”Campionato più bello del mondo”, Dvd-story Gazzetta Sport/ Vince Juve 1971-72 di pres Boniperti & mr Vycpalek


15/12/2021

Dopo avervi fatti adeguati preamboli la settimana scorsa nel presentarvi il “Primo dei 15 Campionati io ti amo” pubblicati in Serie by Gazzetta dello Sport a completamento dei precedenti 30 già recensiti-presentati, eccovi tout court sulla stessa falsariga e con lo stesso ‘canovaccio’ il “Secondo”, segnalando che tanti noti allenatori hanno partecipato al “valzer “delle panchine.
Così all’Atalanta l’allenatore era Giulio Corsini, al Bologna prima Edmondo Fabbri, poi Cesarino Cervellati, al Cagliari ancora Manlio Scopigno, al Catanzaro neo promosso Gianni Seghedoni, alla Fiorentina il barone Nils Liedholm, all’Inter ancora Gianni Invernizzi, al L.R. Vicenza mister Umberto Menti, al Mantova prima Renato Lucchi poi Renzo Uzzecchini, al Milan ancora Nereo Rocco, al Napoli mister Giuseppe Chiappella, alla Roma il mago Helenio Herrera, alla Sampdoria in panchina Heriberto Herrera, al Torino mister ‘colbacco’ Gustavo Giagnoni, al Verese in valzer prima Sergio Brighenti, poi Giancarlo Cadè, infine Pietro Maroso, al Verona l’allenatore Ugo Pozzan.

Sempre per la cronaca e per la storia in quella stagione ,  a vincere il Campionato di SERIE B fu la Ternana promossa assieme alla Lazio e al Palermo, mentre le tre retrocesse furono Livorno, Sorrento e ultimo il Modena.

In un “Campionato io ti amo 1971/72” vinto dalla Juventus del neo presidente Boniperti con ancora Vycpalek in panchina, con una altalena di emozioni, ricordando per la cronaca e per la storia che nel Cagliari di mr Scopigno ha giocato il polesano Eraldo Mancin, e che nel Varese hanno giocato i due polesani Angelo Rimbano e Italo Bonatti, tutti raccontati come “Personaggio Story” nella mia trilogia libraria “Polesine Gol – Campioni & Signori” andata esaurita ( per fortuna ne ho alcune copie di scorta).

 

 

E anche in questa nostra “Seconda tappa” della nuova serie, ripartiamo alla vecchia maniera estrapolando dal ‘Libretto’ allegato ai Dvd, le caratteristiche salienti del canovaccio di ogni campionato, anche per onorare i nuovi ‘fautori’ dell’Opera frutto del “PROGETTO” de La Gazzetta dello Sport, marketing Valerio Ghiringhelli e Matteo Cappelli, con il contributo di Filippo De Palo.
E frutto della supervisione Editoriale di Nicola Cecere e Umberto Zapelloni; Testi di Adriano Bacconi, Paolo Rossi, Nicola Calzaretta. Per una produzione RAI COM con una supervisione di Gianni Farina, voci Marco Piccari, Tiziana Amico, Stefano Nazzaro; con musiche originali Rai Trade, progetto grafico Zampediverse; duplicazione Duplas Avelca Srl.
Tutto questo riportato in contro cover del citato “Libretto” dove è significativa anche questa citazione in chiusura “Si ringrazia Alessandro Antinelli per la Collaborazione Concessa”.
Un’opera speciale anche e soprattutto per la qualità dei sopracitati straordinariamente professionali “fattori produttivi”.
E allora pronti via a ‘presentarvi’ questa prima tappa del nostro viaggio, coil solito canovaccio, anche in questo Campionato 1971/72 vinto dalla Juventus ma al fotofinish, rimandandovi in calce al nostro tradizionale Extratime per ulteriori nostri brevi commenti e considerazioni personali d’annata.

 

32_CAMPIONATO 1971/72 _VINCE JUVE ( Čestmír Vycpálek )
FORMAZIONE BASE – TOP 11/ Carmignani, Salvadore, Spinosi, Morini, Marchetti, Furino, Capello, Haller, Causio, Anastasi, Bettega
GIOCATORI / PRESENZE // Pietro Carmignani (25); Luciano Spinosi (30); Gianpietro Marchetti (29); Giuseppe Furino (27); Francesco Morini (30) ; Sandro Salvadore (30) ; Helmut Haller (Germania Ovest, 23) ; Franco Causio (30) ; Pietro Anastasi (30) ; Fabio Capello (29) ; Roberto Bettega (14)
ALTRI GIOCATORI: Gianluigi Savoldi (13), Adriano Novellini (11), Antonello Cuccureddu (10), Massimo Piloni (5), Fernando Viola (4), Silvio Longobucco (2), Gianluigi Roveta (1).

