Biasiolo Fabrizio player dal Rovigo al Vicenza in panchina vs la Juve a gennaio 1975; poi Badia e giocatore-allenatore a Bottrighe e Crespino/ Da mister ‘doppio winner' by Fulgor Crespino, poi tour in Polesine a Villanova del Ghebbo, Guarda…


L’ho visto playmaker con tantissima classe naturale. L’ho seguito da mister protagonista in tour nel Polesine e soprattutto doppiamente vincente a Crespino, sia nel Secondo che nel Terzo Millennio. Insomma, Fabrizio Biasiolo è classe 1955 , con tanta classe nata sul Po come…Dal Fiume , anche se con una sola apparizione in Serie A in quel pomeriggio del gennaio 1975  Vicenza contro la Juventus di Bettega & Company.
Ma non la Fabrizio Biasiolo story non va focalizzato su ‘quel fatto’ , quanto sul fatto che è stato protagonista del Calcio Dilettanti Made in Polesine sia da giocatore ( emergente a Rovigo base di lancio per Vicenza) che da Mister globetrotter tra Bottrighe, Crespino, Ariano e in tour nel Polesine, per più di 500 domeniche in oltre 20 di calcio dilettantistico.
A questo punto ricordiamo che da allenatore il suo …triangolo delle Bermude è stato tra Bottrighe, Ariano, Crespino anche perché sono location dove Fabrizio è stato chiamato più volte sulla panchina anche a distanza di anni e a conferma della stima conquistata sul campo, da allenatore capace di far crescere in qualità anche le squadre …normali.
Detto questo eccoci a proporvi la Fabrizio Biasiolo story , come 74° Personaggio nella ormai consueta sequenza in versione Format News Magazine, ripartendo da quella sua Story datata dicembre 2009, completata con alcune speciali Appendici Flash , tra cui le sue due vittorie con la Fulgor Crespino a distanza di anni.
Anche per questo in prologo  a questa Biasiolo story vi abbiamo appena proposto la Crespino Calcio story fino alla stagione 1987/88 della prima vittoria di Fabrizio , allora giocatore- allenatore, con la Fulgor del presidente Zambelli.

 

 

 

Una specie di cavalcata amarcord , quella della Crespin Calcio story, che non avrà un seguito fino ai giorni nostri perché l’abbiamo già ampiamente raccontata attraverso i suoi principali Personaggi protagonisti in entrambi i Secoli, dal mitico Maestro Umberto Rossi ( aveva giocato nell’Adriese assieme ai Fratelli Aldo e Dino Ballarin ai quali ‘pertanto’ è stato intitolato lo stadio a Crespino) ai vari Azzolino Verzolla, Guido Milani e  “Quelli del Terzo Millennio” come gli ‘indigeni’ Tullio Miari e Massimo Andreotti,più alcuni speciali stranieri di passaggio come lo storico Guido Milani e i più recenti Terenzio Rauli, Luciano Breda, Diego Tumiatti , quest’ultimo prematuramente scomparso.

 

 

 

Ecco , fatta questo doverosa liason storica, vi proponiamo tout court la citata Biasolo story con relative Appendici News, ricordando che nel post Bottrighe il mister Fabrizio (dove aveva centrato comunque i Play off uscendo poi battuto dal Cavarzere) , prima di scegliere il definitivo relax, è stato però convinto dal ds GL Napoli per fare l’allenatore dei portieri nella Fulgor in ‘casa Crespino’, campionato Prima categoria 2010/11 con mr Luca Fabbri, poi Fulgor 2011/12 in evolving prima con mr Zampieri, poi Rauli, infine Fabbri  ma sempre amara retrocessione.
E’stato quello l’ultimo suo impegno ‘sul campo’ , peraltro non troppo invasivo, visto che Biasiolo aveva scelto già la sua libertà domenicale, quella che poi ha vissuto soltanto da spettatore diluendo nel tempo anche le sue ‘presenze’ da spettatore sia pro Rugby Rovigo che pro Calcio Polesano, con qualche eccezionale presenza allo stadio Bettinazzi di Adria, preferendo …bici e camminata relax tra Po e strade di casa.

 

 

 

MAIN NEWS (  di Sergio Sottovia, 01.12.2009)/  SETTANTAQUATTRESIMO PERSONAGGIO STORY – FORMAT NEWS MAGAZINE –  BIASIOLO FABRIZIO
( Biasiolo Fabrizio col Vicenza ha visto la Juve da vicino. ( di Sergio Sottovia ) 
Mister globetrotter tra Bottrighe, Crespino, Ariano e nel Polesine.Per più di 500 domeniche in oltre 20 di calcio dilettantistico.

Peso 63 chilogrammi, altezza 1 metro e 79 centimetri. Fabrizio Biasiolo era così quando nella stagione 74/75 era al Vicenza di Giussy Farina. Biasiolo è nato nel 1955 e ha fatto le giovanili al Crespino, paese natale, e a Gavello allievi CSI. Delle sue qualità se ne accorse il Rovigo dell'avvocato Mario Mantero che gli fece fare gli Allievi allenati da Carlo Spolaore, che poi subentrò in prima squadra a Romolo Camuffo, in Serie D.  Nel 72/73 al Rovigo diventa presidente il comm.

