ADRIASTADIUM, dal sogno al progetto by Spaziaperti & Barasciutti/ From Sarti-idea to 'stadio inglese’ per Adria


04/10/2012

Quanto vale la ‘logistica’ per la nostra società? Diciamo che ci può cambiare la vita se si passa dalla ‘gestione ordinaria’ alla progettualità per il futuro. Così posso nascere i ‘disegni di legge Crimi’ per “agevolare progetti società che con denaro privato volessero restaurare o costruire ex novo stadi proprietà sul modello di altri paesi europei”.
Di questo mi aveva parlato qualche tempo fa Renzo Sarti, un amico che a suo tempo avevo visto ‘precursore ‘ con un progetto che ha di fatto realizzato ex novo gli immobili per un Istituto di Credito ad Adria.
Un amico di sport , Renzo Sarti, un amico dell’Adriese e del calcio, che si è inventato Adria Soccer 2005, un impianto che è diventato un punto di riferimenti per giovani e meno giovani che amano il ‘calcetto’ e soprattutto le serate in amicizia.
Ma non è di questo che voglio parlarvi, né delle partite a tennis che ormai da tempo ci vedono in campo assieme nelle sfide vs la più forte coppia Flavio & Mirco.

Piuttosto, così come a suo tempo abbiamo pubblicato su questo sito un progetto per il ‘Riutilizzo e riuso dei vecchi fabbricati dello stadio Tre Martiri di Rovigo’ ( come da tesi all’Università di Architettura di Venezia), stavolta vi parliamo di questo ‘straordinario’ progetto ADRIASTADIUM nato da una idea proprio di Renzo Sarti, sicuramente meno sognatore di quanto non sembri, visto i … risultati precedenti.

Tanto più che nel ‘territorio di riferimento’ sono in arrivo novità interessanti ( sul piano della viabilità e delle comunicazioni, non da ultimo la Nogara – Mare con relativo ‘casello’ nelle vicinanze di Adria.

Però non voglio incorrere in ‘comunicazioni errate’ e allora, aderendo anche a giusta segnalazione dello stesso friend Renzo Sarti, eccovi il ‘Progetto Adriastadium’ così come viene ‘tecnicamente e moralmente’ spiegato sul suo ‘Adria.Soccer/blog’, con dovizia di particolari e immagini ‘plasticamente’ dimostrative, di u sogno che il progetto può trasformare in realtà.
Tanto più che “Il giorno 03 agosto 2012 una delegazione di "sognatori" è stata ricevuta dal presidente dell'Adriese il signor Luciano Scantamburlo, erano presenti l'Architetto Andrea Barasciutti e il geom. Paolo Munari di "SpaziAperti" , l'Ingegner Enrico Berti della Socotherm, l'Ingegner Francesco Bonin, il geometra Renzo Sarti e il Sindaco di Adria Massimo Barbuiani, con lo scopo di mostrare l'idea e il progetto del nuovo stadio di Adria.”.
Tutto questo ‘partendo’ dal “Disegno di Legge stadi  datato 11/09/2012”.

 

 

ADRIASTADIUM”/ ( by www.adriastadium.blogs , Giovedì 27 settembre 2012 ) / IL NUOVO STADIO DI ADRIA /

( Project: Arch. Andrea Barasciutti; Design Team: Paolo Munari, Diego Avanzo; Ideatore: Geometra Renzo Sarti )


INTRODUZIONE

«E’ indiscutibile che gli stadi italiani siano i peggiori d’Europa e non c’è bisogno di frequentare quelli di Champions League per capirlo. basta guardare agli impianti di Inghilterra, Germania o Spagna per rendersi conto quanto siamo lontani da una realtà appena discreta. i nostri sono stadi scomodissimi e obsoleti ».
Sono parole di Sergio Campana, avvocato e presidente dell’Assocalciatori e riassumono l’anomalia italiana.
A dare uno spiraglio di luce è senz’altro il disegno di legge Crimi nato per agevolare le società che con denaro privato volessero restaurare o costruire ex novo stadi proprietà sul modello di altri paesi europei.
Per favorirli, si prevede un abbattimento degli interessi dovuti, tramite l’Istituto di Credito Sportivo, previo ovviamente parere favorevole di apposito Comitato costituito. Nel progetto dell’impianto deve essere previsto il raggiungimento, tramite la gestione dello stesso, di un equilibrio economico-finanziario, oltre che il miglior posizionamento possibile dello spettatore e la costruzione di appositi locali come palestre, sale congressi, negozi e altri centri di svago a servizio della città e del quartiere.

