Brajato Antonio ‘bandiera’ del Guarda Veneta since 1954, sempre in staff dirigenziale dal primo pres Saravalle ai Ferrarolo up to Terzo Millennio/ E da luglio 2013 in sinergia Crespino Guarda Veneta con pres Guidorzi e poi Masiero


“Ha giocato sempre nel Guarda, il piccolo grande uomo Antonio Brajato, fino agli ultimi campionati di metà anni '60, quando in Terza era vincente il Polesella 65/66, un punto più del Due Torri. E quando nel 66/67 vinse l'Occhiobello. Dal 1971 il Guarda, dopo i campionati CSI con Giolo allenatore, riparte proprio con Brajato segretario, ma praticamente il direttore sportivo che ha affiancato tutti i presidenti fino ad oggi, con tutti i grandi problemi di un piccolo paese.”
Partendo da questa  verità ‘assoluta’ ( era la sua Mini Biografia allegata alla premiazioni by Provincia di Rovigo) ci piace sottolineare che se scriviamo Antonio Brajato potremmo pensare che sportivamente si possa leggere tranquillamente Guarda Veneta.
E mi diventa naturale ripensare a Sergio Zavoli che nel suo “Socialista di Dio” , passando sull’argine del PO mentre andava all’Ospedale Sant’Anna di Ferrara, ne descrisse emblematicamente così “ …con le sue case bianche come lenzuola stese al sole”.
Insomma, un paese nella storia, Guarda Veneta anche per altri motivi come quelli raccontati anche da Riccardo Bacchelli nel suo ‘Mulino sul Po’ di cui tra l’altro il sottoscritto ha visto girato il relativo romanzo televisivo ( ricordate il regista Sandro Bolchi e la cantante Ornella Vanoni in versione attrice?) .
Un paese che appunto è nella Storia del Calcio Polesano grazie particolarmente ad Antonio Brajato , da sempre deus ex machina del Calcio a Guarda Veneta, perché sempre pronto a farlo risorgere anche quando alcune volte ha dovuto rinunciare ad essere ai nastri di partenza del Campionato di Calcio.

E a tal proposito , a completamento del nostro Antonio Brajato - Personaggio Story già raccontato in format News Magazine a novembre 2009, completato poi con alcune significative Appendici Flash Story e da ulteriori commenti in calce nell’Extratime anche in aggancio alla fotogallery, vi proponiamo come prologo queste due Anteprima News certificate by Mass Media , giusto per segnalarvi anche i nomi dei giocatori perché prevalentemente locali e perché negli anni ’60.
Tutto questo perché la ‘squadra del paese e i suoi giocatori’ erano considerati orgoglio prototipo della Comunità,  quasi una specie di corsa prototipo verso una vittoria stile …Davide contro Golia visto anche le problematiche del tempo e relativa contestazione sociale.
Anche per questo , per onorare Guarda Guarda Veneta & Dintorni Calcio Dilettanti, ci fa piacere ripartire dal nostro storico Antonio Brajato - Personaggio story datato 2009, visto che è tuttora protagonista in campo da dirigente della società Crespino Guarda Veneta, di cui… fin dalla nascita di questo sito www.polesinesport.it proprio nel 2009, vi abbiamo raccontato nella rubrica Polesine Gol tutto l’ultimo decennio e il suo andamento domenicale.

 

 

 

FIRST ANTEPRIMA NEWS ( by Il Gazzettino, 20.10.1966 / FIRST MATCH “TERZA CATEGORIA” CAMPIONATO 1966/67 -
PRIMA GIORNATA / RISULTATI GIRONE U

Fratta -*Frassinelle          2-1
*Occhiobello -Canaro     4-1
*Lendinara-Portotollese  1-1
*San Vigilio - Guarda      4-3
*Carpano - Fiessese       2-2
*Villanovese -Donada     3-0

TABELLINO DEL MATCH / SAN VIGILIO - GUARDA 4 - 3
Marcatori: 1t: 42' Bettonte (G), 2t: 5' Turolla (G), 7' Moretto (Sv), 12' Bedetti (Sv), 15' Bettonte (G), 25' Favaro A.(Sv), 36' Casellato (Sv).
SAN VIGILIO: Donà I, Terentin, Casini, Favaro I, Gambalunga II, Favaro II, Casellato, Marzolla, Bedetti, Moretti, Babetto.
GUARDA: Campioni, Romagnolo, Fantinato, Giolo, Braiato, Turolla, Berti, Negrello, Ferrarolo, Bettonte, Beretta.
Arbitro: Zampieri
NOTE DI CRONACA/ L'affermazione del San Vigilio é stata più netta di quanto non dica il punteggio. I locali, in vantaggio di due reti, dopo che i loro attaccanti avevano fallito numerose occasioni, hanno saputo trovare la strada del gol per capovolgere il risultato nel giro di pochi minuti per merito soprattutto dei lanci e tiri di Moretti (il migliore dei locali) che hanno messo più volte in difficoltà la difesa avversaria. Oltre a Moretti si sono ben comportati Casini e Bedetti. Sufficiente la prestazione degli ospiti. Discreto l'arbitraggio.

 

 

 

SECONDA ANTEPRIMA NEWS ( by IL Gazzettino, ottobre 1968 ) / PRESENTAZIONE CAMPIONATO 1968/69 / AL VIA I DILETTANTI DI TERZA CATEGORIA CON 21 SQUADRE IN LIZZA… MA NON C’E’ PIU’ IL GUARDA VENETA

Comincia domani la grande avventura del campionato anche per la Terza categoria. E' la schiera senza alcun dubbio più numerosa nel calcio polesano ed anche la più modesta. Ventuno squadre, divise in due gironi, saranno protagoniste del calcio dei poveri per cinque e più mesi.
Il campionato di Terza categoria, è il più difficile: campi non sempre attrezzati, per la bisogna; giocatori spesso alle prime armi; vecchi< marpioni> sul viale del tramonto, che rendono ai primi la vita dura; dirigenti che si fanno le ossa; arbitri sprovveduti, dotati molto spesso soltanto di coraggio; pubblici qualche volta turbolenti e infine - ma non ultime - difficoltà economiche a volte addirittura drammatiche.

Quando parte la Terza categoria è veramente un'avventura. Ma al tirar delle somme, quelle sportive, ci si accorge che è stato un campionato utile, vivace, spontaneo, dal dilettantismo più cristallino, tranne rare eccezioni.
Quest'anno si è insinuata - anche qui - la contestazione. Le acque non si sono ancora calmate e c'è il rischio di vedere andare a rotoli almeno un girone.
Alcune società altopolesane si sono infatti chiaramente lamentate per la composizione che non è stata certamente di quelle che possono reggere alle critiche. Di meglio si poteva fare, questo è certo ( quel Lusia, costretto al girone altopolesano - padovano, è un vero assurdo), ma bisogna capire anche i responsabili alle prese con problemi spesso insolubili.

 

 

 

In ogni modo la partenza avverrà regolarmente. E poi? Poi il clima del campionato non farà più venire in mente a nessuno di mollare. I veri sportivi li conosciamo.
Mancano al via , quest'anno, otto squadre rispetto all'anno scorso: Villanovese, Ceneselli, Castelmassa, Portotollese, Due Torri Rovigo e Carpano di Cà Venier sono passate alla categoria superiore; il Guarda non ce l'ha fatta più economicamente ed ha rinunciato seppur amareggiato ( coraggio Guarda ed auguri di pronto ritorno), mentre il Saguedo si è trasferito…in massa a Lusia, cambiando colori e denominazione.

