Baseball Softball Rovigo “Un’avventura lunga 50 anni… e più” , by Raffaello Franco Libro Story ( 1^ PARTE)/ Dai mitici INDIANS 1952 ai Green Sleaves, White Sox, Outsider …up to Serie B 1999 con Reinoso e Taschin; e Softball-Girls 1976!


Della lunga storia del Baseball & Softball a Rovigo vi abbiamo già raccontato tante cose, sempre grazie a Raffaello Franco. Adesso che la Storia è diventata “Un’avventura lunga 50 anni…e più” , come da titolo significativo del libro scritto proprio da Raffaello Franco, ve la raccontiamo nella sua completezza, strutturando la Storia in due Puntate.

Giusto perché è una storia ‘prototipo’ , base di lancio ‘diamante’ in Polesine ma di valore internazionale, come dimostrato anche nella ampia fotogallery che per esigenze di spazio non poteva essere pubblicata sul citato Libro Story, ma che è anche base per ulteriori nostri commenti in calce nel nostro tradizionale Extratime in abbinata alle didascalie relative. 

Basta solo precisare che questa PRIMA PUNTATA va dalle origini al Terzo Millennio, partendo dall’epoca dei mitici INDIANS apripista a Rovigo , ma costretti a rinunciare al loro esordio nel Campionato di Serie C a causa della “Grande Alluvione del 1951” che mise in ginocchio tutto il Polesine.

Ma il Libro Story written by Raffaello Franco non ha bisogno di ulteriori ‘presentazioni’, perché questa PRIMA PUNTATA ve la proponiamo completa  anche della PREFAZIONE scritta dal sottoscritto Sergio Sottovia, oltre che dei “Saluti” Istituzionali.

Partendo dal presidente Alessandro Boniolo , sulla tolda di comando BSC a partire dal 2001 e integrato, in questa Prima Puntata, dai Saluti dei noti ‘istituzionali’ Luca Zaia, Cristiano Corrazzari,  Enrico Ferrarese, Edoardo Gaffeo, Erika Alberghini, Giovanni Malagò , oltre che dalle “Voci della Storia” targata BSC Rovigo.

Cioè , in sequenza cronologica, una serie di Principali Protagonisti  che hanno fatto la Storia sia del baseball che del Softball a Rovigo appunto dalle origini fino al Terzo Millennio, quando la squadra allenata da Reinoso nel 1999 e con Lucio Taschin giocatore  sul ‘diamante ‘  , perché ‘tornato’ a Rovigo dopo essere stato protagonista sui grandi palcoscenici nazionali.

A questo punto, spiegato come sono state strutturate in sequenza le due puntate della storia targata BSC ROVIGO, passo la parola al Libro Story written by Raffaello Franco , precisando in anteprima , per la cronaca e per la storia i nomi dei vari PRESIDENTI che in sequenza sono: Eugenio Donato ( White Sox, 1972-1975) , Roberto Rigolin ( White Sox, 1986), Enrico Buson ( Outsider Baseball Rovigo, 1977), Egidio Bovo ( Outsider Baseball Rovigo, 1978), Alberto Osti ( B. C. Rovigo, 1979),  Guido Ferro ( B.C. Rovigo, 1980 -1984) , Luca Avanzi ( ACSI B.C. Rovigo, 1985), Carlo Bergamo ( ACSI B.C. Rovigo, 1986),  Pietro Spadafora ( B.C. Rovigo, 1987-1989), Gennaro Piscopo ( B.C. Rovigo, 1990 – 1991), Emanuela Sturaro ( B.C. Rovigo, 1991), Edgardo Zamboni ( B.C. Rovigo, 1992- 1994), Domenico Moschetto ( B.S.C. Rovigo, 1995-2000), infine Alessandro Boniolo ( B.S.C. Rovigo , 2001 - …a tutt’oggi).

 

 

 

PRIMA PUNTATA DAL LIBRO STORY WRITTEN BY RAFFAELLO FRANCO/  

SALUTI / ALESSANDRO BONIOLO / Presidente Baseball Softball Club Rovigo

<< Più l’età avanza, più spesso mi accorgo di soffermarmi a ripercorrere , con la mente, gli accadimenti che hanno caratterizzato la mia vita, ed in particolare il mio impegno nella ormai ultraventennale esperienza nella Presidenza della ASD Baseball Softball Club Rovigo.

Ricorre, quest’anno, il 50° Anniversario della costituzione di questa Società sportiva, e gli avvenimenti vissuti mi scorrono veloci e si ripropongono sempre: ogni volta più vividi i ricordi belli e sempre più sbiaditi quelli meno belli.

Tante sono le emozioni provate. Tante le soddisfazioni ottenute. Qualche malinconia.

La fiducia, incommensurabile, che i genitori ci dimostrano nell’affidarci i loro figli, la gioia dei ragazzi, la soddisfazione degli sponsors: sono traguardi raggiunti e trampolino di lancio per impegni futuri, sempre più vicini ai ragazzi , sempre più di supporto alle famiglie.

Un doveroso ringraziamento , dal più profondo dell’animo, a tutti coloro che , con il loro prezioso apporto, hanno reso possibile quanto è stato fatto in questi primi 50 anni.

L’Avventura continua! >> 

 

 

 

PREFAZIONE DI SERGIO SOTTOVIA ( by Libro “Un’avventura lunga 50 anni…e più” )/  ROVIGO BASEBALL & SOFTBALL/ UN’AVVENTURA LUNGA 50 ANNI…..E PIU’ 

In Italia il baseball è sport di nicchia, ma nel mondo è una disciplina di straordinario impatto socio-economico oltre che culturale e mediatico.

Ma da protagonista assoluto nella ‘nicchia’ italiana c’è di sicuro la BSC ROVIGO, che quest’anno festeggia i 50 anni di “vita” nel baseball e una escalation che nella disciplina del “batti e corri” l’ha portata ad essere ‘società prototipo’ in Italia sia come baseball che come softball, grazie a “Piccoli Grandi Uomini/Donne” che hanno sognato in grande, puntando su sé stessi al di là delle problematiche contingenti.

Per questo la pubblicazione del libro story by BSC ROVIGO written by Raffaello Franco, in abbinata alla Festa per i 50 anni della società, è un fatto speciale e merita considerazione e il ‘benvenuto’ da parte dei massimi rappresentanti regionali e nazionali, sia sportivi che Istituzionali.

Poi… stamattina mi ha chiamato lo stesso Raffaello Franco chiedendomi, in accordo con Lucio Taschin anima storica della BSC Rovigo e Delegato Coni Rovigo, di fare questa ‘presentazione’ trasmettendomi il libro ( che ho letto subito) parlandomi altresì dei festeggiamenti e i Personaggi coinvolti.

Segnalandomi peraltro come venerdì 26 agosto in Piazza Vittorio Emanuele II, la serata sarebbe diventata un evento – show con un coinvolgimento interdisciplinare a tutto campo per lo Sport rodigino e Made in Polesine.

Detto che conosco bene la passione sportiva ‘propositiva’ di Raffaello Franco anche come ‘cantastorie’ di Personaggi raccontati con passione e competenza da ‘Franz’ anche sul sito PolesineSport, mi sento di dire liberamente che anche in questo Libro, come nel suo precedente sullo Sport Gaelico, racconta fatti, date e personaggi, nella loro ‘dimensione umana’ oltre che in escalation.

Senza dimenticare di ‘spiegare’ quindi le varie difficoltà personali e societarie della BSC ROVIGO dello storico presidente Boniolo, in un habitat come il Polesine, dove solo la caparbietà e la pazienza di Lucio Taschin & Friends ha potuto concretizzare con tanti successi quella escalation partita in versione ‘poveri ma belli’ ben 50 anni fa.

Ma ci sono alcuni altri elementi ‘caratterizzanti’ della vita sportiva della BSC Rovigo che voglio sottolineare, perché danno una ‘anima’ alle imprese del baseball/softball rodigino, tanto più che le ho potute ‘considerare’ in modo speciale per motivi diversi.

Infatti ricordo bene le ‘emozioni’ vissute durante la famose partite ‘decisive’ vs Palfinger Reggio Emilia  ( settembre 2012) quando , dopo aver visto la partita sul ‘vecchio Diamante’ fianco a fianco con Alberto Malengo e Fortunato Crepaldi  ‘genitori interessati’ visto i figli in campo, scrissi un reportage elogiativo ma agrodolce ( Ah la 'finale scudetto' persa vs Palfinger R.E.!!! Era d’estate, era Serie A. Peccato, ora senza spogliatoi la Bsc Rovigo "lascia" la Serie A!!!) .

