Altopolesine Story by Castelnovo Bariano/ Dal Canàr a Matilde di Canossa, tra Estensi e Veneziani fino al Museo Archeologico di San Pietro Polesine


Dal sito del “Canàr” a quello di Polesine Sport: incredibile! Galeotta fu prima la Storia della Grande Sampietrese di Jambo Cavicchioli ‘gran bomber’. ‘Galeotta è adesso la mail by Massimo Biancardi, istituzionalmente sindaco di Castelnovo Bariano che spiega:” Allego locandina e pieghevole relativi alla ricorrenza del trentennale del Museo Archeologico di S.Pietro Polesine, che si celebrerà nella seconda metà del mese di Dicembre>>.
Chi è Massimo Biancardi? Istituzionalmente è ‘sindaco di Castelnovo Bariano, là nell’enclave “Altopolesine”, ma per il sottoscritto è un ‘appassionato ricercatore culturale’ on the road (dentro e intorno all’uomo, direbbe Zavoli) ben oltre la sua ‘caratura’ universitaria temporaneamente canalizzata nel ruolo istituzionale di sindaco.
E poiché grazie a ‘gancio’ Franco Rizzi, storico giornalista tra Castelmassa & Dintorni interregionali, ho avuto la fortuna di ‘visitare’ due volte il citato Museo di San Pietro Polesine (a Tomorrow le foto di quelle visite, tra cui l’ultima proprio assieme al sindaco/friend Biancardi e al ‘cicerone’ del Museo), così …mi faccio da parte e vi presento il Museo come da Depliant Story allegata, perché i suoi significativi reperti archeologici rientrano in toto nella serie “emersi dalle acque’, in quanto tale è il significato più profondante etimologico del termine “Polesine”, che noi appunto per questo promoviamo in the world.

 

 

PRIMA NEWS/ TRENTENNALE DEL MUSEO ARCHEOLOGICO DI SAN PIETRO/

Programma manifestazione
Dall'15 Dicembre al 23 Dicembre il Museo rimane aperto dalle 9.00 alle 12.00 e dalle
14.00 alle 18.00
Sabato 15 Dicembre c/o Sala Civica S.Pietro Polesine
Ore 9.00 : Saluto Autorità
Ore 10.00 : Coffe break
Ore 10.30 : Il Museo la sua storia
Ore 12.30 :Pranzo c/o Sala Parrocchiale San Pietro Polesine. Per chi vuol restare
c’è la possibilità del Pranzo, menù: Bis di primi, Stinco di maiale al forno, Dolce della
casa, Acqua Vino e Caffè, a 15.00 euro, è gradita la prenotazione tel. 0425 81281
(Comune Castelnovo Bariano).
Ore 14.30 c/o Sala Civica Convegno con Inaugurazione Mostra “Trasparenze di paesaggio” Atlante Aerofotografico delle terre tra Po e Adige
Seguirà rinfresco
Lunedì 17 Dicembre
Ore 20.30 Nella Sala Civica di San Pietro Polesine proiezione del filmato “La scoperta
del bronzo” delle scuole elementari anno scolastico 1994-95
Sabato 22 Dicembre
Ore 14.30 Nella Sala Civica di San Pietro Polesine Conferenza Salzani L. Il villaggio di Canar
Peretto R. L’indagine aerofotografica come aiuto alla ricerca archeologica.

SECONDA NEWS/ MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO
STORIA
ll Museo Civico Archeologico di Castelnovo Bariano nasce nel settembre 1982 con l’obiettivo di divulgare la cultura del nostro territorio e di salvaguardare i materiali in esso rinvenuti.
Inizialmente in alcune sale vi erano esposti materiali venuti alla luce nella ricerca di superficie nel sito di Canàr, riconducibili al periodo del Bronzo Antico.
Successivamente aumentarono i reperti, con il rinvenimento di materiali di altri periodi storici, come quelli rinascimentali di Torretta. Il Museo ha avuto sede per molti anni presso i locali del Municipio; a maggio 1999 è stata inaugurata la sede odierna presso le scuole elementari di San Pietro Polesine.
TEMI:
Il museo espone manufatti provenienti dai siti archeologici di Canàr (periodo Bronzo Antico XVII° sec. A.C.), dalle ricerche di superficie nei siti del Bronzo Medio di Canova e Bronzo Finale di Marola, dai siti Romani di Mondonuovo e Stanghella ed infine del sito rinascimentale di Torretta.

STRUTTURA INTERNA
Il museo internamente è strutturato in tre sale espositive e un corridoio dove possono essere ospitate mostre itineranti.
Nella prima sala è possibile visionare i rinvenimenti venuti alla luce nel sito palafitticolo di Canàr con una didattica idonea a capire il periodo interessato.
La seconda sala espone i manufatti rinvenuti nelle ricerche di superficie nei siti di Canova e Marola (Bronzo medio e finale), oltre a reperti dei periodi Preromano e Romano con la relativa didattica.
La terza sala espone manufatti graffiti e dipinti del periodo rinascimentale rinvenuti presso i resti della torre di Torretta; anche per questa esposizione si può usufruire della didattica.>>

 

 

TERZA NEWS/ COME ARRIVARE AL MUSEO

Il comune di Castelnovo Bariano è situato nel Polesine Occidentale sulla riva sinistra del fiume Po al confine con le province di Mantova e Ferrara ad una altezza sul livello del mare di 12 metri con una superficie di 37,5 Kmq e con 2930 abitanti, è facilmente raggiungibile da Mantova , da Verona , da Rovigo e Ferrara.
- Arrivando da Verona sulla superstrada Transpolesana all’uscita di Vangadizza si prende la provinciale per Castelmassa-Castelnovo Bariano, oltrepassata la frazione di Torretta si arriva al bivio per San Pietro Polesine.
- Arrivando da Rovigo sulla superstrada Traspolesana all’uscita di Giacciano con Baruchella si prende la Regionale 482 in direzione Zelo-Castelmassa, dopo il centro di Zelo a 3 Km. si incrocia sulla destra il bivio per San Pietro Polesine.

