ADRIESE 1906 by SS/ From L’AQUILA & fondatori Kofler, Braghin, Zen, Quaglia fino a Barzan & Campionati Figc
Esegeta nell’antica Grecia era l’interprete degli oracoli e dei sogni. Ma ad Adria non ci sono mai state le famiglie degli Eumolpidi e degli Eupatridi , custodi del rituale della consultazione, pronte a scegliere persone a ciò elette dal popolo per interpretare gli oracoli della Plizia e tradurre in un esplicativo Libro Story quel che …al popolo sarebbe bello far sapere.
E allora il sottoscritto, che ha ricevuto tanti DATI per certi versi diventati BIBBIA, ve li propone tout court qui su www.polesinesport.it in questa rubrica “Campionato io ti am@rcord” , giusto in sequenza cronologica, per regalare ad Adria e al Mondo sia questa ‘esegesi delle fonti della Storia (sia della Città Etrusca che dei Campionati Figc italiani) che “Tutti i Risultati delle Partite giocate dall’Adriese – di anno in anno –nei vari Campionati disputati sotto l’egida della Figc a partire dal 1923 fino ai giorni nostri”.
Contestualizzando il tutto con riferimento a tutte le ‘evoluzioni by Figc’ di cui vi diamo conto in Appendice Flash Story.
Sostanzialmente perché riteniamo che tutto questo posa essere un ‘canovaccio’ imprescindibile per ogni Libro Story e per quegli ADRIESI che lo vorranno fare, partendo appunto dagli essenziali e incontrovertibili DATI che siamo in grado di proporvi grazie a quello straordinario ricercatore che è Gabriele Crocco senza il quale non avrebbero potuto essere pubblicati tanti libri di Calcio Story e di tante società già pubblicati in Italia.
Anche per questo , come per tutte la Grandi Storie che hanno una presentazione prestigiosa, partiamo con questo ‘prologo’ legato alla citata ‘Esegesi delle Fonti” della Calcio Story Adriese in cui abbiamo scelto di partire giusto per onorare anche Aldo Rondina come straordinario studioso di tante altre Pubblicazioni su tutta la Storia Religiosa, Culturale e Sociale della Città Etrusca.
Rimandandovi all’Extratime, per ulteriori speciali ‘piccole informative’ sulla nascita dell’Adriese 1906 , con quei mitici personaggi citati nel titolo e che , partendo dai fondatori Kofler, Braghin, Zen, Quaglia, Marchesani fino a …Barzan & Campionati Figc, hanno caratterizzato le prime pagine dell’ Adriese 1906.
Per una Story da 110 e lode, dalle Origini alla Prima Guerra Mondiale e fino al 1923 anno di nascita della Figc, passando il Testimone ad altri straordinari ‘Tedofori’ fino a quei giorni nostri che vi racconteremo ‘statisticamente’ di anno in anno.
PRIMA NEWS STORY/ IL CALCIO E L’UNIONE SPORTIVA ADRIESE ( dal libro “Adria – la città, le sue vie, la sua storia” di Aldo Rondina, Editore Apogeo, maggio 2009 )
La prima squadra di calcio adriese risale al 1906, lo stesso anno in cui fu costituita la famosa “Associazione Calcio Torino”. All’epoca il campo a disposizione per la disputa delle partite era piuttosto sconnesso, essendo stato ricavato in un terreno situato nei pressi dello scalo ferroviario.
In breve tempo , il gioco del calcio riuscì a destare l’interesse di molti cittadini che si accavallavano attorno al piccolo campo per assistere alle dispute domenicali contro le squadre avversarie.
Per l’entusiasmo suscitato dalla squadra adriese, gli organizzatori ottennero dal Comune la possibilità di giocare nel Prato della Mostra , già adibito all’uso di manifestazioni sportive.
