”Campionato più bello del mondo”, Dvd-story Gazzetta Sport/ Vince Toro 1975-76 di mr Radice, Pulici, Graziani...


04/01/2022

Il Toro la spunta proprio in extremis ( ma dopo aver vinto entrambi i derby) nonostante un clamoroso pari interno contro la rivelazione Cesena di Pippo Marchioro, che entra in Uefa.
All’ultima giornata la Juve cade sul campo della matricola Perugia fallendo il possibile – aggancio-spareggio.
E la Gazzetta dello Sport titolava “ Il Torino è campione”, mentre in cronaca segnalava il pareggio 1-1 tra Torino e Cesena, ma anche la sconfitta della Juventus a Perugia, battuta 1-0 dalla rete di Curi nella ripresa.
Pe runa classifica che alla fine recitava Torino punti 45 e Juventus 43: insomma i bianconeri di mr Carlo Parola non hanno sfruttato il mezzo passo falso interno del Torino di mr Radice che peraltro ha meritato durante l’arco del campionato, visto che ha recuperato proprio alla Juve la bellezza di ben 5 punti di distacco.
Per un Torino risultato miglior difesa e miglior attacco del Campionato 1975/76 grazie soprattutto alle 21 reti di Paolino Pulici capocannoniere e di Ciccio Grazianoi suo vice con 15 reti segnate ( come Bettega della Juve) e davanti a Savoldi (passato al Napoli e terzo con 14 reti).
Ma se questo è ciò che ha determinato la vittoria al fotofinish del Tornio, va detto che il FILM-DVD della Gazzetta dello Sport ha regalato ancora una volta tante emozioni anche al sottoscritto che ieri lunedì 3 .1.2021 ha visto onorato su Il Gazzettino a pagina ‘piena’, grazie ad una intervista di Emiliano Milani a Germano Bovolenta ‘grande firma’ de La Gazzetta dello Sport, un poker d’assi made in Polesine protagonisti insieme in campo in una mitica partita Varese – Cagliari Cagliari datata 2 gennaio 1972 raccontatami anche dal ‘gruppetto’ Cester friends che quel giorno sono partiti dal Polesine per andare appunto allo stadio Franco Ossola di Varese.

 

 

 

Per la cronaca e per la storia vinse il Grande Cagliari fresco di scudetto col polesano in campo , contro il Varese de trio polesano Italo Bonatti , Patrizio Bonafè, Angelo Rimbano, guarda caso questi ultimi due protagonisti in Serie A fino al Campionato 1974/75 di cui vi abbiano dato conto nella puntata precedente.
Ma restando in tema Calcio made in Polesine, ricordiamo che comunque anche in questa stagione 1975/76 erano presenti e protagonisti in Serie A in tandem nel Como i giocatori Doriano Pozzato da Porto Tolle e Renzo Rossi , fermo restando che abbiamo raccontato sempre qui su www.polesinesport.it altri Personaggi story del calibro di Nevio Scala/Milan e di Mario Scarpa , 6 reti segnate nel Perugia, e in campo anche nell’ultima partita vinta vs la Juventus in campo con l’oriundo polesano Josè Altafini che chiude in bianconero il suo lungo viaggio nel massimo campionato italiano.

 

 

 

Ma è anche l’anno di un’altra ‘situazione’ vista da vicino dall’arbitro friulano Barbaresco, direttore di gara della sfida Cesena – Lazio che…poi raccontiamo in Appendice nel “Dietro la Lavagna”, mentre intanto il Milan è passato dalla presidenza di Buticchi a quella di Gianni Rivera , che nel doppio ruolo di presidente-giocatore ha chiamato in panchina Trapattoni con DT il suo mentore paron Rocco.
Un campionato , il “Sesto dei 15 Campionati io ti amo” pubblicati in Serie by Gazzetta dello Sport a completamento dei precedenti 30 già recensiti-presentati ( quelli by Germano Bovolenta…) , che mi ha fatto ritrovare ‘amici-calciatori’, come …quelli sopracitati.
Un campionato , la SERIE A 1975/76, di cui per la cronaca  e per la Storia  vi segnaliamo il seguente valzer delle panchine, visto che al Cagliari Luis Suarez è stato esonerato e sostituito da Mario Taddia, che al Como Beniamino Cancian è stato sostituito da Osvaldo Bagnoli, che alla Lazio Giulio Corsini è stato rilevato da Tommaso Maistrelli pe runa salvezza soltanto conquistata per “differenza retri” poche settimane dopo che Giorgio Chinaglia era emigrato al Cosmos di Pelè negli States per vivere al meglio la vita familiare con sua moglie Connie.
Sempre per la cronaca e per la storia in questa stagione 1974/75 a vincere il Campionato di SERIE B fu il Genoa promosso insieme a Catanzaro e Foggia, mentre retrocessero Piacenza, Brindisi, Reggiana.

