Calcio Rovigo & “Trionfale Annata 1980-81”: passa dalla Promozione alla Serie D con mr Spolaore e coi bomber Campi-Marangon/ Ecco by “Agenda dello Sportivo Polesano” il racconto speciale di Maurizio Romanato


Abbiamo appena raccontato Tre Personaggio Story che hanno caratterizzato la Storia del Calcio Rovigo dagli anni 70 al Terzo Millennio e oltre.
Ma nella vita delle società come nella vita di tutti noi ci sono ‘annate speciali’ che diventano indimenticabile per la loro ‘eccezionalità’ , come è successo per il Calcio Rovigo in alcune storiche ‘vittorie’ .  
Tra queste meritano particolare amarcord la “Trionfale Annata 1980-81” anche perché “Quel Rovigo” vinse con mr Carlo Spolaore il campionato di Promozione ed approdò nell’Interregionale, la categoria corrispondente alla storica Serie D che perciò abbiamo citato così nel titolo.
Una ‘annata speciale’ che merita di essere riproposta per la Cronaca e per la Storia, anche perché quella “Trionfale Annata 1980-81” l’ha raccontata con una ampia carrellata panoramica il noto giornalista-scrittore Maurizio Romanato sulla storica “Agenda dello Sportivo Polesano” e che …perciò abbiamo a suo tempo ‘memorizzato’ e adesso  proponiamo a beneficio di chi ama la storia dello Sport.
Come ha dimostrato di saper fare proprio Maurizio Romanato pubblicando sia il primo Libro “Rovigo Calciostoria” che il libro Story su “Francesco Gabrielli” con sottotitolo “Le origini del calcio in Italia: dalla Ginnastica allo Sport”, senza contare la più recente altra “Trionfale Annata 2005-06” con la quale il Calcio Rovigo ha vinto in Serie D ed è approdato in Serie C, giocando anche contro la Spal il 13 dicembre 2006 battendola per 2-1, in un match trasmesso altresì in diretta Tv su Rai3.

Ma questi sono altri tempi e altri fatti che peraltro abbiamo già raccontato abbinandoli ad altri nostri Personaggi Story già raccontati, come Nicola Visentini e anche Daniele Simeoni, per cui fermo restando che varrebbe la pena di raccontarvi più avanti quello che ha già raccontato proprio Romanato, adesso restiamo ‘sul pezzo’ per lasciare che sia proprio Maurizio Romanato a raccontarvi quello che Lui stesso ha visto di domenica in domenica da giornalista de IL Gazzettino ed elaborato appunto per l’Agenda dello Sportivo 1982.

 

 

 

Per parte nostra vi proponiamo in anteprima la ‘situazione societaria’ , dirigenziale e tecnica, del Calcio Rovigo 1980-81, perché quello era lo spartito musicale sul quale hanno potuto esibirsi da protagonisti tutti i Calciatori dei quali proprio Romanato ci segnala ‘perché e come’ sono stati determinanti e vincenti.

E allora rimandandovi poi in calce al nostro tradizionale Extratime per ulteriori commenti agganciati anche alla fotogallery , ecco che vi segnaliamo in prologo questo
CALCIO ROVIGO “ORGANIGRAMMA SOCIETARIO 1980-81” .
CALCIO ROVIGO – sede Via Verdi , 13. / Presidente : Tosi Gianpaolo , vice presidente Pavanini Carlo;  General manager Giulio Baldo; Direttore sportivo Pietro Cavallari.
Segretari: Maneghini Mario e Rebora Luigi.
Medico sociale Broglio dott. Luigi; massaggiatori Rondina Giorgio e Trimurti Carlo.
Allenatore Spolaore Carlo; vice allenatore Pastorello Renato.

