“Alla ricerca dell’altra metà delle mie radici”, il Libro di Angelo Dall’Aglio, in viaggio sull’Albero... coi Veneti emigranti/ CAP 4: primo contatto Brasile col 90enne Mario Spironello a Piracicaba e “Museo Dos Imigrantes” di San Paolo


A questo punto il ‘viaggiare sull’Albero genealogico’ da parte del polesano Angelo Dall’Aglio ha già identificato le varie location su cui puntare e si sta apprestando a mettere il ‘navigatore’ per arrivare anche dall’altra parte dell’Oceano Atlantico per completare con successo – parole sue messe nel titolo del suo Libro -  “Alla ricerca dell’altra metà delle mie radici”.

Anche in posti impensabili , dopo che Noi qui su www.polesinesport.it , nelle nostre prime due puntate ( praticamente i primi Tre Capitoli del suo Libro) , abbiamo segnalato i ‘primi passi’ dello stesso Angelo dall’Aglio , di cui in questa puntata vi proponiamo tout court il QUARTO CAPITOLO, sottolineando da subito che comunque in questa puntata avvengono i suoi primi contatti col Brasile, tra cui in primis il “Museo Dos Emigrantes “ di San Paolo .

.Partendo dal 90enne Mario Spironello da Piracicaba , guarda caso la cittadina del Brasile dove è nato anche José João Altafini nel luglio 1938,  il calciatore brasiliano ma con nonni polesani originari da Baruchella, il paesino dove l’ho incontrato quando ha ricevuto la cittadinanza onoraria dal Comune di Giacciano con Baruchella ( vedi nostro reportage qui su www.polesinesport.it... basta chiedere a Google e vi rimanda direttamente alle pagine interessate).

Senza contare che sempre qui su www.polesinesport.it , oltre alla Storytelling dedicata a Thiago Motta , altro oriundo polesano nato guarda caso bello Stato di San Paolo, e che abbiamo incontrato anche due volte in casa Inter alla Pinetina di Appiano Gentile, abbiamo raccontato anche la storia di ‘brasiliana’ di Pato , il giocatore rossonero perché ha sposato guarda caso una ‘parente’ proprio di Angelo Dall’Aglio,  come abbiamo ricordato anche nel nostro recente incontro a Villadose, a casa sua , giusto per strutturare al meglio la pubblicazione del suo LIBRO , come stiamo facendo adeso a puntate, anche perché esemplificativo della emigrazione veneta in Brasile  e nel mondo.

CAPITOLO  QUARTO ( dal Libro di Angelo dall’Aglio) : ALLA  RICERCA  DEGLI  SPIRONELLO  IN  BRASILE 

Cominciai  a ricercare in Brasile, e dopo ore e ore di incessante lavoro, finalmente riuscii a individuare diversi SPIRONELLO a Piracicaba, una  città nello Stato di San Paolo.

Cercai un contatto, e dopo diversi tentativi andati a vuoto, riuscii a  parlare con un certo 

MARIO SPIRONELLO, il quale disse di essere il nipote di LUIGI fratello di mio bisnonno Antonio . 

Mario, raccontò che suo nonno, arrivò in Brasile con moglie e figli al seguito nel 1891.

Fu costretto ad emigrare,  perché a quel tempo in Italia era diventato impossibile vivere, mancava il lavoro, i salari erano miseri e con quel poco che si guadagnava lavorando saltuariamente, non era possibile sfamare la famiglia. Di qui la decisione di raggiungere il fratello Antonio in Brasile. 

 

 

 

DAL  BRASILE , IL NOVANTENNE  MARIO SPIRONELLO  RACCONTA : “A BEBEDOURO I DISCENDENTI  DI  FERNANDO  FIGLIO DI  ANTONIO “ 

Nel 1991 i discendenti di LUIGI SPIRONELLO festeggiarono il centenario dell’emigrazione in Brasile di nonno LUIGI. 

La maggior parte di loro, oggi risiede nello Stato di San Paolo nella città di Piracicaba.  

MARIO ha novant’anni, ed è considerato la memoria storica della famiglia che discende da LUIGI.

Finalmente, avevo individuato un ramo importante della famiglia di nonna Maria Antonia .