 

 

 

In un “Campionato io ti amo 1975/76” vinto in SERIE A dal TORINO, e che anche in questa nostra “ Sesta tappa” della nuova serie, ripartiamo alla vecchia maniera estrapolando dal ‘Libretto’ allegato ai Dvd, con le caratteristiche salienti del canovaccio di ogni campionato, anche per onorare i nuovi ‘fautori’ dell’Opera frutto del “PROGETTO” de La Gazzetta dello Sport, marketing Valerio Ghiringhelli e Matteo Cappelli, con il contributo di Filippo De Palo.
Ma soprattutto frutto della supervisione Editoriale di Nicola Cecere e Umberto Zapelloni; Testi di Adriano Bacconi, Paolo Rossi, Nicola Calzaretta. Per una produzione RAI COM con una supervisione di Gianni Farina, voci Marco Piccari, Tiziana Amico, Stefano Nazzaro; con musiche originali Rai Trade, progetto grafico Zampediverse; duplicazione Duplas Avelca Srl.

Tutto questo riportato in contro cover del citato “Libretto” dove è significativa anche questa citazione in chiusura “Si ringrazia Alessandro Antinelli per la Collaborazione Concessa”.
Un’opera speciale anche e soprattutto per la qualità dei sopracitati straordinariamente professionali “fattori produttivi”.
E allora pronti via a ‘presentarvi’ questa nostra Sesta tappa riferita a questo Campionato 1975/76 vinto dal TORINO del presidente Pianelli, rimandandovi in calce al nostro tradizionale Extratime per ulteriori nostri brevi commenti e considerazioni personali d’annata.

36_CAMPIONATO 1975/76 _VINCE TORINO su Juve e Milan ( Allenatore Luigi Radice )
FORMAZIONE BASE – TOP 11/ Castellini, Caporale, Santin, Mozzini, Salvadori, P. Sala, Pecci, Zaccarelli, C. Sala, Graziani,Pulici
GIOCATORI / PRESENZE / Luciano Castellini (29) ; Nello Santin (25); Roberto Salvadori (30) ; Patrizio Sala (30), Roberto Mozzini (29); Vittorio Caporale (28); Claudio Sala (29); Eraldo Pecci (29) ; Francesco Graziani (29); Renato Zaccarelli (28); Paolo Pulici (30)
ALTRI GIOCATORI: Fabrizio Gorin (12), Salvatore Garritano (5), Giuseppe Pallavicini (4), Romano Cazzaniga (3), Marino Lombardo (3), Roberto Bacchin (1).

 

 

 

PRIMA MAIN NEWS/ ( di Nicola Cecere , by Libretto “CAMPIONATO IO TI AMO – 1975/76 / L’ANNO DEL TORO
<<  Ventisette anni dopo il mitico Valentino Mazzola tocca a Claudio sala, poeta dell’assist, la gioia di alzare simbolicamente al cielo, da capitano del Torino, la coppa dello Scudetto ( all’epoca non c’era la cerimonia di oggi), il settimo nella storia del club e probabilmente quello ricordato con maggiore soddisfazione dei tifosi granata considerando che fu conteso fino all’ultima giornata dalla Juventus, che poi restituirà lo sgarbo la stagione seguente.
Con un tecnico coraggioso e innovativo quale Gigi Radice, la formazione del presidente Orfeo Pianelli è un mix di ardore, classe ed esperienza. In porta Luciano castellini, i difensori sono Santin, Mozzini, Caporale e Salvadori ( c’è Gorin di scorta). Il centrocampo vede Patrizio sala come settepolmoni, Pecci in cabina di regia e Zaccarelli a vestire i panni della mezzala e dell’incursore; in avanti Claudio sala dalle fasce imbecca due formidabili arieti , cioè Ciccio Graziani ( 15 gol al pari del bianconero Bettega) e Paolo Pulici , capocannoniere con 21 centri e ribattezzato Puliciclone.
Il Toro la spunta proprio in extremis ( ma dopo aver vinto entrambi i derby) nonostante un clamoroso pari interno contro la rivelazione Cesena di Pippo Marchioro, che entra in Uefa.

