“Alla ricerca dell’altra metà delle mie radici”, il Libro di Angelo Dall’Aglio, in viaggio sull’Albero... coi Veneti emigranti/ CAP 22 lieto fine, col “Ciondolo di Fu...Fausta Spironello” cognata di Nonno Riccardo
Il “Pendolo di Foucault” raccontato da i Umberto Eco attiene più all’immensità del tempo, il “Ciondolo di Nonna Fausta Spironello” raccontato da Angelo Dall’Aglio, diventa un focus su tempi più ristretti e familiari, ma pur sempre una Storia-Saga lunga oltre Due Secoli.
Una Storia che trascende l’aspetto familiare per diventare ancora una volta, anche in quest’ultimo Capitolo 22, una straordinaria storia prototipo sull’emigrazione dei Veneti nel Mondo , anche se principalmente in SudAmerica.
In somma si conclude qui “ Alla ricerca dell’altra metà delle mie radici”, il Libro di Angelo Dall’Aglio, in viaggio sull’Albero genealogico ... coi Veneti emigranti, con questo ultimo CAP 22 a lieto fine, col “Ciondolo di Fu...Fausta Spironello” , madre di Maria Antonia moglie di Nonno Riccardo, peraltro originario di Rovereto all’epoca sotto gli Austriaci (come documentato in questa puntata dal relativo “Certificato” del Catasto austriaco).
E per la serie poiché ‘tutto turna nella vita come in una ..economia circolare’, allora per segnalare le vere motivazioni di questo lungo viaggio , vi ripropongo quanto scritto dallo stesso AUTORE Angelo Dall’Aglio nell’incipit di questo suo LIBRO e che abbiamo già segnalato così nella nostra Prima Puntata di questo viaggio lungo e interessante anche per i nostri lettori:<< CHI SIAMO ? DA DOVE VENIAMO ? E’ IMPORTANTE CONOSCERE IL PASSATO , VIVERE IL PRESENTE PER COSTRUIRE IL FUTURO”.
E subito dopo l’AUTORE Angelo Dall’Aglio, in collaborazione con la moglie Santina Albertin, ha scritto:<< DEDICO QUESTA RICERCA ai miei NONNI : RICCARDO E MARIA ANTONIA , mai conosciuti. AI POSTERI IL COMPITO di NON LASCIARLI CADERE NELL’OBLIO .
Spiegando ancora .<< Appartengo alla dodicesima generazione dei DALL’AGLIO detti “ CRIVELLARO” ; DISCENDO da LUIGI figlio di RICCARDO che veniva da GIOVANNI; GIOVANNI da NICCOLO’; NICCOLO’ da GIOVANNI ; GIOVANNI da GIO’ PAOLO ; GIO’ PAOLO da GIOVANNI BATTISTA; GIOVANNI BATTISTA da GIOVANNI ” detto il Magnifico “; GIOVANNI da BATTISTA ; BATTISTA da NICCOLO’ , NICCOLO’ da” Mastro” GIO’ MARIA DALL’AGLIO detto “CRIVELLARO” coniugato con “ DONNA BARTOLOMEA” ; il soprannome CRIVELLARO , dal 1500 alla metà del 1900 , ha sempre accompagnato il cognome DALL’AGLIO - tutto accertato e documentato a partire dal 1572 - >>
Dicevamo che in questa ultima nostra puntata relativo al CAP 22 , ultimo del Libro che abbiamo voluto raccontare step by step, lo stesso Autore Angelo Dall’Aglio era partito così col suo incipit nel Primo Capitolo intitolato significativamente “MIA NONNA” : << L’idea di ricercare notizie su mia nonna paterna, ANTONIA MARIA SPIRONELLO, moglie di nonno RICCARDO DALL’AGLIO, mi balenava nella mente da tempo. La spinta per iniziare la ricerca su di lei, l’ho avuta durante uno dei miei viaggi in Brasile... >>
Per tutto questo eccovi tout court il Capitolo 22 , ultimo del Libro di Angelo Dall’Aglio che , ritornato in Italia dal Brasile riesce a scoprire il volto del ... Ciondolo, quello di Fausta Spironello, chiudendo così il cerchio della sua vita targata Dall’Aglio davvero con ascendenti internazionali.
