Armando ‘Montanelli’ Giglioli living da 100 anni e lode/ Da terzino nel Castelmassa a fante nella Guerra Mondiale tra Pantelleria e Tunisia (prigioniero USA) , dalla ‘fabbrica del ghiaccio’ a caldaista alla ‘Fecola’ e... Cavaliere Repubblica


E’ stato ‘prigioniero’ Usa a Tunisi ed ha inventato la ‘fabbrica del ghiaccio’ a Castelmassa, dove ha anche giocato a calcio quando gli altopolesani erano protagonisti addirittura nei Campionati Dilettanti emiliani-mantovani , come ad esempio nella Prima Divisione 1946/47 quando fu decisivo l’ultimo match disputato a Sermide.
E l’arrivo di questa Armando Giglioli Story written by Franco Rizzi, cantastorie dell’enclave altopolesano, diventa occasione per onorare lo stesso Armando ‘Centenario’ , da sempre sosia di Indro Montanelli, festeggiato da tutta la sua family , dove troviamo anche il genero Maurizio Buraschi ‘folletto-attaccante’ anche a livello aziendale insieme al sottoscritto soltanto player-slowly.
E allora prima di propormi come Main News la speciale Armando Giglioli story by friend Franco Rizzi, vogliamo proporvi , oltre che in fotogallery l’Armando calciatore, anche la rosa di quella AC Castelmassa , snocciolata così da Luciano Maragna,  nel suo libro ‘Il Calcio a Castelmassa” : << AC CASTELMASSA , rosa dei giocatori: Balestra, Toffoli, Sitta, Giorgi, Schiavi, Palerma, Fagioli, Maran, Arata, Natali, Gelati, Sartori I, Giglioli, Silvestri, Sartori II>>.
Ricordando, per la cronaca, che nell’ultima partita di campionato giocata a Ostiglia , quel Castelmassa che era in testa di 2 punti, poi perse 2-0 , come da articolo della “Gazzetta di Mantova in data 5 maggio 1947. Per una partita cui “assistettero più di cinquemila persone, arrivate nella città di Cornelio fin dalle prime ore del mattino. Ovviamente i massesi non potevano mollare quel primo posto che avevano tenuto per tutto il campionato. L’Ostiglia poteva soffiarglielo, solo con una vittoria. Vinse l’Ostiglia per 2-0. I tanti massesi ritornarono delusi a casa intenzionati a rifarsi nel campionato successivo>>.
Intanto quell’anno fu l’Ostiglia a conquistare l’accesso in Promozione.

 

Era il Castelmassa del periodo pre Saul Malatrasi che poi troviamo in squadra assieme ai Bettini, Natali , Mazzali, e …Buraschi, un nome che per quanto mi riguarda ho ritrovato in tempi più recenti , sia con Maurizio che con papà Emidio, dirigente storico del Castelmassa e dell’Altopolesine fino ai tempi del Terzo Millennio.
Ma di questo e della storia recente di Armando Giglioli , sosia evergreen di Indro Montanelli e nominato Cavaliere della Repubblica per i suoi meriti associativi-istituzionali, oltre alla seguente Main News , vi rimando all’Extratime per ulteriori focus e amarcord legati alla Giglioli family, per la serie ..memoria e futuro.
Tanto più che nel suo prologo mail, l’amico F.R. ha presentato così a carattere cubitali la sua News-story: CASTELNOVO BARIANO/ ARMANDO GIGLIOLI, SOSIA  DI INDRO MONTANELLI CHE ADORA, HA APPENA COMPIUTO 99 ANNI, IL PIU' LONGEVO PENSONATO LOCALE. VUOLE VIVERE ANCORA A LUNGO LUCIDO E PIMPANTE. LA STORIA DI UNA VITA, LA STORIA DI CASTELNOVO BARIANO A CAVALLO DI UN PAIO DI SECOLI.>>

 

MAIN NEWS ( di Franco Rizzi, mail 07.01.2018) / CASTELNOVO BARIANO:
ARMANDO GIGLIOLI , SOSIA DI MONTANELLI, HA COMPIUTO 99 ANNI; IL PIU' ANZIANO CASTELNOVESE, UNA VITA RICCA DI ESPERIENZE

Armando Giglioli nella sua casa di via Spinea ha festeggiato a pranzo martedì 2 gennaio scorso il suo 99° compleanno circondato dall'affetto dei suoi cari, quattro generazioni in essere per la persona più anziana del territorio comunale, un vero personaggio ricco di umanità, tuttora lucido e pimpante, una storia vissuta a cavallo di due secoli, che riassumiamo brevemente.
Straordinaria la somiglianza con Indro Montanelli, il più grande giornalista italiano, che raggiunse il secolo di vita; per lui Armando Giglioli ha una vera e propria venerazione.

Il sindaco Massimo Biancardi ha fatto "gli auguri per il genetliaco del concittadino Armando Giglioli, persona conosciuta e stimata. Come presidente dell'associazione locale combattenti e reduci ha sempre promosso insieme all'amministrazione castelnovese le ricorrenze del XXV Aprile e del IV Novembre. La sua vita vissuta è uno spicchio importante della storia paesana ed è giusto farla conoscere tramite la stampa locale".

