“Alla ricerca dell’altra metà delle mie radici”, il Libro di Angelo Dall’Aglio, in viaggio sull’Albero... coi Veneti emigranti/ CAP 20, Brasile 2008, a San Paolo nel Bairro Da Mooca, dai nipoti di Francesco Scutaro


Incontri importanti e scoperte ulteriori, quelle di Angelo Dall’Aglio e sua moglie Santina Albertin, in questa loro ennesima presenza in Brasile, in questo Capitolo 20 stavolta reportage sul loro viaggio a San Paolo dai nipoti di Francesco Scutaro.

Oltretutto con tanti dati ‘sensibili’ certificati nel Documento di Morte rilasciato all’ufficio anagrafe del Sotto Distretto della Mooca, confrontati con quelli della tomba dello stesso Francesco Scutaro, peraltro donata in forma perpetua dal conte Crespi, titolare dell’omonimo cotonificio dove Francesco in data 8 maggio 1925, perse accidentalmente la vita 

Tutto documentato da ampia fotogallery, anche storica, e con riferimento a quel periodo dei...Veneti emigranti nel Sud America, dove appunto Angelo Dall’Aglio è andato più volte,  in viaggio dentro e intorno il suo Albero genealogico, come raccontato nel suo Libro “Alla ricerca dell’altra metà delle mie radici”, in versione prototipo per ...altre storie di Veneto emigranti come questa raccontata nel capitolo 20 al Bairro Da Mooca on the road ... San Paolo sulla via di Tarso, pardon saudade brasiliana.

CAPITOLO VENTESIMO ( di Angelo Dall’Aglio) / IN BRASILE  ... A SAN  PAOLO  NEL  BAIRRO DA MOOCA 

Arrivammo nel tardo pomeriggio e andammo al solito hotel  “Tres Poderes “ Nell’Alto da Mooca dove era consuetudine alloggiare ogni qualvolta ci recavamo  in quel quartiere. 

E, come sempre, fummo accolti con calore e cortesia dal personale dell’hotel e dai titolari dell’ antistante pizzeria . 

Con tutti loro, fin dal primo arrivo avevamo creato rapporti di stima, simpatia e amicizia.

      ARRIVO  ALL’HOTEL  TRES  PODERES   IO E SANTINA CON GLI AMICI PIZZAIOLI

La sera stessa avvisammo  Emilia del nostro arrivo, e chiedemmo se era possibile

organizzare un incontro con sua cognata  MARIA, la figlia  ancora in vita  della fu

Teresa Scutaro, primogenita di Fausta e Francesco. 

Detto, fatto, il giorno seguente di domenica ci trovammo tutti riuniti nella sua casa .  

                         Santina ritratta con i componenti delle due famiglie 

Foto ricordo della visita alle famiglie di Emilia  e  Maria Cozzo - da sinistra a destra: Emilia sua figlia suo genero e sua nipote – al centro io, Elena figlia di Maria, Maria e sua figlia minore Isilda 

 

Isilda ribadì ancora una volta che la tomba del bisnonno Francesco si trova nel cimitero “Da quarta Parada” e affinché potessimo verificarlo di persona, si offrì di venire in cimitero con noi per indicarci il luogo esatto.  

Il giorno seguente, accompagnati da lei andammo alla scoperta della tomba di Francesco

  Finalmente dopo infinite ricerche giungemmo sulla tomba  di Francesco Scutaro                  

  La tomba  di  Francesco Scutaro                   Io e Maria Cozzo nipote di Francesco                                    

 

Un fazzoletto di terra, segnato da una nuda croce di cemento, con al centro la foto  di Francesco .  

La tomba, fu donata in forma perpetua dal conte Crespi, titolare dell’omonimo cotonificio dove Francesco perse accidentalmente la vita .

 

 IL conte  Rodolfo  Crespi             alcuni  edifici dell’omonima industria 


      SANTINA  ISILDA e  MARIA      -   un addetto al cimitero  SANTINA, ISILDA e SUO COGNATO           

                                                                         

Come testimoniano le foto, quel fazzoletto di terra  contenente le spoglie mortali del più volte citato Francesco, si presentava in totale abbandono e pieno di erbacce.

Nonostante ciò l’emozione fu grande, come grande fu la soddisfazione  per avere finalmente scoperto e visitato il luogo dove ancor oggi si trovano i resti mortali di Francesco  Scutaro .

Ora il cerchio era pressoché chiuso.  Mancavano soltanto le coordinate per dare una identità a quel  Martins  morto nel 1923, alla “ Santa  Casa “ di San  Carlo .

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                           IL CERTIFICATO DI MORTE DI FRANCESCO

Rintracciare il certificato di morte di Francesco, fu facile . 

Ci recammo all’ufficio anagrafe del Sotto Distretto della Mooca, richiedemmo il Certificato e dopo un breve tempo di attesa,  il documento era già in nostre mani. 

 

                         CERTIFICATO  di  MORTE  di  FRANCESCO  SCUTARO

 

Traduzione  :  CERTIFICO  che ,nel libro c- 0027 al foglio 087 numero 482  risulta il certificato di morte di FRANCESCO  SCUTARO , morto il giorno otto di maggio millenovecento e venti cinque (  08 / 05 / 1925 ) , alle ore 08 e 30 minuti , nella  Fabbrica Crespi , in questo Sotto distretto, residente e domiciliato in via ORVILE  DERBY numero  21, in questo  Sotto distretto , di sesso maschile , professione muratore , stato civile sposato , con  58  anni di età , originario dall’Italia .