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MAIN NEWS/ ( di Nicola Cecere , by Libretto “CAMPIONATO IO TI AMO – 1971/72/  HURRA’ JUVENTUS , BEATA GIOVENTU’
<< La linea giovane scelta l’anno prima dal presidente Boniperti premia nel ‘71/72 la Juventus che si aggiudica, proprio sul filo di lana, il quattordicesimo Scudetto della sua storia, staccando di un solo punto Milan e Torino.
Boniperti, dopo la tragica scomparsa di Armando Picchi, aveva deciso di confermare alla guida della squadra Cestmir Vycpalek, zio di Zdenek Zeman, che nella stagione precedente era subentrato in corsa quando oil povero Picchi si era trovato a combattere contro il male incurabile che ce lo porterà via giovanissimo.
Insieme con i già affermati Carmignani ( portiere) , Salvadore e Morini (difensori) , Haller, Furino e capello ( centrocampisti) e Anastasi ( centravanti ) , Vjcplaek riesce  a far crescere Marchetti, Cuccureddu e Spinosi ( difesa) e soprattutto Causio e Bettega ( attacco). Però al termine del girone di andata, chiuso a quota 10 gol, proprio Bettega è costretto a farsi da parte a causa di una malattia virale. E qui si dà da fare Anastasi ( 11 reti alla fine) supportato dai 9 gol di Fabio Capello.
L’Inter, nonostante i 22 centri del capocannoniere Boninsegna, non riesce a inserirsi nella lotta per il titolo a differenza del Milan di Bigon (14 reti) e Rivera, penalizzato quest’ultimo da una lunga squalifica a causa di una intervista-requisitoria contro la classe arbitrale che aveva in concetto Lo Bello il suo alfiere.
Bene il Cagliari del rinato Gigi Riva (21 gol) che però esce di scena alla quartultima giornata causa un imprevedibile e quindi clamoroso pari casalingo contro il già retrocesso Varese.
Va in B anche il Catanzaro , prima squadra calabrese ad essere approdato in Serie A, ma resterà nella storia il successo (1-0) ottenuto dai giallorossi alla prima di ritorno proprio sulla Juve.
La rete viene firmata da Mammì, portato in trionfo da uno stadio, il Militare, in delirio.
Sarebbe bastato un’altra prodezza alla penultima, sempre in casa contro il Verona per garantire la salvezza alla matricola calabra. Invece i veneti , imponendo lo 0-0, conservano il punto di vantaggio e restano nella massima serie.

 

 

 

SECONDA NEWS / LA CURIOSITA? / GIANNI RUGGENTE
( In foto Gianni Rivera: La stagione di Rivera viene bruscamente interrotta da una squalifica comminatagli per le sue dichiarazioni contro la classe arbitrale).
Gianni Rivera, uomo simbolo del Milan in corsa per lo Scudetto , perde l’ultimo mese e mezzo di campionato a causa di una maxi-squalifica. Dovuta non a un comportamento scorretto, ma alla… lingua troppo lunga.
A scatenare la sua ira è il calcio di rigore che Alberto Michelotti, arbitro parmense, fischia a favore del Cagliari a tre minuti dalla fine della partita con i rossoneri del 12 marzo 1972, decisiva per la rincorsa alla Juventus capolista: in piena area di rigore Riva tenta  di superare Anquilletti, che lo marca stretto, scavalcandolo con un tocco d’esterno sinistro; l’avversario intercetta col petto , poi il pallone gli scivola sul braccio. Oggi si direbbe un caso da manuale di involontarietà.
All’epoca invece Michelotti , ravvisato il tocco di mano, non ha dubbi e decreta il penalty che Riva trasforma. Subito dopo, davanti ai cronisti, il Gianni nazionale spara a zero su Giulio Campanati , designatore arbitrale:<< Finché dura Campanati , sarà sempre così. Non ho paura, vado anche davanti alla magistratura ordinaria se occorre. L’unica logica è che bisogna far perdere il Milan. A noi chissà, perché , occorrono otto o nove punti di vantaggio per vincere uno Scudetto. E’ il terzo campionato che ci portano via gli arbitri>>.
Il giorno dopo appesantisce ulteriormente i concetti.
La Federcalcio annuncia l’apertura di una inchiesta sulle “gravi denunce” , il 6 aprile le riscontra del tutto infondate e il 14 squalifica l’asso del Milan fino al 30 giugno.