 

 

 

MAIN NEWS  – CALCIO ROVIGO STORY  ( di Maurizio Romanato , dalla Agenda dello Sportivo 1982 by Coni Rovigo, ‘stralci’ della Annata Trionfale 1980/81, con vittoria del Campionato di Promozione a salto in Interregionale)

Dall’Agenda dello Sportivo Polesano1982 ( Stralci dal Rovigo “raccontato” da Maurizio Romanato )

ROVIGO: UN’ANNATA TRIONFALE 1980-81

Probabilmente mai, nella sua ultracinquantennale storia, il calcio Rovigo aveva vissuto momenti così belli, così intensi, ricchi di soddisfazione come nel 1980-81. Dopo tanti anni di delusioni, di speranze bruciate, magari sul filo di lana, il Rovigo è riuscito a portare a compimento un’annata trionfale, conclusasi con la promozione al campionato Interregionale di serie D e la conquista del titolo di campione regionale dilettanti. Sono stati dieci mesi trionfali, le cui tappe è piacevole andare a ricordare.

LA PROMESSA
Giampaolo Tosi e Carlo Pavanini lo avevano promesso. << In tre anni porteremo il Rovigo in serie D>>. La prima annata della loro gestione non era stata coronata da successo. Nel campionato 79/80,  invece il Rovigo era competitivo : secondo posto finale alle spalle del Sommacampagna, alle spalle del quale era divampata un’accesa lotta. Nell’80/81 si trattava di completare l’opera. Piero Cavallari si era mosso sul mercato calcistico con le idee molto chiare. Pochi rinforzi, ma giusti, da inserire sul telaio già collaudato. Così in biancazzurro erano venuti Fiorenzo Bognin, un estremo difensore esperto dal Verona, Pietro Vitiello, terzino del Cerea, capitano della rappresentativa Veneta, Corrado Rodighiero , l’ex < Breitner polesano> bandiera e capitano dell’Adriese, un terzino mediano dalla grinta riconosciuta, e due giovani, Giancarlo e Nasci.  

L’ESORDIO IN COPPA
Carlo Spolaore in vista del debutto in gara ufficiale previsto il 6 settembre in notturna al Tre Martiri col San Donà e valevole per la Coppa Italia non esitava, alla luce delle defezioni (specie di Donin e dell’oggetto misterioso Nasci ) a dichiararsi piuttosto preoccupato per la partita. E le difficoltà che il tecnico aveva previsto trovavano puntuale conferma sul campo. In una serata umida, il Rovigo soltanto a 4’ dal termine era in grado di aver ragione della coriacea formazione sandonatese. Ci voleva una discesa di capitan Brunello conclusa con un invitante cross al centro, su cui svettava Marangon di testa, per piegare la difesa ed infilare Brussolo.

 

 

 

ARRIVA VERDOLIN
Il debutto fissato per il 21 settembre a Teolo sulla carta non sembrava proibitivo. Invece fu 0 a 0. Poi nella trasferta a Gabicce in Coppa si infortunò Fulvio Rossi, al ginocchio già operato e fu  costretto all’inattività calcistica. Per l’esordio casalingo con l’Alpilatte Zanè il campionato appariva denso di incognite. Però Piero Cavallari, il solerte DS, concluse l’ingaggio dall’Audace del centrocampista Gianni Verdolin. Marangon e Campi siglavano il 2 a 0 del Rovigo sul Zanè. Alle perplessità suscitate nell’esordio ormai non ci pensava più nessuno, benché Audace, Lendinarese e Contarina fossero a punteggio pieno.
Quindi i risultati snocciolati come un rosario, partite mai facili, sempre battaglie. Col Montecchio, col Malo, e crescente fiducia in casa biancazzurra.

<< DATEMI ZAMPROGNO …>>
<< Datemi Zamprogno e vincerò il campionato>>. Detta così la frase di Spolaore poteva avere un contenuto di sfida o essere dettata dall’entusiasmo che magari, anche un lunedì mattina, può prendere chi guida una squadra che tanto bene si era comportata nella partita della domenica. Ma il tecnico rodigino ce la confidava con la promessa < di non scriverla sul giornale>. Indubbiamente dal punto di vista tattico serviva al Rovigo un cursore di fascia e Beppe Zamprogno giocatore ex fiorentino sembrava fare al caso di Spolaore. Tanto che Piero Cavallari strinse i tempi del suo ingaggio. Il nuovo innesto Zamprogno, esordio a Bassano,  appariva, logicamente spaesato in un centrocampo piuttosto disordinato. Fu pareggio e a fine gara Spolaore dichiarava:< Un punto più dell’anno scorso>. Un’ottica in chiave positiva.
E i risultati gli dettero ragione. Vittoria del Rovigo sul Legnago, vittoria 3 – 1 sulla Stezzanese.

