Bosaro Story by Cibotto vista on the road by Scuola Primaria & “Pinocchio in bici” tra Codice & Sicurezza sul “45° parallelo” / A metà del ‘Pianeta Terra’ nel paese della “beata” Maria Bolognesi dove Cardinal Lercaro...Alluvione 1951...


La bici come veicolo sulle strade e dentro la Story di un paese prototipo: Bosaro giusto a metà del Pianeta Terra.
Nostra base di partenza il “Progetto Pinocchio in Bicicletta 2013/14” che ha come obiettivi primari far conoscere  la bici come strumento di viaggio sulle strade.
Repetita juvant! Tra sport e wellness, che ci servono come punto d’appoggio qui tra “Memoria & Futuro”. Insomma, volendo proporvi il solito flash by Vittorino Gasparetto nell’ambito del Progetto “Pinocchio in Bicicletta 2013/14” e dopo avervi già proposto la tappa di Bosaro ‘dentro’ la Scuola Primaria, stavolta vi proponiamo la stessa Scuola Primaria però on the road sulle strade di Bosaro.
La nostra location , ma che troverete segnalato sulla Statale 16 col la indicazione-sottotitolo “Paese natale della Beata Maria Bolognesi” , la “Serva di Maria” che tra l’altro il sottoscritto ha visto da vicino nel suo ‘canonico vestito nero’ in Piazza Fetonte a Crespino, dove peraltro ha pure vissuto ( in località San Cassiano) .
Senza dimenticare che Boaro è altresì il paese di Padre Santi, il comboniano sacerdote missionario ucciso in Uganda il sabato santo 14 aprile 1979.

 

 

Perciò eccoci a promuovere il territorio e la sua Story , giusto nella filosofia di questo sito www.polesinesport.it , proponendo in mix la tappa by reportage V.G. in mix con straordinaria Bosaro Story tanto più che è stata written by G.A.Cibotto nell’ambito della pubblicazione by Il Gazzettino di Rovigo intitolata “Tutti i Comuni della tua Provincia”.
Eccovi quindi in sequenza kit la Bosaro come Prima News e ‘base musicale per la fotogallery’ di cui alla Seconda News sulla recente tappa del Progetto Pinocchio in Bicicletta on the road tra scolari, insegnanti e Polizia Stradale a supporto didattico sul campo. Tra l’altro stavolta col sintomatico nonno vigile …Motore, di nome e di fatto!

 



PRIMA NEWS & BOSARO FLASH STORY ( di G.A. Cibotto, by “Il Gazzettino e il suo Territorio”, 2001)/ “POLESINE”/ TUTTI I COMUNI DELLA TUA PROVINCIA: BOSARO/

SCHEDA TECNICA/ POPOLAZIONE, SUPERFICIE , ALTEZZA, DISTANZA, SERVIZI
POPOLAZIONE / Al 31 dicembre 2000: 1299 abitanti (638 maschi e 661 femmine), di cui 12 stranieri ( 5 rumeni, 2 croati, uno ciascuno albanese, jugoslavo, marocchino, angolano, cinese); al censimento del 1951: 2.255;
SUPERFICIE territoriale: kmq 6, 02;
ALTEZZZA sul livello del mare. Da 3 a 7 metri. Vi passa il 45° parallelo di latitudine nord.
DISTANZA dal capoluogo: km 8;
SERVIZI: strada statale Adriatica per circa 3,5 km; strade provinciali km 5, strade comunali km 23; strade vicinali km 3; Stazione ferroviaria ad Arquà Pol. Km 3; chiesa parrocchiale dedicata a San Sebastiano Martire; ufficio postale; Carabinieri a Polesella; due ambulatori medici; farmacia; scuola elementare; scuola materna parrocchiale; biblioteca civica; teatro comunale ristrutturato a nuovo; due distributori di carburanti: uno per gas, l’altro per benzina e gasolio.

 

 

 

BOSARO & LA STORIA ( di G.A. Cibotto, 2001) / AL CAVALLO DEL 45° PARALLELO, AL CENTRO DEL PIANETA TERRA
Il vecchio don Raffaele di Malaspina, umanista che vantava al suo attivo una curiosa ricerca su padre Dante, come soleva definirlo, quando parlava di Bosaro, dove all’alba della domenica andava a prelevare il signor parroco, patito come lui per l’arte venatoria, soleva definirlo “un paese sviluppato in lunghezza, stretto tra Canalbianco e Collettore padano”.

 

 

Non sembri una “boutade”, perché a voler fare la sua conoscenza, una volta lasciata la Statale 16 che unisce Rovigo a Ferrara, il centro si riduceva alla chiesa, più una scuola ed una trattoria dove si mangia ancora all’antica, con protagonista il pesce d’acqua dolce.
Per il resto invece si viaggiava fra due filari di case e cortili che sembravano puntellare gli argini dei due corsi d’acqua.
Esaurita la nota di colore, se in questo modo è lecita definirla, il problema è fissare la data nella quale ha preso corpo la realtà Bosaro, borgo tagliato in due dal 34° parallelo.