 

 

 

Angelo Ferrari e l'allenatore è Albano Vicariotto che lancia Biasiolo, per 6 partite, in prima squadra. A quell'epoca tra Rovigo e Vicenza c'erano rapporti di interscambio. Così Rovigo fu il trampolino di lancio per  Biasiolo che nel 74/75 è al Vicenza, dove gioca nella Primavera, però con pochi allenamenti perché la scuola lo impegna anche il pomeriggio. Allora non era certo il professionismo di oggi.

E Fabrizio si diploma giocando, in quel Lanerossi Vicenza, di mercoledì con l'Under 23 e la domenica con la Primavera, per due anni importanti. Tanto che per Fabrizio arriva anche il palcoscenico della Serie A, quando a Vicenza arriva la Juventus, con Zoff, Gentile, Longobucco, Morini, Scirea, Lamiani, Causio, Anastasi,Capello, Bettega.

 

 

 

Biasiolo è convocato  in prima squadra e va in panchina, contro la Juventus.
Era considerato giocatore di qualità tecniche, giocava da libero e da centrocampista, per questo poteva servire alla bisogna tattica. Quella partita ( era il 26 gennaio 1975)   l'ascoltai alla radio in macchina, e sullo 0 a 0 avvenne il secondo e ultimo cambio per il Vicenza; cioè l'entrata dell'esperto Berti che peraltro - mi confiderà Fabrizio - non era 'bramoso' di entrare.
Ma Puricelli mister del Vicenza aveva già fatto esordire dall'inizio il giovane Stivanello e preferì non 'lanciare' Biasiolo; purtroppo questo non servì a bloccare la Juve che poi vinse 2-1( gol juventini di Bettega e Capello).

 

 

 

Dieci giorni dopo per Fabrizio  arriva  la sfortuna: un infortunio al ginocchio e i conseguenti tempi lunghi  per la guarigione. Per di più ci fu il militare, neppure alla compagnia atleti perché il Vicenza di giocatori ne aveva già mandati tre ed era il massimo permesso ad ogni società. Così Biasiolo fece il militare nell'aeronautica, nella VAM a Zelo, mentre  il Vicenza alle prese con problemi organizzativi  non iscrisse neppure la seconda squadra ai campionati nazionali. Nel periodo del militare Fabrizio potrebbe  giocare col Legnago allora allenato da Saul Malatrasi, ma il tesseramento non è possibile perché fuori distretto.
Come dire che per Biasiolo è venuta meno la possibilità di giocarsi  per intero le sue carte, nel periodo clou della sua attività di calciatore.

 

 

 

Intanto a Rovigo è ancora il periodo del presidente Ferrari, in Promozione dopo che il matrimonio col Vicenza si é interrotto. A quei tempi il presidente del Rovigo, Ferrari aveva anche mano nella gestione del Badia, pure in Promozione. Così Fabrizio Biasiolo , con l'aggiunta di promesse di lavoro, approda al Badia dove Vigna che l'anno prima aveva allenato il Rovigo, non riuscirà a salvare la squadra altopolesana dalla retrocessione.

Campionato 77/78 con Biasiolo che a Badia ritrova anche Giuriola e Pianta, altri due ex rodigini. Ma prima che la stagione finisca Fabrizio sposa la sua Paola e per lavoro si trasferisce nel bolognese.

 

 

 

E' il tempo in cui la vita reclama la sua centralità e per Biasiolo si registra un anno di inattività calcistica. Poi la 'football sirena' e la 'saudade crespinese' produce la combinazione lavoro-calcio e Fabrizio rientra in Polesine, precisamente nel novembre 1979 in Prima categoria nel Bottrighe del presidente Gino Navicella e del gran segretario Carlo Bonafè. Da segnalare che i 'primi contatti' col Vicenza, proprietario del Biasiolo - cartellino, li fa dall'esterno Piero Cavallari il grande tessitore del calcio polesano di quei tempi. Purtroppo fu retrocessione per quel Bottrighe 79/80 vinto dal Bagnoli, mentre fu quinta l'Arianese  di Costante Mantoan che pur promossa l’anno prima aveva rinunciato alla Promozione, favorendo così il ripescaggio del Rovigo.

 

 

 

Gli allenatori di quel periodo yo-yo a Bottrighe sono stati Cassetta e poi Rubinato. Biasiolo resta a Bottrighe che intanto nell'81/82 è  risalito in Prima, da dove retrocede subito. Comunque Fabrizio resterà a Bottrighe anche  in Seconda categoria e dopo Rubinato farà il giocatore-allenatore. Sempre in questa veste Biasiolo rientra alle origini e con la Fulgor Crespino 87/88 farà una Terza categoria da 'cavalcata trionfale', cioè zero sconfitte e gran salto storico in Seconda categoria. Era la Fulgor del presidente Francesco Zambelli ma anche dei dirigenti Paolo Guidorzi e Benito Crepaldi, era la Fulgor che aveva il cuore crespinese in campo, dai fratelli Crepaldi ai Prearo, Cestari e Andreotti, e che l'anno dopo si completerà con l'arrivo di Tullio Miari.
Categoria difficile e nuova, la Seconda, e Biasiolo non  fa il miracolo salvezza.
Però la società del presidente Zambelli, pur dopo una retrocessione amara, gli rinnova la fiducia e lui la ripaga riconquistando subito, nella stagione 89/90, la Seconda categoria. 