Le nuove sono il Lusia, per la prima volta attore nel calcio polesano se non andiamo errati, il Villadose che riprende l'attività dopo un paio di lustri, la padovana Megliadino San Vitale e il <nobile> Ficarolo, che ha rinunciato alla Seconda categoria per gli stessi motivi che hanno indotto il Guarda all'abbandono, ma che è deciso a risalire ben presto.
Complessivamente - come detto - sono 21 le squadre, divise in due gironi : il girone V , tutto polesano ( da Trecenta e Baruchella ad Adria), il girone Z meno polesano che non veronese-padovano.

 

 

 

Nel girone V le favorite sembrano essere il Canaro, che da anni attende il grande momento, la Gazzella, il Papoze dalla grande carica agonistica, il Trecenta, Villadose e Frassinelle sono le meno conosciute, Crespino, Fratta e San Vigilio le possibilissime guastafeste. Dalla Fiessese si attende una prova di carattere.
Nel girone Z le polesane sono soltanto cinque: la favoritissima Sampietrese, che ha alla sua guida Apostoli già del Castagnaro; l'enigmatico Melara; il Calto, sempre zeppo di giovanissimi; il già citato Ficarolo e la matricola ( soltanto di nome) Lusia.

La pattuglia padovana dovrebbe avere nel Merlara la sua punta di diamante, ma Casale Scodosia e Piacenza non sanno da meno. La novità è costituita dal Megliadino San Vitale, una compagine di cui si sa poco, formata da parecchi anziani, quindi presumibilmente piuttosto robusta.
Due sono ancora le veronesi: Lampo Menà e Castagnaro. A Menà c'è il terreno più ardente della Terza categoria ed il pronostico non può non tener conto di questa premessa; a Castagnaro dopo il bel campionato dello scorso anno, si spera molto e la squadra per lottare al vertice c'è.
La parola , da domani alle 15, è al campionato. Alle protagoniste, buona fortuna.  
Girone V: spiccano Canaro, Gazzella, Papozze e Trecenta

 

 



MAIN NEWS – PRIMA PARTE (  di Sergio Sottovia, 01.11.2009)/  SETTANTATREESIMO PERSONAGGIO STORY – FORMAT NEWS MAGAZINE –  BRAJATO ANTONIO
 ( BRAJATO ANTONIO , da giocatore e dirigente sempre ‘bandiera’ del Calcio Guarda Veneta , factotum anche da presidente e gran segretario forever evergreen )

Naturalmente per 'aggiornare' questa intervista ci siamo trovati poche settimane fa al campo sportivo di Guarda Veneta. Come sempre senza preavviso ero passato a casa sua.

 

E lì sua moglie Graziella mi ha detto:" Toni è appena uscito, ma lo trova sicuramente al campo sportivo, è la sua seconda casa". E ne è nata una intera mattina di 'maquillage' alla Brajato story, frutto di un viaggio - racconto fatto assieme da più di 30 anni, tra confidenze e aneddoti maturati sul campo e dintorni. Su Brajato prima giocatore, poi dirigente e segretario, anche presidente ma comunque e sempre factotum. Una storia parallela quella di Antonio Brajato (classe 1938) con quella del Guarda Veneta Calcio.

Quando il Guarda Veneta nel 1954 era in Seconda categoria, col sempre piccolo e sempre veloce Toni Brajato, andava a sfidare Giacciano, Canaro, Villanova, Contarina B, Polesella B, Lendinara. E quando nel Guarda giocava in porta Vani Patrese, il ds del Rovigo, con Sichirollo (anche allenatore) e Milani a fare da diga difensiva.

 

 

 

Ha giocato sempre nel Guarda, Brajato, fino agli ultimi campionati di metà anni '60, quando in Terza era vincente il Polesella 65/66, un punto più del Due Torri. E quando nel 66/67 vinse l'Occhiobello. Dal 1971 il Guarda, dopo i campionati CSI con Giolo allenatore, riparte proprio con Brajato segretario, ma praticamente il direttore sportivo che ha affiancato tutti i presidenti fino ad oggi, con tutti i grandi problemi di un piccolo paese.

E' sempre stato così , fin dai tempi del primo presidente, Loris Saravalle farmacista, e del primo allenatore Angelo Milani fino alla stagione 74/75 , quando in panchina ci sarà per quella sola annata Giancarlo Giolo. Anni di Terza ovviamente, per il piccolo Toni e il piccolo Guarda dove giocavano Andreolli, Bettonte, Giolo, Turolla, Fantinati, Biscaro, Bulgarello, Romagnoli, Brandolese.
Storie di passioni e di campanili, quando tra i protagonisti troviamo i fratelli Franco, Lauro e Luciano Sichirollo, Federico Ferrarollo, Berti, Zemella e Libanore.

 

 

 

Dalla stagione 75/76 e per quella successiva, il nostro Brajato è anche presidente, ma lui quasi non se lo ricorda, a dimostrazione del fatto che Toni mentalmente è sempre stato una specie di incrocio tra segretario e direttore sportivo. Sono gli anni in cui arriva Benvenuto Taschin in panchina, per restarci a lungo, fino al secondo posto dell'80/81.  Nel frattempo c'erano state le biennali presidenze di Rino Gabrielli e Franco Padoan.
Erano tempi in cui di calcio, nei bar, si parlava per tutta la settimana, senza troppo calcio in tv.
Tempi in cui era facile , per i dirigenti, ritrovarsi in campo. Il nostro Toni Brajato e i vari Gabrieli, Ferrarollo, Casazza, Berti, Pizzo era facile trovarli al campo, a sistemarlo, a pulire gli spogliatoi, assidui agli allenamenti dei giovani e della prima squadra.

Nell'81/82 è presidente Luciano Berti, in panchina Dalmazio Zanetti per un Guarda ancora secondo, ma che sarà comunque ammesso alla Seconda categoria per effetto di …ricorso accettato.
"Avevamo vinto 4 a 2 contro il S.Apollinare, ma quella vittoria non era stata conteggiata perché nel referto l'arbitro aveva registrato un documento solo su una copia della distinta. La commissione provinciale presieduta da Benito Zanirato ci aveva dato partita persa 0 a 2 - mi fa vedere il comunicato Brajato -. Andammo a Roma alla Caf, epoca di Ricchieri, che, costatato l'errore arbitrale, accolse il nostro ricorso".

 

 

 

Quindi Guarda Veneta in Seconda e per un biennio sarà presidente Rino Gabrieli, un cambiamento nella continuità, con Dalmazio Zanetti in panchina anche nell'82/83 e 83/84. E il Guarda del segretario Brajato resterà sempre in Seconda fino alla storica annata 91/92, quando la banda Monini e i suoi amici vince a sorpresa davanti alla Tagliolese e salta in Prima.
In sequenza gli allenatori della Seconda di quel Guarda del dopo - Zanetti sono stati  Gianfranco Fiorenzato, Giacomino Caniato, ancora Dalmazio Zanetti , tutti solo un anno. Nel frattempo alla presidenza c'è stato Federico Ferrarollo per quattro anni, fino a quando al  Guarda 87/88 è arrivato Sergio Rossi allenatore, che sarà mister anche nell'annata successiva.

