Albiero Massimo dall’Adriese alla Spal. E tanta Serie A con Zico nel Como di Burgnich etc, vs Maradona/Platini e...


05/03/2011

Da Adria a quel ramo del lago di Como! Quante volte ci siamo incontrati con Massimo Albiero “gran signore”. Bastava una telefonata… Quanti aneddoti mi ha raccontato. Diversi ne ho scritti nella MASSIMO ALBIERO STORY ( praticamente un long playing) che ho scritto nel mio primo libro POLESINE GOL dove ovviamente Albiero era uno dei principali “Campioni & Signori” non fosse altro per aver giocato ‘molto’ in Serie A. Certo Vi rimandiamo alla trilogia “Polesine Gol” nella quale attraverso gli oltre 100 Personaggi Story raccontati ho raccontato altresì la storia Centenaria del Calcio Polesano anche con statistiche, foto ed eventi memorabili.
Ma restiamo a questa rubrica e Vi proponiamo la storia datata 3.4.2006 aggiungendo soltanto che Albiero adesso è allenatore nelle Giovanili della Spal.
Ma aggiungendo anche, in coda a questa storia, quanto ha scritto La Gazzetta dello Sport in data 26.4.1980 (quel giorno il sottoscritto compiva gli anni e così mi sono regalato la …rosa).
PRIMA NEWS ( 3.4.2006)/ ALBIERO MASSIMO STORY/ DALL’ADRIESE ALLA SPAL E AL COMO IN SERIE A. CAMPIONE TRA I CAMPIONI (guardatelo nel ‘banner’ tra Maradona e Bertoni).

<< Primi calci parrocchiali, con la Fides. Poi nel 1975 Piero Cavallari lo porta all'Adriese in serie D. Da libero Massimo Albiero ( classe 1960) usava il destro a meraviglia. Perciò, assieme all'insistenza di Cavallari, approda alla Spal di Mazza.
Precisa il pigmalione Cavallari:" Era stata solo l'emozione a bloccare Albiero. Lo conoscevo troppo bene, sapevo che valeva tanto e per questo insistetti con Mazza direttamente. Per fortuna Mazza acconsentì senza che Ottavio Ferraresi, che aveva stilato il precedente rapporto si sentisse tagliata la faccia."
E il sorriso di MASSIMO ALBIERO va in flash back. A quando in ‘casa Spal’ passò dagli Allievi alla Berretti e alla Primavera. E a quanta strada ha fatto Massimo dall'esordio in prima squadra (ultima di campionato) nella Spal 77/78 di mister Caciagli salita in B, fino al palcoscenico di San Siro, in Coppa Italia, contro il Milan di Rivera e mister Liedholm.
L'ambiente di Ferrara lo aiuta a crescere. E' la dei  Cavasin, Gibellini, Pezzato, Rampanti. Poi in B con Caciagli è titolare. Sarà così anche con la Spal 80/81 di Rota.

Intanto Marchioro lo vuole al Como in serie A. Però dopo soli 4 mesi ritorna al mittente, alla Spal 81/82 in serie B dove gioca a corrente alternata (infortunio al ginocchio). Quanto basta però perché lo chiami in A ancora il Como. Però a novembre Albiero passa in prestito all'Avellino di Veneranda, a fianco di Tacconi, Vignola e Bardabillo.
Dopo la salvezza Albiero ritorna al Como di mister Burgnich. E quel Como 83/84 risalì dalla serie B alla serie A, una vera 'cavalcata'. Poi dall'84/85 all'88/89 saranno per Albiero cinque- anni -cinque sempre in A.
Nell'84/85 il Como è allenato da Ottavio Bianchi, nell'85/86 Clagluna rilevato da Marchesi, nell'86/87 Mondonico, 87/88 Agroppi, nell'88/89 ancora Rino Marchesi. Sempre con Albiero libero e capitano. E del Como 84/85 dei giovani ecco i suoi elogi:"Abbiamo fatto record pari al Milan, subendo solo 2 reti in casa, segnando però solo 13 gol, di cui 3 miei". Era il Como dei Vierchowod, Simone, Buso e degli stranieri Corneliusson, Hansi Muller, e Dirceu.