UN’ATTESA DURATA 24 ANNI  
Il Derby con la Lendinarese. C’era la tradizione esterna da sfatare, risalendo l’ultimo successo rodigino, al Perolari, addirittura a 24 anni prima. Per evitare ogni polemica, Spolaore dava ordine ai propri giocatori di non rilasciare dichiarazioni alla stampa, magari suggerendo al magazziniere Vanni Patrese si acquistare alcuni rotoli di cerotto per chiuder… la bocca ai suoi rodigini. Nel Rovigo mancava Campi, il bomber di Goro era squalificato per 4 giornate. Ma il Rovigo con schieramento quasi obbligato trovò il gol partita al 71’ , da un’incursione di Pietro Vitiello che, lanciato da Benedetti, faceva secco Zatta. Poi altri risultati positivi. Battuta 3 a 0 l’Union Cs in una giornata di pioggia, il Rovigo era lanciato. Dove ?

 

 

 

ALLE SPALLE DEL CONTARINA
Renato Pastorello, il fido vice di Spolaore, spiava e relazionava sulle avversarie del Rovigo, sia che fossero di Coppa Italia che di campionato. Alla nona di campionato il Rovigo andò a Thiene, per uno 0 – 0 tutto sommato giusto e accettabile , in attesa del rientro di campi al quale la squalifica era stata ridotta a 3 giornate. In tempo giusto per il Rovigo che batteva al Tre Martiri l’Audace per 1 – 0 con una semigirata di Marangon. Poi la politica dei piccoli passi faceva fare 0 – 0 a Pescantina, mentre il Contarina che batteva 3 – 0 il San Vitale si portava avanti di un punto. E la classifica faceva registrare Contarina 20, Rovigo 18 , Alpilatte Zanè 15, Pescantina 14, Malo 13. Tutto questo prima de …

IL DERBY DEI << CINQUEMILA >>
Rovigo – Contarina presentava innegabili motivi di grande interesse legati soprattutto alla situazione di classifica. Tra i rossoneri di Patregnani e i biancazzurri di Spolaore fu 0 – 0 e il portiere saracinesca del Contarina, Gino Bovolenta, portava così la sua imbattibilità a 940’ minuti. Un match con una grande e festosa cornice di pubblico, corretto e caldo, malgrado la giornata …non primaverile e i mucchi di neve ai bordi del campo. Quindi per il Rovigo vittoria
2 – 0 sul San Vitale e viaggio verso …

CAMPIONI D’INVERNO
L’opportunità di tre partite casalinghe, Bagnoli, Officine Brà e Euganea, favoriva il Rovigo nella rincorsa al Contarina.  Vittoria secca 4 a 0 sul Bagnoli e vittoria sofferta con l’Off. Brà: In contemporanea nell’ultima d’andata il Contarina pareggia 0 a 0 a Zanè. Quanto basta per l’aggancio e la coppia polesana Rovigo – Contarina diviene campione d’inverno. Ma anche il resto del campionato vide le due polesane come protagoniste, soltanto il Malo aveva pretese di terzo incomodo.  Mister Spolaore teneva conto dei 25 punti in carniere e li considerava base per poter arrivare alla tanto sospirata serie D.