CAPITOLO VENTIDUESIMO ( di Angelo Dall’Aglio ) / RITORNATO DAL BRASILE IN ITALIA ... E ALLA SCOPERTA DEL VOLTO IMPRESSO NEL “CIONDOLO” DI JOSE’, CIOE’ FAUSTA SPIRONELLO MOGLIE DI FRANCESCO SCUTARO E QUINDI PROGENITRICE DALLA FAMIGLIA “INTERNAZIONALE” DALL’AGLIO...
Arrivato a casa, la prima cosa che feci, fu recarmi in uno studio fotografico di Rovigo altamente qualificato e tecnicamente avanzato, del quale è titolare Gianni TOSO, mio ex alunno alla scuola media di Villadose.
Egli, con un lavoro minuzioso e certosino degno di un cesellatore, da una foto illeggibile della grandezza di tre millimetri, riuscì ad estrapolare il volto di donna visibile qui sotto.
IL ciondolo L’immagine estratta dal ciondolo
La bravura di Gianni mi stupì. Ma ancor più mi stupì e mi entusiasmò, vedere il volto di una giovane donna che altro non poteva essere che Fausta Spironello, Mamma di Jose’ e moglie di Francesco Scutaro , morta di parto nel 1906, dopo soli sette anni di matrimonio .
Durante la sua vita matrimoniale ebbe sei figli, ne vissero quattro : Teresa , Maria, Josè e Rosina , mentre gli altri due: Francisca e Jao morirono, la prima con pochi giorni di vita e il secondo di parto.
FINALMENTE :
Dopo un’estenuante lavoro con mia grande soddisfazione, avevo le foto di tutti e sei i componenti della famiglia SCUTARO FRANCESCO e FAUSTA SPIRONELLO
famiglia Scutaro - Spironello
Mamma FAUSTA Papà FRANCESCO figli: TERESA -
MARIA JOSE’ ROSINA
Quest’ultima straordinaria scoperta mi entusiasmò e mi emozionò tantissimo,
finalmente avevo dato un volto a tutti i componenti della famiglia Scutaro / Spironello
Ma ancora una volta, nonostante ciò, non mi ritenevo completamente appagato, volevo a tutti i costi scoprire chi fosse e da dove venisse quel misterioso “ MARTINS SCUTARO “: muratore, celibe, morto a San Carlo nel 1923 all’età di 44 anni .
ULTIMO TENTATIVO - ON LINE- : caccia al Martins Scutaro ; chi sarà ?....
Continuai a ricercare, a mezzo internet al “MEMORIAL do EMIGRANTE” di San Paolo, osservando con particolare attenzione le liste di sbarco in Brasile della seconda metà del 1800, soffermandomi sul cognome SCUTARO e sul nome MARTINO , dando luogo alle più fantasiose e distorte variabili del nome e del cognome.
Finalmente, dopo molti tentativi feci una sorprendente scoperta, trovai la lista di sbarco dei due fratelli “ SCUTARO “ registrati con il cognome ” SCUTARI “ e con i nomi di :
PRIMO MARTINO e SECONDO MARTINO ,
il primo di anni 12 e il secondo di anni 8 .
Trovai anche lo sbarco della loro madre FRANCESCA CASTELLANO di anni 35.
Tutti e tre sbarcati al porto di RIO de JANEIRO il 22 / 07 / 1886 dal ” VAPOR ROMA “
registrati separatamente, ma nello stesso libro 003 alla pagina 112 .
IL ritrovamento di questo documento chiarì definitivamente il mistero di
MARTINS SCUTARO , morto e sepolto a SAN CARLO nel 1923.
Prima del ritrovamento del documento di sbarco, le uniche notizie su di lui e di tutta la sua famiglia erano unicamente quelle inviatemi dall’anagrafe del comune di Civita ( Cosenza )
Ora, dalla visione dei certificati di sbarco risulta chiaro che i due fratelli Scutaro arrivarono in Brasile viaggiando sulla stessa nave, al seguito della loro madre Francesca .
