Azzi Daniele player tra Spal, Argentana, Lendinarese, Tagliolese, Boca, Migliarino, Giacomense, Badia e …Milan


23/05/2013

Ieri ho incontrato Gianni Poli “suo” compagno sui campi di calcio, domani sarò a tavola coi ‘suoi’ work’s friends by wellness. Oggi vi parlo di Daniele Azzi così come lo raccontai già on line datato 23.06.2008. Poi Daniele è diventato osservatore del Milan, attivo peraltro nei campus for giovani calciatori.
Una storia già pubblicata che però noi adesso integriamo adeguatamente con una fotogallery significativa by apertura in casa Spal, ma dal taglio Made in Polesine, completando il viaggio ferrarese/bolognese di Azzi tra Argentana, Bo.Ca, Migliarino, Giacomense con un quintetto di foto trasmesseci recentemente dallo stesso Daniele.

Ecco quindi il relativo …dejà vu tra titoli e cronistoria, integrata in CINQUE Appendici News, con tre flash su Azzi giocatore tra Spal & Dintorni ferraresi più due flash da casa Badia anche per onorare Paolo Aguzzoni, il ‘cronista’ de il Gazzettino che per quanto riguarda la location Badia considero il titolare evergreen della cattedra Sport /Life.


AZZI DANIELE STORY  ( di Sergio Sottovia, 23.06.2008) / LA LUNGA VITA CALCISTICA DI UN FOOTBALL PLAYER “VENETO – EMILIANO”
<< Con Daniele ci siamo trovati la sera della presentazione ufficiale del Badia, fatta al 'Caenazzo' da parte del presidente Bendin. Era il Badia dei badiesi, quello che poi ha vinto il campionato 99/2000 di Seconda categoria, appunto con Daniele Azzi in panchina. Un esordio subito vincente come allenatore, in una stagione in cui Daniele ha dato diverse volte il suo apporto anche come calciatore.
Calcisticamente nato a Badia, sono stati Danilo 'Vecia' Vanin e Roberto Chieregato a tenere a battesimo quel ragazzino. Quattro anni in quel Badia , poi per Daniele la grande avventura alla Spal. Ne parliamo con Daniele in una serata successiva, a dicembre in pizzeria coi suoi giocatori:  " Alla Spal c'erano con me altri due polesani, Albiero e Zagatti - ricorda Daniele - una Spal importante nel calcio nazionale".
Quattro anni è durato la trafila di Azzi nelle giovanili spalline. Dagli Allievi alla Primavera (in foto, secondo da dx accosciato, con la Spal di capitan Albiero al torneo di Viareggio 1977), sempre a un passo da quel grande salto che per Daniele (classe 1959) è rimasto un miraggio. L'ultima speranza si può dire sia andata bruciata nella stagione 78/79, quella giocata in serie D nell'Argentana, una specie di succursale della Spal.
Una specie di cartina di tornasole per rientrare nel grande giro.

 

 