 

 

 

IL BILANCIO DI MEZZA STAGIONE
Un Rovigo da record. Lo considerava così Spolaore :” E’ la <summa> di due anni di sacrifici, di programmazione, di lavoro, che ci hanno dato qualche delusione compensata abbondantemente da questo girone di andata concluso al primo posto.”   E l’apporto del pubblico è notevole, ancor più numeroso della stagione precedente.
BOGNIN BATTE CUGOLA  
Andava avanti anche in Coppa Italia, il Rovigo di Spolaore. In trasferta a Bergamo contro la Stezzanese fu 0 a 0 , un pareggio che lasciava ben sperare per il ritorno.
Intanto in campionato, mentre il Rovigo nella prima di ritorno batté senza problemi l’Euganea Teolo, continuava l’imbattibilità di Bognin che ormai superò il record di Cugola, stabilito nel 67/68 con 868’ minuti. Il nuovo record fissato da Fiorenzo Bognin sarà : 1024 minuti di imbattibilità.
Semplice e umile Bognin:<< Quando ci siamo avvicinati alla barriera dei mille minuti tutti hanno stretto i denti, per questo dico che il record di imbattibilità appartiene a tutta la squadra>>. Quando il suo lungo sogno si infranse col Montecchio, quando quella palla maligna lo superò, Bognin rimase come una statua, fu una pugnalata dall’effetto scioccante. Sdrammatizzò tutto Spolaore, dicendo che forse la tensione durava da troppo tempo ed era stato meglio scaricarla alla vigilia di una gara importante come quella contro il Malo.

IMBATTUTI ANCHE A ZANE’
Senza reti il match del Rovigo a Zanè, malgrado il rientro di Rodighiero. Tanto bastava per fare stare il Zanè fuori dal giro promozione, anche perché tra Contarina e Malo fu altrettanto pareggio , con vantaggio per la coppia polesana che rintuzzava le pretese delle inseguitrici.

DALLA PAURA DI COPPA AI CINQUE GOL COL MONTECCHIO
Tutto nel titolo. Svantaggio casalingo contro la Stezzanese, poi vittoria per 2 a 1 nel match diretto da Trentalange di Torino.  Quindi vittoria di larga misura , una cinquina, sul Montecchio, dove Bognin perse l’imbattibilità. E tra Rovigo e Contarina era lotta continua, piuttosto per i polesani bisognava essere…

 

 

 

LIBERATI DAL …MALO
E capitava a puntino la trasferta del Rovigo a Malo. Là fu 0 a 0, con gran pubblico al seguito dei biancazzurri. Due pullman organizzati dai club Bar Luce e il Bar Barriera e sul campo tante volte “bravi bravi” fu il grido delle tifoserie polesane per i propri beniamini. E la classifica vedeva appaiate Rovigo e Contarina a quota 31, mentre il Malo restava a discreta distanza.

RETI A VALANGA
Il Bassano non faceva paura e fu così 5 a 1 eloquente. In una giornata favorevole al Rovigo, visto che il Malo s’era fatto battere dall’ Off . Brà a Valpantena. A tutto vantaggio della squadra di Spolaore che con Campi, Marangon e Zamprogno batteva  per 3 a 1 il Legnago ultimo in classifica, mentre il Contarina si faceva staccare a causa del pareggio a reti inviolate contro il Chioggia.