Come ricordo bene le prime visite fatte sia sul vecchio che sul nuovo ‘Diamante’ ad entrambi i fratelli Crepaldi ( anche quando Filippo e Lorenzo erano avversari, perché ci tenevo a salutarli nel nome del padre …).

 

 

 

Come ricordo bene la lunga intervista che ho fatto più recentemente a ‘pitcher’ Filippo Crepaldi per poi raccontarne la sua Big Story come sportivo di caratura mondiale nel libro del Panathlon Rovigo tra i “Campioni & Azzurri d’Italia”  ( insieme agli Olimpici & Paralimpici) , giusto per onorare sia la sua carriera che quella della BSC ROVIGO del suo periodo.

Dove la progettualità societaria ha sempre ‘capitalizzato’, per scelta strategica e lungimirante dei suoi Dirigenti, quelle conoscenze speciali che hanno i tecnici statunitensi e cubani, e che …hanno fatto la Storia della BSC Rovigo coi loro insegnamenti.

Tutte storie che Raffaello Franco conosce meglio di me e che racconta nel Libro story , compresi aneddoti di ‘vita personale’ , per personaggi speciali che mi ha fatto incontrare anche recentemente’ , da Lorenzo Zago ad altri ‘old’ storici, tra cui Robert ‘Bob’ Brandi che ho incontrato/intervistato un mese fa a casa di Fortunato Crepaldi, presente anche Andrea Perosa, ‘interprete’ anche delle sue ‘invenzioni’ e …sfumature americane tra MLB e casa Bsc Rovigo. 

Ecco, anche per questo faccio volentieri questa presentazione/ saluto per il libro scritto da Raffaello Franco, ricordando altresì ‘quella volta’ che mi ha convocato per una ‘presentazione’ BSC ROVIGO d’inizio stagione della squadra di Softball dove Sara Avanzi era già una ‘stella’ della nazionale e suo padre Luca Avanzi l’eterno tecnico-dirigente.

Ma riagganciandomi all’incipit e all’importanza ‘internazionale’ sia della BSC ROVIGO che della disciplina del “batti e corri” nella sua evoluzione storica , anche pro solidarietà e precursore di integrazione ( vedi attività pro ciechi-ipovedenti) e pro parità di genere, voglio ricordare che il BASEBALL , dopo essere stato ‘dimostrativo’ già nel 1900, e altre 6 volte da allora, è approdato alla dignità olimpica a Barcellona 1992.

 

 

 

Dove guarda caso vinse Cuba davanti a Taipei/Taiwan e Giappone, con l’Italia arrivata 7^, battuta da Cuba 18-1, dagli Stati Uniti  10-0 ( non  potevano partecipare le stelle della Major League) , da Portorico 2-0, dal Giappone 13-3, poi unica vittoria 14-4 vs Spagna, infine battuta ancora 7-5 dalla Repubblica Dominicana.

Quanto sia stata importante la scelta della BSC ROVIGO di portare ‘tecnici statunitensi o cubani’ lo dimostra anche la caratura mondiale di CUBA arrivata alle Olimpiadi di Barcellona 1992 con questo pedigree “Cuba ha vinto le precedenti 12 edizioni dei mondiali dilettanti , a partire dal 1969, e ha perso un solo match su 65 nelle precedenti 7 stagioni; domina con un aggregato di 95-16, media battuta 0.404, dopo essere stata tenuta in scacco dagli USA nei primi tre inning della semifinale, poi vinta dai cubani 6-1. In finale , Cuba ha battuto il Giappone 13-9 “.

Capite quanto sia stata lungimirante la ‘Dirigenza’ targata BSC Rovigo?

E se in questi giorni la giovane rossoblù Greta Vescovo ( come in precedenza tanti altri atleti citati by R.F. nel libro) è stata convocata dall’head coach Maristella Perizzolo con le azzurrine dell’Italia  Under 15 di softball per i prossimi Europei di categoria in Olanda, beh questa è solo la conferma e un altro punto di partenza per nuovi successi ‘sognati/progettati’.

Tanto più che la BSC ROVIGO , grazie alle sue 13 squadre da … Diamante, vuole essere protagonista , dal Mini baseball fino alla serie A, in tutto il panorama federale; quindi ‘punta di diamante’ , oltre che come Dirigenti e Lucio Taschin international, anche con i suoi atleti in maglia azzurra.

 

 

 

MAIN NEWS – BSC ROVIGO STORY ( di Raffaello Franco, by Libro “Un’avventura lunga 50 anni…e più” )/ ROVIGO BASEBALL & SOFTBALL/ UN’AVVENTURA LUNGA 50 ANNI…..E PIU’ ( di Raffaello Franco ) / PRIMA PARTE : DALLE ORIGINI AL TERZO MILLENNIO

Sabato, ore 02.00 del 22 Gennaio 1944. Mare calmo e condizioni climatiche ottimali. Le truppe angloamericane del VI Corpo d’Armata, poste agli ordini del generale statunitense John Porter Lucas, diedero avvio alla prima fase dell’operazione Shingle. 

Lo sbarco anfibio, condotto sulla costa tirrenica antistante gli abitati di Anzio e Nettuno, aveva come obiettivo primario quello di creare una testa di ponte alle spalle dell’inespugnabile Linea Gustav tenuta dai tedeschi. Lo stato maggiore alleato era consapevole del fatto che, la riuscita dello sbarco, avrebbe distolto ingenti forze dal fronte di Cassino ed avrebbe permesso alla V Armata del generale Mark Wayne Clark di sfondare, spalancando così di fatto la strada per Roma.

Nei giorni successivi, nei pochi momenti di tranquillità, man mano che la testa di ponte faticosamente veniva consolidata, nelle retrovie le truppe americane si rilassavano cimentandosi in qualcosa d’insolito e assolutamente sconosciuto ai locali: il baseball. Questo gioco incuriosiva non poco i ragazzi del litorale laziale e risultava davvero molto strano agli occhi di quanti praticavano calcio e ciclismo tifando per i campioni dell’epoca. Per gli uomini di Lucas il baseball rappresentava invece una vera e propria passione viscerale, la stessa che anche oggi alimenta gli statunitensi che orgogliosamente lo definiscono il loro passatempo nazionale. Tra un combattimento e l’altro, i soldati americani lo praticavano tanto che qualcuno iniziò a chiedersi se questi yankee combattessero davvero la guerra con le armi o utilizzando mazze e palline…

Fu così che nel “Bel Paese” la diffusione del gioco del “batti e corri”, andò di pari passo con l’avanzata delle truppe USA impegnate a risalire la penisola nel tentativo di ricacciare le armate tedesche al di là del Brennero.

 

 

 

In realtà il baseball in Italia si era già timidamente affacciato addirittura 60 anni prima. A Livorno, nel gennaio 1884, un’entusiastica Gazzetta Livornese annunciava: “Una disfida fra marinai della fregata americana Lancaster e i marinai della corvetta Guinnebaug”. Successivamente, nel febbraio 1889, due squadre di professionisti statunitensi, una formazione di Chicago ed una selezione “All American”, giunsero in Italia nel corso del tour mondiale organizzato da Al Spalding per giocare alcuni match a Napoli, Roma e Firenze, riscontrando però scarso successo di pubblico ed altrettanto poco interesse nelle cronache dell’epoca. Nel match disputato a Roma, giocato in piazza di Siena nel cuore di Villa Borghese, assistettero annoiati anche Re Umberto I e la Regina Margherita di Savoia che, esclusivamente per puro senso di ospitalità, si interessarono solo brevemente a quanto accadeva in campo.

Dopo quell’esperienza a dir poco disarmante, in Italia si tornò a parlare di baseball solamente nel 1919 quando un adolescente di nome Mario Ottino, rientrato dagli States, portò la rivoluzione sportiva nei prati della periferia di Torino. Mario era nato in un paesino della provincia piemontese nel 1905 e dopo poco emigrò con la famiglia in Nord America. Nel New Jersey imparò ad amare il baseball e rientrato in patria provò a divulgare il verbo di questo gioco particolare. Altri seguirono le orme del paisà con risultati davvero scarsi anche perché, nel frattempo, l’Italia era entrata nell’era Fascista ed il governo ultra nazionalista e autocratico, non era certo propenso a promuovere e sviluppare attività ludiche provenienti d’oltremanica o, tantomeno, d’oltreoceano tant’è vero che sotto la spinta di Augusto Turati, segretario del Partito Nazionale Fascista e successivamente anche presidente del CONI, si tentò addirittura di creare e promuovere un gioco “italianissimo” al quale venne dato il nome di Volata. Questa iniziativa sportiva, che trovava ispirazione nell’harpastum, un gioco di palla dell’Antica Roma molto diffuso tra i legionari che lo utilizzavano per mantenere l’addestramento militare nei rari momenti di pace, nasceva con il chiaro intento di contrastare il successo ottenuto dagli sport di origine anglosassone che stavano prendendo sempre più piede anche nel “Belpaese”.