Però, il mio obbiettivo principale, era scoprire dove fossero i discendenti dei suoi Fratelli e sorelle, miei parenti in linea diretta, tutti discendenti dei bisnonni Antonio e Teresa.

Perciò, orientai la ricerca su eventuali nipoti di Ferdinando e Giovanni Girolamo, i due figli maschi dei bisnonni. E per avere informazioni a riguardo, contattai più volte Mario Spironello. 

IL quale, in una delle lunghe conversazioni telefoniche,  disse che gli sembrava di aver sentito suo padre GIUSEPPE parlare di un parente di nome Fernando, che da SAN CARLOS si era trasferito a BEBEDOURO, una città all’interno dello stato di San Paolo, specificando che detto parente doveva discendere da un fratello di suo nonno Luigi.  Forse avevo fatto bingo !!! 

Venuto a conoscenza di ciò, mi rivolsi immediatamente al servizio telefonico  internazionale e  riuscii a mettermi in contatto con la ditta “FRATELLI SPIRONELLO” di  BEBEDOURO.  

Parlai con un certo JAO  ROBERTO , il quale disse di essere un nipote di FERDINANDO e di avere altri quattro fratelli : FERDINANDO – LUIGI CARLO - PAOLO – GIUSEPPE  RICCARDO  e una sorella di nome  LEA :  Avevo fatto veramente….bingo !!!!!  

 

 

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            FINALMENTE  UN  PRIMO  E  IMPORTANTE  CONTATTO  CON  I   CUGINI DI SECONDO GRADO  DIRETTI  DISCENDENTI  DEI  MIEI  BISNONNI   

Non trovo le parole per descrivere quei momenti, dopo lunghe ed estenuanti ricerche, finalmente ero riuscito a individuare e contattare uno degli appartenenti al ramo diretto dei bisnonni  ANTONIO e TERESA  

Con GIO ROBERTO, dopo il primo contatto ne seguirono altri con scambio di numeri di telefono e indirizzi di posta elettronica, attraverso i quali seppi che suo nonno FERDINANDO, si era sposato a San Carlo con CECILIA RICCI, anche lei proveniente dall’Italia, emigrata in Brasile a seguito della sua famiglia.  

Cecilia e Ferdinando ebbero nove figli, quattro maschi e cinque femmine:  

PIETRO , GIOVANNI , JOSE’, GERMANO ,  AMELIA,  SANTINA , TERESA,  LUISA  e  CECILIA.  

Tutta la famiglia da San Carlo si trasferì a BEBEDOURO, dove nonno Ferdinando acquistò un podere agricolo che successivamente vendette. 

Oltre a ciò, Gio Roberto non mi seppe dire altro. 

Della storia e delle origini della Famiglia di suo nonno, nessuno gli aveva mai parlato, tanto che ignorava anche l’esistenza di mia nonna e delle sue sorelle .    

Intanto, fra gli Spironello di Bebedouro, la notizia di parenti italiani si diffuse a macchia d’olio. 

Ricevetti immediatamente una mail da Paulo Cesar, nipote di G. Roberto, il quale oltre a inviarmi una serie di foto molto interessanti, si complimentò per ciò che stavo facendo, manifestando   stupore e meraviglia, per come sono riuscito a rintracciarli e contattarli. 

Avvenimento, straordinario quanto inaspettato per tutti loro, me compreso.  

N. B.  PAULO  CESAR  SPIRONELLO,  è  figlio di  LUIS  CARLO, il fratello di Giò Roberto  / FOTO INVIATE DA PAULO CESAR         

FAMIGLIA  di  FERDINANDO  SPIRONELLO  / Da sinistra a destra : PIETRO , un operaio , GIOVANNI,  JOSE’ , GERMANO ,  due operai .  / foto della famiglia di Carmine Albino e Amelia Spironello  /  Altre foto della Famiglia Albino / Spironello

 

 

Le foto inviatemi da Paulo Cesar, raffiguranti i componenti la famiglia  Albino  Spironello,  testimoniano che a distanza di tempo, Ferdinando e la sorella Amelia hanno riallacciato i contatti.

Fra le foto ricevute, mi attrasse maggiormente  quella qui sopra esposta, dove e ritratta Luigia Spironello sorella di Ferdinando, circondata probabilmente dai suoi figli. 