 

 

 

Fabrizio Biasiolo però, pur vincente, decide di  mettersi a riposo, magari aspira a qualcosa di più, a qualche squadra più blasonata, però il suo lavoro alle Poste e i relativi turni sono sempre lì a ridimensionarne il suo curriculum di allenatore. Sarà per questo che Fabrizio si accontenta, ma alla seconda partita di campionato rientra nella Fulgor che ha già esonerato mister Santato, fautore del gioco a zona e punito dai risultati.
Chiamato dall'amico neo-presidente Giorgio Carletti e dai dirigenti Giovanni Pasquin e Luigi Pavani, ma a partire da questa stagione 90/91 Biasiolo farà solo l'allenatore portandosi dietro 'due crucci' come giocatore.

 

 

 

Il primo è quello di non essere andato a provare alla Juve come da sollecito fatto dall'osservatore juventino al Rovigo. Si trattava certamente della squadra Primavera, ma una volta usciti dalla Primavera c'erano diverse squadre satelliti juventine anche di Serie C in cui i giocatori venivano mandati a farsi le ossa. Tutte condizioni che al Vicenza non sono mai state attuate.
Secondo cruccio, alla Juve a detta di quell'osservatore si sarebbe posto rimedio al suo disequilibrio peso - altezza, rinforzando la muscolatura.
Sono i chissà della vita, come quello di non aver cercato fortemente di diventare giocatore professionista, magari rinunciando a quella scuola di perito che nei pomeriggi di Vicenza gli faceva fare solo un allenamento la settimana, ovviamente troppo poco se guardiamo che al giorno d'oggi se ne fanno due-tre in Prima categoria.

 

 

 

Tutte cose che poi  Biasiolo toccherà con mano, visto che nel suo ventennio da allenatore saranno più di 500 le domeniche nelle quali lui 'sgambetterà' dalla panchina..
Tornando agli anni novanta, va detto che , dopo la Fulgor - salvezza del 90/91, Fabrizio nel 91/92 é andato ad allenare l'Arianese, arrivando terzo in Seconda categoria. Poi l'approdo a Guarda Veneta 92/93, l'unico anno in cui questa società é rimasta in Prima categoria: quell'anno é infatti retrocessa.
Ma Biasiolo ha fatto un buon lavoro e per questo lo chiama la Villanovese della troika MIlani-Vigna-Tono , sempre in Prima categoria. E nel 93/94 a Villanova del Ghebbo sarà una stagione da 'linea verde'..
Spiega Biasiolo:" Una annata in cui furono lanciati tanti giovani , tra i quali anche i 15enni Cavazzana e Donegà" .

 

 

 

Una buona stagione, quindi la prima di Biasiolo alla Villanovese, soprattutto in prospettiva. Ovviamente era difficile coniugare linea verde e risultati, così anche per questo, durante la stagione successiva, per Biasiolo arrivò l'esonero  e col subentrato mister Trivellin la Villanovese 94/95 , anche grazie ad alcuni rinforzi, conquistò una salvezza decorosa.
Fermo restando che Fabrizio deve fare i conti con la difficoltà di coniugare lavoro e allenamenti, comunque Biasiolo nel 95/96 viene chiamato da Romeo Fortini al Polesella in Seconda categoria. Però per una stagione che, come la classifica, sarà una incompiuta e Fabrizio dà le dimissioni. Quindi sta fermo nella stagione 96/97, per poi riprendere col Bottrighe del presidente Luciano Fantinati dove Moschini, Borella e Gregnanin sono punti di riferimento dirigenziale.

 

 

 

E sarà un binomio che durerà due anni, quello di Biasiolo in Seconda categoria a Bottrighe, un ritorno tra gente che ne ha già apprezzato le qualità di un personaggio che crede innanzitutto nel lavoro 'dentro il campo'. Un binomio che frutta per il Bottrighe due salvezze tranquille in due campionati da centro classifica.
Tutto questo serve a Biasiolo per chiudere il suo Terzo Millennio con 33 anni di calcio vissuto con passione, ma anche con qualche rammarico e qualche rimpianto.
Anche per questo mister Biasiolo, classe 1955, non può certo andare in pensione 'calcisticamente'.

 

 

 

Poi per Biasiolo il palmares registra ( subentrando a Franco Franzoso) il travolgente salto in Prima categoria con la Fulgor 2001-02 del ds Napoli e dello storico 'maestro' Rossi . Un salto storico per la Fulgor del presidente Gian Mario Rizzi che sempre con mister Biasiolo in panchina centra nella Prima categoria 2002-03 l'obiettivo salvezza. Una specie di profeta in patria, cioè a Crespino, se consideriamo che mister Biasiolo con la Fulgor ha centrato tutti e due gli storici salti di categoria, cioè dalla Terza alla Seconda e dalla Seconda alla Prima categoria.
Purtroppo la Fulgor 2003/04 balbetta sul piano dei risultati , così in quel suo difficile viaggio stagionale mister Biasiolo si ferma a metà percorso ( gli subentra Miari).