 

 

Particolare che induceva a Nini Tonizzo, sovente da quelle parti per soddisfare la sua passione di instancabile pescatore, a proclamare.” Sono a cavallo del 45° parallelo, perciò al centro del pianeta terra”.
Calando dalla quasi lirica alla realtà storica, ad dire degli esperti di cose che hanno da spartire con il passato sembra che le prime case degne della definizione “borgo” , siano state erette alla fine del secolo decimo quinto, perciò abitate dai sudditi prima degli estensi e poi dei veneziani.

 

 

Due razze di politici che per la terra sempre messa a soqquadro da Adige e Po, hanno fatto assai poco, limitandosi a considerarla unicamente zona di confine dove in genere finivano per riparare quanti fuggivano dal ducato, oppure dalla “Serenissima”, che dopo il declino della famosa mercatura, ha visto i suoi nobiluomini guardare con occhio nuovo la terra.
Dove in genere sbarcavano per approdare il tempo di qualche amore clandestino, oppure di qualche sbirciata alle loro tenute, durante la stagione autunnale.

 


 

Fiumi permettendo, è ovvio, dato che il disastro è stato per Boaro una costante impietosa, fino alla spaventosa alluvione del 1951, della quale fra non molto si celebrerà il mezzo secolo. Un evento che ha visto il paese, dopo essere stato in pratica sommerso dall’acqua limacciosa, cambiare volto.
Infatti per merito dei contributi raccolti da un noto quotidiano è sorto il Borgo Madonna di San Luca, il centro antico si è spostato verso l’Adriatica, sempre più invasa di macchine d’ogni genere, sia di giorno che di notte.
Specie da quando è nata a nemmeno un chilometro una discoteca che richiama giovani e non più giovani da tutta la provincia ( ma sembra pure da Ferrara e addirittura da Bologna e Padova).

 


 

Nella scia della nuova chiesa, del municipio, della piazza e delle abitazioni sorte numerose, ha fatto la sua apparizione, accanto all’agricoltura, pure l’industria, che ha visto sorgere in breve tempo aziende di ogni genere.
E nello stesso tempo aprire i battenti luoghi di ritrovo frequentati da quanti amano trascorrere la serata al fianco della donna amata, oppure di amici che discutono sul canottaggio imperante sul filo di un entusiasmo che talora richiama tifosi dai luoghi più impensati per le gare di Bosaro, che nel suo stemma celebra Canalbianco e Collettore.

 


 

ALTRO FLASH STORY/ BEATA MARIA BOLOGNESI- CENNI BIOGRAFICI ( POSTULAZIONE - CENTRO MARIA BOLOGNESI - ROVIGO )

Maria Bolognesi nasce a Bosaro (Rovigo) il 21 ottobre 1924. Primogenita di sette figli, trascorre la prima infanzia in una grande povertà, aiutando i genitori nel duro lavoro dei campi badando ai fratellini con tutta la sua dedizione, lasciando definitivamente la scuola alla seconda classe elementare.

Già da piccola si rivela attiva e piena di risorse. Nel corso degli anni si fa notare sia per la dolcezza che per l'amore profondo e la bontà verso i piccoli, i poveri e gli ammalati: sono, queste, le condizioni per l'avvio del progetto che Dio ha su di lei.

 


 

Obbediente e fedele al suo "Gesù", lascia, dopo i vent'anni, la casa paterna per dedicarsi, discreta ed equilibrata, a "quell'ideale, che teneva chiuso nella mente e nel cuore" , e che la spinse ad agire, guidata dall'alto, in modo operoso ed incessante, in più direzioni a Rovigo ed in altre città.

Muore il 30 gennaio 1980 e riposa nella terra del cimitero di Rovigo sotto una croce di legno  e tanti fiori.

La sua vita é stata piena di sofferenze, di incomprensioni e umiliazioni, che ha sempre accettato in silenzio per vivere la sua vocazione d'amore al Signore.

 


 

Egli l'ha ricompensata con doni soprannaturali quali estasi e stigmate: grazie speciali che il Signore riserva ad anime particolari e che Maria, "la signorina vestita di nero" , ha saputo meritare ed umilmente nascondere.

Il 21 ottobre 992 il Vescovo della Diocesi di Adria-Rovigo ha dato avvio al processo di Canonizzazione della Serva di Dio Maria Bolognesi che si é concluso l'8 luglio 2000.