 

 

 

All’ultima giornata la Juve cade sul campo della matricola Perugia fallendo il possibile aggancio-spareggio a quota 45. Gli umbri , allenati dal giovane Ilario Castagner, erano già salvi da tempo. Si salva per la differenza rete, invece, la Lazio che aveva iniziato con Corsini e chiude con Maistrelli, nonostante la grave malattia che di lì a pochi mesi ce lo porterà via. Ma nelle battute conclusive e perciò decisive del torneo deve sopperire alla fuga a New York del suo bomber Chinaglia, chiamato dal Cosmos di Pelè.
Il Cagliari chiuse  da ultimo il suo bellissimo ciclo legato a Gigi Riva, anche il Napoli ( quinto) mette fine al feeling con Luis Vinicio conquistando la Coppa Italia.
Riscatto delle milanesi: rossoneri terzi col tandem Trapattoni- Rocco ( rispettivamente allenatore e direttore tecnico); nerazzurri quarti sotto l’esperto Beppone Chiappella.
Fuori dall’Europa la Roma di Liedholm. >>

 

 

 

SECONDA NEWS / LA CURIOSITA? / UN AMERICANO A ROMA
(ndr, in foto Giorgio Chinaglia, sottotitolato “lascia la Lazio nell’aprile del 1976 dopo 209 partite e 98 gol tra Serie A e B “.
<<  Giorgio Chinaglia è stato il capro espiatorio del fiasco ai Mondiali 1974: colpa delle prestazioni negative , del gesto di fastidio contro il Ct Valcareggi in occasione della sostituzione contro Haiti e della successiva “ribellione” poi rientrata. Così nel campionato scorso “Long John” è diventato bersaglio di fischi a ogni latitudine e e fa cominciato a pensare di andarsene.
Il centravanti trascorre le vacanze 1975 negli Stati Uniti , patria della moglie Connie, dove ha preso casa e dopo aver giocato un’amichevole ad Hartford riceve l’offerta di contribuire assieme a Pelè nel Cosmos al lancio del soccer nel paese a stelle e strisce.
La Lazio minaccia di denunciarlo alla Fifa e Chinaglia è costretto a rifiutare.
Al ritorno a Fiumicino, il 29 agosto, viene accolto da quasi duemila tifosi osannanti. Niente però è più come prima alla Lazio, nonostante il ritorno del convalescente Maistrelli dopo l’esonero del successore Corsini. Della squadra dello Scudetto non restano che ricordi e addirittura si rischia la Serie B, anche perché il centravanti ha ormai la testa negli Stati Uniti.
Così il presidente Umberto Lenzini a primavera acconsente a cederlo al Cosmos ( per una cifra irrisoria, quasi 400 milioni) e il 25 aprile 1976, nonostante la precaria situazione di classifica, Chinaglia con un discutibile saluto romano do l’addio al pubblico dell’Olimpico durante la partita contro il Torino.
Il giorno dopo, per evitare manifestazioni a Fiumicino, si imbarca da Genova per Parigi , con destinazione finale New York>>.

 

 

 

 
TERZA NEWS / L’UOMO DELL’ANNO 1975/76 : CLAUDIO SALA
( In foto ovviamente Claudio Sala , nato a Macherio (MI) 8.9.1947, centrocampista.
 Esordio in Serie A nella partita del 29.09.1968 ; match Napoli – Verona 1-1) .
<< Il Napoli nel 1968 acquisto per 270 milioni un ventenne rivelatosi nel Monza, in C e poi in B, coi colpi del predestinato : dribbling vincente e tanti gol. Claudio Sala, questo il suo nome, una volta gettato nella mischia della Serie A (ndr, nel Napoli 68/69) parve il classico “atipico” , un trequartista discontinuo, drasticamente bocciato dal compagno di squadra Altafini:<< Non è né carne né pesce>>. Eppure a fine stagione Pianelli finiva per pagare a Ferlaino ben 480 milioni pur di vestirlo di granata.  L’etichetta “mister quattrocentottantamilioni” non ha giovato al giocatore, rimasto nelle ultime stagioni a metà del guado .

 

 

 

Poi al Toro arriva Gigi Radice e per lui sfodera l’intuizione giusta: convogliare tutto quel ben di calcio sulle corsie esterne. Là il dribbling da funambolo acquista un senso, perché lo porta invariabilmente fino sulla linea di fondo , da dove può scucchiaiare cross al veleno per i dioscuri dell’attacco, Graziani e Pulici, due satanassi del gol in acrobazia.
La metamorfosi è compiuta: Claudio sala, nemmeno parente del mediano Patrizio che del centrocampo granata è il faticatore principe, diventa la ciliegina sul budino, l’uomo che dà uin senso alle geometrie di Pecci e alla tessitura di Zaccarelli inventando soluzioni a getto continuo per l’attacco.
La curva Maratona lo ribattezza “il poeta del gol” e pure in Nazionale gli impieghi si fanno più costanti, anche se qui un altro asso del ruolo , il dirimpettaio bianconero Franco Causio, gli toglie spazio. >>