DAL DERBY AI RIGORI DI LEFFE
C’era il derby tra il Rovigo e la Lendinarese. Già di per sé il derby è qualcosa di imponderabile . Contava fino ad un certo punto il fatto che il Rovigo avesse 16 punti in più della Lendinarese. Piuttosto in settimana un personaggio della storia del calcio Rovigo, il Nini Costantini che fu ex Spal e Napoli . La qual cosa rialzò il livello della contesa, come la marcatura di Galvani su Marangon.  Fu doppio vantaggio rodigino grazie ai gol di Marangon e Campi, mentre per i lendinaresi ci pensò Azzi a  battere Bognin. Anche Potente , il portiere del Chioggia dovette inchinarsi al tandem biancazzurro: Campi- Maranga siglarono il 2 a 0 del Rovigo sul Chioggia Per quanto riguarda il Leffe, in Coppa Italia al tre Martiri fu 0 a 0, mentre alla ripresa del campionato il Rovigo, avvantaggiato dal rientro di Rodighiero,  rifilò quattro gol al Thiene.
Rovigo a gonfie vele quindi , mentre i tifosi contestavano all’amministrazione comunale la cattiva organizzazione e lo stato dell’impianto di Viale Tre Martiri. Addirittura la dirigenza minacciava di andare a giocare ad Adria la gara del 5 aprile contro il Pescantina. Nel frattempo l’intermezzo dell’ amichevole con l’A.S.M.F.Bucarest , al Tre Martiri il Rovigo di Spolaore onorava l’impegno perdendo di misura solo per 1 a 0, , mentre poi in campionato, in terra veronese il Rovigo venne  bloccato sul pareggio, fu 1 - 1 con l’Audace San Michele.
Trovato un compromesso col Comune sulla  <<questione campo>>  per la presenza dell’hockey al Tre Martiri , tutta l’attenzione degli sportivi si rivolse sul ritorno di Coppa a Leffe. Le marcature predisposte da Spolaore funzionavano: Brunello sul regista Pezzoli, Rodighiero e Freguglia sulle punte. Non si sbloccò lo  0 a 0 e la lotteria dei rigori era equilibrata fino al 3 – 3, poi il Leffe sbagliò mentre il portiere Bognin regalò al Rovigo l’ingresso tra le migliori otto squadre d’Italia , battendo di precisione il collega del Leffe. Ritornando al campionato…

 

 

 

FINALMENTE LA PROMOZIONE
Il 5 aprile a Rovigo arrivò il Pescantina, mentre il Contarina staccato di tre punti andava a San Vitale. Vantaggio rodigino con Campi e pareggio dei veronesi con l’ex Montagnoli. Però nella ripresa Benigni siglava il 2 a 1 della vittoria biancazzurra, E poiché il Malo non riuscì ad andare oltre il pareggio nel match casalingo contro il Legnago, quello di Benigni  fu il gol della matematica promozione in Serie D.

UNA GIORNATA STORICA
Erano passati 6 anni dall’ 8 giugno del 1975 quando a Treviso il Lignano sconfiggeva per 5 – 1 il Rovigo nel secondo spareggio per la permanenza in serie D.
Solo in un’altra occasione il Rovigo era riuscito a salire di categoria <sul campo>, nel 54-55 al termine del campionato di Prima categoria, mentre quando nel 47-48 vinse in serie C non venne promossa alla B nessuna squadra per ristrutturazione di campionati. Praticamente la gestione Tosi – Pavanini aveva cancellato di colpo sei anni bui, dopo che nel 79-80 aveva ottenuto il prestigioso secondo posto alle spalle del Sommacampagna.
Negli spogliatoi, appena giunta la notizia del pareggio del Malo e della matematica certezza della serie D, capitan Vanni Brunello diceva: “ Sono contento di aver vinto il campionato con tanto anticipo. Il pari del Malo è un risultato impensato, ma la nostra euforia, pur grande, è contenuta Sapevamo di essere i più forti e non abbiamo mai avuto dubbi che saremmo riusciti a farcela.” Più euforico Rodighiero :” Due promozioni con la maglia dell’Adriese. E’ il mio terzo successo. Appena venuto a Rovigo , poi…”.
Al match del Rovigo vinto sul Pescantina aveva assistito il vicepresidente della Federcalcio Antonio Ricchieri che si congratulava:” Credo che la promozione del Rovigo sia soltanto un risultato giunto con qualche domenica d’anticipo. E’ frutto di una società che ha saputo creare una grossa squadra, la quale ha sempre risposto secondo le attese. Il Rovigo ha disputato un campionato esaltante. Ha saputo dare una grandissima soddisfazione ad un pubblico eccezionale ed a tutta la città.”