 

 

 

Fa parte del gioco, come stare a riposo per un'altra stagione. Giusto finché lo chiama per farlo ripartire l'evergreen Piero Cavallari, chiamando Biasiolo all'Arianese 2005-06 ridimensionata e tutta baby in Eccellenza, sapendo che la …mano di Cavallari conta e che la retrocessione era assicurata. Tra i se e i ma di chi si domanda il perché, Fabrizio Biasiolo, pur avendo vinto solo una partita, si è comunque guadagnato la stima autonoma dell'ambiente rossonero. E scusate se è poco, per il mister di un'Arianese dai record tutti negativi.
Salvo quell'unica vittoria in campionato che per quell'Arianese è stato come …vincere lo scudetto, in una stagione in cui arrivare alla fine era già un successo. Ecco perché mister Biasiolo si è meritato la conferma per allenare , stavolta senza il Cavallari - paravento, l'Arianese del presidente Sergio Cattin anche nella Prima categoria 2006-07. Ed è arrivata  una salvezza difficile, ma centrata senza passare attraverso i play out.

 

 

 

Si aspettava la riconferma, Fabrizio, invece ad Ariano è arrivato l'esordiente Paolo Monini, mentre lui , il guerriero della salvezza, è rimasto a riposo.
Ci ha pensato però il ds Beppe Rizzi a farlo rientrare sui prati verdi, chiamandolo al suo Pontecchio 2008-09, a cercare una improbabile salvezza in Seconda categoria. Invece l'impresa è rimasta una incompiuta mentre è arrivato l'esonero di Biasiolo in corso d'opera e, alla fine, comunque la retrocessione del Pontecchio.
Adesso, da questa stagione 2009-10 Biasiolo ci riprova in Seconda categoria col Bottrighe del neo presidente Nicola Gennari , chiamato peraltro dal tandem Moschini - Borella sempre decisionale dentro quello staff dirigenziale. Senza avere l'obbligo di vincere, ma per un campionato che si prospetta a ridosso del podio , visto che quasi al termine del girone d'andata il Bottrighe di Biasiolo viaggia competitivo in zona play off capitalizzando al meglio i gol di Stefano Giovannini figlio d'arte.

 

 

 

PRIMA APPENDICE FLASH ( by R.S. , Il Resto del Carlino 3.09.1987 )/  AMICHEVOLE PRECAMPIONATO: A CRESPINO LA FULGOR DI MR BIASIOLO OSPITA L’ADRIESE DI MR SPOLAORE

Una U.S. Fulgor - Crespino In fase di preparazione, stasera alle ore 20.45 al Campo Comunale di Crespino, ospiterà l'Adriese di mister Spolaore che metterà a punto i propri schemi di gioco per consentire al duo Tiveilli - Zanaga di andare a rete con maggior facilità di quanto non abbia fatto nell'appena concluso Torneo Genova.

Il presidente della Fulgor, Zambelli, ha affermato: che squadra con gli arrivi di Zanconella a Biasiolo ha trovato una sua solidità. Speriamo di accontentare i tifosi con l'arrivo di un altro giocatore valido a far finalmente il salto di categoria"

Intanto "mister" Biasiolo, prima dell'inizio del campionato, collauderà la propria squadra contro  il Bottrighe domenica è settembre in casa e in trasferta prima con l'Arquà e poi con il S. Bellino.

 

 

 

SECONDA APPENDICE FLASH ( by R.S. Il Resto del Carlino, 8.09.1987) / A CRESPINO l’ADRIESE FA TRIS/ BATTE 3-0 LA FULGOR

Sbloccando il risultato soltanto su rigore e segnando le tre reti dei suo bottino negli ultimi 15' l'Adriese ha superato la resistenza del Crespino nella sua ultima amichevole (3-0). La squadra di Spolaore ha denunciato ancora problemi a centrocampo e nel primo tempo queste lacune hanno fatto si che solo in una circostanza, con Stecchi, i granata sono andati vicini al gol. Nella, ripresa, sfruttando meglio le fasce, l’Adriese ha stretto i tempi e dopo un bel tiro di Zanaga (60’) è passata in vantaggio (rigore di Pezzolato, maturato in un’azione occasionale). La forza d'inerzia spingeva a segno anche Tivelli e Varolo negli ultimi dieci minuti. Spolaore alla fine ha ammesso che “la fluidità della manovra è ancora distante dai valori ottimali e anche l’attacco non è attualmente così incisivo da impensierire le difese avversarie. Il test di Crespino si è comunque rivelato più duro del previsto” L’elogio al Crespino è ampiamente giustificato dalla condotta di gara della squadra di casa, esaltata dal confronto.

