Bonzi Bruno stopper della “grande” Tagliolese di Carlo & Alberto Fontanesi, Bonafè & Franzoso. Ora coi baby...


22/06/2012

Questa è una storia scritta cinque anni fa (06.05.2007), ma la passione di Bruno Bonzi in ‘casa tajante’ è rimasta intatta. Bruno, un papà e un allenatore al tempo stesso per le tante squadre del Settore Giovanile. Una chioccia tuttora, e una bandiera tajante al tempo stesso.
Vien da dire che , come per Edoardo Duò, la Tagliolese non può prescindere dall’apporto di Bruno Bonzi per far ‘lievitare’ il Settore Giovanile ‘tajante’, sempre col sorriso sulle labbra..
Un Personaggio Story che ha ricordi e aneddoti speciali, compreso il fatto che suo note Enrico Bonzi ha giocato negli Allievi del Padova ai tempi di Agostino Siviero e sopra tutto di Alessandro del Piero.
Dette queste precisazioni eccovi la Bruno Bonzi Story, che ho voluto integrare proponendovi a seguire due Appendici News che servono a comprendere sia la ‘sua statura’ che quella delle più significative ‘bandiere’ che hanno reso storica la Tagliolese degli anni sessanta/settanta, da Patrizio Bonafè a Guido Milani, da Carlo e Alberto Fontanesi, tanto per citare.

BONZI BRUNO STORY / QUARANT’ANNI DI CALCIO TAGLIOLESE E NON LI DIMOSTRA/
<< Come i 'Sassi di Matera', lo stopper Bruno Bonzi è un bene che appartiene all'Unesco del mondo tarante della Tagliolese. Un paragone che gli spetta , anche perché proprio là a Matera, da militare aeronautico nella VAM, Bruno vinse il campionato di Prima categoria campionato 61/62, oltre a farsi onore nella squadra della base militare di Gioia del Colle. D'altra parte, lui che 'abitava in campagna a Cà Zen', quando era venuto ad abitare in centro a Taglio di Po faceva parte solo della squadra Riserve, mentre la prima squadra aveva giocatori del calibro di Furlan, Crepaldi, Bellinelli che passarono al Contarina quando l'A.C. Milani ( prima in auge col presidente Ortolan e Ildo Crepaldi), dopo le alluvioni del 1957 e del 1960 che sconvolsero il Basso Polesine fu costretta a ritirarsi dal campionato. "Prima del militare ho fato un'annata da segnalinee e ho giocato solo una mezza partita - spiega Bruno - , poi dopo i tanti allenamenti da militare sono tornato più esperto e quando la Tagliolese è stata rifondata ho cominciato a giocare in Terza categoria".

E a suon di partite, Bruno Bonzi classe 1939, ha cominciato a sgrezzarsi , anche se nei primi tempi della presidenza Duilio Zaia e dell' allenatore Viroli il dirigente - preparatore Ortolan diceva che 'aveva il piede destro nel sinistro'. Ci ride su Bruno ricordando che ha segnato solo 2 gol in carriera: " Il primo è stato contro la Spes Necchi vincevamo già 3 -0 e i miei compagni , da Carlo (era anche allenatore)  e Alberto Fontanesi a Franzoso e Negri fecero di tutto per farmi segnare, e così segnai il quarto gol su passaggio di Negri". Era il vittorioso campionato 65/66, poi quella forte Tagliolese vinse anche nel 67/68 in Seconda categoria, allenata da Degli Agostini ( aveva fatto arrivare anche Bressan e Zoboli) nell'epoca della presidenza di Emilio Crivellari (succeduto a Marangoni) che premiò l'allora 29enne Bruno per aver già giocato ben 150 partite. Sorride Bruno anche quando racconta il suo secondo gol:" Lo segnai al San Bonifacio quando giocavamo sul neutro di Ariano, pieno di malta; feci un cross che si trasformò nel gol dell'1-1 insaccandosi sul secondo palo".

