Adriese & Croce Verde vs la Sla. La malattia di Lou Gehrig, di Borgonovo, di Otello Milan da Contarina e...


Il coraggio di parlarne! Guardate la copertina del mio terzo libro Polesine Gol, per una STORIA che ho voluto fosse l’ultima tra tutti i PERSONAGGI STORY della trilogia.
La storia di un calciatore polesano partito da Contarina e che ha giocato in Serie A contro il Milan e contro l’Inter. La storia di un portiere che mi era stata segnalata da Toni Scabin e che ho potuto fare solo quando i tempi sono stati maturi (4 anni dopo) e grazie al ‘cuore’ di Diego Scabin e di tutta la famiglia di “Zaine”.
Vi leggo e trascrivo il finale delle Otello Milan Story:<< …Ecco, a “Zaine” era sempre piaciuto andare a caccia. Per questo ultimamente i suoi familiari lo accompagnavano in carrozzina sugli argini del suo amico Po: là dove da ragazzino, il “Zaine” con la fionda, era bravo a dare la caccia agli uccellini tra gli alberi. Adesso Otello Milan, restava per ore ad ascoltare i suoni e respirare gli odori”.
Non è stato facile per il sottoscritto parlare del ‘suo’ morbo di Gehrig … Ma è stato ancor più difficile per la moglie di Zaine, e per tutta la famiglia Milan. Ricordo anche il pianto di suo fratello il giorno della presentazione del nella sede della Provincia di Rovigo, quando non sono riuscito a leggero quanto sopra, ma …solo a dare la parola al fratello di Zaine. E ricordo cosa mi disse Diego Tumiatti, un amico poi prematuramente scomparso.
Oggi sono stato al funerale di Franco Monti ( per la sua storia vedi la rubrica Campioni & Signori) , un altro amico scomparso.
Stasera mi è arrivato il comunicato congiunto Adriese & Croce Verde. Non mi resta che pubblicarlo senza commento, perché conosco “l’anima di chi me l’ha mandato” e perché …parla da solo.
Come pubblico un ‘invito a pubblicare’ che mi era arrivato dagli amici del Panathlon Club di Carrara e Massa sulla necessità di ‘fare attenzione all’ictus’, girandomi la mail relativa by Panathlon di Ancona che invita a ‘riconoscere l’ictus cerebrale’ per scongiurare morti evitabili. Per la verità avevo cercato di avere una firma ‘scientifica’ e una qualche ‘documentazione/testimonianza’ per essere ‘giornalisticamente’ corretto. Ma a questo punto ritengo che le SEGNALAZIONI trasmessemi siano di per sé testimonianze, quantomeno di un problema e di una soluzione da ricercare. Come hanno fatto comunque i familiari di Zaine, come hanno fatto gli amici panathleti, come stanno facendo gli amici dell’Adriese & della Croce Verde di Adria. Ebbene, dico solo che del portiere Otello Milan, nell’interesse generale e rispettando le remore familiari ( pensate, non ho mai scritto la parola SLA, né citate altre confidenze nazionali) , … vi ho già detto tutto e vi rimando alla relativa storia su Polesine Gol. Invece ritengo doveroso proporvi così in sequenza news i due comunicati ufficiali più un articolo de La Gazzetta dello Sport  che parala della ‘testimonianza’ di Borgonovo e del suo morbo di Gerhig (dal nome del giocatore americano di baseball morto appunto di SLA) ..