                            figlio di Josè  Scutaro e di Francesca Castellani

L’ attestato di morte fu firmato dal dr. Mancondes  Machado che diede come causa di morte :   emorragia  interna  traumatica.

            registrazione fatta l’otto di maggio del millenovecento e venti cinque

                                   fu dichiarante  Enrique  Scutaro

                        fu sepolto nel cimitero do Bras, in questa capitale

     Osservazioni : era sposato con Francisca  de Martini in seconde nozze ; 

     ha lasciato i seguenti figli : Teresa , Maria , Rosa, Josè , Carolina e Antonio 

     Lasciò beni ///.

                                         Quanto trascritto risponde a verità , io in fede confermo

                                                                                   San  Paolo  24  gennaio    2008

                                       Heloisa Maria Netto Rahal

                                            scrivente autorizzata

 

L’età  di Francesco dichiarata alla sua morte è errata, in quanto non trova corrispondenza con quella della sua nascita.  Esempio : anno della sua morte 1925, meno anno della sua nascita 1878, in base al calcolo matematico l’età alla sua morte doveva essere di anni  47 e non di anni 58. Ciò fa pensare che i dichiaranti non fossero neanche a conoscenza della vera età del defunto.  Può essere che abbiano fatto confusione con il Martino nato nel 1874 e morto nel 1923 all’età di 44 anni,  però in entrambi i casi, gli anni  dichiarati alla loro morte non trovano corrispondenza con le date della loro nascita. 

Comunque, a parte l’errore o la confusione sull’età,  il documento sopraesposto non lascia alcun dubbio sulla morte e sepoltura di Francesco .   

Ora, acquisito tutto quello che riguardava Francesco, era importante scoprire chi Fosse veramente il Martins  Scutaro morto nel 1923  e sepolto a San Carlo. 

A tale scopo, prima di partire da San Paolo, io e Santina andammo a salutare i parenti, e approfittando dell’occasione chiedemmo se qualcuno di loro avesse mai sentito parlare di fratelli e sorelle del loro nonno Francesco e in particolare di una sorella di nome Rosina e di un fratello di nome Martins o Martino. 

Nessuno ci seppe dire alcunché, anzi ribadirono con forza, di non aver mai sentito da chicchessia parlare di fratelli e sorelle del loro nonno.

Però, se non ricordo male, Najr parlando della famiglia di sua mamma Carolina , menzionò una certa Rosina, che secondo lei doveva avere dei legami di parentela con suo nonno Francesco. 

Sempre a dire di Najr, questa  Rosina,  avrebbe abitato per un periodo di tempo nel quartiere da Brass ai confini con il Bairro da Mooca, vicino alla casa di suo nonno. 

Ricordo che Najr in quella circostanza rimase alquanto perplessa quando gli dissi che 

suo nonno Francesco aveva veramente una sorella di nome Rosina e un fratello di nome Martino, e che tutto questo risultava da un documento dall’anagrafe del comune di Civita.   

Ma non solo Najr, anche gli altri parenti rimasero sorpresi e meravigliati, quasi increduli, quando dissi che il loro nonno aveva veramente un fratello e una sorella. Mai avrebbero pensato o immaginato che il loro nonno Francesco avesse una sorella di nome Rosina e un fratello di nome Martino. Da aggiungere poi, che oltre non sapere di Rosina e Martino, i parenti da me interpellati non conoscevano neanche quell’Henriche  Scutaro che  figurava come dichiarante nel certificato di morte del loro nonno; nessuno sapeva chi fosse, né da dove venisse, ipotizzarono che si trattasse di un lontano parente.  Ma !  Poteva essere!  

L’ultima persona che visitammo prima di lasciare San Paolo fu la cugina Vanda . 

Con lei parlammo molto della ricerca soffermandoci in modo particolare su ciò che riguardava la sua famiglia e quella di suo nonno; ma anche lei come gli altri, di Rosina , Martino ed Herique non sapeva nulla, e nemmeno  aveva mai sentito parlare di lui. 

Anzi di fronte a tali nomi rimase sorpresa stupita e incredula.

Alla fine della visita prima di andarcene, chiedemmo a Vanda informazioni sul numero 21 di via Orvelli Derby, dove era domiciliato nonno Francesco al momento della sua morte. Vanda rispose che era sufficiente uscire da casa sua, girare l’angolo e sulla sinistra dall’altro lato della strada, avremmo incontrato l’edificio, dove esisteva l’abitazione di suo nonno Francesco. 

Accomiatatici da lei e dai suoi famigliari, seguendo le indicazioni testé ricevute,  ci imbattemmo nell’edificio situato nel luogo dove un tempo abitava la famiglia SCUTARO . 

              L’immobile situato sull’antica proprietà della famiglia Scutaro

  Terminata la visita ai parenti di San Paolo, inclusi quelli  del  “Bairro da Mooca “, il mattino seguente  partimmo alla volta dell’Argentina  con destinazione  Buenos Aires.           

EXTRATIME by Sergio Sottovia / In cover in apertura di fotogallery Angelo Dall’Aglio con sua moglie Santina al loro arrivo a San Paolo, nel 2008, al solito albergo Tres Poderes.

Sempre alla ricerca delle radici del loro Albero genealogico, come di mostrano le successive immagini che vi proponiamo nella stessa sequenza proposta da Angelo Dall’Aglio nel suo libro “ Alla ricerca dell’altra metà delle mie radici” in questo Capitolo 20 peraltro sempre a San Paolo , tra incontri familiari/parentali al Barrio Da Mooca, certificati all’Ufficio Anagrafe e visita speciale alla tomba di Francesco Scutaro al cimitero “La Quarta Parada” 

Praticamente un altro importante tassello del viaggio ‘prototipo’ sull’Albero Genealogico anche pro... Veneti emigranti nel mondo come tanti altri italiani in quel periodo di miseria e in altri tempi , sempre alla ricerca di ...migliore fortuna.

 

Angelo Dall’Aglio

www.polesinesport.it