Arianese Story. Dagli ‘eroici’ anni ’50 ai mitici anni ’70. La escalation Cavallari, Avanzi, Menegatti. E Cattin new deal


06/01/2012

Ci ha pensato, prima di Natale 2011, una doppia telefonata di Sergio Cattin a ‘regalarvi’ questa ‘originale’ Arianese Story. La domanda era relativa alla foto dell’Arianese di mister Biasiolo, nella quale bomber Cattin era giocatore di una squadra che poi, sempre con capitan Chillemi, divenne ‘base musicale’ di un’Arianese in strepitosa escalation col trio Piero Cavallari (ds) , Maurizio Menegatti (allenatore) e Lodovico Avanzi (presidente).
Promesso: sarei passato da lui con la classica ‘chiavetta’. Poi però nel dialogo Sergio Cattin, il presidente traghettatore del post Avanzi, mi ha parlato di una ‘ricorrenza speciale’ fra due anni e di una sua idea ‘book’.
Sarà stato il fatto che Sergio ‘Mino’ Cattin mi ha raccontato che ‘guardava’ www.polesinesport.it, sarà stato che sta facendo bene col settore giovanile (ha pure vinto un campionato provinciale Allievi) , sta di fatto che, visto il grande traffico di fine anno su questo sito, ho deciso di ‘accostare’ e fermarmi al grill di questa autostrada, anche perché altrimenti rischiavo di non passare troppo presto ad Ariano.
Colpa di questo sito e del fatto che ad Ariano sia il calcio che la pallavolo ( ne sanno qualcosa sia la Famiglia Avanzi che lo stesso Sergio Cattin) si sono per così dire ridimensionati puntando sui giovani.
Questioni socio-economiche, ma il valore sportivo che stanno trasmettendo Cattin & Company col Calcio giovanile e Sabina Avanzi con la Pallavolo giovanile prescinde dai Grandi Campionati e dai Grandi Campioni sul ‘palcoscenico arianese’, meritando considerazione e stima per la capacità di alimentare ‘formazione ed educazione’ ai ragazzi oltre che quella ‘aggregazione sociale’ che fa tanto bene anche ai genitori di questo periodo da ‘poveri ma belli’.
Insomma ho deciso di utilizzare questa rubrica “Campionato io ti am@rcord’ perché … mi ricordava l’Arianese … di tutti. Dalla prima Arianese di Piero Cavallari a quella di Costante Mantoan winner coi bomber Cleto & Menegatti di cui ho già raccontato il ‘metti una sera a cena’ coi vari Riccardo Cappato, Pevare Boscolo, Mario Manfrini etc etc. ‘ovviamente’ organizzata tre mesi fa da Lodovico Avanzi.

 

 

Dall’Arianese dei fratelli Callegari a quella della citata escalation winner dalla Seconda Categoria alla Eccellenza con la troika Cavallari, Menegatti, Avanzi completata dalla strepitosa stagione con mister Fabio Garbin in panchina (di cui ho raccolto il ‘viaggio winner’ nel libretto fatto di articoli by Resto del Carlino di cui vi propongo la cover).
Ricordi di amicizia, sempre, anche nei momenti difficili, come quelli di cui si è assunto la ‘responsabilità presidenziale’ proprio Sergio Cattin, traghettando la discesa dalla Eccellenza e centrando due miracolose salvezze in Prima categoria coi mister Biasiolo e Pianta.
Ma non voglio ‘divagare troppo’ in spazi personali, preferendo riproporvi per intero una storia ‘carissima’ per il sottoscritto. Cioè quella che segue e che peraltro è stata il primo ‘prototipo di altre storie-società che poi si sono trasformatesi nella mi trilogia POLESINE GOL e adesso in questo sito www.polesinesport.it dove confluiranno tutte le storie di quei CAMPIONI & SIGNORI ( sono oltre 700, praticamente sarebbero altri tre-libri-tre…) che ho perfezionato fin dai primi anni ’90 (compresa quella di Franco Avanzi e Maurizio Menegatti che vi proporrò … post Olimpiade di Londra 2012 ).
Quanto sia vero ciò che vi ho appena detto, ma che come ho fatto con Sergio Cattin usciranno dal cassetto dei miei ricordi per passare in quello dei progetti griffati ‘cuore/mente’, lo dimostra questo passaggio estrapolato dal testo della citata Arianese Story:<<Un andamento certificato , per l’Arianese come lo sarà per tutte le altre squadre, dallo screening delle partecipazioni ai vari campionati, secondo i dati rilevati dalla FIGC Rovigo e ai quali rimandiamo il lettore>>.