Questa promiscuità durò fino al 1924, quando il dottor Cordella, autentico filantropo d’altri tempi, mise a disposizione della Società calcistica adriese un appezzamento di terra a lato di via Chieppara. L’area venne donata al Comune che ne ricavò un Campo Sportivo costruito secondo i dettati delle regole del calcio. Nel frattempo la società calcistica che mieteva successi ovunque, sotto la pressione entusiastica dei tifosi cambiò tre volte il nome.
Dapprima si chiamò “L’Aquila di Adria”, poi “Società Forti e Liberi”, quindi nel 1926, “Associazione Calcio Adria”.
Nel 1930, per adeguarsi alle disposizioni del regime, il sodalizio calcistico prese il nome di “Polisportiva Fascio Adria” , conservando tale denominazione fino alla fine del Secondo conflitto mondiale.
In quel periodo lo Stadio, che nel frattempo era stato attrezzato di tribuna e spogliatoi, assunse il titolo di “Stadio Comunale del Littorio”. Le discipline sportive, in particolar modo l’atletica, sono sempre state utilizzate dalle dittature come motivo di propaganda, quindi era naturale che lo stadio diventasse il fulcro di grandi manifestazioni di massa con il proliferare di interminabili gare di atletica e giochi ginnici.
Alla fine della Guerra, nei giorni immediatamente seguente la Liberazione, i grandi fasci littori che facevano da sponda all’ingresso dello stadio, vennero abbattuti come tutti i simboli del regime sconfitto.
Da allora lì’impianto sportivo ospitò incontri sempre più frequenti disputati tra i militari del Gruppo d Combattimento “Cremona” ( che aveva liberato Adria) e la squadra locale ricostruita come “Unione Sportiva Adriese”.
Gli sportivi più anziani ricordano ancora l’entusiasmo di quegli anni, quando l’Adriese conquistò il titolo Veneto di Prima Divisione (1948/49) e dopo qualche anno entrò in Quarta Serie.
Poi l’entusiasmo scese fino a toccare il fondo nel 1967.
Il provvidenziale ingresso nella Società di un gruppo forte e ben motivato di giovani atleti, diede avvio ad un a ripresa evidente che culminò nella conquista della Divisione C2 negli anni 1978, 1979, 1980.
Poi si ritornò indietro e ci si accontentò di posizioni marginali.
La vera storia del calcio adriese tuttavia dev’essere ancora scritta , se non altro per porre nella giusta evidenza il sacrificio e l’impegno di atleti e dirigenti meravigliosi. Eppure attorno alla Unione Sportiva Adriese si era formata , specialmente negli anni el dopoguerra, un gruppo di sportivi motivati e aperti verso tutte le discipline: canottaggio, pugilato, pallavolo, tennis e soprattutto , il motociclismo e l’automobilismo.
SECONDA NEWS STORY ( by IL CALCIO ILLUSTRATO ) / FOCUS STORY : EVOLUZIONE DEI CAMPIONATI DI CALCIO IN ITALIA , DALLE ORIGINI FINO AL CAMPIONATO 1940/41
( DALLE DIVISIONI NAZIONALI ALLE …DODICI STAGIONI DI “GIRONE UNICO”)/
Con l’ultimo Campionato di Serie A, il <<girone unico>> ha portato a termine la dodicesima edizione, dimostrandosi ancora una volta come il sistema più razionale e sportivo per l’aggiudicazione del titolo. E per non fallire alla regola sin qui importante, anche il dodicesimo scudetto in tal modo assegnato è spettato ad una delle tre dominatrici nel girone unico, il Bologna, che se lo è guadagnato quattro volte, contro le cinque consecutive della Juventus e le tre intermittenti dell’Ambrosiana-Inter.
E’ ormai notissimo che il Campionato italiano è passato dall’unica giornata della sua prima edizione del 1898, alle trentaquattro , e poi trenta, del girone unico integralmente nazionale, adottato nel 1929/30. Quanto dire che c’è voluto una trentina d’anni perché anche nel nostro Paese si addivenisse alla formula più logica, più tecnica, più sportiva: quella di far battere l’una contro l’altra, in doppia partita in casa e fuori, un lotto ben selezionato di squadre. Non solo, ma la contemporanea istituzione della Serie B sulle medesime basi, attesta quanto interesse tecnico annetta la nostra Federazione alla formula del girone unico, per quanto, in una nazione conformata come la nostra, ciò imponga dispendi notevoli.
