“Alla ricerca dell’altra metà delle mie radici”, il Libro di Angelo Dall’Aglio, in viaggio sull’Albero... coi Veneti emigranti/ Cap 5 e 6: dai contatti USA con Grace e Josephine al viaggio Brasile 1988 sulla ‘rotta’ di Nonno Riccardo 1888


San Carlo è la medesima città in cui arrivò  mio nonno Riccardo nel 1888. E dove... e dove... Parte da questa considerazione Angelo Dall’Aglio, ed è il leit motiv in particolare di questa puntata, perché dopo i contatti intercorsi in versione PT, - posta e telefoni – scatta la decisione di viaggiare ‘sulla rotta’ di Nonno Riccardo partito per la prima volta nel 1988 con ‘vapor’ San Martino per mettere radici appunto a San Carlo , nella fazenda in cui vivrà gran parte della sua vita.

Insomma una specie di Centenario 1888-1988, come effettivamente è stato festeggiato anche in Brasile dalle famiglie Dall’Aglio – Spironello , ovviamente con l’amico Angelo in versione Sherlock Holmes sempre “ “Alla ricerca dell’altra metà delle mie radici”, come nel titolo del suo Libro che pubblichiamo a puntate qui su www.polesinesport.it perché il suo viaggio ...sul suo Albero genealogico è anche il viaggio ‘prototipo’ e testimonianza di tanti altri viaggi degli Emigranti Veneti ( famiglie numerose) verso il SudAmerica appunto nel fine Ottocento, oltre che nel Nord America e più recentemente verso l’Australia.

Alla ricerca di quella ‘fortuna’ che l’habitat socio-economico dell’Italia non permetteva loro, anche se , come successe a NONNO Riccardo Dall’Aglio , la voglia di ritorno al loro paesello natio ( nello specifico Castelguglielmo nel suo originario Polesine) è stata mitigata da qualche intermittente viaggio di ritorno, ma temporaneo visto che successive ripartenze.

Perciò eccovi tout court in questa nostra  ‘quarta puntata’ in sequenza ma in unica sessione i relativi Capitoli Quinto ( contatti USA con Grace Sementelli e Josephine Guerrera discendenti di NONNA Spironello) e Sesto del sopracitato Libro,  con relativa fotogallery rispettosamente in sequenza, rimandando in calce al nostro tradizionale Extratime per ulteriori nostri brevi commenti in merito.

 

 

 

CAPITOLO QUINTO/  IMPORTANTE  CONTATTO  CON  GRACE SEMENTELLI / LA NIPOTE AMERICANA DI LUIGIA SPIRONELLO

Dopo dette considerazioni sospesi la ricerca in Brasile. e visto che nel frattempo arrivò la lettera di risposta di Grace Sementelli,  mi dedicai all’esame del contenuto della stessa.              

          FERDINANDO (  Traduzione della lettera di  GRACE  , - Graziella - estate 2005  ) 

Tutto quello che so di lui è che mia madre venne a sapere di Ferdinando quando nel 1946 lei andò in Sud America e scoprì anche che la famiglia Albino  era a Torrigton, nel Connecticut .

Mia madre si fermò a San Paolo, in Brasile, e poi andò a Buenos Aires in Argentina.

Mio nonno, LUIS  ZOCCHIO, viveva a San Paolo. Lì conobbe mia nonna Luisa. si sposarono; mia madre MARIA nacque là. 

Quando lei aveva nove mesi, nonno ZOCCHIO venne a sapere che suo padre stava morendo. 

Quando arrivarono in Italia lo arrestarono, perché non aveva assolto i due anni di servizio militare.

Mia nonna ebbe cinque figli :  Luis , Carlo, Alessandro, Amelia e Rina,  due altri figli morirono ancora piccoli. 

                                                               LA GUERRA

Mio nonno LUIS  ZOCCHIO era con i tedeschi , mentre mia nonna era della parte italiana. 

 

                                     JOSEPH  SANTACROCE

Mia madre MARIA  ZOCCHIO incontrò mio padre dopo la guerra. Mio padre non tornò a Bari.   

Si sposarono nel 1919. Mia madre ebbe due figli : io GRACE, e mio fratello  DINO. 