 


ARIANESE A.S – STORY BY SERGIO SOTTOVIA (FINO ALLA SOGLIA DEL TERZO MILLENNIO)
<<La prima volta del calcio arianese la ricorda così Pietro Cavallari:” E’ finita 4 a 4 un 'amichevole tra l' Arianese e Jolanda di Savoia, e per la polvere a fine partita eravamo tutti neri.”
Il campo era appena stato fatto. Ricorda Cavallari che in quel 1949 i ragazzini avevano fatto dei manifesti con scritto su "vogliamo il campo". Per questo il sindaco Ugo Barchetta li convocò: aveva concesso un terreno, i ragazzi ci misero la loro forza per portar terra con le carriole e ogni agricoltore concesse gratis un operaio per fare il livello del campo.
Nacque così il primo regolare campo di calcio ad Ariano.

 

 

 

L'anno dopo Ariano aveva una squadra in Terza categoria e qualche anno dopo fu promossa in Seconda. Intanto nel 51/52 Cavallari va a giocare nel Mestre, che lo ha ingaggiato dopo un provino al quale Piero era stato accompagnato in moto, in “Guzin”, dal farmacista di Ariano. Anche l'Arianese trova risultati prestigiosi: nel 52/53, arriva in testa al campionato di Prima Divisione, come il Trecenta, con 34 punti. Occorre uno spareggio che viene disputato a Polesella: vince Ariano per 2 a 1 appunto sul Trecenta. In quella classifica finale giunse terzo Lendinara con 29, poi Crespino, Calto, Merlara con 26, Bagnolo Po 25, Brugine 21, Este 16, Arquà 12, Conselve 7, Donada 4, ultimo Porto Tolle.
Tempi di passione e di eroismo sportivo, pur tuttavia il calcio ad Ariano per qualche tempo non manda più in campo i suoi protagonisti.

 

 

Rinasce il calcio ad Ariano nel 1963 , quando  viene fondata l'attuale A.S. Arianese, per merito soprattutto dell'avvocato Turolla, nuovo presidente. E ritroviamo anche Piero Cavallari, che è l’allenatore – giocatore.
Come preambolo alle gare ufficiali di campionato, quell' Arianese andò in corriera a fare un' amichevole a Donzella. Fu lì che Cavallari spense subito le velleità di un centravanti  16enne, Lodovico Avanzi, cui senza tanti fronzoli, a fine partita disse che con quelle gambe era meglio che lasciasse perdere il calcio. Una franchezza che non ha spezzato un rapporto, perché si dà il caso che “quei due”, Cavallari e Avanzi sono rispettivamente direttore sportivo e presidente dei tempi attuali, coppia fissa dal 94/95, da quando la panchina rossonera fu affidata all’esperienza di Mario Manfrini.

 

 

Anche Avanzi , di quei tempi ricorda un aneddoto. Fu quella volta che l’avvocato Turolla gli dette 500 lire, che allora erano di carta, e se ne vantò col fratello Giovanni. Non l’avesse mai fatto, perché Giovanni più vecchio e più saggio gli disse “che poteva vergognarsi di aver tirato quei soldi”.
In pratica due aneddoti che hanno spinto Lodovico Avanzi ad imparare più a dare che a ricevere, in definitiva a pensare più da presidente che da giocatore.  
In quegli anni, nell’Arianese della ripartenza, furono presidenti James Maestri, Marangoni, Giovanni Avanzi, Dino Facco. E la tifoseria era numerosa a sostenere in campo i propri beniamini, mentre in panchina come allenatori si ricordano Perli, Cavinato e Belluco; tra i giocatori anche Antonio Pavanati da Scardovari.  Più avanti, nel 1974, sarà presidente a 27 anni Lodovico Avanzi, per un ‘Arianese che solo nel 75/76 troviamo nelle classifiche di Prima Categoria.