- Arrivando da Ostiglia sulla Regionale 482 dopo 6 Km. da Bergantino si trova il bivio per Legnago sulla sinistra proseguendo in direzione Legnago per 4 Km. si trova il bivio per San Pietro Polesine.
- Arrivando da Ferrara per Occhiobello-Castelmassa si prosegue sino al bivio per Legnago sulla destra da lì con direzione Legnago si arriva al bivio per San Pietro Polesine.
- Arrivando da Ferrara per Bondeno-Sermide al Ponte sul fiume Po lo si attraversa e si prosegue sino all’incrocio con la statale Eridania proveniente da Occhiobello-Castelmassa da lì come sopra>>

QUARTA NEWS/ CASTELNOVO BARIANO
Esso è situato ad una altezza sul livello del mare di 12 metri con una superficie di 37,5 Kmq e con 2930 abitanti.
Il PERCHE’ DI QUESTO NOME

Castelnovo: deriva dalla costruzione di un nuovo “castello” attorno all’anno 1000, dividendo così il territorio da Massa Superiore, il toponimo Bariano deriva dal romano Vicus Varianus, cioè una stazione di posta lungo la via Aemilia-Altinate la strada che collegava Altino con Bologna. E venne aggiunto a Castelnovo nel 1867.
Tra le sue frazioni, S. Pietro Polesine, ospita la sede del Museo Civico Archeologico, che espone materiali del periodo del Bronzo Antico, Medio e Finale, Romano e Rinascimentale.>>

NOTIZIE SUL TERRITORIO
Nonostante le origine antichissime di questo centro Altopolesano molte tracce storiche sono andate distrutte a causa delle rotte del Po. Recenti scavi hanno portato alla luce reperti dell’età del bronzo. Durante il periodo romano il vico si trovava nei pressi di una grande strada dove la Pestrina si staccava dal Po.
La denominazione del luogo era Vìcus Varianus, ossia una stazione di posta lungo il tragitto da Aquileia a Bologna.
Nel periodo medievale il monastero di Nonantola era proprietario del territorio.
La contessa Matilde di Canossa costruì un castello che regalò nel 1109 al vescovo di Ferrara Landolfo.
La fortezza fu presa d’assalto dai mantovani nel 1199. Successivamente fu costruita una chiesa in onore di San Bartolomeo, in seguito sparita durante le rotte del fiume.
Assoggettato dagli Estensi nel ’200 il centro fu teatro di numerose guerre tra le quali nel 1305 la lotta intestina tra i fratelli di Casa d’Este per il controllo del Ducato e nel 1482
la guerra del sale tra Venezia e Ferrara in cui la Serenissima rivendicava il monopolio della produzione del sale e il controllo delle vie fluviali.
Nonostante la difesa di Cristoforo da Montecchio, ufficiale milanese alleato con gli Estensi, dopo otto giorni di assedio San Severino, capo del l 'armata della Repubblica Veneziana, riuscì a spuntarla.
La pace del 1485 assegnò Castelnovo agli Estensi che rimasero fino alla fine al 1598 quando, in mancanza di eredi legittimati della Casa d'Este, il territorio passò allo Stato Pontificio.
Gli Estensi donarono il castello alla famiglia Camelli , detta de' Pistori , successivamente fu ereditato dai nobili Cybo di Massa Carrara; altri si succedettero.
Fino al 1848 Castelnovo Bariano e San Pietro in Valle erano parte del territorio di Massa Superiore ma furono staccati per punire il comune di Massa per la sua adesione ai moti indipendentisti .
Nel 1852 la figlia di Mayol vendette la fortezza e gli speculatori la distrussero.
Nel 1866 il territorio fu annesso al Regno d' Italia e nel 1867 al nome Castelnovo fu aggiunto Bariano.>>

 

 

EXTRATIME by SS/ La cover è per il Museo Archeologico di San Pietro ‘archeologicamente/storicamente datato e ’sopra titolato’ 1982/2012.
Poi nella fotogallery di taglio storico mostriamo “Come arrivare al Museo” partendo dalla location/mappa fino al Palazzo odierno, dove la memoria incontra il futuro.

Ricordate Virgilio pro Dante o Admo nel nome della Rosa?
Invece noi di www.polesinesport.it, per la serie it was Tomorrow, ringraziamo …“al Massimo Franco” senza preoccuparci di capire chi possa essere Virgilio o Dante, anche perché sono comunque entrambi on the road come tanti di noi ‘uccellacci/uccellini’ di passaggio su questa terra ‘polesana’.

E li ringraziamo proponendovi le foto che ho scattato durante la prima visita al Museo di San Pietro, sia ai reperti in mostra che ai Personaggi che si sono dimostrati particolarmente interessati alle informazione dello speciale Cicerone, che del Museo conosce vita... e miracoli.

Perciò, a valere per tutte le foto, segnalo che nell'ultima immagine, da sx proponiamo Bombonato e l'ingegner Giuseppino Padovan ( direttore storico delle Bonifiche) , il Cicerone, il sindaco Biancardi e infine Franco Rizzi 'yellow submarine'.

 

 


Massimo Biancardi & Franco Rizzi & Sergio Sottovia
www.polesinesport.it