 

 

 

TERZA APPENDICE FLASH STORY ( di Sergio Sottovia ) / FULGOR CRESPINO VINCENTE TERZA CATEGORIA 1987/88 APPRODA IN SECONDA

Dai tifosi << Grazie Fulgor >> / Strepitoso ritorno in seconda categoria della squadra di Biasiolo

Al campo comunale di Crespino ( a un grande cartello su cui era scritto << grazie Fulgor>> faceva da contraltare un altrettanto immenso striscione dove era scritto <<bravi ragazzi>> ) la Fulgor ha battuto un volitivo Grignano andando in rete con un gol per tempo di Andreotti, per poi ristabilire definitivamente le distanze con Stecchi dopo che il Grignano le aveva ridotte su azione di calcio d’angolo. La capolista ha così terminato la sua partecipazione straordinaria al girone B di Terza categoria , che l’ha vista leader indiscussa fin dall’inizio rifilando ben 11 lunghezze di distacco alla seconda classificata. Lo ribadisce chiaramente il suo < score> di 46 punti in 24 partite, tutte vittorie e solo due pareggi, 61 gol fatti ( miglior attacco) e solo 10 subiti ( miglior difesa ).

 

 

 

Determinanti sono state alcune componenti essenziali per il perfetto funzionamento della compatta compagine rivierasca. Innanzitutto la realizzazione di un’idea con la quale il presidente Zambelli è riuscito a portare a Crespino giocatori come Zacconella, Andreotti, Luca e Nicola Crepaldi, provenienti da categorie superiori, ma con stimoli e motivazioni sempre d’esempio per i più giovani compagni di squadra. Ci ha pensato poi mister Biasiolo a realizzare la < quadratura del cerchio> dando alla squadra un equilibrato assetto tattico e la giusta concentrazione agonistica. Ad esaltare tutto ciò sono emerse alcune spiccate individualità che hanno tenuto alto il tasso tecnico. Così il centrocampista Andreotti ha mostrato una grande capacità di proporre assist per liberare al tiro gli attaccanti, l’ala Stecchi ha prodotto dribbling spesso ubriacanti, mentre Nicola Crepaldi con i suoi 20 gol ha assolto con estrema lucidità il compito di concretizzare le manovre di gioco.

 

 

 

Più che giustificate quindi le folcloristiche manifestazioni d’affetto con le quali i tifosi hanno, per tutta la giornata, clamorosamente festeggiato i propri beniamini inventando una festa che ha avuto nel piroettare delle mayorettes della Banda di Campitello di Forlì la sua attrazione, che prima in campo e poi in piazza Fetonte, ha regalato alla Crespino sportiva una splendida giornata di festa familiare.
Si può star certi che , in questo clima,  i giocatori tenendo alto un immenso drappo dai colori  sociali giallorossi, cercheranno di dare ancora qualche soddisfazione ai propri sostenitori fin da domenica prossima a Zona Marina e poi in casa contro il Castelguglielmo negli incontri validi per l’assegnazione del titolo provinciale.
P.S.: Per la cronaca la Fulgor Crespino si aggiudicò poi il titolo di campione provinciale.

 

 

 

QUARTA APPENDICE STORY ( di Sergio Sottovia, by Il Resto del Carlino, 12.06.2002 ) / CRESPINO VA IN PRIMA CATEGORIA : LA FULGOR SALE IN PARADISO AL TERZO TENTATIVO  HA CONQUISTATO LA 1^ CATEGORIA
( La squadra di Crespino senza rivali/ La Fulgor sale in paradiso al terzo tentativo )

Lo straordinario é normale in casa Fulgor. Eh sì, ormai sono tre volte che il girone di ritorno ha la straordinaria caratteristica di portare il ciclone Fulgor alla volata finale, per il salto di categoria. Lo ha fatto con Fiorenzato la prima volta, perdendo lo spareggio-rocambolesco col Loreo prima di battere il Pozzonovo. Lo ha fatto la seconda volta con mister Miari perdendo lo spareggio-rocambolesco col Bottrighe. Lo ha fatto quest'anno con Biasiolo travolgendo tutti nel ritorno, guadagnandosi sul campo uno stratosferico vantaggio capace di far digerire il fattore Tosini che ha rischiare di vanificare tutto e di più. E per il presidente Gianmario Rizzi e il ds Gianluigi Napoli il ritorno in Prima categoria é diventato realtà.

 

 

 

Società piramidale la Fulgor, con Lorenzo Albieri vicepresidente poco appariscente ma sempre vicino alla squadra, con Daniele Cestari segretario, la bandiera storica <maestro> Rossi cassiere, poi Tacito Chiavegati magazziniere, quindi i consiglieri Gianfranco Malaspina, Floriano Libanore, Ampelio Rizzi, Romeo Fortini, Dino Crepaldi, Paolo Guidorzi, Dante Sardellaro, Roberto Panin, Luigi Fantinato, Giuseppe Visentin, Giovanni Pasquin. Per una stagione iniziata con Franco Franzoso in panchina e che ha visto la Fulgor cercare la pole position. Ma al ds Napoli questo non bastava:" Senza nulla togliere all'impegno di Franzoso, sentivo sfumare la convinzione di poter vincere e ho pensato che con Biasiolo potevamo credere di più nei nostri mezzi. Certo inizialmente il lavoro del nuovo mister é stata una scossa dirompente, poi però i risultati hanno ripagato tutti i sacrifici fatti in allenamento."

