Antonio Scabin playmaker evergreen tra Contarina, La Spezia, Papozze/ Dov’è Mister come a Cà Venier e Chioggia, poi in escalation a Donada e Scardovari, con miracoli tra Porto Viro, Adriese, Rovigo, Legnago…


Aveva ‘classe’ da giocatore perché pretendeva tanto da sé stesso, poi Antonio Scabin da giocatore ha fatto ‘miracoli’ mandando la …’classe operaia in paradiso’.
Basta vedere i successi che da Mister ha raccolto a Donada e Scardovari e i miracoli che ha fatto ‘centrando salvezze difficili’ oltre che nel Delta del Po anche a Rovigo e Legnago.
Anche per questo, oltre a presentarvi questa Toni Scabin Story in versione News Magazine così come l’ho raccontata nel febbraio 2007, vi propongo le due sotto indicate speciali Appendici Flash Story , prima di fare adeguato aggiornamento personale nell’Extratime a commento di una fotogallery che ha visto Toni Scabin protagonista da ‘nozze d’oro’ col Calcio Made in Polesine & Dintorni. Lasciando soprattutto un ottimo ricordo tra i suoi giocatori e nelle tante locativo sportive e dirigenziali dove ha dimostrato di avere la capacità di ‘sintonizzarsi’ con il relativo habitat socio-economico oltre che con l’ambiente più di qualche volta …tecnicamente da sviluppare.

MAIN NEWS ( di Sergio Sottovia, 02.07. 2007 ) , QUARANTACINQUESIMO PERSONAGGIO STORY – FORMAT NEWS MAGAZINE : ANTONIO SCABIN PLAYMAKER A CONTARINA CON ESCURSIONI LA SPEZIA E PAPOZZE; QUINDI GRAN MISTER NEL DELTA DEL PO CON ESCURSIONI  A CHIOGGIA, ROVIGO, LEGNAGO…
Mezzala nel Contarina, la squadra di casa, Antonio Scabin, classe 1937, aveva visione di gioco, ma faceva anche gol. Due anni in Promozione  dai  16 ai 18 anni, senza mai la frenesia di giocare ad ogni costo, gli stessi binari su cui ha viaggiato da allenatore. Rifiuta il  protagonismo, le sue idee di vita non lo vedono mai buttare anima e corpo su una cosa soltanto. Si direbbe oggi che gli piace conoscere il cosiddetto underground, l'ambientazione, cerca il rapporto, crede in un lavoro  di  gruppo con un responsabile di riferimento. Nel  55/56 Toni Scabin è stato  un anno in Serie C , a La Spezia, dove gioca poco, impegnato com'è negli esami di maturità. Forse anche perché non crede  nelle sue potenzialità tecniche, al contrario di altri che lo esaltano.

 

 

 

Così Toni  a fine annata rientra nel suo Contarina, dove milita fino al 74/75 rifiutando il trasferimento anche quando é contattato da società professioniste.
Come giocatore Scabin viene segnalato per la sua capacità di interpretare le situazioni tattiche e per la sua "allergia" agli schemi fissi che qualche allenatore, ad esempio Camuffo, cercava di imporre alla squadra. Era quello di Scabin un buon Contarina, basta ricordare alcuni giocatori che hanno fatto strada come Eraldo Mancin ( Venezia,Verona, Cagliari, Fiorentina), Guido Milani (Bolzano,Brescia) , Patrizio Bonafè  ( Verona, Varese, Vicenza) , Otello Milani (Vicenza) . Era quella l'epoca dei provini e in uno di  questi, alla Spal, si trovò con Saul Malatrasi che da lì spiccò il volo leggendario nelle squadre più titolate d'Italia.

 

 

 

Per Toni  Scabin invece il giudizio del commendator Paolo Mazza fu: buona  tecnica, poco fisico. <<Fu per questo - racconta Scabin- che Mazza mi volle rivedere per altri due anni sperando mi fossi irrobustito>> .  A visionarlo  c'era Corelli, suo amico  dai tempi di La Spezia e che  ha giocato in Serie A : lui si sarebbe accontentato del 50% delle potenzialità tecniche di Scabin . Per questo era un peccato che Toni non si impegnasse a certi livelli e non se ne curasse più di tanto. Una riprova che Scabin  credeva in sé stesso meno di quanto ci credessero gli altri . Perciò si ...accontentò di giocare nel Contarina fino a 37 anni, però chiedendo poco al calcio.
Poi, quasi per scherzo, si trovò coinvolto dall'amico Dino Gotti nel Papozze del presidente Enrico Manzolli.  Nel Papozze in Seconda categoria fece tre annate Toni Scabin , inizialmente come allenatore-giocatore, lasciando  poi la squadra in Prima categoria.  Comincia a prenderci gusto Scabin l'allenatore, così approda alla Carpano Cà Venier, in Prima categoria per due stagioni col presidente Franzoso, subito dopo il periodo aureo della Promozione. Quindi va a Chioggia in Promozione, un rapporto interrotto a 4 giornate dal termine.