PRIMA NEWS/ “ NOI X VOI” : U.S.D. ADRIESE 1906 E CROCE VERDE INSIEME CONTRO LA SLA

<< La Società Sportiva U.S.D. Adriese 1906 e l’Associazione Volontaria di Pubblica Assistenza Croce Verde Adria, sodalizi centenari del territorio adriese, conosciuti per il loro spirito umanitario di duro e generoso lavoro in ambito sportivo locale (la prima), e di volontariato-sociale (la seconda) si sono unite in un progetto benefico che ha come titolo “Noi X Voi” (noi per voi), rivolto alla sensibilizzazione al tema della malattia della SLA ed alla raccolta fondi per la ricerca sulla stessa.
Il progetto consiste in un calendario, i cui protagonisti sono i giocatori delle varie squadre dell’U.S.D. Adriese 1906 ed i Volontari della Croce Verde di Adria.
Il calendario verrà distribuito nel territorio del Comune di Adria – anche se è viva l’ipotesi di estendere l’iniziativa in tutta la provincia di Rovigo -  con un’offerta minima di 5,00 euro. Il ricavato sarà devoluto interamente alla ASLA ed alla AISLA, associazioni che si occupano della ricerca sulla malattia della SLA, che generalmente colpisce individui adulti di età superiore ai 20 anni, di entrambi i sessi, e che è molto diffusa tra gli ex calciatori. In Italia si manifestano in media tre nuovi casi di SLA al giorno e si contano circa sei ammalati ogni 100mila abitanti.
Tale iniziativa benefica gode del patrocinio della Provincia di Rovigo, del Comune di Adria, dell’Azienda ULSS 19 di Adria, del CONI (sezione di Rovigo), della FIGC (sezione di Rovigo), dell’A.I.A.C. (Sezione di Rovigo), dell’AIA e di Adria Shopping.
Il Calendario “Noi x Voi” verrà presentato e distribuito al pubblico lunedì 13 dicembre 2010, presso la Sala Caponnetto (presso il Centro Commerciale Il Porto) di Adria. Alla serata, oltre ad essere presenti i giocatori e gli allenatori dell’U.S.D. Adriese 1906 (Prima Squadra, Juniores, Allievi, Esordienti, Pulcini) ed i Volontari della Croce Verde Adria parteciperanno personaggi dello spettacolo, calciatori ed allenatori che militano o hanno militato in serie A e serie B ed ex giocatori locali dalla prestigiosa carriera calcistica. Nei prossimi giorni verranno comunicati i nominativi degli ospiti partecipanti.
Nel corso della serata di presentazione del calendario ci sarà un dibattito, al quale parteciperanno il Dott. Vincenzo Palomba, specialista neurologo dell’ULSS 19 di Adria, Luigi Pezzolato, rappresentante di ASLA, Umberto Botti, rappresentante di AISLA e il Prof. Antonio Lodo, dirigente scolastico.
Tale iniziativa ha lo scopo di diffondere presso l’opinione pubblica la conoscenza delle problematiche connesse alla malattia, promuovere la tutela, l’assistenza, le cure ai malati di SLA e la ricerca sulla malattia stessa.>>.
SECONDA NEWS/ (5.09.2008 by Sebastiano Vernazza & La Gazzetta dello Sport) /INCUBO MORBO DI GEHRIG/ BORGONOVO:”STO MALE”

<< MILANO, 5 settembre 2008 - Stefano Borgonovo, ex centravanti di Fiorentina e Milan, è ammalato di Sla (Sclerosi laterale amiotrofica), meglio conosciuta come morbo di Gehrig. Malattia a decorso inesorabile - tutti i muscoli si bloccano via via, la mente però resta lucida -, la Sla ha già ucciso 39 ex calciatori, come accertato da Raffaele Guariniello, magistrato di Torino. In media la Sla colpisce sei persone ogni centomila, nel calcio italiano Guariniello e i suoi periti hanno individuato 43 casi su 30 mila giocatori: evidente sproporzione. Il doping, però, c’entra poco e la cartina di tornasole è il ciclismo, sport in cui non c’è traccia di Sla. Probabile che la correlazione tra pallone e morbo di Gehrig sia dovuta a un cocktail di concause: traumi a gambe e testa; abuso di anti-infiammatori; sforzi eccessivi in allenamenti e partite; contatti con pesticidi usati per i campi da gioco; predisposizione genetica. Oltre a Borgonovo, al momento altri tre ex calciatori soffrono di Sla, sono due centrocampisti di B e C degli anni Ottanta e Piergiorgio Corno, ex del Como.
PRIVACY - Da circa un anno e mezzo si sapeva della malattia di Borgonovo, ma Stefano non voleva che la sua storia venisse raccontata. Finché Massimo Mauro, della Fondazione Mauro e Vialli che raccoglie fondi per la lotta alla malattia, e il dottor Mario Melazzini, presidente dell’Aisla, l’associazione che in Italia aiuta le famiglie colpite dal tornado Sla, hanno convinto Borgonovo ad aprirsi. Stefano ha accettato di incontrare una troupe di Sky.
SINTETIZZATORE - Borgonovo non riesce più a parlare da tempo. E’ tracheotomizzato e si esprime con un sintetizzatore vocale, al computer. Parla con gli occhi: i suoi sguardi comandano un mouse e tramite un software le lettere indicate vengono trasformate in voce. A Sky ha detto: “Ringrazio Milan e Fiorentina, Galliani e Della Valle, perché mi sono vicini. Voglio creare una Fondazione Borgonovo per aiutare la ricerca e gli ammalati come me”. Verrà organizzata un’amichevole con incasso devoluto alla nuova struttura di Stefano. Donadoni, Ancelotti, Baggio, Dunga e Maldini hanno fatto arrivare messaggi di solidarietà.
SERENITA' - Borgonovo vive a Giussano, a Nord di Milano, ed è sostenuto dalla famiglia: la moglie Chantal e i 4 figli, un maschio e tre femmine. Il primogenito ha vent’anni, l’ultima bimba è nata quando Borgonovo soffriva dei primi sintomi della malattia. Stefano è in cura al “Nemo” dell’ospedale Niguarda di Milano, laddove Nemo ha un duplice significato: Nemo come acronimo di “Neuro-muscolar omnicenter”, centro specializzato in mali come Sla, distrofia muscolare e atrofia spinale, e Nemo come il pesciolino del cartone animato della Pixar Disney (“Alla ricerca di Nemo”, 2004), tormentato da una pinna atrofica. Borgonovo è sereno, non prova rancore o rabbia per il calcio, ritiene la malattia una fatalità. Ha passato momenti neri, voleva isolarsi, poi ha capito che il suo nome può essere speso per reperire fondi da destinare alla ricerca. Oggi dice di avere degli obiettivi: “Migliorare la qualità della vita di ogni malato di Sla e fare in modo che tutti abbiano un sintetizzatore vocale; supportare i ricercatori”. E così è diventato consigliere dell’Aisla, assieme a Massimo Mauro, che sa bene quanto dolore possa provocare una grave malattia.>>