 

 

 

ANALISI DI UN SUCCESSO
Una stagione che ha visto il Rovigo protagonista anche in Coppa Italia.  Dopo aver messo in difficoltà , al Tre Martiri mercoledì 16 aprile 1981, una doppietta di Iorio del Bari regalava la vittoria per 2 – 1 ai militari  sul Rovigo, che era andato in vantaggio con Freguglia. Un’ amichevole di prestigio che ha fatto da preludio all’uscita  del Rovigo dalla Coppa, eliminato dal Ponsacco. Definita la FATAL PONSACCO, da Romanato, perché quella sconfitta capitò al Rovigo dopo 42 risultati utili consecutivi. I festeggiamenti , e alla grande, per quella stagione magica, ci sono stati a Rovigo, nella penultima di campionato contro il San Vitale, dopo il match piovoso finito 0 – 0.  Per la statistica mancava solo l’ultima domenica , all’imbattibilità in campionato, per la squadra di Spolaore. Unico < neo> purtroppo a Valpantena, dove contro le Officine Brà la stanchezza e la necessità dei due punti salvezza per il veronesi contribuirono alla sconfitta dei biancazzurri. Ma Spolaore poteva gustare la soddisfazione dell’analisi di un successo storico e …

L’APOTEOSI DEI CAMPIONI
Dopo il campionato, c’era la corsa al titolo regionale veneto della categoria. Atteso lo spareggio che vedeva la Pievigina piegare il Belluno, i biancazzurri di Spolaore, privi dello squalificato Zamprogno, dimostravano di aver già assorbito la <botta> dell’eliminazione dalla Coppa Italia.
In casa della Pievigina, una zampata di Benigni, in un caldo pomeriggio pre-festivo, regalava la vittoria al Rovigo e …il coro <bravi – bravi > ai biancazzurri. Pur nel ripetersi dei festeggiamenti, anche quelli rituali del sindaco Bortolami, dell’assessore Osti e del vicepresidente della Figc Antonio Ricchieri, a quel Rovigo magico non venne mai meno la concentrazione. Tant’è che nel retour match a Rovigo fu ancora vittoria, 3  - 1 , sulla Pievigina. Vantaggio rodigino con Benigni, pareggio della Pievigina, quindi doppietta di Marangon, il tutto a formalizzare l’apoteosi dei campioni col titolo regionale.

 

 

 

I DICIOTTO PROTAGONISTI
Tanti sono stati i giocatori biancazzurri impiegati da Carlo Spolaore nelle 44 partite ufficiali disputate dal Rovigo in quella stagione indimenticabile. Eccoli con i dati riferiti, in ordine, a campionato, Coppa Italia e finali regionali.
FIORENZO BOGNIN ( pr. 30, 12, 2 , gol 0.0.0 )
Il portiere tipografo è diventato ben presto uno degli idoli di Rovigo, costituendo una autentica sicurezza per la difesa biancazzurra. 1.024 ‘ di imbattibilità hanno suggellato statisticamente la sua stagione impeccabile.
PIETRO VITIELLO ( pr. 27, 12, 2, gol 1, 0 , 0 )
Un precampionato in sordina, ma una stagione che < conta> ottima. In campionato, nessun attaccante affidato alle sue cure è riuscito ad andare a rete. Un gol, importantissimo, a Lendinara e un autogol col Bassano.
CORRADO RODIGHIERO (pr. 29. 11. 2, gol 1.0.0 )
Partito come centrocampista, si è ben presto grazie all’esperienza ed alla tenacia, ritrovato <leone> ed in fase di marcatura ed ha piazzato a Bagnoli la zampata vincente.
VANNI BRUNELLO ( pr. 30,  11, 2, gol 0, 0 , 0).
Al solito il capitano non finisce mai di stupire: titolare inamovibile si è confermato esempio di serietà, grazie alla quale ha sfoderato prestazioni di vaglia.
GIANNI POLI ( pr. 29, 12 , 2,  gol 0. 0. 0)
All’estroso libero non è mai stata concessa troppa libertà di fare quelle sgroppate in avanti che tanto gradisce. Tempismo e classe le sue doti migliori.
GIUSEPPE ZAMPROGNO (pr.25. 8. 8, gol 1. 1 . 0 )
Lo hanno soprannominato < ruspa>  per la forza che sa sviluppare in campo. Irresistibile in progressione, è stato atleta generoso e pertanto assai efficace.
MAURIZIO CAMPI ( pr. 28. 11. 2,  gol 21. 4 . 0 )
Pare si estranei dal gioco per lunghi periodi, ma quando colpisce sono dolori per tutti i portieri avversari. Da due anni in biancazzurro si conferma il miglior cannoniere della promozione.
GIANNI VERDOLIN ( pr. 29. 9. 2, gol 0. 0. 0 )
Duttile, ordinato, il centrocampista ha messo al servizio della squadra una buona tecnica individuale e la sua volontà di dimenticare col Rovigo le amarezze delle retrocessioni con l’Audace S.M.E.