 

 

 

Inizia nell' 80/81 il triennio di Scabin  col  Donada del presidente Giancarlo Bresciani, sempre in Prima Categoria.  Tre annate di centroclassifica, mentre vinsero in sequenza Villanovese, Scardovari e Cavarzere. In quel Donada fu  Antonio Boscolo il goleador principe mentre  in porta si faceva valere Efrem Farinella. Nella terza stagione , dalla decima giornata  Scabin non è più l'allenatore di quel Donada che si affiderà a Sergio Binatti. Ma il lavoro fatto trova la considerazione del cavalier Mario Rosestolato che lo chiama a dirigere il suo Scardovari in Promozione.
Sarà per Scabin, dall'83/84, un triennio di  buona classifica, assemblando giocatori  con grande personalità, ma anche contrastanti. 
Per Toni la soddisfazione di aver valorizzato i giovani dello Scardovari, in  particolare quel talentuoso Moreno De Bei meritevole di platee più prestigiose, ma bloccato dalla cattiva sorte. Nell'86/87 troviamo Toni Scabin sulla panchina del Cavarzere per una salvezza sofferta e uno Scabin dimissionario ad alcune giornate dal termine.

 

 

 

Nell' 87/88  ritorna allo Scardovari appena retrocesso in Prima  Categoria e subito lo riporta in  Promozione: memorabile lo spareggio vinto 2-0 sul neutro di Adria contro il Bagnoli. Purtroppo Scabin si ferma perché lo tormenta "quel problema" che lo porterà all'intervento chirurgico all'anca. Però la morte dell'allenatore Giorgio Bozzato avvenuta il 20.11.88 farà rientrare Toni Scabin nel mondo del calcio, al Donada del presidente Silvano Giacometti e del ds Luciano Vianello. E nasce con Toni Scabin in panchina e con Zaia, Nordio, Fabbri l'ossatura che farà grande l'epopea del Donada.
Sei anni meravigliosi per Toni Scabin e per il Donada fino al  94/95.

 

 

 

Sarà a Donada l'epoca delle tre promozioni: cosa facile da scrivere, ma difficilissima da realizzare. Promozione-Eccellenza-CND, splendido trittico. Dopo due anni  di CND col Donada, primo anno salvezza tranquilla, secondo anno agli spareggi, Toni  Scabin deve  ricorrere a quell'operazione all'anca che sembrerà precludergli ogni possibilità di ritorno al calcio: sulla panchina al Donada lo sostituirà Fabio Garbin.  Per fortuna di  Scabin , il dopo intervento lo mette in una condizione fisica molto soddisfacente, al punto di accettare il ritorno al Porto Viro. E'  questo il nome della squadra nata dalla fusione del Donada e del Contarina, a rappresentare l'altrettanto neonato Comune di Porto Viro. Campionato eccellente, ma Scabin non ritiene che ci siano le condizioni per ripartire l'anno dopo.

 

 

 

Ci pensa però Sante Longato, a fare la sirena e affidargli l'Adriese blasonata. Tanti stimoli e tanti motivi nuovi, così Scabin ci prova con i granata del neo presidente Graziano Simoni, subentrato ad Arnaldo Cavallari. Quell'Adriese in  CND  ha un ottimo avvio sia pure con un organico precario e con molti giovani da forgiare. Per gli addetti ai lavori, quella salvezza diventa un merito per Scabin allenatore. Invece non c'é la riconferma, perché l'Adriese passa a Monti, il suo collaboratore.
Così Scabin resta a guardare, fino alla stagione sportiva 98/99.  Al  Porto Viro la precaria  classifica porta all'esonero di Stevanato. Gli subentra Roberto Pasetto, allenatore delle giovanili, ma la società e la piazza cerca e vuole  Toni  Scabin, l'allenatore storico del Porto Viro, il  salvatore della patria. 

 

 

 

Così si leggeva sui quotidiani sportivi di quei giorni, ma Toni  Scabin non si identifica in  quella figura e, pur dopo un debole e poco convinto  tentativo , non se l'è sentita di  illudere chi credeva in  lui. Toni non voleva retrocedere a Porto Viro e  declinò l'incarico. Porto Viro continuò con Pasetto a cercare una salvezza che restò solo una chimera.  Ma tutto questo non fu gradito al Porto Viro e la reazione della società fu dura.  Una situazione amara, sulla quale  con grande ritrosia Toni Scabin fa  il pompiere anche su nomi  e posizioni note e pubblicate sui giornali.
Ma per Scabin il riposo del guerriero non può durare a lungo. Così, prima che finisca la stagione 98/99, manco a farlo apposta lo troviamo al Legnago in CND, stesso girone del Porto Viro. Sarà la cabala, il presidente Salvatore gli propone il tutto come una scommessa, convinto che solo con Scabin quel Legnago si sarebbe salvato. Toni accettò e il Legnago si salvò.