Il girone unico, in effetti, oltre ad esprimere la classifica più esatta possibile, poiché non crea suddivisioni aprioristiche e confronti indiretti, bensì tutte le unità allinea alla medesima partenza, è un potente mezzo di selezione ed i raffinamento, ché nessuna squadra può avervi la vita facile, e tutte sono obbligate ad incontrare i più diversi tipi di avversario.
Il primo girone unico, a nove squadre, lo si è avuto nel 1909/10 – che fu anche la prima stagione in cui il Campionato si distese in parte di due anni solari – ed era naturalmente limitato all’Italia Settentrionale, anzi al Piemonte, Lombardia e Liguria. Anche il Veneto, però, era già entrato in scena l’anno prima, e ricomparendo con più squadre l’anno dopo , in cui apparve, col Bologna, anche l’Emilia, il succitato girone unico dovette essere immediatamente abbandonato, e si ritornò ai gironi eliminatori interregionali, con finali fra le due vincenti . Idem nel 1911/12 ; nel 1912-13 , invece, si escogitò un sistema un po’ più razionale, e cioè il girone finale fra i primi due classificati di tre gruppi eliminatori. In questa stagione entrarono in lizza anche le squadre del Centro-Sud , e quindi incominciarono ad avere attuazione le finalissime fra le vincenti del Nord e del Sud, rimaste in vigore fino al 1925/26.
Non è il caso di seguire passo per passo i varii sistemi, più o meno intelligenti e sportivi, vigenti nel dopoguerra; importante è fissare che le stagioni 1926/27 e 1927/28 sono quelle che hanno preparato il girone unico, non solo, ma che hanno inserito per la prima volta le squadre centro-meridionali nell’organico dei gironi settentrionali. Si sono avuti, insomma, in quelle due stagioni , due gironi eliminatori a base nazionale, e gironi finali a sei e poi ad otto squadre. Un salterello indietro nella stagione 1928/29 , però al solo scopo di creare l’ordinamento attuale, su due Serie di Divisione Nazionale, e poi, finalmente, quel girone unico ristretto a 18, e dal 1934/35 a 16 squadre, che la nostra Federazione ha il merito di avere saputo difendere contro tutto e contro tutti, anche quando recò con sé retrocessioni veramente penose.
Tutti i risultati e le classifiche dei dodici campionati a girone unico ( ndr, dal 1929/30 al 1940/41) sono contenuti nelle pagine che seguono.
EXTRATIME by SS/ Voglio riproporvi innanzitutto , per le sue straordinarie ‘analogie’ , quanto scrissi in data 21.04.2008 e pubblicai a corredo della Story dedicata ai ‘POLESANI NEL PADOVA / PRIMA PARTE: ESEGESI DELLE FONTI TRA STORIA & LIBRI (Dagli albori del XX secolo alla Seconda Guerra Mondiale)
<<Nella storia del Padova ci sono tanti passaggi polesani. In primis alcuni passaggi 'from Adria' , visto che il Calcio ad Adria è nato nel 1906 e che il Calcio a Padova è nato alcuni anni dopo, precisamente la sera del 29 gennaio 1910, sotto la presidenza del barone dottor Giorgio Treves dei Bonfili.
Per quanto riguarda il Calcio ad Adria, tra i fondatori c'erano i vari Kofler, Braghin, Zen, Quaglia, Marchesani e la società si chiamò L'Aquila.
Intanto la storia del Padova, dopo un anno di inattività, riparte col nuovo consiglio direttivo che in data 25 novembre 1912 vede presidente Gastone Rossi e , tra gli altri , come cassiere Iginio Kofler e tra i consiglieri Alessandro Monti.
Erano i tempi di Silvio Appiani e dei tre fratelli Monti, originari da Fratta Polesine, col Padova in serie A.