 

 

 

TERZA NEWS / L’UOMO DELL’ANNO : ROBERTO BETTEGA
( In foto ovviamente …Lui, Roberto Bettega, nato a Torino il 27.12.1950, attaccante. Esordio in Serie A nella partita del 27.09.1970 Catania – Juventus 0-0.
Roberto Bettega ha giocato nella Juventus dall’età di 10 anni: un centrocampista dai piedi buoni che da adolescente si è fatto lungo e secco, avanzando in attacco.
A 19 anni è stato mandato a maturare in B nel Varese, e qui, grazie anche alla fiducia dell’allenatore Nils Liedholm , ha sfondato subito , realizzando 13 reti e tornando alla base.
Al suo secondo campionato da titolare in bianconero il ragazzino si dimostra un fenomeno immarcabile di testa, segna a ripetizione, trascinando la Juventus sulle piste dello Scudetto.
IL 16 gennaio 1972 abbatte la Fiorentina e con uno “score” di 10 reti in 14 partite e l’etichetta di “nuovo Charles” ( l’asso gallese che “firmò” tre Scudetti e due Coppe Italia della Signora in cinque stagioni) si presenta ai microfoni di “90° minuto” : qui risponde alle domande tossicchiando in evidente stato di sofferenza. Dopo due giorni di chiacchiere e indiscrezioni sul suo conto, la Juventus comunica ufficialmente lo stop del nuovo campione:<< Il giocatore Roberto Bettega dovrà assentarsi per qualche tempo dai campi di gioco per guarire perfettamente da una fastidiosa affezione infiammatoria dell’apparato respiratorio>>.
Si parla di pleurite, una forma limitata (“focolaio circoscritto all’apice di un polmone”) che tuttavia mette a rischio la carriera del ragazzo. Dopo un mese alla casa di cura Fornaca di Torino, Bettega si trasferisce in montagna , in Val Chisone, per un lungo periodo di convalescenza. Tornerà nel campionato successivo.

 

 

 

QUARTA & LAST NEWS / DIETRO LA LAVAGNA /  MANI DI FATO
( in foto Pietro Carmignani , gioca un solo campionato nella Juventus , che lo cede al Napoli un anno dopo averlo acquistato dal  Varese)

Il 9 gennaio 1972 il Cagliari prova a fermare la Juventus lanciata verso il titolo d’inverno , ma il gol di Domenghini nel primo tempo viene pareggiato a sette minuti dalla fine da Bettega. Al Sant’Elia si aspetta la fine della partita quando, durante il recupero, Poletti rimette un pallone per lo stesso Domenghini, che dalla sinistra manda un lungo cross di alleggerimento verso l’area avversaria.
Qui Carmignani va sul comodo pallone per bloccarlo, ma la sfera gli sfugge di mano, rotolando verso il sopraggiungente Gori , lesto a toccarla mandandola in porta, nonostante il disperato tentativo di Salvadore di respingere sulla linea.
L’arbitro fischia la fine e Carmignani scoppia in un pianto dirotto. Nel dopo gara si presenta ai cronisti con gli occhi gonfi:<< E’ stato un errore gravissimo – ammette – determinante e inspiegabile. Era una palla tranquilla, ho aspettato che rimbalzasse, ho sentito i compagni che dicevano “attento, attento” , ma non c’era nessun pericolo. Riva e Gori accorrevano per forza d’abitudine, ma erano a quattro metri almeno. Nessuno mi ha disturbato mentre saltavo per bloccare, la palla non era viscida, non era piena di effetto, non ho avuto il sole negli occhi, niente di niente. La palla mi è sfuggita di mano, è rotolata alle  mie spalle e Gori l’ha spinta dentro. La Juve ha perso per colpa mia>>.
Smarrite le proprie sicurezze, dopo qualche partita verrà sostituito da Piloni e a fine campionato sarà ceduto al Napoli in aggiunta a 300 milioni in cambio di Zoff. La carriera di vertice per “Gedeone” Carmignani è finita quel giorno.