 

 

 

Con queste premesse, il vero successo del baseball iniziò solo con l’arrivo delle truppe americane nel corso del secondo conflitto mondiale. Ogni cosa che i giovani italiani vedevano fare ai ragazzi inquadrati nell’esercito degli Stati Uniti appariva ai loro occhi come straordinaria, una ventata di libertà e trasgressione da respirare a pieni polmoni e da provare sulla propria pelle nel tentativo di dare una svolta definitiva ad una serie di situazioni davvero difficili in quell’Italia in macerie tutta da ricostruire.

Anche a Rovigo, nel primissimo dopoguerra, alcuni ragazzi guidati da Marcello “Marce” Melani la domenica mattina, dopo la Messa delle 9, si incontravano al “Tre Martiri” per giocare al gioco del baseball. Tanta buona volontà e pochi mezzi a disposizione: alcune mazze, delle palle e qualche guantone recuperati qua e là dalle truppe americane arrivate in Polesine, strumenti comunque sufficienti per passare ore ed ore a giocare. Si segnava al meglio il diamante posizionandone ai vertici dei sacchetti riempiti di sabbia ed il gioco era fatto! Quei pionieri non parteciparono mai a campionati ufficiali. Certo è che disputarono alcune amichevoli affrontando le squadre nate nelle province limitrofe, soprattutto in quella di Padova. Chiamarono la loro squadra Indians Baseball Rovigo e per affrontare le piccole spese di gestione, i più grandi, versavano una quota mensile di lire 100. Tra loro c’erano infatti studenti universitari, catechisti che diffondevano tra i più piccoli oltre che la “Parola di Dio” anche la passione per il baseball e c’era anche chi frequentava ancora i primi anni delle scuole medie superiori e, nonostante le differenze d’età e d’estrazione sociale, tutti erano accomunati dalla medesima passione per questo sport “americano”.

Nel 1951, la “Grande Alluvione” del Po sconvolse il Polesine e scompaginò anche i piani degli Indians Baseball Rovigo che avrebbero debuttato nel campionato di serie C nella successiva primavera. In questo drammatico contesto, gli Indians si inseriscono nel puzzle di questa straziante vicenda. “In uno di quei giorni – si può leggere in un articolo pubblicato nel 1952 sul numero di “Baseball Softball” - la furia delle acque lambì Rovigo e raggiunse una delle tante piccole case della periferia: in quella casa al piano terreno c’era un sacco con nove guanti da baseball, e lì vicino qualche palla, qualche mazza, qualche divisa. Nessuno era in casa in quel momento perché tutti avevano dato la loro opera per fronteggiare il pericolo e si erano portati più avanti nei posti dove maggiormente arrivava l’alluvione.

 

 

 

Così l’acqua salì e sommerse tutto quanto nove ragazzi avevano messo insieme lira per lira, tra sforzi e sacrifici, perché una squadra di più si aggiungesse alla famiglia del baseball italiano. L’acqua rovinò tutto irrimediabilmente: a stento si recuperarono le divise e gli schinieri del catcher, tutto il resto si infracidì. Il sogno dei nove ragazzi di Rovigo, un sogno lungamente accarezzato, si spegneva e forse per sempre. Chi avrebbe ancora avuto la possibilità ed il coraggio di affrontare la spesa occorrente per una nuova e completa attrezzatura della squadra?” 

La domanda dell’autore dell’articolo aveva già una risposta pronta proprio perché fu allora, riporta l’autore stesso, che:”La fraternità sportiva del nostro mondo baseball sbocciò come per incanto in un generale movimento di solidarietà e di aiuto verso i ragazzi di Rovigo tanto duramente colpiti dalla sciagura”. Questo però non bastò per far riprendere l’attività. Il sogno degli Indians Baseball Rovigo svanì come, progressivamente, se ne andarono anche le acque del grande fiume. 

A Rovigo si tornerà a parlare ufficialmente di baseball solo negli anni ’60 quando la squadra dei Green Sleaves, partecipò al campionato interregionale di serie C a dimostrazione del fatto che il seme che gli Indians avevano seminato nel solco del mondo sportivo polesano non era andato perduto ed era finalmente germogliato. È grazie anche a loro se oggi il Baseball Softball Club Rovigo è arrivato a questi livelli d’eccellenza e può vantarsi di essere una delle società sportive più vitali del Polesine.

Chiusa anche la breve esperienza dei Green Sleaves, nel 1972 il baseball rodigino, grazie all’impegno di Mario Bondesan, di Eugenio Pavan e di Giorgio Sasso, appassionatisi al gioco leggendo i fumetti di “Topolino”, ritrovò nuova linfa. Si pianificò una nuova struttura organizzativa, più efficiente, che portasse i nuovi White Sox Rovigo ad affiliarsi alla FIPAB. Grazie alla collaborazione di Luciano Frezzato, ex giocatore dei Green Sleaves, si ricominciò con rinnovato vigore l’avventura del “batti e corri” polesano. Frezzato, che poi sarà per moltissimi anni anche valido arbitro di baseball, è da considerarsi il padre putativo di tanti giovani che si avvicinarono a questo sport spettacolare. Nel 1974 i White Sox Rovigo, fecero il loro debutto nel campionato di serie D. Lasciato il glorioso Stadio “Tre Martiri”, per tanti anni teatro di epiche sfide anche nei campionati di calcio, rugby, corse ippiche e ciclistiche, i White Sox presero in gestione il campo del Collegio Vescovile dell’Angelo Custode. In un secondo momento verrà individuato uno spazio più ampio, più idoneo al gioco del baseball presso il Seminario.

 

 

 

Arriva anche il primo sponsor: la Vov. La squadra è formata da alcuni “vecchi” Green Sleaves, come Donato, lo stesso già citato Frezzato e da molti giovani di belle speranze pieni di voglia d’imparare. Nel 1975, il vulcanico Frezzato, organizza addirittura i primi Giochi della Gioventù di baseball: da quel momento il rapporto tra il Baseball Rovigo e la Scuola divenne indissolubile.

Nello stesso anno successe un terremoto in casa White Sox. Il presidente Eugenio Donato lascia l’incarico e fonda la Thermomatic. Incredibile ma vero! Rovigo ha una seconda squadra di baseball e si gioca il primo derby. Dopo i primi facili entusiasmi la “crisi” fortunatamente rientrò e le due Società, dopo poco più di una stagione vissuta da separate in casa, tornarono ad essere un’unica anima. Nel 1977 nascono così gli Outsider che, nel 1979, prenderanno definitivamente il nome di Baseball Club Rovigo e solo in epoca successiva, quando verrà fondata anche la squadra femminile, la Società prenderà l’attuale e definitiva denominazione di Baseball Softball Club Rovigo. Grazie ai giochi sportivi studenteschi si gettarono anche le basi per far crescere un interessante settore giovanile, ancor oggi vero e proprio fiore all’occhiello del Club, che in cinque anni porterà, per la prima volta, una delle sue squadre al titolo regionale. L’attuale Direttore Sportivo Lucio Taschin era il Capitano di quella squadra formata dai vari Gobbetto, Ruzzante, Oselin, Melega, Giangrasso, Gregnanin, Fenzi, Bedendo e Zago, elementi che costituiranno il cuore della prima squadra in molte delle stagioni successive. Curioso notare come in quegli stessi anni Via De Amicis, nel quartiere di San Bortolo già noto per aver dato i natali a tanti campionissimi dell’epoca d’oro della Rugby Rovigo, rappresentasse un’enclave del “batti e corri” nel territorio della “Città in mischia”. Il caso volle infatti che moltissimi dei giocatori vivessero in quei duecento metri del centro cittadino. In Via De Amicis la passione per il gioco del baseball si poteva respirare a pieni polmoni tanto che ai ragazzi del settore giovanile gli allenamenti e le partite non bastavano mai e così trascorrevano interi pomeriggi sfidandosi in un gioco da tavolo, ispirato al Subbuteo, ideato da Lorenzo Zago e che veniva giocato su un “diamante” artigianalmente disegnato su un lenzuolo con l’utilizzo di miniature riprodotte all’interno di tappi a corona mosse tra le basi dopo alcuni lanci di dadi. MLB per la Play Station aveva ancora di là dà venire!