Finalmente dopo lunghe e complesse ricerche, stavo conoscendo e vedendo il volto di alcuni appartenenti al ramo diretto di mia nonna . 

Ero felice, contento e fiducioso di avere nei ritrovati parenti di Bebedouro, un punto di riferimento importante per rintracciare i discendenti delle sorelle e del fratello di mia nonna. 

Purtroppo non fu così. Gio’ Roberto e i gli altri parenti, sapevano molto poco o quasi nulla sulle origini del loro nonno Ferdinando, e ancora meno della famiglia del bisnonno Antonio, tant’è che non furono  nemmeno in grado di riconoscere le persone ritratte nelle foto che mi avevano inviato.     

Ero deluso e perplesso, nonostante ciò, non mi persi d’animo, e pensai :” Più la ricerca sarà difficile , maggiore sarà la soddisfazione quando l’avrò completata”. 

Non mi sarei fermato fino a quando non avessi messo in fila uno dopo l’altro, tutti i discendenti dei miei bisnonni ANTONIO e TERESA .  

Continuai a ricercare  partendo da Giovanni Girolamo, l’ultimo nato dei figli dei bisnonni. 

Rilessi attentamente il foglio di famiglia, dove si attestava che lo stesso espatriò l’11– 3 – 

di quale anno non era specificato. Però, l’11 marzo coincideva con il  tempo necessario per viaggiare da Preganziol a Genova, sbrigare le pratiche di rito al porto, imbarcarsi sulla nave e il 6 di maggio del 1888 sbarcare al porto di Santos. 

Se tale ipotesi rispondesse a vero, oggi in Brasile potrebbero esserci i suoi  discendenti, e sarebbe utile fare una ricerca in tal senso, anche perché risulterebbe più facile e meno complicato, cercare i suoi discendenti, anziché quelli delle sue sorelle, le quali sposandosi, nel caso avessero avuto dei figli, questi avrebbero assunto il cognome del padre e non il loro . 

 

Per cui, sulla base di tale ipotesi, iniziai una ricerca dei discendenti di Giovanni Girolamo, e per avere qualche elemento che mi orientasse nella giusta direzione, mi rivolsi ancora una volta a Mario Spironello, chiedendo se del caso avesse sentito parlare qualcuno dei suoi famigliari di un parente di nome Giovanni Girolamo; disse di no, di non aver mai sentito neanche nominare tale nome e mi suggerì di cercare nella città di Aracatuba ( SP ),  dove abitavano degli Spironello  che lui personalmente non conosceva, ma che potevano essere dei nostri lontani parenti. 

O meglio ancora, di vedere in Italia a Concordia Sagittaria in provincia di Venezia, dove esiste una via abitata quasi esclusivamente da famiglie Spironello, che discendono da Giovanni, fratello di suo nonno Luigi e di mio Bisnonno Antonio. 

Rimasi Sbalordito !.

Avevo cercato per molto tempo in Italia  a Mestre e zone limitrofe i parenti di mia nonna  senza ottenere alcun risultato.   E  guarda un po’ ….

Ad indicarmi  dove si trovano gli Spironello italiani, fu un cugino brasiliano di terzo grado di novant’anni . “ Incredibile !!

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                GLI  SPIRONELLO  DI CONCORDIA  SAGITTARIA  ( VE )  ITALIA

 

Mario, oltre ad indicarmi la località dove avrei trovato i discendenti di Giovanni Spironello,  mi diede anche un  numero di telefono. 

Chiamai a quel numero, ed entrai in contatto con Danilo Spironello, il quale confermò di essere un diretto discendente di  GIOVANNI SPIRONELLO  &  MICHIELETTO TERESA .

Il primo impatto con Danilo fu sorprendente ed emozionante, nonostante ciò, superato il momento iniziale, cominciammo una cordiale e interessante conversazione. 

Parlai del lavoro che stavo facendo, e al tempo stesso cercai di avere notizie sulle origini della sua famiglia. 

Purtroppo, nelle sue risposte non colsi nulla di nuovo e di utile che già non sapessi.   

Sulla storia e sulle origini della famiglia Spironello, io ero molto più informato e documentato di lui .