Invece a 20 anni, l'attaccante Daniele Azzi  , nella stagione 79/80 rientra in terra polesana, alla Lendinarese del presidente Zoppellari che gioca in Promozione. Alla società biancorossa Daniele arriva assieme al mediano Stecchi, mentre all'Argentana del presidente Mazzanti , figlio del presidente della Spal, ci va Lauro Marini.
Segnerà 5 reti Daniele, ma fa buona sponda ai goleador Zanaga e Giuriola, tanto che Fasiol lo storico lendinarese , in quella stagione gli da la palma del migliore. Campionato di centro classifica però per la Lendinarese allenata da Pomaro, mentre il Rovigo di Spolaore risulterà secondo alle spalle del Sommacampagna. La stessa cosa sarà per Azzi e la Lendinarese anche nella stagione 80/81, quando non riuscirà a spiccare il volo neppure dopo che in panchina Vecchi sarà sostituito da Nini Costantini. Per contro sia il Rovigo di Spolaore che il Contarina saranno promosse in serie D.
Dalla stagione 81/82 Azzi ormai centrocampista sarà alla Tagliolese allenata in Prima categoria da Vecchi, uno che conosce bene Daniele. Purtroppo quel campionato lo vincerà lo Scardovari mentre alla Tagliolese brucerà il secondo posto, mentre nel contempo la Lendinarese subirà l'amarezza della retrocessione. Anche nella stagione 82/83 Daniele e la Tagliolese allenata da Vecchi saranno forti, ma saranno ancora secondi, dietro il troppo forte Cavarzere.
Finalmente nella stagione 83/84 la Tagliolese del presidente Pregnolato centrerà l'obiettivo con Marchiani in panchina: vittoria e salto in Promozione.
Daniele a Taglio di Po si è ambientato bene ed è considerato, tanto da restarci anche nei due successivi anni giocati in Promozione. Nella stagione 84/85, quella vinta dall'Union CS del polesano Carlo Spolaore, il nostro Azzi nella Tagliolese del presidente Pregnolato, dopo il cambio in panchina da Marchiani a Pomaro, trova il 12° posto finale che vale la salvezza.

 

 

A quei tempi la Promozione era una categoria appena al di sotto della serie D e tanto basta ad inquadrarne il livello tecnico elevato.
Ovviamente per restarci diventava oneroso e dispendioso, la qual cosa era di difficile attuazione per un paese come Taglio di Po.
Una situazione che Azzi ha vissuto direttamente nella stagione 85/86, quando la Tagliolese allenata prima da Pomaro e poi da Vecchi non è riuscita ad evitare la retrocessione in Prima categoria. Impossibile competere con società come lo Schio, dominatore del campionato.
Ma le qualità del 26enne centrocampista Daniele Azzi sono ancora elevate e riconosciute. Per questo lo troveremo in Emilia dall' 86/87 , per quattro stagioni nel Bo.Ca. di Veronesi dove gioca tre campionati in Promozione e uno in CND. Per questo lo troveremo poi per due stagioni al Molinella dove gioca un campionato in Promozione e uno in Eccellenza.
Differenze rispetto al calcio polesano? Ecco l'analisi di Azzi:"Il livello professionale in Emilia era ottimo, le società curavano l'organizzazione nei minimi particolari, rispetto al Polesine prevaleva il livello tecnico rispetto all'agonismo".
Tutte condizioni che fanno durare più a lungo l'attività di un calciatore, a maggior ragione per un centrocampista tecnico come Azzi.
Così lo troveremo ancora in Emilia, nel Migliarino allenato da Zuccatelli, quattro stagioni per un'escalation dalla Seconda categoria, poi due anni in Prima e uno in Promozione.
Per la mentalità emiliana un centrocampista come Azzi trova sempre spazio.
Infatti, Daniele Azzi giocherà nel 96/97 la sua ultima stagione nell'Oltrepo, alla Giacomense in Prima categoria, anche se l'età non è più verde come i campi emiliani.
Ma per Azzi 37 anni non sono sufficienti per attaccare le scarpe al chiodo. Magari servono per giocare più vicino a casa.
Ed è quello che fa nella stagione 97/98 accettando di andare alla Fiessese del presidente Grazzi e del ds Adriano Poli, in Prima categoria. In una società dove la presenza dell'altro vecchietto Catozzo dimostra il fatto che c'è ancora gente che distingue la classe dall'acqua.
Fisico ancora asciutto,  il centrocampista Daniele Azzi farà nell'Eridano , in Prima categoria 98/99, la sua ultima stagione distante da Badia.
Il fatto che Daniele abbia conseguito il patentino di allenatore fa sì che Giancarlo Bendin lo chiami sulla panchina del suo Badia . E nella stagione 99/2000 , giocando anche diverse partite, il Badia di Daniele Azzi vince il campionato di Seconda ritornando finalmente in Prima categoria, con una squadra fatta di badiesi ritornati alla casa madre dalle società limitrofe.
Praticamente come da pronostico , ma soprattutto per quella voglia di 'vincere per la città', sia Daniele Azzi e i suoi giocatori, quella sera di dicembre in pizzeria a Badia, hanno più volte sottolineato, da Bacchiega a Scanavacca a Zanni, gente d'esperienza maturata in categorie superiori, con la Villanovese e con la Lendinarese, ma anche Valdagno e Fiessese.
Sta di fatto che, da allora, sia Azzi che il Badia sono rimasti in alto, anche quando ognuno ha preso la sua strada.
In particolare Daniele è tornato al servizio di una professionalità elevata, prima nell'ambiente del settore giovanile della Spal e poi alle dipendenze del Milan che si è avvalso delle sue 'conoscenze' per affidargli il ruolo di osservatore.
Che poi un mese fa , dopo la conquista dello scudetto da parte dell'Inter, con Daniele si sia mixato 'maglia nerazzurra del centenario' coi suoi programmi 'stage -campus giovanili' ai lidi ferraresi, beh è stato altresì un modo 'sportivo' per riallacciare quel filo del discorso calcistico al quale basta una telefonata per …allungare la vita.>>