E gli avversari erano campioni come Maldini e Tassotti (in foto, Albiero tra di loro), Van Basten, Gullit, Platini, Maradona.
E Albiero & la Nazionale? Negli anni '80 e '81, nel biennio di Vicini allenatore, Massimo giocò 7 partite nell'Under 21, prima quand'era alla Spal e poi quand'era a Como. Quell'under 21 si guadagnò il 4° posto agli Europei. Ma Albiero giocò in quei due anni anche nella Nazionale di Serie B , guidata da Valcareggi.
Il tutto per un curriculum di ben 158 partite in Serie A, e 162 in Serie B 162; segnando una decina di gol. Senza contare le 80 partite di Coppa Italia e le 10 con la Nazionale.
Quando il Como 88/89 retrocesse in B, avvenne la nostra prima chiacchierata.
Era d'estate e andò al Padova in B, allenato da Ferrari poi Colautti. Stagione normale, poi la saudade ...E nel 90/91 Albiero fa il libero alla  grande in C2, nella Spal prima di Lombardo e poi di GB Fabbri. "Era il mio sogno concludere da vincitore - va in autoanalisi Albiero- .Ebbene la Spal salì in C1 quando io segnai 6  reti e nello spareggio a Verona contro la Solbiatese segnai all'85' il rigore dell'1-0 decisivo". 

Per Albiero quindi stop a 31 anni, e partite relax per due anni solo con gli amici allenatori ferraresi.
Però da novembre ascolta la sirena Longato e va alle giovanili dell'Adriese 94/95 del presidente Arnaldo Cavallari,  in Eccellenza. Poco più tardi  Albiero, allenatore-giocatore, sostituisce Boscolo e l'Adriese farà il salto in CND battendo negli spareggi il S.Lucia di Piave (0-0 e 3-2) e il Termeno(3-1 e 3-1).  Nel 95/96, Massimo gioca all'inizio, poi sarà solo allenatore.

La matricola in CND si fa onore e Albiero é allenatore in Cnd anche nel 96/97. Però l'Adriese del neo presidente Simoni poi lo sostituisce con Franco Monti. Per Massimo il 97/98 è di riposo, quindi l'anno dopo, entra in corsa a Monselice, in CND per tentare la salvezza.  Lancia i giovani, ma retrocede in Eccellenza.
Poi c'é stata la stagione a Chioggia, con Longato e Vianello, con l'amarezza dell'esonero.
Adesso Albiero suona il mix Este giovanili - Modena osservatore, dove ha appena portato Mirko Chiarion,ex Arianese, classe '88.
Se son rose fioriranno per entrambi.>>

SECONDA NEWS ( 26.04.1980, by LA GAZZETTA DELLO SPORT) / ALBIERO “PROTAGONISTA NELLA SPAL” HA SCORDATO LE DUE BOCCIATURE
<<Non lo volle l'Inter, non lo voleva neppure la Spal. Alla seconda bocciatura Massimo Albiero, ragazzino degli allievi dell'Adriese, non ci sperava proprio più. Sembrava che il grande calcio gli avesse definitivamente precluso la porta principale, relegandolo ai campetti di quarta serie. Ma Albiero non è tipo che si perda d'animo facilmente, e anche quella volta non mollò la presa. Mostrò molta decisione anche Cavallari, il dirigente dell'Adriese che lo aveva accompagnato ai due provini andati male. Aveva intuito il piccolo dramma del giocatore, emozionato per quell'esame senza appello che avrebbe potuto cambiare la sua vita.

LA PROVA D'APPELLO. Il dirigente ci riprovò. Prima parlò con Massimo. "Te la senti di ritentare?", gli disse. Il giocatore lo guardò, fiero in viso. Quell'occasione non la
poteva proprio sprecare. Accettò. Ma dovevano accettare anche i dirigenti della Spal. Cavallari pregò il commendator Mazza di non lasciar perdere quel ragazzino, di offrirgli la prova d'appello. Tanto fece, tanto insistette che, per levarsi di torno quello che ormai era considerato uno scocciatore, lo accontentarono. Dopo la nuova prova, però, gli strinsero la mano e nell'altra gli posero una mazzetta di banconote. L'affare era concluso.

Qualche anno dopo quel ragazzino dalla classe innata, fu lanciato da Caciagli in serie C nel ruolo di libero. La stagione successiva esordì in serie B, quest'anno è diventato titolare fisso.