Erano i tempi in cui il Guarda cercava vittorie di prestigio contro squadre blasonate, per dare risalto a campionati dignitosi.
Si cercava anche l'immagine a Guarda, in questo senso va intesa la presidenza biennale di Flavio Ongaro , arbitro di livello nazionale. E' il tempo di Paolo Brunello, l'allenatore che ha lasciato un ricordo indelebile nei dirigenti e in quei giocatori (come Monini & Company) che lui convinse a giocare e a divertirsi, a Guarda Veneta a due passi da Rovigo. E …una ciliegina dietro l'altra, nacque l'ultimo Guarda storico. Solito ricambio nella continuità alla presidenza, nel 90/91 Rino Gabrieli, col tandem tecnico Monini - Crivellari in panchina.

 

 

 

Prove tecniche di laboratorio, poi Stefano Monini è l'allenatore che nel 91/92, con Federico Ferrrarollo alla presidenza , esulterà col Guarda per lo storico salto in Prima.
Scrissi allora sul Resto del Carlino:"Gioco senza fronzoli in difesa, con Brancalion a far da battitore libero nel vero senso della parola. Quando poteva esserci affanno Brancalion spazzava con rilanci a lunga gittata. Sul centrocampo Nalin, cow boy Gregnanin, Frigato e Pierantoni hanno fatto quadrilatero solidissimo. Giocatori che certamente non producevano assist da inquadratura televisiva, però sfornavano e capitalizzavano spesso quel tackle vigoroso che li smarcava automaticamente oltre l'avversario per appoggiare palloni invitanti in favore del duo d'attacco Giovanni Guerra e Francesco Rossetto. Completavano l'opera il bravo portiere Zompo e gli assillanti difensori Sichirolo, Tescaro e Nicola Rossetto, con le velocizzazioni di trottolino Ferracin e l'ordine di Paolo Monini. Un mosaico naif, ma espressivo di un gruppo ben coagulato".

 

 

 

Questo scrivevo a maggio 1992, questi erano i protagonisti, ma rappresentava la mentalità e la tenacia dei dirigenti, poveri ma belli.
Purtroppo per la nuova regola dei fuori quota il Guarda perse la sua …forza e in Prima, da matricola con Biasiolo allenatore al posto di Monini (che preferì riposare), trovò subito la retrocessione.
Finiva a Guarda un ciclo di soddisfazioni e di emozioni, come le lacrime di Federico Ferrarollo, il presidente della salita e della caduta. Quella partecipazione orgogliosa alla Prima aveva impegnato troppo emotivamente il cuore, la testa, il portafoglio di gente che aveva fatto grande il Guarda. La retrocessione ha lasciato il segno e nella stagione 93/94 il Guarda , con Angelo Dall'Aglio in panchina, retrocede addirittura in Terza. Il gruppo dirigenziale è sempre lo stesso, anche perché a Guarda i ricambi sembrano impossibili.

 

 

 

Era presidente Rino Gabrieli, gli subentra Loris Saravalle quando nel 94/95 sulla panchina siede Rino Tenan. Ma sarà sempre Terza per il Guarda Veneta del segretario Toni Brajato. Nel 95/96 ritorna alla presidenza Federico Ferrarollo con Lauro Masiero allenatore. Adesso i giocatori che arrivano a Guarda sanno che giocano solo per il rimborso spese senza obiettivi di classifica. Idem l'anno dopo con l'allenatore Luciano Sichirollo e il presidente Lucio Andreotti, che rimarrà fino a fine stagione 98/99 , con il Guarda affidato per un biennio a mister Claudio Boreggio. Sono tempi difficili per tutte le società, sono ancora più difficili per il Guarda di Toni Brajato, segretario fin dagli inizi , dal 1971 anno di affiliazione alla Figc.

Tempi difficili e tempi amari, specie quelli estivi 1999 per Toni Brajato. Il Guarda rischiò anche la chiusura. Ma lo sfogo di Brajato (benemerenza Coni) scosse Guarda Veneta, che  riuscì anche nel 1999/2000 ad essere ai nastri di partenza del campionato di Terza.
E attorno al neo presidente Stefano Sisto si sono ritrovati i dirigenti Andreotti, Masiero, Casazza, Tumiati, Panin, Padoan, Sichirollo, Pavan, Siviero, Boarolo e appunto il segretario Toni Brajato. Furono baluardi dei colori biancorossi del Guarda Veneta.

 

 

 

Di quello che nel Terzo Millennio ha giocato sempre in Terza sfiorando il salto in Seconda nel 2003/04 con mister Claudio Boreggio. Il perché lo spiegò lo stesso mister, ovviamente riconfermato:<< L'anno scorso è stata la stagione migliore . Invece in questo secondo anno abbiamo costruito la squadra senza obiettivi speciali, scontando assenze importanti come Zoubine, anche se …le ultime tre partite hanno aperto speranze di play off>>.
Tra speranze e prospettive , allora mister Boreggio era realista:<< Con Brajato si sa quello che si può fare a Guarda. Vedremo cosa faranno alcuni vecchietti, intanto sono maturati alcuni giovani…>>.

Per uno che vive di passione, come Boreggio ha fatto con la Rappresentativa provinciale, quindi a Mardimago, con la Bosarese in Seconda e col Guarda in due diversi periodi, il 'campo verde di Guarda Veneta' è sempre un ambiente in cui - ha detto l'allenatore- ci si trova a proprio agio.

 

 

 

Era l'epoca del piccolo Guarda del presidente Crepaldi, del vice Sichirolo e del piccolo Toni, per il quale era sempre più difficile … cantare e portare la croce.
Ecco perché per il Guarda Veneta, sempre con mister Boreggio e sempre in Terza categoria, la stagione 2005/06 è stata quella che non ha più sfornato calcio, lì nel paese dove Riccardo Bacchelli aveva ambientato tante storie del suo romanzo - saga  'Il mulino sul Po'.

Ob torto collo , direbbero i latini. Ma le domeniche erano vuote, lì a Guarda, senza calcio, Così dopo un anno di riposo sabbatico, ecco che nella stagione 2007/08 riappare il Guarda Veneta. Ovviamente sempre in Terza categoria, con mister Bonvento e con la denominazione Guarda Veneta anche se , pur di riprendere l'attività , proprio Toni Brajato ha  accettato la 'ciambella di salvataggio' offerta da 'Quelli di Grignano' che traslocarono a Guarda scegliendo la 'Terza categoria', mentre la società del presidente Roberto Schiesaro continuava con la Seconda categoria.
Una gestione targata Grignano quindi, compresa la presidenza di Giovanni Zanirato, ma sempre con Toni Brajato gran segretario e factotum. 

 

 

 

Capite perché Antonio Brajato si è meritato la 'Benemerenza Figc regionale il 17 febbraio 1994, capite perché si è meritato la benemerenza del Coni nel 2002 e perché nell'inverno di quest'anno la Provincia di Rovigo ha premiato proprio Toni Brajato con la targa 'Lo Sport Scuola di Vita'?
Da una porta all'altra lei sorrise e disse sì - cantava Celentano. Beh , diciamo che la Seredova ancor prima di Buffon, ha premiato il 24.01.2000 proprio Toni Brajato nell'ambito di un 'Galà dello Sport' organizzato a Villa Selmi ( Polesella).

Una love story, quella di Toni Brajato col Guarda Veneta, che ha già festeggiato le nozze d'oro e che l'evergreen Toni spera produca ancora frutti speciali, non tanto perché il Guarda Veneta 2009/10 di mister Francesco Milan continua a 'giocare calcio' in Terza categoria , quanto piuttosto perché - sottolinea Toni - sono ormai una 50ina i ragazzi del nostro settore giovanile gestito dal ds Angeloni. Per la serie 'ieri, oggi, domani', come a dire che la storia di Brajato & Guarda Veneta viaggia tra l'amarcord e il futuro.