Indelebili certi ricordi giovanili per Bruno nella Tagliolese anni '60, quella di Fogo Franzoso la bandiera, di Patrizio Bonafè ( era bravo e segnò all'esordio a Boara Polesine, poi passò al Verona e in serie A con Varese e Vicenza), di Girotti play maker e Ferri cannoniere, dei fratelli Carlo e Alberto Fontanesi classe 1929 (già in serie A con Spal e con 3 presenze e 1 gol in Nazionale) che ritornato a giocare  e Napoli e anche in Nazionale ancora a 39 anni nella Tagliolese ricordava a Bruno che gli lasciava sempre 'una stecca' di 10 anni.Certamente Bruno non era un campione dal tasso tecnico assoluto, ma come stopper era forte di testa e soprattutto aveva quel 'senso dell'anticipo' che assieme ad una grande grinta lo ha fatto diventare un protagonista di lungo corso in maglia giallorossa, fino a quando ha giocato nel 1975 il suo ultimo campionato - sottolinea Bruno - ' a 36 anni in Promozione con l'allenatore Paolo Padoan'. Era il primo anno della presidenza Maggi e quella tranquilla Tagliolese in Promozione andava a giocare sui prestigiosi campi della capolista Monselice , quindi Ambrosiana, Abano, Schio, Cerea, Mira, Thiene, Trissino, Sommacampagna,  Zané, Malo, oltre a quelli polesani del Rovigo, Contarina, Castelmassa e Badia.

Praticamente una lunga storia parallela, quella di Bonzi con la sua Tagliolese. Che ha visto la società del presidente Crivellari e dell'allenatore Degli Agostini conquistare da matricola il quinto posto, poi giungere ottava nel 69/70 sotto la presidenza Mantovani. Un percorso propedeutico alle successive tre stagioni in Promozione con l'allenatore Paolo Padoan al fianco dei presidenti Micheletti, Mantovani e Crepaldi, che è rimasto presidente anche nella stagione 73/74 quando, malgrado il passaggio del testimone in panchina tra Degli Agostini e Ferraro fece solo 17 punti e si ritrovò a scendere in Prima categoria. Ma la combinata Zampieri presidente e Ferraro allenatore vinse alla grande nel 74/75 con 46 punti in classifica e ciò permise il ritorno di capitan Bonzi in Promozione, a disputare appunto la sua ultima stagione ufficiale da calciatore.

Ma il feeling tajante continuò con Bruno allenatore delle giovanili giallorosse, mentre nel 76/77 fu la combinata presidente Maggi e allenatore Monti a conquistare quella permanenza in Promozione, una categoria disputata anche dal tandem Rosestolato - Furlan che però nel 77/78 fruttò solo la retrocessione. Così per la Tagliolese 78/79 fu il biennio Rosestolato - Monti in Prima categoria, preludio al tandem Umberto Pregnolato - Franco Monti nell'80/81 , quindi due stagioni per Pregnolato - Vecchi sempre in Prima , dove finalmente il tandem Pregnolato - Marchiani vinse nell'83/84 riconquistando la Promozione. Nel frattempo però Bruno Bonzi fa tre stagioni da allenatore in Terza categoria ( fine anni '70) nella tranquilla Rivarese senza pretese, passando poi ( dopo aver fatto il patentino nel 1981 assieme all'amico Edoardo Duò) ad allenare sempre in Terza la più forte Arianese del presidente Bellucco. Ma la passione di Bruno Bonzi è allenare e insegnare calcio nei settori giovanili.

Così ritorna in casa giallorosa dove la Tagliolese del presidente Pregnolato viaggia dall'86/87 in Prima categoria fino all'89/90 passando tra le mani degli allenatori Pomaro, Vecchi, Bovolenta e (due anni) Edoardo Duò. Quando dal 90/91 la Tagliolese del neo presidente Otello Franzoso è in Seconda proprio il patentato Bonzi farà spalla a Doriano Rosestolato e saranno vincenti nel 91/92 (in foto, Bonzi primo a dx) per il ritorno in Prima. Resterà in casa tajante Bruno durante tutte le stagioni della presidenza Franzoso ( in Prima con Giancarlo Ardizzon, quindi Pasetto in Seconda e mister Seda in Prima ancora dal 95/96).  Quando Franzoso sarà ancora presidente prima di passare le consegna a Fiorito Bellan l'eterno Bruno Bonzi (perché ancora adesso gioca nelle Vecchie Glorie Tagliolesi) andrà a trasmettere, dal 96/97 e per cinque anni , la sua passione nel San Vigilio del presidente Valentino Sartori.

