Carnacina Piero una vita da “papà boys”. Tra Delta Po, Adriese, Rovigo. Tra Nevio Scala, Pasetti, Mazzantini e…


09/08/2011

E questa, in sequenza, é un’altra storia datata giugno 2006. Quella di un Personaggio Story poi scritto nella mia trilogia libraria “Polesine Gol”. Ebbene in questi “cinque anni successivi” Piero Carnacina ha continuato a coltivare la sua “rosa bianca” su quel Delta del Po che ormai non è più un orticello, ma “ombelico del mondo calcistico” non solo per i risultati e per le statistiche, ma per la sua …filosofia di vita sportiva in evolution ma radicata alla “passione/cultura” del territorio.
Evangelico a modo suo Piero Carnacina, con la sua testimonianza di scuola/educazione al servizio di una formazione fondata su quei valori “naturalmente umani” che stanno alla base della crescita della personalità e di quella fratellanza che dallo sport si travasa nella società di riferimento.
ECCO QUINDI LA “PIERO CARNACINA STORY 2006” E ALLA PROSSIMA PUNTATA… TRA I POLESANI NEL MONDO

<<C'era la tribuna piena a Porto Tolle, a metà maggio, per la 6^ edizione del Torneo 'Delta del Po', la manifestazione nazionale riservata alla categoria Giovanissimi, vinta dall'Empoli sul Padova, ma prestigiosa per la presenza anche della Juventus, Montebelluna e Tagliolese oltre al Delta 2000 allenato da Tiziano Marangon. Un orgoglio per il Delta 2000 e per Piero Carnacina organizzatore peraltro la settimana prima di uno 'stage' importante per allenatori Aiac e per Giovanissimi, presenti come 'maestri sul campo' allenatori di prim'ordine come Gigi Pasetti (allenatore Giovanissimi Bologna ed ex difensore in serie A con la Spal, Juve e Palermo) , Dario Lazzarin (allenatore Giovanissimi Chievo), Luca Gotti (allenatore Primavera Reggina).

Ma questi due eventi sono soltanto le due ultime perle della CARRIERA di Piero Carnacina, un mix tra talent scout e pigmalione da 'calcio linea verde' , un habitat che ha coltivato con risultati positivi anche allenando la prima squadra a Scardovari e Adriese.
D'altra parte l'attuale Piero è l'evoluzione del Carnacina (classe 1948), per oltre 30 anni maestro-papà-fratello coi giovani delle medie e sui campi di calcio.
In un certo senso un personaggio da WWF, da preservare, il Piero che  allena e cataloga sul computer dati statistici e analisi. Chiedetegli qualcosa, Piero può schiacciare un tasto e darvi risposte ed elaborazioni. Ha la passione e la metodica per fare 'L'organizzatore che vuole far crescere i giovani.'

Ultimamente poi il Piero Carnacina web-site parla tanto di psicologia applicata ai giovani.
Praticamente un 'incontrista tattico' come quando iniziò da mediano, al Cà Venier del presidente Giliati e dell'allenatore Furlan. Quando questi fu esonerato, nel 71/72 Carnacina diventò allenatore -giocatore. Fece due anni in Seconda categoria, con lo Scardovari, una volta secondo e una volta terzo. Nel 73/74 Carnacina oltrepassa il Po ed è giocatore - allenatore nel ferrarese, a Codigoro in Promozione.
E' l'anno dell'infortunio al ginocchio e dello stop definitivo, così Carnacina a  Verona prende il patentino di allenatore di 3^ categoria. E dal '74, per due anni è a Porto Tolle, dove  vince due  volte il suo girone con i Giovanissimi, allenando però anche gli Allievi e gli Juniores.
Dal '76 comincia per Piero Carnacina la sua lunga parentesi all'Adriese, chiamato da Piero Cavallari nell'epoca di Franco e Giorgio Martinolli.