 

 

 

E Toni me ne parlò come di un'esperienza meravigliosa,  9 partite intense, un rapporto costruttivo, una salvezza raggiunta con 12 punti nelle ultime 6 partite , dopo 3 pareggi e 3 vittorie consecutive con l'apoteosi a Monselice.
Ma Legnago era troppo distante per...continuare: ormai Scabin era contento di sé stesso e nulla più. Poi  ci siamo rivisti con Scabin ad assistere in terra trevigiana agli incontri  validi per la Coppa UEFA dilettanti, con il Veneto trascinato dagli adriesi Gregnanin e Vigorelli  in rappresentanza di un'Italia  vincente sulle rappresentative della Svizzera, Slovenia, Bulgaria. Siamo anche stati assieme nella cena del  cerimoniale, a Dosson di Casier con Mazzo presidente FIGC Rovigo e Marotto consigliere regionale, ma anche con il presidente Simoni dell'Adriese e con Sante Longato ds dell'Union Clodia Sottomarina appena salita in Cnd ma già ds in pectore per il Rovigo.

 

 

Inutile parlare di scoop o di tutti i particolari in  cronaca, sono personaggi coi quali le confidenze vanno al di là del rapporto giornalista - personaggio sportivo.
Resta il fatto che, come all'Adriese si era costituito il tandem tecnico ds Longato-Scabin allenatore, lo stesso tandem tecnico e con gli stessi ruoli è stato alla guida del Calcio Rovigo 1999/2000 nel dopo Rodighiero.
Parlare a consuntivo del Rovigo in CND stagione 1999/2000 serve solo a mettere il dito nella piaga. Partenza buona, ritorno disastroso. Del Rovigo in zona retrocessione sono andato a fare due radiocronache per Delta Radio. La prima con la Sestese ed è finita 3 - 3 una partita già vinta.

Con Toni Scabin a rodersi il fegato a fine partita per i gol subiti. La seconda radiocronaca l'ho fatta per Rovigo - Massese. In vantaggio 2 - 0 Emiliano Marini è stato trafitto due volte , per il pareggio ospite.

 

 

 

Quindi vantaggio con capitan Beghetto prima del riposo, nella ripresa infortunio di Marini sostituito da Tognolo e il Rovigo capitolava su punizione e poi subiva il drammatico 4 - 3 ospite su pasticcio difensivo.  La vittoria sarebbe valsa la salvezza. Invece poi il Rovigo perse lo spareggio , a rigori, col Camaiore e retrocesse.
Ripescato in serie D, i Rovigo partì male, ma senza Scabin, che tornò in panchina a gennaio, quando il Rovigo aveva solo 10 punti. Farà escalation quel Rovigo, ma pur con 40 punti ci fu lo spareggio a Lodi col Forlì. E fu un'altra amara retrocessione per Rovigo e Scabin. Gli stava bene disintossicarsi, Toni, invece farà un interregno di sostegno in Promozione alla Tagliolese 2001-02 di Menegatti, rinunciando prima della fine.
Nel 2002-03 ritorna alle origini, a Scardovari, buon campionato in Promozione. Siccome non ha più …l'età, può fare solo il ds. Così nello Scardovari 2003-04 sovrintende l'allenatore Roberto Pasetto in Promozione, ma si dimette a metà andata per non fare …troppe ingerenze.
Una vita sportiva, quella d Toni Scabin, alla Dustin Hoffmann, da piccolo grande uomo nel pianeta calcio polesano.

 

 

 

PRIMA APPENDICE FLASH STORY (by Scardovari Libro Story di Damiano Laurenti) / LA STAGIONE 1987/88 ( SCARDOVARI “PROMOSSO” IN PROMOZIONE DOPO LO SPAREGGIO VINTO SUL NEUTRO DI ADRIA VS BAGNOLI )

Al rinnovo per il prossimo triennio poche le variazioni nel direttivo che gode in toto la fiducia degli sportivi. Rimane dunque al suo posto il presidente Rosestolato, lascia invece per motivi di lavoro il vice Corrado Sacchetti sostituito dal rientrante Ermanno Paganin. Raffaele Riondino quindi direttore sportivo; Lucio Mancin presidente onorario; segretari Giuseppe Zerboni e Adriano Cecio Finotello; cassiera Michela Veronese. Di rilievo ancora l’entrata in società di nuovi giovani, ai quali il presidente ritiene di concedere maggior fiducia e rappresentatività, lo dimostrano già le due cariche di segretario e cassiere.

 

 

 

Soddisfazione nel vedere finalmente in costruzione la tribuna, che avrà una capienza di 800 posti a sedere, da tempo fortemente voluta da società e sostenitori. L’opera aiutata nella spesa dal Comune, si rendeva necessaria quale risposta alle nuove esigenze di una realtà sportiva come Scardovari, in continua evoluzione. Venendo al nostro calcio, abbiamo potuto constatare che la sfiorata promozione nella categoria superiore ha generato nuovo entusiasmo intorno alla squadra e si crede molto nella possibilità che possa essere questa l’annata buona. Intanto due bei ritorni, Toni Scabin al timone dell’undici dei pescatori e il nostro Doriano Rosestolato , quale allenatore dell’Under 18 regionale.

