Altopolesine del ‘900 in amarcord by B.B.: gli evergreen Bergamaschi (classe 1935) e Bernardoni (1943)/ Tra Civiltà contadina e Tradizioni, con le fotografie da libro di Germano Sprocatti spiegate by Rizzi cantastorie


07/04/2021

La memoria più fondamentale non è quella del …computer, ma quella degli evergreen come Angiolino Bergamaschi (classe 1935) e Roberto Bernardoni (1943).
Per questo le fotografie che Germano Sprocatti ha scattato per la sua professionalità e per la sua passione per tutto ciò che ha rappresentato la Civiltà contadina, le Tradizioni e l’habitat di riferimento, assumono un significato speciale se fanno scattare l’amarcord  che vi proponiamo nel racconto by Franco Rizzi, cantastorie dell’enclave altopolesano.

MAIN NEWS ( di Franco Rizzi, mail 07.04.2021)/ CASTELNOVO BARIANO:  GLI AMARCORD NOVECENTESCHI  AD BARNARDON E BERGAMASCH ( GUARDANDO LE FOTO PROFESSIONALI E APPASSIONATE DI GERMANO SPROCATTI ... SULLA CIVILTA' CONTADINA )
I del ‘900 in  dotati di ferrea memoria e di vero attaccamento al proprio paese dove sono nati e vissuti da sempre, li consideriamo fra i testimoni più attendibili degli amarcord castelnovesi novecenteschi (FOTO ALLEGATE) come si evince dal nuovo fotolibro di Germano Sprocatti, Il crepuscolo della civiltà contadina tra Po e Tartaro: Castelnovo Bariano e San Pietro Polesine, non ancora dato alle stampe per mancanza di fondi causa Covid 19.

 

"Canapa, semina, cantina, forno, granaglie, piccoli attrezzi agricoli, vino, casaro, scarriolanti, sfogliatura del mais, bucato, mondine, scuola, maniscalco, calzolaio, aratro di ferro, attrezzi da cortile, falegname, arrotino, illuminazione, finimenti, stadere, feri da stiro, cucina, camera da letto, trattori d'epoca. E poi - sintetizzano le immagini della civiltà contadina tra i due fiumi altopolesani  - moncelli (covoni di grano tagliati a mano) nei campi con carretti e buoi, moncelli sull'aia... Trebbiatura, tante persone al lavoro. Il grano grezzo veniva divorato dalla trebbiatrice, da dietro il chicco in gran quantità a riempire i sacchi, la paglia o pula, si produceva separatamente, poi stivata a formare il pagliaio".
Tanti i mestieri manuali adesso scomparsi, collegati alla ruralità castelnovese, quegli degli artigiani che, insieme ai piccoli coltivatori diretti, ai mezzadri e ai piccoli affittuari, connotarono nel '900 quella peculiare realtà socio-economica. "Bottaio, segantino, falegname, scopaio, carrettiere, maniscalco, sellaio, arrotino, meccanico di biciclette, fabbro agricolo, intagliatore, ciabattino, costruttore e riparatore di barche, fabbricante di reti da pesca, materassaio, sarto, impagliatore di sedie, cestaio...".

 

E' bello sentire Angiolino Bergamaschi e Roberto Bernardoni parlare di Castelnovo Bariano nel secolo scorso. Alcuni elementi caratterizzanti, certi vissuti indirettamente: la fiera di San Rocco a fine agosto in via Municipale; la folla la domenica mattina in piazza Municipale dopo la messa; il Po ghiacciato nel febbraio 1929;  la ricreazione dei bambini nel cortile delle elementari; il monumento ai caduti; il mulino natante; le colonie estive fluviali in golena; l'inaugurazione della chiesa nel 1929; le cartoline illustrate in vendita da Vevo con le più belle immagini castelnovesi spedite in tutto il mondo...
"Adesso quel paese - concludono nostalgicamente i due amici - non c'è più. Gli anziani che lo hanno vissuto se ne stanno andando silenziosamente falcidiati dal Covis-19, una generazione laboriosa che ha costruito il '900 senza mai lamentarsi o contestare, ricca di valori, sparagnina, dignitosa. Oggi è tutto diverso".

 

EXTRATIME by SS/ In cover e in fotogallery gli evergreen Bernardoni & Bergamaschi ( domanda? Se giocavano a pallone qual'era il loro soprannome? ) mostrano le immagini - civiltà contadina in Altopolesine, fotografata by Germano Sprocatti heart & Mind professionale.

Franco Rizzi & Sergio Sottovia
www.polesinesport.it