Gli anni ’70 vedono crescere l’interesse per lo sport del “batti e corri” anche da parte di alcune ragazze che sempre più numerose seguivano le imprese dei baseballers rodigini. Stanche di fare solo da semplici spettatrici, queste giovani determinate a diventare anch’esse protagoniste sul diamante gettarono le basi per formare la prima squadra di softball. Tra le altre ricordiamo Cristina Gazzabin, Nadia Gobbetto, Tiziana Spada, Serena Costa, Francesca Marcello e Giovanna Menon.

Le rodigine affrontarono il loro primo campionato nella stagione 1976 e si trovarono, dopo qualche tempo, ad affrontare una serie di difficoltà economico-gestionali, non ultima la mancanza di un tecnico preparato ad hoc solo per il softball, che pian piano portarono il softball rodigino ad una situazione sempre più ingestibile tanto da arrivare ad accantonare, seppur momentaneamente, l’attività femminile.  

 

 

 

Nei primi anni ’80 del secolo scorso, non sono solo gli Allievi guidati da Loris Bucca a portare soddisfazioni, ma è un po’ tutto il settore giovanile ad esplodere. Nel 1981 la squadra Juniores conquista il secondo gradino del podio nel campionato regionale di categoria, alle spalle del Ponte di Piave. Viene inoltre presentato il nuovo Centro di Avviamento allo Sport con la dichiarata intenzione di istruire allo sport in generale ed al baseball in particolare, ragazzi dagli otto ai tredici anni. La prima squadra inizia a farsi rispettare, grazie anche all’apporto di un nuovo gruppetto di ragazzi provenienti da Conselve. Il 1982 registra l’entrata nella famiglia del baseball Rovigo del nuovo sponsor Colletto, un altro segnale del crescente interesse per questo sport. La stagione si chiude in maniera estremamente positiva sia per la prima squadra che per gli allievi guidati da Bovo che vincono il loro campionato. Arriva anche la prima convocazione in nazionale per un tesserato del Rovigo. James Mansilla, manager della nazionale Juoniores, convoca Lucio Taschin per il raduno di Roma. È un altro punto messo a segno dal baseball Rovigo verso la completa affermazione nel panorama sportivo polesano. Il 1983 sarà l’anno della promozione in serie B. Tante le novità ad infiammare l’ambiente del baseball ad inizio campionato. Si emigra a Concadirame. All’ex Seminario arriva infatti la scuola per sottufficiali della Guardia di Finanza ed arrivano anche i due primi stranieri della storia del batti e corri rodigino: il portoricano Felix Muniz e l’americano Robert Bastina che, nonostante abbia solo 25 anni, assumerà anche l’incarico di coach. La stampa locale, nel presentare la stagione sportiva, è concorde nel dire che:«Il 1983 sarà l’anno del baseball. A Rovigo la Sanson e la squadra di calcio stanno disputando campionati interlocutori. Niente di più facile, perciò, che le soddisfazioni maggiori per gli sportivi vengano da questo sport di origine statunitense».

Nella stagione successiva, la matricola Rovigo paga lo scotto del debutto nella serie cadetta e retrocede dopo una stagione avara di successi. In quello stesso anno, la Federazione vara la ristrutturazione dei campionati. La B, diventa la nuova serie C1 e Rovigo, previa presentazione della domanda di ripescaggio, iscrive la squadra nella nuova categoria preparandosi al meglio per affrontare il nuovo impegnativo campionato. Il roster si rafforza con l’ingaggio dell’americano Marvin Jenkins, la “Pantera di Baltimora”, probabilmente lo straniero più forte che abbia mai calcato il diamante rodigino, prima dell’arrivo, nella stagione 2010, del lanciatore dominicano, ex MLB, Marino Salas Ortega. Grazie anche al contributo di Jenkins arriva il “miracolo” salvezza. Il nuovo allenatore è Luca Avanzi che ha sostituito il “vecchio” Bucca costretto a lasciare per problemi di lavoro. Avanzi riveste anche il ruolo di presidente visto che Ferro ha lasciato l’incarico.

 

 

 

Nel 1986 la famiglia del baseball Rovigo si arricchisce di nuove persone desiderose di dare il loro contributo allo sviluppo di questo sport in continua crescita. Avanzi così può tornare a fare solo l’allenatore-giocatore ed alla presidenza viene eletto Carlo Bergamo. A fine stagione quel Rovigo dall’età media molto giovane, si piazzerà al secondo posto nell’impegnativo girone Veneto – Emiliano del campionato nazionale di serie C1, ad un solo incontro di distacco dal Sorbolo. Seguiranno stagioni sulle montagne russe fatte di alti e bassi, campionati comunque più che onorevoli fino agli albori degli anni ’90 quando il Baseball Rovigo, nella stagione 1988, conquistò i play off promozione sconfiggendo in trasferta, alla penultima giornata con un perentorio 9 a 0, i rivali di sempre del Bellamio Padova. Purtroppo la post-season del Rovigo targato Confesercenti, si chiuderà in finale, quando i ragazzi di Forno videro svanire il sogno della Serie B e dovettero inchinarsi allo strapotere di un Tergeste Trieste tecnicamente superiore.

Alcuni giocatori importanti lasciano per far spazio alle nuove generazioni dei Campaci, degli Schiesaro, dei Pasqualini e dei Previato e nel 1991 arriva da Sacramento (CA), con l’incarico di allenatore-giocatore John Gianulias il primo di una dinastia di “Californian Dream Man” che faranno la differenza nel baseball rodigino per molti campionati fino ai giorni nostri: Mark Peracchi, Nathan Cardella, Paul Cardelli, Dennis Peters, Nick Nosti ed il pitching coach Robert “Bob” Brandi.

Gianulias imprime la sua impronta al gioco del Rovigo dando anche un grosso contributo all’attacco battendo alla stratosferica media di .480. Alcuni nuovi giovani di belle speranze contribuiscono la disputa di più che onesti buoni campionati. 

Bisognerà però attendere l’era del presidente Domenico Moschetto per vedere una programmazione concreta che porterà il BSC Rovigo a fare quel salto di qualità mancato fino a quel momento. Per la prima volta si decide di cambiare radicalmente registro e si inizia a battere la pista cubana. Nel 1996 arriva Vladimir Cabellero Torres, cubano di Parlam Soriano, che da vero tecnico professionista imposta il suo lavoro insegnando tecnica e tattica del baseball. Dopo due stagioni di gestione Torres, nel 1998, arriva il momento dell’uomo che, completando il lavoro del suo predecessore, scriverà pagine importanti nella storia del BSC Rovigo ed aprirà la dinastia dei tecnici di Pinar del Rio. Fidel Gutierrez Reinoso avvia un percorso che vedrà il Rovigo in continua crescita tanto da arrivare, nel campionato 1999, a conquistare finalmente la tanto agognata serie B, questa volta quella vera! A farne le spese ancora una volta gli eterni rivali del Bellamio Padova che alla penultima giornata cedono il passo ad un Rovigo lanciato verso la serie cadetta. Iniziano così i festeggiamenti per celebrare una stagione speciale, una stagione che aveva visto anche il ritorno a casa di Lucio Taschin dopo gli anni passati a girovagare tra serie A1, A2 e B sui “diamanti” di Bologna, Parma, Padova, Buttrio, Novara e Godo. Il 1999 registra anche l’arrivo di un altro guru del baseball, quel Bob Brandi coach dei lanciatori rossoblu che ha forgiato generazioni di pitcher. I suoi consigli sono stati seguiti dai lanciatori più esperti come da quelli più giovani e desiderosi d’imparare ottenendo importanti risultati che ancora oggi sono sotto gli occhi di tutti.>> /  ( SEGUIRA’ “ SECONDA PARTE” / DAL TERZO MILLENNIO AI GIORNI NOSTRI…) 

 

 

 

SALUTI ISTITUZIONALI / LUCA ZAIA, PRESIDENTE DELLA REGIONE DEL VENETO

<< Il Baseball  Softball Club Rovigo festeggia quest’anno un traguardo di tutto rispetto: il raggruppamento di 50 anni di attività dell’Associazione determina un importante punto di arrivo per una disciplina sportiva che è riuscita sempre a contraddistinguersi all’interno del territorio rodigino. Significativa, in questa occasione, è la pubblicazione di un libro celebrativo nel quale, oltre alla storia del club, è possibile reperire ricordi, aneddoti ed esperienze di coloro che hanno vissuto in prima persona tutto quello che lo sport e il club steso ha dato loro. 