 

 

 

MAIN NEWS – SECONDA PARTE (  di Sergio Sottovia, 16.03.2020) /  SETTANTATREESIMO PERSONAGGIO STORY – FORMAT NEWS MAGAZINE –  BRAJATO ANTONIO ( Factotum evergreen col Guarda Veneta in evolution nel Terzo Millennio e …da luglio 2013 in sinergia con la Fulgor Crespino ‘nasce’ Crespino Guarda Veneta )

Ci eravamo lasciati sul campo con l’evergreen Antonio Brajato, ma parlando di …evergreen lo ritroviamo ‘sempre in campo’ tuttora a 10 anni di distanza, sempre factotum e bandiera del Guarda Veneta in evolution nel Terzo Millennio.
In tempi dove fare calcio dilettantistico nei piccoli paesi del Polesine, anche per questioni  di calo demografico e problematiche socio-economiche, è sempre più difficili, tant’è che sono state tante le società che hanno scelto la strada della sinergia, come è successo a Guarda Veneta e a Crespino, peraltro con l’ottuagenario Antonio Brajato dirigente protagonista.

 

 

 

Perciò occorreva questo doveroso ‘aggiornamento’ che vi proponiamo in modo sintetico e autorevole , anche perché fatto direttamente con lo stesso Brajato per completare questo nostro speciale format News Magazine, fermo restando che dal 2009 è nato questo sito www.polesinesport.it e nella rubrica PolesineGol ne abbiamo già dato conto ai nostri lettori settimanalmente.
E allora , ripartendo dal Campionato di Terza categoria 2009/10 e dal Guarda Veneta allenato da Francesco Milan, lo stesso Antonio Brajato ci conferma che ’quelle difficoltà’ vengono ribadite dalla classifica finale di quell’annata e dal relativo terzultimo posto.
Spiega ancora Antonio:<< E’ stato importante tenere aperta la possibilità per i nostri giovani di giocare a calcio a Guarda Veneta, a due passi da casa e in Terza categoria anche se senza obiettivi di classifica. Come è successo anche nella annate 2010/11 e 2011/12 con la squadra allenata da Roberto Massarotto e sempre con presidente Giovanni Zanirato e vice presidente Giancarlo Giolo, col sottoscritto sempre segretario.>>.

 

 

 

Insomma è stato un periodo difficile per il Calcio Guarda Veneta , di cui peraltro Brajato ha continuato ad essere ‘bandiera’ riconosciuta anche dalla Figc che addirittura a Roma, in data 15.5.2010, ha voluto riconoscere proprio col presidentissimo Abete i meriti nazionali del nostro Antonio Brajato ( perciò subito in apertura Extratime come da foto-premiazione  by Figc Roma) , straordinario ‘ Personaggio di lungo corso’.
Tutte situazioni che documentiamo in fotogallery anche per onorare tutto lo staff dirigenziale del Guarda Veneta, tanto più che a partire dal Campionato di Terza categoria 2012/13  ha registrato alla presidenza Giancarlo Giolo ( giocatore storico ) subentrato a Zanirato e con la panchina affidata all’ex giocatore Giancarlo Miotti.

 

 

 

Sottolinea Brajato :<< Ma i problemi organizzativi erano sempre più pesanti e allora è stato ‘naturale’ per Guarda Veneta accettare le proposte della Fulgor Crespino del presidente Paolo Guidorzi e del ds Gianluigi Napoli per ‘lavorare’ insieme unendo le forze di entrambi i paesi. E così in data 18.07.2013 è nata ufficialmente il Crespino Guarda Veneta per un campionato subito vincente in Seconda categoria con mr Luca Fabbri>>.
Così il Crespino Guarda Veneta del presidente Guidorzi con vice Giolo  e con segretari in tandem Daniele Cestari e Antonio Brajato ( ma per il gruppo di Guarda c’era anche Roberto Pizzo come dirigente) si è fatto onore nella Prima categoria 2014/15 , giocando il girone d’andata a Guarda Veneta e il girone di ritorno a Crespino, ma soprattutto arrivando a disputare i Play off , sempre con mr Fabbri in panchina.

 

 

 

Per la cronaca e per la storia riportiamo quanto scrivemmo nella nostra rubrica PolesineGol a proposito di quel finale di Prima categoria 2014/15, girone D :<< …Segnaliamo il colpo grosso del Crespino Guarda Veneta della troika Guidorzi/presidente, Napoli ds, Fabbri mr , visto che ha fatto l’impresa di sbancare Cavarzere per 2-1 ( reti Crepaldi e Giannone) guadagnandosi al fotofinish i play off,come peraltro Arzergrande di mr Alessio Pizzinato winner 2-0 sulla capolista Badia Polesine già promossa. E visto che lo Scardovari ha vinto 3-1 sul Due Stelle, mentre tra Azzurra Due Carrare e Villanovese è finita 2-2, segnaliamo che gli scontri play off saranno i seguenti: Scardovari – Crespino Guarda Veneta e Azzurra Due Carrare – Arzergrande>>.

 

 

 

Per quanto riguarda poi la sfida successiva , si fermò la corsa play off del Crespino GV perché sempre su PolesineGol scrivemmo:<<…segnalando che nel derby play off polesano lo Scardovari di mr Pregnolato ha vinto 2-1 sul Crespino Guarda Veneta grazie a 2 rigori trasformati da Alessandro Sabatini ( il secondo al fotofinish dei tempi regolamentari) , mentre oltre al pareggio-rigore by Giannone gli ospiti di mr Fabbri possono rammaricarsi anche dei due pali colpiti da Giacomo Crepaldi. Così prosegue la corsa dello Scardovari…>>.

 

 

 

Purtroppo non sarà sulla stessa lunghezza d’onda la Prima categoria per il Crespino Guarda Veneta 2015/16 , stesso staff dirigenziale comprensivo di Brajato e sempre mr Fabbri in panchina, perché  la storia registra la retrocessione anticipata della squadra affidata a mr Simone Puozzo, con l’amarezza finale anche per aver dovuto ‘rinunciare’ a disputare l’ultima partita ( per numero insufficienti di giocatori disponibili) in casa del già promosso Porto Viro.
Ma , lo sappiamo, il Calcio del Terzo Millennio è più ad ‘assetto variabile’ rispetto agli anni …pre-televisione, dove c’era tanto pubblico e tanto interesse anche sui campi dei paesini e nei campionati minori.

 

 

 

E allora ecco che il Crespino Guarda Veneta che ha nel ds GL Napoli il deux ex machina per quanto riguarda la costruzione della squadra nel mercato estivo ( ma anche invernale)  per il campionato di Seconda categoria 2016/17 trova la sua soluzione ideale chiamando in panchina mister Enrico Resini capace di portarsi un ‘gruppo speciale di giocatori vincenti’ che aveva con sé l’anno prima nel Lapecer (che invece ha scelto la strada del ridimensionamento).
E per quel rigenerato Crespino Guarda Veneta 2016/17 della troika Guidorzi-pres, ds Napoli & mr Resini, c’è il pronto ritorno in Prima categoria.
Ma le cronache dei quotidiani già a marzo 2017 avevano registrato un ‘nuovo indirizzo societario, visto che ( citiamo direttamente da Il Gazzettino dell’11..03.2017, by Moreno Tenani) “ …A quattro anni dalla fusione i contrasti sui match giocati a Gavello portano alla rottura …Il Crespino divorzia dal Guarda” E poi citando direttamente il ds Napoli : << A fine stagione i rapporti cesseranno: il titolo sportivo è nostro».

