Antonio Finotti & Alessandro Balzan ‘Premio Fetonte’


30/11/2009

Managerialità e professionalità al servizio della solidarietà, della cultura e dello sport. Queste le caratteristiche che la commissione del Premio Fetonte, tra cui il sottoscritto, ha identificato in Antonio Finotti assegnandogli il premio ‘ per la sua carriera esemplare, ma anche e soprattutto per la sua opera come presidente della Fondazione Cariparo, che si è tradotta in aiuti e incentivi che si sono dimostrati essenziali per la crescita e culturale del territorio polesano e del Veneto.

Con analoghe motivazioni la stessa commissione presieduta da Luigi Ziviani sindaco di Crespino, il paese dove la mitologia che si rifà alle famose Metamorfosi di Ovidio racconta sia precipitato Fetonte, figlio di Elios, col suo carro in fiamme in fiamme nell’Eridano, ha assegnato altresì il Premio Fetonte –sezione giovani – ad Alessandro Balzan pilota automobilistico emergente ma anche recente campione italiano 2009 della ‘Porsche Carrera Cup GT3RSR.

In particolare per la sua brillante attività di pilota automobilistico , iniziata quando Balzan aveva 10 anni, alla guida dei kart e proseguita poi, di successo in successo, sui vari palcoscenici delle quattro ruote, in Italia e all’estero. Compresa l’escursione a Dubai appena una settimana fa.

Però delle caratteristiche del Premio Fetonte abbiamo già parlato in precedenza nella rubrica News Week quando ai primi di settembre era nato questo nostro sito www.polesinesport.it , tra l’altro raccontando i personaggi Finotti & Balzan in parallelo nella rubrica Memoria & Futuro ( per Finotti) e nella rubrica All Games All Stars ( nella specialità Motori per Balzan) . Perciò qui vogliamo piuttosto raccontarsi il ‘valore’ del Premio Fetonte, la serata alla Romanina Country di San Cassiano di Crespino, come si sono raccontati i due PERSONAGGI Finotti & Balzan, come e chi li ha festeggiati facendo sentire sia a Finotti e sia a Balzan quanto sia stimati e quanto LORO abbiano ‘dato’ al nostro Polesine.

Insomma, per una serata la mitologia ha incontrato la storia, la realtà, la finanza e lo sport, ma soprattutto l’amicizia e l’affetto di due suoi CAMPIONI & SIGNORI.





Perché come tale è stato premiato anche Antonio Finotti, per essere arrivato al vertice del suo Istituto Bancario ed essere ancor più da tantissimo tempo presidente della Fondazione della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo dopo esserne stato l’omologo della Fondazione della cassa di Risparmio di Verona. Non mi dilungo nel dirvi che la Università di Ferrara gli ha appena concesso la laurea honoris causa in Giurisprudenza e che il presidente Giorgio Napolitano l’ha premiato come presidente della Fondazione Cassa Risparmio di Verona per il sostegno ad un progetto sulla ricerca medica. Per questo …basta cliccare in internet. Piuttosto voglio dirvi che Antonio Finotti si è dimostrato riservato come è nelle sue caratteristiche e che ha subito precisato che il Premio Fetonte lo ritiene assegnato alla Fondazione di cui è presidente. E voglio dirvi di come abbia ‘familiarmente’ segnalato lo spirito e l’attività della Fondazione esemplificandone le caratteristiche con i relativi progetti. Ma quanto sia ‘polesano’, Finotti lo stakanovista della Fondazione, lui lo ha dimostrato già da quando ha accettato questo ‘Premio Fetonte’ che onestamente non ha un pedigree autorevole e storico, visto che è solo alla seconda edizione ( nella prima è stato premiato il regista Mazzacurati). E nella serata quando ha ringraziato chi gli ha concesso ‘quel riconoscimento’ . Insomma , bisogna dire che il Premio Fetonte si può dire sia partito da una ‘scommessa’ di Giancarlo Checchinato, patron della Romanina Country, che nel suo Made in Crespino ha pensato di far risalire lo spirito di Fetonte all’incontrario, cioè dal Po verso l’alto, giusto per premiare, come ha detto Sergio Garbato gran cerimoniere, chi vuole volare alto, magari coniugando in sicurezza aspirazioni e progettualità. Insomma se alla Romanina c’era ‘tanta bella gente’ del Polesine e dintorni ( vedi fotogallery – premiazioni) , beh questo è stato ‘abbastanza’ merito di Antonio Finotti e di Alessandro Balzan e dei loro rapporti interpersonali.

