Cavallari Pietro gran ds e bomber in Mestrina, Adriese, Juventina Palermo, Modica, Nicastro, Crotone, Arcore...


06/09/2010

E Contarina e 'casa Arianese'. E “Gran Ds” tra Rovigo, Adriese e Arianese, tant’é che lo hanno chiamato anche ‘il Moggi del Polesine’ e non solo perché ha lanciato Albiero, Tivelli, Malaman etc etc nel mondo dei professionisti. Con Pietro ci siamo incontrati ‘mille volte’ a parlare di calcio a tutto tondo (perciò vedi anche Polesani nel Mondo), ma in questa sede voglio raccontarvi cosa scrissi nell’agosto 2005 di Pietro Cavallari, una vita da evergreen...

 

 

<<Un anno fa è stato il trainer dell'Arianese che, fino all'ultima giornata, è stata in corsa in Eccellenza per il salto in serie D. Ai primi di luglio l'ho incontrato a casa sua, quando ormai l'Arianese aveva chiuso un'epoca e i contatti - indicazioni di Piero col dimissionario presidente Lodovico Avanzi e il sindaco Giovanni Chillemi erano rimasti sulla carta.
<<A questo punto il mio ruolo, se a qualcuno interessa, è solo da tecnico…>>
E poi dai flash back Piero, ricavava una costante:" Non ho mai saltato una domenica, in qualunque società io sia andato. Col Contarina ho giocato anche il giorno del mio matrimonio (1963), segnando due gol alla Lendinarese. E con l'Arianese ho saltato solo una domenica, andando in Sicilia con mia moglie".

 

 

Insomma per Piero Cavallari (classe 1931), il campo veniva prima di tutto.
Attaccante maligno e veloce, Piero da Ariano, negli anni '50, attaccante veloce e maligno, dopo l'Arianese approda alla Mestrina di Blason; breve parentesi in prestito all'Adriese, ci prova la Spal ma la Mestrina non lo molla e sale in C.
Poi Cavallari fa il giramondo, nelle quarte Serie del Meridione: 1955/56 la Juventina di Palermo, e in sequenza Modica (Ragusa), Vigor Nicastro (Catanzaro) con una trentina di goal fatti. Nel 58/59 lo acquista il Crotone e la Gazzetta del Sud ne esalta le qualità.
Un giramondo Piero, e lo troviamo a Losanna in prova, più Spagna d'estate.

 

 

Gioca due anni con l'Acireale, un anno ad Arcore nel 1961/62, poi torna in Polesine, per due anni a Contarina, quindi allenatore - giocatore porta l'Arianese in Prima Categoria.
Successe nel 66/67, quando vinse in Seconda battendo 1 a 0 il Grignano di Minozzi, nello spareggio ad Adria, gol di Zorzan.
Pazzo per il calcio, finta e  piroetta anche a 37 anni, Piero chiudeva anzitempo il suo bar ad Ariano …per scappare e vincere il Tavolini al Mazza di Ferrara. Da calciatore ha segnato oltre 200 reti, poi una vita da allenatore e ds, spesso a tempo pieno col settore giovanile.

 

 

Con la famiglia al seguito a Cavarzere nel 71/72, poi nel periodo dal '72 al '92 con l'Adriese dei presidenti Folco e Arnaldo Cavallari della Ciabatta Italia. E' lì che ha plasmato bravi giocatori e qualche gioiello. Piero capacità di marketing, base di lancio per tanti calciatori, come Giovanni Zagati e Claudio Cacciatori, come Costante Tivelli. E  su tutti Massimo Albiero alla Spal, lanciato da Caciagli in Serie C, poi in B e in A col Como meraviglioso.
Passò anche un triennio speciale a Rovigo, dal 1978 al 1981, presidenti Tosi e Pavanini.
Come allenatori, a Rovigo ha avuto Spolaore, ad Adria Carnacina, Manfrini e Garbin. 

 

 

E' stato il pass par tout dell'emergenza; in panchina anche al posto dell'allenatore esonerato. Ha fatto anche due stagioni con il Villadose, vittoria e salto in Seconda con Menegatti giocatore-allenatore e alcuni ragazzi della sua ex Adriese.

Poi Piero ha fatto ritorno all'Arianese, dal 95/96  sino ad oggi, col presidente Avanzi, con mister Menegatti e il ciclo storico. Quello della doppia scalata dalla Seconda alla Promozione,  baipassando la vittoria in Coppa Veneto.Quindi nel 98/99 è stato il ds dell'Arianese incompleta, prima con Spolaore poi col Menegatti zonaiolo, sfiorando l'anno dopo il salto in Eccellenza (perso lo spareggio col Fossalta) Ma l'Eccellenza é arrivata l'anno dopo con Garbin.

 

 

Poi c'é stato Cavallari-Cleto, Cavallari-Menegatti, da ultimo Cavallari-Lugarini, lanciando baby Mirko Chiarion.
Evergreen naturale, Piero Cavallari è un cantastorie del calcio dei pionieri e dell'emergenza. Con le sue tante facce della memoria, da Sacchi-Van Basten-Berlusconi alla Favorita di Palermo, dal caso Parmalat al rumeno Hagi.
E la 'canzone di Piero'  fa da sfondo come 'filtro tecnico' dell'Arianese ripartenza 2005-06>>

 

 

EXTRATIME/ La fotogallery è praticamente complementare a quella ‘dentro’ la Cavallari Story relativa ai Polesani nel Mondo.  Così l’apertura è quella del funambolo Piero in ‘pour parler’ con l’avversario amico-nemico nel prestigioso stadio della Favorita a Palermo. Quindi per la serie Cavallari in team eccolo primo accosciato a sx nel Mestre 1952,  poi in sequenza anche cronologica eccolo al centro in basso nella Juventina Palermo 56, e poi nell’Acireale 1960 tutta autografata e infine nell’Arcore team in tuta. Invece per il Cavallari ds l’abbiamo proposto ( primo in piedi a dx) con la storica l’Adriese 1978 di mister Ardizzon, quindi col Rovigo in maglia biancazzurra in trasferta a Bucarest nello stadio strapieno e infine come ds euforico e vincente coi suoi ragazzi dell’Arianese 2001 winner in Promozione a livello veneto.

1.08.2005

 

Sergio Sottovia
www.polesinesport.it