 

Appunto sentiamo Armando Giglioli raccontare in modo preciso e dettagliato un secolo di cose piccole e grandi in senso amarcord. Lo ascoltano con affetto i figli Carla, Giovanna e Giancarlo, il genero Maurizio Buraschi, i nipoti ei pronipoti, ben 17 persone che esprimono un arco temporale centenario.
"Dico subito che voglio vivere ancora a lungo - esordisce - tanto da superare l'età terrena di Indro Montanelli, di cui ho letto e leggo ancora la celeberrima Storia d'Italia scandita in una ventina di volumi!. Derivo da una famiglia castelnovese numerosa e contadina e sono nato il 2 gennaio 1919. Ho vissuto un pieno il ventennio fascista, da ragazzo avevo la passione per il calcio e andavo forte come terzino, avendo giocato sempre a Castelmassa, piacevo molto alle ragazze e la passione per il gentil sesso mi ha accompagnato anche poi. Il 10 giugno 1940 Mussolini dichiarò guerra a Francia ed Inghilterra per un conflitto che sarebbe ben presto diventato mondiale. Ciò troncò, io ventunenne, la promettente carriera di calciatore e pure i miei studi. Ottenuta la licenza media, frequentavo la seconda geometra all'Angelo Custode, il noto collegio rodigino, quando fui chiamato alle armi; avevo già la fidanzata sin dalle medie, la compaesana Idea Malerba, che sarebbe diventata mia moglie".

 

"In guerra fui fante - continua - prima a Trapani, poi a Pantelleria. Parafrasando Indro Montanelli nella sua Italia della disfatta,  la piccola isola trapanese era potentemente fortificata in quanto Mussolini nel 1939 aveva voluto che fosse un baluardo imprendibile, l'anti-Malta. Dal 10 maggio 1943 fu pesantemente bombardata dagli anglo-americani tanto che il 9 giugno si arrese, troppo forti gli alleati, troppo deboli noi in un conflitto ormai segnato. Fui prigioniero degli Usa sino al 1945 a Tunisi. Qui fui trattato bene, mi davano pure un'indennità di prigionia, masticavo un po' l'inglese, mi distinsi come calciatore e le guardie, in maggioranza italo-americane, fraternizzarono con noi. Un capitano mi prese in simpatia e mi propose di trasferirmi in America, là, diceva, avrei fatto fortuna. Al contrario dopo il 25 aprile 1945 tornai a casa a Castelnovo Bariano e sposai la mia fidanzata il 14 febbraio 1946. Mi trasferii a casa di lei in via Spinea e qui siamo sempre rimasti. Nel 1946 nacque Carla, nel 1952 Giancarlo, nel 1960 Giovanna. Mia moglie Idea è morta un paio di anni fa. Adesso mia figlia Giovanna con il marito Maurizio Buraschi è venuta ad abitare con me".
Dopoguerra difficile, una famiglia a carico, ma il bisogno aguzza l'ingegno specie da giovani per cui Armando Giglioli si inventò un lavoro, impiantando una fabbrica di ghiaccio, quando ancora non esisteva l'industria del freddo. La ubicò in via Castello, dove ora si trova la ditta Barozzi (rinomata per la commercializzazione delle bevande), che rilevò dopo anni l'attività di Giglioli.

 

Egli produceva sino a 20 quintali giornalieri di ghiaccio che smistava poi a domicilio (famiglie, caseifici, bar, ospedali, fra l'altro). Il boom economico di fine anni '50 portò alla rivoluzione consumistica del frigorifero e del freezer e Giglioli dovette chiudere. Nel frattempo aveva ottenuto il patentino da caldaista e fu assunto in Fecola (l'attuale Cargill), un posto di lavoro ambito e là restò sino alla pensione, arrivando ad essere capoturno nella centrale a nafta. Nel tempo libero faceva l'agricoltore (pioppi, vigneto,orto)
Armando Giglioli si è impegnato assai in politica, in parrocchia e nel calcio come dirigente. E' sempre stato responsabile locale dell'associazione combattenti e reduci, portando nel suo vario sociale passione e rigore. Ha avuto la patente B sino al 2017. Nel 1997 è diventato cavaliere della Repubblica per l'impegno civile pro combattenti e reduci.
"Io guardo al futuro -conclude convinto - e punto già al secolo di vita come prima meta! La vita può essere ancora lunga, basta volerlo".

 

EXTRATIME by SS/ In cover e in fotogallery il protagonista di questa story da ‘Menria & Futuro” : Armando Giglioli festeggiato da tutta la sua famiglia, compreso Maurizio Buraschi.
Quest’ultimo in foto con gli occhiali, oltre che in team Cariparo ( foto datata 1998, trasmessami by Franco Boldrin) assieme al sottoscritto e a tanti amici di quel mitico ‘gruppo’ che vinse una decina di tornei interaziendali contro le squadre padovane.

Invece per onorare young Armando Giglioli ‘calciatore del Castelmassa, ecco il ‘sosia di Indro Montanelli, in una storica partita vinta 2-0 vs Sermide , con tanto di didascalia incorporata.
E chissà che l’evergreen Armando non risolva il …rebus dei puntini sospensivi.

Franco Rizzi & Sergio Sottovia
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