 

 

 

Per quanto riguarda il nuovo assetto vi è da segnalare l’arrivo del ventitreenne centrocampista tagliolese Matteo Lazzarin, proveniente dal Nova Gens, e dell’esperto attaccante rodigino Pierfrancesco Giuriola 31 anni, dall’Union Clodia Sottomarina in Interregionale, uno dei portacolori negli ultimi tre anni della squadra chioggiotta.
In campionato vede alla partenza uno Scardovari davvero travolgente, alla sesta giornata infatti è già solo al comando dopo quattro vittorie e due pareggi con 12 reti messe a segno e una subìta.

 

 

A contendere il primato vi è però il Bagnoli dell’allenatore Lucio Mortin. Infatti all’ultima partita del fatidico giro di boa che determinerà il titolo virtuale di campione d’inverno, i padovani sono primi un punto davanti allo Scardovari con il quale dovranno vedersela proprio nel confronto in riva alla Sacca.
L’atteso big-match si propone dopo la pausa natalizia, domenica 3 gennaio. La tribuna è piena e al tifoseria anima l’ambiente con vanti, suoni e balli, grazie anche al coreografo Leonino Tibussi Finotello che ha portato anche Ivano Moratto con la sua fisarmonica e la compagnia d’la vecia. All’annuncio delle formazioni in campo ogni nominativo scardovarante è sottolineato a cadenza non da un coro ma da un boato.

 

 

 

La prima parte della gara , un po’ avara di emozioni, termina  a rete inviolate , con il gioco che staziona prevalentemente a centrocampo anche per volere della capolista Bagnoli, proteso e convinto di uscire indenne dalla contesa. Di tutt’altra fattura invece la ripresa grazie all’undici scardo varante, che con l’ingresso in campo di Sante Crepaldi ha una marcia in più.
L’ex viola infatti dà profondità offensiva ai vari Giuriola, Vettorato, Luca Banin, con appoggi lunghi e precisi e sigla lui stesso , con una gran punizione dal limite, il gol del vantaggio al 49°. Pochi minuti dopo, al 62°, Giuriola raddoppia con un tiro angolato, quasi impossibile. Solo nel finale gli ospiti colgono il gol della bandiera e al fischio di chiusura, salutato da un’ovazione generale, lo Scardovari si laurea Campione d’Inverno.

 

 

 

Il presidente Rosestolato, entusiasta, alla fine dell’incontro dichiara:<< Abbiamo dimostrato di meritare il primato. La vittoria con il Bagnoli è stata secca: onore a un gladiatore come Sante Crepaldi e a chi ha degnamente sostituito gli assenti>>.
Siamo comunque a metà dell’opera ma questo risultato dà un ulteriore impulso per guardare avanti con maggiore  convinzione nel raggiungere a questo punto quello che rimane l’unico obiettivo, il ritorno in Promozione.
Nel cammino di ritorno la squadra di Scabin regge il comando nonostante le insidie di Piovese, Bagnoli e Donada, ma è proprio con quest’ultima che inciampa a due giornate dal termine permettendo l’aggancio del Bagnoli.

 

 

 

Ci risiamo, Scardovari 45 punti e altrettanti i padovani nell’ultima partita in calendario da giocarsi in casa loro, un vero pareggio-promozione.
Almeno 1.500 persone assistono all’incontro, circa 700 i tifosi di Scardovari giunti con ogni mezzo in terra padovana.
Subito al primo minuto Moreno De Bei in gol su calcio di punizione, con un tiro in diagonale di rara potenza che il portiere locale neppure vede. Non riesce però il colpo del ko ed al 27° il Bagnoli pareggia. Risultato che al termine non cambia e rimanda allo spareggio sul campo neutro di Adria. Domenica 15 maggio, la sfida richiama al Bettinazzi il pubblico delle grandi occasioni, mezzo paese di Scardovari naturalmente è lì.

 

 

Partita intensa ricca di episodi, dominata dall’ansia e dalla consapevolezza di doversi giocare un’intera stagione in 90 minuti. L’avvio è el bagnoli . Al 10° Garbin entrato in area scaglia il destro e colpisce in pieno l’incrocio dei pali. Lo scampato pericolo risveglia la combattività dei pescatori che al 20° sfiorano il vantaggio con Vettorato, lesto ad approfittare di un’incerta uscita del portiere. La palla viene però respinta da un difensore sulla linea. Il Bagnoli macina gioco ma le puntate più insidiose sono dello Scardovari. Al 38° arriva il primo gol: punizione dal limite, calcia magistralmente De Bei e infila Penon di precisione.  Reagiscono i padovani e due minuti dopo con Capuzzo colpiscono la traversa.