Nella prima stagione Carnacina allena Giovanissimi provinciali e  Allievi regionali. Nel 77/78 poi i Giovanissimi regionali ed è terzo, nel 78/79 è quarto con la Berretti, l'anno dopo é con la Berretti, nell'80/81 é primo e vince il girone veneto con la Berretti, nell'81/82 allena l'Under 20 e l'anno dopo Under 19.
Era l'epoca dell'Adriese in C2, degli allenatori Mario Ardizzon (un papà), Galeone (geniale) e poi  Marchetti. Quella fantastica Berretti nell'80/81 perse la finale del Triveneto. "Anche perché - dice Carnacina - la prima squadra aveva grossi problemi e per la trasferta a Lanciano lasciò a casa 5 senatori tra cui il famoso Nevio Scala. Dei miei giovani della Berretti giocavano già in prima squadra Leonetti, Lazzarini, Tumiatti, Cavallaro, Toffano, ma erano bravi anche gli altri Trombin, Corrado Ferro, Augusti, Azzalin, Bianco , Conti, poi Calore e Vettorato."

Quell'anno l'Adriese retrocesse dalla C2, con le presidenze passate dallo storico Folco a Martinolli e per finire a Zullo.
Un'esperienza che fa approdare Carnacina al settore giovanile del Rovigo, chiamato dal ds Piero Cavallari. Era un Rovigo in ricostruzione, fino all'acuirsi dei problemi sotto la presidenza Stivanello. Oltre alle giovanili, Carnacina al Rovigo fece il secondo allenatore ai mister della prima squadra, cioè Tomeazzi, quindi Bozzato, infine Eraldo Mancin.
Nei tre anni a Rovigo, Piero ha allenato gli Allievi regionali, Under 18 e poi under 19 sempre regionali. C'era ds. Giorgio Bruschi, bravo, e dall'83/84 all'85/86 tra i suoi giovani Carnacina ha avuto Zanaga, Cestari,Bersanetti, Zuccolo, Astolfi.

Quando si ristruttura il Rovigo, Carnacina va al Contarina  del presidente Mario Bovolenta e del responsabile del settore giovanile Dino  Gotti. Ci sta due anni al Contarina, che in Interregionale è allenato un anno da Alberto Novelli e l'altro da Sabbadin.
Soddisfatto come sempre, Piero, di fornire giocatori alla prima squadra.
Poi nell' 88/89, lo contatta lo Scardovari perché Toni Scabin che ha portato la squadra in Promozione, rinuncia. Ci starà tre anni in Promozione più l'ultimo in Eccellenza. Con Carnacina (in foto, secondo a sx), la squadra del presidente Mario Rosestolato in Promozione é sempre stata in alta classifica, mentre in Eccellenza é risultata 14esima.

Una stagione tutta memorizzata da Carnacina, statisticamente. E raccontata nei particolari quell'88/89 a Scardovari, nel suo libro "Un anno vissuto intensamente".
Come la salvezza miracolo, lo spareggio vinto dallo Scardovari a Bagnoli contro il San Bonifacio dell'ex juventino Vignola, che il sottoscritto raccontò da cronista.
Che pubblico quei tempi per lo Scardovari. E che rapporto  quello di Carnacina con i suoi ragazzi. Per questo lo chiama la blasonata Adriese.

E' ancora Piero Cavallari , ritornato ds ad Adria , che lo chiama nel 92/93, in Promozione . Gira a scartamento ridotto quell' Adriese- giovane. Annata di sofferenze quindi , per il nostro Piero,  tanto più che è bloccato da un brutto incidente d'auto. Per fortuna Carnacina ritorna sulla panchina granata, a fine stagione,centrando una … doppia salvezza.
L'anno dopo Piero ritorna nel  ferrarese, al Goro che nella Promozione emiliana arriverà 14esimo.
Ma l'anima di Piero è il settore giovanile. Così dal 94/95 a tutt'oggi, Carnacina si ancorerà  all'ambiente in cui vive, Porto Tolle, accompagnando il nuovo ciclo del presidente Umberto Cavallari.
Con Carnacina general manager  il Porto Tolle abbraccia la linea giovane. Ovvio che corre dei rischi. Come l'anno della retrocessione in Seconda, pur cambiando allenatore da Penzo a Giovanni Piombo.