 

 

 

STEFANO BENEDETTI ( pr. 30. 12. 2; gol 0. 0. 0 )
Il dottorino è stato il cervello del Rovigo, essenziale esecutore degli schemi tattici  biancazzurri, ha saputo muoversi con proprietà anche senza pallone.
FULVIO BENIGNI ( pr. 28.11.2; gol 10.3.2 )
Ha riscattato la stagione 79-80, trasformandosi in mezzapunta, secondo l’azzeccata mossa di Spolaore che lo ha sempre difeso; ha ripagato tecnico e tifosi, riuscendo a realizzare da par suo
CLAUDIO MARANGON ( pr. 30. 12. 2; gol 17. 7. 2 )
Da tre anni in biancazzurro, la punta di Donzella è il beniamino del pubblico del Tre Martiri. Un’altra stagione di gran livello; il lieve appannamento finale non gli ha impedito di ottenere il record finale di marcature.
GIULIANO ROMA ( pr. 16. 6. 1 ; gol 0. 1. 0 )
Ripresosi fisicamente  dall’infortunio subito all’avvio dell’annata 79 – 80, all’interno gorese sono mancate forse un pizzico di fortuna ed altrettanta convinzione, ma non ha mai deluso quando Spolaore lo ha chiamato a cambiare volto alla partita.
ANTONIO FREGUGLIA ( pr. 14. 9. 1 ; gol 0. 0. 0 )
L’infortunio di San Donà gli ha fatto il treno giusto per il mantenimento del posto di titolare. Nella posizione di marcatore puro ha preso parte ad incontri impegnativi ed il suo apporto, specie nel finale, è risultato notevole.
NICOLA PELA’ ( pr. 5. 6. 1 ; gol. 0. 0. 0)
In una squadra che doveva vincere sempre e comunque era difficile per un giovane trovar posto fisso: si è dovuto accontentare di qualche spezzone d’incontro .

 

 

 

Alla conquista di tanti successi hanno contribuito :
GABRIELE AMATO , il secondo portiere , con 16’ di partite in tutto sulle spalle;
FULVIO ROSSI , out subito per infortunio;
DEVIS DONIN, tre apparizioni brevissime in campionato;
GIANCARLO BERTON, cinque scampoli di incontro fra Coppa e campionato.

QUADRI SOCIALI TECNICI ’81 – 82
Il Rovigo 1981-82
Colori sociali : bianco – azzurro
Sede: Via Giuseppe Verdi 13. Rovigo – tel 0425- 22963
Stadio: Comunale di Via Tre Martiri – Rovigo. Tel 0425/31715 ( capienza 6. 000 spettatori).
Presidente : dott. Mario Gasparetto.
Vicepresidente : avv. Mario Mantero e Mario Vanzan.
Segretario : cav. Mario Meneghini
Cassiere : Luigi Rebora
Responsabile settore giovanile : Daniele Bellinello.
Accompagnatori squadre giovanili : Enzo Costa, Renzo Bologna, Maurizio Masiero, Fabio Sitzia
Addetto materiale sportivo e pubblicità : Vanni Patrese.
Direttore Sportivo: Piero Cavallari.
Medici Sociali : dott Luigi Broglio, dott: Ettore Cicchella
Massaggiatori : Carlo Trimurti e Giorgio Rondina.
Allenatore prima squadra : Carlo Spolaore
Allenatore in seconda : Renato Pastorello.
Allenatore settore giovanile : Sergio Braghin, Renzo Ceccolin, Antonio Pilotto.