Poi c'è stata la Prima Guerra Mondiale e nel Padova che riparte….
Beh dal 1919 al 1932 c'era l'attaccante Feliciano Monti ( in foto kit a Padova, primo a dx, con Zancanaro bianco), colui che all'età di 85 anni ha rivelato a Paolo Donà tanti ricordi di quei tempi.
Ecco proprio Paolo Donà (classe 1948) e Fantino Cocco ( classe 1936) hanno scritto il Libro Story " 77 volte Padova. Storie del calcio bianco scudato dal 1910 al 1987" e proprio da lì andiamo a stralciare sinteticamente le schede dei polesani che hanno viaggiato dentro il Padova Calcio e che Vi proponiamo partendo dai tempi più lontani.>>.
Anche perché poi pubblicai queste seguenti SETTE SPECIALI SCHEDE SINTETICHE SUI CALCIATORI POLESANI NEL PADOVA, visto i relativi ‘agganci’ con la società e quei ‘primi campionati’ disputati ad inizio secolo dall’Adriese 1906, pardon L’Aquila, prima che diventasse quell’Adriese in cui poi ritroveremo come allenatore anche Cesare Zancanaro, l’ultimo ‘apostolo’ del Calcio Padova che vi abbiamo proposto in last scheda.
01-GERMANI GIUSEPPE - attaccante - nato a Ceneselli (RO) 07.09.1896 e deceduto a Trieste nel 1978. Ha debuttato il 13 aprile 1914 ( Petrarca - PD 6-0 , campionato regionale). Ultima partita il 29 novembre 1914 (PD - Venezia 3-5 campionato regionale). Le sue stagioni: 1913-14 ( 4 presenze , camp. reg.le); 1914-15 (13 presenze di cui 4 camp prom. e 9 camp veneto). Per un totale di 17 presenze.
02-KOFLER IGINIO - portiere - nato ad Adria 28.08.1897 e deceduto ad Adria 11.2.1983. ha debuttato il 13 aprile 1914 ( Petrarca - PD 6-0, camp. regionale). Ultima partita 18 maggio 1913 (Udine - PD 5-0, camp. reg.). Unica stagione, 1913-14, con 4 presenze.
03-MONTI ALESSANDRO (I°) - difensore - nato a Fratta Polesine 21.10.1893 e deceduto a Padova nel 1980. Debutto il 13 aprile 1913 (Petrarca - PD 6-0 camp. Reg.) .Ultima partita il 12 giugno 1921 (PD - Mantova 2-1, lega nord).
Le sue stagioni: 1913-14 (4 partite camp. Reg.); 1914-15 ( 4 partite camp. prom.); 1920-21 (2 partite camp.lega nord). Per un totale di 10 presenze.
04-MONTI GIOVANNI (II°) - attaccante - nato a Fratta Polesine 16.01.1900 , “pilota di aerei militari”, deceduto sul Lago di Garda 2.08.1931.
Debutto 12.10.1919 (PD - Hellas Verona 7-0, camp. reg.le). Ultima partita 08.06.1930 ( PD- Triestina 1-2, serie A).
Ecco le sue stagioni con relative presenze e gol. 1919-20 ( 16 p. 9 gol, camp reg); 1920-21 ( 16 p, 12 gol camp. Reg); 1921-22 ( 22 p, 8 gol , lega nord), Quindi bel 8 campionati in serie A con questi numeri. 22-23( 23 p e 13 gol); 23-24 ( 19 p e 8 gol); 24-25 solo 9 presenza, 25-26 solo una presenza; 26-27 (10 p e 4 gol); 27-28 solo 8 presenze; 28-29 (24 p e 3 gol); infine 29-30 ( 26 p e 1 gol). Per un totale di 174 presenze e 58 gol segnati.