MARKETING

E’ un dato di fatto di come sia arrivato il momento per una società di calcio professionistica far convivere cultura sportiva e cultura d’impresa. L’assenza di una logica di equilibrio economico ha portato ad una profonda crisi il modello che ha consentito di prosperare al calcio sino ad oggi, i club professionistici odierni devono essere in grado di gestire oltre al risultato sportivo anche il risultato economico, attraverso una gestione societaria che non si limiti all’ambito del semplice avvenimento sportivo.
Un nuovo modo di utilizzare lo stadio di calcio come fonte di introiti basilare rientra in tale mutato ordine di idee: esso costituisce infatti una solida fonte di ricavo sfruttabile a lunga scadenza, inserito in una nuova e più dinamica visione di multifunzionalità e non più esclusivamente luogo di aggregazione domenicale utilizzato un solo un giorno a settimana. La gestione diretta dello stadio, sull’esempio del modello inglese e americano, si prospetta come risorsa basilare in un ambito dove acquista particolare importanza la diversificazione delle entrate. Molte società italiane stanno intraprendendo questa strada ma occorrerà ancora molto tempo per raggiungere gli standard minimi propri dei modelli più progrediti e i primi risultati sui bilanci societari saranno visibili solo tra molti anni, resta comunque il fatto che la gestione diretta dello stadio diviene imprescindibile per sviluppare programmi a lunga scadenza in grado di rispondere a principi di solidità patrimoniale e di economicità.


ECOLOGIA

Gustav Metzeger, veterano dei critici architettonici, ha affermato nel corso del simposio sulla sostenibilità tenutosi nel 1996 presso la Architectural Association: «prima c’era la natura. Poi venne l’ambiente. L’ambiente è il fumo che l’umanità ha messo sulla natura: chi usava il latino non aveva nessuna parola per ambiente – conosceva solo la natura ».
Nel mondo si sta finalmente iniziando a riconoscere la minaccia per la civiltà rappresentata dalle anomalie meteorologiche e dall’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del terreno. Spinto dal consumo, l’uomo moderno ha generato quantità enormi di energia come non era mai accaduto in precedenza, trasformando una risorsa finita come i combustibili fossili immettendo nell’ambiente una quantità di sostanze e energia superiori a quanto il pianeta sia in grado di assorbire, sbilanciando in questo modo l’intero ecosistema globale. Chi si è interessato a questo tema sa che gli edifici del mondo occidentale sono responsabili del 50% delle emissioni dannose che stanno provocando il surriscaldamento del pianeta
Uno sviluppo economico che sperpera risorse limitate e distrugge l’ambiente porta a una prosperità solo momentanea. E’ necessario quindi cambiare la nostra sensibilità al riguardo e, concentrandosi su fonti di energia rinnovabili, bisogna escogitare soluzioni adeguate per sfruttare risorse come il sole, il vento, l’acqua ecc. Realizzare prodotti biodegradabili e utilizzare l’energia naturale con il nostro modo di vivere attuale è complicato, ma non impossibile.
E’ necessario che anche il mondo del calcio dimostri sempre di più la propria sensibilità nei confronti della salvaguardia dell’ambiente. Già i campionati del mondo in Germania del 2006 furono caratterizzati da una particolare attenzione verso la sostenibilità dell’ambiente e per questo vennero definiti come i “mondiali a impatto zero”. La rassegna tedesca infatti, pur affrontando un incremento turistico non indifferente è riuscita a promuovere l’efficienza energetica e il trasporto pubblico riducendo al minimo le emissioni di gas serra e finanziando progetti verdi grazie anche alla campagna “Green Goal” lanciata dalla Fifa a sostegno del risparmio idrico e della mobilità sostenibile durante progetti calcistici. 