Riflettei sul perché, fino a quel momento, tranne che da Mario di Piracicaba, nessun’altro mi avesse fornito informazioni utili alla ricerca.  Come mai ? Cosa poteva essere  successo ?  

Quali potevano essere i motivi ?   

Cercai in tutti modi di capire il perché, ma al momento non seppi darmi una risposta; nonostante ciò continuai il mio lavoro. 

Feci un’analisi approfondita di quello che avevo scoperto con le ultime ricerche, e mi resi conto che per quanto riguardava l’arrivo e la permanenza in Brasile del bisnonno e la sua famiglia, le poche e sporadiche notizie di cui disponevo, non erano sufficienti per iniziare una seria e proficua ricerca.

Allora, nel tentativo di procurarmi  maggiori e più dettagliate informazioni, pensai di rivolgermi  ad alcuni uffici e archivi  Brasiliani preposti alla  conservazione di dati e documenti sugli immigrati italiani di fine ‘800. e inviai richiesta dati a :   MUSEO DOS EMIGRANTES di SAN PAOLO ; CARTORIO  CIVIL ( Ufficio Anagrafe ) di San Carlo – SP – BR ; CARTORIO  CIVIL  ( Ufficio Anagrafe )  di AGUA VERMELHA  

distretto di San Carlo - ; SUBPREFETORIA  di SANTA  EUDXIA   distretto di  San  Carlo ; POLICIA  FEDERAL  di San Carlo e di  San Paolo ; 

CURIA  VESCOVILE  DIOCESANA  di San Carlo 

 

                                   EZEQUIELE SPIRONELLO DI SAN CARLO 

Per seguire l’iter delle domande, cercai un punto d’appoggio fra i parenti  Brasiliani residenti  nelle città in cui le avevo inviate .

Per San Paolo, mi rivolsi a Roberto Spironello figlio di Jao Roberto, con il quale  avevo già avuto contatti telefonici ; mentre per San Carlo, su indicazione di Mario di Piracicaba, contattai  Ezequiele  Spironello, un comune parente che abita in quella città  . 

Con Ezequiele, non avevo mai avuto contatti, era la prima volta che ci parlavamo , tanto che quando lo chiamai al telefono, rimase alquanto sorpreso, incredulo, dubbioso e ansioso di sapere chi ero e per quale motivo lo stavo contattando. E solo dopo essermi presentato, spiegando quello che stavo facendo e cosa stavo cercando, elencando nomi e fatti legati all’emigrazione della famiglia Spironello, capì chi ero e a quale scopo lo stavo contattando.      .

Mai si sarebbe aspettato di ricevere la telefonata di un parente italiano, arrivato in Brasile per ricostruire la storia della famiglia Spironello.

Dopodiché, superato l’impatto del momento, facemmo una piacevole e proficua conversazione, nel corso della quale, Ezequiele manifestò il suo compiacimento, complimentandosi per il lavoro che stavo facendo, dando anche la propria disponibilità  a collaborare qualora ne avessi avuto bisogno. 

Nel frattempo, in attesa di risposta alle lettere inviate ai vari uffici in  Brasile, feci una breve indagine nella città di Aracatuba dove stando alle informazioni di quel Mario di Piracicaba, dovevano risiedere dei probabili nostri lontani parenti Spironello. 

Li contattai telefonicamente, e constatai che non avevano alcun legame di parentela con noi.  

Continuai a ricercare, e individuai altri Spironello in diverse città del  Brasile, purtroppo, anche con questi non avevamo nulla a che fare.   

A questo punto, visti i parziali insuccessi ottenuti  in Brasile, orientai la ricerca in direzione degli USA.

Seguendo le  indicazioni ricevute da Giuseppina  Guerrera , mi rivolsi  a Grace  Sementelli, la nipote di Luigia Spironello che  abita nella città di New York, e tramite lettera chiesi informazioni riguardanti sua madre MARY e sua nonna LUIGIA .

 


Nel frattempo, visto che la risposta di Grace tardava ad arrivare, feci un consuntivo di ciò che avevo raccolto dalle richieste d’informazioni inviate a vari uffici in Brasile

Purtroppo, il bilancio risultò piuttosto deludente, fra tutte le domande inviate, ricevetti risposta positiva unicamente dal “MUSEO DOS IMIGRANTES” di San Paolo e dal cugino Ezequiele. 