 

 

 

Insomma nei fatti si chiudeva un ciclo da quando lo staff dirigenziale crespinese aveva scelto che nel girone di ritorno il Crespino non avrebbe più giocato a Guarda Veneta ma a Gavello,  il campo scelto anche per effetto di nuova convenzione attivata col Comune di Gavello…

Ma se la lunga storia ‘importante’ di Gianluigi Napoli gran Ds del Calcio Crespino si chiudeva ‘da vincente’ in campionato a fine anno, poi il Crespino Guarda Veneta 2017/18 neo promosso in Prima categoria ‘stringeva i denti ’ attorno al presidente Paolo Guidorzi che decideva di ‘non rinunciare’ alla nuova categoria ma di ripartire comunque col Crespino Guarda Veneta , ritornando a giocare il girone di andata a Guarda Veneta ( con Antonio Brajato sempre in campo)  e il girone di ritorno a Crespino.

 

 

 

Ma era un Crespino Guarda Veneta super ridimensionato, quello affidato a mr Casilli ( ci ha provato anche nel calciomercato…) e perciò destinato ad una retrocessione amara , con tanti gol subiti e solo qualche soddisfazione. Come è effettivamente successo, visto che a fine stagione , anche se era stato richiamato mr Luca Fabbri, scrissi quanto segue su questo sito e nella rubrica PolesineGol:<< …Sul fondo invece sono già retrocesse Cavarzere , Atletico Conselve e Crespino Guarda Veneta ( suo il record regionale di non aver vinto alcuna partita in questi campionato e col record di ben 104 reti subite e sole 18 segnate).>>

 

 

 

Storie di vita , quella del Crespino Guarda Veneta, che non possono cancellare i meriti ultra-decennali sia del presidente Guidorzi che del ds GL Napoli, ma che trovano adattamento nella realtà socio-economica sempre più ridimensionata di entrambi i paesi di riferimento, cioè Crespino e Guarda Veneta , anche dal punto di vista demografico, con tanti anziani e pochi giovani.
Però, questo è un problema analogo per tanti altri paesi polesani, basta veder i ridimensionamenti a Polesella , a Lendinara, a Ceregnano, a Rovigo  e il calcio ’sparito’ come prima squadra a Bosaro, Bottrighe, San Vigilio.

 

 

 

E allora …la sinergia tra Crespino e Guarda Veneta confluita nella da quel 18.07.2013 nel Crespino Guarda Veneta bisogna dire che è stata la salvezza di quel Calcio Sport che ai tempi attuali è possibile fare in certe situazioni.
Tant’è che siamo ancora qui a completare questa Antonio Brajato story in sinergia col Crespino Guarda Veneta passato dal Campionato di Seconda categoria 2018/19 dalla presidenza dell’avvocato Paolo Guidorzi ( rimasto comunque vice presidente) alla nuova presidenza di Giampaolo Masiero , già con tanta esperienza maturata a livello giovanile anche a Gavello.
E così la storia racconta che con mister Nicola Tosini in panchina il Crespino Guarda Veneta 208/19 ha conquistato una tranquilla salvezza nel primo anno della presidenza Masiero e che in questa stagione 2019/20 quest’anno è Campione d’Inverno , aspettando di completare l’opera da vincitore…salvo coronavirus.

 

 

 

Mentre Antonio Brajato, è tuttora la bandiera capostipite del Calcio Guarda Veneta , visto che nello staff del Crespino Guarda Veneta ha calamitato anche i suoi compaesani Jacopo Pizzo Paolo Destro e Mario Mestrin.
Tutto alla fine di una lunga Storytelling che ci piace ‘sottolineare’ anche con le seguenti poker news, perché onorano in sinergia l’evergreen Antonio Brajato e quel calcio passione ‘giocato’ anche nei piccoli paesi come Guarda Veneta, nel nome di una squadra che per tante ragioni , anche senza Grandi Mecenati, rappresentava la Comunità quasi a chilometro zero.

 

 

 

PRIMA APPENDICE FLASH STORY ( di Sergio Sottovia, by Il Resto del Carlino, 23.04.1992)  / SECONDA CATEGORIA: GUARDA VENETA TRIONFO MERITATO

( In un torneo anomalo l'outsider conquista la promozione in 1^ mentre l'ex favorita Tagliolese resta a meditare sui troppi punti persi per strada )    
   
La sosta pasquale é stata tempo di meditazione. D'altra parte il campionato ha già dato i suoi responsi. Promosso il Guarda Veneta, bocciate e retrocesse Gavellese, Costa e Badia. Nell'intermezzo dei recuperi, l'Arianese ha battuto il Guarda per 1-0, con una rete di Cattin, mentre la Gavellese é stata sconfitta per 3-1 dal Loreo. E' stato un campionato anomalo, nato dalla ristrutturazione delle categorie cui si sono aggiunte alcune ristrutturazioni societarie. Ne é derivata la vittoria meritata dell'outsider Guarda di Monini, la mancata vittoria della favorita Tagliolese di Rosestolato, le retrocessioni premature del Badia e del Costa e la debacle della Gavellese.

 

 

 

Solidità difensiva. E' la caratteristica tecnica che ha consentito al Guarda di vincere un campionato sempre condotto in testa. Nelle due ultime partite Zompo ha raccolto cinque palle nel sacco; ciò perché l'assenza della seconda punta Guerra e il forfait di centrocampisti della tempra di Gregnanin, Pierantoni e Ferracin a turno ha fatto mancare adeguato filtro davanti a Brancalion e company. Ergo, una squadra dalla panchina corta che potrebbe pagare caro lo scotto di un campionato senza partite facili quale sarà quello di Prima categoria. Questione di organico. Ma son tutte cose che il presidente Ferrarolo, il segretario Gabrieli e Pizzo ben conoscono.
Tagliolese e Arianese, genio e sregolatezza. Pur con una struttura societaria dagli obiettivi prefissati, la Tagliolese non ha centrato il bersaglio promozione, pur avendo realizzato 58 reti, più di tutte le altre: Non essere in corsa fino all'ultimo costringe lo staff dirigenziale bassopolesano ad un esame di coscienza sul come sono stati persi alcuni punti per strada. Se la seconda piazza portasse ad un ripescaggio per la categoria superiore, la Tagliolese é comunque in grado di darsi un assetto stabile per un'annata senza patemi. Ha invece fatto quanto poteva l'Arianese di  Biasiolo. Se ha buone capacità penetrative in attacco con gli eclettici Sivieri e Cattin, ben supportati da Schiavon e Brandolini, ha peraltro carenze difensive davanti a un bravo Crepaldi che troppe volte é stato costretto a parare rigori.

 

 

 

Chi più e chi meno. La Fulgor di Fiorenzato ha trovato la cadenza giusta dopo un avvio senza personalità. Il portiere Visentin e il marcatore Bollato hanno garantito la solidità difensiva finalizzato in attacco dalla velocità di Lupi e dall'estro di Stocco.
Bagnolo Po, Polesella e S.Anna hanno collaudato quest'anno l'organico che può dare soddisfazione nel prossimo campionato. Chi ha reso meno di quanto preventivato sono stati Loreo, La Gazzella, Fratta e il Polesine Camerini. Probabilmente il gruppo su cui ha poggiato il Loreo e il Fratta ha perso la sua forza trainante ed occorrono giocatori con maggiori motivazioni. Per La Gazzella e il Polesine non occorre rifondazione, ma rinforzare reparti specifici: una difesa troppo perforabile ne La Gazzella, un attacco poco prolifico nel Polesine Camerini. Per il Boara Polesine e il Lusia l'obiettivo minimo era la salvezza, ed é stato centrato. Nel prossimo turno, la penultima di campionato, il testacoda tra il Guarda e la Gavellese serve alla capolista per celebrare la festa.