Mia madre MARIA  ZOCCHIO Coniugata  SANTACROCE, nacque il  27 / 0 3 / 1898 e morì il 13 /0 2 /1988.

Mia nonna era LUISA  SPIRONELLO coniugata  ZOCCHIO. Non so nulla riguardo i miei bisnonni

Io Grace Santacroce coniugata SEMENTELLI ( mio marito ARTHUR nacque il 30 / 10 / 1914 e morì il 5 / 09 / 1995 ). 

Ho 85 anni e sono nata a Rovereto, Italia, il 30 / 10 / 1920. 

La mia prima figlia morì il 15 /0 4 / 1941; aveva 16 mesi. La mia seconda figlia è ROSALYN  ANN  Sementelli  coniugata ROMA .

La mia prima nipote è DEBRA  ANN Roma; la mia seconda nipote è LUISA  Roma , coniugata  KABAN.    

 

Mio fratello DINO SANTACROCE nacque il 15 / 07 / 1922.  Ha due figli adottati dall’Italia.  JOSEPH, il più vecchio ha due figli, VINCENT e DIANA. Ha  50 anni. 

La moglie di mio fratello morì il 13 / 11 / 1978. Aveva 53 anni. IL secondo figlio THOMAS ha 45 anni. Ha una figlia di 4 anni che si chiama  MARIA GRACE, come me e mia madre. 

Lui vive a New Orleans. Hanno perso tutto con la recente inondazione. 

IL figlio naturale di mio fratello Dino si chiama DINO JUNIOR.  Ha due maschi : COREY e CALTIN. Dino Junior è nato dopo l’adozione di Joseph e Thomas . 

Thomas e la sua famiglia stanno giungendo qui dalla Florida .

Questo è tutto ciò che so. Spero che le sarà utile. MI dispiace di averle scritto così in ritardo . Spero che riuscirà a leggere la mia lettera; dopo l’infarto non riesco a scrivere. 

Distinti  saluti 

                                                                                              Grace  Sementelli   

 

 

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CAPITOLO SESTO /    CONSUNTIVO E  RIORDINO DI QUANTO APPRESO  NEL CORSO  DELLA  RICERCA

Con volontà tenacia e non poca fatica, la ricerca proseguiva positivamente il suo cammino. 

Avevo raccolto diverse informazioni, lettere e documenti, ma per continuare il lavoro in modo proficuo evitando confusione e perdita di tempo, era necessario fare un consuntivo e riordino di tutto il materiale :  lettera di Josephine  Guerrera, contenente diverse notizie sulla famiglia di sua zia Antonietta;   informazioni di Mario Spironello di Piracicaba, che mi permisero di contattare i discendenti di Ferdinando fratello di mia nonna, nonché i discendenti di Luigi e Giovanni Spironello i due fratelli minori di mio bisnonno Antonio; Certificato di sbarco al porto di Santos del bisnonno, rilasciatomi dal - Museo dos Emigrantes  di San Paolo - , nel quale erano elencati tutti i componenti della sua famiglia meno Giovanni Girolamo, il minore dei suoi figli;  Certificato attestante la morte del bisnonno,  avvenuta alle ore15 del 20 luglio1916 nella Fazenda “Morro Alto“ municipio di San Carlos – SP – all’età di 78 anni, di condizione colono e già vedovo di sua moglie Teresa.  

 

Da tale documento si evince che il bisnonno rimase vedovo e lavorò in fazenda come colono fino alla sua morte. 

Inoltre disponevo anche della lettera inviatami dalla cugina americana di  2° grado Grace Sementelli, dove raccontava la sua storia e quella dei suoi nonni, dicendo che Isidoro conobbe sua moglie Luigia  in Brasile – dove si sposarono e dove nacque la loro prima figlia Maria, e che nove mesi dopo la sua nascita dovettero tornare in patria, i  motivi del loro rientro non furono chiari. Sembra, che dall’Austria sia giunta una lettera, dove si invitava Isidoro a tornare per stare vicino al padre gravemente ammalato.

Fatto sta, che al suo arrivo in patria venne incarcerato con l’accusa di diserzione .  