 

 

 

Si va così al riposo. Al ritorno in campo il Bagnoli si riserva subito nella metà campo avversaria producendo un forcing che non lascia respiro. La difesa dello Scardovari si scuote e al 74°  un veloce contropiede di Giuriola , che parte addirittura da metà campo porta al raddoppio e chiude in pratica la partita , 2 a 0 il risultato finale. Al triplice fischio dell’arbitro la gente di Scardovari invade pacificamente il campo per festeggiare e abbracciare la squadra che ha appena conquistato vittoria e promozione. I commenti sulle gesta dei pescatori , si protrarranno per tutta l’estate.
46 i gol realizzati più i 2 nello spareggio, 16 invce quelli subiti. La classifica dei marcatori: Giuriola 13 reti; De Bei e Scarpa 8; Vettorato 6; Lazzarin e Banin Luca 3; Crepaldi Sante e Trombi 2; Banin , Binatti e Trombini 1.

 

 

Il sindaco di Porto Tolle Roberto Zanetti , che aveva assistito alla partita ha voluto scendere negli spogliatoi per congratularsi personalmente con giocatori e dirigenti, promettendo di ritrovarsi a breve in ala consiliare per il riconoscimento ufficiale da parte delle autorità comunali. Promessa mantenuta.
Alla Società Sportiva Scardovari viene consegnata una targa ricordo , alla presenza dei dirigenti, di calciatori e di un folto gruppo di sportivi.
Nell’occasione la cronaca locale sottolinea il fatto che <<E’ la prima volta, nella storia democratica portotollese, che la civica amministrazione comunale riceve, in forma solenne, degli atleti in generale e calciatori in particolare>>., titolando l’articolo: Scardovari – Festeggiatissimo.

 

 


SECONDA APPENDICE FLASH STORY ( by Il Gazzettino - Calcio Polesano, inserto 8 – 9 a cura di  Massimo Selleri, 5.10.91 ) / IL DONADA DEI PRIMATI
Dalla prima categoria all’Eccelenza dopo un entusiasmante campionato di Promozione sfiorando addirittura l’Interregionale. Il Donada è certamente al centro della curiosità non solo dei propri tifosi ma anche dei tecnici delle squadre avversarie onde scoprirne la reale forza. Dopo le prime partite  il Donada ha già dimostrato a sé stesso prima che agli altri di poter disputare un campionato all’insegna del<divertimento>.

 

 

 

Questa è infatti la filosofia del mister Scabin che sa di ottenere risultati positivi fino a quando riuscirà a trasmettere ai suoi ragazzi la voglia di giocare prima di ogni altro calcolo. Sull’esito finale nessuno si pronuncia oltre la giusta prudenza e la scaramantica ritrosia. Ciò però è dovuto al fatto di trovarsi a competere con squadre del tutto sconosciute anche se alcune di notevole storia.
Il Donada opus one del presidente Sandro Paganin deve far conoscenza in questo campionato con Tregnago, Venezia(nome se non altro illustre), Villafranca, Schio, Lugagnano, Trissino, Marano e Malo. Le altre squadre che si siano più o meno rinforzate difficilmente hanno cambiato mentalità per cui il Legnago, Chioggiasottomarina, Malcontenta-Mestrina, Abano, Scardovari restano, nella statistica, squadre alle quali il Donada ha tolto ben tre punti su quattro nella scorsa stagione.

 

 

 

Storia a sé comporta la sfida col Contarina squadra che presentata col favore del pronostico, resta un punto d’onore affrontare e superare al di là dei riflessi sul campionato. Dopo le prime battute il Donada è già in grado di far pesare la sua presenza in termini di classe e di modulo tattico.
Costruita sull’intelaiatura delle scorse stagioni presenta per ore tre sole novità: Rossi, Padoan e Astolfi che già si sono integrati. Ma nel valutare il campionato più che sul nome degli atleti, società e tifosi granata si affidano al <messaggio> di Scabin: “ Fossimo in 3^ categoria  come in Serie A i nostri avversari sono di domenica in domenica i più forti e noi li affrontiamo con la voglia di andare in gol divertendoci e , se possibile, facendo divertire”.
Un collaudato assetto societario con la guida di Paganin.

 

 

La società granata che si appresta ad affrontare per la prima volta il campionato di Eccellenza presnta qualche novità tra i suoi quadri. Usciti per scelta volontaria l’ex presidente Silvano Giacometti e l’ex cassiere Claudio Braghin, i vertici hanno confermato alla guida Sandro Paganin cui si deve il merito di aver costruito l’anno prima come vicepresidente assieme ai dimissionari la squadra bi-campione oltre che ammazza-campionati. Alla vicepresidenza Nello Bresciani riconfermato da una vita ed il nuovo Leonardo Cassetta spericolato ed euntusiasta nel credere nella squadra. Rinnovato l’accordo con lo sponsor <Opus one by le foglie >: accordo indovinato e gratificante per tutti. Nuovo il cassiere Paolo Pavani, riconfermato il segretario Angelo Frescaroli con Ivano Vianello addetto alle pubbliche relazioni.