 

 

In quell’anno il campionato lo vincerà il Lendinara con punti 47, sul Porto Tolle a 44, Conselve 42, Cavarzere 37, Scardovari 34, San Vitale 29 come Carpano Cà Venier, Nova Gens, Donada e la nostra Arianese. Poi a scalare Solesino a 25, Trecenta 24, Stientese 23, infine quelle che retrocedono Loreo 21, Due Torri 17 e Villanova 16.
Ma l’Arianese è ormai una “grande squadra” e nella stagione successiva, 76/77 girone C di Prima Categoria, vince  il campionato con 43 punti, uno in più del Conselve , poi a scalare San Vitale, Nova Gens, Commercianti, Cavarzere, Scardovari, Portotollese, Stientese, Bottrighe, Carpano Cà Venier, Donada, Papozze e le tre che retrocedono , cioè Solesino, Trecenta e  Castelmassa.

 

 

Però  dalla  Promozione, l’anno dopo, l’Arianese retrocede subito: penultima con soli 19 punti. In un campionato vinto dal Contarina con 45 punti, tre in più del Sommacampagna, poi Lendinarese, Malo, Bardolino, Rovigo, Trissino, Cerea, Petrarca Padova, Thiene, Sampietrese, Cornedo, Saba Zanè, quindi le tre che retrocedono . cioè Tagliolese, Arianese e Sivan Bagnolo.
In quei tempi gli allenatori furono “Pevare” Boscolo, poi Alberto Novelli, poi Costante Mantoan da Cavarzere che guiderà nel 78/79 l’Arianese vincente in Prima Categoria.
Sarà prima quell’Arianese con 43 punti, due più del Donada. Seguiranno in classifica Bagnoli, Tagliolese, Scardovari, Porto Tolle, Commercianti, Bottrighe, Conselve, Stientese, Carpano Cà Venier,  Nova Gens, Cartura e le tre che retrocedono, cioè Cavarzere, Galileo Battaglia e Costa.
Tra gli artefici di quel successo, in porta Calzeroni, poi Massari (già Juve e Catanzaro), Bonazza, Gherlinzoni, Colzato e Morandin, in attacco il duo Cleto e Menegatti Maurizio. Classe ‘55, Menegatti era stato a 16 anni in Promozione emiliana col Codigoro, poi per 3 anni alla Spal nella Primavera. Seguito dallo staff dirigenziale arianese nei tornei del ferrarese, Menegatti cedette al pressing fatto per acquistarlo.

 

 

Ricorda Menegati che alla Spal prendeva 25 mila lire, mentre all’Arianese ne avrebbe preso 170 mila. Una curiosità: gli dissero che l’Arianese giocava in Promozione e che se fosse andato bene, stesse tranquillo, sarebbe stato ceduto al Contarina. Piccole bugie da calcio mercato estivo, perché Menegatti giocò in Prima Categoria e solo con la vittoria l’Arianese si guadagnò il passaggio in Promozione. Salto di categoria quindi, ma la società aveva forti debiti (40 milioni ?) e il presidente Lodovico Avanzi rinunciò alla Promozione.
Mors tua, vita mea. Fu la fortuna del Rovigo che era appena retrocesso e che venne ripescato, grazie al posto lasciato vacante dalla rinuncia dell’Arianese.
“E pensare  che – ricorda  Lodovico Avanzi - rischiai di portare ad Ariano giovani in ascesa come Filippi e Buriani.”
Quindi nella stagione 79/80 l’Arianese la troviamo ancora in Prima Categoria, girone C. Vincerà quel campionato il Bagnoli, un punto più della Tagliolese a quota 43, poi Commercianti , quindi Solesinese, la nostra Arianese, Villanovese, Porto Tolle, Casaleone, Carpano Cà Venier, Conselve, Scardovari, Donada, Cartura, poi le tre retrocesse Nova Gens, Stientese, Bottrighe.