Il primo, mi fece pervenire il certificato di sbarco del bisnonno Antonio , e il secondo, sempre del bisnonno Antonio, mi inviò il certificato di morte rinvenuto da sua moglie Marlene al Museo 

Pro Memoria di San Carlo;  mentre da altri uffici non ricevetti assolutamente nulla, eccezion fatta per il ”Cartorio  Civil “ di San Carlo, il quale mi comunicò che i dati da me inviati erano insufficienti per iniziare una qualsiasi ricerca.   

Vedere il certificato di morte del bisnonno Antonio fu emozionante, ma ancora più emozionante ed entusiasmante fu la visione del certificato di sbarco al porto di Santos di lui e tutta la sua famiglia .

L’acquisizione di questi due documenti, mi stimolarono, spronandomi  a continuare la ricerca con sempre maggior forza e determinazione .

TRADUZIONE RIASSUNTIVA del  certificato di morte del bisnonno: ANTONIO  SPIRONELLO , di colore  bianco ,  italiano , vedovo di TERESA  BONESSO,  con 78  anni  di età , di professione  colono 

Morto  alle ore 15  del  20 luglio 1916  nella fazenda “ MORRO  ALTO “,  territorio di  San Carlo

IL tutto  attestato  da  due  persone  idonee 

CERTIFICATO  DI  MORTE  ORIGINALE  del  BISNONNO   ANTONIO  SPIRONELLO 

Certificato di sbarco in Brasile del bisnonno Antonio con tutta la famiglia,   ( quattro maggio del 1888 , Porto di Santos, nello stato di San Paolo)  

Purtroppo, l’entusiasmo per l’acquisizione dei due certificati, fu adombrato dall’assenza del piccolo Giovanni Girolamo dalla lista degli sbarcati al porto di Santos.           

Come mai il suo nome non figurava nel certificato di sbarco ?  Dov’era finito ? Cos’era successo ?

Feci varie ipotesi: la più probabile poteva essere quella del decesso sulla nave durante il viaggio verso il Brasile, fatto assai frequente a quel tempo per gli emigranti che si recavano in quella terra a lavorare nelle fazende, alla coltivazione delle piantagioni di caffè. 

Con l’assenza del nome di Giovanni Girolamo dalla lista della famiglia Spironello sbarcata al Porto di Santos, mi resi conto di avere cercato per diverso tempo in varie città del Brasile i discendenti di una persona che in quel paese, ” forse non era mai arrivata “ . 

Comunque, fu importante sapere che il Bisnonno Antonio,  arrivò in Brasile e si stabilì nella fazenda Morro Alto nel municipio di San Carlo, dove perse prematuramente la moglie Teresa e dove visse lavorando come colono fino alla sua morte, avvenuta nel 1916 all’età di 78 anni .

Con queste ultime notizie la ricerca aveva fatto un notevole passo avanti, nonostante ciò, mi  angustiava il pensiero del mancato sbarco in Brasile del piccolo Giovanni Girolamo.  

Era un chiodo fisso impresso nella mente, non riuscivo a capacitarmi; continuavo  a cercare un perché, ma oltre a l’ipotesi anzi detta, non trovavo altre risposte.  

Allora, nel tentativo di risolvere il caso mi rivolsi per l’ennesima volta a Mario Spironello di Piracicaba, chiedendogli se del caso avesse sentito qualcuno della famiglia parlare di un bambino figlio di un loro parente, morto sulla nave durante il viaggio dall’Italia al Brasile. 

Rispose di no, di non sapere nulla e di non avere neanche mai sentito parlare di un tale fatto, aggiungendo che tutto quello che sapeva della famiglia di mio bisnonno l’aveva già detto. 

La stessa domanda, la rivolsi ai cugini Spironello di Bebedouro, ma anche loro, di tale fatto non sapevano assolutamente nulla . Purtroppo, come già detto in un precedente capitolo, i cugini di Bebedouro conoscevano poco o quasi nulla della storia della loro famiglia, e ancora meno di quella del bisnonno Antonio.