Ai giovani Carnacína piace plasmare la personalità, contento di trasmettere agli altri. E' stato così con Tumiatti, Corrado Ferro, Sergio e Mauro Pezzolato, quindi con Zuccarin nel Delta 2000.
A Piero piace l'organizzazione, il lavoro in équipe, la programmazione.
Anche per questo è stato tra i promotori della fusione tra il Porto Tolle, il Polesine Camerini e il Cà Venier, da cui è nata la società DELTA  2000, dei presidenti Umberto Cavallari e Argentino Pavanati che col Polesine Camerini allenato da Zuccarin si era fatto onore in Prima.
Per far maturare i giovani nei campionati regionali, ma anche come calcio funzione sociale, per un Delta 2000 laboratorio da esportazione.>>

EXTRATIME by SS/ La cover è per Piero Carnacina “papà-boys” mentre premia bomber Costantino nel Torneo Nazionale Giovanissimi a Porto Tolle. Poi nella fotogallery lo mostriamo da giocatore in bianconero. Cioè nella Carpano Cà Venier campionato 1970-71 con da sx.: Furlan (all-gioc.) - Cester Sergio - Donà - Vettorello - Carnacina- Terrentin
Accosciati: Mancin - Marchesini - De Bei - Biasioli – Bellan.
Passando al Piero Carnacina allenatore in “tutto”il Delta del Po eccolo nel 1973 (primo da sx) da mister del Codigoro (FE) . Quindi da allenatore del Settore Giovanile nel Rovigo 1985  del presidente Stivanello ( ecco Piero, primo da dx  con targa, premiato assieme a Borella, Taschin, Braghin). A questo punto ecco alcuni flash significativi del Piero Carnacina sul green del Delta Po polesano. Da prima coi gialloblu dello Scardovari 1991/92 Campionato di Eccellenza, con 3- Scardovari 1991-92 Campionato di Eccellenza
Da sx. Tecchiati - Vidali - Broggio - Zuccarin - Vettorato - Ferro Trombin - Bellan - Paganin - Carnacina (all.)Accosciati: Santoni - Pavanati - Gibbin S. - Tugnolo - Maistro - Boscolo - Maistrello K. - Pavanati (all. Jun.).
Quindi nell’Adriese 1992/93 che mostra , in piedi da sx,  Piero Carnacina -  Benazzi - Cavriani - Bolognini - Bardelle - Zeffin - Ronchi - Frigato - Marchi - Trimurti (mass.); Accosciati: Conforti - Cattin - Raimondi - Carrara - Mancin - Mendilicchio - Melarato – Nuvoletto.
Certo, a questo punto è da mostrare il Piero Carnavina “new deal” promoter di una attività giovanile dal target nazionale in casa Delta. Ma noi lo mostriamo pensieroso e agganciato ai ricordi del dottor Modonesi ( vedi a questo proposito uno scritto by Piero su questo sito) perché - parafrasando De André – la “guerra di Piero” si fonda “filosoficamente” sul concetto educativo, ma non si stacca mai dai valori della “bontà” dello sport in senso cosmico.

Quelli che ha trasmesso negli Stage e nei Tornei giovanili coinvolgendo, tecnici, allenatori, istituzioni “pro giovani”.
Ecco quindi la foto di Piero Carnacina con gli allenatori-friends Mazzantini e Bombardieri dell’Empoli e l’evergreen Edoardo Duò made in Taglio di Po.
Poi in trio con Dario Lazzarin ( Chievo) e Gigi Pasetti (allora Bologna) insegnanti di “stage pro allenatori”.
Infine in team istituzionale pro Torneo Giovanile con da sx, Lorenza Visentini, Gambetta, Zaninello, Zanellato.
Come ‘pensiero finale’ abbiamo messo l’ultima foto dove Carnacina non appare. Ma è quella significativamente importante perché relativa all’incontro organizzato da Piero in onore del suo giocatore Diego Tumiatti prematuramente scomparso.
Erano i tempi dell’Adriese che perse per 5-2 dal Padova e proprio con Diego Tumiatti bomber-doppietta. Era l’epoca di Nevio Scala che da giocatore chiudeva la sua carriera proprio in quell’anno ad Adria.
Quanti ricordi! Noi  onoriamo così il suo allievo Diego e il pensiero di Piero “papà boys” mostrandovi la foto di Nevio Scala affettuosamente assieme a tutta la Tumiatti Family.


26.06.2006



Sergio Sottovia
www.polesinesport.it