PRIMA APPENDICE NEWS ( di Luciano Cazzanti, by La Gazzetta di Ferrara ) / OSSERVATORIO  : IL TALENTO DI AZZI

<< Cari amici,
nei rari momenti di relax mi piace passeggiare per Ferrara; e spesso incontro ragazzi che erano al settore giovanile della Spal dieci, quindici anni fa.
Li vedo con moglie e figli, e quando mi incontrano mi fanno festa, cosa che io contraccambio di cuore.
Molti di questi ragazzi avevano qualità tecniche ed agonistiche non comuni, ma qualcosa li ha bloccati quando erano vicini al <<grande passo>> per mettere piede in prima squadra.
Tra i tanti ragazzi che ho portato alla Spal ( sono centinaia) , oggi parliamo di un bravissimo ragazzo sia come uomo che come calciatore, che nel calcio professionistico non ha avuto fortuna: si tratta di Daniele Azzi, che è anche collaboratore de <<La Gazzetta>>.
Eravamo nel 1973 ed io, con la mia vecchia Fiat 600, tutti i sabati mi spingevo in provincia di Rovigo, mentre la domenica osservavo i ragazzi di Ferrara. Un sabato di autunno andai a Lendinara, per vedere la partita tra i locali ed il Vangadizza, valido per i campionati <<Giovanissimi>>. Nel secondo tempo entrò in campo per il Vangadizza un ragazzo con il fisico eccezionale per l’età, avendo Daniele 14 anni. Possedeva un sinistro micidiale, una buona tecnica e notevole fantasia. Al termine della partita parlai con i dirigenti della società, Daniele fu entusiasta di un suo eventuale passaggio alla Spal, cosa che avvenne l’anno successivo.
Daniele abitava a Badia Polesine, ed oveva prendere due treni per arrivare a Ferrara. Ricordo come fosse ieri il suo primo giorno di allenamento, finito il quale come sempre tutti se ne vanno. Io allora lavoravo fuori provincia, e quando arrivavo a Ferrara correvo subito al Centro. Quella sera vidi nei viali della circonvallazione un ragazzino con la borsa della Spal che se ne stava seduto: era Daniele. Provai una stretta al cuore nel vederlo in mezzo alla strada. Gli chiesi perché era lì, e mi rispose che aveva perso il treno. Girai la mia seicento e lo portai subito a casa. Quanti sacrifici fece Daniele in quei mesi. Un giorno suo padre mi disse che se Daniele non rimaneva a Ferrara al Centro, l’avrebbe tenuto a casa. Presi il coraggio di proporre al presidente Mazza la cosa, quindi andai nel suo ufficio assieme al padre del ragazzo: era una impresa difficile, perché al Centro vivevano solo ragazzi che abitavano lontano. Però trovi le parole giuste, inoltre Mazza aveva fiducia in me, ed il risultato fu che Azzi venne a vivere al Centro tra la sorpresa generale, con i vari Albiero, Domini, Innocenti ecc.
Gli anni al Centro per Daniele furono molto importanti per la sua formazione di uomo e calciatore. Non ha avuto fortuna nel grande calcio, ma continua a giocare, ed è una colonna del Bo.Ca., squadra di Promozione di Bologna.
Cresciuto con Albiero, Domini, Fabbri, tutti i ragazzi che hanno giocato in serie A, anche se non ha raggiunto i loro livelli è rimasto un amico per tutti.>>        