 

 

 

SECONDA APPENDICE FLASH STORY ( di Sergio Sottovia, by Il Resto del Carlino, 08.03.1993)  / PRIMA CATEGORIA :  MA IL GUARDA VENETA VINCE….
 ( GLI OSPITI VANNO IN VANTAGGIO PER PRIMI, MA UNA DOPPIETTA DI GUERRA REGOLA IL VOLTO DI SEDA


TABELLINO E CRONACA DEL MATCH /  GUARDA VENETA – VOLTO 2 -1
GUARDA VENETA: Zompo, Rossetto, Tescaro C. Tescaro D., Squarzoni, Sichirolo, Ferracin, Penolazzi (Fusaro 63'), Raule (Monini 80'), Tresin, Guerra. All.re: Biasiolo
VOLTO: Callea,Giugni, Boscolo C, Falcone (Varagnolo 46') Caputo, Mattiazzi, Balestra, Padoan, Veronese, Bullo, Guidarini. All.re: Seda
RETI: Padoan 7' , Guerra 31' e 55' (rig).
ARBITRO: Pozza di Vicenza
NOTE: Spettatori 100 circa. Angoli 3 a 3. Ammoniti Rossetto, Guerra e Giugni. Terreno molle e scivoloso.
GUARDA VENETA - Per sperare, i due punti facevano più comodo al Volto che al Guarda. Ma al di là del bene e del male il match winner é stato Giovanni Guerra, del Guarda. Suo il pareggio al 31' con dribbling in  fascia sinistra e tunnel su Mattiazzi per il secco destro a trafiggere Callea. Suo il rigore trasformato al 55' quando l'arbitro ha punito l'inutile fallo di Giugni su Reale. Sempre di Guerra l'intercetto difensivo in area, che l'arbitro non ha punito con il rigore  a favore degli ospiti. Questa la chiave del match. Però a centrocampo il Volto ha giocato meglio del Guarda. Ma a che serve, se in attacco si sprecano buone opportunità?

 

 

 

Si scopre in avvio il Guarda in fascia sinistra e il Volto ci va ad impensierire Zompo. Al 5' su tiro di Veronese il portiere locale blocca in due tempi. Al 7' però capitola: é Padoan a portare in vantaggio gli ospiti. Al 23' Guerra scodella al centro per Ferracin, che cicca la palla. Per il Guarda é Penolazzi ad essere tanto incisivo quanto narcisista. Al 31' il pareggio di Guerra già descritto. Nella ripresa Celestino Boscolo con un tiro alto e Veronese sullo scatto preoccupano Zompo. Però é il Guarda al primo affondo ad andare in gol: su rigore Guerra realizza il 2-1. Al 22' il Volto giustifica la sua posizione di classifica. E' Veronese a mandare alto una palla ferma su deviazione difensiva del Guarda in area piccola. Al 71' Celestino Boscolo spara alto e al 77' un rasoterra di Padoan é bloccato da Zompo. Preme il Volto e Bullo va sull'out sinistro, con un cross che Zompo blocca in uscita. Per il Volto spara sulla barriera due punizioni Padoan e sull'ultima l'intercetto di mano di Guerra in area fa scattare il disappunto del presidente Lucio Ferro del Volto. Ma tanté, il risultato di 2 - 1 per i locali di  Biasiolo fa scattare gli hurrà dei locali negli spogliatoi. E la rabbia di mister Seda per un Volto che non raccoglie quanto seminato.

 

 

 

TERZA APPENDICE FLASH STORY ( di Roberto Giannese, by Il Resto del Carlino, 04.08.2004 ) / IL GUARDA VENETA SI RINNOVA E PREPARA IL SUO FUTURO
( Squadra rafforzata, tra gli obiettivi c’è anche Tivelli, nipote di Costante )

Il Guarda Veneta ci riprova. Lunedì sera la società si é riunita per il rinnovo del direttivo. Erano presenti anche alcuni rappresentanti dell'amministrazione comunale capeggiati dal sindaco Monica Rizzato. Proprio all'amministrazione comunale la dirigenza ha sottoposto i programmi e le necessità della squadra che si prepara ad affrontare il campionato 2004-05. E' stato così eletto il nuovo consiglio. Alla presidenza é stato confermato Giorgio Lavezzo e vice presidente é stato nominato Lauro Sichirolo. Questi invece i consiglieri: Tonino Taribello, Gianfranco Casazza, Lauro Masiero, Flavio Pavan, Rino Gabrielli e lo stesso sindaco Monica Rizzato. Segretario é stato confermato Antonio Brajato così come é arrivata la conferma dell'allenatore Claudio Boreggio. Per quanto concerne la rosa dei giocatori sono arrivati due nuovi portieri, Colombo dal Bagnoli di Sopra e Zennaro dal Due Torri.

 

 

 

In arrivo anche Sichirolo, dalla Juniores del Crespino, Michele Pellegrini e Tommaso Rudian dalla Gavellese. Le assenze più sentite sarà probabilmente quella di Cominato, ex capitano, accasatosi al Frassinelle. Pizzo e Sussi, svincolati, andranno invece rispettivamente al Grignano e al Polesella. Se resta ancora incerto il futuro di Rosa e di Ghisellini, sono confermati Vegro, Mirimin, Simone Lazzarin, Andrea Miani, Ferracin, Padovan, Zoubine e i due fratelli, Davide e Marco Faggin. Dovrebbe aggiungersi alla rosa anche la punta Emanuele Trevisan e la società é anche all'inseguimento di Tivelli, ex giocatore del Padova e nipote di Costante Tivelli, già bandiera dell'Adriese. L'inizio della preparazione sarà il prossimo 25 agosto. A preparare i portieri ci sarà Francesco Colombo. La società sarà attiva anche per il settore Pulcini e Primi calci.
<<Si cercherà di fare bene partendo con i piedi per terra - ha detto mister Boreggio - l'importante é che la società sia in buona salute economicamente e moralmente>>.

 

 

 

QUARTA APPENDICE FLASH STORY / di Antonio Brajato, 25.07.06 / LA LETTERA DEL “SEGRETARIO” ANTONIO BRAJATO AI QUOTIDIANI/ GUARDA VENETA DICE STOP: RINUNCIA ALLA TERZA CATEGORIA
(La società giallorossa non si iscriverà al prossimo campionato ) /

<<L'Ac Guarda Veneta dopo una lunga storia calcistica è arrivata al capolinea, rinunciando a partecipare al campionato di Terza categoria. Molto amaramente siamo arrivati a questa soluzione. La Società e in particolare il segretario Antonio Brajato, da una vita dirigente, quest'anno non siamo riusciti a mantenere in piedi questa tradizione calcistica. Abbiamo fatto il possibile per continuare anche se per la verità da tempo si viveva alla giornata con poche prospettive per il Guarda.
Purtroppo le condizioni sono cambiate, la realtà è ben diversa da un tempo, l'interesse di una volta è rimasto un ricordo nei piccoli paesi, le tradizioni si vanno consumando. Ora domina la tv con il grande calcio e questo ha messo molte difficoltà alle piccole società, basta vedere i pochi sportivi che alla domenica assistono alle nostre partite. Poi ci sono i motivi organizzativi per formare una società.