A quel tempo la famiglia Zocchio  abitava vicino a Rovereto in territorio austriaco, passato all’Italia dopo la prima  guerra mondiale  del ’15 / ‘18 / . 

Lì nacquero i figli :  AMELIA, LUIGI,  CARLO,  ALESSANDRO  e  RINA  –  più altri due morti prematuramente. 

Durante il conflitto mondiale in armi, Isidoro e Luigia appartenevano a fronti opposti: 

Isidoro a quello austriaco e Luigia a quello italiano.

La figlia maggiore Mary, si sposò nel 1919 con Giuseppe Santacroce, originario di Bari, ed ebbe due figli: Graziella ( Grace ) e Dino, entrambi nati  a Rovereto ( Italia )

Successivamente Mary con i figli andò negli USA a raggiungere il marito là emigrato . 

E nel 1946 si recò in Brasile nello stato di San Paolo, proseguendo  poi per Argentina e al ritorno andò in Connecticut a visitare la famiglia Albino.  

 

Ciò conferma quanto disse Antonietta : “ solo molto tempo dopo che avevamo perso ogni traccia della famiglia di mia madre, scoprimmo che suo fratello e sorelle erano tutti morti ”.

In base al racconto di Grace, si desume che sia stata sua madre Mery nel 1946 quando si recò in Brasile proseguendo poi per l’Argentina a creare il collegamento fra le famiglie Zocchio, Albino , Spironello, facendo anche da tramite fra i parenti di Torrington e quelli di Bebedouro, favorendo in tal modo uno scambio di informazioni e foto,  ivi comprese quelle pervenutemi da Julio Cesar.                     

Grace si sposò con Arthur  Sementelli  ed ebbe due figlie: la prima morta all’età di 16 mesi , la seconda, Rosalyn Ann coniugata Roma ha due figlie: Debra  Ann e Luisa. 

Suo fratello Dino  ha due figli adottati in Italia: Joseph di 50 anni sposato con due figli , Vincent  e Diana, e Thomas di 45 anni anche lui sposato con una figlia. 

Successivamente all’adozione di Joseph e Vincent, Dino ebbe un figlio naturale: Dino Junior, anche lui sposato con due figli : Corey e Caltin . 

Dino senior rimase vedovo nel 1978 in seguito alla morte della moglie avvenuta all’età di 53 anni, attualmente vive con il figlio Dino Junior in Florida.  

A conclusione della lettera Grace si scusa per la risposta tardiva, dicendo  di avere fato da poco un infarto e che per tale motivo incontra notevoli difficoltà nello scrivere.   

 

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Della famiglia di mia nonna avevo  raccolto notizie di Ferdinando, Giuseppina e Luigia, mentre di Giovanna, l’unica notizia che avevo era quella della sua sepoltura nel cimitero di Bebedouro, almeno così si diceva; invece per quanto riguardava mamma Teresa e le sue figlie Fausta ed Eugenia non avevo assolutamente nulla.  

Oltre alla mancanza di queste informazioni, mi angustiava il fatto di non essere ancora riuscito a trovare e capire il motivo del mancato sbarco in Brasile di Giovanni Girolamo.  

Cos’era successo ?   Dov’era finito ? 

Cercai la risposta a tali interrogativi rivolgendomi all’amico LUIGI CONTEGIACOMO,  Direttore dell’Archivio di Stato di Rovigo, il quale mi suggerì di inoltrare una richiesta dati all’Archivio di Stato di Genova, chiedendo se dai Giornali Nautici della nave SAN MARTINO sbarcata in Brasile nel porto di SANTOS  il  / 04 / 05 / 1888 ,  ci fossero notizie sui passeggeri e in particolare su GIOVANNI  GIROLAMO  SPIRONELLO.

Seguendo il suggerimento dell’amico Luigi, scrissi  all’Archivio  di Stato di Genova . 

 

E nel volgere di breve tempo ricevetti la risposta che segue :<< Dalla risposta dell’Archivio di stato di Genova, appare evidente  che dai Giornali Nautici di quel tempo riferiti alla nave SAN MARTINO ,non  sono  state trovate annotazioni  relative a passeggeri  imbarcati.   

Si parla unicamente di materiali trasportati e della loro destinazione.  