 


 

PREGHIERA PER OTTENERE LA GLORIFICAZIONE DI MARIA BOLOGNESI

O Gesù, che hai offerto al Padre i tuoi patimenti fino a morire sulla croce per donarci la grazia del perdono e della comunione con Dio, ti prego umilmente di glorificare, anche su questa terra, la tua serva Maria Bolognesi, che nella sua vita volle nel nascondimento unire le sue sofferenze alla tue a beneficio dei fratelli più bisognosi.

Ti supplico, perciò, di volermi concedere, per sua intercessione, la grazia... che tanto desidero.

(Tre "Gloria al Padre")

Imprimatur: Rovigo, 13 gennaio 1995 / Martino Gomiero, Vescovo di Adria - Rovigo

( Per informazioni, richiesta immagini, segnalazione di grazie ricevute , ecc., indirizzare a: Postulazione - Centro Maria Bolognesi - Via Giovanni Tasso , 49 / 45100- Rovigo )

 


 

SECONDA NEWS / "OCCHIO  AI   SEGNALI   2" / (Comunicato  by insegnante Simonetta Coltro e fotogallery by Vittorino Gasparetto, mail 13.04.2014) /
PINOCCHIO IN BICICLETTA …SULLE STRADI DI BOSARO CON LA SCUOLA PRIMARIA E LA POLIZIA STRADALE /

<< Sabato scorso scortati dalla pattuglia della Polizia Stradale di Rovigo e dal nonno vigile Silvano Motore,  gli alunni di quarta e quinta della scuola Primaria “Sante Bonvento” di Bosaro, con il poliziotto Assistente Capo Alberto Toffanin passeggiando per le vie del centro di Bosaro hanno verificato sul campo: gli attraversamenti, i segnali stradali, il giusto comportamento da tenersi per strada, una sorta di verifica su quanto insegnato a scuola nell'incontro della “Cultura del mezzo meccanico la Bicicletta” di Educazione Stradale legato al progetto “Sicuramente in bici – Pinocchio in bicicletta della F.C.I.”.

 


 

Il poliziotto Alberto ha chiesto agli alunni di essere d'esempio, e di essere, nonostante l'età,  “grilli parlanti”:  la coscienza buona che richiama chi può avere comportamenti non corretti sia in strada che altrove.
Ancora un'esperienza semplice, ma efficace che contribuirà certamente ad avere piccoli pedoni-ciclisti più responsabili e sicuri.
Prossima tappa  del Progetto a maggio con la Gimkana di Plesso, in piazza a Bosaro.

 


 

Anche in quest'occasione con un percorso preparato con segnali e difficoltà si testeranno l'attenzione.
Un grazie a tutti coloro che collaborano a queste iniziative: al corpo di Polizia Stradale di Rovigo nella persona del suo Comandante Dr Antonio Maria Addis, all'Amministrazione Comunale, rappresentata per l'occasione, da Oscar Tosini, alla FCI provinciale nella persona del presidente Sig. Graziano Barbierato, a Silvano Motore della protezione civile, a Mirvano Mazzetto e a Sandro Baracco per la continua disponibilità.

Al “Commendatore” Vittorino Gasparetto che promuove con passione tutte le iniziative, possiamo solo dire che continueremo a fare “cheese” per le sue foto perché sono  e saranno “scatti” di un ottimo progetto! >>

 


 

EXTTRATIME by SS/ La cover è per il Municipio di Bosaro in kit con la Beata Maria Bolognesi, perché insieme rappresentano due facce della stessa medaglia, la Grande Storia del paese del “45° parallelo”.

Poi per quanto riguarda la fotogallery seguiamo tutto il tour partendo proprio dalla Scuola Primaria dove troviamo ad …attenderci il Motore- vigile nonno insieme a Vittorino Gasparetto e ad Oscar Tosini ‘con fascia tricolore’ e tutti gli Alunni pronti insieme ai loro insegnanti e alla Polizia Stradale.


A seguire ecco tutta una serie di passaggi degli Alunni sulle strade di Bosaro assistiti da Alberto Toffanin e tutti indossanti le classiche casacche gialle.
Per un viaggio come da Codice Stradale e in Sicurezza, in tour tra le vie del paese, poi fino al Monumento al ‘ciclista’ Franco Ballerini adiacente la Strada Statale 16 Adriatica.
Fino a chiudere ( dopo la foto poster con anche Graziano Barbierato ‘delegato’ FCI Rovigo e due primi piani ai gruppi ‘alunni con casacche’) , con la foto che rivede insieme nel cerimoniale finale sia Gasparetto che Oscar Tosini ( tra l’altro si deve a Lui se la beata Maria Bolognesi è ‘ritornata’ a Bosaro).

Ma anche Sandro Baracco e Alberto Toffanin della Polizia Stradale oltre che a Simonetta Coltro e le altre insegnanti di Boaro che hanno condiviso il progetto “Pinocchio in Bicicletta” anche nelle passate edizioni.


 


Vittorino Gasparetto & Sergio Sottovia
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