SECONDA APPENDICE NEWS ( Il Gazzettino) / DANIELE AZZI, UN BADIESE CON IL CALCIO NEL SANGUE
( Una <<promessa>> che vuole maturare )/
<< E’ d’estate che tutti ritornano al <<paese natio>> per rivedere i parenti, gli amici, e per raccontare dei successi ottenuti nella lontana Milano o nella sabauda Torino. Anche ieri ci è capitato di incontrare una vecchia conoscenza, beh! a dire il vero non proprio vecchia perché i 19 anni verranno fra pochi giorni, che sta vivendo gli anni dalla giovinezza alla maturità calcistica. Parliamo di Daniele Azzi classe 1959 nato calcisticamente a badia e allevato nelle file della Spal, Viene sempre d’state a Badia e lo troviamo passeggiare con il suo fare dinoccolato e pensoso: ogni anno è più maturo e convincente. Cerchiamo di farci raccontare come va la sua carriera di calciatore nato promessa a Badia nelle file del Vangadizza.
<< E’ appunto nel Vangadizza che ho tirato i primi calci in una squadra vera e propria – esordisce Daniele – la squadra dell’oratorio allenata da <<Vecia>> vanin già allievo del grande Ottorino Verzaro <<el Toro>> e guidata da don Antonio e Roberto Chieregato. A 14 anni il signor Cazzanti osservatore della Spal, dopo due provini mi porta a Ferrara>>.

 

<< A Ferrara vengo alloggiato al Centro Addestramento Giovanile Spal – continua Daniele – dove studio come operatore turistico fino a quest’anno raggiungendo il Diploma. Calcisticamente non ho ancora un ruolo fisso e passo dall’ala sinistra degli anni a Badia , all’ala tornante, a centrocampista e all’occorrenza anche libero.  Ho vinto il campionato provinciale e regionale Allievi. Raggiungiamo due volte la semifinale nazionale e veniamo sconfitti prima dalla Roma di Ugolotti e Casaroli di misura, e poi dal Como. Dalla squadra Berretti passo, assieme a molti altri, alla Primavera ma è nella Berretti che arriviamo alla finale nazionale che perdiamo con il Marsala. Ho giocato anche a Viareggio e contro la Juventus ho segnato due gol. Nei 4 campionati disputati nelle file della Spal ho segnato 50 gol che, tutto sommato, ho giocato non sempre in ruoli di punta, mi sembrano un buon biglietto da visita>>.
Affrontiamo l discorso del futuro.
<<Sono cosciente – aggiunge Daniele – di non avere un fisico eccezionale e di colpire solo di sinistro, ma ho anche dalla mia un buon colpo di testa e molta resistenza sia alla fatica sia nei contrasti, per cui credo che finirò per collocarmi nei ruoli di centrocampo oppure immediatamente adiacenti, alla Causio o Claudio Sala, tanto per intenderci. Quest’anno ho desiderato che la Spal mi cedesse a qualche squadra di serie C o D, in modo da farmi le ossa e caso mai ritornare a Ferrara più maturo. Sono stato accontentato e dopo lo sfumato passaggio al Crotone in serie C ( sono arrivati i carabinieri all’Hilton) sono stato ceduto all’Argentana in serie D. Oggi punto tutto sul calcio e voglio arrivare il più avanti possibile, per questo accetto di giocare in serie D e, anche se per molti può sembrare un declassamento, per me è la ricerca di uno stimolo e di una maturità che le squadre giovanili, anche di squadre madri titolari, non possono dare>>.