Il libro diventa, in questo modo, veicolo per far conoscere al lettore la storia e i personaggi che hanno scritto e animato tanto i risultati quanto l’attività del Club.

Le pagine saranno inoltre un importante strumento per promuovere questa disciplina e, in senso più ampio, farli avvicinare allo sport in generale.

Lo sport ha da sempre una forte impronta sociale, formativa ed educativa nei confronti del singolo individuo. Valoro che sono ben definiti nell’etica dello sport stesso che comprende, tra gli altri, la lealtà, l’onestà e il rispetto delle regole.

E’ a seguito di questi principi che tra gli atleti, e non solo, traspaiono sentimenti qauli l’amicizia, la passione e il coraggio.

Tutto questo alimenta uno spirito di collaborazione, una volontà di raggiungere sempre ottimi risultati ed i proseguire al meglio il cammino percorso fino a questo momento.

Mi complimento, infine, con tutti colore che, negli anni hanno contribuito a sviluppare un livello di professionalità sempre maggiore all’interno del Baseball Softball Club, cui auguri un futuro pieno di soddisfazioni personali e professionali. >>

SALUTI / CRISTIANO CORRAZZARI / Assessore allo Sport della Regione Veneto

<< La pratica sportiva è uno strumento importante nella vita di qualsiasi persona in quanto portatore di benessere psicofisico, oltre a poter migliorare, tra l’altro, anche le relazioni e l’inclusione  sociale.

Il raggiungimento quindi dei 50 anni di attività di Baseball Softball Club Rovigo è sinonimo di impegno e volontà a perseguire tali importanti valori, insegnando a praticare questo sport a qualsiasi livello , da quello agonistico a quello amatoriale.

Vorrei ricordare tutti coloro che nel corso di questi ultimi 50 anni hanno collaborato a mantenere viva nel territorio rodigino la passione per questa bellissima disciplina sportiva e a far proliferare il Baseball Softball Club.

L’importanza che questa associazione ha raggiunto nel corso degli anni è un dato di fatto in quanto l’attività sportiva che offre spazia nell’intero panorama delle categorie federali e arriva anche nel sociale attraverso la sua squadra di baseball per ciechi.

E’ dunque un grande piacere per me ed un orgoglio in quanto Assessore allo Sport della Regione Veneto essere partecipe di questo importante traguardo raggiunto. La storia è un insegnamento che arriva a tutte le generazioni con un particolare riguardo verso i giovani in quanto sono loro il nostro futuro.

La pubblicazione della storia del Baseball Softball Club attraverso questo libro sarà quindi un veicolo per la trasmissione non solo nella storia dell’Associazione ma di tutti i valori che negli anni hanno contraddistinto le persone che ne hanno fatto parte. >>

 

 

 

 

SALUTI / ENRICO FERRARESE / Presidente della Provincia di Rovigo

<< Nel rivolgere alla ASD Baseball Softball Club Rovigo i più sinceri  complimenti e le più sentite congratulazioni per la significativa esperienza sportiva vissuta nel nostro territorio e per il nostro territorio, il pensiero non può andare agli ideatori e promotori di questa “avventura” , ai sentimenti di coloro che hanno dato inizio ad un percorso poi rivelatosi tanto duraturo, ricco di impegno, di crescita e di successi.

E’ alla loro idea, alla costanza loro e di coloro che hanno continuato nel tempo a garantire con dedizione linfa vitale per la continuazione e per la crescita del progetto, che va il mio più caloroso augurio per questi primi cinquantenni. 

Questa importante ricorrenza offre, inoltre, a tutti noi l’occasione per ringraziare di cuore per la ricchezza, in termini educativi, sociali e culturali, oltre che sportivi, che ASD Baseball Softball Club Rovigo ha saputo donare al nostro territorio con una costante presenza colma di valori quali la condivisione, l’inclusione e il rispetto.

Concludo rivolgendomi a tutti gli associati e all’intero movimento rinnovando l’augurio da parte mia e di tutta la comunità polesana affinché possiate continuare per altri cinquant’anni e più, con lo stile che da sempre Vi contraddistingue e Vi rende unici.>>

SALUTI / EDOARDO GAFFEO / SINDACO DI ROVIGO 

<< Cinquant’anni di sport, impegno, passione e grandi soddisfazioni , per la società e per tutta la comunità. Siamo felici e orgogliosi di poter essere testimoni di questo importante traguardo. Il Baseball Softball Club Rovigo celebra una tappa davvero importante, un momento che la città condivide e sostiene.

La BSCR è cresciuta negli anni, radicandosi sempre più nel territorio, diventandone uno dei pilastri sportivi, punto di riferimento per tantissimi ragazzi, per le loro famiglie e anche per il mondo della scuola, trasmettendo la passione per una disciplina sportiva ma anche e soprattutto saldi principi etici e morali e sani stili di vita.

Una realtà significativa per tutta la comunità, sia per l’importante attività svolta ch l’ha portata a crescere sempre più, che per l’attenzione al sociale, con l’avvio della squadra per ciechi, che per il prestigio che negli anni ha saputo dare alla nostra città, facendola conoscere oltre confine.

Tanti sono stati i risultati di prestigio e gli atleti che hanno saputo contraddistinguersi. Una storia lunga mezzo secolo e racchiusa in questa preziosa brochure , che resterà a memoria negli anni. 

A nome dell’ Amministrazione Comunale, auguro alla società, ai volontari, agli atleti e a tutti coloro che hanno collaborato a costruire questo percorso, altri 50 anni di successi! >>

 

 

 

SALUTI / ERIKA ALBERGHINI / Assessore allo Sport

<< 50 anni di attività sportiva sono 50 anni di storia , scritta con il sudore, l’impegno, il credere in un progetto, la fatica nel portarlo avanti e nutrirlo.

Sono 50 anni di fedeltà al gruppo che si è creato , agli atleti fatti crescere nel vivaio delle squadri giovanili , ai principi dello sport, agli impegni presi. Le difficoltà che le società sportive devono affrontare per scrivere una storia così lunga, sono molte e giungere a tali traguardi è un esempio non solo di costanza , ma anche di qualità dell’attività sportiva e di capacità di fare gruppo e di motivare una società ad andare avanti, con obiettivi sempre nuovi.

Certamente al BSC ROVIGO , con le sue 13 squadre che annoverano la serie A maschile e la A2 femminile , mostra pienamente tale qualità, pe ri risultati , per il numero dei giocatori che ha saputo coinvolgere, per credere tanto nelle squadre femminili del softball , per la volontà sempre presente di far crescere i propri atleti anche attraverso il confronto con giocatori stranieri attraverso i campus che organizza a Rovigo. 

Questa società crede nei valori della Carta Etica dello Sport e lo dimostra con la volontà di creare  spesso momenti conviviali tra le ragazze e i ragazzi delle squadre, con il coinvolgimento delle famiglie e la creazione di un bel clima di serenità e non di competizione, come testimoniano i genitori che frequentano il campo da baseball.

Del resto Sport deriva della parola inglese disport, che significa divertimento e questo aspetto viene promosso dalla BSC anche attraverso le tante occasioni pubbliche che aprono il campo alla città. 

Oltre a ciò, va riconosciuta la forte attenzione alla componente sociale , attraverso la creazione della squadra di baseball per ciechi, seguita da un’equipe di psicologi preparati che diffondono all’interno di tutta l’attività sportiva che qui si svolge, i concetti di empatia, attenzione psicologica, sostegno, un’ulteriore occasione di confronto e di crescita tra atleti.

In conclusione se un “diamante” è per sempre, lunga vita alla BSC! >> 

 

SALUTI / GIOVANNI MALAGO’ / Presidente CONI – Comitato Olimpico Nazionale

<< Cinquant’anni di storia e di impegno sportivo. Un’attività incessante al servizio dello sviluppo di baseball e softball, fondamentale per la promozione dei valori che rappresentano l’architrave del movimento.  Dietro un grande traguardo si nasconde una progettualità importante che premia il senso di appartenenza nei confronti di un’idea diventata, negli anni, un irrinunciabile stile di vita.

