mattina 8 novembre scorso in borgo Venezia a Verona si è tenuta la cerimonia d'intitolazione di una via dedicata a Lanfranco Vecchiato con tanta gente. Oratori ufficiali, fra gli altri, i professori Alessandro Mazzucco (attuale presidente della Fondazione Cariverona e già rettore a palazzo Giuliari) e Claudio Carcereri  de' Prati (responsabile dell'Accademia di agricoltura, scienze e lettere di Verona), i quali brevemente hanno presentato la vita e le opere dell'illustre accademico: "un uomo che visse per la famiglia, per Verona, per la scuola, per l'università e per la cultura".
Nel 1951 Lanfranco Vecchiato dava vita alla Libera Scuola Superiore di Scienze Storiche intitolata a Ludovico Antonio Muratori, "strutturata come una facoltà di storia - ha scritto il figlio Francesco - che funzionò per alcuni anni come un vero ateneo senza però riuscire a strappare da Roma l'indispensabile riconoscimento ministeriale onde dare valore legale al titolo di studio che rilasciava".
Vista la netta opposizione del romano viale Transtevere, gli uomini della Muratori, guidati dal prof. Lanfranco Vecchiato, d'accordo con l'allora sindaco di palazzo Barbieri Giorgio Zanotto, le autorità locali e i parlamentari scaligeri, decisero di chiedere l'istituzione di una facoltà di economia e commercio, la cui laurea dava grandi possibilità occupazionali (era l'Italia del boom economico), questa nacque nel 1959. Lanfranco Vecchiato come consigliere comunale Dc relazionò in una celebre seduta la delibera per la nascita del consorzio universitario che "avrebbe dovuto far partire e finanziare la prima facoltà sulle dell'Adige".

 

 

 

Nato l'ateneo veronese il Vecchiato prese altre strade culturali.
Nello stesso 1959 Vecchiato creava il centro scaligero di studi danteschi: presentare in sei anni i 100 canti della Divina Commedia, una lectura Dantis letta e commentata dai più illustri dantisti in vista del 7° centenario della nascita dell'Alighieri nel 1965. Vecchiato affidò il coordinamento scientifico della Lectura Dantis Scaligera al dantista Marco Marcazzan, "che poi avrebbe curato anche la stampa in tre volumi del commento ai canti".
Nel 1967 Vecchiato inventava il Certamen Catulianum di Lazise, l'accademia catulliana,  la Lectura Shakespeariana Scaligera, i concorsi poetici Aleardo Aleardi e Berto Barbarani.
In memoria di Lanfranco Vecchiato , il paese di Lazise , splendido centro turistico sul Lago di Garda, ha creato un monumento all'interno della Dogana Veneta.
Il dirigente scolastico Calogero Carità ha intitolato la biblioteca del liceo di scienze umane Carlo Montanari a Vecchiato.
Nel 50° dell'ateneo veronese università e Comune il 17 ottobre 2009 in rettorato al Barbieri gli hanno dedicato una targa e gli Atti di questo primo cinquantenario, sono stati raccolti nei Quaderni del consiglio comunale, "dove si legge anche una, fino a quel momento, inedita storia della Muratori".

 

 

 

EXTRATIME by SS/ Significativa la mail integrativa trasmessaci da Franco Rizzi che riportiamo integralmente:” INTEGRO CON IL FOTOSERVIZIO DELL'INTITOLAZIONE STAMANI A VERONA IN BORGO VENEZIA, ALLA PRESENZA DEL SINDACO FEDERICO SBOARINA, L'ALTRO FOTOSERVIZIO APPENA MANDATO DA CASTELMASSA SUGLI STUDENTI ALTOPOLESANI E IL LORO CONTRIBUTO ALLE ORIGINI DELL'UNIVERSITA' DI VERONA”.,
Perciò , al di là del Professor Lanfranco Vecchiato in cover e di suo figlio Francesco, analogamente Professore Universitario, soprassediamo dal segnalarvi le didascalie relativamente ai Personaggi della fotogallery , proprio perché noti e conosciuti, a partire dal sindaco Federico Sboarina ovviamente riconoscibile anche perché con tanto di fascia tricolore istituzionale.

Franco Rizzi & Sergio Sottovia
www.polesinesport.it