Ma siccome il primo amore non si scorda mai, ecco che Bruno Bonzi l'evergreen lo ritroviamo poi assieme ai vecchi amici a fare il 'maestro di calcio' nelle giovanili gestite da Pierluigi Rossi, nella Tagliolese che Fiorito Bellan ha portato in tandem con Menegatti dalla Prima alla Promozione, sperando ancora (dopo le stagioni di Garbin e quest'anno Pregnolato) nel miracolo - salvezza già altre volte fatto guarda caso da Edoardo Duò, cuore giallorosso.>>

PRIMA APPENDICE NEWS (di Sergio Sottovia, by il Resto del Carlino, 02.04.2007) TAGLIO DI PO / COMUNE & PANATHLON COI CAMPIONI ALLE SCUOLE MEDIA
<< TAGLIO DI PO/ De Vidi e Major testimoni nell'incontro tra Comune e Panathlon Adria con gli studenti delle medie sui valori dello sport./
Giornata open quella di venerdì scorso, organizzata dall'Amministrazione comunale di Taglio di Po in collaborazione col Panathlon Club di Adria che ha festeggiato in tour il suo 30esimo anniversario della fondazione.
A partire dalla mattinata con l'incontro tenutosi presso le Scuole Medie 'E. Maestri' sul tema ' Incontro con campioni di sport e di vita', presenti Fabio Fresca del Panathlon International che ha introdotte le tematiche e con le testimonianze di personaggi sportivi straordinari come Alvise De Vidi ( campione paraolimpico maratona) e Lorenzo Major (sportivo a tutto tondo pur dopo un grave incidente automobilistico) che hanno coinvolto ed emozionato sia i ragazzi che gli insegnanti commentando le immagini delle loro imprese paraolimpioniche facendo paralleli con la vita. Per sottolineare l'importanza dei valori sportivi da trasmettere, nell'occasione il sindaco Margaret Crivellari e l'assessore allo sport Renato Pregnolato hanno significativamente premiato alcuni personaggi che hanno dato lustro allo sport locale, come Bruno Bonzi una bandiera della storia calcistica della Tagliolese, Gino Raminella campione di atletica master, Umberto Fabbri e Mauro Pregnolato per i prestigiosi risultati sportivi ed organizzativi.

Il feeling tra le istituzioni, promosso dai panathleti locali Carmine Bonamico, Renzo Ferro, Otello Franzoso, si è cementato nella conviviale della serata, dove gli stessi atleti sono stati premiati dal presidente Flavio Zampieri col sigillo del Panathlon, mentre il labaro del club è stato consegnato al sindaco Crivellari.
Un incontro, quello tra Scuola - Istituzioni - Territorio, che in un certo senso è diventato anche operativo, come hanno sottolineato sia il vice preside Mario Marafante  che l'assessore Renato Pregnolato, per dare opportunità formative ai ragazzi e agli studenti e dare più attenzione ai disabili e soluzioni per eliminare le troppe barriere architettoniche ancora esistenti. Non a caso, quando Alvise De Vidi, in carrozzella, aveva detto in mattinata che se tutti i presenti fossero usciti dall'auditorium delle Scuole Medie, lui su quegli scalini si sarebbe sentito un prigioniero, a tanti sono venuti 'i brividi e la pelle d'oca'.>>

SECONDA APPENDICE NEWS ( di Sergio Sottovia,  by Areasport 01.03.2008)/ TAGLIOLESE “CUOR DI LEONE”

<<Giallorosso è il colore dell'anima tajante. E il blasone lo testimonia, con un curriculum lungo una vita e un palmares prestigioso, di cui mi hanno parlato in più di una occasione i suoi presidenti /dirigenti / giocatori.  Un blasone che ha visto la Tagliolese girare per il Veneto da protagonista fin dal primo dopo guerra scalando le categorie sia che si chiamasse Taglio di Po, oppure U.S.A. Milani negli anni della Grande Alluvione, oppure Tagliolese dalla ripartenza negli anni '60 fino ai tempi attuali. Cuore giallorosso a Taglio di Po, di cui ho parlato spesso con Edoardo Duò e Bruno Bonzi, i 'senatori' che ancora oggi è facile trovare al campo. Per quelli dal cuore giallorosso, l'importante è servire il 'Calcio Tajante', poi che sia prima squadra o settore giovanile poco importa. Per questo tutte le volte che sono passato al campo ho sempre trovato , oltre al solito Edoardo Duò, altri storici personaggi, tutti al servizio del 'pianeta giallorososo', e che fosse settore giovanile o prima squadra poco importa. Come d'altra parte hanno fatto nel tempo i vari presidenti,

Una storia lunghissima che si è meritato anche una 'promozione' sul Sole 24 e che a partire da fine anni '60 ha visto alla presidenza Crivellari e Mantovani in Prima categoria, quindi dal 70/71 nei quattro anni di Promozione i presidenti Micheletti, Mantovani e , per due anni, Crepaldi Antonio. Proprio con Crepaldi abbiamo parlato dei 'bei tempi' un mese fa, quando mi ha chiesto il mio "Polesine Gol 2 - Campioni & Signori"visto che aveva già letto il primo.