Per quanto riguarda invece gli altri due componenti la famiglia : GIUSEPPE MARIA e ROSINA SCUTARO, il primo padre dei due Martino e la seconda loro sorella, nonostante insistenti e accurate ricerche, non è stato possibile trovare alcuna prova che testimoniasse il loro arrivo e la loro permanenza in Brasile .
Sono sconosciuti pure i motivi della mutazione di nome del secondo Martino, che in Brasile lo sostituì assumendo quello di Francesco, lasciando definitivamente il nome Martino impostogli al momento del battesimo. .
La motivazione più attendibile del cambio di nome , come già detto in altre occasioni, potrebbe essere scaturita dal fatto che , MARTINO – secondo - non accettando di avere lo stesso nome del fratello maggiore, abbia deciso di mutarlo in Francesco, anche per evitare la confusione e disagi creati dall’omonimia.
Inoltre, non è da trascurare il fatto, che entrambi abitavano nella città di San Carlo e svolgendo il medesimo lavoro di muratori.
Si può ben immaginare la confusione e il disagio che avrebbe comportato abitare nella medesima città con stesso nome e cognome
Comunque, si dice :“ tutto è bene, quel che finisce bene “, ed io aggiungo: era ora !
Finalmente, dopo cinque anni di incessante lavoro avevo completato la storia di mia nonna Maria Antonia e della sua famiglia.
DOCUMENTO DI SBARCO DEI FRATELLI SCUTARI
SEGUE ESTRATTO del DOCUMENTO di SBARCO di FRANCESCA CASTELLANO ,
cortesemente inviatomi in via eccezionale dal funzionario del
“ Memorial do Imigrante “ Signor WALDIR ROBBY
Documento che contiene un errore riferito al libro e alla pagina
N.B. le annotazioni sul libro e sulla pagina, vanno invertite : libro 003 pagina 112
“MARTINO” alias FRANCESCO SCUTARO, Italo Albanese di Civita ( Cosenza ) It.
emigrato in Brasile nel 1886 che mi ha fatto sudare “ le fatidiche sette camicie “
CON LE ULTIME SORPRENDENTI SCOPERTE SI CHIUDE
LA STORIA DELLA FAMIGLIA DI NONNA ANTONIA MARIA
FIGLIA DI ANTONIO SPIRONELLO E TERESA BONESSO
ANTONIO SPIRONELLO
EMIGRATO IN BRASILE NEL 1888 CON LA MOGLIE TERESA BONESSO
E LE FIGLIE : ANTONIA MARIA , GIOVANNA , LUIGIA , FAUSTA , EUGENIA ,
GIUSEPPINA , E I DUE FIGLI FERDINANDO E GIOVANNI GIROLAMO
QUEST’ ULTIMO PARTITO DALL’ITALIA E MAI ARRIVATO IN BRASILE
SI DICE SIA MORTO DURANTE LA TRAVERSATA DELL’ITALIA AL BRASILE
E SECONDO LA LEGGE MARINARA SEPOLTO IN MARE .
nonna ANTONIA MARIA; GIOVANNA LUIGIA FERDINANDO
EUGENIA FAUSTA GIUSEPPINA
FINE
MAROSTICA 9 aprile 2015
Completamente rivisitata e parzialmente modificata nel 2018
Riletto e ulteriormente corretto nel 2019 / 2020
Correzione ulteriore terminata il 28 / 10 / 2020 ; Altre rivisitazione e correzioni:
/ 08 / 2021 e 05 / 10 / 2021 / e 03 / 03 / 22022 / + agosto, settembre e ottobre 2022
Altra correzione ultimata il 14 / 02 / 2023 e riletta in seguito. 26 / 04 / 023 / h, 17,45 //
19 / 05 / h. 18,25 . ultima lettura terminata il 22 giugno dell’anno 2023 , alle ore 12,40.