 

 

 

In apparenza il ds Napoli é un torrente in piena, poi però diventa placido come il Delta del Po e le sue visioni calcistiche sono più solide dell'apparenza. Basta guardare l'ossatura della squadra che ha vinto questo campionato di Seconda categoria 2001-02.
In porta Casotti con Grego vice, difensori Giribuola, Visconti, Cecchetto, Zanirato, Sgaravato per un assetto variabile, centrocampisti Sarti, Zampieri, Fusetto, Pizzo, Zeminiani, attaccanti il potente Laurenti e l'agile Braggion, con Davide Crepaldi alternativa tattica. A questo nucleo base hanno dato apporto nel corso della stagione Sandali, Segantin, Nicola e Michele Crepaldi, Orcini, Previato, Tosini, Rizzi fino alle apparizioni di Stefanoni, Dalle Rive e Zanforlin nei due match della fase finale per il titolo regionale di categoria, a squadra rimaneggiata.

 

 

 

Per l'analisi tecnico-tattica delle 13 partite <gestione Biasiolo>, di cui 12 vinte e una solo pareggiata, sentite l'interessato:" La squadra era quella, ho detto subito che non avevo mai avuto una squadra così forte rispetto alla categoria. Ci sono stati solo aggiustamenti, vedi Sgaravato che ha trovato più spazio, vedi maggior concretezza a centrocampo, ma soprattutto é cresciuto il gruppo sul piano agonistico e come mentalità d'assieme nella ricerca dell'obiettivo vittoria".

 

 

 

Ha parlato anche dei singoli , mister Biasiolo, ma solo per sottolinearne le caratteristiche, quasi a dire <bravi loro>. E così Braggion é stato il solito goleador, con 24 reti in campionato e complessivamente 30...e lode con quelle di Coppa. E così Sarti é stato gran incontrista a centrocampo. E così via per la verve di Zeminiani, la potenza di Laurenti, la duttilità di zampieri a volte centrocampista a volte libero, poi Cecchetto regista difensivo. Senza saltare nessuno, il mister.

 

 

 

Con valutazioni pirotecniche invece il ds Napoli, che sta già lavorando per la prossima stagione. " Ci occorre un difensore, un centrocampista esperto ma incontrista, e un attaccante. Contatti ci sono stati, vorremmo fare un campionato tranquillo".
Per questo viaggio, sempre con lo sponsor Femi-Cz, sui binari partenze ci sono i giocatori Pizzo, Tosini, Davide Crepaldi per motivi diversi, mentre sui binari arrivi si parla del difensore Camisotti, di un attaccante ferrarese, di un centrocampista già del Monselice, del ritorno di Segantin, magari per girarlo all'occorrenza. Ma al ds Napoli, uomo di stazza, piace la carne al fuoco...   

 

 

 

EXTRATIME by SS/ In cover Fabrizio Biasiolo allenatore da oltre 500 panchine polesane.
Quindi in apertura di fotogallery lo proponiamo significativamente in kit griffato LaneRossi Vicenza e capitano-allenatore imbattuto nella Fulgor Crespino winner 1987/88.
Con riferimento invece alla sua esplosione giovanile proponiamo Fabrizio nella Gavellese 1970 foto in bianconero secondo in piedi da sx ( con al fianco Ario Romagnoli e poi Chiarion ultimo della fila)  epoca sempre del portiere Bovolenta che vediamo poi anche nella foto a colori-yellow con i noti storici dirigenti.
Preludio alla successiva foto ‘da giornale 1974’ che mostra Fabrizio Biasiolo nella squadra Allievi del Rovigo , con tra i suoi compagni anche l’altro crespinese Norberto Colla a fianco del massaggiatore Carlo Trimurti e di mr Carlo Spolaore.
Con riferimento invece al suo speciale periodo nel Lane Rossi Vicenza, partiamo dal suo arrivo , mostrando Biasiolo assieme ai suoi compagni ( tra gli altri anche Rabachin) nel cerimoniale del torneo giovanile a Casale Monferrato nel 1974.
In prologo allo squadra del Campionato ‘Primavera’ 1974/75 , con in piedi da sx Gemmo,  Tommasi,  Casarsa,  Biasiolo,  La Torre,  Romio, accosciati da sx Ferrarese, Rosati, Gorin, Speggiorin, capitan Innocente.

 

 

 

 