Erano stati i tempi degli allenatori Degli Agostini, Padoan, e Ferraro che nel 74/75, anno di purgatorio in Prima categoria, ha vinto ed è ritornato in Promozione. Una categoria che nel 75/76 ha visto come tandem presidente / allenatore Maggi e Furlan / Bonzi, quindi nel 76/77 Maggi e mister Franco Monti, quindi nel 77/78 Rosestolato con mister Furlan. Poi dal 78/79 la Tagliolese è stata per 6 stagioni in Prima categoria in sequenza coi tandem Rosestolato / Monti ( due anni), quindi Pregnolato ha fatto un anno con Monti e poi tandem due anni con Vecchi, per poi vincere la Prima categoria 83/84 con Vittorino Marchiani per rigiocare in Promozione  due stagioni coi tandem Umberto Pregnolato e Marchiani /Pomaro quindi Pomaro / Vecchi, l'anno della retrocessione. La storia racconta poi della Tagliolese in Prima categoria dall'86/87 ancora con Umberto Pregnolato presidente per 4 anni avendo sulla panchina un anno Bovolenta, poi Bovolenta / Duò , e altri due anni con Edoardo Duò allenatore.
Tutto questo quando la Prima categoria di gironi veneti ne aveva meno della metà degli otto attuali.

Ecco allora che la discesa in Seconda 90/91 è diventato un nuovo ciclo da ripartenza e con Doriano Rosestolato per due stagioni in panchina a sfiorare il successo. E che arriva nel 92/93 col tandem Franzoso e mister Giancarlo Ardizzon. Una storia nella storia il rapporto presidente Franzoso e ds Doriano Rosestolato. Nei tempi della Tagliolese che nel 93/94 sarà in Prima con Ardizzon ma retrocederà. Però resterà nel 'limbo' solo la stagione 94/95 con mister Pasetto, ma per meriti sportivi la Tagliolese del presidente Franzoso sarà ancora in Prima categoria, iniziando dal 97/98 l'era del presidente Fiorito Bellan per una storia prestigiosa che ha visto la Tagliolese del Terzo Millennio giocare in Promozione fino all'anno scorso, quando Edoardo Duò non ha compiuto l'ennesimo 'miracolo' salvezza.

TEMPI MODERNI / Però dall'anno scorso la Tagliolese è passata dalla presidenza Bellan a quella di Archimede Finotti, già vicepresidente, nel segno della continuità dirigenziale, ma non sul campo visto che quest'anno la Tagliolese gioca in Prima categoria, affidata all'allenatore Mauro Pezzolato.
Ma la città di Taglio di Po è 'cuor di leone', così quando l'assessore Renato Pregnolato ha fatto la presentazione ufficiale in municipio, beh, c'era aria di pronta risalita, anche se l'ambiente si era in un certo senso ridimensionato sul piano dei nomi, puntando su quei giovani che Duò aveva lanciato dopo che aveva rilevato mister Beppe Pregnolato sulla panchina giallorossa.
Nel giorno della presentazione il presidente Finotti e mister Pezzolato cantarono in coro:<< Vogliamo creare un gruppo omogeneo, nello spogliatoio e con la tifoseria. Per questo ognuno di noi deve dare il 100%>>. Insomma, nessuno ha voluto fare proclami, ma la voglia di Promozione era davvero tanta, nel cuore e nella mente dei dirigenti presenti, dai vice Andrea Bellan e Rossano Bertucci al segretario Paolo Fabbri, dai responsabili del settore giovanile  Pierluigi Rossi ed Edoardo Duò, il preparatore atletico Stefano Pilotti e quello dei portieri Stefano Chiarelli, il medico Riccardo Sinigaglia e il dirigente Roberto Ferro.
Ad ottobre ho visto la Tagliolese vincere 1-0 su La Rocca (gol di Tessarin) .  Poi il viaggio in campionato è sempre stato dentro la zona play off. "Merito di tutto l'ambiente - mi ha ribadito mister Mauro Pezzolato , che ho avuto ospite assieme all'evergreen Edoardo Duò, due mesi dopo a Telestense, nella trasmissione a "Oblò Sportivo" la rubrica settimanale del martedì sera che il sottoscritto conduce assieme a Marco Mariotti.