 

 

TERZA APPENDICE NEWS ( di Michele Zerbini by La Gazzetta di Ferrara) / DILETTANTE IN PRIMO PIANO / DANIELE AZZI /UN SINISTRO VELLUTATO ED IULLUMINANTE REGIA
( Gioca nel Boca di Bologna come uomo d’ordine )

Daniele Azzi, centrocampista del Boca Bologna, società militante in Promozione, girone B, è il dilettante in primo piano di cui ci occuperemo questa settimana.
Nato il 22 agosto 1959 a badia Polesine, in provincia di Rovigo, si può considerare a tutti gli effetti un ferrarese adottivo..
Infatti a soli 14 anni, nel lontano 1975, venne acquistato dalla Spal, trasferendosi al pensionato del Centro Addestramento di via Copparo.
Nella stessa annata disputa il campionato Allievi regionali insieme ai poi famosi Domini, Albiero, Zagatti, Brunello e tanti altri eccezionali ragazzi meno fortunati, alla guida della squadre c’era Ermanno Tarabbia che portò la sua truppa al traguardo finale di un terzo posto nazionale dietro al Fiorentina e Roma.
Naturalmente le soddisfazioni di <<Lele>> non si fermarono al primo anno, infatti trascorse parecchie altre annate alla corte di Mazza, prima di essere ceduto all’Argentana, per disputare il campionato di Promozione. Poi fu Landinarese, Tagliolese ed infine Boca Sparta, tutti campionati disputati ad alto rendimento.

Parliamo del tuo campionato in corso..

<<Siamo secondi, giochiamo bene, speriamo di migliorare ancora. Le insidie sono tante>>.

Quali obiettivi ti poni per l’immediato futuro?
<< Finché sto bene così, voglio giocare, voglio vivere giorno per giorno>>.

Ti attirerebbe l’idea di allenare un settore giovanile?
<< Per ora no. Sono poco paziente>>.

I tuoi pregi e i tuoi difetti…
<< Ho un buon sinistro, di conseguenza non ho un buon destro>>.

 

 

Cosa cambieresti nel calcio dilettantistico di oggi?
<< Cambierei il periodo dei campionati, giocherei da marzo a novembre con agosto di sosta. Ci sarebbero molte più persone a seguire le partite e sicuramente non ci sarebbero sospensioni per  nebbia o neve>>.

Oltre a giocare cosa fai nella vita?
<<Lavoro all’Uls, seguo handicappati e tossicodipendenti>>:

La tua famiglia ti ha sostenuto in questa scelta?
<< Sono venuto vi da casa a 14 anni  ci sono ancora, più sostenuto di così…>>.

Secondo te, è più difficile fare l’allenatore o giocare al calcio?
<<Sicuramente l’allenatore. Giocando devi rendere conto a te stesso, allenando devi penare a 16 persone>>.

Vuoi bene al calcio?
<< Ho 30 anni, gioco da quando ne avevo 10. Dopo 20 anni credo di poter dire che gli voglio bene>>.

Qual è secondo te il fascino maggiore del calcio?
<<Quando la palla entra in rete, nella porta avversaria naturalmente>>.

Per quale squadra sei tifoso? 
<< Inter dalla testa ai piedi, devo dire però, mio malgrado che la zona di sacchi mi esalta>>.

La tua tattica ideale…
<<Forse è utopia, ma passare dalla zona a uomo durante una gara a seconda delle esigenze. Sarebbe il massimo>>.

Coa ne pensi degli arbitri dilettanti?
<< Che hanno una grande passione>>.