 

 

 

APPENDICE FLASH/ Questo il tradizionale ‘canovaccio’ su cui viaggia il DVD by Gazzetta dello Sport, un …FILM tutto da vedere e rivedere:
01_IL MERCATO DELL’ESTATE ; 02_IL CAMPIONATO RACCONTA; 03_TUTTO IL CALCIO MINUTO PER MINUTO; 04_LE STORIE: Boniperti, Catanzaro, Rivera e gli arbitri, Torino; 05_SIGLA DI CODA: STANDING OVATION
EXTRA: 01_I RICORDI: LE PARTITE PIU’ ENTUSIASMANTI DELLA STAGIONE ; 02_IL CAPOCANNONIERE: ROBERTO BONINSEGNA ( ndr, aveva vinto anche nella stagione precedente) .

A questo punto, con riferimento alla 'scaletta' dell'originale "Campionato io ti Amo", ecco by Almanacco 1971/72 , tra partenza e arrivo, gli essenziali …passaggi più significativi di un campionato conclusosi al fotofinish con la vittoria della Juve, di un solo punto davanti al tandem Milan e Torino, mentre a retrocedere sono state il trio Mantova, Catanzaro, Varese.
Così , in cover al citato Almanacco 1971/72 nel tradizionale “SE LA GIOCANO” vengono snocciolati i seguenti protagonisti: Boninsegna, Savoldi, Nereo Rocco, Pierino Prati, Chiappella, Bettega, Riva, Armando Picci, Vycpalek.
Poi , passando alla rubrica “I COLPI DI MERCATO”, queste sono le figurine Panini dei “Magnifici Cinque” in senso orario: Giuseppe Sabatini / Milan, , Gian Piero Ghio / Inter, Albertino Bigon / Milan, Pietro Carmignani / Juventus; Sergio Clerici / Fiorentina.

A seguire la nota TOP 11 bianconera della JUVENTUS di mr Vycpalek “Campione d’Italia 1971/72” , mentre sull’Almanacco troverete anche le ‘altre’ FORMAZIONI, sempre su ‘sfondo campo di calcio’.

Quindi vi proponiamo by podio dei Capocannonieri ‘the winner’ Roberto Boninsegna ( ancora Lui , come l’anno precedente), tra  Luigi “Gigi” Riva / Cagliari ( secondo) e Albertino Bigon / Milan ( terzo posto) .
Dopo le Classifiche della Serie A e Serie B estremamente analitiche, ecco che il “Libretto” vademecum by Gazzetta dello Sport ci svela “La Curiosità” Gianni Ruggente…( ndr, vs arbitri) ), quindi “L’Uomo dell’Anno ( Roberto Bettega/ Juventus).
Cioè fondamentalmente i “Protagonisti Principali” raccontati  peraltro in questa nostra ‘SECONDA TAPPA” by speciale Almanacco e post visione DVD Campionato 1971/72, il secondo dei 15 Campionanti che andranno a completare , assieme ai precedenti 30 , la collezione completa dei 45 DVD finora editi dalla “Rosa” nel segno di quello che possiamo definire Sport & Cultura.

 

 


 

EXTRATIME by SS/ In cover … la copertina del DVD in cui vediamo in senso orario Causio, Boninsegna al tiro, Boniperti al suo primo anno da presidente della Juventus e subito vincente, Roberto Bettega in stacco aereo, Gigi Riva al tiro.
Mentre in fotogallery proponiamo , partiamo col poker d’assi in apertura del film DVD ( in senso orario Savoldi, Boninsegna, Mazzola, Pierino Prati, e oltre alla Festa Scudetto bianconera con la scritta “Alè Juve 14 … Scudetto” vi proponiamo alcuni flash by Vademecum che non hanno bisogno di specifiche didascalie, lasciando peraltro ai nostri lettori il gusto di andare a ricerca delle Classifiche sia della Serie A che Serie B stagionali.

E dulcis in fundo , oltre al Diploma di Allenatore di 3^ Categoria by Figc Firenze datato 30 ottobre 1971 ottenuto dal sottoscritto Sergio Sottovia ( terzo classificato) dopo aver frequentato il relativo corso a Rovigo assieme al “Campione dei Due Mondi” Saul Malatrasi ( primo classificato davanti a Carlo Spolaore) , ecco anche la contro cover giusto per onorare Personaggi speciali di quell’annata , da Causio a Bettega e primo anno di presidenza Boniperti, peraltro protagonisti anche nella copertina dello straordinario DVD “Campionato io ti amo” da me visto e rivisto.

Sergio Sottovia
www.polesinesport.it