E’ presumibile che il trasporto passeggeri il più delle volte non venisse registrato probabilmente per ragioni di opportunità legate ad interessi di carattere economico, fiscale e politico.  

Tutto ciò, trova conferma da quanto scritto da cronisti dell’epoca: “Le navi perlopiù adibite a trasporto merci , partivano dai vari porti italiani con un carico umano stipato all’inverosimile verso le Americhe, dove migliaia di emigranti si recavano a lavorare nelle piantagioni di caffè delle grandi fazende del brasile . ritornavano poi cariche di materiali, per lo più legname “. 

 

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       Josephine nipote di Antonietta Albino, punto di riferimento prezioso

 

Durante il mio lavoro, di tanto in tanto mi mettevo in contatto con Josephine  per informarmi sulle condizioni di salute di sua zia Antonietta, e anche per aggiornarla sugli sviluppi della ricerca. 

Nel corso di uno di questi contatti, Josephine mi disse che sua zia le raccontò che sua mamma Amelia Giuseppina prima di partire dal Brasile per gli USA, andò a trovare suo padre Antonio.

IL quale, seduto sulla riva di un fiume con lo sguardo fisso all’orizzonte, salutandola  disse:

“ Ricordati figlia mia, se un giorno andrai in Italia, vieni a prendermi, perché io non voglio  morire in questa terra, il mio desiderio è tornare là dove sono nato….”.  Emozionante !!

Inoltre, mamma Amelia Giuseppina raccontò anche che un suo cognato, in Brasile uccise un uomo, e per sfuggire alla polizia che lo cercava per arrestarlo si nascose con la moglie e una bambina piccola nella foresta, dove suo padre Antonio si recava ogni giorno a visitare la bambina e a rifornirli di tutto ciò che serviva loro per vivere.   Impressionante !!

 

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Dopo aver conversato al telefono più volte con Josephine,  preso atto che non aveva altre informazioni da darmi, visto anche che le ricerche fatte dall’Italia non avevano dato i risultati sperati, pensai fosse utile continuare la ricerca andando in Brasile; recarmi  nei vari Archivi, Musei, Uffici Anagrafici  e Segreterie cimiteriali alla ricerca di certificati di nascita, di matrimonio e di  morte, con l’intento di procurare gli elementi indispensabili per continuare la ricerca delle persone legate alla famiglia di mia nonna, avviandomi in tal modo verso il completamento della ricostruzione storica a lei dedicata. 

Andare nella città di San Carlo SP. città in cui la famiglia Spironello arrivò, abitò e lavorò, e dove nel 1916 morì il capofamiglia  Antonio già vedovo della moglie Teresa.

San Carlo è la medesima città in cui arrivò  mio nonno Riccardo nel 1888, e dove nel luglio dello stesso anno si sposò con nonna  Antonia Maria . 

Di lui, avevo il certificato di matrimonio e i certificati di battesimo del suo primo figlio Giovanni e di sua nipote Rosina, figlia di suo fratello Niccolò e Teresa Ferrarese. 

Certificati rilasciatemi  dalla Curia Vescovile di San Carlo nel 1988 , anno del mio primo viaggio in Brasile, dove mi recai per visitare e conoscere i ritrovati cugini Dall’Aglio, figli dello zio Flavio.

In quella circostanza,  procurai anche il certificato di sbarco in Brasile del maggio 1888, di nonno Riccardo con tutta la sua famiglia . 

Come detto mi recai per la prima volta in terra brasiliana nell’agosto del 1988, anno in cui ricorreva il centenario dell’emigrazione di mio nonno Riccardo  ( 1888 – 1988 ) 

Tale viaggio fu la realizzazione di un sogno cullato da tempo e anche l’occasione di onorare una  promessa fatta a mio padre. 

 

 

LA PROMESSA. 

Da bambino, osservavo spesso una vecchia foto in bella mostra appesa alla parete della cucina della nostra casa, foto raffigurante tre bambini con i genitori.