A scuola come te la cavi?
<< Mi sono diplomato. Ma non ero un buon studente>>.

Sei sposato, hai figli, riesci a coniugare lavoro, calcio e famiglia?
<< Sono sposato, ho due bambine, ma mia moglie ed io ci aiutiamo molto. E poi , lei e le bimbe sono le mie più grandi tifose>>.

Che voto daresti al calcio di oggi, quello dilettante?
<<  Darei un bel 10, perché fanno tutti dei sacrifici enormi per stare a galla>>.

 


 

QUARTA APPENDICE NEWS ( di Michele Zerbini by La Gazzetta di Ferrara) / L’AFFASCINANTE VIAGGIO DEL BO.CA SPARTA OLTREOCEANO / TRIONFO A SAINT LOUIS/ UNA PAGINA DA RICORDARE

<<Bologna captures tourney>>, è il titolo apparso sul quotidiano locale Soccer di Saint Louis, sito naturalmente negli Stati Uniti d’America.
Sì, proprio nel nuovo continente, dove la squadra bolognese del Bo.Ca. Sparta è volata per partecipare e trionfare in un torneo di calcio internazionale a cui era stata invitata. L’esperienza del soccer americano è stata entusiasmante e coinvolgente per tutta la comitiva felsinea guidata da mister Veronesi, il viaggio americano, oltre che di piacere è risultato produttivo anche sotto l’aspetto del risultato finale.  I giallorossi hanno battuto nella finalissima del torneo i tedeschi dello Stoccarda davanti a quattromila spettatori. Come si sa dal gioco del calcio gli americani non sono mai stati attratti, nonostante si stia facendo di tutto per farlo decollare.
La partecipazione ai mondiali di calcio italiani della nazionale statunitense forse scioglierà in parte la fredda popolazione, ma ci vorranno molti anni ancora per far lievitare questo, per ora, modesto interesse.
Il Bo.Ca. coi suoi due ferraresi Azzi e Negri ha comunque dimostrato come il livello calcistico americano sia ancora piuttosto basso. Forse paragonare la massima serie americana alla nostra Promozione potrebbe essere fin troppo riduttivo, ma certo il divario tra il professionismo calcistico e quello di altri sport famosi è ancora molto elevato e, rispetto ai paesi europei la differenza è ancora più marcata.
Daniele Azzi, capitano di lungo corso, all’indomani dell’arrivo in terra italiana è venuto a trovarci alla Gazzetta e ci ha brevemente illustrato l’esperienza:<< quello che più mi ha impressionato degli Stati Uniti , limitatamente a St. Louis, è l’immensità degli spazi, e nonostante siano conosciutissime le manie di grandezza americane, direi che solamente andandoci ci si può rendere conto. Grandi stadi, terreni incredibili, insomma rispetto a noi almeno sotto questo profilo sono avanti anni luce>>.

 


 