NAVI SU CUI VIAGGIO’ VERSO IL BRASILE NONNO RICCARDO
da Fine ‘800 al primo ‘900
Nave San Matino 1888
Duca di Galliera 1991
Re Umberto 1993
Indiana 1916
Conte Rosso1924
L’AUTORE ANGELO DALL’AGLIO
Preganziol provincia di Treviso :
Catasto Austriaco - Cà Spironello da una mappa del 1887
CA’ SPIRONELLO OGGI VISTA DAL SATELLITE
EXTRATIME di Sergio Sottovia/ In cover la s/s ROMA emblema di tante altre ‘navigazioni di emigranti sulle ‘linee’ coperte dalla nave sia nel Nord che nel Sud America, Per la cronaca e per la storia segnaliamo che è stata costruita nel 1926, aveva un tonnellaggio di 32583 GRT, è stata costruita nel Cantiere Ansaldo di Sestri Ponente, è stata operativa dal 1932 al 1939, poi è stata trasformata nella portaerei Aquila e demolita successivamente nel 1952 a La Spezia.
A seguire nella fotogallery tutta la serie di immagini , nella stessa sequenza in cui sono state pubblicate nel Libro di Angelo Dall’Aglio e specificatamente in questo capitolo 22, ultimo della serie.
Tutte visibili a ‘risoluzione’ massima da parte dei nostri lettori ( basta cliccarci sopra e fare ‘salva immagine’) , soprassedendo alle indicazioni delle relative didascalie perché le stesse sono incorporate sia nelle foto che nei ‘file’ .
Morale della favola e del Libro?
Quella che emerge da questo lungo viaggio “Alla ricerca dell’altra metà delle mie radici”, il Libro di Angelo Dall’Aglio, in viaggio sull’Albero... coi Veneti emigranti/ completatasi in questo CAP 22 a lieto fine, col “Ciondolo di Fu...Fausta Spironello” cognata di quel Nono Riccardo che ci ha fatto scoprire l’America di tanti ’ oriundi’ italiani di cui ho parlato anche stamattina con G.T., un giocatore del Verona Hellas importante quanto quell’Arnaldo Porta ( primo oriundo in Italia , capitano e best score del Verona Hellas) .
Ecco perché parlo di Storie prototipo, come quella di Josè Altafini con i suoi avi originari di Baruchella, come quale di Thiago Motta i cui avi erano originari di Polesella, come quella appunto di Arnaldo Porta , di cui abbiamo già raccontato la sorprendente Storia, perché anche quella nata da una ricerca sull’Albero Genealogico di una famiglia di emigranti polesani originati di Castelmassa e ‘approdati In SudAmerica.
Senza contare che , con riferimento al ‘nostro’ AUTORE Angelo Dall’Aglio, professore di musica, calciatore e allenatore Polesine e in terra padovana, abbiamo altresì raccontato già che anche il noto campione milanista Alexandre PATO aveva sposato una sua parente.
Ma di Storie speciali di emigranti veneti ed italiani ne abbiamo raccontate anche altre, Come quella – e qui la segnalazione è personale – di mio fratello Luciano Sottovia nel 1965, da emigrato in Australia, ha fatto il “perfect game ( 300 points) nel Ten Pin Bowiling, poi ripetuto un’altra volta sempre nel NSW australiano.
Se posso aggiungere ‘una mia morale’, posso solo concludere che anche questo suo Libro meritava ben più importante pubblicazione rispetto a questo sito www.polesinesport.it, anche se per parte mia il Libro di Dall’Aglio l’ho pubblicato davvero con spirito di’ servizio’ visto il valore ‘prototipo’ come ...Storia di Emigranti.
ANGELO DALL’AGLIO SPECIALISTA DEL "GIOCO DI SQUADRA"- DA “TROMBETTISTA” NELLA FILARMONICA BASSANESE
Ovviamente dulcis in fundo onoriamo Angelo Dall’Aglio, tuttora specialista nello scoppiettante ‘gioco di squadra brasiliano’ e perciò in versione musicale da squilli di tromba, in foto “Quattro Moschettieri” col maestro Davide Pauletto, direttore della Filarmonica Bassanese, tra l’altro in una esibizione di questo nuovo inizio d’anno.
Angelo Dall’Aglio