Fa specie il fatto che i parenti di Bebedouro, pur asserendo che le persone ritratte nella foto qui sotto, fossero in qualche modo legate alla famiglia Spironello, non fossero  stati in grado di dar loro un’identità. 

Anch’io, pensavo che le persone del ritratto fossero legate alla famiglia Spironello.

Secondo me, la donna  era una sorella di mia nonna con il marito.  Ma quale delle sorelle :   Giovanna, Fausta  o  Eugenia ? ”

 

Tutto sommato però, dai parenti di Bebedouro  qualcosa di nuovo  avevo appreso:  dissero che nel locale cimitero era sepolta una certa Giovanna Spironello, la quale dovrebbe essere sorella del loro nonno Ferdinando. 

Per avere conferma di quanto sopra mi rivolsi al cugino Giò Roberto, il quale confermò quanto detto dai Parenti; oltre alla conferma della sepoltura di Giovanna Spironello nel locale cimitero, chiesi a Giò Roberto anche informazioni di altri suoi parenti, in particolare di suo fratello Ferdinando e di sua sorella Lea. Purtroppo, Giò Roberto non seppe darmi alcuna informazione, né di Ferdinando, né di Lea e tantomeno di altri  parenti , di tutti loro aveva perso i contatti già da diverso tempo.  Li conosceva, riconosceva la parentela, ma nulla più.  

Di ciò non mi meravigliai più di tanto, e pensai : “ tutto il mondo è paese “. 

Quello che mi stupì di Giò Roberto invece,  fu costatare che non fosse neanche stato in grado di fornirmi  gli indirizzi di sua sorella Lea e di suo fratello Ferdinando. 

Si limitò a dire, che a Bebedouro esiste molta italianità, e che sarebbe opportuno che mi recassi là a verificarlo di persona, così, oltre che cercare di rintracciare Ferdinando e Lea, avrei anche l’opportunità di conoscere i discendenti di sette dei nove figli di suo nonno Ferdinando; sette, perché, il primo genito Pietro e l’ultima nata  Cecilia non si erano mai sposati e pertanto non avevano avuto figli.  Insistetti per avere maggiori e più dettagliate informazioni, allora  Gio’ Roberto mi indicò come persona ben informata sulle vicende della famiglia, suo cugino  ZITO PALIARINI, anch’egli abitante nella città di Bebedouro.   

Zito, da me interpellato, confermò anche lui che  Giovanna Spironello era sepolta nel locale cimitero, aggiungendo che era sposata con Bossolani e che lì a Bebedouro abita un certo Dottor Bossolani, che dovrebbe  essere un suo nipote.  Chiesi a Zito l’indirizzo di tale Dottore, ed egli si impegnò a inviarlo quanto prima, tramite il figlio di suo cugino Giò Roberto.  

Purtroppo, l’indirizzo da me richiesto non arrivò mai.  Questo dimostra quanto fosse difficile e complicato ottenere una  fattiva collaborazione da parte dei parenti brasiliani.  

A questo punto, presi atto della situazione e mi resi conto che per portare avanti la ricerca avrei dovuto arrangiarmi da solo, anche perché nonostante i vari contatti e le lunghe chiacchierate , ancora non ero riuscito ad avere una risposta a molti interrogativi e tanto meno a dare una identità alle persone ritratte nella foto sopra. 

 

EXTRATIME by Sergio Sottovia/ In cover ...partiamo da Antonia Maria Spironello, proponendo una foto dei primi emigranti veneti in Brasile , nello specifico ‘potrebbe’ essere sua sorella ( ma quale?) insieme al marito.

Quindi vi proponiamo tutta una serie di immagini con didascalia incorporate peraltro nella stessa sequenza in cui sono state pubblicate nel Libro e in questo Capitolo 4, segnalando altresì, a beneficio dei nostri lettori, che le stesse immagini ( basta cliccare su ‘salva immagine’ ) possono essere viste a soluzione intera.

Mentre dulcis in fundo, riproponiamo la stessa immagine di copertina , ma stavolta in versione poster, anche perché nel Libro di Angelo Dall’Aglio è in sequenza l’ultima del citato quarto capitolo.

 

 

Angelo Dall’Aglio

www.polesinesport.it