TERZA NEWS/ MAIL by PANATHLON ANCONA & PANATHLON CARRARA-MASSA SU “COME RICONOSCERE UN ICTUS CEREBRALE”

<< Cari   Amici, mi permetto disturbarVi  per condividere con Voi l'importanza del messaggio ricevuto da un vero amico che mi suggerise di...NON FERMARE il Msg.: Come riconoscere un'ictus cerebrale...>>. 
<< ............Durante una grigliata Federica cade. Qualcuno vuole chiamare l'ambulanza ma Federica rialzandosi dice di essere inciampata con le scarpe nuove. Siccome era pallida e tremante la aiutammo a rialzarsi. Federica trascorse il resto della serata serena ed in allegria. Il marito di Federica mi telefonò la sera stessa dicendomi che aveva sua moglie in ospedale.
Verso le 23.00 mi richiama e mi dice che Federica è deceduta. Federica ha avuto un'ictus cerebrale durante la grigliata. Se gli amici avessero saputo riconoscere i segni di un 'ictus, Federica sarebbe ancora viva. La maggior parte delle persone non muoiono immediatamente. >>.
Basta 1 minuto per leggere il seguito:
<< Un neurologo sostiene che se si riesce ad intervenire entro tre ore dall'attacco si può facilmente porvi rimedio. Il trucco è riconoscere per tempo l'ictus!!!
Riuscire a diagnosticarlo e portare il paziente entro tre ore in terapia. Cosa che non è facile.>>.
Nei prossimi 4 punti vi è il segreto per riconoscere se qualcuno ha avuto un'ictus cerebrale:
<< * Chiedete alla persona di sorridere (non ce la farà);
* Chiedete alla persona di pronunciare una frase completa (esempio: oggi è una bella giornata) e non ce la farà;
* Chiedete alla persona di alzare le braccia (non ce la farà o ci riuscirà solo parzialmente);
* Chiedete alla persona di mostrarvi la lingua (se la lingua è gonfia o la muove solo lateralmente è un segno di allarme).>>.
Nel caso si verifichino uno o più dei sovra citati punti chiamate immediatamente il pronto soccorso.
Descrivete i sintomi della persona per telefono.
Un medico sostiene che se mandate questa è- mail ad almeno 10 persone,
si può essere certi che avremmo salvato la vita di Federica, ed eventualmente anche la nostra.
Quotidianamente mandiamo tanta spazzatura per il Globo, usiamo i collegamenti per essere d'aiuto a noi ed agli altri.
Siete d'accordo?
Penso proprio ....  SI.
Scusandomi  per il tempo sottratto colgo occasione per salutare e ringraziare la pregiata attenzione.....Vostro   Tarcisio Pacetti / Panathlon International Club Ancona>>.

EXTRATIME/ Magari Borgonovo o Milan avrebbero’ accettato di essere messi in ‘copertina’ per stimolare ‘efficacemente’ l’attenzione sul problema SLA. Ma chiedo scusa e mi affido alla comprensione dei lettori di PolesineSport , e metto in cover il kit –logo tra Ud Adriese e Croce Verde.  Poi nella fotogallery, metto la foto cover del libro Polesine Gol dedicata a Otello Milan e a seguire la foto mix istituzionale sportivo  ”by conferenza stampa di Adria” pro-Sla e beneficenza( da sx a dx G.Zanellato, O. Frizzarin, S.Tumiatti etc etc fino a F.Simoni etc). Infine la foto di Stefano Borgonovo durante lo speciale trasmesso da Sky Sport 24 , nel quale “l’ex attaccante del Milan e Fiorentina , attraverso un sintetizzatore vocale’ racconta il suo dramma:<< Voglio migliorare la qualità della vita dei malati di Sla e supportare i ricercatori”. L’8 ottobre c’è stata poi l’amichevole benefica fra rossoneri e viola per la sua Fonfdazione. Per quanto riguarda la ‘problematica ictus’ , ad onorare l’interesse dei Panathlon e le loro segnalazioni, proponiamo infine la foto che ho fatto nel 2008 agli amici del Panathlon di Carrara e Massa (al microfono il  presidente Paolo Dazzi) , giusto per l’attinenza medicina/salute e sport/comunicazione.



Sergio Sottovia
www.polesinesport.it