 

 

 

Partenze e buoni arrivi
Un po’ per forza di cose, un po’ per scelta tecnica il Donada Opus one ha potato alcuni petali: Rossetti (Camponogarese: Promozione), Zennaro (Portotollese:1^ Categoria),, Visentini ( scarpe al chiodo?), Marchetto e Balestra ( militari), Viviani Vanni ed Enrico (problemi personali).
Tutti gli altri confermati dal portiere Trombin a Bernardi, da Nordio a Garbin, Fabbri, De Antoni, Zaia, Sfriso e Boscolo Simone. A questi si aggiungono gli sfortunati Tiozzo Gianfranco prossimo all’operazione chirurgica e Girello ( ha già tolto il gesso). Bezzi ( militare) potrà giocare sia a Donada che con la Fossaltese ( 1^ categoria) a seconda delle licenze militari. Sono arrivati grossi calibri per la categoria: Diego Padoan ( Adriese) e Paolo Astofi (Villanovese), Claudio Sabatini (primavera Cesena) e Giampietro Rossi ( Ravenna).

 

 

 

<<La squadra da battere>>
E’ intenzioni di ogni società : costruire una squadra <per i tifosi>. I tifosi di Donada, a quanto se ne sa, sono nel basso Polesine i meglio organizzati ed i più attivi. A capo del Club <i fedelissimi di Bepi Zeta> c’è Umberto Passarella il quale tra gli entusiasmi e la facondia del trascinatore non perde la lucidità nel valutare la situazione del <suo> Donada.
“Abbiamo avuto un esordio in campionato frenato dal ricordo dello spareggio di Mira per accedere all’Interregionale contro il S.Martino Buonalbergo perso per un rigore sbagliato. Dopo, il passo si è fatto più sicuro anche perché coi risultati di coppa, coppa che non snobbiamo, ci siamo resi conto della nostra forza. E siamo usciti dal campo di S.Massimo (Coppa) e da Trissino (campionato) con gli elogi degli avversari che hanno riconosciuto: siamo onorati di aver perso dal Donada. Da segnalare che il Trissino ha vinto la coppa disciplina lo scorso campionato e che perciò sa essere rispettoso dei valori altrui oltre che dei limiti e pregi propri”.

 

 

Per il presidente Passarella l’affetto verso la squadra e la sua forza viene dimostrata dalla campagna abbonamenti. Già oltre duecento tesserati: una antenna indicativa degli umori degli intenditori che sanno dove potranno gustarsi del buon calcio. La passione poi è sempre portata ad alti livelli. Il Donada non gioca mai e ovunque <nel silenzio> tanto da suscitare l’invidia di molti presidenti i quali ammettono di dover essi esibirsi <tra pochi intimi>.
Nel frattempo si è ricoagulato lo <strappo> seguito dopo le dimissioni di alcuni ex dirigenti ritornati a pieno titolo nell’occhjo del ciclone del tifo ed i tifosi potranno ricompattarsi nelle trasferte con il servizio di pullman organizzati. Passarella:” Abbiamo giocatori di sicuro talento( un nome su tutti Nordio) uno spogliatoio che esiste prima e dopo gli allenamenti e la partita, abbiamo Scabin che è <chioccia> nel capire e nel proteggere dalle critiche i giocatori e per tutto questo ci presentiamo come squadra da battere e che si diverte esaltandosi”.

 

 

 

Non basta più un solo campo
Il campo sportivo comunale da tanto tempo non basta più per le accresciute esigenze del calcio Donada. Posto in posizione centrale al paese riscuote il consenso di chi lo sente <cuore sportivo> ma è croce per chi lo cura e per chi lo calca. Troppi infatti gli impegni che deve sopportare specie da quando, lasciata la 1^ Categoria, la squadra è approdata dalla Prima in Promozione ed ora in Eccellenza. E’ un solo campo che garantisce non solo le partite ufficiali ma anche gli allenamenti di tre squadre, intendendo la prima squadra, l’Under 18 e gli Allievi.
Un tempo si era parlato di decentrarlo o in via Dante o presso la Romea. In attesa di sviluppi ora non c’è spazio neppure per le corse di riscaldamento. Eppure lì accanto verso Nord ci sarebbe spazio perché l’Amministrazione comunale, superando tutte le burocrazie, dotasse il paese delle necessarie strutture ausiliarie. Per ora ci si deve accontentare: per fortuna è un bel campo.

 

 

 