05-MONTI FELICIANO ( III°) - attaccante - nato a Fratta Polesine 16.01.1902. Debutto 12.10.1919 (PD -Verona Hellas 7-0, prom reg). Ultima partita 12.04.1936 (PD - Vicenza 0-1, serie C). Queste le sue stagioni. 1919-20 (19 p e 4 gol, camp reg); 20-21 ( 2p e 3 gol, camp reg); 21-22 ( 19 p e 2 gol, lega nord). Quindi 6 stagioni in serie A con questi numeri: 22-23 ( 27 p e 3 gol); 23-24 ( 19 p e 1 gol); 24-25 ( 19 p e 3 gol); 25-26 ( 20 p e 10 gol); 26-27 (18p e 6 gol), infine 33-34 (29p e 3 gol). Poi 1934-35 (16 presenze in serie B) e 35-36 solo 3 partite in serie C. Per un totale di 191 partite e 35 gol segnati. Inoltre da <b>allenatore</b> ha fatto l'esordio in panchina il 22.9.1946 ( PD-Forlì 3-1) rimanendovi per 6 gare fino alla partita del 27.10.1946 ( PD-Pro Gorizia 3-2).
06- BARZAN ANGELO ( eccolo in foto - Padova 1925/26 insieme ai su citati fratelli Monti) - attaccante - nato Adria 24.11.1901, deceduto Adria 2.12.1983. Debutto 9.10.1921 (PD-Venezia 1-0, lega nord). Ultima partita 20.06.1926 ( Cremonese - PD 2-1, serie A). Queste le stagioni. 21-22 (22p e 5 gol, lega nord); quindi 4 stagioni in serie A con questi numeri: 22-23 ( 21 p e 3 gol); 23-24 ( 27 p e 3 gol); 24-25 (24p e 3 gol); 25-26 (19p e 5 gol). Per un totale di 113 presenze e 19 gol segnati.
07- ZANCANARO CESARE - portiere - nato Padova 5.1.1904 e deceduto a Rovigo. Debutto 8.7.1923 (Pro Vercelli - PD 3-0, in serie A. Unica sua partita nel Padova, poi nell'Alba Roma e 'tanto calcio' in Polesine, primo e dopo la Seconda Guerra mondiale.
(Ma di Cesare Zancanaro vedere su questo sito due specifiche Story, …basta chiedere a Google o a Wikipedia e vi rimandano a www.polesinesport.it, nella rubrica e nella pagina relativa).
Per tutto il resto, sui Risultati delle Partite e le Classifiche di tutti i Campionati dell’Adriese , a partire dal Campionato Figc 1923 fino ai giorni nostri, …ci vediamo alla prossima puntata, cioè la prima di una lunga serie da ‘110 anni e lode’ alla Adriese 1906 secondo il vangelo di questo virtuale ‘My Libro Story written by Sergio Sottovia’, anche perché vuole essere un ringraziamento ai tanti amici positivi , a partire da Gabriele Crosso appunto, senza i quali non avrei mai potuto regalare ad Adria & al Mondo Sport questo Data Base che non può essere solo patrimonio personale di un vecchio esegeta sognatore.
Per tutto quanto sopra sono emblematiche le immagini che vi proponiamo in sequenza formato ‘uno e trino’.
Partendo dalla cover da ‘110 e lode’ visto che intende mixare lo ‘scudetto-Adriese 1906’ ai festeggiamenti per la promozione in Serie D datata campionato 2015-16 come da griffe maglietta del presidente Luciano Scantalburlo in versione…match point.
Quindi in fotogallery proponiamo il riconoscimento istituzionale romano by Figc col presidente Tavecchio e Abete che premiano il presidente granata Olivo Frizzarin per i 100 anni ‘maturati’ dalla Adriese 1906.
Immagine che si completa dulcis in fundo con il riconoscimento analogo della Città di Adria presente col sindaco Antonio Lodo alla cerimonia per il Centenario organizzato dal Panathlon Adria del presidente Flavio Zampieri che vediamo premiare il giocatore Massimo Albiero, icona granata protagonista in Serie A, con tanto di gagliardetto storico al centro della scena sul tavolo presidenziale.
Sergio Sottovia
www.polesinesport.it