FEELING TAJANTE / A fine gennaio, dopo l'altalena e dopo il pareggio 1-1 a Pozzonovo, la Tagliolese era a ben 6 lunghezze dalla capolista Conselve. Ebbene a febbraio il 'cuore giallorosso' ha trovato il giusto ritmo cardiaco. Primo perché contro l'Atheste la Tagliolese 'gran carattere' ha trovato il 2-1 al 90' con Tessarin, mentre il Conselve andava ko fuori casa contro l'Azzurra. Secondo perché alla vigilia della trasferta in casa della capolista, i giocatori giallorossi hanno 'offerto' alla propria tifoseria il pullman per una trasferta che aveva bisogno di tanto sostegno morale. E a Conselve la tifoseria è stata il '12esimo uomo in campo' , e la squadra ha ripagato trovando il pareggio in pieno recupero col rigore del 2-2 di capitan Pizzo. Insomma la Tagliolese è stata brava a restare a tre punti dalla capolista. Per la cronaca schierando questa formazione: Cerilli, Duò, Bellemo, Domeneghetti, Faggion, Zerbin, Tessarin, Zainaghi, Zennaro ( 17' st Giovannini), Pizzo, Lazzarini (29' st Boscolo) .
Ma quel che dà sicurezza alla tifoseria è che la Tagliolese ha già ipotecato i play off visto i 10 punti di vantaggio sulla Turchese sesta in classifica , la prima 'extra range' . Insomma, …domani è un altro giorno, ma l'esperienza di mister Mauro Pezzolato è una garanzia ( Polesine Camerini , Arianese, Portotollese) , non fosse altro perché è uno specialista delle promozioni, da quella della storica cavalcata vincente con lo Scardovari 1999/2000 dalla Prima alla Promozione a quella altrettanto significativa in Coppa col Bottrighe 2002-03 che fruttò il salto dalla Seconda alla Prima.  Anche per questo la Tagliolese ha puntato su Mauro Pezzolato , tra l'altro nell'ultimo biennio tranquillo sulla panchina dello Scardovari in Promozione. Per lo staff del presidente Archimede Finotti e per la squadra di capitan Pizzo & company ecco allora che …l'asticella del 'salto in alto' è tutt'altro che insuperabile.>>

EXTRATIME by SS/ La cover è per Bruno Bonzi ‘giallorosso tajante’ premiato sul campo.
Poi in fotogallery vi proponiamo innanzitutto Bonzi nella sua prima Tagliolese di mister/capitan Furlan e presidente Zaia. Poi eccolo, secondo accosciato da dx , nella Tagliolese 1965 con Patrizio Bonafè “col pallone tra le mani”. Nella successiva foto ‘strisce trasversali’ ecco Bonzi nella Tagliolese 1966 stavolta lui ‘col pallone tra le mani’.
Una bandiera, dicevamo, Bruno Bonzi, perciò eccolo premiato dal presidente Crivellari.
Per quanto riguarda Bonzi giocatore, eccolo capitano della Tagliolese 70/71 allenato da Padoan ( a dx) e poi nella Tagliolese formato ‘notturna’ (tra gli altri ‘Fogo’ Franzoso e Guido Milani, primo a sx).
Quasi come stacchetto musicale , voglio proporvi il Padova 88/89 di suo nipote Enrico Bonzi (squadra Allievi) con in squadra anche Agostino Siviero, polesano da Ariano Polesine.
Passando alla “fase due”, quella di Bruno Bonzi allenatore, eccolo allenatore dei biancazzurri della Rivarese, poi allenatore in tandem con Doriano Rosestolato della Tagliolese 1991 “posizionato” su tre file giallorosse.
Per quanto riguarda il ‘più recente’ Bruno Bonzi eccolo in ‘due foto’ di Vecchie Glorie Tagliolesi, la prima sul campo di Taglio di Po, la seconda al Torneo di Bordighera nel luglio 2001  assieme agli avversari della finalissima.
Infine ecco Bruno Bonzi premiato nel 2009 da Flavio Zampieri e Carmino Bonamico del Panathlon Club Adria e da Margaret Crivellari sindaco di Taglio di Po.



06.05.2007


Sergio Sottovia
www.polesinesport.it