Attratto e incuriosito da tale immagine, chiedevo a mio padre chi erano le persone lì ritratte, egli rispondeva che si trattava della famiglia di suo fratello Flavio, detto“ Babo”, emigrato in Brasile con suo padre Riccardo nel1916 e puntualmente sciorinava un indirizzo che a me pareva inverosimile:   

“ BIRIGUI , NOROEST , STRADA  FERRADA ,  SAN PAOLO BRASILE “, e concludeva  dicendo che di loro si era persa ogni traccia e non si sapeva se fossero ancora lì, e se fossero vivi o morti. 

Molte volte avevo ascoltato racconti su nonno Riccardo e  zio Flavio detto ( Babo), racconti che sollecitarono la mia curiosità e stimolarono la mia fantasia, coinvolgendomi a tal punto da promettere a mio padre che un giorno sarei andato a cercarli.      

E nel 1988, come anzidetto, in compagnia di mia moglie Santina, partii per la mia prima avventura in terra brasiliana felice e orgoglioso , di mantenere la promessa che un tempo feci a mio padre.

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                                         1888  // 1988

RICCORREVA IL CENTENARIO DELL’EMIGRAZIONE IN BRASILE DI NONNO RICCARDO

 

Arrivato in Brasile il primo parente che visitai fu il cugino MARIO  DALL’AGLIO,  figlio dello zio Giovanni , primogenito dei nonni Riccardo e Antonia  Maria  nato in Brasile nel 1889.

Mario, con suo fratello Luigi emigrò in Brasile dopo la seconda guerra mondiale, visse per un periodo a Rio de Janeiro dove lavorò come cameriere, lì incontrò GISELE una ragazza polacca laureata in medicina che si trovava a Rio per un corso di specializzazione. Mario e Gisele si sposarono e si trasferirono a Morì Alto – Nova Friburgo – città  nello Stato di Rio De Janeiro dove costruirono  l’Hotel “ DOS ALPES ” e dove ancora oggi risiedono con la loro unica figlia Claudia.    Per il fratello Luigi la sorte non fu proprio benigna, affetto da tumore dovette tornare in Italia, dove nel 1966, all’ospedale di Lendinara cessò di vivere.  

Lasciato il cugino Mario, dopo una breve visita alla città di Rio de Janeiro, sempre in compagnia di mia moglie Santina, partii alla volta di BAURU”, città dello stato di San Paolo dove risiede la maggior parte dei ritrovati cugini Dall’Aglio, tutti discendenti dallo Zio Flavio.

 

 

            San Carlo, febbraio 1890, Certificato di battesimo di Rosina Dall’Aglio

          I prozii  Niccolò e Teresa ebbero diversi figli, tutti morti prematuramente, 

          tranne Rosina nata in Brasile e  Giovanni emigrato al loro seguito nel 1888 ,

                morto durante viaggio di ritorno in Italia e sepolto in mare .

 

                                       I VIAGGI  DI  NONNO  RICCARDO

Dei viaggi in Brasile di nonno Riccardo, sono accertabili solo gli arrivi al porto di Santos , grazie ai certificati di sbarco rilasciati dal Museo degli Emigranti  di San Paolo . 

Mentre, negli uffici del comune di Castelguglielmo, suo paese d’origine e di residenza, non esiste nulla che faccia riferimento ai suoi viaggi, sia di andata in Brasile che di ritorno in Italia. 

Le uniche testimonianze della presenza temporanea in Italia di lui e di sua moglie Maria, sono la  nascita delle figlie “ Italina nel 1891 e Giovanna  Celide nel  1892 “, entrambe nate e registrate all’anagrafe di Castelguglielmo. Inoltre, nonno Riccardo nel 1995 fu presente alla stipula di un contratto per l’acquisto di un podere agricolo in società con il fratello Niccolò, podere situato in località Cà Peretto nel comune di Castelguglielmo.  

 


I nonni, dopo il 1888 anno del loro primo arrivo in terra brasiliana, tornarono in Italia con tutta la famiglia nel 1891, e dopo la nascita della figlia Italina, ripartirono per il Brasile con lei al seguito, lasciando in Italia il piccolo Giovanni, la nipotina Rosina, mamma Giulia, il fratello Nccolò e la cognata Teresa;  dopo il 1891 tornarono in Italia nel 1892 ; ripartirono ancora una volta per il Brasile nel 1893 portando con loro la neonata Giovanna Cedile, e nel 1894 tornarono definitivamente in Italia per ricongiungersi con tutta la famiglia. 