 

 

Ma è l’epoca di un’Arianese che ha già cominciato a cedere i suoi pezzi migliori.
L’anno dopo 80/81 completerà le cessioni vendendo sia Gherlinzoni, che Cleto e Menegatti in tandem all’Union C.S. in Promozione; la stagione in cui Carlo Spolaore guidò alla vittoria il Rovigo che salì in Serie D, chiamata Interregionale, dove approdò anche il Contarina seconda classificata.
Tempi grami per l’Arianese quindi, che in quella stagione retrocederà addirittura in Seconda categoria, mentre la Villanovese ha vinto quel campionato. Dietro quella Villanovese 80/81 vincente in Prima categoria, c’erano CommerciantiSolesino, Scardovari, Petrarca, Casale Scodosia, Piovese, Donada, Union C.M., Tagliolese, Portotolle, Conselve, Este, Solesino, poi le tre retrocesse Montegrotto, Arianese appunto e Carpano Cà Venier pure in caduta.  Per entrambe le bassopolesane è finito lì un ciclo.
Perché, se nella stagione successiva 81/82 l’Arianese è in Seconda Categoria, addirittura i rossoblù li ritroviamo nell’83/84 in Terza Categoria, quand’era presidente Onevio Fortina e l’allenatore era Giorgio Brunelli. Qui , in Terza Categoria l’Arianese ci rimase due anni, finché il  presidente Enrico Belluco, nella stagione 85/86 vede la sua Arianese promossa .

 

 

Dalla nuova stagione 86/87, sotto la presidenza di Ulderico Tasfai Zanella, col ds Pietro Astolfi e segretario Fernando Callegari, l’Arianese farà onorevoli campionati in Seconda Categoria. Ma non si chiude in sé stessa la squadra rossonera, perché quel nucleo giocatori integrato da altri delle squadre limitrofe  andrà a fare spettacolo estivo vincendo  il torneo serale di Stanghella e il Fetonte di Crespino.
In quelle stagioni, dall’87/88 in poi gli allenatori saranno Marchiani, Bellan, Gilberto Dentello, Fabrizio Biasiolo, Ferdinando Ceschin, Sergio Pezzolato.
Un andamento certificato , per l’Arianese come lo sarà per tutta le altre squadre, dallo screening delle partecipazioni ai vari campionati, secondo i dati rilevati dalla FIGC Rovigo e ai quali rimandiamo il lettore.
Da rilevare peraltro che è dalla stagione 94/95 che si ricostituisce il tandem Cavallari- Avanzi alla guida dell’Arianese.
Primo anno di assestamento , con la panchina affidata a Mario Manfrini, già allenatore di squadre blasonate. Poi  programmi e obiettivi di prestigio mandano in orbita l’Arianese del presidente Lodovico Avanzi e del ds Piero Cavallari, per un ciclo storico che vede mister Maurizio Menegatti sulla panchina rossonera.