 

 

 

QUARTA & LAST NEWS / DIETRO LA LAVAGNA /  SALDO DI QUALITA’
( in foto la LAZIO….. con la dicitura “ Due anni dopo il primo scudetto della sua Storia, la Lazio rischia la retrocessione, evitata solo grazie alla differenza reti favorevole con l’Ascoli” )
<< Si può rischiare la retrocessione per il saldo di alcune pendenze economiche? Tutto dipende dalle circostanze in cui i debiti vengono onorati. Il 18 aprile 1976 alla Fiorita di Cesena si gioca una partita delicata tra i padroni di casa, tranquilli a centroclassifica ,  e la Lazio, terzultima con Ascoli e Sampdoria e dunque a rischio retrocessione.
Pochi minuti prima del via, Roberto Lovati, allenatore i seconda e general manager della squadra biancoceleste, bussa allo spogliatoio bianconero con tre assegni per tre giocatori: Frustalupi e Dedè, ex laziali, vantano un credito nei confronti del club biancoceleste, mentre Boranga aspetta il risarcimento dei danni provocati alla sua auto in occasione di una precedente partita.

 

 

 

Effettuata la consegna, Lovati esce, ma i giocatori bianconeri avvertono i dirigenti e questi ne parlano all’arbitro Barbaresco prima del via. Chiusa la gara sullo 0-0 , negli spogliatoi è parapiglia tra i dirigenti laziali e quelli romagnoli, accusati di aver provato a pescare nel torbido “denunciando” l’accaduto.
Il giorno  dopo l’Ufficio inchieste della Federcalcio viene attivato dall’Ascoli, terzo interessato, che denuncia un tentativo di illecito : gli assegni erano l’evidente tentativo di  di “ammorbidire” gli avversari.
Gli 007 federali appurano che in effetti si trattava della chiusura di vecchie pendenze, ma si fa luogo a giudizio sportivo per le modalità “inopportune” .
Dopo settimane di apprensione per il rischio della caduta in B la Lazio se la cava con una multa di 20 milioni , mentre Lovati vien squalificato per un anno.>>

 

 

 

APPENDICE FLASH/ Questo il tradizionale ‘canovaccio’ su cui viaggia il DVD by Gazzetta dello Sport, un …FILM tutto da vedere e rivedere:
01_IL MERCATO DELL’ESTATE ; 02_IL CAMPIONATO RACCONTA; 03_TUTTO IL CALCIO MINUTO PER MINUTO; 04_LE STORIE: Sala, Riva, Sollier, Chinaglia; 05_SIGLA DI CODA: STANDING OVATION
EXTRA: 01_I RICORDI: LE PARTITE PIU’ ENTUSIASMANTI DELLA STAGIONE ; 02_IL CAPOCANNONIERE: Paolo Pulici ( come l’anno scorso) . .
A questo punto, con riferimento alla 'scaletta' dell'originale "Campionato io ti Amo", ecco by Almanacco 1975/76 , tra partenza e arrivo, gli essenziali …passaggi più significativi di un campionato conclusosi sul filo di lana con la vittoria del TORINO , la prima volta dalla scomparsa del Grande Torino nella tragedia di Superga a maggio 1949, passato dalla Storia alla Leggenda.

Da segnalare che, in cover al citato Almanacco 1975/76 nel tradizionale “SE LA GIOCANO” vengono snocciolati i seguenti protagonisti: Il Toro e il bomber Pulici, Gigi Radice, Bersellini e Castagner, Sala, Egidio Calloni, Pecci, Bettega.
Quindi , passando alla rubrica “I COLPI DI MERCATO”, queste sono le figurine Panini dei “Magnifici Cinque”: Savoldi centravanti passato dal Bologna al Napoli ( per 1,4 miliardi + Clerici e metà Rampanti) , il difensore Tardelli dal Como alla Juventus ( per 950 milioni); l’attaccante Libera dal Varese all’Inter per 700 milioni + comproprietà di Martina, Guida, Muraro, Cesati); il mediano Boni dalla Sampdoria alla Roma per 880 milioni; infine il centrocampista Pecci per 750 milioni dal Bologna al Torino.
A seguire la nota TOP 11 granata del TORINO di mr Gigi Radice, “Campione d’Italia 1975/76” , mentre sull’Almanacco troverete anche le ‘altre’ FORMAZIONI, sempre su ‘sfondo campo di calcio’.