Con riferimento invece al Fabrizio Biasiolo ritornato giocatore in Polesine, lo proponiamo in maglia violetta nel Bottrighe 1980/81 del gran segretario Carlo Bonafè ( primo a sx) allenato da Rubinato.
Epoca in cui , da gestore-responsabile tecnico , mi ha regalato la sua straordinaria partecipazione al Torneo notturno vinto a Gavello nel 1982 ( pur indisposto Fabrizio ha giocato uno spezzone della finale per esigenze tattiche…) e di cui vi propongo la squadra tra il sottoscritto e Cabassa a sx e gli altri due dirigenti Dentello e Visentin.
Con riferimento invece al suo arrivo a Crespino, dove l’ho chiamato nel doppio ruolo di giocatore-allenatore , proponiamo Biasiolo nella Fulgor 1987/88 winner ed imbattuta oltre che Campione Provinciale in Terza Categoria ( all’epoca erano 2 i gironi) , come da foto che ho scattato in bianconero , con in piedi da sx Fantinato (dir.) Zambelli (Presidente) , Chiavegati , Andreotti , Cestari , Dentello , Brazzorotto , Crepaldi Luca ; accosciati da sx : Tumiatti, Malaspina, Pasquin, Crepaldi Michele, Crepaldi Nicola, Stecchi, Prearo, Carravieri.
A seguire la Fulgor Crespino in Seconda categoria 1988 griffata sponsor Altieri, con in piedi da sx Malaspina- Crepaldi M. – Andreotti- Crepaldi L. – Zacconella – Gregnanin- Dentello- Biasiolo ( capitano) – Renzo Altieri (sponsor)- Francesco Zambelli (Pres.) Fabbris (V.Pres.) Brazzorotto- Chiavegatti – Tumiatti- Prearo- Stecchi- Crepaldi N. Ferrigato.
Della stessa annata ecco anche la Fulgor Crespino in una uggiosa domenica d’inverno, con in piedi da sx Sardellaro (dir.)- Pavani (dir.) – Zambelli (Pres.) – Fantinato (dir.) – Zacconella – Biasiolo – Dentello (dir.) – Miari – Cavallaro – Crepaldi Luca – Prando
Accosciati: Brazzorotto – Tumiatti – Andreotti – Crepaldi Nicola – Prearo – Stecchi – Cestari – Temporin.
A seguire la Fulgor Crespino nel 1990, stavolta in una giornata di sole, con in piedi da sx Zambelli (Pres.) – Carletti (dir.) – Biasiolo (all.) – Malagugini portiere – Crepaldi Luca- Zacconella portiere – Rigon – Dentello – Gregnanin – Fortini ; accosciati da sx Brazzorotto- Andreotti – Stocco – Malaspina – Prearo- Prando – Crepaldi Nicola- Crepaldi Michele

 

 

 

 

E a conclusione del suo primo periodo crespinese, proponiamo Biasiolo mister subentrato a Santato nella successiva Fulgor Crespino 1990/91 in versione poster , sfondo tribuna, con da sx il neo presidente Giorgio Carletti e dirigente Daniele Cestari e , sulla destra mr Biasiolo tra i dirigenti Pavani  e Pasquin, mentre il dirigente Malaspina è accosciato in tuta giallorossa ( stavolta i due portieri sono Zacconella e Visentin) .
A questo punto partiamo con le immagini di Biasiolo mister in tour nel Polesine, iniziando dalla foto bianconera dell’Arianese 1991 con Fabrizio a fianco del ds Pietro Astolfi.
Passiamo poi alla foto a colori ‘giallorossi’ con Biasiolo mister del neo promosso  Guarda Veneta 1992 ( con a sx il presidente Federico Ferrarolo) , mentre con riferimento alla successiva foto in bianconero che ho scattato alla Villanovese in Prima categoria 1993/94 
vi snocciolo la seguente didascalia con in piedi da sx  Toso- (segr.) Vigna (V. Pres), Fabrizio Biasiolo (all.) - Zompo- Paviera- Magon- Montanaro- Ghirardello- Malin- Sterza (dir.) ; accosciati da sx Peretto- Pepe- Borella- Magri - Zanni- Trevisan -  "Fonzi" dir – Raisa.
A questo punto, visto che in prologo a questo Fabrizio Biasiolo – Personaggio Story vi abbiamo proposto la Crespino Calcio Story fino al suo arrivo, voglio onorare tutto il gruppo Dirigenti della Fulgor degli anni Novanta, proponendovi a titolo esemplificativo la foto poster giallorossa della Fulgor Crespino 1995 con tutto il gruppo dirigenziale come da seguente didascalia completa: in piedi da sx Zampieri- Cestari D (dir.) - Cestari Franco.- Floriano Libanore (dir.) Napoli M. , Sattin N. , Camozza- Paolo Guidorzi (pres.),  Giorgio Passarella (all.) , Franceschetti –Zanirato- Napoli Gianluigi ( DS ) ,  – Bollato- Miari – Umberto ‘maestro’ Rossi past president, ; accosciati da sx : Fabbris – Brazzorotto – Stocco -Crepaldi Michele, Sichirollo,  Penolazzi,  Ferrigato Riccardo ,  Girotto,  Romanin (dir.),  – (2 mascotte), Gianfranco  Malaspina (dir.)- Boccato – Gregnanin.
Lo stesso gruppo dirigenziale che poi ha chiamato ancora Fabrizio Biasiolo sulla panchina giallorossa, come documentiamo nella foto poster da winner con la Fulgor Crespino 2001/02  del ds GL Napoli che ho fotografato con a sx il dirigente Lorenzo Albieri e a dx il presidente Gianmario Rizzi a fianco del portiere Grego e di bomber Simone Braggion.