Per questo i meritati complimenti al baseball Softball Club Rovigo , per i primi 10 lustri di impegno nel nostro mondo, costituiscono un tributo che va oltre l’aspetto agonistico, abbracciando l’alveo sociale e il ruolo nevralgico rivestito ai fini della crescita dei giovani e di chiunque interpreti lo sport come fondamentale strumento di sviluppo e di benessere.

I precetti tecnici si fondono con quelli umani, facendo di aggregazione e inclusione due paradigmi essenziali, cui fare riferimento per vocazione.

Tredici squadre, tra maschile e femminile, dal mini-baseball alla Serie A, una rappresentativa per non vedenti e la lungimiranza di dare profondità d’azione a idee che si rinnovano nel tempo, all’insegna dell’identità inalienabile che è motivo di vanto da proiettare nel futuro.

L’occasione mi consente di riconoscere i meriti di chi ha saputo onorare la tradizione senza mai alterarla, tramandando lo spirito e i dettami dei fondatori e cercando di trasferirli nell’attualità in modo vincente.

A nome personale, e del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, esprimo i sensi della più sincera gratitudine al sodalizio pe rla dedizione con la quale ha portato avanti i contenutoi della propria mission, con la certezza che continuerà ad agire nel solco di questo percorso, dentro e fuori dal ‘diamante’ , per continuare a scrivere indimenticabili pagine di sport.

Tanti auguri, Baseball Softball Club Rovigo! >> 

 

 

 

 

LE VOCI DELLA STORIA / ( SONO 35 PROTAGONISTI DELLA BSC ROVIGO CHE HANNO FATTO ‘AMARCORD” E CHE VI PROPONIAMO “CRONOLOGICAMENTE” ( di cui 19 in questa Prima Puntata + 16 nella Seconda Puntata) 

PREMESSA : << LE VOCI DELLA STORIA >>.

 

Persone, ricordi, aneddoti, esperienze. Soprattutto Persone, quelle vere con la “P” maiuscola, tutte accomunate da un’unica passione per uno sport essenziale, concettualmente semplice: c’è infatti da colpire una palla con un bastone per guadagnarsi il diritto di correre sulle basi, facendo però attenzione a non farsi eliminare. Se poi ti riesce anche di completare il giro sulle basi, allora conquisti un punto. Tutto qui! Semplice no? 

Nella realtà delle cose fare tutto questo risulta però essere estremamente complesso. Gioco tecnico, riservato a fini strateghi ed a formidabili atleti. Asimmetrico, non di contatto ma di conquista, di avanzamento e occupazione. I più distratti lo definiscono “strano”, ma strano vuol dire tutto e non vuol dire niente. Seguitelo! Provatelo! Ve ne innamorerete anche solo sfogliando le pagine di questo libro. 

Abbiamo chiesto ad alcuni dei tantissimi attori protagonisti di questa straordinaria avventura che ebbe inizio la bellezza di 50 anni fa, cosa li spinse a praticare questo sport e poi abbiamo voluto farci anche raccontare qualche aneddoto, qualche indelebile ricordo personale, qualcosa insomma che potesse contribuire a tracciare la narrativa di questo mezzo secolo di vita vissuta. Leggendo quanto ci hanno lasciato le donne e gli uomini del Baseball Softball Club Rovigo, intuirete che questa commedia sportiva non ha nulla di scontato o di banale ed ha tutte le carte in regola per proseguire per molti e molti anni ancora. In queste righe troverete infatti l’amore, l’amicizia, la passione, il coraggio e lo spirito necessari per poter continuare a scrivere la storia. 

Lasciamo allora spazio alle voci dei protagonisti di questa straordinaria avventura! >>

 

01_ BORGATO ALBINO / 1972 – 1979 / Albino BORGATO

Data di nascita: 14 Maggio 1958 – Ha giocato nel Baseball Rovigo dal 1972 al 1979

<<Con Mario Bondesan nel campetto di calcio di San Bortolo>>.

<<C’era la voglia di fare, in questo sport nuovo e sconosciuto per tanti di noi: avevamo Mario (Bondesan, ndr) il trascinatore (perché preparatissimo), Jackie (Eugenio Donato, ndr) il tecnico, l’anziano del gioco……..e poi c’era la nostra passione che la tiravamo fuori anche con le nostre mancette per comperare le palline, per pagare la benzina ed andare a fare le partite e pagarci “il giocare”……….eravamo una squadra, ma ricordo che eravamo una compagnia fuori dal campo, tutti i giorni…….eravamo Amici…….>>.

 

 

 

 

02_ BUCCA LORIS / 1972 – 1980 / Loris BUCCA

Data di nascita: 3 Giugno 1957 – Ha giocato nel Baseball Rovigo dal 1972 al 1980

<<Ci siamo incontrati tra compagni di scuola>>.

<<Il titolo potrebbe essere “Come è cambiata la società”. Lo spunto per questa riflessione me lo dà un episodio che con il baseball giocato non ha nulla a che fare.

Siamo nel 1980 e con la squadra allievi andiamo a giocare a Ponte di Piave.

Per la trasferta noleggiamo un pulmino da otto posti e ci accompagna il nostro Presidente Guido Ferro con la sua macchina.

Vinciamo la Partita contro il Ponte e prendiamo la via del ritorno, ovviamente a quel tempo non c'erano gli spogliatoi niente doccia niente tuta di ricambio.

Arrivati alla barriera di Mestre sento che il motore del pulmino strattona a fatica parcheggio nell’area di sosta di Bazzera. Motore fuso, sono circa le 18! Soluzione per far rientrare i 7 ragazzi che avevo con me a Rovigo?....Autostop! .

Dico quindi a questi ragazzi di 12 /13 anni di raccogliere il materiale e di andare verso le pompe di benzina per chiedere un passaggio.

Presero questa soluzione con entusiasmo e penso che per loro fosse quasi un gioco, ma devo dire che l’apparizione di questi intrepidi con la divisa sporca, mazze e caschetto non scoraggiarono gli automobilisti a dar loro un passaggio.

Alla sera tardi, arrivato a casa, mi attacco al telefono per sapere se tutti sono rientrati.

“Si, mio figlio è a casa da un pezzo” mi rispondono i genitori con estrema naturalezza, forse qualcuno non ha neanche raccontato che siamo rimasti a piedi.

Mi domando oggi in una situazione simile, molto probabilmente, la reazione dei genitori sarebbe diversa ma sono convinto che sarebbe diverso anche per il tredicenne affrontare e risolvere da solo questo disagio.

Sempre nel ruolo di allenatore, voglio ricordare anche una partita che ci ha consentito, vincendola, di andare alla finale per salire in serie B e dimenticata dai più.

Siamo a San Martino Buonalbergo per giocare la partita di ritorno dello spareggio per il Veneto. La prima vinta in casa. Siamo al primo inning e noi facciamo un punto in attacco. Nel turno in difesa faccio lanciare il nostro miglior lanciatore, Lucio Taschin, tra valide ed errori della difesa becchiamo 8 punti. La situazione è disperata cerco di mantenere alta la concentrazione.

Sostituisco Taschin con Sasso e gli avversari, forse convinti della facile vittoria, non segnano altri punti. 

Noi invece riusciamo a fare una rimonta forse unica nel suo genere: ogni inning segniamo un punto.

La partita si chiude 9 a 8 per noi.

A fine partita mi vedo arrivare in panchina Gino Errico, il Presidente del comitato Veneto della FIBS che mi fa i complimenti mi dice:”Loris come hai fatto a tenere la squadra così concentrata?”

Boh, gli dico io, per me era una cosa naturale o forse la verità è che eravamo giovani e spregiudicati>>.

 

 

03_ BORGATO MAURIZIO / 1973 – 1987 / Maurizio BORGATO

Data di nascita: 25 Giugno 1958 – Ha giocato nel Baseball Rovigo dal 1973 al 1987

<<Per l’amicizia che mi legava ad alcune persone che lo praticavano già>>.

<< Penso che lo spazio non sarebbe sufficiente per elencare tutti i ricordi e gli aneddoti che mi legano a questo bellissimo sport e agli amici che hanno condiviso con me questa meravigliosa esperienza>>.

 

04_ FERRARI LUCIANO / 1972 – 1980 / Luciano Ferrari

>> ho iniziato col gruppo di ragazzi del quartiere San Bortolo. Eravamo tutti vicini di casa e fummo trascinati nel mondo del baseball da Mario Bondesan >>.