LASCIATECI SOGNARE
Il giorno 03 agosto 2012 una delegazione di "sognatori" è stata ricevuta dal presidente dell'Adriese il signor Luciano Scantamburlo, erano presenti l'Architetto Andrea Barasciutti e il geom. Paolo Munari di "SpaziAperti" , l'Ingegner Enrico Berti della Socotherm, l'Ingegner Francesco Bonin, il geometra Renzo Sarti e il Sindaco di Adria Massimo Barbuiani, con lo scopo di mostrare l'idea e il progetto del nuovo stadio di Adria.  Il Sindaco e il Presidente hanno espresso pareri molto favorevoli precisando che nessuno ostacolo sarà posto per la realizzazione del nuovo stadio.



ADRIASTADIUM

Nasce così AdriaStadium, la nuova idea di stadio: spazio multifunzionale, centro dinamico, commerciale e catalizzatore per la città, ben armonizzato con il paesaggio, eco-sostenibile e produttore di energia.
Un approccio unico alla filosofia costruttiva: AdriaStadium viene realizzato secondo i più moderni criteri di bio-edilizia, bio-architettura e bio-climatica, per una struttura eco-sostenibile, a basso impatto ambientale, realizzata con materiali naturali e eco-compatibili, ben armonizzata con l’ambiente ed il paesaggio in cui viene inserita per un miglioramento urbano globale.
AdriaStadium è uno stadio “all’inglese” che può essere di piccole e medie dimensioni (dalle 8 mila alle 25 mila persone).
AdriaStadium è il frutto di un lungo lavoro di ricerca, un percorso durato ben 2 anni partito con lo studio e l’analisi dei migliori stadi del mondo, per poter arrivare oggi a presentare una struttura dalle caratteristiche rivoluzionarie.
Un approccio unico alla concezione di stadio in Italia: da luogo di aggregazione legato esclusivamente al mondo del calcio, a struttura multifunzione con all’interno attività sportive, educative, ricreative e culturali che sfruttano al meglio gli spazi fino ad ora poco o male utilizzati: uno stadio che viene vissuto dalla comunità tutto l’anno, tutti i giorni.




CONCEPT PROGETTUALE

Il progetto è stato redatto sulla base dei seguenti principi:
- flessibilita’: AdriaStadium si basa su una struttura ed una tipologia di stadio all’inglese, ideale per arene di piccole e medie dimensioni dalle 8 mila alle 25 mila persone e, naturalmente, senza barriere.
La sinergia attuata dal progetto tra la standardizzazione del processo costruttivo e la possibilità di personalizzare la struttura garantisce la massima flessibilità progettuale in base alle esigenze del committente (dimensioni, tipologia di struttura gradinate, tipologia di copertura…ecc.)
- eco sostenibilità: AdriaStadium è uno stadio a bassissimo impatto ambientale in quanto completamente integrato nel contesto sia paesaggistico che antropizzato: esso viene costruito con utilizzo di strutture modulari in acciaio e c.a. per le gradinate e utilizzo di strutture portanti in legno lamellare e con materiali eco-sostenibili per gli edifici multifunzionali ricavati sottogradinata. Quindi un edificio urbano, mitigato dal verde, dove tecnologia, comfort, design e bellezza caratterizzano un impianto architettonico assolutamente armonizzato con la natura ed il paesaggio nei quali si insersce.
- una struttura bioclimatica: nella fase preparatoria del progetto sono stati effettuati diversi studi simulativi di bioclimatica e di ergonomia che hanno prodotto sedute confortevoli e un microclima all’interno della struttura che si rinfresca d’estate e si mantiene calda in inverno grazie all’innovativo sistema Ground Cooling.
- stadio produttore di energia: AdriaStadium è concepito per essere quasi totalmente indipendente dal punto di vista energetico grazie ad un sistema integrato di cogenerazione termica e elettrica, impianti di pannelli solari, fotovoltaici, eolici ed impianti per il recupero dell’acqua piovana
- riduzione di tempi e costi di costruzione: il progetto standardizzato e la programmazione dei tempi costruttivi permetteranno ad AdriaStadium di abbreviare i tempi di esecuzione di almeno 1 anno e mezzo in meno rispetto al sistema costruttivo tradizionale con un conseguente contenimento dei costi ed un risparmio di circa il 30%.
- basso impatto paesaggistico ed aree verdi: si tratta di un progetto integrato con il paesaggio: infatti le aree esterne dello stadio vengono studiate ad hoc da esperti in paesaggistica e da architetti del verde: la conformazione dei parcheggi, l’inserimento delle zone verdi, di zone d’acqua, la piantumazione di piante e alberi vengono studiati appositamente per adattare la zona stadio alla conformazione del territorio e del paesaggio. AdriaStadium diventa esso stesso una attrezzatura del parco urbano.
 - stadio intelligente: AdriaStadium è predisposto per la gestione coordinata, integrata e computerizzata degli impianti tecnologici: il sistema domotico gestisce autonomamente ventilazione, riscaldamento e illuminazione in base alle condizioni climatiche con un risparmio energetico complessivo del 30-40%.
- comunicazione: grazie ad un particolare studio illuminotecnico e scenografico, AdriaStadium può diventare “media building”: rivestito da particolari strutture a led luminosi lo stadio si trasforma in strumento di comunicazione per promuovere e pubblicizzare i prossimi eventi previsti, iniziative o altro.
- area vip: il progetto prevede la possibilità di realizzare dei box isolati per la visione dell’evento sportivo: tali palchi “vip”, esattamente come a teatro, possono essere affittati da aziende o da privati per portare allo stadio i propri clienti o i propri amici.
- area stampa: AdriaStadium prevede la progettazione ad hoc delle aree stampa per poter garantire la migliore visibilità del campo di gioco e il massimo comfort dei giornalisti.
- accessibilità: AdriaStadium è progettato in modo che ogni zona del bordo campo e delle gradinate per gli spettatori sia comodamente raggiungibile anche dalle persone diversamente abili.