 

 

 

 

Storie da Terzo Millennio, come quella certificata da mr Biasiolo ancora in tour nel Polesine, come documentiamo con una serie di immagini tra i rossoneri dell’Arianese, partendo dal raduno 2005 con Fabrizio tra i nuovi giocatori Broggio – portiere , Bovolenta .difensore, GM Pellegrini difensore.
Gli stessi che poi troviamo nel poster panoramico in Eccellenza con l’Arianese 2005/06 attorno alla troika Piero Cavallari – DS, Sergio Cattin – presidente, Fabrizio Biasiolo – allenatore.
Come nel poster “Top 11” dell’Arianese rossonera che ( col portiere Broggio in maglia gialla e mr Biasiolo ) in data 12.02.2006 ha incontrato il Casalserugo.
Mentre nella successiva stagione con l’Arianese in Prima categoria 2006/07 ( aveva rinunciato alla Promozione) vi proponiamo il raduno coi giocatori in maglia bianca, con a sx presidente Sergio Cattin con ‘sottostante’ Contro allenatore dei portieri mentre mr Biasiolo è a dx).
Della stessa stagione proponiamo in maglia rossonera l’Arianese 2006  che ho fotografato in Coppa Veneto, con mr Biasiolo a dx a fianco del giocatore Bergami con occhiali scuri.
In una stagione conclusasi con una salvezza anticipata, frutto anche di importanti vittorie e relativi festeggiamenti per mr Biasiolo da parte dei suoi giocatori , come nel flash che vi proponiamo post vittoria 3-2 vs Altopolesine.

 

 

 

 

Epoca anche di battaglia tra allenatori- amici come tra Fabrizio Biasiolo (mr Arianese 2006) e Arsenio Pianta ( mr Pegolotte capolista-promosso).
A questo punto per Fabrizio Biasiolo c’è ancora il ritorno in un società già allenata; perciò lo proponiamo da mister del Bottrighe  2009/10 del neo presidente Nicola Gennari, ma anche degli storici dirigenti Moschini, Borella, Gregnanin in poster con tutta la rosa griffata CMP e che ho fotografato sul campo del San Vigilio.
Sostanzialmente si chiude qui la lunga carriera di mister Fabrizio Biasiolo allenatore delle ‘prime squadre’, fruttando peraltro significativi riconoscimenti , come  dimostra la specaile targa della Provincia di Rovigo , ritirata nel 201 da sua moglie Paola Albertini , in foto tra Clelio Mazzo presidente Figc Rovigo e Andrea Martello dirigente Fulgor Crespino .
La società , quest’ultima, in cui è stato quindi tantissimo protagonista Fabrizio Biasiolo, che perciò l’ha premiato ( eccolo in foto con Giuseppe Rossi , associazione Bersaglieri) durante la storica Festa per i 40 anni della società giallorossa.

 

Di cui proponiamo altresì le immagine significative dei suoi tanti trofei esposti nella citata Festa andata in scena a gennaio 2009, di cui vi proponiamo anche la foto celebrativa con da sx Luigi Ziviani - sindaco, Tiziana Virgili – presidente Provincia Rovigo, Franco Avanzi – arianese, Luigi Pavani – dirigente organizzatore, il sottoscritto Sergio Sottovia che nell’occasione ha presentato anche il libro “PolesineGol 2 –Campioni & Signori”
Ma poiché , coi Personaggi del Calcio come Fabrizio Biasiolo & “Quelli della Fulgor ” lo spirito Associazionistico & Comunitario ha sicuramente onorato Crespino in the world, allora a titolo esemplificativo faccio una ...escursione fuori porta per segnalare altre due Associazioni Sportive che non ho ancora onorato qui su www.polesinesport.it, ma che nel loro piccolo hanno onorato Crespino organizzando alcune significative manifestazioni sportive.

 

 

 

 

Vale a dire, eccole in sequenza, “Quelli del Tennis” nel cerimoniale delle premiazioni post Torneo 2008 e “Quelli del Moto Club Fetonte” sempre nel 2008 e coi trofei-moto tra le mani.
Anche perché tra di loro ci sono anche tanti …ex giocatori della Fulgor Crespino, ch epoi ritroviamo nella foto che mi hanno mandato d Padova, dove in tribuna alla partita di rugby tra Petrarca e Rovigo ( finita in parità) ci sono tanti …ex ragazzi della Fulgor Crespino, protagonisti come presidenti ( vedi Zambelli  Carletti ex presidenti) e Sottovia e lo stesso Fabrizio Biasiolo.
Però il nostro Personaggio Story lo voglio riportare sui campi di calcio , perché quello è il suo habitat naturale. E allora eccovi la famosa Lettera datata maggio 1972 targata Calcio Rovigo e relativa al 'primo provino' di Fabrizio Biasiolo a Vicenza ( in trio con Finotti e Crepaldi da Taglio di Po).

E poichè per Fabrizio il periodo giovanile a Rovigo è stato il suo 'giardino delle fragole' ecco che ve lo propongo dulcis in fundo in una partita tra le Vecchie Glorie del Calcio Rovigo , quando l’ho fotografato nel team allenato da mr Spolaore; con player Biasiolo in versione evergreen tra i noti biancazzurri ( vedi PF Giuriola col pallone) e ancora al centro della scena.

Sergio Sottovia
www.polesinesport.it