Le cito senza farne una scaletta, quelle presenze di stima, per dire che c’erano gli istituzionali, dall’assessore regionale Isi Coppola ( anagraficamente Maria Luisa, ma la Isi pare sia sulle orme dell’ultimo polesano di spessore politico, un certo Toni …ma non voglio uscire dal seminato) alla Tiziana Virgili presidente della Provincia di Rovigo, da Fausto Merchiori ai direttori delle testate polesane ( Carlo Cavriani de Il Resto del Carlino ad Andrea Panozzo de La Voce che è intervenuto ricordando le affinità tra Finotti e il riservatissimo Cuccia di Mediobanca che incontrava a Milano), da Antonio Costato vicepresidente della Confindustria a suo padre Luigi Costato presidente dell’Accademia di Concordi ma soprattutto quel deus ex machina che ha ‘ideato e realizzato’ la nascita del CUR, cioè la Università di Rovigo, in feeling con quella di Ferrara dove il ‘prof’ è stato docente e quella di Padova.





Una considerazione che ‘giustamente’ ha sottolineato Antonio Finotti quando ha ricordato il sostegno pluriennale e progettuale della Fondazione Cariparo appunto all’Università come ‘investimento sposato per far lievitare le potenzialità del territorio’. Perché investire sui giovani – ha detto Finotti – significa investire sul futuro. Per questo la presenza di personaggi del mondo imprenditoriale (tra cui Francesco Zambelli sponsor del Premio Fetonte col marchio Femi – Cz) e del mondo finanziario padovano baipassava la location Romanina Country – Crespino facendo volare il Premio Fetonte come fosse una mongolfiera, una specie di Giardini Naxon, dapprima tre puntini archeologici sulla carta geografica ( era così nel 1970 quando vi ho fatto visita andando verso Taormina) . Insomma se Checchinato ha acceso la miccia, beh spetta ad altri, cioè a noi POLESANI, farlo diventare un evento di interesse nazionale, perché FETONTE è mitologia, come giustamente è stato ricordato alla Romanina Country, davanti a 100 invitati, con la recita delle METAMORFOSI da parte di Antonia Bertagnon e Letizia Piva, le due attrici della compagnia ‘Minimi Teatri’.

Certo nel libretto pubblicato per l’assegnazione del Premio Fetonte ad Antonio Finotti, sul retro ci sono i nomi della giuria del ‘Premio Fetonte Città di Crespino’, vale a dire Luigi Ziviani, Sergio Garbato, Francesco Zambelli, Luigi Pavani, il sottoscritto Sergio Sottovia, Guido Ronconi, Giorgio Rizzi, Andrea Panozzo, Donato Senigaglia, Carlo Cavriani, Giancarlo Checchinato, ma in tutta onestà mi sento di dire che ancora una volta ( come per Mazzacurati) sono stati i personaggi Finotti & Balzan a premiare Crespino e il Polesine più di quanto ovviamente Crespino ma anche il Polesine abbia ‘premiato ‘ loro, i Campioni & Signori della Fondazione Cariparo e dei Motori.

Per questo a fine serata ho chiesto l’autografo sia a Finotti che a Balzan, con relative foto perché loro hanno regalato qualcosa con la loro disponibilità e familiarità, facendoci ritrovare anche certi amici d’infanzia come Gianni Balzan papà di Alessandro e Giampaolo Braga crespinese trapiantato a Padova. Chissà se sapremo capitalizzare certe potenzialità polesane come sono personaggi del calibro di Finotti e di Costato, signori & mecenati culturali. Signori che hanno dato e stanno dato molto alla ‘Gens’ Polesine, magari a volte siamo noi che non proviamo neppure a imitare Fetonte, perlomeno per la parte in cui si è rivolto a… Elios, che in fin di conti era pur sempre il suo padre naturale.

Quando la mitologia incontra la storia e la realtà…

E’ stato bello vedere Paolo Ponzetti – giornalista stimolare Alessandro Balzan ( è anche collaudatore alla Ferrari) a raccontarsi in ‘video e in voce’. E’ stato bello vedere Balzan novello Fetonte ( tra l’altro le sue radici sono crespinesi) schermirsi ironicamente alla citazione ‘pilota in erba’ con la battuta ‘un pilota che finisce sull’erba non è un certo un bravo pilota’.







E volete che vi dica una cosa? Beh anche Finotti l’ottuagenario è una specie di Fetonte – polesano visto che è originario di Loreo, e forse anche per questo , sissignori, l’ermetico Finotti si è aperto tanto ed ha ringraziato nella serata della Romanina Country.

Orgoglioso del suo Premio Fetonte, così come mi ha detto di esserlo stato anche lo sportivo Saul Malatrasi quando è stato premiato l’unica volta in terra polesana, appunto con l’allora provinciale Premio Fetonte.

I have a dream , un TEAM POLESINE coi vari Finotti & Costato in team assieme alle principali istituzioni polesane, per una UNIVERSITA’ reale assieme ai vari Rossi vip & comuni, ognuno progettuale nella sua area di riferimento, così come nello sport vorrebbe esserlo questo www.polesinesport.it . Che come Fetonte non può certo volare alto …a prescindere.

Sergio Sottovia

www.polesinesport.it