 

 

 

Sempre meno dirigenti,  con tutto l'impegno che comporta un campionato. Giovani del paese pochi a difendere i propri colori.
In poche parole, per il Guarda nessuna possibilità di rinnovamento>>.
<<Circolavano voci di una nuova cordata, ma alla fine dopo che la società ha esposto un manifesto che invitava gli sportivi al rinnovo della società, sono rimaste voci da bar. Senza trascurare la parte economica essenziale per il funzionamento di un campionato, sempre più onerosa di fronte alle poche risorse della società. Tutte queste componenti essenziali per una società, al momento il Guarda non é in grado di rappresentare>>.
<<Speriamo in tempi migliori, dove si possa riprendere. Per adesso continuiamo con il settore giovanile, unica speranza per il futuro, mantenendo nello stesso tempo le strutture sportive, altrimenti con l'abbandono totale sarebbe la rovina del patrimonio comunale>>.

 

 

 

<<In tutte le storie che si concludono si ricordano sempre i momenti più belli, che sono momenti di vita. Non possiamo dimenticare 50 anni di storia sportiva del nostro paese, storia attraversata da tanti dirigenti sportivi. Quasi tutto il paese ha partecipato a questa lunga storia contribuendo con tanta passione e sacrifici a fare grande questa società, vivendo momenti di gloria: il massimo é arrivato nel 1992-93 con la promozione in Prima categoria, con tutto il paese attorno. Era il tempo del MITICO GUARDA. Infine la parte più sentita per le emozioni vissute sul campo. Parlo dei giocatori e allenatori che hanno fatto grande il Guarda con il loro attaccamento ai colori giallorossi, veri protagonisti di questa lunga storia. La società sente il dovere di  ringraziarli tutti pubblicamente. Non possiamo nascondere che veramente siamo stati una grande famiglia e questo rimarrà sempre nei nostri cuori>>.
IL SEGRETARIO / Antonio Brajato >>

 

 

 

EXTRATIME by SS/ In cover Antonio Brajato in versione ‘gran segretario’ nella sede storica del Guarda Veneta.
Quindi in sequenza cronologica partiamo da lontanissimo proponendovi la storica Terza categoria 1958/59 , maglia bianconera griffata K2 in onore della storica scalata sull’Himalaya, con Brajato al centro nella prima fila, dove vediamo primo a sx Canazza, altro evergreen dirigenziale del Guarda Veneta.

 

Personaggi storici come Giuseppe Sichirolo che , primo vi proponiamo primo allenatore e primo a  sx nella successiva squadra bicolore tra personaggi storici che poi ritroviamo nella successiva sfida tra Vecchie Glorie con Antonio Brajato ‘capitano’ a fianco dell’arbitro Flavio Ongaro , altra icona del Comune di Guarda Veneta perché arbitro in Serie A oltre che presidente della società.
Quando il senso della comunità era particolarmente sentito, come dimostra anche la foto di giocatori in abiti ‘civili, assieme a dirigenti in Piazza San Marco a Venezia per la classica foto ricordo di una gita sociale.

 

 

 

Passando alla fase due, quella del nostro Antonio Brajato dirigente factotum, lo proponiamo in tandem con ..sé stesso-giocatore e diploma di Benemerenza by Figc Veneto datata dicembre 1994.
Giusto premio per il suo lungo impegno che documentiamo mostrandolo insieme ad altri noti dirigenti ( Sichirolo, Tommasi…) nel poster del Guarda Veneta 1967 , a fianco dei giocatori Giancarlo Giolo, Ferrarolo e Renzo Bulgarello ( vedi sua Story qui su www.polesinesport.it perché è stato capovoga nel canottaggio alle Olimpiadi di Monaco 1972)  a quei tempi rinforzati dai crespinesi Turolla e Fantinato.
Epoca di importanti tornei notturni, come quello vinto dal Bar Acli Guarda Veneta a Crespino nel 1979  ( vedi team con Brajato, Saravalle, Ongaro tra i giocatori attorno al trofeo, premiati da Ernesto Cagnoni presidente locale a fianco del sindaco Guerrino Balzan).
Giocatori che poi ritroviamo nel poster ‘scalfito’ Guarda Veneta 1970 con Brajato a dx e a sx il solito storico guardalinee, mentre nella successiva foto del Guarda Veneta in maglia chiara troviamo il ‘portiere coi baffi’ Zemella insieme ai fratelli Sichirolo.

 

 

 

Mente nel Guarda Veneta in maglia bianconera ( ma foto  a colori… ) campionato Terza categoria 1971/72 con l’allenatore Milan ( primo a sx) , oltre ai fratelli Sichirolo ci sono alcuni giovani emergenti ( tra cui Pavan , primo accosciato a dx).
Arrivando al poster Guarda Veneta 1974 in maglia rossoblu, troviamo capitan Ferrarolo, Sichirolo, Pavan e il nuovo portiere Romagnoli, insieme ai dirigenti Brajato , prof Periotto, Piva e presidente dottor Saravalle.
Stessi personaggi e giocatori che ritroviamo mixati nella successiva immagine datata sempre 1974 col presidente Loris Saravalle nell’occasione col cappello e primo a sx accosciato sotto Milan, mentre stavolta Antonio Brajato è primo a dx, sempre col dirigente Piva al suo fianco.
A seguire, nel Guarda Veneta che vi proponiamo per l’ultima volta in maglia rossoblu, oltre ai solini noti dirigenti Milan e Brajato , proponiamo anche Casazza ( con la bandierina gialla) sotto Rino Gabrieli presidente  che è a fianco del nuovo portiere Frizzarin.

Passando al Guarda Veneta in maglia verde è simpatica la foto amarcord Vecchie Glorie con tra gli altri Milan, capitan Negri, Ferrarolo, Canazza, Siviero, Bulgarello…

 

 

 

A questo punto arriviamo alla prima squadra in maglia arancione, proponendovi il Guarda Veneta 1976 allenata da Gianni Taschin , altresì in foto come capitano con tra i giocatori anche l’emergente Lauro Masierio  a fianco del portiere Frizzarin e dei veterani Sichirolo e Ferrarolo, Sussi e del funambolo Stecchi.
Lo stesso Stecchi che poi ritroviamo nella del poster Guarda Veneta 1977/78 in maglia rosa, con capitan Ferrarolo tra i fratelli Sichirolo , oltre ai dirigenti Gabrieli e Brajato ( primo a sx accosciato) con tra i giocatori anche Visentin, Ferrarese e il nuovo portiere Camozza a fianco di Zemella.
Praticamente la stessa squadra che poi ritroviamo in maglia arancione  ma ‘solo giocatori’ senza dirigenti.
Un impegno a ‘tutto campo quello di Brajato & Guarda Veneta e che ha portato nel 1980 alla inaugurazione dei ‘nuovi spogliatoi’ con tanto di benedizione e presenze istituzionali, col sindaco Gaetano Burato in prima fila tra Antonio Brajato e Rino Gabrieli vestiti a festa come gli altri noti dirigenti e rappresentanti istituzionali ( vedi anche il medico Iso Vallini).
Tornando al calcio giocato, eccovi il Guarda Veneta 1980 in maglia blu , sempre con capitan Ferrarolo a fianco stavolta di mr Dalmazio Zanetti e dirigente Canazza, mentre primo giocatore a sx è bomber Tidon a fianco di Lauro Masiero.

