Attilio Barion in Lombardia fondò la “A. Barion Casa per Edizioni popolari”/ In brossure pubblicò libretti d’opera, gli scritti di De Santis, ‘tutto’ di London e la prima traduzione dei Buddenbrook di Mann; poi confluì nella ‘Mursia’


Originario di Arquà Polesine poi trasferitosi in Lombardia a Sesto San Giovanni, Attilio Barion fu definito l’Editore delle Bancarelle, anche perché con le su brossure e la pubblicazione dei libretti d’opere fece concorrenza anche alla storica ‘Ricordi’, proprio per i costi ridotti delle pubblicazioni.
Anche perché “secondo la legge sul diritto d'autore allora vigente dopo 40 anni c'era la possibilità di pubblicare i testi pagando agli autori il compenso del 5% del prezzo di copertina”.
Alla sua morte l’attività editoriale della “A. Barion Casa per Edizioni popolari” continuò grazie a sua moglie ( nel 1936 pubblicò “la Cucina Italiana della Resistenza” di Emilia Zamara, indicando in alto in copertina la dicitura “ Difendiamoci contro l’iniquo assedio economico! “) , per poi confluire nella casa editrice Mursia, che attualmente ne propone le sue opere,  
Poi tutto l’Archivio di Attilio Barion , l’Editore delle Bancarelle, fu salvato da  Flavio Fagnani, segretario di Ugo Mursia .
Come ben spiega nel seguente reportage trasmessoci dall’arquatese Chiara Beatrice Vicentini, concittadina di Attilio Barion nonché presidente del Centro Studi Etnografici “Vittorino Vicentini” con sede in Arquà Polesine, meritoriamente in feeeling con la Polesani-Libera Associazione di Varese, che ha focalizzato l’attenzione su tanti polesani emigrati in Lombardia.
MAIN NEWS ( di Vicentini, mail 07.05.2023)/ Dal Polesine a Sesto San Giovanni: Attilio Barion (1877 – 1933), l’Editore delle Bancarelle
Il Centro Studi Etnografici “Vittorino Vicentini” con sede in Arquà Polesine, spronato da Polesani-Libera Associazione di Varese, ha recentemente focalizzato l’attenzione su un arquatese emigrato nell’Ottocento in Lombardia. Intendendo onorarne la figura, l’intento è un approfondimento degli studi sul personaggio, finalizzato non solo alla valorizzazione, ma anche alla condivisione con il Polesine.

 

 

Attilio Barion (Arquà Polesine 1877 – 1933) sviluppò a Sesto San Giovanni una singolare attività editoriale, mirata alla diffusione della cultura a livello popolare: nel 1908 in società come “Edizioni Madella”, dal 1918 in proprio come edizioni “A. Barion” ed infine assumendo la denominazione “A. Barion Casa per Edizioni popolari”. Dopo la sua morte la moglie ne continuò l’opera. La casa editrice infine confluì nella Mursia. L’Archivio fu salvato da Flavio Fagnani, segretario di Ugo Mursia.
Oltre a numerosissimi saggi letterari, l’attenzione di questo editore di alto ingegno si rivolse a libretti d’opera (in concorrenza con la casa editrice Ricordi), proposti a prezzi popolari, sfruttando la conoscenza della legislazione relativa al diritto d’autore. Fu chiamato l’Editore delle Bancarelle, proprio per i costi ridotti delle pubblicazioni.
Oltre ai libretti d’opera furono pubblicati anche spartiti, seppur in proporzione minore. Le opere letterarie sono attualmente proposte da Mursia.

 

 

Lo scrittore e medico gaviratese Romano Oldrini, profondo conoscitore di questo personaggio polesano che ebbe fortuna in Lombardia nel mondo dell’editoria, a buona ragione afferma: «Per un topo di Biblioteche come chi scrive il nome Barion ha rappresentato un mantra, una vera e propria ossessione. Ero impegnato a cercare da tempo scrittori e case editrici della prima metà del Novecento. Frugavo in tutte le biblioteche d’Italia e in tutti i mercatini. Cercavo le edizioni Carabba e trovavo brossure di Barion, cercavo la Sperling and Kupfer e saltava fuori addirittura la prima traduzione italiana dei Buddenbrook di Mann in brossura di Barion. Insomma una presenza costante che mi obbligò a cercare di conoscere meglio questo editore che dal Polesine si era trasferito a Sesto San Giovanni e qui aveva fondato l’omonima casa editrice. Erano anni in cui l’editoria era dominata da Treves e Sonzogno e pochi altri ma erano anni anche di notevole incremento del numero dei lettori. L’Italia si stava rapidamente alfabetizzando e questo aveva stimolato la nascita di molte case editrici fra cui il nostro che si era subito orientato verso una fascia di lettori popolari con collane adatte ad una lettura di profilo medio e brossure a costo limitato, non senza qualche sconfinamento verso una letteratura alta come i sopradetti Buddenbrook o l’edizione degli scritti di De Sanctis o l’opera completa di London. Non avendo paura fra l’altro di sfidare la corazzata Ricordi nel pubblicare una collana di libretti d’opera altamente apprezzata dal pubblico amante del melodramma. Era stato definito l’ ”Editore delle bancarelle”, ma sicuramente una revisione accurata della sua attività renderebbe ragione invece di un coraggio e di una lungimiranza degne di un giudizio ben più esaustivo e generoso.».

 

 

 

EXTRATIME by SS/ In cover il LOGO editoriale e nella fotogallery ‘trittico + miscellanea’ di libretti d’opera pubblicati dalla A. Barion Editore, fondata in Lombardia da Attilio Barion originario di Arquà Polesine e promoter di cultura...universale.
Infatti pubblicò i classici a prezzo contenuto , tant’è che “Curò la diffusione della letteratura italiana anche nei luoghi di emigrazione come il Sud America, in particolare l'Argentina”.

David & Chiara Beatrice Vicentini & Sergio Sottovia
www.polesinesport.it