Nel 1916, con lo scoppio della prima guerra mondiale, nonno Riccardo, con il figlio Flavio partì ancora una volta per il Brasile, lasciando in Italia la moglie con undici figli, alcuni dei quali ancora in tenera età.             ( vedi capitolo primo pag.3 e 4 di questa cronistoria ) .

Come detto, gli arrivi dei nonni in Brasile sono documentati al porto di Santos, mentre per le partenze e gli arrivi da e per l’Italia, non è stato possibile documentare assolutamente nulla. 

 


La causa di ciò è imputabile a un incendio scoppiato nel palazzo municipale di Castelguglielmo che distrusse quasi completamente i registri contenenti i dati anagrafici di tutto il territorio, e nonostante la maggior parte di essi, fossero stati recuperati attingendo dall’archivio della locale parrocchia, non è stato possibile trovare prove che testimoniassero i loro viaggi . 

Anche negli uffici Brasiliani, eccezion fatta per il “ Museo dos Emigrantes di San Paolo “,  è molto difficile trovare documenti sugli emigranti italiani di fine “800, e i pochi esistenti sono inaffidabili a causa delle deformazioni subite durante la trascrizione dall’italiano al Portoghese,  

Per questi e altri motivi, la ricerca in quel paese si presentava alquanto difficile e complicata.

Tanto, che gli stessi parenti brasiliani, sostennero che sarebbe stato quasi impossibile trovare i discendenti del bisnonno Antonio, e ancora più complicata e difficile sarebbe stata la ricerca dei discendenti  delle sue figlie, le quali, sposandosi avrebbero lasciato il loro cognome per assumere quello del marito.      

 


NOTE- LAST PHOTO by CURIA SAN CARLOS: I prozii  Niccolò e Teresa ebbero diversi figli, tutti morti prematuramente, tranne ROSINA nata in Brasile e  Giovanni emigrato al loro seguito nel 1888 , morto durante viaggio di ritorno in Italia e sepolto in mare .

 

Ora spettava a me l’arduo compito di andare alla ricerca dei discendenti dei bisnonni, per procurarmi:  documenti, informazioni e testimonianze, utili  a costruire la loro storia,     

Conscio dell’immane lavoro chi mi aspettava , per niente scoraggiato da ciò, decisi di partire ancora una volta per il Brasile  per andare alla ricerca di quello che serviva per portare a compimento il lavoro da tempo intrapreso.      

A tale scopo prenotai due biglietti aerei di andata e ritorno Italia / Brasile, organizzando scrupolosamente:  tempo di permanenza e città in cui recarmi ; Luoghi e tempi per la  ricerca di notizie e documenti;  parenti e altre persone da visitare; imprevisti ecc.  

Partenza il mese di ottobre 2005 e ritorno a fine dicembre dello stesso anno .  

Nel frattempo, in attesa del giorno della partenza,  mantenni i contatti con i parenti precedentemente rintracciati, sia in Italia che all’estero .

Gli Spironello brasiliani di Piracicaba,  mi inviarono la storia della loro famiglia scritta in occasione  della festa del1991. Festa organizzata  per ricordare il centenario dell’emigrazione in Brasile di nonno Luigi.  

 

EXTRATIME by Sergio Sottovia/ In cover onoriamo l’eclettico Angelo Dall’Aglio stavolta in versione attore veneziano.

Quindi nella fotogallery tutta la serie di immagini che lo stesso Angelo ha proposto, nella stessa sequenza, nei sopracitati Capitoli 5 e 6,  per le quali soprassediamo da segnalarvi ulteriori indicazioni visto le didascalie incorporate e/o le sottostanti segnalazioni in neretto per quanto riguarda last flash from ... Curia di San Carlos in Brasile.

Mentre dulcis in fundo, riproponiamo lo stesso Angelo Dall’Aglio in versione attore veneziano , però in tandem con la ...lampada di Aladino ( sinonimo di speranza-aspettative)  in mano all’altro protagonista della stessa ...commedia dell’arte.

 

Angelo Dall’Aglio

www.polesinesport.it