 

 

 

Sostanzialmente la stessa squadra in maglia blu che vi proponiamo datata 1981, stavolta con Antonio Brajato primo accosciato a sx, ma con nuovi portieri, che poi ritroviamo peraltro nella foto in bianconero del Guarda Veneta , praticamente in replica.
Ma gli ano ’80 erano ancora i tempi dei grandi tornei notturni anche tra bar, di cui vi proponiamo in sequenze due squadre del Guarda Veneta; la prima in maglia gialla coi ‘maturi’ Giolo e Sichirolo in squadra col portiere Romagnoli e Angeloni, la seconda in maglia biancorosso del Circolo Acli Guarda Veneta gestione Gabrieli e vincente l’estivo Torneo 1987 anche perché ‘strutturato’su tanti forti noti giocatori del Canaro ( tra cui Descrovi, Previati, Garbellini, Dal Ben, Breda col pallone…).
Tornando ai campionati Figc, ecco il Guarda Veneta 1988 di mr Davide Rossi ( al suo fianco il fratello Stefano)  in maglia biancorossa con sfondo il campanile di Polesella e con Brajato primo a dx accosciato.
Una squadra forte poi diventata più forte nel Guarda Veneta 1990 che vi proponiamo con Stefano Monini giocatore-allenatore in tandem con Crivellari e con capitan Sichirolo  accosciato nella prima fila che vede ai lati bomber Fantinato ( sx ) e bomber Guerra( dx).
A completamento di un trittico vincente perfezionato dal Guarda Veneta 1991/92 , sempre sponsor Fratelli Frigato, che vi proponiamo con mr Stefano Monini a dx e il dirigente Canazza a sx, in una foto con bomber Guerra soltanto in abiti civili con gli occhiali.

 

 

 

Un bomber più volte decisivo Giovanni Guerra, che perciò mostriamo in un suo classico gol segnato al portiere Mauro Bovolenta, mentre mister Stefano Monini lo proponiamo poi intervistato a giugno 1992 felice per la vittoria del campionato davanti alla forte Tagliolese.
Vittoria festeggiata alla grande a Guarda Veneta, sia tra i notabili del paese a tavola in campo ( vedi Saravalle e i fratelli Masiero…) che in municipio ( vedi sindaco Gaetano Preiato che premia ‘cow boy’ Piero Gregnanin).
Oltre che a livello Figc Veneto come dimostra il sorriso di Antonio Brajato orgoglioso a fianco di Marco Tullio ( consigliere regionale) per il prestigioso trofeo appena ricevuto.
E così a questo punto proponiamo lo storico Guarda Veneta del presidente Federico Ferrarolo ( sx) in Prima categoria 1992 allenato da Fabrizio Biasiolo (dx) , da dove purtroppo  è subito retrocesso , anche perché ha dovuto rinunciare al suo nucleo storico per effetto delle nuove penalizzanti regole Figc che ‘imponevano’ più giovani in squadra.
Praticamente si chiudeva qui il periodo d’oro del Grande Guarda Veneta costruito attorno a Monini & maturi ragazzi di Rovigo,  da parte dello staff societario con factotum Antonio Brajato premiato come ‘benemerito’ dalla Figc  Veneta a dicembre 1994, come da foto in ciui lo proponiamo attorniato da Franco Tullio, Benito Rossi, Clelio Mazzo, Gianni Marotto, il noto dirigente veneto, Federico Ferrarolo, il nostro ‘benemerito con diploma, Maurizio Romanato, Enrichetto Pellegrinelli, Beppe Seno,
A seguire , ripartiamo con la foto a colori giallorossi del Guarda Veneta 1995/96 di mr Claudio Boreggio, con capitan Zanirato al fianco di Brajato, con a seguire il Guarda Veneta 1966 con ai lati il dirigente Sisto ( dx) e il nostro Brajato ancora a sx accosciato sotto Rino Gabrieli a fianco del portiere Rosina.

 

 

 

Epoca nel quale comunque il Guarda Veneta del gran segretario Brajato ha trovato i suoi indispensabili sponsor.
Come dimostra la foto –torta col trio Brajato, Andreotti-sponsor, presidente Sisto e nella successiva foto poster Guarda Veneta 1998 , al squadra coi dirigenti Andreotti e Sisto a fianco dello sponsor Altieri a fianco del portiere Leonardo Raito ( attuale sindaco di Polesella).
E come dimostra la successiva squadra Guarda Veneta 2002/03 griffata Ste.Mi. Italia in maglia verde che tra i suoi giocatori vede anche Marco Faggin ex Rovigo e con ai lati i soliti dirigenti storici Sichirolo e Brajato.

Quest’ultimo per la serie ‘sempre in campo’ e che gli è valso anche il premio Fair Play bu Panathlon Rovigo nel novembre 2003 ( perciò eccolo tra Federico Saccardin, Bruno Piva pres Panathlon e Nello Piscopo assessore del Comune di Rovigo).
Per un Terzo Millennio di tanta passione anche se con meno risultati eclatanti per il Guarda Veneta , ma che certifichiamo per la solita passione da parte di Antonio Brajato e del suo staff.
Perciò eccovi in sequenza il Guarda Veneta Campionato di Terza categoria 2003/04 con Brajato e i dirigenti Canazza e Masiero, quindi a seguire il poster del Guarda Veneta in maglia rossa con la troika Gabrieli , mister Boreggio, factotum Brajato a sx in trio.

 

 

Epoca , dicevamo, di attenzione anche al Settore Giovanile e allora vi proponiamo in maglia gialllo-verde il gruppo Pulcini del Guarda Veneta nel 2006 allenato da Angeloni.

Tornando alla prima squadra eccovi il Guarda Veneta 2007/08 in versione panoramica epoca della sinergia Grignano , con presidente Zanirato e factotum Brajato in foto accosciato.
E a seguire il poster del Guarda Veneta 2008/09 che ho fotografato in una domenica piovosa a Rovigo (sul campo del Duomo) e di cui vi propongo la relativa completa didascalia perché sono tanti i giovani ancora protagonisti in tour sui campi polesani-
Perciò in piedi da sx Serafin Luciano, Previato Simone, Bonvento Andrea, Ossati Gianfranco, Ossati Filippo, Bellinato Roberto, Maniezzi Nicola, Serafin Enrico, Rubello Michele, Bombonato Mattia, Davì Ilario, Casazza Gianfranco,
Pizzardi Otello; accasciati da sx Pizzardi Francesco, Bonvento Roberto (allenatore), Brajato Antonio, Bari , Danieli, Serafin Matteo, Patrignani Michele, Trombetta Simone, Pizzo Jacopo.

 

 

 

Preludio ad Antonio Brajato che ho fotografato by Provincia di Rovigo nel 2009, come da foto con Clelio Mazzo presidente Figc Rovigo.
Mentre dulcis in fundo, a certificazione dell’ultimo periodo, con Antonio Brajato & Guarda Veneta con la Fulgor Crespino nella sinergia Crespino Guarda Veneto ecco la foto poster 2018/19 con Brajato insieme al team del presidente Giampaolo Masiero e allenato da Nicola Tosini.
Preludio a quel Crespino Guarda Veneta 2019/20 che quest’anno sempre in Seconda categoria , lo stesso staff tecnico dirigenziale ha perfettamente amalgamato meritandosi, prima del blocco da coronavirus, il significativo titolo di Campione d’Inverno.

Sergio Sottovia
www.polesinesport.it