<< Quando iniziai io , il numero dei nuovi inseriti nel Club era davvero molto elevato e questo non permetteva a tutti di giocare. Così spesso, i più giovani , erano impiegati solo come riserve e questo fu uno dei motivi che spinse Eugenio “Jackie” Donato e Pietro Marzola a fondare una nuova squadra: la Thermomatic. Così Rovigo , alla metà degli anni ’70 del secolo scorso, vide addirittura disputarsi il derby stracittadino di baseball!! >> 

 

05_ PADOAN FABIO  / 1972 - …  / Fabio PADOAN

Data di nascita: 3 Agosto 1956 – Ha giocato nel Baseball Rovigo nel 1972

<<Tramite Andrea Brancalion, giocatore del Rovigo anni 60>>.

<<Eravamo giovani, pieni di passione e senza una lira. Gli sponsor non esistevano o erano irrisori, le trasferte si facevano in treno e per risparmiare le palline, dopo ogni partita, venivano ripulite e sbiancate, pronte per il match successivo. Avevamo divise grosse un dito da farci una sauna, eppure ricordo che la voglia di giocare era così tanta che non appena il tempo lo consentiva si andava in campo anche a Febbraio>>.

 

06_ GAZZABIN CRISTINA /  1976 – 1980 / Cristina GAZZABIN

Data di nascita: 15 Marzo 1961 – Ha giocato nel Softball Rovigo dal 1976 al 1980

<<Casualmente, invitata a provare a giocare da Tiziana Spada>>.

<<Eravamo una squadra giovane che praticava uno sport femminile nuovo per il territorio, una squadra di belle ragazze sportive molto aggressive e competitive. Giovanna Menon è stata colei che ha gettato le basi del softball a Rovigo e noi le siamo grate per le esperienze avute in quegli anni.

Abbiamo partecipato al campionato di serie A, unico a quei tempi, le trasferte erano lunghe, a Rovereto, a Bolzano dormendo in pulmino la sera prima della partita. Le partite contro il Conselve erano molto sentite, quasi un derby, dal quale noi uscivamo sempre vincitrici>>.

 

 

07_ SASSO SCALABRINO GIORGIO /  1972 – 2000 /

Giorgio Scalabrino SASSO

Data di nascita: 7 Ottobre 1956 – Ha giocato nel Baseball Rovigo dal 1972 al 2000

<<Una scommessa tra compagni di scuola che leggendo Topolino si sono interessati al Baseball. Prime esperienze con guanti invernali cuciti, palline da tennis e manici di scopa tagliati giocando in campagna>>.

<<Sono talmente tanti che non basta lo spazio. Potrei raccontare di Eugenio Donato, il primo allenatore, di Mario Bondesan, il cofondatore, di Giuseppe Del Carmine, l'incompreso o di Anna D'Alba, la forza della natura, ma invece mi piace ricordare l'episodio di cui è stato protagonista Enrico Vianello che in una partita all'Arcella di Padova giocava da esterno destro. Il campo era, come accadeva spesso, ricavato da un campo di calcio e quindi il lato destro era più corto. Ad una battuta sul lato destro Enrico rincorre la palla che però scavalca la recinzione. Non dandosi per vinto e trovato un cancello che dava sull'esterno del campo lo apre, esce dal campo e raccoglie al volo la pallina pretendendo l'out. Niente out naturalmente, ma una prova di agonismo puro. 

Il secondo mi riguarda personalmente. Nel 1989 subisco un intervento di ernia discale e dopo la convalescenza ritorno in campo nella partita contro il Cupramontana in mezzo all'Appennino marchigiano. Nel prepartita mi sfogo alla battuta con lunghissime volate che fanno presagire una ottima performance agonistica. Su quattro turni di battuta che ho affrontato in gara, ho subito 4 K! Come si dice in gergo ho guadagnato un “sombrero”>>.

08_ GOBBETTO ENZO / 1976 – 1991 / Enzo GOBBETTO

Data di nascita: 29 Novembre 1965 – Ha giocato nel Baseball Rovigo dal 1976 al 1991

<<Mio fratello Erio giocava già e quando alle elementari è venuto a parlare di baseball Luciano Frezzato mi sono subito unito al gruppo, prima con i giochi della gioventù dove ho conosciuto Lucio Taschin, e poi con i primi campionati giovanili>>.

<<Troppi, dico solo la cosa più bella, che non ho ritrovato in altre squadre e in altri sport praticati: il profondo rapporto di amicizia e lo spirito di squadra che ci rendeva più forti della somma dei singoli>>.

 

 

09_ MELEGA SAURO / 1980 – 2000 / Sauro MELEGA

Data di nascita: 16 Agosto 1965 – Ha giocato nel Baseball Rovigo dal 1980 al 2000

<<Tramite Loris Bucca>>.

<<Non ho molto tempo per scrivere tutto quello che ho provato in tutti questi anni e forse lo farò in seguito, però posso dire che il baseball per me era tutto!>>

 

10_ PANTANO WALTER / 1980 – 1990 / Walter PANTANO

Data di nascita: 15 Marzo 1961 – Ha giocato nel Baseball Rovigo dal 1980 al 1990

<<Per una scommessa di un grande mio educatore che in una estate mi ha introdotto a questo sport, partendo solo da quello che si sapeva senza nessuna esperienza diretta>>.

<<Noi ragazzi di Conselve, soprattutto Tullio Barison, che dopo una trasferta a Bolzano portava in caserma a Chioggia Marvin (Jenkins, ndr) o il grande e piccolo Felix (Muniz, ndr) che da Bagnoli di Sopra andava al campo per allenarsi in bici!! 

L'inverno, non ricordo di quale anno, che abbiamo passato la domenica a tirar su pietre sassi ed altro dal nostro primo campo, le riunioni in casa di Egi (Egidio Bovo, ndr) ed Anna (D’Alba, ndr) per fare la conta se c'eravamo per iscriversi alla stagione successiva e decidere i nostri ingaggi .. cioè le quote che dovevamo mettere in cassa per far quadrare i conti .. ecc..>>.

 

11_ FRACCON NICO / 1980 – 1990 / Nico FRACCON

Data di nascita: 29 Agosto 1972 – Ha giocato nel Baseball Rovigo dal 1980 al 1990

<<Mi ci ha portato l'amico “Julio” (Enrico Schiesaro, ndr) per provare>>.

<< Come per molti ho iniziato per caso, senza conoscere né regole né persone che vi partecipavano. Peccato ad aver iniziato tardi (24anni) ma la gavetta è stata bellissima. Taranda (Marco Tarandotti, ndr) che mi investe in corsia e poi mi dice "non si sta mai sulla corsia del corridore", ancora lo cerco per fare la constatazione amichevole.

Lucio (Taschin, ndr) che mi dice:"Oh Nico appena entri fai il bunt senza segnale" allora io smetto di scaldarmi girando la mazza e inizio a scaldarmi provando il bunt. Oppure che mi incita dicendo che sono io il battitore ad avere il coltello dalla parte del manico, poi gli sento dire la stessa cosa al lanciatore. E per non dimenticare il mitico Fidel (Gutierrez Reinoso, ndr) che suggeritore in terza base arrivo tutto agitato mi dice:"Mira... (guarda in Spagnolo)" e io capisco:"Gira" e vado in bocca al ricevitore con tanto di eliminazione al piatto.

Questi e altri mille aneddoti hanno fatto di quel periodo uno dei momenti più belli della mia vita e ringrazio il baseball e tutti quelli che lo respirano, per aver fatto parte di quel periodo. 

Ancora oggi, alla soglia dei miei 50 anni, quando sento la parola baseball la mente ritorna a quel fantastico periodo fatto di persone meravigliose che mi hanno insegnato e dato, sia dentro che fuori dal campo. Credo che il baseball sia uno degli sport più belli al mondo in quanto è sia uno sport di squadra, quando giochi in difesa, sia uno sport individuale, quando giochi in attacco. Se sei un vinto o un vincitore lo decide il campo da baseball>>.

 

 

12_ MELATO STEFANO / 1980 – 1990 / Stefano MELATO

Data di nascita: 14 Gennaio 1963 – Ha giocato nel Baseball Rovigo dal 1980 al 1990

<<A Conselve con la squadra che si è in parte unita al Rovigo>>.

<<Le trasferte a Bolzano con Tullio (Barison, ndr) e Walter (Pantano, ndr) partenza alle 6.00 per recuperare Marvin (Jenkins, ndr) a Chioggia e rientro all’una di notte>>.