FUNZIONI

AdriaStadium è stato concepito per essere perfettamente integrato con l'ambiente circostante, sia dal punto di vista paesaggistico che funzionale. Posto in posizione strategica usufruirà cosi di molteplici collegamenti con il territorio.
- nuova uscita dell'autostrada Nogara - Mare, in fase di realizzazione, porterà Adria e il Delta del Po in comunicazione con le più grandi arterie del nord d'Italia, inserendosi nella rete europea dei grandi collegamenti, Corridoio V° Lisbona - Kiev e Corridoio I° Berlino - Palermo.
- collegamenti locali con Adria, Bottrighe e Taglio di Po, grazie alla rete delle vicine strade statali.
- servizio di trasporto pubblico ettometrico, sull'esempio del "people mover" di Venezia e Bologna, che permetterà un collegamento veloce tra lo stadio Bettinazzi, l'autostrada e il nuovo AdriaStadium.
- parcheggi scambiatori sia nei pressi dello stadio Bettinazzi che al nuovo polo sportivo.
- insediamento alberghiero con centro benessere, a servizio sia del nuovo stadio che di tutto il Delta del Po, rilanciando così la mission di "Adria - Porta del Delta".
- nuovo centro sportivo a 360° a servizio delle società e di privati, con spazi coperti per gli sport indoor, e spazi multifunzionali esterni per le attività sportive outdoor all'aria aperta.
- pista ciclabile da inserirsi nel contesto degli itinerari ciclo - turistici, tipo la Ferrara - Delta del Po, la Modena - Chioggia e lungo il fiume Po.
- predisposizione per fiere temporanee di qualsiasi tipologia, sfruttando sia i parcheggi che gli spazi polifunzionali attorno allo stadio, rilanciando così Adria e il Delta come nuovo polo fieristico.
- parco acquatico e locali di intrattenimento per i giovani, con cinema multisala e sale giochi.



EXTRATIME by SS/ La cover mostra un ‘corner’ di nuova generazione, un angolo di ‘stadio all’inglese’.
Quindi in fotogallery proponiamo in sequenza alcune ‘evoluzioni tridimensionali’ del citato progetto AdriaStadium, con le sue evidenti caratteristiche di novità, secondo il ‘vangelo’ di Spaziaperti & Barasciutti.

 


Renzo Sarti & Sergio Sottovia
www.polesinesport.it