 

 

Nella stagione 95/96 l’Arianese farà cavalcata solitaria in vetta con 68 punti finali e ritorna in Prima Categoria. I giocatori portati dal ds Cavallari sono di caratura superiore e il sacchiano Menegatti e il gioco a zona plasmano l’Arianese del doppio salto di categoria.
Sì, perché quei protagonisti che vediamo festosi nelle foto, nel 97/98 vincenti nel Trofeo Regione Veneto e con un organico di prim’ordine, salgono subito in Promozione.
C’era calore generale attorno a quella squadra, folklore sugli spalti, dove anche don Tiziano Crepaldi e  il sindaco Biolcati erano coinvolti nei festeggiamenti. Per una società che si è attivata anche nella solidarietà, verso le popolazioni della ex Jugoslavia e verso i terremotati delle Marche e dell’Umbria.
Per una società che ha visto in prima fila dirigenziale il vicepresidente Chillemi, Stefano Taschini, Pierino Zanella, Massimo Gramolelli, fino a Onorio Schiavon e Carlo Casellato tandem oltremodo pratico, magazziniere -massaggiatore.
Quindi è dal 97/98 che l’Arianese gioca in Promozione. Primo anno ancora con Menegatti in panchina, l’artefice dell’ascesa; girone d’andata tra le prime, girone di ritorno in calo.

 

 

Ad Ariano si cerca di volare alto e nella stagione 98/99 il duo Avanzi-Cavallari  fanno arrivare sulla panchina rossonera Carlo Spolaore, esperienza e palmares di prim’ordine.
Arrivano anche acquisti importanti, in sintonia con obiettivi da primi posti.
Passarella,Frasson, Maistrello e Scarpa sono quelli che dovrebbero fare la differenza, gli altri sono quelli del nucleo storico.
Sta di fatto che l’Arianese non aggancia mai le prime, l’alta classifica è un’araba fenice.
Così Avanzi-Cavallari per la svolta riaffidano la panchina a Menegatti il profeta della zona.

 

 

La scossa funzione per poco, i risultati saranno altalenanti. Infine con 60 punti la Vigontina salirà in Eccellenza, l’Arianese settima con 45 punti resta in Promozione : erano salite entrambe da due anni dalla Prima categoria.
I dirigenti si convincono che per ascoltare musica diversa devono cambiare anche i suonatori.
Così succede che la squadra viene fortemente rinnovata per la stagione del Giubileo 99/2000, secondo le indicazioni di mister Menegatti e la regia del ds Cavallari.
Al di là dei risultati di fine campionato, ad Ariano la voglia di vincere è quasi una bandiera.>>

 

 

EXTRATIME by SS/ La cover è per il book dedicato dal sottoscritto all’Arianese della strepitosa annata winner Campionato Promozione Pro2000-01 e  successiva Coppa Italia di Eccellenza 2001-02. Per quanto riguarda la fotogallery partiamo esaudendo la richiesta by Cattin (lui ha solo il cartaceo giornalistico)  per l’Arianese 1991 di mister Biasiolo e ds Pietro Astolfi.
Potrei anche mettere tutte le didascalie di questa e delle successive foto, ma soprassediamo, ben sapendo che ai fini del nuovo book Cattin & Company … conoscono già tutti i nomi e cognomi. Come peraltro hanno tutte le altre foto dei periodi precedenti perché già patrimonio della società (tante infatti sono orgogliosamente esposte anche negli uffici dell’impianto sportivo comunale).
Poi ripartiamo in sequenza cronologica, affidando l’amarcord storico alla foto team col trio Cleto, Menegatti, Gherlinzoni anche perché ci permette di onorare il massaggiatore-magazziniere evergreen Onorio Schiavon( primo a dx).

 

 

In questa sede pertanto metto poi a seguire le foto che ho direttamente scattate all’Arianese ‘del mio periodo giornalistico’ proponendo il team poster datato 1995 dove Sergio Cattin era il centravanti dell’Arianese in maglia bianca targata Menegatti, Cavallari, Avanzi (gli ultimi tre a dx, in piedi).
Quanto festosa sia stata per l’Arianese la stagione 1997, lo dimostra il successivo kit – pannello victory coi relativi festeggiamenti squadra/tifosi.
Poi il salto nel Terzo Millennio mostra i TOP 11 rossoneri dell’Arianese 2000/01 con in piedi da sx Zeffin, cap. Chillemi, Cerilli, Camisotti, Modena, Ramon; accosciati Crepaldi, Trombini, Benazzi Max, Bernardi, Giulio Roma. Team propedeutico al magic team Campione Veneto 2001 che festeggia attorno a capitan Chillemi, mister Grabin e al ds Piero Cavallari.
Stessa felicità che vedete esprimere dagli Allievi Campioni Provinciali attorno al loro mr Sergio Chiarion e sempre all’evergreen ds Piero Cavallari.
Che poi ritroviamo in foto trio con a fianco il presidente Lodovico Avanzi e il neo mister Edoardo Cleto.
Anche per questo, ecco a seguire, la TOP 11 rossonera, datata 2002 di mr Cleto, che aveva in porta Stefano Rossi (giallo nero) ma sempre cap. Chillemi in auge(primo a sx).