Dal settore giovanile giocatori di qualità
Da quando la struttura del settore giovanile è stata affidata a colui che è attualmente anche ds granata, Luciano Vianello, il Donada ha sfornato per quanto riguarda l’Under18 non solo risultati di prestigio ma anche giocatori di sicuro  avvenire molti dei quali accasati presso squadre limitrofe. Anche quest’anno la società cura il settore con la rinnovata fiducia a Roberto Pasetto cui ha consegnato i seguenti atleti: Boscoo Alesio e Nicola Amidei portieri e poi, Tomas Girello, Massimiliano Michelotto, Federico Cacciatori, Massimo Pasqualini, Luca Doria, Cristian Gaggia, Giorgio Girotto, Michele Lionello, Alessandro Albierin, Manuel Trevisan, Alberto Pregnolato, Lorenzo Merlin, Alberto Perini, Gianluca Zanirato, Giovanni Bonafè e Massimo Zerbin.
Gli allievi quest’anno sono affidati a Fabrizio Siviero rinunciando ai Giovanissimi per i quali esiste una opzione con la squadra di S.Giusto. Ecco gli atleti impegnati nel girone provinciale: Alessandro Rocchi e Simone Bergo portieri e poi: Alberto Motta,  Alessio Franzoso, Omar Milani, Matteo Mancin , Valerio Nordio , Samuele Beltrame, Alessandro Moregola, Fabio Trombin, Filipo Santin, Alesio Zamana, Fabio Pozzato, Stefano Toninello, Giuseppe Zerbin, Giuseppe Franzoso, Federico Boscolo e Andrea Furlan.

 

 

EXTRATIME by SS/ Poi in fotogallery partiamo dai tempi di Toni Scabin , datato 1956 giovane calciatore nel Grande Contarina , proponendovi innanzitutto il quartetto con da sx Guido Milani ( in tuta U.S.A. Milani –Taglio di Po) , Imo e Toni ‘spezzino’ Scabin, insieme a Guspi supertifoso.
Tra l’altro gli stessi Guido MIlani e Toni Scabin che vi proponiamo compagni di squadra nel Contarina 1956/57 allenato da Romolo Camuffo ( a dx col cappotto) e che aveva Otello Milan come portiere.
Periodo aureo per quel Contarina allenato da Camuffo e che vi proponiamo con la scritta Campioni 1961/62 con tutto lo staff dirigenziale, compreso Imo Scabin gran segretario e quell’Eraldo Mancin ( in primo piano in foto ma anche in una specifica sua Calcio Story sempre qui su www.polesinesport.it ) che passerà subito al Venezia e poi sarà due volte Campione d’Italia in sequenza con la Fiorentina di Pesaola e il Cagliari di Scopigno e di bomber Gigi Riva.
Per campionati speciali , nel Grande Contarina di mr Camuffo , con Toni Scabin in foto team 1962/63 assieme anche a Piero Cavallari, quindi in foto Top Five nel ‘sincronizzato attacco contarinese datato 1963/64 con da sx, Bovolenta, Giacomelli, Negri, Toni Scabin, Cavallari.
Per grandi campionati ma anche con risultati speciali anche in Coppa Italia, come dimostra la foto di Toni Scabin nel Contarina 1966 ad Acqualagna , dove troviamo già le giovani new entry Gino Bovolenta ( portiere) e Silvano Cester ( attaccante).
Per l’onore e la gloria dei rossoneri del Contarina nei quali , assieme a Toni Scabin e Cester, troviamo nel 1966/67 anche Patrizio Bonafè ( primo giocatore in piedi da sx) che poi diventerà professionista soprattutto nel Varese di patron Borghi-Ignis e dei calciatori polesani Bonatti, Rimbano, Dal Fiume ( tutti ‘raccontati ‘ empre qui su www.polesinesport.it). Epoca del Contarina di mr Penso , con Toni Scabi & Company citati sui giornali polesani come dimostra la specifica foto con relative didascalie.

 

 

 

Con riferimento all’ultimo periodo di Toni Scabin calciatore , lo proponiamo capitano in maglia rosa nel Papozze 1975, dove troviamo anche Doriano Dall’Occo e l’amico Luca Gotti ( in tuta) prima di passare al Toni Scabin in versione allenatore.
Epoca di Toni Scabin non più in pantaloncini corti, ma in maglione e giubbotto. Come appare il nostro Scabin da mr del Donada 1980 in maglia blu.
E poi in una serie di foto che certificano il suo lungo viaggio sulla panchina dello Scardovari. Vedi appunto Toni Scabin mr Scardovari 1982/83 di capitan Doriano Rosestolato e col pres Mario Rosestolato (sx) e vice Riondino (dx)., quindi mr Scabin nel successivo Scardovari 1983/84 ( in maglia bianca tra i dirigenti Pezzolato e Riondino) e poi in versione poster con la Scardovari 1982/83 con tutto lo staff del pres Mario Rosestolato ( stavolta il capitano è Sandro Banin campione coi baffi).
Passando a Toni Scabin col ‘kappa-way rosso’ , eccolo mr Scardovari 84/84 con tutta la dirigenza ( primo a sx accosciato Antonio Zanellato) e sfondo tifoseria.
Quindi mister Scabin è con la squadra dei ‘pescatori’ 1987/88 capitanata da Moreno De Bei ( con gagliardetto tra le mani) con alle spalle quel sante Crepaldi che è stato centravanti della Fiorentina di mr Mazzone.
Last flash da Scardovari è per Toni Scabin mr dei ‘pescatori’ 1988/89 di bomber Giuriola e dio capitan Sandro Banin al fianco di Fabrizio Zuccarin con sfondo striscione ‘Fedelissimi’.
Altra lunga tappa del viaggio di Toni Scabin allenatore è stato il Donada da dove è ripartito, come dimostra il flash poster 1989 con tutti i giocatori in tuta, mentre nel successivo Donada 1990 mr Toni Scabin è al centro della scena assistito dal suo vice Roberto Pasetto.
Come peraltro nella successiva foto Donada 1991 dove tra i giocatori granata vediamo anche Fabio Garbin ( in prima fila col mister alle sue spalle).