QUINTA APPENDICE NEWS ( di Paolo Aguzzoni by Il Gazzettino 29.08.1999)/ DANIELE AZZI GUIDERA’ IL BADIA
<< Daniele Azzi sarà il nuovo allenatore dell’Us Calcio Badia Polesine, lo annuncia un comunicato della società biancazzurra che ha concluso un travaglio durato molte settimane. Al terzo colpo è arrivata la scelta.
A fine campionato, sembrava scontata la conferma di Ermes Tomaini che però è rimasto a piedi, al suo posto ecco spuntare il nome di Antonio Moreno Marini : per lui si prospettava un ritorno dopo la vittoria nel campionato 1994-95 e il siluramento dell’anno successivo. Invece anche questa candidatura è caduta finché il tam- tam su Azzi si è fatto più insistente. Il comunicato datato 8 agosto , dell’US Badia parte dall’assemblea generale del 29 giugno scorso quando è stato eletto il nuovo direttivo.
Per l’ottavo anno consecutivo è ancora presidente Giancarlo Bendin che si ritrova al suo fianco il vicepresidente Gianfranco Milan, segretario sarà Franco Poli, due i direttori sportivi, il confermato Lino Moretti e il nuovo Guy Bihacine, cassiere Giovanni Tosetti, responsabile del Settore giovanile Giovanni Tosetti, Luciano Ferrati, Alessandro Boldrin e Daniele Stefani, il consiglio è completato da Pascal Baratella, Fabio Milan e Osvaldo Soffiato.
Il 19 luglio il direttivo è tornato a riunirsi, ha discusso moltissimo, ha sanato forti divergenze interne ed infine ha approvato programmi e quadro economico. Quindi l’ufficializzazione di Daniele Azzi che sederà sulla panchina biancazzurra, ma potrà anche scendere in campo.
Novità pure sul fronte dei giocatori. << Azzi è un badiese purosangue – spiega il presidente Bendin – e il suo è un gradito ritorno dopo anni di assenza calcistica in biancazzurro. I giocatori sono stati quasi tutti riconfermati, eccetto due casi (Zen e Scanavacca, ndr) ancora in via di definizione. Ci sono due nuovi arrivi : Stefano Bettarello , classe 1972 attaccante, e Alessandro Salvadori difensore classe 1969. Potrebbe maturare il rientro di Eddy Bacchiega : manca la sua firma, ma ci auguriamo che possa far parte della nostra famiglia. Ci sarà l’inserimento definitivo di un paio di ragazzi della Juniores campione provinciale 1998-99. Gli allenamenti inizieranno il 23 agosto alle 19.30 al Caenazzo>>.

 

 

 

 

EXTRATIME by SS/ La cover è per Daniele Azzi biancorosse nella Lendinarese.
Per quanto riguarda la sua fotogallery partiamo dalla Spal 76-77 ( allenatore Ottavio Bugatti) partecipante al Torneo di Viareggio, con in piedi da sx, Bertaglia, Caputo, Brunello, Dean, Ghisellini, Albiero ( cap); accosciati Domini, Vaccari, Farinelli, Azzi, Innocenti

A seguire la Lendinarese campionato di Promozione 1980/81 ( allenata da Vecchi) con in piedi da sx Giuriola, Previato, Azzi, Galvani, Tosi, Merlo/cap; accosciati Brognara, Targa,  Protti, Turcato,  Rando.
Della Tagliolese winner campionato 1983/84 ( con Azzi giusto in centro nella fila in alto) dico solo che …l’abbiamo già presentata altre volte su questo sito abbinata alla STORY targate, Marchiani, Cester, Rosestolato e quel Gianni Poi di cui vi ho parlato nell’incipit.
Infine come ulteriore photo vi propongo by little flash il Badia 1999/2000, del presidente Bendin e dei ds Moretti e Blachine. Con in piedi da sx: Nibale ( prep port), Terazzan( dir), Viaro (mass), Moschetta, Pepe, Scanavacca, Sanna ( vice all), Azzi Daniele ( all), Cavazzana, Salvadori, Bacchiega, Carbonin, Fozzati, Antonioli; accosciati: Zennaro, Coraini, Candian, Bettarello, Baratella, Roveron, Poli, Trambaiolo A.

 


 

E, con riferimento alle ultime foto squadre trasmesseci dallo stesso Daniele Azzi ecco alcune speciali certificazioni del suo giocare in Emilia Romagna.

E cioè due speciali squadre della Spal di Azzi nel Settore Giovanile ( vedi anche Luciano Cazzanti primo da sx) , all'epoca anche dei polesani Albiero e Zagatti in foto.

Quindi le foto delle tre compagini emiliane ( cioè il Boca in montagna, più il Molinella sia in maglia bianca che rossoblu) nelle quali troviamo ancora protagonista Azzi, fino a chiudere con Daniele in team con le Vecchie Glorie della Spal.


23.06.2008

Sergio Sottovia
www.polesinesport.it