 

 

 

Quindi vi proponiamo by podio dei Capocannonieri ‘the winner’ Paolino Pulici ( ancora lui  come l’anno scorso , ma con 21 retri segnate), second a pari merito con 15 reti Bettega/Juve e Graziani/Torino, infine terzo con 14 reti Savoldi/ Napoli.
E dopo le Classifiche della Serie A e Serie B estremamente analitiche, ecco che il “Libretto” vademecum by Gazzetta dello Sport ci svela “La Curiosità” SCUSATE IL RITARDO, dedicata alla storia “Un americano a Roma” e specificatamente a Giorgio Chinaglia che “lascia la Lazio nell’aprile del 1976 dopo 209 partite e 98 gol tra Serie A e  B.
A seguire L’UOMO DELL’ANNO col già citato Claudio Sala  e il DIETRO LA LAVAGNA dedicata alla Lazio passata in due stagioni dallo Scudetto al rischio retrocessione.

Insomma, fondamentalmente i “Protagonisti Principali” raccontati  peraltro in questa nostra ‘SESTA TAPPA” by speciale Almanacco e post visione DVD Campionato 1975/76, il Sesto dei 15 Campionanti che andranno a completare , assieme ai precedenti 30 , la collezione completa dei 45 DVD finora editi dalla “Rosa” nel segno di quello che possiamo definire Sport & Cultura.

 

 

 

EXTRATIME by SS/In cover … la copertina del DVD “Campionato io ti amo 1975/76” in cui vediamo in poker capitan Claudio Sala/ Torino, Eraldo Pecci/ Torino) , mister Carletto Mazzone / Fiorentina, infine Egidio Calloni/ Milan.
Quindi in apertura di fotogallery onoriamo attraverso la sopracitata pagina de IL Gazzettino il noto poker d’assi polesano ‘in campo nel match di Serie A tra Varese e Cagliari perché le loro storie proprio in questi giorni sono stati ampiamente visitate su questo sito www.polesinesport.it, ma lo sono state anche in precedenza come ‘riportato’ anche dal sito ilnapoetano.it che ci cita testualmente riportando uno stralcio di intervista concessaci da Angelo Rimbano in merito alla sua ‘tappa’ da calciatore nel Napoli 1972/73 , da cui proponiamo anche la foto Napoli stagionale.
Peraltro un frame trasmessoci dall’amico Emiliano Milani, che ci ha trasmesso altresì la ‘rosa’ del Varese 1975/76 dove troviamo in Serie B in tandem Angelo Rimbano e Paolo dal Fiume, ma non Patrizio Bonafè e Italo Bonatti perché hanno cambiato squadra ( vedi loro Personaggio Story sempre qui su www.polesinesport.it):

 

 

 

 

 

A questo punto eccoci a viaggiare tra Libretto & DVD by Gazzetta dello Sport, proponendovi la pagina dei “Cannonieri” da Bettega a Graziani a Pulici e Savoldi, poi il frame d’apertura del FILM che onora il quintetto Radice, Sollier ( il giocatore ‘politico’ del Perugia) , Paolino Pulici, Claudio Sala, Ciccio Graziani.
Per un campionato 1975/76  di cui onoriamo in foto come protagonisti Giorgio Chinaglia l’americano ( perciò il “Big George” sul plexiglass del Cosmos), poi Gigi Riva purtroppo ancora infortunatosi, quindi l’oriundo ‘polesano’ Josè Altafini da… Giacciano con Baruchella ( alla sua ultima stagione nel massimo campionato italiano, prima di passare al Chiasso in Svizzera…) , poi la squadra del Perugia con Mario Scarpa ‘da Goro’ ( secondo da dx accosciato).
Personaggi speciali in prologo alla vittoria del TORINO che onoriamo partendo dal tandem Graziani & Pulici in festa-gol, quindi mr Giri Radice intervistato nel post match finale vs Cesena a “Scudetto 1975/76 “ vinto, come anche il mediano granata Zaccarelli con sfondo ‘popolo granata’ in festa.

 

 

 

 

A questo punto ecco by libretto “Campionato io ti amo 1975/76” ancora cover e contro cover per onorare dulcis in fundo  alcuni suoi principali protagonisti ( da Bettega a Claudio Sala, da calloni ai mister Ilario Castagner/Perugia e Carlo Mazzone / Fiorentina perché nel FILM by Gazzetta dello Sport ci hanno regalato ‘tutto il rosa della vita’, per un Campionato io ti amo…dalle mille emozioni.



Sergio Sottovia
www.polesinesport.it