 

 


EXTRATIME by SS/ In cover Carlo Spolaore ( mister winner col Rovigo 1980-81) in tandem con Maurizio Romanato giornalista-scrittore.
Come certificato anche in apertura di fotogallery dal kit Gabrielli Francesco libro story e appunto Romanato, peraltro già autore del libro “Rovigo Calciostoria”.
Con riferimento invece al Calcio Rovigo di fine anni Settanta, ecco la foto poster della squadra arrivata seconda alle spalle del Sommacampagna in Promozione 1979-80 ( ai lati mister Carlo Spolaore e il suo vice Renato pastorello, con al centro in basso Pietro Cavallari nuovo DS in quella stagione prologo alla vittoria nella successiva stagione.
E allora eccovi il Rovigo vincente in Promozione 1980-81 con in piedi da sx Poli, Vitiello, Benigni, Verdolin, cap Vitiello, il portiere Bognin; accosciati da sx Zamprogno, Campi, Rodighiero, Benedetti, Marangon.
Quindi vista da sx e poi vista da dx tutta la rosa del Rovigo 1980-81 con a sx mister Spolaore e a dx il suo vice Renato Pastorello, coi quali il sottoscritto ha fatto il Corso Allenatori Figc ottobre 1971 insieme a Saul Malatrasi e di cui abbiamo già raccontato tutto qui su www.polesineport.it.
Chiudendo l’annata 1980-81 eccovi la relativa Classifica finale del Campionato di Promozione vinto dal Rovigo ( davanti al forte Contarina) di cui presentiamo anche la foto poster scattata in Romania a Bucarest con tantissimi spettatori in tribuna e con qualche rinforzo nella rosa rodigina ( vedi Previato, Carravieri, Fiorenzato…) .
A completamento proponiamo il Rovigo 1981/82 che l’anno dopo sempre allenata da Carlo Spolaore e con vice Renato Pastorello, si è fatta valere nel campionato di Serie D ( terzo alle spalle della Centese e ella vincente Ravenna) e di cui vi proponiamo la seguente didascalia completa: in piedi da sx Spolaore ( all), Soncin, Dal Fiume Daniele, Verdolin, Turola, Merlin, Vitiello Pietro, Pastorello ( vice all); seduti al centro da sx: Bognin, Poli, Rodighiero, Zagati, Brunello Vanni, Marangon, Bonvento; seduti a terra da sx:  Leonetti, Franzoso Franco, Campi, Cacciatori Claudio, Benedetti, Argenti.

 

 

 

 

Con riferimento invece al ‘cantastorie’ di questa “Trionfale Annata 1980-81” proponiamo Maurizio Romanato in una ospitata televisiva su Prima Free ; in piedi da sx Crepaldi, Zoppelli, Maurizio Romanato, Gigi Patrian, Carlo Spolaore ; Cherubin; da sx X, Sergio Sottovia, Y, Matteo Ghisellini.
A seguire ecco Maurizio Romanato in poker in una serata Panathlon Rovigo gennaio 2015 con Federico Cogo (pres) Nicola Rizzoli arbitro internazionale e Giuliano Govoni ‘gancio’ della ospitata arbitrale ( ma non posso dire di più per questione di privacy...) .
E per onorare direttamente anche Francesco Gabrielli, ecco dalla sala consiglio della Provincia di Rovigo la relativa presentazione nov 2008 del libro story, con da sx Gianfranco Bardelle, Maurizio Romanato, Tiziana Virgili ( pres. Provincia Rovigo ) , Fausto Merchiori ( sindaco Comune Rovigo) , Pierluigi Bagatin ( Accademia dei Concordi) , Clelio Mazzo ( pres . Figc Rovigo).
Infine, dulcis in fundo, mixiamo presente a amarcord con la foto poster della partita amichevole 2005 tra le note Vecchie Glorie del Calcio Rovigo, anche perché come nella trionfale annata 1980-81 ai lati dei giocatori ci sono ancora il vice allenatore Renato Pastorello ( sx) con Carlo Spolaore allenatore vincente.

Maurizio Romanato & Sergio Sottovia
www.polesinesport.it