 

13 _ AVANZI LUCA / 1982 – 1988  / Luca AVANZI

Data di nascita: 3 Maggio 1956 – Ha giocato nel Baseball Rovigo dal 1982 al 1988

<< Colpa di Egidio Bovo. Io giocavo a pallavolo. Mi ha convinto lui>>.

<< A livello personale ha cambiato la mia vita quando Loris Bucca ha deciso di allenarmi come ricevitore. Non so ancora se il BSC lo deve ringraziare o maledire. 

Ricordo anche una partita che giocammo a Bolzano, credo nell'85 o nell'86. Vincevamo tipo 18-0 dopo due inning e abbiamo cominciato a fare i fighi. Poi siamo andati sotto qualcosa come 27-21 e alla fine abbiamo vinto quando loro hanno sbagliato un tiro all'ultimo out e noi abbiamo infilato 8 punti di fila, con due out appunto. E’ proprio vero che non è finita finché non è finita!!!!>>

 

 

 

 

14_ CARBONARO CHRIS / 1982 – 2008 / Chris CARBONARO

Data di nascita: 20 Maggio 1982 – Ha giocato nel Baseball Rovigo nel 2008

<<Growing up>>.

<<Living in Rovigo and becoming a part of the community. Developing a bond with my teammates and coaches. I would love to come back one year to rejoin the community to relive those memories one more time>>.

15 / BOVOLENTA LUCA / 1984 – 2001 / Luca BOVOLENTA

Data di nascita: 16 Settembre 1974 – Ha giocato nel BSC Rovigo dal 1984 al 2001

<<Mi ha invitato Enrico Schiesaro, mio compagno di classe, alle elementari, quando eravamo in quarta a 9 anni>>.

<<Non c'è un momento singolo, ma tutta un'era. Dalle pizze all'Etna, all'odore del guanto, della palla e dell'erba, i suoni del campo, le risate di Adriano Borella, dagli anni senza docce a quelli con dugout coperti solo per metà, dai breafing prepartita ai debreafing post partita, da Fidel Gutierrez Reinoso che è arrivato all' Etna la prima sera sembrando un alieno ed è tornato a casa come se si lasciasse un fratello di sangue, a Bob Brandi e il suo mignolo bloccato, il bidone del Gatorade pieno di salami e pan biscotto, alle insalate di riso menù tipico delle borse frigo di quegli anni, le focacce dell'Anna D'Alba e il suo scorer. I quesiti di Egi (Egidio Bovo, ndr) sulla casistica improbabile e l'insalata preziosa e la Canei di Baldo.

Non si può riassumere un'era così bella, riducendola ad aneddoti. É come scegliere solo alcune gocce di un'onda dell'oceano>>.

 

 

 

16_ CAMPACI RICCARDO / 1985 – 2001 / Riccardo CAMPACI

Data di nascita: 19 Agosto 1974 – Ha giocato nel Baseball Rovigo dal 1985 al 2001

<<Alle elementari con il maestro Mario Chieregato>>

<<Gli anni passati nel campo da baseball sono tutti indimenticabili. La promozione in serie C1 e in Serie B altrettanto>>.

 

17 / CAPPATO PAOLA / 1995 – 2000 / Paola Cappato

<< Un’amica mi portò a provare>> . 

<< Era l’inizio del softball, perdevamo sempre, tutte le domeniche, ma noi sempre con lo spirito alto, lottando fino all’ultimo minuto della partita. Un gruppo molto unito e con voglia di migliorare e superarsi. Meravigliose!! Ricordo che davo il 100% e mi rompevo sempre qualcosa, un dito, il mento, ecc. ahahah. Aneddoti? Tutti i giorni!! Mi hanno insegnato a non arrendermi mai, a lottare e crederci sempre!! Sono quello che sono grazie anche a quel periodo, indimenticabile. Sempre en mi corazòn>>.

 

 

 

 

18 / BALLAN ANTONELLA / 1992 – 2003 / Antonella BALLAN

Data di nascita: 13 Maggio 1976 – Ha giocato nel Softball Rovigo dal 1992 al 2003

<< Nell'estate del 1992 era stata promossa la possibilità di giocare a due nuovi sport di squadra: softball e rugby. Il softball ha suscitato subito la mia curiosità e, dopo aver provato al campo, fin da subito è diventata una grande passione>>.

<<La mia esperienza nel Baseball Softball Club Rovigo è stata caratterizzata da anni di impegno e dedizione ripagati da soddisfazioni sportive e umane. I ricordi e gli aneddoti sono tanti. Il softball è nato e cresciuto con noi. Io posso parlare dell'evoluzione del gesto tecnico del lancio, visto che l'ho vissuto in prima persona. All'inizio nessun tecnico conosceva il gesto del lancio, così Giovanni (Previato, ndr) e Enrico (Schiesaro, ndr), i nostri primi allenatori, un giorno andarono da un allenatore del Padova che gli spiegò i primi rudimenti, ma la strada era lunga. Dovevamo allenarci anche in battuta e per fare questo venne invitato un giocatore di bocce come "macchina lancia palle": la cosa divertì tutti molto. L'arrivo, poi, di Vladimir Caballero Torres cominciò a consolidare il gesto tecnico del lancio e da lì le prime vittorie.

19 _ AVANZI SARA / 1995 – 2003 / Sara AVANZI

Data di nascita: 18 Settembre 1988 – Ha giocato nel Softball Rovigo dal 1995 al 2003

<<I miei genitori, Luca Avanzi e Cristina Gazzabin, giocavano entrambi>>.

<<I post partita, le trasferte, le persone conosciute durante la mia esperienza a Rovigo>>.

 

 

 

 

EXTRATIME by SS/ In cover Lucio Taschin nel suo habitat naturale: i ragazzini che giocano a Baseball, nell’occasione BSC Rovigo baby winners finali WL2014, griffati e con tanto di striscione ‘Rovigo’ sventolato in tribuna da familiari e supporters.

Quindi in apertura di fotogallery la ‘copertina ‘ del Libro Story written by Raffaello Franco , e ..chissà che proponga uno speciale reportage , come Terza Parte story sulla Festa di presentazione svoltasi sul ‘diamante’ abbinata alla ‘serata Panathon Rovigo ( con Daniela Scalia guest star …)  visto l’ampia fotogallery con tanti flash scattati personalmente.

A questo punto con rispetto cronologico e partendo da lontano, proponiamo la foto giornalistica “Indians” pubblicata nel 1952, con relativa didascalia incorporata.

 

 

 

 

Come facciamo per altre foto in bianconero ( vedi “Formazione del 1973” con indicati i suoi protagonisti-precursori, come i vari Zago e Frezzato friends); quindi dopo alcune fasi di gioco personali sul ‘diamante’ ( anche Loris Bucca…) vi propongo una serie di ‘foto-squadra’ storiche: in sequenza datate 1977 ( “TEAM Outsider” , in bianconero senza didascalia) , poi 1988 con DIDA e con Lucio Taschin & friends in foto…, , più altre due foto baseball a colori ( la seconda griffata Coletto).

Passando al Softball vi proponiamo alcune degli storici TEAM femminili, con relative azioni sul ‘diamante’ con la Cristina Gazzabin protagonista.

 

 

Tornando al baseball e alle foto più recenti con protagonisti che hanno ‘attraversato’ il Terzo Millennio e oltre, vi proponiamo in sequenza e in azione Enrico Schiesaro, Giovanni Previato che ascolta le indicazioni tecniche di Fidel Gutierrez Reinoso, poi Lucio Taschin lanciatore, remo Schiavon in azione – mazza, Francesco Vitocco in azione-scatto, Paul cardelli in azione – mazza.

Oltre al cerimoniale che il sottoscritto ha fotografato nel pre match vs Palfinger – Reggio Emilia ; poi uno storico flash al trio Malengo con Reinoso, 

 

 

 

 

In prologo ai Personaggi storici che hanno rappresentato al meglio la BSC Rovigo anche nel Terzo Millennio, come Sara Avanzi la campionessa del Softball ( eccola in trio col presidente Alessandro Boniolo e writer-player Raffaello Franco).

Mentre dulcis in fundo vi propongo in tandem , dalla Festa per i 50 ANNI della BSC ROVIGO celebrata un mese fa sul ‘diamante’, la coppia Alessandro Boniolo e Lucio Taschin ( con sfondo speciale  ‘annullo filatelico’ by Poste Italiane) che…ritroveremo protagonisti ovviamente anche nella Seconda Parte della nostra storia sul “batti e corri” rodigino per il mondo.

 

 

Raffaello Franco & Sergio Sottovia

www.polesinesport.it