UN LUSSO. Massimo aveva cominciato a tirare i primi calci nell'oratorio dei francescani di Adria, nella Fides (così si chiamava la sua prima squadra ~ ed era senza dubbio il giovanissimo che aveva più numeri. La sua passione per il calcio era però esplosa qualche anno prima, quando il padre lo portava nel piccolo stadio del paese ad assistere agli incontri dell'Adriese, che militava in quel tempo in serie D. Quel bambino era affascinato dalla coreografia che si muoveva intorno ai ventidue giocatori, dalle grida, dagli incitamenti.

Oggi sorride nel raccontare tutta questa storia. Ha solo il piccolo rammarico di aver sprecato l'occasione che l'Inter gli aveva offerto. Fu anche colpa sua se fallì. Da allora, però, non ha più sbagliato e adesso Albiero sa che il prossimo anno potrebbe anche vestire la casacca di una squadra di serie A. Per la Spal, un giocatore di questo calibro, è diventato un lusso. comunque, chiunque lo avrà con sé, farà un affare per due motivi; uno professionale e l'altro umano.

In campo, nel ruolo di libero, il ragazzo veneto ha un'esperienza consumata. E' un giocatore moderno, sensibile, agonisticamente perfetto. Fuori dal terreno di gioco è un semplice. Tutti i suoi dirigenti sono sorpresi dalla grande maturità, dalla consapevolezza del ruolo che sta svolgendo e dall'applicazione che dimostra in tutti gli allenamenti. A vent'anni è un professionista serio. Pignolo sino alla perfezione ha salito la scala dei valori passo dopo passo. Adesso è pronto. Se Il era ripromesso quel pomeriggio in cui, con il padre al fianco, visse stupendi novanta minuti nello stadio di Adria. Da allora non sono passati molti anni, soltanto una decina. Ma il protagonista ora è diventato lui.>>

EXTRATIME/ La cover è per Massimo Albiero  re’ Mita’ nel Como contro El Pibe de Oro Diego Armando Maradona.  Quindi apriamo la fotogallery proponendo Albiero ( primo in piedi a dx) nella Spal 1979. Poi ‘osservatore azzurro’ nel cerimoniale tra Papa Woytila. A seguire Albiero in foto team coi ‘lupi’ dell’Avellino di ‘capellone’ Barbadillo  e poi nel Como di capitan Zico (con gagliardetto della Juventus).

Quindi Massimo Albiero in azione sul campo vs il Milan, prima tra Maldini e Tassotti, poi in stacco aereo ad anticipare Paolino Rossi. Poi lo stile di massimo Albiero è essenziale in marcatura sull’interista Rumenigge e sopra tutto decisivo nello stacco winner di testa vs la Juventus (vedi gli attoniti Favero e Brio). E la gioia di Massimo Albiero goleador diventava ovviamente un ‘abbraccio’ alla tifoseria del Como, quasi sorretto dai compagni di squadra addosso alla rete di recinzione.

Per un Albiero che ha Como si è pure divertito a marcare tra i ‘superstar” Josè Altafini, praticamente un polesano da Adria che marcava un italo brasiliano/polesano da Baruchella. Ma non era ancora un vecchia gloria Albiero, tant’è che dopo aver  chiuso da winner rigorista pro Spal di GB Fabbri nello spareggio di Verona, poi da allenatore/giocatore (eccolo in foto, pantaloncini n.6) ha portato l’Adriese 1994-95 dall’Eccellenza in CND. Poi nel fuori campo/conviviale eccolo amici tra gli amici, con da sx Angelo Lugarini, Carlo Spolaore, il sottoscritto Sergio Sottovia, Massimo Albiero, Sergio Chiarion.

Ma noi vogliamo chiudere la fotogallery proponendolo in ‘casa Spal’. Prima tra le Vecchie Glorie con mister Galeone in occasione del Centenario della Spal., poi omaggiandolo tra i “Magnifici 12 più votati della Storia della Spal, sulla 'rosa' di Ferrara.
E che è un piacere citare, da sx a dx, come da fotokit: Bugatti, Picchi, Bozzao, Brescia, Ferraro, Albiero, Dell’Omodarme, Capello, Di Giacomo, Massei, Pezzato e l’allenatore Galeone.



03.04.2006


Sergio Sottovia
www.polesinesport.it