 

 

 

Epoca del portiere Trombin mentre nel Donada 1992 troviamo la Top 11 in maglia bianca  col nuovo portiere Emiliano Marini.
Per una stagione strepitosa e vincente come dimostra la successiva premiazione da parte del presidente Paganin e mr Scabin allo storico capitano Roberto Zaia, mentre il grande Donada 1994 lo troviamo in versione poster con i granata di mr Scabin tra Roberto Pasetto ( sx) e massaggiatore Bedeschi ( a dx, coi baffi).
A questo punto , a completamento del suo lungo viaggio nel Delt del Po, voglio proporvi alcun immagini che certificano il ‘legame’ che unisce ancor oggi mr Toni Scabin al suo ambiente …verso il Mare Adriatico.
Perciò partiamo da casa Panathlon Adria perché è una specie di Top Ten visto i comuni che rappresenta ( 9 by Delta Po + Cavarzere) e perché in una foto storica rappresenta un ‘amarcord Cà Venier’, con gli storici presidenti Giuliati & Franzoso Otello attorniati dai loro più importanti allenatori/giocatori, come appunto Toni Scabin, Piero Carnacina, Franco Monti e i players Donà e i fratelli Sergio & silvano Cester oltre al dottor Flavio Fioravanti.
Discorso analogo per le Vecchie Glorie Tagliolesi di Doriano Rosestolato ( in data 25.05.1997, prima della tradizionale sfida vs le Vecchie Glorie del Bolzano) che vediamo in maglia gialla con Toni Scabin ( a sx a fianco di Rossano Bertucci) e ancora i fratelli Cester in pantaloncini corti a fianco di Benito Furlan.
Una sfida tradizionale anche perché il promoter el team Bolzano è sempr stato Guido Milani , che perciò vi proponiamo in sequenza e in tandem con Toni Scabin.
E di amarcord in amarcord eccovi Toni Scabin ( primo a sx) una storica rimpatriata delle Vecchie Glorie del Grande Contarina che ho fotografato in occasione dei festeggiamenti per gli 80 anni di Costante Mantoan, in camicia bianca al centro della scena.
Storie di vita indimenticabili , quelle di Toni Scabin nel Delta del Po, legate a quella ‘civiltà della Gente del Po che tra l’altro ho sentito ‘cantare e raccontare’ nelle cantilene poetiche dalla simpaticissima orchestrina La Cioca che ho fotografato i poker d’assi in una serata che a Porto Tolle abbiamo fatto ‘notte fonda’ parlando di …Tornei dell’Ente , di calcio e amicizia.

 

 

 

Quella che comunque è stato alla base anche del successivo viaggio di Toni Scabin oltre la zona del Delta Po, visto che oltre al Chioggia e al Cavarzere, la carriera di mister Scabin, per certi versi abituato a fare le nozze anche coi fichi secchi, si è completata al meglio anche con le panchine eccellenti dell’Adriese, del Rovigo e del Legnago.
Perciò a tal proposito vi proponiamo Toni Scabin mister dell’Adriese 97/98 griffata ‘Le Foglie’ col vice Bertuzzi, pres Simoni , bomber Frasson & friends.
Mentre nel Rovigo 1999 in versione poster biancazzurro vediamo mr Scabin con i collaboratori Zatta e Temporin insieme ai players Moretti, Agostini & Friends; oltre che nella successiva foto Rovigo 2000 in maglia bianca a fianco del suo ds Sante Longato.
Ma per dimostrare quanto feeling leghi ancora Toni Scabin ai suoi amici del Calcio Contarina, ve lo proponiamo nella versione Top Five by Delta del Po ( durante la presenta zio a Porto Viro del libro di Pino Lazzaro ) con da sx Crepaldi, Alessandro Tessarin, Gino Bovolenta, Toni Scabin, Silvano Cester.
Infine, a completamento del nostro ‘girotondo intorno al Grande Mondo di …Little Tony , vi proponiamo in significativo flash by Panathlon Adria con da sx Franco Colomba, Flavio Zampieri , Eraldo Pecci , Angelo Rimbano originario di Contarina come guarda caso Silvano Cester, Toni Scabin e Sergio Cester.
Per una serata targata Bologna Football Club della serie ‘Campioni tra Campioni’ già di casa qui su www.polesinesport.it , anche perché proprio Calcio & Amicizia hanno calamitato ad Adria ed in Polesine tanti Personaggi speciali con le loro relative storie, di cui proprio quella di Toni Scabin è un prototipo da …nozze di platino by Football Life.

 

 

Sergio Sottovia
www.polesinesport.it