 

 

In sequenza cronologica presentiamo poi l’Arianese 2003 in maglia bianca (con cap. Chillemi tra il portiere Rossi e bomber Sabatini).
E la foto poster dell’Arianese 2004 gestita in Eccellenza dal trio tecnico (a partire da dx) composto da Piero Cavallari, Angelo Lugarini, Lino Carravieri. A questo punto onoriamo la troika (da dx) Avanzi, Cavallari e Zanella prematuramente scomparso nell’estate 2006 che vide poi il ‘ridimensionamento’ dell’Arianese e il passaggio del testimone da Lodovico Avanzi a Sergio Cattin.
Perciò ecco l’Arianese Campionato di Prima categoria 2006/07 nel giorno del raduno con mr Biasiolo e il neo presidente Cattin ( primo a sx). Per una annata che ha fruttato la salvezza e che nella conviviale dei saluti finali ha visto il presidente Cattin premiare in foto i tre giocatori da podio di quella stagione: Mauro Broggio, Mattia Bonaldo e Ugo Romagnollo.
Mi piace altresì ricordare che in quella stagione 2006, grazie alla sinergia tra i Friends de “El Liston” (in primis Angelo Ongaro) e l’Arianese del presidente Sergio Cattin è stato presentato ad Ariano il mio primo libro Polesine Gol, e che oltre all’omaggio maglia by Cattin al sottoscritto.
E mi piace sottolineare che in quella occasione è stato premiato da Cattin/presidente quel Gran Capitano in escalation che è stato Gianluca Chillemi. Uno dei Grandi Personaggi dell’Arianese che meriterebbe di essere premiato istituzionalmente (come altri sette-otto Personaggio-Story che hanno fatto ‘grande’ la città di Ariano nel Polesine sia nel calcio che in altri Sports) .

 

 

Si, lo so che il sindaco attuale è suo papà Giovanni Chillemi, che peraltro ho conosciuto da vicepresidente dell’Arianese della citata troika, ma certe cose sono talmente lapalissiane che … al sottoscritto non dispiacerebbe affatto passare da ruffiano ‘ambidestro’.
Anzi sarebbero premiazioni da “Festa istituzionale/popolare” , nella quale premiare i vari Onorio Schiavon, Enos Siviero, Michele Mancin, Franco Avanzi, Emidio Alesi etc etc, chiamando a premiarli i vari rappresentanti di tutte le associazioni sportive/Associative /Istituzionali locali.
Perché ognuno di loro, dai fratelli Callegari a Tyson Siviero, da Maurizio Menegatti a Mario Manfrini, hanno ‘portato alto’ il nome di Ariano nel panorama veneto dello sport.
Come peraltro ha fatto e sta cercando di fare anche Sergio Cattin col suo settore giovanile, che perciò mettiamo come dulcis in fundo, da presidente insieme alla sua ultima Arianese 2007/08 (in attesa di quella coi suoi baby). Quella che si è per così dire ‘autosospesa’ dai campionati Figc, dopo aver conquistata con mister Arsenio Pianta la sua miracolosa salvezza in quel di Monselice, con capitan Ugo Romagnollo matc winner sul La Rocca ‘planando’ in gol nell’ultimo volo ‘last minute’.


Sergio Sottovia
www.polesinesport.it